Creato da elisabetta982 il 13/05/2008

Pensieri sparsi

La bottega delle idee

 

 

BUONA DOMENICA

Post n°482 pubblicato il 04 Luglio 2010 da seilamiamusica

Un tuffo nell'acqua più blu

per rinfrescarci un pò

un bacione ti voglio bene

giulia

 
 
 

Piu' elasticita'

Post n°481 pubblicato il 03 Luglio 2010 da elisabetta982

 

 

 

 

Certo che noi italiani apparteniamo proprio a una strana categoria... Quella delle persone senza pace, perche’ dobbiamo sempre dare giudizi su qualsiasi cosa. Continuiamo a tutto spiano a dire la nostra verita’ (assoluta, ovviamente, per noi), in particolar modo su alcuni avvenimenti tragici. 

Ci impicciamo di tutto e di tutti, la riservatezza altrui ci irrita moltissimo, perche’  mette ostacoli per ‘indagare’ sulla vita degli altri. Nn ci rendiamo conto di diventare dei patetici investigatori delle menti e dei sentimenti di chi vive, come noi.

Nn elargiamo commenti, ma giudizi veri e propri. E’ diverso il commentare dal giudicare, c’e’ un abisso. Si commenta con serenita’, con una base di ‘pieta’ per chi ha avuto disgrazie o sfortune, mentre il giudicare e’ denso di astio, di crudo rancore, nn ha nulla di buono.

In diversi blogs ho notato svariate volte che, di fronte a fatti realmente tragici nel loro essere, sono pronti e sparare sentenze di tutti i tipi decine e decine di ‘amanti della verita’’. Spesso ho trovato sermoni riguardanti, per esempio, Annamaria Franzoni, la mamma che ha ucciso i suoi due figli autistici e, in ultimo,  parole gettate al vento per la morte di Pietro Taricone. Mi chiedo cosa possa condurre queste persone a voler entrare di prepotenza in queste vite. Tutti a dire che sono colpevoli, come se avessero in mano l’essenza pura della conoscenza.

Ma che ne sappiamo realmente noi degli altri? Perche’ dobbiamo per forza ergerci a giudici? La tragedia che e’ avvenuta nella famiglia di Annamaria Franzoni, e’ talmente enorme che il silenzio dovrebbe essere il motivo principale per fare un passo indietro. Nn e’ compito nostro bollare come ‘mostro’ una persona. Nn sappiamo tantissime cose, nn sappiamo poi cosa sia veramente successo in quella villetta di Cogne, anche se la Giustizia l’ha alla fine dichiarata colpevole. Sicuramente quella donna, se colpevole, avra’ tutta la vita per martoriarsi da sola, ma, almeno per ora, nn mi sembra cosciente di quello che le si imputa aver fatto, come se vivesse in un’altra dimensione, gridando sempre che lei e’ innocente. In ogni caso, un bimbo nn ci sta piu’ e dovrebbe essere questo l’elemento base per imparare a tacere. Stessa cosa vale per i due bambini autistici uccisi dalla loro mamma. Anche qui credo sia molto facile additare il dito verso quest’altra tragedia, ma, ridico, che ne sappiamo noi delle condizioni della sua vita, magari del tormento che stava passando nn riuscendo a gestire la situazione. Che ne sappiamo se davvero le Istituzioni l’avevano abbandonata e lei, incapace di affrontare le tante difficolta’ giornaliere, nn abbia avuto un totale black out della mente? Facile mettere al collo un macigno e poi gettare in acqua chi riteniamo essere ‘bestie’. Ovvio che certi crimini ci possano apparire innaturali e profondamente mostruosi, ma noi nn siamo proprio nessuno per emettere sentenze.

La morte di un giovane come Pietro Taricone nn dovrebbe far riflettere nessuno, e’ stata una drammatica tragedia, nulla di piu’. Ho letto che invece si e’ andato a cercare la morte, perche’ praticava uno sport estremo e quindi, si poteva anche rendere conto che esisteva del pericolo in quel che faceva. Additare il paracadutismo come sport estremo mi sembra un tantino esagerato. Lo sport estremo e’ ben altro. Allora nn si dovrebbe neanche uscire per strada, perche’ ci sono persone che sono uscite di casa una mattina e mai piu’ ritornate, e nn correvano di certo su di una moto o macchina a 200 km all’ora. Ci sono ragazze che una mattina vanno all’Universita’ e finiscono in gravi condizioni all’ospedale e tanti altri casi...

‘Aveva una bambina, doveva avere piu’ coscienza e responsabilita’ ‘, ho letto. Ma possibile che bisogna sempre parlare a sproposito? Prima di tutto, si dovrebbe sempre ricordare che ogni mamma e papa’, sono per prima cosa una donna e un uomo. Vero che l’essere genitore porta con se’ il dovere di responsabilita’, ma secondo me, preferirei avere un genitore contento prima di tutto della sua vita, di come e’ e di cosa e’ diventato, piuttosto di averne uno infelice  e stressato perche’ ha la sfortuna di fare solo cose che nn gli sono mai piaciute. La serenita’, se uno l’ha, si trasmette anche ai figli. E nn parlo del Taricone appartenente al mondo dello spettacolo, perche’ di questo lato nn me ne frega un bel nulla, ma di un uomo come tanti che aveva una compagna e una figlia. Cerchiamo di nn entrare nel merito privato, nn andiamo a trovare tutte le negativita’ che ci possono essere. Allora dovremmo mettere alla berlina tutti quelli che si drogano, che bevono o quant’altro... Anche qui esistono casi disperati, di gente che, pur consapevole di quello che stava facendo, nn ha avuto la forza per ‘tirare avanti’. La forza, nn appartiene a tutti e nn sempre e’ reperibile cosi’ facilmente. . Nn diciamo che potevano farne a meno, perche’ ognuno di noi e’ responsabile solo di se stesso e la verita’ nn corre mai su di un solo filo, nn mi pare proprio questo il caso di sputare tanto veleno. E’ stata una tragica fatalita’ o errore umano, come dir si voglia. Nn diventiamo crudeli verso gli altri, proprio nel momento del dolore. Era, credo, un giovane uomo voglioso di fare qualcosa che lui riteneva essere bello, nn penso ci sia nulla di male in questo. Il destino ha ‘voluto’ cosi’, magari avra’ sbagliato lui a fare qualche manovra, ma lasciamo in pace le vite che nn conosciamo. Facciamoci un paio di cavoletti nostri, almeno per una volta.

I ‘pareri’ ci devono sempre essere, ma i ‘giudizi’ no. Chi li da’ in continuazione, ha problemi lui stesso. Viviamo le nostre vite come vogliamo, senza pretendere che tutti gli altri facciano come noi. Le cattiverie gratuite lasciamole per noi. Giudichiamo solo le nostre vite. Forse, siamo proprio noi i primi a sbagliare.

 

Piu’ ‘cuore’, meno ipocrisia.

Piu’ umilta’, meno saccenza.

 

Elisabetta

 

 

 
 
 

CIAO ELISABETTA

Post n°480 pubblicato il 30 Giugno 2010 da seilamiamusica

La conchiglia del mare ha con sè

il suono dei venti , delle onde

e dell'acque profonde,

conserva segreti e misteri

che racconta soltanto

a chi ha l'animo gentile

da  saper ancora  sognare...

con tutto il mio affetto

giulia

 
 
 

UN PENSIERO PER TE

Post n°479 pubblicato il 20 Giugno 2010 da seilamiamusica

 Ciao Elisabetta

ti abbraccio con tanto affetto

ti voglio bene

giulia

 
 
 

Alla vergogna nn c'e' mai fine...

Post n°478 pubblicato il 15 Giugno 2010 da elisabetta982

 

(sotto titolo: quanto mi gira male...)

http://www.ivg.it/

 Articolo n° 90598 del 28 maggio 2010 delle ore 17:22

 

 

Morte di Valentina Grignola, Neirotti: “Per provvedimenti aspettiamo le motivazioni della sentenza”

 


 

Savona. Il direttore dell’Asl 2 Flavio Neirotti, a distanza di un giorno dalla lettura della sentenza di condanna per i due medici nell’ambito del processo sulla morte di Valentina Grignola, ha voluto fare alcune precisazioni: “Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, posso solo immaginare il dolore della famiglia, sono vicino a loro come papà e persona, ma anche come direttore ho dei doveri da rispettare”.

Il direttore dell’Asl insomma appare cauto verso qualsiasi possibile provvedimento da far scattare nei confronti di Marcello Manzino, uno dei medici condannati, che è attualmente ancora in servizio al San Paolo. “Le decisioni finali le dovrò valutare con calma. Una volta letta la sentenza verrà presa una decisione”. A proposito della normativa sulla colpa medica Neirotti dice: “Non possiamo pensare di condannare i medici per un errore, in generale bisogna ridefinire meglio la normativa sugli errori medici”.

 

Proprio vero: alla vergogna nn c’e’ mai una fine. Da comune cittadina di questo (mal) Paese, mi permetto di esprimere il mio modestissimo parere.

Trovo le parole del Sig Neirotti a dir poco vomitevoli e sconsiderate. Allora, la parola ‘colpevole’, davvero ha un ben poco significato. Prima di tutto, metta da parte la sua immaginazione e  dolore verso i genitori di Valentina, eviti di star vicino loro come ‘papa’’ e come ‘persona’, se poi tutto il suo strazio e la sua comprensione,  nn le mette in atto.

Parole, le sue, ovvie e scontate, come tutte quelle che si dicono in queste circostanze, che escono semplicemente dalla bocca, ma nn certo dal cuore. A Lei nn gliene frega una pippa della sofferenza di mamma Paola e di papa’ Giorgio, del resto nn e’ stato strappato via, o ucciso, come meglio crede, un figlio suo. Allora si’, che proverebbe del dolore reale. Perche’ dico questo? Semplicemente perche’, dopo la sua cosi’ toccante partecipazione, mette in fila una sfilza di cazzate. Lo so che la parola ‘cazzate’ nn e’ molto chic, ma rende assai bene. Ed e’ questo che intendo dire.

Lei afferma di dover aspettare le motivazioni della sentenza, per prendere eventuali provvedimenti nei confronti di uno dei due ‘medici’ , tale ‘dottore’ Marcello Manzino, ancora operante all’ospedale San Paolo. L’altra dottoressa condannata invece, ‘s’e’ data...’ , per dirla ‘alla francese’. Nonostante sia stato ritenuto colpevole, nn ha neanche avuto una benche’ minima sospensione, almeno, di grazia, fino alla lettura della sentenza. Nulla di nulla, come se niente fosse successo. E questo, gia’ di per se’, e’ incredibilmente osceno.

Come cittadina le chiedo: perche’ deve aspettare? Di base, in ogni caso, questo dottore e’ stato ritenuto colpevole da un Tribunale italiano. Varra’ qualcosa, o no? Che deve aspetta’, la manna dal cielo? Prenda un vocabolario della lingua italiana e vada a vedere il significato della parola ‘colpevole’.

Trovato? Bene! Nel frattempo, mi permetto di rinfrescarLe la memoria.

 

COLPEVOLE: chi e’ in colpa; chi ha commesso una o piu’ colpe; (nn ‘stinco di santo’, quindi).

 

Allora...

Se questo menzionato ‘dottore’, e’ stato ritenuto colpevole di aver commesso una colpa, e da questo punto nn ci schiodiamo, perche’ lavora ancora?

Ambe’, vero... mi scusi... mi stavo per dimenticare che Lei sostiene con piglio deciso il fatto che ‘nn si possono condannare i medici per un errore’. Mi scusi proprio tanto tanto, ha ragione... che sciocchina che sono... e’ vero!!! Mica possiamo dare loro addosso cosi’, eh! Ma poverelli... Nn si puo’ bastonarli solo per il fatto che sono stati superficiali e frettolosi in una diagnosi, che nn hanno fatto fare alla Vale nemmeno una TAC, che l’hanno trattata come la solita figlia viziatella che, appena dice ‘bua’, i genitori,  succubi della loro figliola, la portano subito al Pronto Soccorso, giusto per dare ‘fastidio’ a chi sta lavorando seriamente. E’ vero, era solo stress, era cefalgica... eh si’, povera ragazza, e’ andata cosi’.

La ‘TAC’, ma che, scherziamo? Per un ‘semplice’ mal di testa??? A sprecare i soldi in questa maniera? Ma nn se ne parla proprio!

Peccato che poi, alla fine, la povera Valentina nn era cefalgica, e nemmeno viziata. Di questo ‘mal di testa’, ne ha pagato le conseguenze. Sembra poca cosa? Si’, caro direttore, se poi lei afferma che per un ‘semplice’ errore nn si puo’ essere crudeli...

Il vero problema e’, che quando sono i medici a sbagliare, sono cavoletti amari, perche’ questo tipo di errore lo paga caro il paziente. Nn ho alcuna intenzione di mettere gli operatori sanitari alla berlina, del resto anche loro sono ‘esseri umani’ (ne siamo certi???), ma nn possiamo negare l’evidenza di determinatifatti.

Qui, c’e’ ‘scappato’ il morto... che si fa, allora? Una pacca sulla spalla e ‘namose a diverti'’? Nn credo sia giusto per chi nn c’e’ piu’ e per chi le ha voluto bene. Nn puo’ finire sempre a ‘tarallucci e vino’. Ormai, quando si entra in un Ospedale, ci si fa prima il segno della Croce, nn si sa mai. Triste per me, allora, che sono atea. A chi mi dovrei rivolgere, per ottenere una raccomandazione? (spero sempre nella pieta’ di Buddha... hai visto mai?)

Vede, ‘caro’ Sig Neirotti, in Italia, di fatti simili a quello di Valentina, nn ce li facciamo mai mancare, se ne sentono spesso, fin troppo spesso, di cose cosi’. Siamo stanchi che si debba morire per ‘mancanze’ volute o ‘nn’, di certi dottori. Siamo stanchi che poi questi, con fare deciso, tentino in ogni modo di pararsi il culo (diciamo le cose come stanno) con mille scuse, e continuino a ‘lavorare’ ... E che tutti quelli che ruotano intorno a loro, li aiutino in tutti i modi. E mica li abbiamo obbligati noi a diventare dottori. E che diamine! Il Giuramento di Ippocrate, ha ancora un valore e un senso? No, e’ solo una pura e misera questione di ‘money’. E’ un ulteriore schiaffo in faccia verso chi soffre, e fa male, molto male...

Perche’, se io sbaglio, pago... e altri, invece, no? Perche’ si deve morire a 19 anni, semplicemente perche’ c’e’ stata una gravissima mancanza? Perche’ si deve affrontare, oltre al devastante dolore, un processo colmo di infinite umiliazioni? Perche’ Lei deve aspettare le motivazioni della sentenza? Cambierebbe qualcosa? Nn credo, almeno per la Vale, che indietro nn puo’ tornare.

 

‘COLPEVOLI’, se lo imprima bene nella sua testa. Hanno sbagliato, una ragazza per questo errore e’ morta. Cosa c’e’ da aspettare ancora? Facciamo morire le persone e poi ne facciamo una ‘raccolta punti’? E a quanti punti si arriva al ‘castigo’? Oppure al ‘premio’... Insomma, come dire: ‘piatto ricco, mi ci ficco’. Va cosi’???

Si vergogni delle sue esternazioni.

(Dimenticavo di farLe sapere che oggi e' il compleanno di Valentina. Dovrebbe essere qui, a festeggiarlo con i suoi genitori e amici. E invece... Comprende anche questo...?)

 

Elisabetta

 

 
 
 

FINALMENTE GIUSTIZIA...!!!

Post n°477 pubblicato il 30 Maggio 2010 da mammadivale56

                 VOGLIAMO FESTEGGIARE INSIEME A TE

                 CHE SEMPRE HAI CREDUTO IN NOI

                 E CI SEI STATA ACCANTO

                 SOSTENENDO LA NOSTRA  BATTAGLIA !!!

                 UN ABBRACCIO

                                    PAOLA E GIORGIO

 
 
 

GIUSTIZIA PER VALENTINA; MEDICI RITENUTI COLPEVOLI

Post n°476 pubblicato il 30 Maggio 2010 da elisabetta982

 

Questo e’ quello che e’ accaduto il 27 Maggio.

Giustizia e’ stata fatta, i due ‘medici’ sono stati ritenuti colpevoli della morte di Valentina. Ma che fossero colpevoli, era gia’ fin dall’inizio un dato di fatto. Cosa succedera’ ora? Nn credo finiranno in galera, nn credo perderanno il loro posto di lavoro, nn credo si renderanno mai conto realmente di cio’ che hanno fatto, di tutto il dolore senza fine che hanno causato.

E allora, che giustizia e’?

In effetti e’ gia’ tanto che la parola ‘colpevoli’ sia uscita fuori. Questa nn potevano certo evitarla, ma se nn avranno conseguenze, continueranno la loro vita come se nulla sia successo, qual e’ allora il senso di questa parola?

E’ giusto?

In Italia, a meno che nn vieni trovato in fallo di reato, a meno che nn ti ‘becchino’ mentre stai accoltellando qualcuno, difficilmente sarai ritenuto colpevole. Troppe vie di uscita, troppi cavilli, troppo di tutto… E poi, anche nel caso di colpevolezza accertata e di conseguenza, di una ‘giusta’ pena, basta che fai il ‘bravino’, che il tuo comportamento sia corretto, che hai subito le libere uscite e la pena, alla fine, la sconti per modo di dire. I casi cosi’ sono tanti.

Cosa subiranno questi ‘medici’?

Avranno mai passato una singola notte insonni, rosi dentro dal rimorso di nn aver fatto bene il loro lavoro? Avranno mai versato almeno una singola lacrima, pensando a Valentina che nn ci sta piu’ per colpa loro? Avranno mai rivolto il loro pensiero a mamma Paola e a papa’ Giorgio, ai quali hanno strappato via la loro unica figlia di appena 19 anni?

Nn credo.

Probabilmente per loro tutto il processo sara’ stato del tempo sprecato, convinti ancora della loro innocenza. Forse si saranno sentiti anche seccati da tutto questo trambusto. E’ successo…del resto,si muore ogni giorno, del resto, sono cose che capitano...

E no… nn sono cose ‘normali’, nn si muore cosi’ a meno di 20 anni, a meno che qualcuno nn ti ‘regali’ una spintarella. Nn hanno mai dimostrato il benche’ minimo pentimento, la benche’ minima umanita’ nei confronti dei genitori della Vale. La parola ‘rimorso’, per loro, nn e’ mai esistita.

Ma sono questi esseri umani?

E dire che  questo lavoro se lo sono scelti loro, ma certamente il loro cuore nn li ha seguiti. Poco importa cosa e’ accaduto, la loro arroganza e superficialita’ e’ immensa.

 Per questo Valentina nn c’e’ piu’.

E se tutto questo fosse accaduto, invece che a una sconosciuta, ai loro parenti, figli o amici? Si sarebbero comportati allo stessa maniera? Avrebbero eseguito una tac? Sarebbero stati piu’ attenti ai sintomi?

Credo fermamente di si’.

E’ un dato di fatto che nulla a questo mondo potra’ mai portare indietro Valentina, il danno e’ stato fatto ed e’ inesorabile. La parola ‘giustizia’ e’ uscita fuori in parte, ora ci si aspetta un qualcosa in piu’. Per rispetto a mamma Paola e a papa’ Giorgio, per rispetto alla Vale, per dimostrare che i medici nn appartengono a una famosa casta, dove tutto e’ lecito e dove ci si puo’ parare il fondoschiena  facilmente.  Per onorare almeno la memoria di tutte quelle persone che capitano nelle mani di medici che nn amano il loro lavoro e il prossimo come dovrebbero, per tutti quelli che sono mancati per un loro errore, una loro distrazione e per la loro presunzione di essere sempre nel giusto.

Essere colpevoli dovrebbe avere un senso piu’ ampio, altrimenti rimarrebbe solo una parola a se’. Che la Giustizia continui la sua strada fino alla fine, perche’ e’ giusto che sia cosi’, perche’ se uno e’ colpevole di qualcosa, deve patirne le conseguenze.

‘COLPEVOLI’ va piu’ che bene, ed e’ gia’una sorta di miracolo, ma…

Come dovranno scontare questa loro colpevolezza?

E, ancora piu’ importante…

La sconteranno???

 

A mamma Paola e a papa’ Giorgio, tutta la mia comprensione. Hanno lottato tanto, solo per avere la giustizia dovuta. Hanno affrontato anni di umiliazioni, di dolore, di disperazione. Hanno avuto il coraggio di guardare negli occhi colmi di sfrontatezza, quelli che gli hanno portato via la loro Valentina. Hanno sputato sangue a nn finire, sempre fieri di quel che sono e di quel che era Valentina. Si sono piegati, li hanno fatti piegare… Ma nn hanno mollato mai, anche quando la loro sofferenza nn aveva una eco.

Allora, dico io… basta la parola’colpevoli’?

Nella Giustizia io nn ci credo, ma…

‘ Mai dire mai’…

 ‘Cara Giustizia’, dimostraci per una volta che le parole ‘nn volano’ e che andrai avanti senza alcun indugio. FINO IN FONDO!

Chissa’ se ‘fusse che fusse la vorta bona’, come diceva il grande Nino Manfredi.

 

Un abbraccio a mamma Paola e a papa’ Giorgio dal mio cuore. Grandi genitori e esseri umani realmente speciali. 

 

Elisabetta

 

DAL BLOG DI UNA_LUCE_BLU PER VALENTINA

 

 

CONDANNATI I MEDICI MORTE DI VALENTINA GRIGNOLA 27 maggio 2010

Post n°4156 pubblicato il 28 Maggio 2010 da una_luce_blu

 


 

LA STAMPA      
Venerdì 28 maggio 2010

 

Ieri la sentenza per i due neurologi
del  San Paolo imputati di omicidio colposo

 

MORTE DI VALENTINA

CONDANNATI I MEDICI

 

Un anno a Cinzia Minatel,
otto mesi a Marcello Manzino

 

Marco Raffa

Savona

 

Un anno per Cinzia Minatel,
otto mesi per Marcello Manzino.
Sospensione condizionale della pena
e novanta giorni per le motivazioni.
Si è chiuso così il processo ai due neurologi
del San Paolo 
Marcello Manzino e Cinzia Minatel 
imputati di omicidio colposo per
la morte di Valentina Grignola,
la diciannovenne di Albissola deceduta
il primo dicembre 2005
per un'emorragia cerebrale.
I due medici, che visitarono la ragazza nei mesi
precedenti in corrispondenza di forti crisi
di quella che venne diagnosticata come cefalea,
erano accusati di non aver riconosciuto i sintomi
sentinella e di non aver disposto gli esami ( Tac, angiografia)
che secondo l'accusa avrebbero potuto evidenziare
l'aneurisma in atto e, con opportune cure,
salvare la vita alla ragazza.
Il Pubblico Ministero Vincenzo Scolastico
aveva chiesto per entrambi un anno di reclusione.

Ieri l'udienza si è aperta con le "repliche"
di PM e difesa.
Scolastico ha sostenuto che sia la Minatel,
la mattina del 7 giugno,sia Manzino (27 ottobre)
avevano visitato Valentina mentre la ragazza
si trovava in uno stato acuto, e quindi un'eventuale emorragia
avrebbe potuto essere valutata.
Il referto della Minatel recitava infatti
"...da ieri cefalea nucale" mentre - 
ha proseguito Scolastico -
"Manzino vide la ragazza poco dopo una crisi
tanto acuta da ricorrere al Pronto Soccorso".
Nel suo referto il medico di guardia aveva indicato
"Ha già assunto Maxalt(un farmaco anticefalea)
senza beneficio":
un elemento che per il PM avrebbe dovuto insospettire
il neurologo.
Manzino nel suo referto scrisse
"Penso si tratti di una cefalea tensiva acuta ":
Inaccettabile, per Scolastico,una diagnosi dubitativa
di questo tipo senza immediati accertamenti diagnostici.

E' poi toccato alla difesa.
L'avvocato Massimo Leandro  Boggio, per Manzino,
ha presentato una memoria richiamando i punti
principali  delle tesi esposte nella precedenza
udienza dell' 8 aprile.
In particolare, secondo il legale, a Manzino  
il medico del Pronto Soccorso aveva descritto
la ragazza come una paziente
" con diverse crisi di cefalea in passato".
E dato che l'esame neurologico
" era risultato perfettamente normale"
e Valentina "non presentava segni di evidente
sofferenza fisica nè vomito"
Manzino aveva diagnosticato
una cefalea tensiva episodica, prescrivendo dei
farmaci (analgesico e benzodiazepine) e una visita
al Centro Cefalee per ulteriori esami e terapie.
Manzino insomma, sempre secondo il suo legale ,
dalle informazioni disponibili al momento non
aveva elementi per sospettare qualcosa di diverso,
e quindi per prescrivere una Tac.
Più volte Boggio si è richiamato alla Perizia  
del Tribunale eseguita da due specialisti di Pavia
(Chen e Brambilla) i quali peraltro, pur non

ritenendo "assoluta" la possibilità di una diagnosi
precoce dell'aneurisma,rilevano come il non aver
eseguito "correttamente e necessariamente"
una Tac abbia fatto mancare la prova strumentale
del quadro clinico del momento.

Per Cinzia Minatel,che visitò Valentina il 7 giugno,
ha parlato l'avvocato Romano Raimondo.
"Quella visita non evidenziò nulla di anormale :
nulla poteva o doveva indurre il medico a
prescrivere qualcosa di diverso da ciò che ha fatto".
Una tesi che il giudice Rossi non ha condiviso.
E il 25 agosto, con le motivazioni della sentenza,
si potrà capire il perchè.

 

LE REAZIONI DEI GENITORI LA STAMPA 27 MAGGIO 2010 SENTENZA PER VALENTINA - CONDANNATI I MEDICI

Post n°4157 pubblicato il 28 Maggio 2010 da una_luce_blu



 


REAZIONI

 

"LA NOSTRA BATTAGLIA
NON E' ANCORA CHIUSA"

 

Claudio Vimercati
Savona 

 

I genitori hanno seguito ieri mattina in aula

la lettura della sentenza

 

" Valentina ha avuto giustizia, ma questo
è soltanto l'inizio.
La nostra battaglia non si ferma qui".

Non c'è rabbia nelle parole di Giorgio e Paola.
E non c'è soddisfazione nei loro volti.
Il giudice ha appena letto la sentenza, ha condannato
due medici per la morte della figlia,
ma gli occhi erano tristi prima e lo sono adesso
che con  i loro avvocati  Luciano Chiarenza
e Rosanna Rebagliati lasciano il Palazzo di Giustizia,
per tornare a casa, ad Albissola Marina.
In una casa che è vuota dal primo dicembre 2005
 Valentina comunque non tornerà più.
Nulla e nessuno restituirà ai genitori il suo sorriso,
la sua gioia di vivere, la sua contagiosa felicità.
E' un dolore infinito quello che provano,
che continuano a provare.
E' una ferita che si è aperta quella
maledetta notte,
quando hanno saputo che per la figlia non
c'era più nulla da fare.
Una ferita che non si rimarginerà mai.
Ieri mattina, hanno vinto il primo round della
loro battaglia giudiziaria altri ne seguiranno
( ci sarà il Processo d'Appello,
si pronuncerà la Cassazione).
"Quello che conta - dicono -è che oggi è stato
messo il primo paletto.
Si è stabilita una verità :
che Valentina poteva essere salvata e
che ci sono state negligenze.
Che una Tac , come ha detto in aula un perito,
non si nega a nessuno.
E ora, dopo quello che è successo a nostra figlia,
ci auguriamo che una tragedia del genere
non debba più capitare.
Se noi siamo arrivati a questo punto,
a questo processo, se ci siamo così tanto battuti,
è stato solo per fissare questo punto fermo.
Non è per i soldi, per il risarcimento che ci siamo mossi.

Ma per avere giustizia.
Perchè Valentina avesse giustizia".



"Ora - proseguono -
chiediamo risposte alle Istituzioni ,

a tutti quelli che ce le avevano
promesse e che non ce le hanno date
perchè aspettavano questa sentenza.
L'ASL, ad esempio.
Se si premia il merito, si deve anche
sanzionare il demerito...
E ora speriamo che si possano avviare quelle
iniziative, nel nome di Valentina,
che sono in cantiere".
Il blog su internet dedicato alla figlia,
che finora ha registrato 120mila contatti,
è stato il punto di partenza.
Sono già stati avviati i contatti con lo
"Studio Danza" di Varazze,
del quale faceva parte Valentina,
per l'organizzazione di spettacoli in suo nome. "
Abbiamo tante idee - concludono Giorgio e Paola  
ma per realizzarle occorre,
ripetiamo,l'aiuto delle Istituzioni che a
questo punto, ci auguriamo, non si tirino indietro,
siano al nostro fianco".

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

AUGURISSIMI !!!

Post n°475 pubblicato il 13 Maggio 2010 da mammadivale56

HO PENSATO DI FARTI UN REGALO

 CHE TI POSSA RIPARARE DALLE INSIDIE DEL MONDO...

LE STELLE NON SMETTERANNO MAI DI BRILLARE PER TE!!!

 UN GRANDISSIMO ABBRACCIO

PAOLA

              

 
 
 

2 ANNI DI BLOG...

Post n°474 pubblicato il 13 Maggio 2010 da mammadivale56

5.gif image by aadi1295

E' IN QUESTO MODO CHE LI HO VISSUTI CON TE !!!

TVB        PAOLA

 
 
 

CARA ELISABETTA 2 ANNI INSIEME ... T.V.B. AUGURI BLOG!!!

Post n°473 pubblicato il 13 Maggio 2010 da seilamiamusica

UN BOCCIOLO PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

UN ABBRACCIO DI DOLCI COCCOLE OGNI GIORNO

UN PENSIERO PER TE, SEMPRE ,DAL MIO CUORE

TI VOGLIO UN MONDO DI BENE!

IN QUESTI 2 ANNI TI SEI FATTA CONOSCERE

PER LA PERSONA MERAVIGLIOSA CHE SEI

 TANTISSIMI AUGURI CON TUTTO IL MIO AFFETTO

GIULIA

 
 
 

CIAO ELISABETTA

Post n°472 pubblicato il 10 Aprile 2010 da seilamiamusica

Cucciola sei sempre nei miei pensieri

t.v.b. giulia

 
 
 

PER TE DOLCE AMICA

Post n°471 pubblicato il 04 Aprile 2010 da seilamiamusica

Dall'ovetto colorato
guarda un pò

cosa è
spuntato.
Un pulcino addormentato
alla vita si è
affacciato.
Per ricordare a tutti i
cuori di esser sempre
un pò più
buoni.
Lui ti porta tanto amore
da donare in ogni dove.
Buona Pasqua 2010

T.V.B GIULIA

 
 
 

CIAO ELISABETTA

Post n°470 pubblicato il 27 Marzo 2010 da seilamiamusica

TI LASCIO QUESTA COLOMBINA DELLA PACE

CON L'AUGURIO DI RILEGGERTI PRESTO

TI ABBRACCIO CON TANTO AFFETTO

T.V.B.GIULIA

 
 
 
 
 

AUGURI ELISABETTA

Post n°468 pubblicato il 08 Marzo 2010 da seilamiamusica

Un abbraccio da tutte noi

ti vogliamo un mondo di bene

Laura Paola e Giulia

 
 
 

CIAO ELISABETTA

Post n°467 pubblicato il 04 Marzo 2010 da seilamiamusica

Un dolcissimo abbraccio

t.v.b. giulia

 
 
 

TI STRINGO AL MIO CUORE

Post n°466 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da seilamiamusica

Ciao cucciola ti voglio bene un bacione giulia

 
 
 

CIAO DOLCE ELISABETTA

Post n°465 pubblicato il 23 Febbraio 2010 da seilamiamusica

Ti mando un pò di colori e profumo di fiori

un abbraccio con tanto bene giulia

 
 
 

CIAO CUCCIOLA

Post n°464 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da seilamiamusica

TI LASCIO UN AIUTO

SE TI SERVE ATTACCATI ALLA SUA CODA!

Un bacione e tante coccole

t.v.b. giulia

 
 
 

GUARISCI PRESTO !!!

Post n°463 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da mammadivale56

                                    TI PRESCRIVO UNA CURA :

                                    " UN MIO ABBRACCIO AL GIORNO "

                                    CON AFFETTO          PAOLA

 
 
 

GRAZIE SORELLINA MIA :)

Creato da Alic79

(unica...)

 

DA MAMMA PAOLA

Un dono meraviglioso.

Come te...

 

Scopetta scaccia guai...

 

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Dalla mia splendida Giulia


 

Questi me li hanno donati Laura, Paola, Giulia e Bianca.

Siete meravigliose...

 

 

 


            QUEEN

"FRIENDS WILL BE FRIENDS"


 

 


 


 


 


 
 

 Vento,
che avvolgi silenzioso
nella tua spirale
ogni singola sensazione,
libera dal tuo turbinìo
quel che di reale rimane.
Nascondi alla vista dove
poserai delicatamente
quel che di reale nn e'.
Il tuo giorno e' finito
e senza che nessuno
se ne accorga, ritorni
nella tua dimora.
Lontano.

 

Elisabetta

 

 

Donato a questo blog da

una_luce_blu

PER VALENTINA


Ti ringrazio a nome di tutti per il tuo pensiero.



Grazie ancora, Laura!








 

Grazie, Giulia! (seilamiamusica)


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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