Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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« NEMICO, AMICO, AMANTE......6 dicembre 2009 »

CREPI IL LUPO! - GIOCO LETTERARIO

Post n°178 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da elliy.writer
 

scrivolando

Elliy Writer* BobSaintClair* Faropoeta Destiny*

presentano

crepi il lupo!

 

     "CREPI IL LUPO!"


un nuovo gioco letterario, nato per combattere gli effetti collaterali delle festività  natalizie.
*

Il gioco - Si partecipa scrivendo un racconto dal titolo "CREPI IL LUPO", di max 3.500 battute (spazi inclusi), e inviandolo come commento in questo post. Si partecipa con un solo racconto. Ai fini del gioco, verrà ritenuto valido il primo racconto inviato.

Parole chiave - Il racconto dovrà contenere tutte le seguenti parole chiave:

AVVENTUROSO - BEFANA - COMPLOTTO 

FOLLA - MAGO - PALLA

Attenzione: le parole dovranno essere inserite nel testo così come sono, senza alcuna variazione (ad esempio: è corretto usare la parola MAGO, mentre non sarebbe valido scrivere MAGHI, MAGA, MAGHE).

La giuria La giuria sarà composta da tutti i partecipanti al gioco. Ognuno potrà, alla scadenza del termine, esprimere due preferenze tra tutti i racconti pervenuti, motivando brevemente la propria scelta.

Il termine - I racconti dovranno essere inviati entro il 6 gennaio 2010.

Il premio - Il vincitore riceverà in dono la pubblicazione del proprio racconto in un libro appositamente stampato e dedicato, contenente anche altri suoi testi (due o tre brevi racconti, a sua scelta). In altre parole, una mini-antologia personalizzata! Con sorpresa degli organizzatori annessa!

Alice Munro - Nemico, amico, amante...

 

 

 

oppure, in alternativa, potrà optare

per il libro di Alice Munro

"Nemico, amico, amante..."

 

ma.... non finisce qui!

 

 

SORPRESA!

Questa volta abbiamo un premio non soltanto per il vincitore, ma
PER TUTTI I PARTECIPANTI!
Udite udite!

Tutti coloro che parteciperanno al gioco, saranno invitati a prendere parte a una strampalat... ehm, a una scintillante serata!
Il sempre gentile e a volte stupefacente

Andrea

Andrea !!!

mette a disposizione il proprio appartamento e una abbondante dose di pastasciutta  (sul condimento, però, non si è pronunciato...) per un incontro comunitario di tutti gli scrivolatori, fissato per il giorno

13 febbraio 2010

a Roma 

 

 
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Commenti al Post:
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/12/09 alle 00:52 via WEB
" "
(Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/12/09 alle 00:52 via WEB
gia' volevo dire wow ma sono rimasta senza parole :))
(Rispondi)
 
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/12/09 alle 00:56 via WEB
mo vediamo... se invio piu' di un racconto (diciamo 4) ... posso venire alla festicciola il 13 febbraio 2010 e anche il 13/02/2011 e poi pure 13/02/2012 e anche il 13/02/2013?
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 17:53 via WEB
E il 2014? Vogliamo discriminarlo? Invia Gabry, invia :)
(Rispondi)
Mc_Phill
Mc_Phill il 03/12/09 alle 00:56 via WEB
mi sta bene anche "aglio e olio "..così poi esco per Roma e faccio "Drago-Phill"
Buona notte! Mo affiliamo le armi ...trallallà ..trallallè..
(Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/12/09 alle 00:57 via WEB
naaaaaaaaaaaaaaaaaaa se affili le armi son fregata! uffa!!!!
(Rispondi)
 
 
Mc_Phill
Mc_Phill il 03/12/09 alle 01:22 via WEB
macchè dici mai! Sarebbe bellissimo che tu riuscissi a venire in Italia! Ciao mess:))
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 17:54 via WEB
Ah no, niente aglio! Almeno non tritato, vi pregoooo :))) Ciao Drago-Phill!
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 03/12/09 alle 08:58 via WEB
Bella pensata !!! Sia il nuovo concorso, sia il premio che l'invito di Andrea.
Sapete che vi dico?
IN BOCCA AL LUPO A TUTTI !!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 17:55 via WEB
Uh, che devo cominciare con Crepi il lupo?? Grazie Sabin... dai concentrati :)
(Rispondi)
socionica
socionica il 03/12/09 alle 12:18 via WEB
Questa volta non mi faccio scappare il concorso....anche se non posso garantire la mia presenza alla cena :-(((
Un abbraccione a tutti****
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 17:58 via WEB
Il concorso è un buon pretesto per giocare con le parole e divertirsi insieme, la cena un'ottima occasione di incontro... non dire subito un mezzo no, dai! Si vedrà :)) Un abbraccio a te, Chiara!
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Tesi il 03/12/09 alle 15:16 via WEB
Ah,però...!!!;-)))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 17:59 via WEB
Eh, si!!!
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 03/12/09 alle 15:58 via WEB
contributo mnemonico ricordate questa frase per non scordare le parole da inserire: Una BEFANA ed un MAGO AVVENTUROSO ordirono un complotto! Presero un LUPO e lo trasformarono in PALLA , giocandoci in mezzo alla FOLLA ! ... intanto io affilo i dentini...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 18:10 via WEB
Socrate... il lupo si è furbamente rifugiato nel titolo, non si è infilato tra le parole chiave! E proprio per sfuggire a quell'insidioso COMPLOTTO, sinistramente ordito da una BEFANA e da un MAGO AVVENTUROSO, ansiosi di trovare qualcuno da trasformare in una PALLA per giocare in mezzo alla FOLLA!
ahahaha! Grande Socrate, attendo curiosa :))
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc Phill il 03/12/09 alle 19:40 via WEB
Grrrr....sbagliavu! :(((
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/12/09 alle 18:49 via WEB
questo con tanto di complotto mi sembra che stia a pennello per la nostra kallinita! sono curiosissima di sapere come avete tirato fuori queste parole! :) la "palla" chi l'ha portata? Faro? e la befana? la "befana" sicuramente bob, guardando con occhi spietatamente ridenti alla ellina :))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 19:09 via WEB
Bella idea Gabry!!!! Vediamo chi indovina la combinazione giusta! Chi indovina porta il condimento per la pasta!
Ognuno di noi ha individuato due parole: due Bob, due Faro e due Elliy... eheheheh! Gabry... sei fuori strada, per ora :)
bacio dalla befana elliy ... grrrrrrr :)))))
(Rispondi)
 
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/12/09 alle 22:23 via WEB
Elli: mago- avventuroso
Faro:befana - folla
Bob:complotto - palla
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 23:53 via WEB
Uhm... il gioco sta già presentando dei risvolti pericolosi... psicanaliticamente pericolosi! Ohi ohi...
Comunque: Gabry, non ne hai indovinata nemmeno una! E questo è un bell'aiuto per il prossimo tentativo :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 04/12/09 alle 02:37 via WEB
elli : befana - palla (sicuro)
bob: senza dubbio ha detto folla azzardo anche avventuroso
faro : senza alcun dubbio ha detto complotto e azzardo mago
ammazza che avete le teste scompigliate voi tre! :))
(Rispondi)
 
 
 
socrate52
socrate52 il 04/12/09 alle 09:41 via WEB
mess !<7b> Un coppia di parole deve essere come le mie ! Quindi s sei sicura di elliy la soluzione c'è già ! Ma come fai ad essere sicura?Ciao a tutti :))
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/12/09 alle 15:22 via WEB
Normalina hai indovinato, combinazione esatta!!! Ora, per premio, dovrai occuparti del condimento per la pasta!... eheheheh! Non potrai certo mancare, mica vorrai farci mangiare pasta bollita, vero????
ehm... teste scompigliate dici? perchè??
:))) smack!
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 03/12/09 alle 23:43 via WEB
uhmm ...vediamo .. qui ci vorrebbe il Professor Kingdom ! Se non mi sbaglio, la cara elliy dovrebbe essere del genere metodica ed ordinata, quindi le tre parole di sopra sono una ciascuna( il metodo) ed anche le tre di sotto devono corrispondere agli stessi ideatori( l'ordine), per cui le tre coppie dovrebbero essere : ( avventuroso - folla ) ; ( Befana - mago ) e ( complotto - palla )! Ora (complotto - palla ) li collego a faro ; restano le altre .. secondo me (avventuroso - folla ) sono di bob ! O no? Ciaooo
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 23:59 via WEB
Professore buonasera! Io appaio metodica e ordinata? Ohibo'! E per questo avrei scelto befana-mago?... uhm...
Diciamo... per aiutare il proseguio del gioco... che il Professore qui ha azzeccato in pieno uno degli abbinamenti e il relativo autore. Non dirò quale e non dirò degli altri... ma la soluzione è sempre più vicina!
p.s. - Quello che mi spaventa sono le conclusioni psicanalitiche, come ho detto poco fa... (Speriamo che il dottor Tao si distragga un po'...) firulì firulàààà ...
(Rispondi)
 
 
 
Taoista1963
Taoista1963 il 05/12/09 alle 19:43 via WEB
AVVENTUROSO - BEFANA - COMPLOTTO FOLLA - MAGO - PALLA. Mettiamola così... se raccolgo i messaggi su questo blog, ne faccio un libro e magari prendo il Nobel per la psicologia. Comunque ora sono fuori servizio, quindi stai tranquilla Elliy. Un caso a parte naturalmente è il nostro Bob, soggetto da seguire con molta cura. Bob è l'eccezione dell'eccezione... Bob, ci sei?
(Rispondi)
BobSaintClair
BobSaintClair il 03/12/09 alle 20:27 via WEB
:) Io porto il saleeeeeeeeee e lo metto sulla coda...di..????
(Rispondi)
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 03/12/09 alle 20:40 via WEB
Si desidera avere una immagine di come sia costretta a morigerare il mio entusiasmo per questa nuova avvincentissima sfida? Bene!
Con gli occhi della mente cercate di riportare alla memoria il buon Ficarra che, strascinando i piedi e poggiandosi ad una sedia, si tiene una mano poggiata sul suo fondo schiena, mentre dolorante si lamenta dicendo: "Ahia, ahia, ahia" (preciso, sputato a me, oggi quando ho provato a raggiugere la cucina)....Appena mi rimetto però, vedrete i salti acrobatici di contentezza...;-))
Firmato Ezechiele Lupo
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 23:40 via WEB
Ahi ahi... hai mandato Superman in farmacia, almeno? Un abbraccio Carpe, guarisci prestooo :))
(Rispondi)
deepblue52
deepblue52 il 03/12/09 alle 20:42 via WEB
La scadenza il giorno della befana, mi fa venire im mente che si tratta di un complotto non una lotteria. Ma solo un mago avventuroso, può pensare che la folla degli scrivolatori si tiri indietro. Palla al centro! E che il gioco abbia inizio!...;-) In bocca al Lupo!...Crepi il Lupo
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 03/12/09 alle 22:36 via WEB
Ma chi vuole la morte del lupo , proprio il giorno della befana ? Sono d'accordo con mess , questo è un enigma per l'ispettore Kallidin , chi meglio di lei potrà districare la matassa ...pardon ... la palla ?
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 23:50 via WEB
ma il complotto sarà contro il lupo... o contro la befana? invece di inoltrarci in questo arcano in modo avventuroso, potremmo sull'argomento interrogare il mago... se solo potessimo raggiungerlo, prima che la folla lo raggiunga e lo massacri per avere trasformato un potenziale bel racconto in una palla...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/12/09 alle 23:43 via WEB
uhmm... la tenzone sarà oltremodo interessante :)) ciao Deep!
(Rispondi)
Taoista1963
Taoista1963 il 04/12/09 alle 10:34 via WEB
Ma allora qua si stanno facendo serie le cose. E ci si mette anche l'Andrea... complimenti.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/12/09 alle 15:22 via WEB
Forza Tao... si cominci a cogitare!
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 04/12/09 alle 11:18 via WEB
Ahi... ahi.... Che mal di testa....
Ho pensato tutta la notte....
...o sarà colpa di quel benedetto uischei....?
Però una conclusione ce l'avrei.
Elliy: quella senz'altro ha messo le mani avanti e prima che lo proponesse qualcun altro ha detto BEFANA e PALLA.
Bob: lui è festaiolo e trasformista... qundi...FOLLA e MAGO
Faro è amante di cinema, fiction e suspance....quindi... AVVENTUROSO e COMPLOTTO.
C'ho azzeccato?
Se ho sbagliato gli abbinamenti, giuro che la smetto con questo benedetto uischei !! Un bacione ad Ellina...una bella stretta di mano a Bob e Faro. (lo vedete che ancora ragiono?)!!
:))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/12/09 alle 15:24 via WEB
Uhm... non ho ben capito Sabin! E' vero, la palla l'ho portata io e anche la Befana, ma ... che vorresti dire? autoritratto di signora? ahahahah! Ha indovinato la Normalinaaa :))
(Rispondi)
kallida
kallida il 04/12/09 alle 14:48 via WEB
MIiiiiiiiiiiiiiii due notizie in una...il concorso che già mi fa colare la bava...ih!ih!Poi la cena del 13...accidenti però è il giorno in cui mio marito compie 40 anni...forse sarebbe un bel regalo per lui che io sia a 1000 km di distanza...ahahha! Baci avventurosi da una befanina che complotta contro una folla il cui leader è un mago con una palla in testa;)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/12/09 alle 15:26 via WEB
Miiiiiii! Che notizia Kallì! Ma puoi portare anche il marito 40enne, dai! con torta inclusa però, così abbiamo anche il dolce assicurato :)))) E pure per il pupo c'è posto! ciao :)
p.s.- attenta, la "befanina" verrebbe squalificata: si accetta solo una classica "befana".
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Tesi il 04/12/09 alle 14:54 via WEB
Io la vedo così: siccome il lupo è un mago della palla...la befana, invidiosa della folla a lui plaudente,ordisce un complotto per sopprimerlo e conquistare la vittoria...ma si tratta di un complotto troppo avventuroso, decisamente molto pericoloso...e quindi...ciaooooo!!!...;-)))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/12/09 alle 15:27 via WEB
Ooohhh... questa è interessante, come Tesi :)))
(Rispondi)
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 04/12/09 alle 16:11 via WEB
Siete perfidi... questo è troppo difficile!!! Ci vorranno tutte le celluline grigie a rapporto! :)) Chissà. Ciao Elliyna!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 20:48 via WEB
Ciao Marion, dai ... ti aspettiamo :)
(Rispondi)
faropoeta1970
faropoeta1970 il 04/12/09 alle 18:19 via WEB
E diamo inizio alle danze con il primo racconto FUORI CONCORSO logicamente :) 12 novembre 1931 - Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen. Va bene…ci siete tutte. Il vecchio prese del fieno, lo mise nella mangiatoia e uscì dalla stalla. Un vento gelido gli si accartocciò sul volto, l’uomo socchiuse gli occhi e lentamente si portò verso l’ingresso di casa, dove lo aspettava la moglie. - Nikolas. Questo signore ti stava cercando. Un uomo con il cravattino e una giacca troppo corta per le sue grosse spalle si alzò. Il vecchio sorrise e gli strinse la mano. - Come mai è arrivato fino a qua? Non mi sembra un tipo così AVVENTUROSO. - Nikolas!!! Non essere maleducato! – lo riproverò la moglie - Non si preoccupi signora, suo marito ha pienamente ragione, non sono di certo il tipo che si avventura in terre desolate come queste. Se sono qua c’è un motivo valido. Innanzitutto mi presento, sono Haddon Sundblom, molti mi chiamano “il MAGO delle illustrazioni”, ma sono un modesto disegnatore. - Se fosse modesto non avrebbe detto di essere un mago delle illustrazioni – ribattè il vecchio sempre sorridendo - Nikolas!!! – la moglie arrossì, ma era abituata alle esternazioni di suo marito - Colpito in pieno… - il signor Haddon rimase un attimo in silenzio, come se dovesse mandare giù un boccone amaro, poi riprese – lavoro per un azienda che produce una bevanda e stavo cercando un modello che rappresentasse il Natale per la nostra società. Il vecchio si alzò in piedi, prese una pagnotta appena uscita dal forno e cominciò ad affettarla. - Cosa posso fare per lei? – disse il vecchio Nikolas prendendo un formaggio e mettendolo sul tagliere insieme al pane - Sono venuto da lei per chiederle se può prestare la sua immagine al mio progetto… L’uomo rimase in piedi si mise una mano dentro la barba per grattarsi il mento e prima che potesse dare una risposta, il signor Haddon disse: - Diventerà talmente famoso che la FOLLA la acclamerà. - Buon uomo, non so cosa le faccia pensare che essere acclamato dalla gente mi possa far piacere - e così dicendo si passo una mano sull’enorme pancione che sembrava una PALLA gigantesca. - L’idea era di disegnarla vicino alla nostra bibita e poi farla girare per tutto il paese per pubblicizzare il nostro marchio, sarebbe retribuito a dovere. - Carissimo, mi dispiace che sia venuto fino a quassù, ma mi muovo raramente da casa e non potrei mai lasciare mia moglie da sola e poi il lavoro e .. Il signor Haddon si alzò, mise una mano sulla spalla del vecchio - Ci pensi signor Santorius, potrebbe essere l’occasione della sua vita - La mia vita è qua, non altrove – così dicendo guardò la moglie con sguardo appagato - Va bene, troverò un'altra soluzione, arrivederci e grazie ancora per l’accoglienza – dicendo così prese ancora un pezzo di pane e formaggio ,lo mise in bocca, si coprì per bene e usci nella tempesta, a pochi metri una slitta lo stava aspettando per portarlo alla stazione ferroviaria più vicina. - Nikolas, perché pensi che sia venuto da te? – chiese la moglie - Perché io ero l’unica persona che poteva ispirarlo – rispose lui pacatamente - Vuoi dire che userà il tuo volto ugualmente? Non puoi permetterglielo! – sbottò, accigliandosi - E perché no? Tanto non fanno nulla di male. - Mah… contento tu… Ah dimenticavo! E’ arrivata una lettera della BEFANA. - Ah!! La cara Beffy, come sta? Chissà come se la passa in Italia? Ora è un periodo “nero” per loro… - sospirò e aprì la lettera. Dopo qualche minuto rimise la lettera nella busta, si alzò - Cara, io devo andare. – e si mise il cappottone rosso - Ma non è presto per il lavoro? Hai ancora più di un mese di tempo. – disse stupita - No, non è per il lavoro. C’è un problema in Europa, si parla di un COMPLOTTO per annientarci, la vecchia Beffy ha scoperto qualcosa. - Non sarà mica il solito Adolfo?!?!?!? – disse spazientita - Si, sempre lui – prese un grosso coltello e lo sistemò nel suo cinturone nero – Ma questa volta non la passerà liscia!!! Chiuse la porta dietro di se, una folata di vento mosse la fiamma del camino, la signora Santorius sospirando prese un nuovo ciocco di legno e lo gettò nel fuoco.
(Rispondi)
faropoeta1970
faropoeta1970 il 04/12/09 alle 18:24 via WEB
SCUSATE, NON ERA COMPLETO IL TESTO!!!! QUESTO E' QUELLO GIUSTO 12 novembre 1931 - Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen. Va bene…ci siete tutte. Il vecchio prese del fieno, lo mise nella mangiatoia e uscì dalla stalla. Un vento gelido gli si accartocciò sul volto, l’uomo socchiuse gli occhi e lentamente si portò verso l’ingresso di casa, dove lo aspettava la moglie. - Nikolas. Questo signore ti stava cercando. Un uomo con il cravattino e una giacca troppo corta per le sue grosse spalle si alzò. Il vecchio sorrise e gli strinse la mano. - Come mai è arrivato fino a qua? Non mi sembra un tipo così AVVENTUROSO. - Nikolas!!! Non essere maleducato! – lo riproverò la moglie - Non si preoccupi signora, suo marito ha pienamente ragione, non sono di certo il tipo che si avventura in terre desolate come queste. Se sono qua c’è un motivo valido. Innanzitutto mi presento, sono Haddon Sundblom, molti mi chiamano “il MAGO delle illustrazioni”, ma sono un modesto disegnatore. - Se fosse modesto non avrebbe detto di essere un mago delle illustrazioni – ribattè il vecchio sempre sorridendo - Nikolas!!! – la moglie arrossì, ma era abituata alle esternazioni di suo marito - Colpito in pieno… - il signor Haddon rimase un attimo in silenzio, come se dovesse mandare giù un boccone amaro, poi riprese – lavoro per un azienda che produce una bevanda e stavo cercando un modello che rappresentasse il Natale per la nostra società. Il vecchio si alzò in piedi, prese una pagnotta appena uscita dal forno e cominciò ad affettarla. - Cosa posso fare per lei? – disse il vecchio Nikolas prendendo un formaggio e mettendolo sul tagliere insieme al pane - Sono venuto da lei per chiederle se può prestare la sua immagine al mio progetto… L’uomo rimase in piedi si mise una mano dentro la barba per grattarsi il mento e prima che potesse dare una risposta, il signor Haddon disse: - Diventerà talmente famoso che la FOLLA la acclamerà. - Buon uomo, non so cosa le faccia pensare che essere acclamato dalla gente mi possa far piacere - e così dicendo si passo una mano sull’enorme pancione che sembrava una PALLA gigantesca. - L’idea era di disegnarla vicino alla nostra bibita e poi farla girare per tutto il paese per pubblicizzare il nostro marchio, sarebbe retribuito a dovere. - Carissimo, mi dispiace che sia venuto fino a quassù, ma mi muovo raramente da casa e non potrei mai lasciare mia moglie da sola e poi il lavoro e .. Il signor Haddon si alzò, mise una mano sulla spalla del vecchio - Ci pensi signor Santorius, potrebbe essere l’occasione della sua vita - La mia vita è qua, non altrove – così dicendo guardò la moglie con sguardo appagato - Va bene, troverò un'altra soluzione, arrivederci e grazie ancora per l’accoglienza – dicendo così prese ancora un pezzo di pane e formaggio ,lo mise in bocca, si coprì per bene e usci nella tempesta, a pochi metri una slitta lo stava aspettando per portarlo alla stazione ferroviaria più vicina. - Nikolas, perché pensi che sia venuto da te? – chiese la moglie - Perché io ero l’unica persona che poteva ispirarlo – rispose lui pacatamente - Vuoi dire che userà il tuo volto ugualmente? Non puoi permetterglielo! – sbottò, accigliandosi - E perché no? Tanto non fanno nulla di male. - Mah… contento tu… Ah dimenticavo! E’ arrivata una lettera della BEFANA. - Ah!! La cara Beffy, come sta? Chissà come se la passa in Italia? Ora è un periodo “nero” per loro… - sospirò e aprì la lettera. Dopo qualche minuto rimise la lettera nella busta, si alzò - Cara, io devo andare. – e si mise il cappottone rosso - Ma non è presto per il lavoro? Hai ancora più di un mese di tempo. – disse stupita - No, non è per il lavoro. C’è un problema in Europa, si parla di un COMPLOTTO per annientarci, la vecchia Beffy ha scoperto qualcosa. - Non sarà mica il solito Adolfo?!?!?!? – disse spazientita - Si, sempre lui – prese un grosso coltello e lo sistemò nel suo cinturone nero – Ma questa volta non la passerà liscia!!! - In bocca al lupo –disse lei - Crepi! – rispose lui sorridendo Chiuse la porta dietro di se, una folata di vento mosse la fiamma del camino, la signora Santorius sospirando prese un nuovo ciocco di legno e lo gettò nel fuoco.
(Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 04/12/09 alle 21:56 via WEB
fuori gara????? Farone... hai paura di mangiarti la pasta che cucinera' andrea??? :))
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 20:49 via WEB
La pasta la mangerà ugualmente, perchè l'invito a cena è valido per tutti i partecipanti!
(Rispondi)
faropoeta1970
faropoeta1970 il 05/12/09 alle 02:51 via WEB
NON MI ERO ACCORTO DI AVER SUPERATO IL LIMITE DI BATTUTE :) HO LIMATO E FINALMENTE ECCO IL RISULTATO 12 novembre 1931 - Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen. Va bene…ci siete tutte. Il vecchio prese del fieno, lo mise nella mangiatoia e uscì dalla stalla. Un vento gelido gli si accartocciò sul volto, l’uomo socchiuse gli occhi e lentamente si portò verso la sua casa, dove lo aspettava la moglie. - Nikolas. Questo signore ti stava cercando. Un uomo con il cravattino e una giacca troppo corta per le sue grosse spalle si alzò. Il vecchio sorrise e gli strinse la mano. - Come mai è arrivato fino a qua? Non mi sembra un tipo così AVVENTUROSO. - Nikolas! Non essere maleducato! – lo riproverò la moglie - Non si preoccupi signora, suo marito ha pienamente ragione, non sono di certo il tipo che si avventura in terre desolate come queste. Se sono qua c’è un motivo valido. Innanzitutto mi presento, sono Haddon Sundblom, molti mi chiamano “il MAGO delle illustrazioni”, ma sono un modesto disegnatore. - Se fosse modesto non avrebbe detto di essere un mago delle illustrazioni – ribattè il vecchio sempre sorridendo - Nikolas!!! – la moglie arrossì, ma era abituata alle esternazioni di suo marito - Colpito in pieno… - sorrise il signor Haddon – lavoro per un azienda che produce una bevanda e stavo cercando un modello che rappresentasse il Natale per la nostra società. Diventerà talmente famoso che la FOLLA la acclamerà. - Buon uomo, non so cosa le faccia pensare che essere acclamato dalla gente mi possa far piacere - e così dicendo si passo una mano sull’enorme pancione che sembrava una PALLA gigantesca. - L’idea era di disegnarla vicino alla nostra bibita e poi farla girare per tutto il paese per pubblicizzare il nostro marchio, sarebbe retribuito a dovere. - Carissimo, mi dispiace che sia venuto fino a quassù, ma mi muovo raramente da casa e non potrei mai lasciare mia moglie da sola e poi il lavoro e.. Il signor Haddon si alzò, mise una mano sulla spalla del vecchio - Ci pensi signor Santorius, potrebbe essere l’occasione della sua vita - La mia vita è qua, non altrove – così dicendo guardò la moglie con sguardo appagato - Va bene, troverò un'altra soluzione, arrivederci e grazie ancora per l’accoglienza – si coprì per bene e usci nella tempesta, a pochi metri una slitta lo stava aspettando per portarlo alla stazione ferroviaria più vicina. - Nikolas, perché pensi che sia venuto da te? – chiese la moglie - Perché io ero l’unica persona che poteva ispirarlo – rispose lui pacatamente - Vuoi dire che userà il tuo volto ugualmente? Non puoi permetterglielo! – sbottò, accigliandosi - E perché no? Tanto non fanno nulla di male. - Mah… contento tu… Ah dimenticavo! E’ arrivata una lettera della BEFANA. - Ah!! La cara Beffy, come sta? Chissà come se la passa in Italia? Ora è un periodo “nero” per loro… - sospirò e aprì la lettera. Dopo qualche minuto rimise la lettera nella busta, si alzò - Cara, io devo andare. – e si mise il cappottone rosso - Ma non è presto per il lavoro? Hai ancora più di un mese di tempo. – disse stupita - No, non è per il lavoro. C’è un problema in Europa, si parla di un COMPLOTTO per annientarci, la vecchia Beffy ha scoperto qualcosa. - Non sarà mica il solito Adolfo?!?!?!? – disse spazientita - Si, sempre lui – prese un grosso coltello e lo sistemò nel suo cinturone nero – Ma questa volta non la passerà liscia!!! - In bocca al lupo –disse lei - Crepi! – rispose lui sorridendo Chiuse la porta dietro di se, una folata di vento mosse la fiamma del camino, la signora Santorius sospirando prese un nuovo ciocco di legno e lo gettò nel fuoco.
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elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 21:06 via WEB
Grazie a Faro e a Wikipedia ora so anche chi è Haddon Sundblom! Una suggestiva e fantastica ricostruzione: sembra di vederlo, il vecchio Nikolas Santorius, che si accarezza il pancione... poi si infila il cappotto rosso e vola in aiuto della italica Beffy :)
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socrate52
socrate52 il 05/12/09 alle 09:37 via WEB
ok! Cominciamo la tenzone : Attenti al lupo
Di origine siciliana , capelli nerissimi e ricci , pelle bianca e labbra rosse ,un metro e settanta di curve esplosive! L'ispettore Kallydain sprizzava ormoni da tutti i pori , ancora nella sua tenuta tipica da discoteca : minigonna nera e maglione di angora scollato a V , che mostrava generose protuberanze , tacchi a spillo e calze scure con la riga dietro! Ma quello che non lasciava scampo erano i suoi occhi , neri e svegli che passavano dal fuoco al dolce miele e ritorno , in un lampo. Si chinò sul cadavere , “Ma chi può aver fatto questo scempio? “ , disse facendo cenno di allontanare la FOLLA di curiosi. Sull'asfalto giaceva Lupo Alberto , con la pancia squarciata e un cestino di fragole di bosco sul petto. Aveva un preservativo in una mano e una PALLA da tennis a tappargli la bocca!“Qui ci vuole un MAGO !”, sussurrò il sergente guardandola negli occhi. Lei annui con la testa , poi prese il telefonino e fece un numero. A seimila miglia di distanza , Mc Phill stava tenendo una lezione all'università di Cyncillà , sulla “simbologia fallica dei protozoi , nell'era glaciale” , allorchè squillò il suo videofonino! Al di là della cornetta irruppe un voce concitata:“vedi anche tu quello che vedo io?” , “mi hai chiamato per questo? Corro subito da te!” , disse Mc Phill , “ ...scemo...” rispose l'ispettore Kallydain , spostando il suo videofonino ,mentre si accorgeva che era puntato su qualcosa...al di sotto della sua minigonna ! Quindi inquadrò il povero Lupo!Appena vide la scena , il professore fece un salto :“sono tornati! “ esclamò! “Tornati chi ?” incalzò lei, “la setta … la setta di Cappuccetto rosso !”, rispose lui ,“ Uccidono un lupo tutti gli anni , il giorno della befana!”, “ma sono decenni che si sono estinti! “ urlava lei , quasi a voler esorcizzare l'idea! La realtà però era li ai suoi piedi e ne era molto turbata ,“Ah!Se almeno lui fosse qua!“ , stava sospirando , quando si sentì battere su una spalla …era lui! “ Ma come hai fatto? Ad arrivar così in fretta!” “Beh ! Ho degli amici in second life e con il teletrasporto , si vola che è una favola!” Mc Phill osservava il cadavere e poi osservava Kallydain “ meglio Kallydain” stava pensando ….quando si accorse della penna di uccello...” il marchio del cacciatore!” ,esclamò , poi aggiunse , “Sarà un viaggio AVVENTUROSO , ma dobbiamo farlo per rendere giustizia a questo poveraccio.” La prese per mano e si avviarono di corsa all'aviosuperficie dove li aspettava il suo l'elicottero ultraleggero. “In bocca al lupo “, augurò il meccanico dell'hangar ,“ Crepi il lupo !” , rispose il professore , “ è già morto “ , lo corresse lei , guardandolo storto! Quando furono sulla verticale del posto dove c'era il cadavere ,le cose furono chiare , “atterra qui sul terrazzo” lo pregò Kallydain! Una volta scesi si diressero verso gli abitanti dell'attico! Una donna più giovane con un berrettino rosso in testa ed una più anziana ,ma con la minigonna e le calze a rete , erano intente a guardare in basso verso il povero lupo , mentre un uomo con cartucciera e fucile ed un coltellaccio in mano le guardava attonito e parlando da solo diceva “ma chi minchia ie successu? “ Mc Phill le fece segno … dall'altra parte del palazzo si vedeva un campo da tennis. Riconobbe subito i giocatori , erano elliy e bob che scrutavano l'aria e facevano ampi gesti con la mano, come se volessero qualcosa! “Sai che cosa è successo?” , “si” , annui Kallydain ,“bob ha lanciato una palla , elliy deve essere riuscita a colpirla con la racchetta , con tale violenza che ...si è impennata , ha fatto una parabola assurda e si è andata a conficcare nella bocca del lupo , proprio mentre stava ballando con cappuccetto rosso ed era vicino alla balaustra del terrazzo , così ha perso l'equilibrio ed è caduto!” Mc Phill annuiva , poi aggiunse , “ si ok! Ma il preservativo? E lo squarcio nella pancia?” Kallydain si mise a ridere “lo squarcio faceva parte della favola , era finto! Il preservativo invece era vero , Lupo Alberto lo stava passando al cacciatore! Stasera ci rimette anche lui e pure la nonna!Tutto questo per un COMPLOTTO del destino! Quella era stata la prima palla da tennis colpita da elliy in vita sua !"
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kallida
kallida il 05/12/09 alle 15:15 via WEB
AHAHHAAHhAH!Oh!Mio caro Socrate, intanto la imparo a memoria e stasera gliela racconto al pupetto...magari evito i particolari sulla descrizione femminile dei personaggi e sulla faccenda prima che il lupo alberto persdesse la vita...ma tutto il resto è divino...ahahha;))))
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socrate52
socrate52 il 06/12/09 alle 01:08 via WEB
Commenti come questi ti rimettono in vita! Ahahah! Comunque questo è troppo lungo... di sotto ho mandato quello buono! ( è anche più adatto al pupetto ...)Smackk! Mi dispiace di averti tirato in ballo , ma "ispettore Kallidin" ci stava maledettamente bene ... Kallydain poi rende ancora di più il senso dell' "emerikan" Ahahah! Ciao
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elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 21:17 via WEB
Oh Socrate, grazieeee! Grazie per avermi fatto colpire (e finalmente affondare!) il lupaccio, con quell'unica palla!!
Ma, attento! Il racconto è troppo lungo, se vuoi farlo gareggiare devi limarlo un pochino per rientrare nelle battute... Baci, grazie :)
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BobSaintClair
BobSaintClair il 05/12/09 alle 13:40 via WEB
L'AVVENTUROSO BobSaintClair, incontrò BEFANA Elliy e ardì con lei un COMPLOTTO galeotto. Ingannare la FOLLA con il MAGO PALLA ahahahahaahha! :)))))
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elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 21:31 via WEB
Ma il MAGO PALLA s'invaghì della BEFANA Elliy e l'AVVENTUROSO Bob non capì mai contro chi fu poi ordito il vero inganno, quel tal COMPLOTTO... nemmeno quando si trovò - d'un tratto - in mezzo a quella strana, sinistra FOLLA...
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BobSaintClair
BobSaintClair il 05/12/09 alle 22:58 via WEB
La trama e l'ordito..di Jack Folla! :)))))))
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc Phill il 06/12/09 alle 21:10 via WEB
aho! Guarda che elliy si festeggia il 6 Dicembre ...mica il 6 Gennaio ! Ahahah Buon Onomastico nic !
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BobSaintClair
BobSaintClair il 08/01/10 alle 11:56 via WEB
Questo è il mio fuori gara!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Taoista1963
Taoista1963 il 08/01/10 alle 12:23 via WEB
Ah Bob. Ti si è incastrato il tasto del punto esclamativo? Un saluto vecchio mio.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
BOB il 08/01/10 alle 13:46 via WEB
:) avevo le dita sporche di miele...:))) A presto AleF :)
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Writer_lady
Writer_lady il 05/12/09 alle 20:25 via WEB
"Se stasera siamo qui" di Catherine Dunne: un'altra donna che scrive di donne. Ciao Nicoletta. E buon onomastico per domani.
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elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 21:34 via WEB
Grazie Stef, per gli auguri e per il suggerimento! Adoro questo genere di regali :) Un abbraccio.
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carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/12/09 alle 22:49 via WEB
Questo raccontino è un “fuori concorso”, perchè stò ancora lavorando su….
………………………………..Crepi il Lupo
Aveva appena finito di litigare per un banale problema condominiale con quella befana della Befana e la schiena gli faceva un male cane. Quella mattina nel mettersi gli stivaloni si era accorto di avere l’unghia del pollicione destro incarnita, ma era la sera del 24 dicembre e il suo senso del dovere lo tirava forte per la collottola.
Nicholas pertanto si caricò sbuffando il sacco sulle spalle e iniziò a scendere giù per il camino. Quando si accorse che, nemmeno per quell’anno, era riuscito a perdere un solo etto, il suo umore sprofondò di un altro pò.
Atterrò nel salotto di casa che aveva il fiatone, si scrollò di dosso la cenere e allungò la gamba per fare un passo avanti.
Il salto mortale, con triplo avvitamento a destra in cui si esibì, se fosse stato ripreso da qualche telecamera nascosta, lo avrebbe immediatamente collocato ai vertici dell’atletica moderna.
Ahimè non c’era nessuno che vedesse come una dannata palla, lasciata sul tappeto probabilmente proprio dal destinatario dei doni che portava con sé, l’aveva fatto inciampare e, in solitudine e senza nemmeno un applauso d’incoraggiamento, atterrò con tonfo sordo sul suo robusto fondoschiena rosso.
Si fece un male cane, ma non emise un solo lamento. E chè diamine, era da una eternità che era votato al silenzio e alla segretezza.
Guardandosi in giro per stabilire dove fosse più opportuno lasciare i pacchetti qualcosa, nell’arredamento della casa, lo lasciò perplesso. Vero era che seguiva e conosceva solo i design scandinavi, ma da quand’è che l’arredamento di una casa, per quanto moderno e stravagante fosse il proprietario, comprendeva l’utilizzo di una decina di eleganti casse da morto in ebano, di color nero e marrone? Per sottacere dei mucchietti di terra ( che si sarebbe tranquillamente potuta definire come “cimiteriale e sconsacrata”), che costituivano la base su cui poggiava tutta l’allegra mobilia?
Una folla di pensieri riempì la sua vetusta mente. Cazzarola, ma era forse vittima di un odioso complotto? Che caspiterina di indirizzo gli aveva fornito quel mago del caos organizzato che andava sotto il nome di Primo Elfo aiutante in Capo?
Mentre, ancora seduto a terra, si carezzava pensieroso la barba bianca, all’improvviso le luci della casa si accesero di colpo e un fragoroso “tanti auguri a tee, tanti auguri a tee” squarciò il silenzio delle notte gelida e serena.
Lì riconobbe immediatamente tutti, uno per uno, i suoi migliori amici. Coloro che mai il mondo avrebbe dovuto sapere che frequentava.
C’era l’Uomo Nero, la Strega Grimilde, Dracula (che aveva gentilmente prestato la casa) e Mr Hyde. C’era quel mostro di simpatia di Frankenstein e It il clown, la matrigna di Cenerentola ( la stessa che aveva poi sposato in terze nozze il papà di Hansel e Gretel ) e il sempre sorridente Joker.
Insomma, il gotha della parte malvagia e nera, cattiva e iconoclasta, del Regno di Fantasia. Erano tutti lì per lui, per dirgli quanto gli volessero bene.
Babbo Natale era commosso fino alle lacrime e li ringraziò, e ballò, e bevve e fumò anche qualcosa che aveva portato Alien e che proveniva da una serra idroponica dalle parti di Arturo.
Finita la festa, prima di uscire si assicurò, come faceva sempre, che nessuno dei “buoni” fosse nei paraggi e magari lo sorprendesse mentre ancora la barba gli puzzava di gin.
L’Uomo Lupo uscì con lui e insieme si fermarono per qualche istante a guardare, incantati, la luna piena che brillava nel cielo terso di quella magica notte di Natale.
Poi Nicholas si accinse a salire sulla sua fida slitta per rimettersi al lavoro, e il tono del suo umore era molto diverso: chiunque l’avrebbe definito, senza tema di sbagliare, “natalizio e conciliante”.
Salutandolo, da fine umorista qual’era, l’amico gli gridò: “In bocca al lupo!”. E Nicholas di rimando rispose, con uno scoppiettante: “Crepi!”.
Dopo poco, sul candore accecante della luna si staglio l’inconfondibile forma della mitica slitta e per l’aria ferma, si senti solo la voce maschia di Rudolph, la renna dal naso rosso, che cantava a squarciagola: “Jingle bells, Jingle bells, Jingle all the wayyyyyy…..”
The End
AUGURI, ELLIY!;-))
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elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 23:55 via WEB
Ehi, questo vuol dire che l'affetto degli amici può farti ballare, cantare e volare... e addio al mal di schiena! vero, Carpe? altro che voltadvance!!
Grazie!
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sabinferraris
sabinferraris il 05/12/09 alle 23:43 via WEB
Sul mio calendario il 6 dicembre è segnato in rosso, come un giorno speciale. Perchè è domenica?
Noooooooooooo !!!
E' un giorno speciale perchè è il tuo onomastico! Tantissimi auguri, Nic!
Un Abbraccio ed un bacione da...nonno Sabin.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/12/09 alle 23:56 via WEB
Che gentile Sabin! Grazie :)
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socrate52
socrate52 il 06/12/09 alle 00:52 via WEB
Crepi il lupo ! L'ispettore Kallydain si chinò sul cadavere , “Ma chi può aver fatto questo scempio? “ , disse facendo cenno di allontanare la FOLLA di curiosi. Sull'asfalto giaceva Lupo Alberto , con la pancia squarciata ,una penna di uccello in mano e una PALLA da tennis a tappargli la bocca!“Qui ci vuole un MAGO !”, sussurrò il sergente guardandola negli occhi. Lei annui con la testa , poi prese il telefonino e fece un numero. A seimila miglia di distanza , Mc Phill stava tenendo una lezione all'università di Cyncillà , sulla “simbologia fallica dei protozoi , nell'era glaciale” , allorchè squillò il suo videofonino! Al di là della cornetta irruppe un voce concitata:“vedi anche tu quello che vedo io?” “ io vedo una bella ragazza in minigonna ,che fa l'ispettore di polizia? Niente male direi!” , disse Mc Phill , “ ...scemo...” rispose l'ispettore Kallydain , quindi girò il telefonino ed inquadrò il povero Lupo!Appena vide la scena , il professore fece un salto :“sono tornati! “ esclamò! “Tornati chi ?” incalzò lei, “la setta … la setta di Cappuccetto rosso !”, rispose lui ,“ Uccidono un lupo tutti gli anni , il giorno della BEFANA!”“ma sono decenni che si sono estinti! “ urlava lei , quasi a voler esorcizzare l'idea! La realtà però era li ai suoi piedi e ne era molto turbata ,“Ah!Se almeno lui fosse qua!“ , stava sospirando , quando si sentì battere su una spalla …era lui! “ Ma come hai fatto? Ad arrivare così in fretta!”  “Beh ! Ho degli amici in second life e con il teletrasporto , si vola che è una favola!” Mc Phill osservava il cadavere e poi osservava Kallydain “ meglio Kallydain” stava pensando ….quando si accorse della penna di uccello...” il marchio del cacciatore!” ,esclamò , poi aggiunse , “Sarà un viaggio AVVENTUROSO , ma dobbiamo farlo per rendere giustizia a questo poveraccio.” La prese per mano e si avviarono di corsa all'aviosuperficie dove li aspettava il suo elicottero ultraleggero. “In bocca al lupo “, augurò il meccanico dell'hangar ,“ Crepi il lupo !” , rispose il professore , “ è già morto “ , lo corresse lei , guardandolo storto! Quando furono sulla verticale del posto dove c'era il cadavere ,le cose furono chiare , “atterra qui sul terrazzo” lo pregò Kallydain! Una volta scesi si diressero verso gli abitanti dell'attico! Una donna più giovane con un berrettino rosso in testa ed una più anziana ,ma con la minigonna e le calze a rete , erano intente a guardare in basso verso il povero lupo , mentre un uomo con cartucciera e fucile ed un coltellaccio in mano le guardava attonito e parlando da solo diceva “ma chi minchia ie successu? “ Mc Phill le fece segno … dall'altra parte del palazzo si vedeva un campo da tennis, e c'erano ellyi e bob che giocavano a sassare le palle in alto a racchettate."Hai capito cosa è successo?” ammiccò lui ,“si” , disse Kallydain , “è stato un COMPLOTTO del destino ...una di quelle palle ha fatto una strana parabola e si è andata a conficcare nella bocca del lupo , proprio mentre stava ballando con cappuccetto rosso ed era vicino alla balaustra del terrazzo , così ha perso l'equilibrio ed è caduto!” Mc Phill annuiva , poi aggiunse , “ si ok! Ma lo squarcio nella pancia?” Kallydain si mise a ridere “lo squarcio faceva parte della favola , era finto!
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ossimora
ossimora il 06/12/09 alle 11:06 via WEB
mi sgno tutto...spero di riacchippare la scrittura che d un pò trascuro...grazie a presto
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BobSaintClair
BobSaintClair il 07/12/09 alle 17:25 via WEB
Ahahahahahah...grande Ossimora :)))) credo sia giunta l'ora infatti..che spiritosa! ;) A bientot!
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 07/12/09 alle 23:38 via WEB
Ciao Ossimora, ti aspettiamo :)) Grazie!
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BobSaintClair
BobSaintClair il 07/12/09 alle 17:25 via WEB
Dottoressaaaaaa Elliyyyyyyyyyy....dove siete????? 0_0
(Rispondi)
 
Taoista1963
Taoista1963 il 07/12/09 alle 18:24 via WEB
La Elliy mi ha detto di spiegarti che sarà impegnata in questo periodo. Pare debba seguire una stella. Chissà quale dei tre potrà essere. Te capì?
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messaggeria.normale
messaggeria.normale il 07/12/09 alle 22:14 via WEB
io gli ho inviato una cartolina per l'onomastico... non che si e' spaventata?????
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elliy.writer
elliy.writer il 07/12/09 alle 23:39 via WEB
Eccomi eccomi ... ero soltanto un momento a consulto col Mago Palla ... :))) baci!
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socrate52
socrate52 il 08/12/09 alle 13:48 via WEB
..e così mentre qualcuno si strafogava a cena ...io me meschino ,me ne stavo in cantina a digiunar cercando! E li ho trovato un libercolo di tale William , ne ho tradotto un po' e ve lo ammannisco come fuori gara ...eppure la storia non mi è nuova..il titolo? Crepi! Il lupo Premessa: In un giorno di tregenda ,nonostante il parere contrario dell'oroscopo di Libero , Silvio Lupus si avvia in Campidoglio per incontrare il popolo dei Beso Niger che gli sottoporranno le loro suppliche! Li però , ci sono anche i Paraculum , un manipolo di nobili guidati da Antonio De Petrum ed ossessionati dal pericolo del crescente e smisurato potere acquisito da Lupus , tra gli altri ne fanno parte anche amici del calibro di Ferdinando Domus Meretricie e soprattutto Gianfranco Exitus , il suo figliastro politico prediletto! Anche egli conscio del pericolo che stava correndo la democrazia , perchè Lupus stava letteralmente mandando tutti ( compreso lui stesso in primis) a puttane! Così durante unna concitata discussione ,creata ad arte dai Paraculum , Lupus viene pugnalato a morte! Per prevenire disordini di piazza Exitus parla alla folla di didimi (il popolo votante) ed annuncia un discorso funebre del suo amico Alexus. Parla Exitus :”Preferireste che Lupus fosse vivo e morire tutti da schiavi, o che Lupus sia morto e vivere tutti da uomini liberi? Per quanto Lupus mi amò, io piango per lui; per quanta fortuna ebbe, io ne ho goduto; per quanto egli fu coraggioso, io l'onoro ancora ; ma a causa di quanto egli fu ambizioso, io l'ho ucciso!" Così Exitus , parlava alla folla, mentre il corpo straziato di Lupus giaceva per terra all'entrata del Senato! Poi aggiunse “ dopo la pubblicitate ci sarà una breve oratio funebris , state a sentirla senza cambiare canalem...che non si dica che gliela neghiamo!” , E dunque dopo la pubblicitate , una signora annunciò :”Trasmettiamo una oratio funebris , a ricordo di Lupus morto in circostanze ancora da chiarire, questa mattina all'ora nona circa. Parlerà il senatore Bondis” Bondis fuit … Alexsus Bondis ! Amici, Italiani , democratici , io vengo a seppellire Lupus , non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia di Lupus. L'onorevole Exitus v' ha detto che Lupus era ambizioso , se così era, fu un ben grave difetto! Tanto da farlo uccidere! Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Exitus dice che fu ambizioso; ed Exitus è uomo d'onore! Molti , espatriati, capitali egli ha riportato a Roma, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro: sembrò questo atto ambizioso in Lupus? Quando i poveri terremotati hanno pianto, Lupus ha pianto con loro! Eppure Exitus dice ch'egli fu ambizioso; ed Exitus è uomo d'onore! Poi continuò “Questo è il mantello di Lupus ,guardate! Qui il pugnale di Domus Meretricies , l'ha trapassato! Mirate lo strappo che De Petrum ,nel suo odio ,vi ha fatto! Attraverso questo buco , Exitus l'ha trafitto! E quando tirò fuori il maledetto acciaio, guardate come il sangue di Lupus lo seguì, quasi si precipitasse fuori di casa per assicurarsi se fosse o no Exitus , che così rudemente bussava! Questo fu il più crudele colpo di tutti!, Per l' ingratitudine di Exitus gli si spezzò il suo gran cuore e, nascondendo il volto nel mantello, il gran Lupus cadde! Ora voi piangete; vedendo solo la veste di Lupus! Adesso guardate qui, eccolo lui stesso, straziato come vedete, dai traditori! “ Dopo questa vista furono Augelli amari per tutti!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 08/12/09 alle 21:52 via WEB
Come come? Hai trovato in cantina l'ispirazione per questo tuo racconto fuori gara? a digiuno? ohi, ohi...
:)))
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socrate52
socrate52 il 09/12/09 alle 00:09 via WEB
il pezzo sopra non può essere preso in considerazione , perchè non ci sono le paroline ... lo metto sotto in forma corretta! Scusate l'arterio1 :))
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Primosire
Primosire il 17/12/09 alle 10:38 via WEB
Bravo, davvero divertente, bravo. E salutami William.
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acetosella5
acetosella5 il 08/12/09 alle 21:25 via WEB
Eccomi! CREPI IL LUPO! Alnitak, 8 dicembre 2009 All’esimio dott. Nikolaus Evergreen Rovaniemi Bene., caro amico, ho preso la mia decisione. E’ finita! Il momento doveva arrivare ed eccolo! Sono più di mille anni che questa storia va avanti e inutilmente ho sperato ed aspettato che qualche cosa potesse cambiare. Ma non è successo. I nostri incontri, dapprima così eccitanti, i minuti rubati agli impegni, le bugie, le scuse, alla fine hanno fatto il loro tempo. All’inizio tutto sembrava così avventuroso, trovare il posto adatto, parcheggiare il mezzo in doppia fila nel centro di Aldebaran, baciarci con il fiato che ghiacciava. Se guardo indietro però, nemmeno per un attimo ho creduto alla palla che tu avessi parlato con tua moglie. E nemmeno ti ho creduto, duecento anni dopo, quando mi hai detto che avevi contattato l’avvocato matrimonialista, (un vero mago nel suo genere, dicevi.) Certe cose le donne le sentono e io sentivo che la nostra storia non aveva domani. Quello stordimento iniziale, quello che ci portava a urlarci “Ti amo “ nel tragitto tra Cassiopea e Alpha Centauri a poco a poco è diventato routine. La prima volta che mi sfilasti le mutandine di pizzo, in quel piccolo motel di Betelgeuse, mi sembrò di toccare la terra con un dito, ma le ultime volte, davvero, eravamo l’ombra di quel che fummo. Lo so, gli anni passano e io non sono più quella di un tempo. La notte polare è fredda e alle mutandine di pizzo ho dovuto sostituire quelle di pile, ma anche tu, ammettilo, i mutandoni di flanella grigia che indossi ora non promettono nulla di buono. E poi, scusa, sono ormai secoli che mi prometti una vacanza ad Ibiza in agosto o una settimana tutto compreso a Sharm El Sheik. Poi qualcosa va sempre storto. Sembra un complotto. Prima erano i bambini con le malattie infantili, ora sono i nipotini da portare al mare, per noi rimane sempre e solo quella decina di giorni a fine anno. E sempre d’inverno, sempre di passaggio tra una nuvola e l’altra, la scopa e la slitta parcheggiate vicine davanti al vecchio motel di Betelgeuse che nel frattempo sta crollando a pezzi. Usciamo da quella stanzetta squallida ogni anno più vecchi e io sempre più sola. E così che mi sento da un po’ di tempo, anche in mezzo alla folla di piazza Navona mi sento sola. Che dirti, caro? Le storie finiscono e questa è durata anche troppo. Non posso più accontentarmi di quelle briciole d’affetto che ci sono rimaste tra Natale e l’arrivo dei Magi. Ho bisogno di trovare una persona che mi stia accanto anche a pasqua e a ferragosto. Magari (e perché no?) cavalchi la scopa con me nella notte di Halloween. Con tenerezza, tua Befy ( per tutti gli altri, la Befana) Rovaniemi 10 dicembre 2009 Alla gentile signorina Befana Cara Amica, le tue belle parole stanno a confermarmi quello che già sapevo. Eri troppo per me e non ti meritavo! Mi auguro tu abbia tutta la felicità che meriti! In bocca al lupo! Nikolaus. Alnitak, 15 dicembre 2009- All’esimio dott. Nikolaus Evergreen Rovaniemi Ecco, appunto, Crepi il lupo! Befy
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 08/12/09 alle 21:55 via WEB
Consolante trovare conferma che da almeno mille anni a questa parte si raccontano sempre le stesse palle... ahahah! Grazie Acè!
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acetosella5
acetosella5 il 09/12/09 alle 20:50 via WEB
Pure da prima. Altro che mille anni! Continuano a funzionare benissimo. Grazie a te! Ciao, Acè.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
socrate52 sugnu il 08/12/09 alle 22:12 via WEB
la fine di un amore è sempre triste . anche dopo mille anni! Ma tanto l'anno prossimo ,la slitta e la scopa saranno di nuovo li ... in quell' Hotel! Smackk
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acetosella5
acetosella5 il 09/12/09 alle 20:49 via WEB
Guarda. è quello che penso pure io, le donne sono incorreggibili. Baci e grazie.
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socrate52
socrate52 il 09/12/09 alle 00:19 via WEB
Crepi! Il lupo (ovviamente fuori gara) Il giorno della Befana ,nonostante il parere contrario dell'oroscopo di Libero , Silvio Lupus si avvia in Campidoglio per incontrare il popolo dei Beso Niger che gli sottoporranno le loro suppliche! Li però ci sono anche i Paraculum , un manipolo di nobili guidati da Antonio De Petrum ed ossessionati dal pericolo del crescente e smisurato potere acquisito da Lupus , tra gli altri fanno parte del complotto , anche Ferdinando Domus Meretricie e soprattutto Gianfranco Exitus , il suo figliastro politico prediletto! Anche egli conscio del pericolo che stava correndo la democrazia , perchè Lupus , sessualmente assai avventuroso, stava letteralmente mandando tutti a puttane! Così durante una concitata discussione ,creata ad arte dai Paraculum , Lupus viene pugnalato a morte! Per prevenire disordini di piazza Exitus parla alla folla di didimi (il popolo votante) ed annuncia un discorso funebre del suo amico Alexus. Parla Exitus :”Preferireste che Lupus fosse vivo e morire tutti da schiavi, o che Lupus sia morto e vivere tutti da uomini liberi? Per quanto Lupus mi amò, io piango per lui; per quanta fortuna ebbe, io ne ho goduto; per quanto egli fu coraggioso, io l'onoro ancora ; ma a causa di quanto egli fu ambizioso, io l'ho ucciso! Poi aggiunse “ dopo la pubblicitate ci sarà una breve oratio funebris , state a sentirla senza cambiare canalem...che non si dica che gliela neghiamo!” , E dunque dopo la pubblicitate , una signora annunciò :”Trasmettiamo una oratio funebris , a ricordo di Silvio Lupus morto in circostanze ancora da chiarire questa mattina all'ora nona circa. Parlerà il senatore Bondis” "Bondis fuit … Alexsus Bondis ! Amici, Italiani , democratici , io vengo a seppellire Lupus , non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia di Lupus. L'onorevole Exitus vi ha detto che Lupus era ambizioso , se così era, fu un ben grave difetto! Tanto da farlo uccidere! Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Exitus dice che fu ambizioso; ed Exitus è uomo d'onore! Molti , espatriati, capitali egli ha riportato a Roma, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro! Sembrò questo atto ambizioso in Lupus? Quando i poveri terremotati hanno pianto,Lupus ha pianto con loro! Eppure Exitus dice ch'egli fu ambizioso; ed Exitus è uomo d'onore!" Poi continuò “Questo è il mantello di Lupus ,guardate! Qui il pugnale di Domus Meretricies , l'ha trapassato! Mirate lo strappo che De Petrum , nel suo odio ,vi ha fatto! Attraverso questo buco , grande quanto una palla, Exitus l'ha trafitto! Questo fu il più crudele colpo di tutti!, Perché l' ingratitudine di Exitus gli si spezzò il suo gran cuore e, nascondendo il volto nel mantello, il gran Lupus cadde! Ora voi piangete; vedendo solo la veste di Lupus! Adesso guardate qui, eccolo lui stesso, straziato come vedete, dai traditori! “ Dopo questa vista, non ci voleva certo un mago per predirlo , furono Augelli amari per tutti!
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elliy.writer
elliy.writer il 09/12/09 alle 23:40 via WEB
Ottimo, Socrate, ora va meglio :) Grazie!
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socrate52
socrate52 il 14/12/09 alle 12:03 via WEB
..alla luce dei fatti di ieri questo mio racconto assume un connotato sinistramente profetico ... che posso dire! Delle volte ti passa la voglia di scherzare ... Auguro a Berlusconi un pronto recupero fisico e mi associo alle parole del nostro Presidente Napolitano!
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messaggeria.normale
messaggeria.normale il 09/12/09 alle 05:47 via WEB
questa volta e' davvero difficile e mi sa che non ce la faccio... mi sa che mi siedo tranquillamente a leggere le favole... devo dire, sono molto ma molto belle :) maledetti scrivolatori! :)
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socrate52
socrate52 il 09/12/09 alle 13:05 via WEB
naaaaaaaaaaaa! Non ci credo! Ti aspettiamo messaggina !Smackk 1:))
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elliy.writer
elliy.writer il 09/12/09 alle 23:41 via WEB
Noooo! Normalina, vorresti lasciarci così, senza la tua bella favola? e daiii :)))
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carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 10/12/09 alle 12:48 via WEB
Anche questo è un “fuori gara”, perché avete aperto il vaso di Pandora e adesso per farmi cessare di scrivere temo che mi dovrete abbattere…..
Crepi il lupo
Per fortuna lo avevano cresciuto e preparato bene alle dure prove della vita.
L’allenamento ricevuto, a volte crudele, sempre durissimo, consentiva adesso che non patisse eccessivamente né la fame né il freddo, che sopportasse il dolore fisico come pochi, che fosse in grado di rispettare le regole e la disciplina, che apprezzasse l’ordine gerarchico, sapendo stare al suo posto: un capo al bisogno, un gregario se questo era necessario per raggiungere meglio l’obiettivo. Il suo aspetto corrispondeva al carattere da duro che si era andato forgiando: impassibile, occhi di ghiaccio e un invidiabile sangue freddo.
Ora però era da un po’ che lo braccavano e cominciava a sentirsi stanco.
Si fermò sopra un dirupo e allertò tutti i sensi.
Li sentiva che erano pericolosamente vicini e il cuore gli battè forte in petto. Si nascose ventre a terra e rimase immobile, quasi senza respirare. Conosceva quella foresta come se fosse casa e ascoltò paziente mentre coloro che lo inseguivano da giorni, si scambiavano grida di richiamo, ridevano e caricavano i loro grossi fucili a pallettoni.
Poi ecco che il vento gli portò la notizia che si erano allontanati e allora riparò dentro una grotta, sottraendosi per un po’ al freddo intenso di quell’inverno innevato. Recuperò le forze rosicchiando quel tanto che potè, poca roba, ma era un vero mago, quasi un fachiro per come si faceva bastare quello che trovava.
Non aveva mai paura di stare da solo eppure a volte, soprattutto nelle notti di luna piena, questa sua indole solitaria e schiva, si scioglieva in un pianto accorato. Erano le volte che pensava alla sua famiglia perché da troppo non vedeva nessuno dei suoi e questo gli faceva male al cuore. Non capì mai come fecero, ma tutta la sua astuzia, il fiuto e l’istinto che lo avevano fino ad allora difeso e salvato, non furono sufficienti e i suoi nemici lo sorpresero e lo catturarono, lanciandogli addosso una rete.
Lottò con le unghie e con i denti, ma erano in troppi e strinsero lacci di corda attorno alla sua gola. Quindi lo legarono mani e piedi ad un bastone e due di loro se lo misero sulle spalle così, mentre la sua testa penzolava nel vuoto, scesero a valle.
Appena fuori dalla foresta c’era il villaggio con le sue povere case dai tetti spioventi fatti di paglia e travi scure. Altri uomini e donne e bambini che gli si fecero incontro e tutti lo guardavano con occhi pieni d’odio. Quasi a sorpresa una vecchia befana sdentata gli mollò un fortissimo calcio nel fianco destro e allora, come se avessero avuto il permesso, altri lanciarono pietre.
Lo scaricarono senza troppi complimenti per terra, proprio al centro della piazza e iniziarono a confabulare.
Lui rimase immobile, respirando piano nuvolette di fumo nell’aria gelida di gennaio, fino a quando il più anziano si rivolse alla piccola folla e chiese: “Lo teniamo un po’ in catene o volete che lo uccidiamo subito?”.
Come fosse un complotto risposero all’unisono: “Che muoia!” e allora vide avvicinarglisi un uomo dal ventre prominente, con indosso un grembiule lordo di sangue e con in mano un grosso coltello. Chiuse gli occhi sforzandosi di trovare la concentrazione necessaria per fuggire di là almeno con la mente: pensò al candore della neve, là sulle vette dove era nato, al tepore buono di sua madre, ai suoi compagni di giochi, ma sopratutto a lei, con cui aveva deciso di passare tutta la vita e che adesso invece sarebbe rimasta sola a crescere i loro figli.
Non sapeva nemmeno il perché di quell’accanimento nei suoi confronti, sentiva solo le loro grida e le risa, e gli urli d’incitamento al suo carnefice.
Tutta quella gente non voleva altro e non gridava altro che: “Crepi il lupo! Crepi!”.
E lui, magnifico esemplare di lupo della Sila che, nella sua mente, si identificava nel suono Ulgh, morì col ventre squarciato in quel pomeriggio che oramai cedeva alla sera, dell’ 11 gennaio nell’anno del Signore 1789.
The End
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elliy.writer
elliy.writer il 10/12/09 alle 19:32 via WEB
Carpe... ho le lacrime agli occhi per questo povero lupo :(
e non so se è la vista appannata, ma... non leggo la parola "avventuroso"... e nemmeno la palla (aggiungilee!)
Ehi! ... Credo che nessuno abbia voglia di farti smettere di scrivere! Continuaaaaa :))) baci!
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socrate52
socrate52 il 10/12/09 alle 19:59 via WEB
meraviglioso! Avrei voluto scriverlo io! Complimenti! :))
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Tesi89
Tesi89 il 10/12/09 alle 18:33 via WEB
...io ci riprovo!E questo è in gara, perchè per ora non ho tempo per scriverne altri!:)Ciao, un abbraccio! CREPI IL LUPO! (ovvero."La nonna di Cappuccetto Rosso") Ci risiamo...è di nuovo il giorno di visita di quella ragazzina...mia nipote,Cappuccetto Rosso...che nome ridicolo!...ma come si fa ad affibbiare un nome del genere...sfido che non ha amici e gira sempre da sola per il bosco! Chissà perché ha lo strano potere di farmi saltare i nervi: primo non è mai puntuale, si ferma sempre a raccogliere i fiori lungo la strada perché è convinta che mi facciano piacere...figuriamoci! mi fanno venire l 'allergia e starnutisco tutto il tempo, ma per non offenderla devo aspettare che se ne vada prima di buttarli via...Poi mi porta ogni volta le stesse cose da mangiare: che diamine, un po' di fantasia! Qualcosa di esotico, dal sapore avventuroso di terre lontane, o magari del sushi, che ora va tanto di moda...invece sempre gli stessi biscotti fatti in casa, le marmellate, le torte di mele... per non parlare del brodo di pollo, neanche fossi una vecchia befana senza denti...uffa!!! E infine, non contenta, mi saltella intorno continuamente rimbalzando su e giù come una palla...blaterando e cantando a squarciagola stupide filastrocche! Come fa una a mangiare, dico io, in queste condizioni...sfido che poi ho mal di testa e devo mettermi a letto! Ma è mia nipote, che posso farci?...a volte mi chiedo da che mondo sia venuta fuori, sembra uscita da una fiaba...Bussano,è già arrivata...andiamo ad aprire e facciamola finita con 'sta storia...AAAHHHHH!!!!!... ...mamma mia! che buio qua dentro...certo che 'sto lupo mi ha fregata ben bene...un secondo e mi ha inghiottita intera in un boccone: e ora come faccio ad uscire??? Se aspetto Cappuccetto Rosso (che nome ridicolo...)sto fresca...starà ancora raccogliendo quelli stupidi fiori!...Un momento, eccola...sento la sua voce (ma canta sempre?!?)...ehi, tu,mi senti????...sono tua nonna, sono dentro la pancia del lupo, tirami fuori, datti da fare invece di cantare!...macché, non mi sente, ha una voce che spacca i timpani e copre ogni altro rumore,accidenti...! E' un complotto! Tutta colpa della mia cara nuora, la madre della ragazzina...credete che non l'abbia capito che è d'accordo con il lupo per tenermi rinchiusa qua dentro???...sarò vecchia, mica rimbambita! A lei fa gola la mia villa nel bosco...figuriamoci! Con le case a prezzi stratosferici, una con vista,aria non inquinata e ogni comodità...chissà quanto avrà pagato il lupo,quella strega...!!! Senti senti...il dannato animale si sta spacciando per me...non ci posso credere!!! ma bisogna essere idioti per cascarci... non ti azzardare a dargli retta...scappa e vai a chiamare aiuto, non avvicinarti! Ti sembra che quelle siano le mie orecchie, sciocca che non sei altro?!?...e neanche gli occhi,sai...attenta!!!...la...LA BOCCA...NOOOO!!!!!!... ...MA BENE...eccoti qui anche tu!...Lo sapevo...che altro potevo aspettarmi da te?...ZITTA!!!... senti questi rumori?...Quante voci, grida...una folla di persone sta venendo qui! Evviva, anche il cacciatore...AHHH!!! UNO SPARO!!!...CREPI IL LUPO!!!... ...ACCIDENTI!!! Che forza...! Quel cacciatore è un mago!E' arrivato giusto in tempo per farci uscire...meno male! Se aspettavo te eravamo ancora là dentro...tornatene dalla mamma,va', tu e il tuo cappuccio rosso!...Ma guarda qui che disastro...che schifo, ora devo anche farmi la doccia...e lavare la cuffia e la camicia di pizzo, pure...! Sai che ti dico? Non mi sono mai piaciute...m'invecchiano anche...io le butto e vado a fare shopping!...Look nuovo,vita nuova...e guai a te se ti azzardi a dirmi IN BOCCA AL LUPO!!!
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socrate52
socrate52 il 10/12/09 alle 20:08 via WEB
OK! Dove è il lupo di riserva? Ahahah! Ciao!:))
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elliy.writer
elliy.writer il 10/12/09 alle 20:24 via WEB
Che pasto pesante, però, l'imprudente lupo! ahahaha! Grazie Tesi :))
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Tesi89
Tesi89 il 10/12/09 alle 18:38 via WEB
Nooooo...!Avevo messo tutti gli "a capo" giusti...e scritto in neretto le parole obbligatorie...un lavoro di alta precisione...!E guarda come me l'ha ridotto...:((( Sigh...
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elliy.writer
elliy.writer il 10/12/09 alle 20:26 via WEB
Non ti preoccupare Tesi, poi lo sistemiamo noi, il tuo lupo... ehm... quel che ne resta... :))
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carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 10/12/09 alle 20:16 via WEB
Paganini forse non ripeteva, ma la Carpe di sicuro più di una volta...singh!
Ho deciso di partecipare al gioco letterario indetto dalla banda di “scrivolatori” conosciuti anche come: la dolce Elliy, il mitico Bob e l’ospitale Faropoeta. Le tre menti vulcaniche hanno stabilito, quale “fil rouge” della tenzone, un augurioso “Crepi il lupo!” . Inoltre, al fine di cospargere il cammino penitenziale degli improbabili futuri Premi Nobel per la Letteratura di piccole asperità, è necessario che nel racconto vengano usate le seguenti parole: mago, befana, complotto, palla, folla. Termine ultimo il 6 gennaio dello spettacolare 2010, l’ anno del contatto. Temo quindi che dovrete sorbirvi, nel tempo a venire, qualche mia elucubrazione pseudo-letteraria e magari, se siete stomaci forti e uomini e donne temprati, anche fare finta di gradire perché, di questa misericordia, vi sarà sicuramente dato merito nell’Alto dei Cieli un domani (o, meglio, un dopodomani!). Ecco a voi un primo raccontino “fuori gara” , del genere “ per riscaldare il motore” …. Crepi il lupo
Fortuna aveva voluto che lo crescessero bene, preparandolo alle dure prove della vita.
L’allenamento ricevuto sin dall’infanzia, a volte crudele, sempre durissimo, consentiva adesso che non patisse eccessivamente né la fame né il freddo, che sopportasse il dolore fisico come pochi, che fosse in grado di rispettare le regole e la disciplina, che apprezzasse l’ordine gerarchico, sapendo stare al suo posto: un capo al bisogno, un gregario se questo era necessario per raggiungere meglio l’obiettivo.
Il suo aspetto corrispondeva al carattere avventuroso e da duro che si era andato forgiando: impassibile, occhi di ghiaccio e un invidiabile sangue freddo.
Ora però era da un po’ che lo braccavano e cominciava a sentirsi stanco.
Si fermò sopra un dirupo e allertò tutti i sensi.
Li sentiva che erano pericolosamente vicini e il cuore gli battè forte in petto. Si nascose ventre a terra e rimase immobile, quasi senza respirare. Conosceva quella foresta come se fosse casa e ascoltò paziente mentre coloro che lo inseguivano da giorni, si scambiavano grida di richiamo, ridevano e caricavano i loro grossi fucili a pallettoni.
Poi ecco che il vento gli portò la notizia che si erano allontanati e allora riparò dentro una grotta, sottraendosi per un po’ al freddo intenso di quell’inverno innevato, raggomitolandosi a palla. Recuperò le forze rosicchiando quel tanto che potè, poca roba, ma era un vero mago, quasi un fachiro per come si faceva bastare quello che trovava.
Non aveva mai paura di stare da solo eppure a volte, soprattutto nelle notti di luna piena, questa sua indole solitaria e schiva, si scioglieva in un pianto accorato. Erano le volte che pensava alla sua famiglia perché da troppo non vedeva nessuno dei suoi e questo gli faceva male al cuore.
Non capì mai come fecero, ma tutta la sua astuzia, il fiuto e l’istinto che lo avevano fino ad allora difeso e salvato, non furono sufficienti e i suoi nemici lo sorpresero e lo catturarono, lanciandogli addosso una rete.
Lottò con le unghie e con i denti, ma erano in troppi e strinsero lacci di corda attorno alla sua gola. Quindi lo legarono mani e piedi ad un bastone e due di loro se lo misero sulle spalle così, mentre la testa gli penzolava nel vuoto, scesero a valle.
Appena fuori dalla foresta c’era il villaggio con le sue povere case dai tetti spioventi fatti di paglia e travi scure. Altri uomini e donne e bambini gli si fecero incontro e tutti lo guardavano con occhi pieni d’odio. Quasi a sorpresa una vecchia befana sdentata gli mollò un fortissimo calcio nel fianco destro e allora, come se avessero avuto il permesso, altri gli lanciarono pietre.
Lo scaricarono senza troppi complimenti per terra, proprio al centro della piazza e iniziarono a confabulare.
Lui rimase immobile, respirando piano nuvolette di fumo nell’aria gelida di gennaio, fino a quando il più anziano si rivolse alla piccola folla e chiese: “Lo teniamo un po’ alla catena o volete che lo uccidiamo subito?”.
Come fosse un complotto risposero all’unisono: “Che muoia!” e allora vide avvicinarglisi un uomo dal ventre prominente, con indosso un grembiule lordo di sangue e con in mano un grosso coltello.
Chiuse gli occhi sforzandosi di trovare la concentrazione necessaria per fuggire di là almeno con la mente: pensò al candore della neve, là sulle vette dove era nato, al tepore buono di sua madre, ai suoi compagni di giochi, ma sopratutto a lei, con cui aveva deciso di passare tutta la vita e che adesso invece sarebbe rimasta sola a crescere i loro figli.
Non sapeva nemmeno il perché di quell’accanimento nei suoi confronti, sentiva solo le loro grida e le risa, e gli urli d’incitamento al suo carnefice.
Tutta quella gente non voleva altro e non gridava altro che: “Crepi il lupo! Crepi!”.
E lui, magnifico esemplare di lupo della Sila che nella sua mente si identificava e rispondeva al suono Ulgh, morì col ventre squarciato in quel pomeriggio che oramai cedeva alla sera: l’ 11 gennaio dell’anno del Signore 1789.
The End
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carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 10/12/09 alle 20:17 via WEB
...azz....Ti prego, Elliy, cancella qui su!!!!
Crepi il lupo
Fortuna aveva voluto che lo crescessero bene, preparandolo alle dure prove della vita.
L’allenamento ricevuto sin dall’infanzia, a volte crudele, sempre durissimo, consentiva adesso che non patisse eccessivamente né la fame né il freddo, che sopportasse il dolore fisico come pochi, che fosse in grado di rispettare le regole e la disciplina, che apprezzasse l’ordine gerarchico, sapendo stare al suo posto: un capo al bisogno, un gregario se questo era necessario per raggiungere meglio l’obiettivo.
Il suo aspetto corrispondeva al carattere avventuroso e da duro che si era andato forgiando: impassibile, occhi di ghiaccio e un invidiabile sangue freddo.
Ora però era da un po’ che lo braccavano e cominciava a sentirsi stanco.
Si fermò sopra un dirupo e allertò tutti i sensi.
Li sentiva che erano pericolosamente vicini e il cuore gli battè forte in petto. Si nascose ventre a terra e rimase immobile, quasi senza respirare. Conosceva quella foresta come se fosse casa e ascoltò paziente mentre coloro che lo inseguivano da giorni, si scambiavano grida di richiamo, ridevano e caricavano i loro grossi fucili a pallettoni.
Poi ecco che il vento gli portò la notizia che si erano allontanati e allora riparò dentro una grotta, sottraendosi per un po’ al freddo intenso di quell’inverno innevato, raggomitolandosi a palla. Recuperò le forze rosicchiando quel tanto che potè, poca roba, ma era un vero mago, quasi un fachiro per come si faceva bastare quello che trovava.
Non aveva mai paura di stare da solo eppure a volte, soprattutto nelle notti di luna piena, questa sua indole solitaria e schiva, si scioglieva in un pianto accorato. Erano le volte che pensava alla sua famiglia perché da troppo non vedeva nessuno dei suoi e questo gli faceva male al cuore.
Non capì mai come fecero, ma tutta la sua astuzia, il fiuto e l’istinto che lo avevano fino ad allora difeso e salvato, non furono sufficienti e i suoi nemici lo sorpresero e lo catturarono, lanciandogli addosso una rete.
Lottò con le unghie e con i denti, ma erano in troppi e strinsero lacci di corda attorno alla sua gola. Quindi lo legarono mani e piedi ad un bastone e due di loro se lo misero sulle spalle così, mentre la testa gli penzolava nel vuoto, scesero a valle.
Appena fuori dalla foresta c’era il villaggio con le sue povere case dai tetti spioventi fatti di paglia e travi scure. Altri uomini e donne e bambini gli si fecero incontro e tutti lo guardavano con occhi pieni d’odio. Quasi a sorpresa una vecchia befana sdentata gli mollò un fortissimo calcio nel fianco destro e allora, come se avessero avuto il permesso, altri gli lanciarono pietre.
Lo scaricarono senza troppi complimenti per terra, proprio al centro della piazza e iniziarono a confabulare.
Lui rimase immobile, respirando piano nuvolette di fumo nell’aria gelida di gennaio, fino a quando il più anziano si rivolse alla piccola folla e chiese: “Lo teniamo un po’ alla catena o volete che lo uccidiamo subito?”.
Come fosse un complotto risposero all’unisono: “Che muoia!” e allora vide avvicinarglisi un uomo dal ventre prominente, con indosso un grembiule lordo di sangue e con in mano un grosso coltello.
Chiuse gli occhi sforzandosi di trovare la concentrazione necessaria per fuggire di là almeno con la mente: pensò al candore della neve, là sulle vette dove era nato, al tepore buono di sua madre, ai suoi compagni di giochi, ma sopratutto a lei, con cui aveva deciso di passare tutta la vita e che adesso invece sarebbe rimasta sola a crescere i loro figli.
Non sapeva nemmeno il perché di quell’accanimento nei suoi confronti, sentiva solo le loro grida e le risa, e gli urli d’incitamento al suo carnefice.
Tutta quella gente non voleva altro e non gridava altro che: “Crepi il lupo! Crepi!”.
E lui, magnifico esemplare di lupo della Sila che nella sua mente si identificava e rispondeva al suono Ulgh, morì col ventre squarciato in quel pomeriggio che oramai cedeva alla sera: l’ 11 gennaio dell’anno del Signore 1789.
The End
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acetosella5
acetosella5 il 10/12/09 alle 20:23 via WEB
Ellamiseria, ma questo è accanimento terapeutico. Sto povero lupo cià n'agonia eterna. Ciao Carpe, bellissima storia.
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elliy.writer
elliy.writer il 10/12/09 alle 20:32 via WEB
Aaaahhh! che bella pensata quella di inserire le parole chiave! così mi tocca ricontrollarle ogni volta, insieme alle battuteeee! uaaaa! fino al 6 gennaio avrò gli incubi tra palle, maghi e befane eccetera eccetera... ahahahah! non ti preoccupare Carpe, procedi tranquilla e... scriviiii :)))
(ricontrollo dopo però, eh?) smack, grazie!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
carpesingh! il 11/12/09 alle 08:05 via WEB
Brava tu a rimestare il dito nella piaga....Se era ancora vivo l povero Ulgh "buon'anima!", vedi che morso là dove non batte mai il sole che ti facevo dare....;)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
carperisingh! il 11/12/09 alle 08:06 via WEB
Questo commento è per Acè...
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steppenwolf1
steppenwolf1 il 18/12/09 alle 15:55 via WEB
Grazie, Maestra, della tua solidrietà, con questa faccenda del "crepi il lupo" cominciavo a preoccuparmi. Però guarda che quel fratello del quale hai raccontato la storia era uno sciocco lupo. Noi lupi non siamo mai solitari, stiamo nel branco e conosciamo bene i nostri diritti e doveri. A meno che non si trattasse di un lupo che, avendo sfidato la coppia dominante, non fosse stato cacciato o non avesse lasciato il branco per cercarsi un nuovo territorio. Comunque il racconto è bello e toccante.
(Rispondi)
graziamariag
graziamariag il 11/12/09 alle 23:15 via WEB
Spero di poter partecipare.Presto avrò un po' di tempo libero e.....scriverò.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:35 via WEB
Grazia, speriamo di sì, dai! Sarebbe bello, ti aspettiamo :)
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max_6_66
max_6_66 il 12/12/09 alle 12:01 via WEB
Il 13 Febbraio.....quella data....mi girava per la testa che l'avevo già vista da qualche parte. Poi mi sono ricordato.....che proprio quel giorno li sono a Roma....solo che ho un aereo alle 13,00. Parteciperò volando. massimopiero
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:36 via WEB
Nooo! Max, noo! E... non si potrebbe per caso spostare la data di partenza? Per esempio alla mattina successiva? e daiii ... :) Ciao!
(Rispondi)
Ed.Felson
Ed.Felson il 12/12/09 alle 23:44 via WEB
Una domanda..le parle chiave devono essere inserite nell'ordine proposto..oppure senza nessun ordine prestabilito..aspetto la risposta e poi comincio a scrivere..:-))
(Rispondi)
 
Ed.Felson
Ed.Felson il 12/12/09 alle 23:45 via WEB
Se non ci sono "controindicazioni".. parteciperei volentieri alla cena di Andrea..
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 13/12/09 alle 00:30 via WEB
Ciao Ed! Le parole possono essere inserite in qualunque ordine, qui sono soltanto indicate in ordine alfabetico! Parteciperai alla cena??? Evvivaaaaaa! Ciao, ti aspettiamo :))
(Rispondi)
vi_di
vi_di il 15/12/09 alle 16:10 via WEB
Interessante! Quasi quasi... :-)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 15/12/09 alle 21:25 via WEB
Ciao Virginia!! Mi sembra una bellissima idea, dai daiiii :)) Baci!
(Rispondi)
deepblue52
deepblue52 il 17/12/09 alle 10:42 via WEB
l'ho già detto sul mio blog questo è un fuori concorso per fare "melina" ve lo regalo col solito piacere. un abbraccio.....Piero... ;-) il crepi il lupo fuori concorso Chiuse il libro con un involontario sorriso di soddisfazione, e si appoggiò allo schienale della poltrona finché non lo toccò con la testa, rilassandosi. Anche questo sarebbe stato un successo, sperava e si ritrovò a pensare da solo, “Crepi il Lupo”. La nuova storia della morte, che sotto le mentite spoglie di una donna apparentemente indifesa, accusata di stregonerie, raggiungeva, a sorpresa, lo scopo di porre fine alla ignobile vita di un inquisitore, era la sua ultima invenzione letteraria. Adesso si poneva il problema di trovare qualche modesto scrittore che fungesse da autore. Negli ultimi tempi aveva ottenuto uno splendido risultato con una signora inglese, a cui aveva scritto un’intera saga. Si trattava di un Mago, che apparteneva ad una stirpe di famosi maghi ormai morti, le cui avventure venivano narrate da quando piccolo incomincia a frequentare la scuola di magia fino all’età adulta. Milioni di libri venduti e bambini di tutto il mondo che scrivevano a Babbo Natale o alla Befana per averne una copia. Quasi altrettanti ne erano stati stampati a firma di un americano. Lì si era inventato una dinastia femminile della progenie del Salvatore, il cui segreto veniva custodito dai più illustri uomini di cultura e scienza nei secoli fino ai nostri giorni. Prima gli aveva scritto un intreccio fra sette segrete e poteri ecclesiastici che si snodava, attraverso famosi luoghi turistici di Roma fino a coinvolgere in un complotto, l’elezione di un papa. Sorrideva pensando a come tutto prima era più semplice. Aveva avuto vita facile, per tanto tempo, quando passò ad un narratore cieco la storia della conquista di una città attraverso l’inganno della folla dei suoi cittadini con un cavallo di legno. Altrettanto ne aveva riscosso con i racconti del viaggio avventuroso del suo eroe, per tornare all’isola ionica dove lo attendeva la moglie. Era molto orgoglioso del maiale, Palla di Neve, che voleva costruire un ideale mulino nuovo, nella fattoria dove gli animali sognavano un mondo egualitario, che poi si rivelerà un feroce fallimento, perché tutto il potere corrompe, e il potere assoluto corrompe in modo assoluto. Peccato che era morto giovane quello che aveva scelto come autore. Insomma lui ideava e poi discretamente, addirittura in sogno, dava i suoi scritti a poveri mortali che si trasformavano nella sua voce narrante. Nel tempo gli avevano dato molti nomi: Musa, Minerva, Letteratura, ma nessuno aveva sospettato che fosse lui il “Grande Narratore”. Tutto era andato bene finché non aveva incominciato a scrivere un raccontino, che aveva intitolato, “la lettera”. Ne aveva scritto una seconda parte che aveva chiamato “UNO”, e a quel punto si era imbattuto in una donna che piano, si era insinuata nelle sue idee, e senza che se ne accorgesse, finì con lo scrivere con lui la storia finale, “TRE”, e da quel momento non fu più capace di continuare da solo.
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elliy.writer
elliy.writer il 17/12/09 alle 19:07 via WEB
Ok al fuori gara di Deep. Ma il mistero del "Due" mancante continuerà a perseguitarmi... mumble mumble...
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Primosire
Primosire il 17/12/09 alle 10:46 via WEB
Crepi il lupo. Era questo lo spirito con il quale percorrevo a piedi Mariahilfestrasse, fra la folla del sabato. Ero partito il giorno della befana di un anno che non voglio dire, era l'anno sabbatico che noi meccanici che ascoltiamo Wagner, ogni tanto ci prendiamo, per placare, almeno per un po', il nostro spirito avventuroso. Girare per le capitali europee, richiede un po' di denaro, e quel giorno, nessuna trattoria mi aveva assunto come lavapiatti, sembrava un complotto. La fame mi rodeva lo stomaco e lo zainetto, appeso alla spalla sinistra pesava un quintale, quando mi trovai davanti una locandina che gridava: ricca cena stasera per il vincitore del concorso letterario per un racconto che abbia per titolo “Crepi il lupo”. L'ingresso del caffè letterario viennese sembrava la bocca spalancata di un mago pronto a sbranare gli aspiranti scrittori, specie se meccanici in viaggio. Noi che i libri abbiamo cominciato a conoscerli acquistandoli a rate dall'Einaudi e prima di leggerli li abbiamo sempre soppesati per capire quanta fatica ci stava dentro e quanta ce ne sarebbe toccata. E per leggerli, qualche volta ci toccava avere il dizionario accanto, perchè non siamo nati in famiglie dove fin dalla nascita si ascoltava un vasto vocabolario, magari plurilingue. Noi che al nostro vocabolario abbiamo aggiunto ogni nuova parola con la fatica ed il sudore di chi non capisce alla prima lettura e, consapevole dei propri limiti, torna indietro e rilegge. E la Cultura ci sembra una palla che rotola in discesa e non riusciamo mai a raggiungerla. Noi che leggendo “welthanschaung”, la prima volta, siamo stati presi dal panico, finché non abbiamo capito che poteva anche solo essere la definizione del nostro modo di interpretare forma, consistenza e armonia delle cosce della figlia della vicina di pianerottolo. Se ci capita fra le mani un romanzo di Susanna Tamaro, lo conserviamo con cura perchè ha su di noi lo stesso effetto della Dolce Euchessina e siamo invece affascinati dalle rutilanti invenzioni di Einrich Böll e del suo tamburino, da Elsa Morante, quando cerca di entrare nella mente di Arturo, non sapendo che lei, femmina, non ce la può fare ed amiamo la gioiosa ironia di Joseph Roth. Noi meccanici restiamo meccanici anche quando scriviamo e scriviamo per lo più note tecniche. Con questa consapevolezza entrai nella bocca del mago, ordinai un bottiglia di acqua Perrier, estrassi il PC dallo zainetto e mi accinsi a conquistare la ricca cena. “In bocca al lupo” mi disse il cameriere. Scrissi un raccontino di 3500 caratteri che parlava di un meccanico affamato che cerca di conquistarsi un cena letteraria, con tutta la difficoltà di scrivere in tedesco. Verso l'ora di cena la sala cominciò a riempirsi di aspiranti scrittori, poeti mai pubblicati, critici letterari disoccupati e ragazze in cerca del grande amore. Noi meccanici, quando capitiamo in queste riunioni di intellettuali, gente abituata a praticare libri, ci sentiamo sempre un po' intimiditi, consegnai il mio compitino quasi piegato in due dall'imbarazzo. Assistei alla lettura dei racconti, seguiti tutti da fragorosi battimani, vinse un impiegato del catasto, dimostrando l'assoluta superiorità degli impiegati sui meccanici con un racconto sui lupi del Wienerwald e si accomodò alla tavola festante degli organizzatori. Il cameriere in giacca bianca venne per la mia ordinazione, mi alzai ed uscii dalla bocca del mago con la Perrier che sciaquettava nel vuoto del mio stomaco. “Crepi il lupo” pensai.
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elliy.writer
elliy.writer il 17/12/09 alle 19:15 via WEB
Primosire... la sera del 13 febbraio potranno esserci tutti! Risate (almeno si spera), compagnia e pasta assicurate (condimento un po' meno...), nessuno uscirà a stomaco vuoto! eheheheheh!
Il premio - quello per il primo classificato - è un altro... e pure a scelta!
Grazie per il racconto.
p.s. - mi hai fatto sorridere in più punti :)
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Primosire
Primosire il 18/12/09 alle 14:09 via WEB
Vuoi dire che non mangerò fino al 13 febbraio?
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Primosire
Primosire il 18/12/09 alle 18:08 via WEB
Comunque il condimento lo posso portare io, non sono un grande cuoco ma so fare il famoso sugo di Primosire, noto in tutto il nord e centro Italia.
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elliy.writer
elliy.writer il 18/12/09 alle 19:01 via WEB
Ottimo, Primosire! Si accettano volontari per imbandire la tavola del 13 febbraio! Vada per il condimento, grazie :))
Riguardo il digiuno di preparazione... beh... ho un aforisma pronto pronto: "Quello che gli occhi sono per il mondo esterno, i digiuni sono per quello interiore" (Mahatma Gandhi)
:))
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deepblue52
deepblue52 il 18/12/09 alle 00:04 via WEB
Sei geniale non so perché mi ricordi la portinaia del'eleganza del riccio, con le tue citazioni... mah chi sà.... forse è una questione di welthanschaung...;-)
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Primosire
Primosire il 18/12/09 alle 14:07 via WEB
Credo che tu abbia colto il nocciolo della questione: la portinaia ed io non siamo mai stati costretti ad imparare, pena brutti voti e note sul diario, la portinaia ed io abbiamo imparato perchè qualcuno che ci affascinava aveva scritto: studiate, studiate perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Grazie per il "geniale", ci ho messo un pò a capire che era diretto a me, ma mi sembra eccessivo, è un esercizietto da due soldi...!
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Taoista1963
Taoista1963 il 18/12/09 alle 14:41 via WEB
Hei, Prmosire, ma l'acqua Perrie non è quella che beveva il grande Fantozzi mentre aspettava che il Padrone della sua ditta finisse di giocare alla roulette? E infatti, quando questi si accorse che stava vincendo disse a Fantozzi: "Che cosa stava facendo?" E Fantozzi rispose: "Stavo bevendo un piccolo di sorso di acqua!". Ciao primosire. Bello il racconto.
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elliy.writer
elliy.writer il 18/12/09 alle 19:07 via WEB
Dici questa Tao???
:))))
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Primosire
Primosire il 19/12/09 alle 16:21 via WEB
Mai visto Fantozzi, lo consideravo una cazzata al tempo e non ho cambiato opinione. Preferisco la corazzata Potemkin.
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Primosire
Primosire il 19/12/09 alle 16:33 via WEB
No, era l'acqua Bertier, la più gasata del mondo
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Taoista1963
Taoista1963 il 20/12/09 alle 12:21 via WEB
Acc... hai ragione. Era la famigerata acqua Bertier. Beh, non era certo cinema d'alto livello, ma rispecchiava (e ancora vale) l'italiano con le sue piccolezze e le sue infinite ipocrisie. Grazie ad Elliy per essere andata a cercarlo... un salutone a tutti da Treviso, imbiancata più di Cortina. Ho in giardino più di 25 cm di neve.
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deepblue52
deepblue52 il 17/12/09 alle 10:48 via WEB
dato l'alto numero di commenti, e per limitare l'invasione di commenti (come questo) che dovuti alla grafomania di tutti noi intasano il post. Posso suggerire agli organizzatori un post dedicato, per i soli racconti in concorso che così saranno più facili da leggere?... un nuovo abbraccio...;-) Deep
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elliy.writer
elliy.writer il 17/12/09 alle 19:17 via WEB
No Deep, non mi va.
ahahahah! scherzo scherzooooo! Era già previsto di creare due appositi files (come già avvenuto in passato), per raccogliere i racconti in gara e quelli fuori gara, ma non ne ho ancora avuto il tempo, ahimé. Intanto, però, si può tranquillamente... scrivolareeee :))) Ciao!
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steppenwolf1
steppenwolf1 il 18/12/09 alle 00:17 via WEB
Indubbiamente, qui c'è qualcuno che mi vuol male. Ma perchè "crepi il lupo"? ma non poteva essere "in bocca al lupo"? Su di me se ne dicono tante, neanche fossi il Presidente del Consiglio, che rubo le galline, sbrano gli Agnelli, tanto che si sono quasi estinti. Ma io non sono così! mi disegnano così. Più sopra qualcuno ha scritto che mangerei le nonne e le bambine: niente di più falso, le nonne sono coriacee e me ne tengo alla larga, le bambine, se capita... Unica nota solidale, quella della Signora Maestra, che ha capito la tragedia della mia specie, ingiustamente braccati come gli extracomunitari nei paesi leghisti. Vabbè, ma la prossima volta voglio un in bocca al lupo.
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Mc_Phill
Mc_Phill il 18/12/09 alle 11:25 via WEB
Giusto! Questo denota una campagna di odio verso il povero lupo! Basta! Per dindirindina! Da adesso solo racconti di amore! ..." Salvate il soldato Lupus" , " Lupus in love", "My fair wolf" e se uno è vecchietto come me .."Traballa coi Lupi" e poi tanto per essere chiari oggi ci sono nonne di 40/50 anni che ..altro che mangiarle! Smackk
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Tesi il 18/12/09 alle 15:31 via WEB
Ahahahahahah...!!! :)))
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elliy.writer
elliy.writer il 18/12/09 alle 18:58 via WEB
"Traballa coi lupi" è troppo carina... ahahah! Ciao Mc Phill :))
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steppenwolf1
steppenwolf1 il 19/12/09 alle 16:57 via WEB
Traballa coi lupi, mi ha fatto scompisciare dalle risate e non solo me, quante alle nonne di 40/50 anni, sono daccordo, ce ne sono di fantastiche che superano in ogni cosa le più giovani ed io ne frequento una. Ci sono giorni nei quali è un pò stronza, ma va da sè che magari lo era anche da più giovane e l'età non c'entra. Dimenticavo, mi legge anche qui.
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elliy.writer
elliy.writer il 18/12/09 alle 18:57 via WEB
Ma nooo Wolf, qui nessuno ti vuole male, anzi! ... questa è una campagna di sensibilizzazione... ecco, guarda che bel regalino per te!!
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steppenwolf1
steppenwolf1 il 19/12/09 alle 17:04 via WEB
Bellissimo il regalino, molto apprezzato, delizioso per musica ed immagini.
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deepblue52
deepblue52 il 18/12/09 alle 19:16 via WEB
Appoggio pienamente il "traballa coi lupi" sicuramente crea "movimento". ;-)
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messaggeria.normale
messaggeria.normale il 18/12/09 alle 19:50 via WEB
AAA spirito natalizio chiedesi... solo per questa volta,e solo perche' e' natale e a natale "puoi"... non che per una volta,si potrebbe votare anche se non si manda il proprio raccontino? e' natale... non che per questa volta possiamo fare una piccolina eccezione? ehem almeno una eccezione per le straniere che sono senza idee ma vogliono votare????? si? si? si? si?prometto tante pubblicità in compenso!
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elliy.writer
elliy.writer il 18/12/09 alle 20:31 via WEB
Normalina non ci provare eh?? vogliamo il tuo racconto vogliamo il tuo racconto vogliamo il tuo raccontoooo :)))) smack!
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socrate52
socrate52 il 18/12/09 alle 20:39 via WEB
il bello è che in pratica ne ha già scritto almeno uno!Prendi il suo post 333 sarebbe già fortissimo , oppure uno qualunque dei suoi post adattato! Normalinaaaaaaaaaa.... Ciao elliy!
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messaggeria.normale
messaggeria.normale il 18/12/09 alle 20:48 via WEB
SPERIAMO CHE ME LA CAVO allora... ma mo capita che l'unica idea che avevo me la ruba un picciu' napuleta' :)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 19/12/09 alle 13:27 via WEB

Crepi il lupo?

Infreddoliti, passeggiavamo lungo la banchina, mano nella mano.

Attorno a noi una FOLLA festosa attendeva il passaggio delle caorline per la tradizionale regata della BEFANA, da S. Tomà al Ponte di Rialto.
Nell’occasione bancarelle offrivano vin brulè e pinza, mentre giocolieri facevano volteggiare clavette o danzavano sui trampoli.
Un grande falò era stato predisposto sulla punta dell’isola e, a breve, la strega sarebbe stata ancora una volta bruciata, rinnovando l’antico rito: tradizione voleva che le faville del rogo, trasportate dal vorticoso garbin del sud o dal gelido furlan del nord, avrebbero predetto la sorte per l’anno appena iniziato.
Un cantastorie attirò la nostra attenzione: - Era l’epoca della grande Repubblica Marinara e dalla “Zudeca” salpavano ogni giorno spedizioni commerciali dirette verso tutti i porti del mondo conosciuto: velieri al comando di coraggiosi patron che, oltre a dover assicurare il successo economico della missione, avevano il compito di raccogliere tutti i fatti salienti occorsi durante il viaggio, per poi farne relazione al Doge. –
L’uomo indicò la parete di un’elegante palazzina: - La bocca di lupo era la lavagna dove i capitani registravano il loro arrivo e la quantità di uomini e merci riportati a casa. Quindi dire in bocca al lupo significava augurare un salvo ritorno. -
- E allora perché si risponde “Crepi il lupo”? -
La domanda indisponente non infastidì il narratore che sedendosi su una grande PALLA di cannone di pietra, accese la pipa e riprese a parlare: - All’epoca la frase di rito era “Che il dio del mare ti ascolti”, ma c’è una leggenda che parla di due giovani innamorati, un AVVENTUROSO capitano di mare e una nobile fanciulla, e di uno stregone geloso.
L’isola era, allora, ricca di giardini dove i due amanti tenevano i loro incontri segreti: prima di partire per ogni viaggio, infatti, il capitano ormeggiava il suo galeone in attesa della marea, poi sbarcava passando per la finestra della sua cabina e si recava a salutare la morosa. Un freddo giorno d’inverno, il comito - il primo ufficiale -, che da tempo ordiva un COMPLOTTO per garantirsi il comando della nave, pensò bene di tradire il suo capitano e di avvisare il MAGO del romantico commiato.
Il vecchio, pazzo di gelosia, preparò con l’aiuto di una fattucchiera una pozione per trasformarsi in lupo e sbranare i due amanti, ma fortuna volle che il capitano avesse in tasca un biscoto.
Ora, dovete sapere che questo era proprio l'alimento principale a bordo delle navi: preparato nei forni dell'Arsenale, il biscotto veneziano aveva la capacità di durare per anni senza alterarsi, grazie ad una particolare miscela di farine la cui composizione è andata oggi perduta.
Così, mentre il lupo gli si avventava contro, il giovane lanciò quel duro boccone tra le fauci aperte e questo si conficcò così profondamente in gola da strozzarlo. Grande fu lo stupore degli abitanti nel trovare sulla loro isola quella nera belva stecchita: era certo una stregoneria!
A quei tempi non si andava per il sottile: ben presto una folla inferocita raggiunse l’abitazione della fattucchiera che venne bruciata sul rogo insieme al corpo del lupo.
I due giovani alla fine si sposarono e vissero per sempre felici e contenti e della loro storia rimase il detto: “Crepi il lupo”. –

Quella sera tornammo al nostro romantico albergo con l’ultima corsa del vaporetto, non prima però di aver inciso, per scaramanzia, i nostri nomi nella bocca del lupo. E ora, bimbi, tutti a nanna!

Lunga vita, prosperità e... un augurio di serene feste a tutti gli scrivolatori!

Giancarlo Manfredi

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elliy.writer
elliy.writer il 19/12/09 alle 23:22 via WEB
Ooohhh! Ok ok, ora vado a nanna! Grazie Giancarlo :)))
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belf9
belf9 il 19/12/09 alle 23:04 via WEB
...il contributo di belf9

Tutti quelli che mi conoscono dicono che sono un tipo avventuroso. Amo il rischio e trovo un sottile piacere a cacciarmi nelle situazioni più difficili per uscirne come un Houdini. Non per nulla ho scelto il mestiere dell'investigatore privato. Non vorrei sembrarvi immodesto, ma mi considero un piccolo James Bond, sempre pronto all'azione.
Come? Finora ho fatto solo indagini su infedeltà coniugale?..... su storie di corna, insomma........ Sì, è così, ma la richiesta del mercato è prevalentemente questa, che ci posso fare?.....Prendo quello che la vita mi offre......
Quando ho letto quell'annuncio mi ci sono buttato a pesce:
“Cercasi investigatore per delicata indagine di estrema difficoltà., ottimo compenso.........”
Ho chiamato il numero e mi hanno dato un appuntamento.
Ed eccomi qui, a risolvere questo rognoso rompicapo: il caso Befana. Vi prego, non divulgate la notizia. Tutto l'affaire è coperto da segreto di stato internazionale e se trapelassero notizie, scoppierebbe il finimondo. Il compito che mi è stato assegnato è ritrovare la Befana, che è scomparsa misteriosamente, il tutto tassativamente prima del 6 gennaio.
La simpatica vecchietta ha fatto la sua ultima apparizione ai primi di quest'anno, dopodichè se ne sono perdute le tracce.
Fonti non verificate attribuiscono la sparizione della Befana a rogne fiscali. Pare che non abbia aderito allo scudo fiscale e abbia capitali occultati in ogni angolo del globo.
L'incarico di questa indagine l'ho avuto personalmente dal ministro per la felicità. Al ministero dovunque facce scure e bocche serrate. Qualcuno sussurra che tutto è iniziato a causa di una soffiata di Babbo Natale.
Rumors nell'ambiente dicono che sia stato lui, con una denuncia anonima, a far partire l'indagine fiscale che ha costretto la Befana alla latitanza. Giornalisti ben informati hanno espressamente parlato di complotto.......
La task force che ho organizzato ha cercato di capire innanzitutto dove si sono perse le tracce della Befana. Devo confessare che non siamo ancora riusciti a trovare il luogo. I miei uomini hanno riservatamente fatto una indagine nella folla di genitori che si credevano Befane, ma non hanno ricavato un ragno dal buco.
Dovrei essere un mago e avere una palla di vetro per scoprire dove è andata a cacciarsi, ma non sono né un mago, né ho la palla, per cui mi devo arrangiare con gli uomini e i mezzi che ho.
Oramai sono passati due mesi dall'incarico e siamo ancora in alto mare. Ogni dieci giorni sono convocato dall'Interpol e dall'ufficio persone scomparse dell'ONU per rendere conto delle indagini. Finora mi sono arrampicato sugli specchi, dimostrandomi anche ottimista, ma ora questo mio ottimismo si sta notevolmente ridimensionando. Ho anche creato dei guppi su Facebook, si chiamano “Cercasi Befana disperatamente”. Ho fatto in modo che ci fosse un gruppo per ciascuna lingua, ma finora nessuna notizia. Nessuno ha visto la Befana!
Il tempo stringe e io comincio a sentirmi disperato..... E se la Befana il 6 gennaio non venisse?.......brrrrrr, preferisco non pensarci.......
Vi prego, auguratemi un sentito “in bocca al lupo”, ne ho bisogno.
Vi risponderò con un accorato: “crepi il lupo”...... e speriamo che crepi davvero.......
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elliy.writer
elliy.writer il 19/12/09 alle 23:25 via WEB
Cavoli... possibile che non riusciamo a trovare una Befana in tempo utile??? ahahah! grazie Belf :))
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc_Phill il 20/12/09 alle 01:26 via WEB
Premesso che ne ho appena visto uno toccarsi( n.d.r. qui fa proprio un tempo da lupi), nel sentirmi leggere le tue ultime righe ... ho sentito parlare di ricchissime Befane che vanno nelle beauty farms , svizzere e dopo la ristrutturazione scappano in Brasile con gli istruttori di sci ..quindi la vedo bruttaprova con 6 birrette Ciao Ciao :))
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deepblue52
deepblue52 il 20/12/09 alle 13:33 via WEB
Ok è arrivato il momento di postare il mio (e di Luna) "Crepi il lupo" . D'altra parte è sul mio blog. Agli Organizzatori l'arduo compito di rimettere a posto gli a"a capo" e il resto, grazie della collaborazione. Io non lo so fare. un bacio a tutti.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/12/09 alle 00:10 via WEB
ehi ehi.. come sarebbe a dire "io non lo so fare"??? se vuoi ti ragguaglio in privato... eheheheh :))) ciao Deep!
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deepblue52
deepblue52 il 21/12/09 alle 11:50 via WEB
sono sempre pronto ad imparare... poi da cotanta maestra....sarà un piacere....;-)
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/12/09 alle 23:36 via WEB
Bene... accontentato :))) msg pvt!
(Rispondi)
deepblue52
deepblue52 il 20/12/09 alle 13:35 via WEB
Crepi il lupo di Deepblue52 & Lunanera Quella mattina, come sempre il giorno della Befana, si era svegliato prestissimo. Voleva correre in soggiorno, ai piedi dell’albero di Natale intermittente di lucine rosse. Lì ci sarebbero stati, sicuramente, i suoi regali e la calza con i dolci. Anche quest’anno, in fondo in fondo, serpeggiava la solita paura….il carbone! Quel carbone che gli veniva minacciato per le sue monellerie. Il passo rallentò. La minaccia avrebbe potuto concretizzarsi. Era stato lui, dopo tutto, l’artefice, l’ideatore del complotto, messo in atto con i fratellini, per “smascherare” la Befana. Si erano accordati per tenersi svegli a vicenda la notte della vigilia. Per scacciare il sonno si erano raccontati storie terribili. Mostri, vampiri, draghi, avevano popolato la loro cameretta. Poi, uno alla volta, i fratellini, tenendosi per mano, si erano addormentati, comunque. Solo lui aveva resistito. Raccontava a mezza voce, ormai solo a se stesso, del grande Mago malvagio, che trasformava i bambini in una folla di personaggi che rinchiudeva nelle palle di vetro. Quelle che si vendono sulle bancarelle del mercatino di Natale. Quelle che se le giri scende la neve. A lui piacevano i racconti “terribili”. Era un esperto anche nell’inventarsi i nomi dei mostri. Ogni mostro che si rispetti deve avere un proprio nome da battaglia che possa incutere timore a chiunque lo pronunci, come “Bahamut” il re dei draghi. Ogni sera, prima di addormentarsi, narrava ai fratellini un racconto avventuroso. E, quei personaggi, dalle sembianze dei videogiochi, rievocati, si materializzavano nella loro cameretta. Anzi, ne era certo, qualche volta, quando trovava al mattino, un libro spostato o un giocattolo rotto, non potevano che essere segni inequivocabili del “passaggio” nella sua stanza. Nell’assoluto, innaturale silenzio generale della casa, ancora in pigiama, a piedi nudi, per non far rumore, aveva attraversato il corridoio. Arrivato in vista dell’albero, nella penombra della finestra, c’era una figura gigantesca. Il Mago. Quello lo guardò poi, tese verso di lui, sogghignando, l’enorme mano che reggeva una palla di vetro. Era terrorizzato ma non poteva, ormai, non prendere la palla. La prese e al suo interno, sotto uno strato di neve finta, riconobbe la sua casa, ridotta a miniatura. Avvicinò gli occhi alla superficie fredda, voleva guardare meglio. Nella casetta, dietro le finestrelle, riuscì a vedere i fratellini e i genitori che si muovevano, come personaggi di uno dei suoi videogiochi. Corse tremante nelle stanze da letto ma, non c’era nessuno! Fece appena in tempo ad aggrapparsi ad uno stipite. La sua casa girò velocemente sotto sopra. Fuori, oltre le finestre nevicavano finti fiocchi. Affacciandosi vide che tutte le case dell’isolato, una affianco all’altra, erano avvolte da una sfera di vetro. Sentì il Mago dire: “Mi hai creato tu, ….in bocca al lupo!” La palla gli scappò dalle mani e rotolò alla base del pesante vaso dov’era piantato l’albero di Natale intermittente di lucine rosse .
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/12/09 alle 00:08 via WEB
Oh! Finalmente è arrivato il preannunciato racconto in gara: grazie Deep. E un grazie anche a Lunanera, sebbene per interposta persona :)
(Rispondi)
lauro_58
lauro_58 il 21/12/09 alle 11:00 via WEB
Crepi il lupo

Filippo fischiò poco dopo le tre del pomeriggio. Mi affacciai alla finestra.
- Arrivano.
Feci un cenno d’intesa.
Aveva una promessa da mantenere e stava in cima alla collina dal mattino. Di sicuro s’era gettato con fare avventuroso in bici giù per la scorciatoia, tra sassi e buche.
Un ragazzino sveglio, su cui poter contare!
Me l’ero trovato in giardino d’improvviso, io intento a scrivere in veranda e lui sbucato da non so quale varco della recinzione.
Devo decidermi e sostituirla quella dannata rete, pensavo mentre lui mi girava intorno.
- A chi scrivi?
Fece ad un certo punto.
- A me.
Dissi senza guardarlo, sperando andasse via.
- Che scemenza! Non fai prima a pensarti?
Lo guardai incuriosito.
- Qualche volta, a scriverle, le idee diventano più chiare.
- Perché, tu non le hai chiare?
- A volte mi capita.
- E’ perché. Sono difficili?
- Un po’.
- E poi le lettere che scrivi, te le spedisci pure?
- Le mando a un signore, lui le stampa in un libro che poi mi fa leggere.
- E’ complicato così!
- Dici?
- È perchè sei vecchio che fai cose così strane?
- Vecchio! Diciamo maturo.
- Hai finito di scriverla, questa lettera?
- Proprio adesso!
- In fondo c’è scritto Gino, però tu sei il signor Luigi.
- Quando scrivo uso un altro nome. Non dirmi che tu, quando giochi, non fai lo stesso!
- E’ vero! In bicicletta sono ValentinoRossi.
- Ma non corre in moto?
- Mica posso guidare la moto io. E poi, il mio nome è tutto attaccato!
Avrei voluto chiedergli il perché del tutto attaccato ma non ne ebbi il tempo. Salutò e se ne andò. Non gli dissi di tornare, però il giorno dopo era di nuovo lì.
Mi piacque come ci salutammo.
- Ciao gino.
- Ciao valentinorossi.
Nessuna domanda, lui giocava a palla ed io scrivevo. Cominciai a leggergli qualche frase che ascoltava ed a volte commentava. Poco a poco diventammo amici e quando gli chiesi se voleva farmi la spesa, mi disse:
- A te non piace la gente, vero?
- Soprattutto la folla e poi preferisco scrivere a chi è lontano piuttosto che parlare con chi è vicino. È meno impegnativo, hai più tempo per pensare e si dicono meno bugie.
- E’ vero. Quando ti stavo vicino, mi hai detto una bugia. Ma non l’ho mica bevuta che scrivi le lettere per te.
Pensai che le cose semplici, quando diventano complicate è perché di mezzo c’è un adulto. Lo accompagnai in casa e gli mostrai i miei libri.
- Non ho paura di chissà cosa, che ne so di un complotto! Semplicemente scrivere è il mio lavoro. Ma è vero sai, che ho iniziato per chiarirmi le idee.
- Ti credo, allora hai detto solo mezza bugia.
Dopo qualche giorno il postino portò un pacco, lo feci aprire a lui.
- E’ un libro, lo hai scritto tu ?
- Si.
- Anche quello lassù che parla del mago pagliaccio, lo hai scritto tu?
- Puoi giurarci valentinorossi.
- Me l’ha regalato mamma per la befana, l’ho letto. E’ fichissimo! Che dice la lettera?
- Che domani saranno qui i giornalisti. Non voglio incontrarli, sono più noiosi della gente e fanno dire un sacco di bugie. Oggi spesa doppia, poi domani dovresti andare sulla collina ed avvisami quando li vedrai arrivare. Me lo prometti ?
- Promesso!
- Farò finta di non esserci, ma tu vieni quando vuoi passando da dietro.
Quando Filippo fischiò erano da poco passate le tre.
- Arrivano!
Feci un cenno d’intesa e gli lanciai una bella mancia. Lui me la rilanciò.
- Una promessa è una promessa e poi non serve tra amici. In bocca al lupo!
Mi gridò ridendo.
Mentre sussurravo crepi il lupo e chiudevo le persiane, lo vidi allontanarsi impennando.
Come Valentino Rossi.


Lauro
(Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 21/12/09 alle 23:28 via WEB
e continuano i bei racconti! bellissimo Lauro :)
(Rispondi)
 
 
lauro_58
lauro_58 il 22/12/09 alle 11:20 via WEB
Grazie Gabry, poi se vuoi leggere la storia :-)) di Babbo Natale (scritta secondo le regole di questo gioco), passa da me. A te piacciono le favole??
Lauro
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/12/09 alle 23:35 via WEB
Ciao Lauro! Grazie del racconto :))
(Rispondi)
 
 
lauro_58
lauro_58 il 22/12/09 alle 11:22 via WEB
Figurati Elliy. Gazie a te per l'opportunità.
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 22/12/09 alle 21:19 via WEB
Lauro! Ho letto il tuo racconto su Babbo Natale e come ho già detto anche da te... perchè non lo invii come fuori gara qui?? e daiii :)
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 21/12/09 alle 23:32 via WEB
senti ellina, non che inserisci un bel file coi racconti in gara? sono tutti belli belli e voglio rubare un pezzettino ad ognuno per cucire il mio racconto... ma se son tutti scompigliati faccio fatica... e lo sai che sono pigra!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/12/09 alle 23:36 via WEB
Prometto! Prima di Natale :))
(Rispondi)
 
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 21/12/09 alle 23:44 via WEB
benissimo,perche' mi vengono in mente solo schifezze...ho deciso di copiare tutti! ;) ehem tanto per almeno voooooooootaaareeeeeeeeeee eeeee vooooooootaaaaaaaaaaaaaareeeeeeeeeee e e e e (si si... ho lasciato le medicine... sono impazzita,niente da fare!)
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 22/12/09 alle 01:33 via WEB (Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 22/12/09 alle 06:18 via WEB
ohhhhhhhhh e chi e' il cattivo che puo' dire crepi questo feroce lupettino???? ecco... non devo proprio scrivere il raccontino!!! non voglio fare crepare il lupo!! e poi me ne sono appena accorta che la cavolata che stavo scrivendo non ha posto per una frase come crepi il lupo! e mo che faccio??????
(Rispondi)
 
 
socrate52
socrate52 il 22/12/09 alle 11:43 via WEB
niente scuse!Grrrr!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 22/12/09 alle 21:09 via WEB
Gabry no no, ha ragione Socrate! Niente scuseee! In ogni caso, "crepi il lupo" non è una frase che deve per forza essere inserita nel testo. Quello è il titolo :)
(Socrate, ma come? prima scoraggi la concorrenza con i cuccioli... vedi che combiniii???)
Daiiii :)) Baci a tutti e due!
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 22/12/09 alle 22:32 via WEB
naaaaaa! Ho troppa stima di Gabri , per credere ad una cosa simile! E' che lei vuole trovare la ...scintilla giusta .. ( per me ha una decina di racconti uno più bello dell'altro , ma non ci crede) , oh se poi deve essere colpa del lupetto ... provvedo subito con l'alltra faccia della medaglia ...
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 22/12/09 alle 22:40 via WEB
porco ..scrivolizzo .. ho sbagliato l'indirizzo! che sia la volta buona? Un bacione a voi due: Smackk!
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 22/12/09 alle 22:56 via WEB
Ua! questo sì che fa paura... chissà se farà venire l'ispirazione... Gabryyy, ci sei? Io torno di là, sto lavorando al file dei racconti in gara... :)) smack!
(Rispondi)
elliy.writer
elliy.writer il 22/12/09 alle 23:44 via WEB
Fatto! Pronto il file con i racconti in gara. C'è link nel box in alto, ma anche qui :))
(Rispondi)
elliy.writer
elliy.writer il 23/12/09 alle 00:04 via WEB
IL MIO RACCONTO - Crepi il lupo.

C’erano una volta dei bambini molto divertiti:
- Guardate che naso, sembra una vecchia befana!
- E che scarpe strane!
- E che gambe storte!
- Per forza, sono anni che cavalca la scopa! Ahahahah!
E c’era una ragazzina appoggiata al muro del cortile, durante la ricreazione. Una ragazzina, silenziosa, la testa bassa, pesanti lacrime sulle guance arrossate.
E c’era anche il piccolo Edo, nascosto in un angolo, fermo a guardare.
- Ma saranno storte anche sotto la gonna?
- Dai facci vedere!
- Alza la gonna della Befana, Gio’!
- Magari lì sotto ci troviamo un regalo! Ahahahah!
Fu proprio il baldanzoso Gio’ il primo ad allungare una mano verso la ragazzina, che però si ritrasse: - Lasciatemi stare – mormorò.
Un altro si fece avanti, spalleggiato da tutti i compagni:
- Lasciarti stare? E va bene, ma prima vogliamo il nostro regalo – e nel dire questo le afferrò un polso, con l’intento di strattonarla.
Ma la sua mano, al primo contatto con la pelle di lei, d’improvviso, ghiacciò.
Il ragazzo gridò, impaurito, mentre un dolore fortissimo, attraverso il braccio e la spalla si propagava via via in tutto il suo corpo, costringendolo a piegarsi su se stesso. Poi bastò un tocco lieve della ragazzina, con la punta di un dito, e quello si trasformò in una palla di ghiaccio.
Gli altri bambini fecero un passo indietro, spaventati:
- Ma che succede? Cosa gli hai fatto? Cosa gli hai fatto?
La ragazzina si asciugò le lacrime e sorrise:
- La stessa cosa che sto per fare a voi.
Senza neanche toccarli, ma attraverso una luce bianca che fuoriusciva dalle sue dita e andava a colpirli in mezzo agli occhi, li trasformò all’istante in altrettante palle gelate.
Tutto intorno, nel cortile, era adesso silenzio e vuoto; erano scomparsi i giochi, i festoni colorati, e anche le voci e le risa degli altri bambini.
- Edo, vieni fuori di lì.
Il ragazzino, tremando, uscì dal suo angolo:
- Chi? Io?
- Credevi forse che non mi sarei accorta di te? Perché non mi hai aiutato, non hai detto nulla, non sei intervenuto? Perché sei rimasto nascosto?
- Ma io... sono solo un bambino, sono piccolo.
- Tutti siamo piccoli.
- Ma io…
- Non sentivi quando mi prendevano in giro?
- Non capiscono niente, tu non sei così brutta...
- E quando volevano farmi del male?
- Non è vero che hai le gambe storte…
- Mi trovi bella, eh?
- Si. E da grande sarò un mago, come te.
- Io non sono un mago, e tu sei uno sciocco.
La ragazzina si fermò a pensare…
- Uhmm ... – e allungò le dita verso Edo.
- Che mi vuoi fare? Vuoi congelare anche me? – strillò quello terrorizzato.
- Oh no, piccolo Edo... Tu vivrai in mezzo alla folla, invece, continuando a tremare a ogni passo. Solo angoli bui nei tuoi giorni inutili, mai nulla di avventuroso. Avrai paura dei gatti neri, della jella e del malocchio e sarai costretto a far gli scongiuri cento volte al giorno, temendo un complotto dietro ogni sorriso. Ad ogni augurio di buona fortuna, sempre ti troverai a rispondere “crepi il lupo”. Ma, per te, quel lupo non creperà mai.
Edo fece spallucce: “Ma è una sciocchezza – pensò tra sé – che sarà mai...”.
- E loro? – le chiese.
- I tuoi amici? Resteranno così, ognuno prigioniero nel proprio mondo di ghiaccio.
- Per sempre?
- Si. – rispose la ragazzina. Ma aggiunse:
- A meno che…
- A meno che?
- A meno che tu riesca a spezzare l’incantesimo.
- E come?
- Uccidendo il tuo lupo.
La ragazzina sorrise. Poi si allontanò, zoppicando:
- In bocca al lupo, piccolo Edo.
- Crepi il lupo.
Cominciò a nevicare.

(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 23/12/09 alle 01:08 via WEB
"non puoi fare questo! Ti prego scongela subito Mc_Phill ,sabin ,bob , tao , deepblue , socrate e gli altri ", disse il povero EDO ( già gli mancava un orecchio ...retaggio di una spada cadente ed aveva le chiappette a quadrettini dopo essere stato appeso ad una rete in soffitta come un salame !).
Ognuno di noi ha un luppaccio da uccidere dentro di se , ma non possiamo farlo da soli !
Ci vuole qualcuni che ci ami! Smackk per te elliy!
(Rispondi)
 
 
socrate52
socrate52 il 23/12/09 alle 10:27 via WEB
quanto mi piace ....qualcun(i) . Ahahah!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 23/12/09 alle 19:44 via WEB
Scongelarli subito? Chiede molto il piccolo Edo... forse troppo!
ahahahah! Socrate mi hai fatto ridere di cuore, l'immagine del povero Edo senza orecchio e con le chiappette a quadretti... ahahah! ma... invece non ho capito quel "qualcun(i)"... eh?? bohhh! baciiii!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
socrate sugnu il 23/12/09 alle 20:01 via WEB
ahah! Non te ne sei accorta ? Avevo sbagliato a scrivere! Grrr
(Rispondi)
 
sabinferraris
sabinferraris il 23/12/09 alle 09:35 via WEB
Giuro !!! Io non c'ero e se c'ero, dormivo (omo siculo sugnu...)!
E' stato lui a dire che hai le gambe storte!
Brrrr....che freddo fa dentro 'ste palle di ghiaccio!!
Tantissimi auguri, Elliy! Auguroni da Nonno "Natale" Sabin.
Ora vado che c'ho un sacco di doni da distribuire....Ci vediamo il 6 gennaio!Ahahaha !!!
(*__*)
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 23/12/09 alle 19:44 via WEB
Ridi ridi... il 6 gennaio, eh??
(Rispondi)
 
steppenwolf1
steppenwolf1 il 23/12/09 alle 23:45 via WEB
Molto bello il tuo racconto Elliy. Ben scritto e con un ottimo uso dei dialoghi. E, nell'insieme, un'idea forte in quella tragedia quotidiana che è la violenza sulle donne. Ma non sono daccordo, non tutti i maschi sono violenti o pusillanimi e la maggior parte di noi non ha QUEL lupo da uccidere, la maggior parte di noi non deve uccidere nessun lupo. Sembrerebbe che in ogni maschio ci sia un potenziale molestatore di donne e tu sai che non è vero. Il discorso è molto più esteso e non si può fare in un commento, comunque, per il solo fatto di suscitare queste riflessioni, hai toccato un grande argomento.
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 24/12/09 alle 00:28 via WEB
Ti ringrazio Wolf. Nelle mie intenzioni, comunque, Edo - personaggio già apparso nel racconto del gioco precedente - rappresenta una parte di noi, a prescindere dal sesso. Non è un racconto incentrato sulle molestie (almeno - ripeto - non nelle intenzioni). La mia idea era più generale. Io credo che in ognuno di noi - sia uomini che donne - alberghi un piccolo piccolo pusillanime, un po' opportunista, un po' sbruffone e un po' vigliacco... che alcuni riescono a sopprimere, altri invece no, o non troppo facilmente almeno.
I ragazzini ad esempio si fanno forza uno con l'altro, da soli forse non farebbero nulla.
Edo mente spudoratamente, perchè ha paura per la propria incolumità. Si nasconde e non interviene, per paura. Fa spallucce di fronte alla minaccia di una vita da trascorrere nel timore della vita stessa, perchè non è in grado di capirla, quella vita.
E penso anche che ognuno abbia un personale lupo da uccidere, che non è lo stesso per tutti.
E' soltanto una mia idea, naturalmente :)
Ma quante persone vivono (o credono di vivere) bloccate nel ghiaccio della propria superficialità, insensibilità, durezza di cuore?
Grazie per la tua lettura :)
(Rispondi)
 
 
 
steppenwolf1
steppenwolf1 il 24/12/09 alle 12:13 via WEB
A parte il fatto che parlare di uccisioni di lupi, è cosa che a me provoca un certo disagio, avrei pensato davvero che con il tuo racconto, tu volessi affrontare quel grande tema che è la violenza sulle donne, comunque il racconto, inteso come parziale metafora (ragazzini al posto di adulti, il bimbo che vede ma non interviene al posto di passanti che voltano la testa dall'altra parte), vi si presta e sarebbe stata una buona idea.
(Rispondi)
 
 
 
socrate52
socrate52 il 24/12/09 alle 15:09 via WEB
concordo al 100 x 100 con elliy e questo era anche il senso del mio commento! ( a scanso di equivoci meglio precisare! Ahahah!). L'egoismo vigliacco che ti fa voltare la faccia di fronte all'ingiustizia , è l'unico lupo da uccidere ( nel senso di sconfiggere ) , per il resto lunga vita ai nostri amici Lupi a 4 zampe!>/b>
(Rispondi)
lauro_58
lauro_58 il 23/12/09 alle 10:08 via WEB
Posto il fuorigara dal titolo - La storia di Babbo Natale -

C’è stato un tempo in cui Babbo Natale lo si aspettava alzati, con i biscotti appena sfornati e bevande calde da bere assieme a lui.
Per vederlo e scambiarci quattro chiacchiere bastava aspettare la notte della vigilia di Natale, ed i bambini quando si svegliavano la mattina dopo, la prima cosa che chiedevano ai genitori, era:
- Di cosa avete parlato con Babbo Natale?
Poi successe qualcosa.

Era la mattina del 23 Dicembre di un po’ di tempo fa, quando Babbo Natale decise di aprire l’armadio dove teneva riposto il suo vestito rosso e provarlo, per assicurarsi che non avesse bisogno di un’allargatina, oppure di un rammendo. Invece restò di stucco e cominciò ad urlare!
- Aiuto, aiuto, il vestito è sparito.
Babbo Natale correva in mutande giù per le scale urlando ai suoi folletti, che erano tanti, ma così tanti da sembrare una folla e per questo si chiamavano folletti.
- Che disastro, il vestito non è c’è, dove avete messo il mio vestito. Non posso partire senza vestito rosso.
Loro erano indaffaratissimi, bisognava controllare gli indirizzi della lista infinita, ricontare i pacchi preparati e quelli ancora da preparare. Non c’era certo bisogno di aggiungere altro al corri corri generale!
Galdino lisciava il legno, Cesarino era ai colori, Poldino, Rampino, Grantocco e Filigrana, erano a capo di squadre di folletti addetti al montaggio dei giocattoli tecnologici e tutti guardavano stupiti Babbo Natale correre come il vento e rimbalzare come una palla da un angolo all’altro della casa, alla ricerca del suo abito.
Alla fine, stanco, affannato e senza speranza, si buttò sulla sua poltrona. Tutti restarono in silenzio, senza saper che cosa dire. Finalmente il più anziano di loro si fece coraggio:
- Potreste partire con un altro vestito, anzi vi converrebbe infilarvene uno subito, se non volete prendervi un raffreddore. Siamo in pieno inverno!
- Giusto.
Fece Rampino
- Ben detto.
Replicò Filigrana.
- Ma che dite, mi stupisco di voi! Non posso andare a consegnare i regali con un altro vestito. Nessuno mi riconoscerebbe! Dovrete cucirmene un altro, rosso e bordato di pelo bianco soffice come neve. Bisogna farlo in fretta, c’è pochissimo tempo!
Figurarsi i folletti, già stanchi per il gran lavoro compiuto fino a quel momento!
Ma Grantocco, il più anziano della compagnia, capendo la situazione e dando l’esempio, si mise a cucire di buona lena. E gli altri lo imitarono, preparando ognuno un bel vestito nuovo, rosso fiammante e bordato di soffice neve bianca.
Sarebbe stata una notte faticosa, quella del 24 Dicembre, così Babbo Natale, tranquillizzato dalla lena dei suoi fidi collaboratori, tornò in camera sua per riposare ancora un pochino.
Al risveglio chiamò Grantocco. Era ora di vestirsi e partire.
- Dov’è il mio vestito nuovo?
- Ma come, ne ho portati a centinaia. Ho finito appena qualche momento fa!
- Li hanno rubati! Un’altra volta! Questo è un complotto.
Babbo Natale non sapeva più cosa pensare. In quel momento arrivò Poldino, il più giovane dei folletti, tutto accaldato per la corsa.
- Vengo dalla città. Ho visto tanti Babbo Natale, tutti vestiti di rosso: ce ne sono nei negozi, per strada. I vestiti che abbiamo cucito per voi, sono andati a finire laggiù. Ho incontrato la Befana e mi ha detto che sarà sempre peggio, se ne vedranno perfino arrampicati sui balconi delle case, sopra i tetti e tutti vestiti di rosso.
Babbo Natale ascoltò incredulo.
- Ed ora? Se vado con un altro vestito, nessuno mi riconoscerà. Se vado con un nuovo vestito rosso nessuno mi riconoscerebbe ugualmente, ci sono così tante persone che lo indossano senza essere me.
- La faccenda è seria. E’ molto seria. E’ una faccenda serissima!!
Dicevano Grantocco, Poldino e tutti gli altri.
- Qui non basta un in bocca al lupo come augurio ed un crepi il lupo per risposta. Ci vuol altro, ci vuole ben altro.
Facevano loro eco Cesarino, Rampino, Filigrana e tutti gli altri.
- Basta!
Disse ad un certo punto Babbo Natale.
- Una decisione va presa, è tardi, il viaggio è lungo ed avventuroso ed io non sono un mago che con un colpo di bacchetta ora è qua, ora là. Preparate la slitta e le renne.
Ordinò.
Da quel Natale, più nessuno vide Babbo Natale di persona.

Decise che il lavoro andava fatto come sempre, in fondo era nato per quello e poi c’erano i bambini di mezzo.
Ma senza farsi vedere, che poi lasciare regali scivolando leggero tra un sogno e l’altro è ancora più bello.
E chi lo aspettava alzato, imparò col tempo a non perdere la speranza e lasciare un piattino, magari vicino al camino con qualcosa da mangiare ed un bicchiere pieno e fumante. Così giusto per cortesia!
E lo stesso fecero i figli, ed i figli dei figli, fino ai giorni nostri.
Perchè Babbo Natale viene di sicuro, in punta di piedi lascia ciò che il bimbo ha chiesto nella letterina, assaggia anche lui per cortesia e se ne va.
Com’è vestito? Forse di rosso, oppure di blu o verde bottiglia, chissà.
E porta i regali, anche se in giro si dice dell’altro.
C’è da crederci, perché anche i più semplici sono bellissimi, unici e fanno sentire felici chi li fa e chi li riceve.

Proprio come lui!

Auguri di Buone Feste a tutti.
Lauro
(Rispondi)
 
lauro_58
lauro_58 il 23/12/09 alle 10:13 via WEB
Non ho chiuso la formattazione del carattere italico da qualche parte ed il testo appare tutto in corsivo. Chiedo scusa. :-))
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 23/12/09 alle 19:46 via WEB
Grazie Lauro! Una "storia di Babbo Natale" ci voleva! Non ti preoccupare per il carattere, poi lo formatterò quando preparerò il file dei fuori gara... cioè presto :))) Ciao!
(Rispondi)
a_horse_with_no_name
a_horse_with_no_name il 23/12/09 alle 16:12 via WEB
Buon pomeriggio. Posso partecipare anch'io? Gli effetti collaterali delle vacanze natalizie sono particolarmente devastanti quest'anno. Devo solo pubblicare il racconto come commento?
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 23/12/09 alle 19:48 via WEB
Ciao Noname! Certo che puoi partecipare, basta inviare il racconto come commento, qui.
Mi dispiace per i tuoi devastanti effetti collaterali... cerchiamo di alleggerire un po'? benvenuto :)
(Rispondi)
 
 
a_horse_with_no_name
a_horse_with_no_name il 23/12/09 alle 20:39 via WEB
Grazie! Appena ho finito di scarabocchiare posto. Intanto auguro buon Natale a tutti.
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 24/12/09 alle 00:07 via WEB
Ok, ti aspettiamo!
(Rispondi)
Primosire
Primosire il 23/12/09 alle 23:04 via WEB
Noi meccanici non guardiamo mai la televisione, anche per conservare un pò di indipendenza di pensiero e se casualmente riceviamo un complimento dall'apparenza sincero, specie per un'attività che non è il nostro mestiere, ci sentiamo subito felici. Pertciò, avendo io ricevuto un complimento da una ragazza argentina per alcune parole che avevo messo assieme quasi per gioco, mi sono inventato un altro gruppo di parole che suonano forse un pò Argentina. Io però in Argentina non ci sono mai stato, percò potrebbe essere che la mia Argentina sia un pò diversa dal vero. Subito sotto le mie parole argentine:
(Rispondi)
 
Primosire
Primosire il 23/12/09 alle 23:05 via WEB
Pachito dal Tin, argentino, non era mai stato bello, nemmeno da giovane. Piccolo di statura, aveva un viso grinzoso come una mela vizza, le gambe storte, le spalle strette ed il petto che sembrava concavo. Ma Pachito non era solo argentino, Pachito era anche italiano, anzi no, era il risultato di una notte nella quale il suo avventuroso padre, veneto di Fontanelle, vicino Treviso, aveva dormito con una bella gaucha, più spagnola che amerinda, sotto le stelle, avvolti nella stessa coperta. Pachito dal Tin era suonatore di bandaneon, la sala da ballo dove suonava non era un grande locale, ma aveva una grande palla sospesa al centro della sala, tutta specchietti per riflettere le luci nei vaporosi capelli di donne danzanti e le dita di Pachito erano magiche come se un grande mago le avesse adattate ai tasti del bandaneon. Quella era la sua ultima sera di suonatore di bandaneon, la sua faccina di mela vizza non andava più bene nemmeno per quel'orchestra da sala dei sobborghi. Era insieme l’ultima notte dell’anno e sua ultima di suonatore di bandaneon, aveva suonato la notte di Natale ma non avrebbe più suonato per la Befana che tutte le feste porta via. La folla di capodanno danzava, parecchie pancette e qualche calza smagliata, una vertigine di abiti multicolori nelle figure del tango. Pachito suonava il suo strumento, quando al centro della pista comparvero due che sembravano una sola, fusi nel tango. La coppia, capitata lì per chissà quali percorsi della notte di festa, dava l'idea di avere già un discorso iniziato e lo continuava, al suono del bandaneon, lei bruna, piccola e flessuosa sembrava volare fra le mani di lui, alto e biondo come un tedesco e la sensualità sprigionata da quei due si spandeva nella sala pervadendo ballerini e musicisti. E cresceva la passione, nelle gambe che danzavano, nelle braccia che stringevano, nelle mani che toccavano e si toccavano. L'orchestra suonava e le dita di Pachito dal Tin volavano sui tasti generando toni, suoni e sensualità. Fu lì che d'un tratto il tempo si fermò. Non si fermò per tutti nello stesso momento: prima si fermò una coppia lui piccolo e lei più alta e si fermò anche il contrabbasso, poi il violino, il gomito alto, l'archetto sulle corde e cinque coppie sul lato destro della sala, immobili nella figura del tango e poi si fermò il pianoforte, il medio premuto su un do diesis e otto coppie in fondo alla sala. Poi rimasero solo loro quattro: la coppia sensuale, Pachito ed il bandaneon. E Pachito dal Tin, argentino ma veneto, concepito in una notte di stelle del millenovecentoquattordici, da una gaucha più spagnola che amerinda ed un veneto biondo e alto che sembrava un tedesco, premeva i tasti del suo bandaneon che si allungava come per inspirare l'aria che faceva volare la coppia sensuale. E piangeva, Pachito dal Tin, piangeva perchè la musica soffiata fuori dallo strumento gli rientrava dritta nell'anima e nuovamente usciva dalle sue dita che danzavano sui tasti, piangeva perchè nelle sue dita vibravano la speranza ed i capelli al vento di suo padre, sul vapore da Genova a Buenos Aires e piangeva perchè sulle note danzava lo spirito dei suoi parenti di Fontanelle che lui non aveva mai visto e piangeva anche perchè non sapeva dove fosse Fontanelle e nemmeno Treviso. Suonava e piangeva Pachito per la fatica di suo padre e di tutti gli immigrati in Argentina che avevano scelto l'America del Sud invece degli Stati Uniti e così avevano fatto molta fame e poca fortuna. Suonava, Pachito dal Tin, nel tempo fermo della sala da ballo di periferia, unico suonatore, uomo orchestra, con tutta la passione dei suoi nervi e della sue dita per quella coppia sensuale, belli come nella fotografia e piangeva lacrime salate che scendevano per le guance vizze e sulla sua ultima giacca da orchestrale facendo riflessi nuovi sui vecchi lustrini. Piangeva per le donne belle che non lo avevano amato e piangeva anche per i capelli biondi di suo padre nel vento del vapore, da Buenos Aires a Fontanelle, con sbarco a Genova e mai tornato, a riprendere sua madre e lui. Piangeva e suonava, Pachito dal Tin, nel tempo fermo di Buenos Aires, nella sua ultima notte di suonatore di Bandaneon.
(Rispondi)
 
 
Primosire
Primosire il 23/12/09 alle 23:07 via WEB
Naturalmente non può essere in gara, un pò perchè ce n'è già un'altro e poi perchè bisognerebbe modificare il regolamento e consentire la pubblicazione di racconti in gara da 4176 caratteri.
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 24/12/09 alle 00:07 via WEB
Grazie Primosire per questo racconto fuori gara. Ma quante lacrime...
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
Primosire
Primosire il 24/12/09 alle 12:21 via WEB
E' stato ispirato da una donna e, si sa, alle donne piace piangere un pò, di tanto in tanto, anche senza motivo.
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 27/12/09 alle 14:09 via WEB
Ehm... Primosire, io dico che alle donne piacerebbe - e piace - ridere! Ciao :)
(Rispondi)
denis_darija
denis_darija il 26/12/09 alle 19:15 via WEB
Cioè ci provo...tanto non ho più niente da perdere...ho perso anche l'astronave...!!! Allora terrestri mi sembra facile...dunque: mi sono imbarcato in un viaggio AVVENTUROSO...vittima di un...COMPLOTTO...e ho incontratao una immensa...FOLLA...su questo pianeta di FOLLI...quasi mi facevo...la...PALLA...(in quanto alieno...) ma un MAGO...mi salvò...e...insieme con la...BEFANA...mi regalò...un sogno...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 27/12/09 alle 14:09 via WEB
Benvenuto sul nostro pianeta. Vedrai che piano piano ti ambienterai :)) Ciao!
(Rispondi)
a_horse_with_no_name
a_horse_with_no_name il 26/12/09 alle 20:32 via WEB
CREPI IL LUPO
- L’ho visto con i miei occhi.
- Lo dici solo per spaventarmi.
- Era la pinna di uno squalo, ti dico.
- Hallo boys!
- Ciao, piccola.
- Salve.. Chi è quella sventola?
- Una che viene dal nord.
- Per una boccuccia come quella potrei fare follie.
- Bonjour à vous, Messieurs. Cette constipation est insupportable!
- Oui, oui, bonne journée.
- Che ha detto?
- Che non sopporta tutta questa folla.
- Ma quante lingue parli?
- Ho viaggiato molto.
- Capitao, meus cumprimentos.
- Olà.
Poi, tornando a parlare con il suo amico:
- Vedi, caro Pasquale, la sorte gira. E’ solo questione di tempo. Di squali ne ho visti tanti. Alcuni hanno una lunga bocca proprio sul naso, per acciuffare i poveri pesci che si nascondono sul fondo. Altri hanno un’antenna per captare i segnali delle prede, i pesci più deboli. Per non parlare delle pinne, ce ne sono di ogni varietà e misura.
- Oh, ma chi si vede! L’avventuroso Capitano. I miei saluti e speriamo bene!
- In bocca al lupo.
- Che voleva dire? E.. in bocca a chi gli hai augurato di finire?
Il Capitano sospirò contorcendosi attorno ad una grossa femmina, poi riprese a parlare con calma.
- Innanzitutto spostiamoci da qui. Ricorda, non devi sostare troppo a lungo vicino alle femmine, è pericoloso.
- Perché?
- Tu non lo fare e basta. Quello che è passato è un tuo compaesano, è originario dei mari d’Africa. Ha visto la morte in faccia e ne sa una più del Mago. Lui, anzi, loro sono convinti che si tratti di un complotto, ma io non ci credo.
- Capitano, io non ci sto capendo un emipene.
- E’ un brutto periodo, ragazzo mio. Ma non sono gli squali quelli che mi fanno più paura. Piuttosto i loro predatori.
- Chi sono, quelli che si tuffano e ci prendono?
- Si, loro. Io li conosco bene, ne ho incontrato uno in una notte senza luna, strisciavo sotto la pioggia.
Accortosi di avere spaventato l’amico più giovane, la saggia ceca la buttò sul ridere.
- Voi giovani credete a tutto quel che vi dicono. Prendi il Mago: una volta mi disse che esiste un grosso pesce chiamato squalo bianco del quale questi mostri hanno paura. I delfini, poi..
La giovane ceca aveva una fifa tremenda.
- I delfini.. sono pericolosi?
- E’ un mistero. C’è chi dice che proteggano i mostri dal grande pesce, ma forse è solo una leggenda.
Il mostro irruppe nell’acqua col suo tonfo sordo. Chi se ne avvide in tempo scappò. Le grandi chele bloccarono una femmina del branco e la gettarono nella trappola insieme ad altri più piccoli. Il Capitano e Pasquale restarono in bilico aggrovigliati sul bordo della bestia, si dimenarono fino a separarsi e caddero.
Il giovane capitò dalla parte sbagliata.
- Uhuu.. mamma! Come è bello questo.
- Ciro, ma che hai preso le anguille?
- Quell’é capitone!
- Liberiamolo!
Il capriccio della piccola costrinse la sua mamma a mettere l’anguilla nella vasca del bagno.
- Le ho detto una palla, che papà la libera. Portala alla povera signora Assunta.
Con una santa pazienza, l’uomo scese le scale e andò a bussare alla porta della signora Assunta Jovene, vedova Varriale, ma inutilmente. Pensò così di recapitare il pacco alle anziane sorelle pazze del piano ammezzato.
- Chi siete?
- Sono De Maggio, del quarto piano. Vi ho portato un pensiero..
Aprì la befana in persona. Guardò prima l’uomo, poi gli scippò la busta.
- Carmelina! E’ o’ signore dei piani alti. Non vi faccio entrare perché siamo in déshabillée.
- Io vado di corsa.. come se avessi accettato.
Ciro De Maggio fece gli auguri e scappò via felice.
A casa delle signorine Pescecane quella sera si mangiò anguilla fritta.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 27/12/09 alle 14:08 via WEB
Grazie Noname per la tua partecipazione!
(Rispondi)
 
 
a_horse_with_no_name
a_horse_with_no_name il 27/12/09 alle 18:45 via WEB
Grazie a voi, è stato un piacere. Ho letto tutti gli altri racconti, ma non dirò nulla fino al 6 gennaio. Il racconto l'avrei forse intitolato Samarcanda, come la canzone di Vecchioni. Ceca è il nome delle anguille adulte, quelle che hanno alle spalle una migrazione. Le anguille femmine adulte a Napoli si chiamano capitoni. Il capitone è un classico della tradizione culinaria partenopea e si gusta per lo più a Natale (purtroppo per lui). Per la milionesima volta, Buone Feste a tutti.
(Rispondi)
Roby.Tras
Roby.Tras il 27/12/09 alle 15:42 via WEB
Corre il lupo, nella sconfinata steppa … incontro all’alba, che si tinge di rosso. Corre il lupo… senza fermarsi mai, in un AVVENTUROSO viaggio che lo porterà chissà dove!? Corre il lupo… in un Mondo lontano, ai confini della realtà, laddove i desideri si incontrano con i sogni e gli accadimenti si confondono con “i fatti”. Laddove la BEFANA è una vecchina “reale” e Babbo Natale, il vicino di casa. Lupo, spirito indomito e leale, corri lontano… da ogni COMPLOTTO che contaminazione è; dalla follia dell’Uomo, confuso nella FOLLA, senza più identità. E non smettere mai, di inseguire quel sogno che è anche il mio sogno; di inseguire quel sentimento che si trova tra il sogno e la veglia, dove tutto è più vero… anche io, anche tu. E quando lo raggiungerai… trova il MAGO che girare il Mondo fa! E guardandolo negli “occhi bambini”, fatti svelare quel che nessuno vuol farsi svelare. Chiedigli di leggere la PALLA del futuro, ma non farti raccontare l’irraccontabile. Non dargli questo peso! Leggi i suoi occhi, ascolta la tua Anima… E se avrai una vita lunga, corri e Vivila, istante per istante, dando sempre il meglio di te; se avrai una vita breve, idem. Perché la Vita, che sia “breve”, che sia “lunga”, merita sempre di essere vissuta… per te e per chi non può farlo. E allora vedrai… come ogni istante si trasformerà in un’intera Vita; come ogni sentimento sarà vissuto come Eternità; come lo scorrere del sangue nelle tue vene… <<Sarà lupo che corre nella steppa>>. In bocca al lupo, mio caro lupo! CARPE DIEM. ©Roberto Trasmondo
(Rispondi)
 
Roby.Tras
Roby.Tras il 28/12/09 alle 13:23 via WEB
La mia prima volta con voi... è una gioia. Preciso che: "IN BOCCA AL LUPO!" è il titolo che non è stato convertito nello script della pagina; i miei "voti" saranno espressi, dopo aver letto anche l'ultima poesia partecipante al concorso. Fantastico nuovo Anno a tutti voi.
(Rispondi)
 
 
Roby.Tras
Roby.Tras il 28/12/09 alle 13:55 via WEB
Errata_corrige: il titolo è "Crepi il Lupo!". ...chiedo venia!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 28/12/09 alle 15:08 via WEB
Benvenuto Roberto! E' un piacere averti qui, grazie per la tua partecipazione. Per quanto riguarda le votazioni, ci sarà un apposito post e qualche giorno per decidere... dopo il 6 gennaio :)) ciao!
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 28/12/09 alle 05:30 via WEB
eccomi... solo perche' senza racconto non ti fanno entrare alla orgia a casa di Andrea e manco ti lasciano votare! uffa come son permalosi sti scrivolatori padroni! Bacini e bacini

Io alla BEFANA non ci credo più, disse Marco con lo sguardo sereno.
Gli occhi erano pero’ gonfi e rossi.
Aveva pianto tutta la notte. Forse ancor di più.
Ai suoi 5 anni capì per la prima volta cosa era la morte di una illusione.
Un anno fa aveva seppellito Giuseppe, il suo coniglio.
Pianse per quasi una settimana.
Ma la Befana?
Era un dolore ben diverso. E lui, coi sui pochi anni, se ne accorgeva.
Pungeva questo male.
Non come quando era morto Beppe. Quella era stata una mancanza concreta, un vuoto tra le mani.
Ma la Befana?
Era come se Beppe morisse in continuazione dentro di lui.
Mille volte la puntura del vaccino.
Quel terrificante silenzio quando mamma era arrabbiata e non gli parlava per ore.
La Befana non esisteva.
Da quel momento ebbe occhi diversi.
Non perse i suoi occhi di bimbo, ma cominciò a notare delle cose che non aveva mai notato. La realtà, forse.
Vide che non sarebbe mai stato uno astronauta ne’ un archeologo AVVENTUROSO.
Vide che sua mamma spesso aveva il sorriso stanco.
Vide che suo padre faceva un gesto ridicolo quando mangiava del pane. Tutte le dita insieme. Questo gesto lo intristiva. Come se suo padre non fosse suo padre ma suo figlio.
Aveva occhi nuovi da quando la Befana era morta.
La vita l’aveva portato del carbone. I suoi, il desiderato camioncino rosso.
Marco crebbe, ma non poté più dimenticare quel feroce COMPLOTTO della realtà che ai suoi soli 5 anni aveva ammazzato la Befana.
Era un uomo decente ma aveva gli occhi spenti ed il sorriso era un passerotto fragile.
La Befana non esisteva.
Al tempo giusto, Marco sposò una donna un po’ bambina e come prevedibile, con lei tornò a sognare.
Semplice, la Befana era di nuovo viva partorita dalla pelle e dall’anima di una donna che amava e che lo amava.
Ebbero due figli: Alessandro e Ciro.
Anche se avrebbe voluto essere un MAGO e ammaliare la FOLLA coi suoi misteri, Marco era diventato un professore d’istoria.
Quindi, raccontava a sua moglie di re e d’imperatori e lei con la voce sempre piena di personaggi, rendeva il mondo una favola giocosa.
Incantava tutti e tre con le sue storielle impossibili. Perché tutto diventava possibile in lei. Specie l’impossibile.
Spaventava la disperazione sua moglie. La paura era una PALLA e lei era un portiere portentoso. Sempre con la meta invitta. Una tigra a difendere la allegria.
Quando Marco ascoltò dire Alessandro “Io alla befana non ci credo più”, pianse per la prima volta davanti al figlio.
“Vabbene papà non ti preoccupare faremmo che Ciro non lo sappia che la Befana non esiste”, diceva la voce piccina di Alessandro.
Marco cercò lo sguardo di suo figlio. Un lago sereno, come gli occhi di sua moglie.
Guardò quel lago, a lungo.
Trovò se stesso tanti anni fa.
Trovò suo padre con quel suo gesto torpe.
Trovò suo figlio fatto uomo.
Si coricò ancora in quell’abbraccio minuto.
Sentiva la manina piccola che gli accarezzava la testa e gli diceva “non piangere papà ce la faremmo, Ciro crederà ancora alla Befana. Lo proteggeremo insieme. Io e te”.
“Sarà difficile, Ale”.
“Ci riusciamo dai papà” e Ale gli fece l’occhiolino. Un gesto di uomo nel visino di un bimbo.
“Crepi il lupo allora”! Ride Marco.
“No, papà, questa volta lasciamolo vivere il lupo. È un cucciolo”, gli ride sopra il pupo.
Sì, suo figlio sarebbe stato un uomo perbene, pensò Marco e non poté che sorridere come un bimbo che sa che la Befana esiste e che la vita è un cucciolo di lupo a cui ne vale la pena fare crescere. Anche sapendo che ha le unghie affilate.
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 28/12/09 alle 11:02 via WEB
Vedi elliy? Si è sciolta la neve e sotto c'era la nostra Gabri!
Finalmente torna il sereno -:))
Quella manina che accarezza "il capoccione" del padre è galeotta!Ciao Gabri e complimenti! Smackk :))
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 28/12/09 alle 15:09 via WEB
Evviva! Finalmente è arrivato anche il racconto di Gabry! Hai ragione Socrate: è tornato il sereno :) Baci a tutti e due!
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 28/12/09 alle 20:14 via WEB
Dopo le abbuffate natalizie, ecco il mio fuori gara! Baci!!! CREPI IL LUPO! Il fascino di Monna Lisa- Fin da quando era un ragazzino solitario con i calzoni corti, che giocava a palla nei campi sbucciandosi i ginocchi fra i rovi e i cespugli di ortiche, aveva già questa idea fissa della Gioconda: durante una lezione l'insegnante aveva mostrato ai suoi allievi una foto del famoso dipinto e per lui era stato amore a prima vista...una strana sensazione di rimescolio interno, un formicolio in tutto il corpo che da quel momento in poi avrebbero sempre caratterizzato i suoi incontri con la dama dal sorriso più enigmatico del mondo. Fu proprio allora che decise che da grande sarebbe stato un pittore, un bravissimo pittore, cosicchè un giorno avrebbe potuto essere in grado di riprendere alla perfezione nei minimi particolari, fin nelle linee più impercettibili del volto, la donna dei suoi sogni. E così era stato: era divenuto un artista nel suo genere, un mago dei pennelli, richiesto in tutto il mondo, famoso anche per il carattere impulsivo e avventuroso che non finiva mai di sorprendere perfino chi lo conosceva bene...non si sottraeva mai a nessun rischio e pericolo, pur di ottenere ciò che gli stava a cuore. E anche ora, nonostante gli anni trascorsi, il sorriso di Monna Lisa che lo aveva rapito da bambino continuava a stregarlo ed intrigarlo come allora a tal punto da fargli decidere un'impresa che per i più non avrebbe avuto alcun senso: non pago di poter rimirare la sua bella di giorno assieme alla folla di visitatori che assiepava quotidianamente le sale del Louvre, concepì la stravagante idea di poter passare una notte da solo con lei, senza doverla dividere con nessuno e lontano dal clamore dei visitatori invadenti e rumorosi!... Era una follia, ma questo era un tratto distintivo del suo carattere e non poteva farci niente, così il giorno prescelto, quello della Befana, s'intrufolò con tele e pennelli fra la marea di turisti e studenti in contemplazione e, pochi minuti prima della chiusura, senza pensarci due volte e senza un piano ben preciso, si nascose indisturbato in uno sgabuzzino in prossimità della sala e si acquattò in silenzio, aspettando la notte. Non si trattava di nessun complotto ai danni del famoso dipinto,sia ben chiaro: desiderava soltanto trovarsi da solo al suo cospetto per poter tentare di riprodurre intimamente quei tratti che lo avevano fatto innamorare...sarebbe stata la notte più bella della sua vita! E quando sul museo scese il silenzio e ogni luce fu spenta, eccolo davanti a lei, il cuore in gola dall'emozione, lo sguardo rapito, le mani sudate che non riuscivano quasi a reggere il pennello...la Gioconda lo fissava con quel famoso sorriso che aveva incantato intere generazioni, le mani leggiadramente appoggiate l'una sull'altra, negli occhi chissà quale pensiero, quale interrogativo...che mai avrebbe pensato di lui, che gli avrebbe detto se solo avesse potuto...! Trascorse la notte in muta e ininterrotta conversazione con la dama del ritratto, senza aver nemmeno tentato di riprodurre una piccola linea del suo volto, un tratto delle mani, un panneggio delle vesti...ipnotizzato e affascinato dalla infinita gamma di emozioni suscitate in lui... e quando fu l'alba e i primi rumori e voci cominciarono ad animare il museo che si stava preparando ad una nuova giornata di visite, si rese conto che avrebbe dovuto nascondersi al più presto nel suo rifugio improvvisato, se non avesse voluto farsi sorprendere dai sorveglianti prima di ricongiungersi ai visitatori e uscire. Era difficilissimo staccarsi dal dipinto, ma necessario...e proprio nel momento in cui, raccolte tele e pennelli, si volse in un ultimo saluto adorante, per un attimo, ma solo per un fugace istante, ebbe la netta e precisa impressione, inspiegabile, che le leggiadre labbra di lei s'increspassero e, sornione, gli sussurrassero qualcosa...non emisero alcun suono, nemmeno il più impercettibile a orecchio umano, ma lui non si stupì affatto e fu immediatamente sicuro di aver compreso...”Crepi il lupo...!” mormorò in risposta con un sorriso grato, prima di dileguarsi, appagato, nella luce rosata dell'alba.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 30/12/09 alle 22:49 via WEB
Che storia romantica Tesi... mi piacciono questi effetti collaterali delle abbuffate natalizie :) Ciao, grazie!
(Rispondi)
lafatadelmare
lafatadelmare il 29/12/09 alle 16:23 via WEB
Ciao a tutti, ho letto per caso e vorrei partecipare anch'io...in qualche modo mi sono sentita invogliata da questa simpatica iniziativa...naturalmente abito così lontano che il mio piatto di spaghetti dovrà mangiarlo qualcun altro ma sono sicura che non mancheranno le buone forchette!!!...ECCO QUI IL MIO RACCONTO: "CREPI IL LUPO".......... L’uomo aprì il portafoglio e tirò fuori delicatamente una foto vecchia di qualche anno, era un po’ sgualcita perché da qualche tempo faceva questa operazione quasi di continuo e con una caparbietà che lo spingeva a farlo subito non appena la sua mente andava in quella direzione. A volte il desiderio lo prendeva irrefrenabile mentre era a tavola, oppure al lavoro o ancora in mezzo agli amici, in quel caso cercava subito un bagno dove rifugiarsi e chiudeva a chiave la porta alle sue spalle. Poi, con il grande sollievo di trovarsi da solo, apriva il portafoglio e, con due dita tirava fuori la piccola foto a colori. Si incantava a guardarla e… godeva! Anche se ormai da anni la teneva con sé, anche se ormai da anni era diventata la sua compagna segreta, lui godeva come un matto a guardarla. Sognava…sognava un’altra vita che a lui, essendo poco avventuroso e molto casalingo per natura, era piaciuta tantissimo, prima, quando poteva tenerla tra le braccia! Ogni volta la stessa donna lo guardava dalla foto, gli sorrideva appena, con le labbra schiuse, con gli occhi colore delle viole a primavera, con le guance rosate come petali di geranio e con quel nasino delizioso che lui amava tanto. Era unica la sua Marilla, aveva un piccolo naso un pochino adunco con una gobbetta in cima che le dava l’aria di una ragazza seria, quel tipo di donna che si dedica alla casa e alla famiglia e non ha grilli per la testa, e le stava così bene quel naso sulla faccia, le avvicinava gli occhi, che erano un pochino troppo larghi, rendendo armoniosa la forma del viso che lo circondava. Come sempre l’uomo sospirò guardando la foto, ripensò a quel sei Gennaio in cui un ragazzino per strada aveva gridato al suo amore – Befana!- Lui si era subito girato verso di lei per darle un bacio e farla ridere con qualche parola scherzosa, ma lei si era scostata e con gli occhi lanciava spade di fuoco al piccolo che era già lontano. Da quel giorno si era compiuto un complotto contro di lui, i parenti, gli amici, perfino i condomini del palazzo, tutta una folla venne interpellata da Marilla e la risposta era sempre la stessa- La faccia è tua cara, devi decidere tu!- …E lei aveva deciso. Nonostante lui l’avesse pregata, nonostante le avesse promesso viaggi da sogno e gioielli da favola, nonostante lui avesse perfino pianto, lei aveva ormai preso la palla al balzo e correva inarrestabile alla meta! Mai si era sentito così inutile e stupido, non riusciva a capire il perché bisognasse cambiare una cosa già perfetta, una cosa che, per lui, era perfetta e lo rendeva innamorato pazzo della sua donna ad ogni sorgere del sole e ad ogni calar della luna. Avrebbe voluto essere un mago per tornare indietro e cancellare quel giorno, quel bambino, quella voce, quella parola! Ma ormai poteva soltanto guardare quella foto, l’unica che gli era rimasta, perché lei aveva distrutto tutte le altre. La teneva nascosta nel portafoglio, sempre con sé, nella tasca interna della giacca, sul cuore. Era innamorato perdutamente di quella foto e della sua Marilla; questa moglie nuova, col naso nuovo e rifatto non la conosceva, non la capiva, non riusciva a sentirla sua…l’aveva lasciata due mesi dopo l’intervento…era andato via di casa, con una valigia e una sola frase:- In bocca al lupo-….la voce di lei gli era arrivata chiara e forte alle spalle….- crepi il lupoooooo-…........lafatadelmare
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 30/12/09 alle 00:08 via WEB
..acc... un altro dramma dovuto alla mancata osservanza dell'undicesimo comandamento!!! :)) Benvenuta a bordo fatina!
(Rispondi)
 
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 30/12/09 alle 00:56 via WEB
e io che volevo scrivere di peccati e di perversioni e questo gioco mi pija giusto in periodo di astinenza di cattiverie e oscenita'! naggia!
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc Phill il 30/12/09 alle 11:03 via WEB
Normalina , Normalina! Non stuzzicare il "lupo" che dorme ... ahahah!Ciao Ciao !
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 30/12/09 alle 22:59 via WEB
Ciao fatadelmare, benvenuta! Grazie per il tuo racconto e... mai dire mai, riguardo quel piatto di spaghetti! Pensa che stavolta persino la nostra Gabry ci sta facendo un pensierino (dall'Argentina!!!). Vero Gabryy???
(Rispondi)
 
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 31/12/09 alle 08:40 via WEB
Grazie per il benvenuta, in questo giorno ultimo dell'anno è bello sapere che ci sono ancora posti a tavola!...Vi mando i miei auguri di un Anno Nuovo migliore di questo che va via perchè anche se fosse stato meraviglioso può sempre migliorare!...Tanti auguri a TUTTI...
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 31/12/09 alle 14:02 via WEB
Grazie, mille auguri anche a te fatadelmare! Il posto c'è, la voglia di procedere insieme anche... un abbraccio e buon 2010!
(Rispondi)
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 30/12/09 alle 15:51 via WEB
E' l'ultimo. Lo giuro!
Crepi il lupo

Nella notte precedente il giorno della Befana, nella penombra triste e silenziosa della sua casa di giovane vedova, Laura decise che non ne valeva più la pena e, puntatasi al petto la Beretta calibro 9 del marito, si sparò un colpo dritto al cuore.
Il destino però ordì un piccolo complotto e la fece risvegliare tra candide lenzuola, asettici tubicini e pulsanti monitor: quel mago del professor De Bernardis l’aveva salvata lasciandole dentro, ad imperituro ricordo, una piccola palla di piombo.
Nei giorni seguenti Laura si chiese sovente perché mai fosse rimasta su questa terra e cercò il conforto della capo infermiera, la silenziosa e determinata Suor Germana, che l’assisteva con accanimento e fede.
La religiosa, sebbene da tempo fosse pervasa dall’angoscioso dubbio che le sorti umane fossero affidate più che alla Divina Provvidenza ad un maggiormente laico e cieco “fato”, si sforzò con dotte argomentazioni affinchè Laura si convincesse che ogni essere vivente è arbitro e padrone della propria esistenza e ha dunque il compito precipuo di lottare e dirigere verso il bene, il proprio destino.
In sala riabilitazione Laura, ancora convalescente, conobbe Luigi un bel ragazzo rimasto paraplegico a seguito di un avventuroso incidente automobilistico, e capì che qualcosa stava scavando con le unghie da dentro la sua anima per ritornare alla luce.
Quando lasciò il reparto, Suor Germana era lì, sulla soglia, per salutarla e, più forte di ogni autocontrollo invece che alle consuete espressioni dal forte contenuto religioso cui faceva sempre ricorso in quei casi, ecco che le scappò di bocca uno stravagante: “In bocca al lupo!” a cui Laura rispose con un gioioso: “Crepi!”
La ruota della vita riprese dunque a girare e per i successivi due anni Suor Germana ricevette con cadenza mensile, lettere e cartoline dalla sua giovane amica.
Laura le raccontava quanto fosse appassionato l’amore che stava vivendo, le descriveva la serenità delle sue giornate ed esprimeva la convinzione che nessuno abbia il diritto di sottrarsi al volere di Dio e decidere per sé, togliendosi ad esempio la vita. Il caso non esiste, scriveva, tocca a noi darci da fare: la vita e le sue scelte sono in mano nostra ed era per questo che lei stava ricominciando a fare progetti, sognare e proiettare nuovamente la sua ombra sui marciapiedi del domani.
Suor Germana, nel raccoglimento della piccola cappella, pregava più forte che poteva per scacciare il demonio che si insinuava mellifluo nella sua mente ogni qual volta, nel reparto, vedeva spegnersi vite senza che riuscisse a darsi un perché.
Una mattina di sole, mentre sorseggiava il caldo tè del mattino, la religiosa si sentì perduta e senza più riparo alcuno.
Scorrendo la cronaca cittadina gli occhi le erano caduti su una notiziola di poche righe a piè pagina che titolava, in neretto:
“Giovane donna si accascia al suolo all’improvviso all’interno di un bar. La folla indifferente, le passa accanto con i vassoi dei pasticcini”.
E proseguiva:
“Ieri, domenica 18 settembre, la pallottola con cui anni fa Laura C. aveva voluto darsi la morte e che una mano misteriosa aveva arrestato a pochi centimetri dall’ obiettivo, ha ripreso il suo cammino e ha portato a termine l’ incarico. La giovane donna è stata colpita dritto al cuore ed è rimasta uccisa proprio quando, riferiscono amici e parenti, pare non avesse più nessuna voglia di lasciare questo mondo”.
Suor Germana non si accorse nemmeno della lacrima che lenta, scendeva da sotto le lenti. Era troppo concentrata a fissare la piccola croce appesa sulla parete di fronte, proprio sopra la porta.
………………………………………The End
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 30/12/09 alle 23:01 via WEB
Carpe... e vorresti concludere la serie dei fuori gara con questa storia così triste triste triste???
Un abbraccio, grazie :))
(Rispondi)
lupi2009
lupi2009 il 31/12/09 alle 00:55 via WEB
CREPI IL LUPI Era stato il suo sogno sin da bambina. Diventare Medico ed andare in Africa. Per questo aveva accettato di andare tutte le mattine in quella scuola frequentata da ragazze bionde con i capelli di seta. E per una che aveva una cascata di ricci neri e tanto di efelidi non era, diciamo così, un habitat congeniale. Hai voglia di parlare di brutti anatroccoli e cigni. Lì ci voleva un Mago ! Anche Saint’Exupery avrebbe avuto maggior remora a parlare di bellezze interiori, se avesse saputo che in Italia quello era il tempo di Gloria Guida. E l’unica riccia e mora era Mafalda o nel migliore dei casi Marcella Bella che cantava canzoni deliranti. Quando poi la sorte crudele si portò via quelle 2 diottrie in cambio di un paio di occhiali decise che le restava solo la carta dell’intelligenza. E chi sono i personaggi più scemi in assoluto, che credono d’essere molto intelligenti? I Medici. Così era arrivata su quell’aereo il giorno della Befana per andare in uno stato Indiano a salvare vite così come gli Spagnoli erano partiti per salvare anime che già stavano beatamente in mano a Cristo prima che arrivassero loro . All’arrivo le venne incontro un ometto piccolo e tondo con un cartello tra le mani dove era scritto il suo nome. Sembrava gentile e servizievole ma appena saliti in macchina le piantò un coltello al collo e le chiese “Sei pronta per un viaggio avventuroso ?” “Ma che succede? Stai sbagliando. Sono un medico” “Bionda, so benissimo chi sei e cosa fai qui. Questo non è un complotto contro te o altri. Ci serve un medico e scoprire che sei pure una bella bionda non guasta. CAZZO. Sono mora da 40 anni e per dar retta a quei due mentecatti dello psicologo e del parrucchiere vado a morire ammazzata in una città di cui non saprei scrivere il nome. Poi con un filo di voce “Ma se non è un rapimento cosa vuoi da me ? “ “Lo saprai” Intanto l’automobile procedeva spedita attraverso strade colorate, brulicanti di folla. Quando sembrava proprio di essere arrivati alla fine del mondo, comparve una baraccopoli. Lei fissava con disgusto il fango, le fogne a cielo aperto le donne che cucinavano fuori dalle baracche i bambini che correvano ovunque. La condussero in una di quelle baracche; dentro un uomo anziano seduto su una stuoia. Quando entrò lui la salutò con la grazie e l’eleganza di un profeta quindi le disse “ Mi dispiace aver usato dei modi così sgradevoli e sconvenienti, ma abbiamo bisogno di un medico per i nostri figli, per i nostri vecchi. Vuole aiutarci nel tempo del suo soggiorno in questa città ?” Ci sono domande nella vita che sembrano richieste, ma non lo sono. Ci sono persone che sembrano persone e invece sono Gandhi o Cristo o Maometto o chi cavolo ti pare. Ci sono bivi che non sono alternative. Sono opportunità. Si possono lasciare e tutto procederà come sempre, anche benino. O si possono cogliere . Mentre pensava a queste cose un bimbo irruppe nella baracca inseguendo una palla che aveva colpito e rotto l’unica brocca di acqua presente. Il vecchio sorrise al bambino tranquillizzandolo per il danno fatto. E lei pensò “Se mi giro di scatto ora che sono distratti, riesco a raggiungere l’auto e fuggire” Il bambino la guardò e chiese “Resti ?” E lei rispose “Si”. Sentì il Vecchio dirle “ Grazie. Come si dice da voi:In bocca al lupo” e mentre una donna l’accompagnava fuori, aggiunse “Lei è una donna molto bella, peccato abbia dei capelli così chiari”. Lei non si girò, solo sorrise sussurrando “Crepi il lupo”
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 31/12/09 alle 14:04 via WEB
Lupi, evviva!!! Grazie per il tuo racconto! Buon Anno :))
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 31/12/09 alle 19:43 via WEB
Ecco finalmente il mio raccontino, sperando nella clemenza della nostra Elliy e di voi tutti.
CREPI IL LUPO !
C'era una svolta, in fondo al bosco, che portava alla casetta di un vecchio mago.
Il mago viveva da lunghi anni in perfetta tranquillità e così avrebbe continuato a fare, se un giorno non si fosse trasferito da quelle parti il piccolo Edo con la sua mamma.
- Edo! Mi raccomando, non superare quella svolta, potrebbe essere pericoloso! - lo metteva in guardia la povera donna.
- Non ti preoccupare, mamma, crepi il lupo, crepi il lupo! - rispondeva come sempre il ragazzino.
Ma un giorno, inseguendo la sua palla, inavvertitamente il piccolo Edo superò quella svolta... e dinanzi ai suoi occhi apparve la casetta del mago.
- Che bella casetta! - pensò, avvicinandosi piano piano.
Fece un giro intorno, ma non sembrava esserci nessuno. Neanche un filo di fumo dal camino...
E così ne approfittò e cominciò a far rimbalzare la palla contro il muro.
Pum – pum – pum...
- Che succede? - esclamò il mago, bloccandosi nel bel mezzo dell'azione.
- Proprio adesso ti fermi? - si lagnò la Befana.
- Ma non senti? C'è qualcuno lì fuori – e il mago scese dal letto per andare a sbirciare tra le imposte.
Pum – pum – pum...
- E' un ragazzino, con una maledetta palla!
- Ma che cos'è questo, un complotto? Ogni volta un problema... Torna qui, Merlino! Quello si stancherà e se ne andrà.
Pum – pum – pum...
Il vecchio mago scivolò di nuovo tra le lenzuola:
- Dove eravamo rimasti? - e riprese a baciarla qui e là, visto che al momento non era possibile fare altro...
- Certo non sei più quello di una volta... alla faccia del rapporto avventuroso - sospirò lei.
Pum – pum - patapum – patapum – pum – pum!
- E che è? Ma c'è una folla lì fuori?? Ma come si fa con questa confusione, dico io? - e il vecchio Merlino si accasciò di lato.
- Fagli un incantesimo, trasformalo in un ranocchio, in un sorcio, in un pesce, anzi! - gli suggerì lei stizzita.
- Non posso...
- Perchè no? Almeno digli qualcosa, caccialo via!
- E va bene, ci provo.
Il vecchio Merlino si tirò su stancamente, infilò la vestaglia blu, quella con le stelline, acchiappò la bacchetta che aveva lasciato sul comodino, si trascinò fino alla finestra, aprì le imposte e cominciò a canticchiare:
- Higitus Figitus Abracadè, vattene bimbo o peggio per te! Higitus Figitus Abracedè...
- Crepi il lupo, crepi il lupo! Crepi il lupo!... - strillò il ragazzino per tutta risposta e...
Pum – pum – pum!
La Befana saltò in piedi sul letto:
- Ma chi è? Ancora lui?
Tutta nuda e scarmigliata si lanciò contro la finestra, scaraventando da un lato l'ormai traballante Merlino:
- Edo?? Per la miseria, pensavo di averti sistemato.... Adesso ci penso io!
Appoggiò i gomiti sul davanzale, mise le mani ai lati della bocca a mo' di megafono e urlando, con tutto il fiato e la rabbia che aveva in corpo, gli lanciò contro la più atroce delle minacce, in grado, da alcuni secoli in qua, di spaventare a morte il più coraggioso dei bambini:
- Ah regazzììì, mo' te lo buco 'sto palloneee!!!
:))
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc Phill il 01/01/10 alle 01:40 via WEB
...secondo me se al posto della Befana , ci stava la Arcuri ...col cavolo che il Mago sentiva il ragazzino! :)) Buon Anno a tuttiiiiiii! :))
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elliy.writer
elliy.writer il 01/01/10 alle 17:47 via WEB
Il mio piccolo Edo!!!! Ecco dov'era finitoooo! E' tornato a casa raccontando di avere bucato il pallone tirandolo su un cespuglio di rovi, dietro la svolta (ahahahahah!)! Ma... non ha detto niente di niente su quell'occhio nero... chissà ...
Sabinnn! Non sono gelosa dai, si sa che le nostre migliori creaturine finiscono col prenderci la mano e vivere di vita propria :))) Bell'inizio di anno, grazie! Auguri :)
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Roby.Tras
Roby.Tras il 31/12/09 alle 19:57 via WEB
Possa essere il nuovo anno così come avete in cuore... Roberto
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elliy.writer
elliy.writer il 01/01/10 alle 17:45 via WEB
Altrettanto per te, Roberto :))
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Ed.Felson
Ed.Felson il 02/01/10 alle 16:48 via WEB
La periferia è luogo di frontiera dove il concetto “avventuroso” non ha fascino ed il complotto potrebbe amalgamare il mago e la Befana diluiti tra la folla afona delle opportunità perdute. Qui l’attenzione coniuga l’istinto e il suo composto alchemico produce sinergie che generano un paguro..come la simbiosi tra un clochard e una puttana. L’intermezzo tra clienti orfani di loro stessi è il tempo che regalavi alla panchina..attimi di solitudine vissuti insieme e rubati allo squallore..dove la minestra della mensa veniva riscaldata nel bidone ed il cucchiaio la divideva in due..dove estrapolavi un fotogramma e condividevi una parola..un pensiero..dove capii che puttana può far rima anche con mamma.. Un bimbo..sempre attore dei tuoi discorsi..sempre pulito..a posto e ben vestito..la scuola..i compiti insieme..le ore rubate al sonno per non rubare a lui la mamma..l’amica che lui chiamava zia e che tu pagavi per non farlo sentire solo.. Io ascoltavo e basta..come palla afona priva del suo rimbalzo..ascoltavo la tua assonometria perfetta dove il punto di vista si proiettava perpendicolare al sogno..dove l’obliquo del sole veniva raddrizzato dal tuo amore..un amore che includeva un treno..il rapido Milano-Roma diventava una speranza..quella di fuggire dal tuo presente su quel treno da signori..verso il futuro..tranquillo per te e di successo per tuo figlio. Ma la periferia di un clochard e una puttana è strana e trova normale anche il concetto di “scomparsa”..e che non venisti più..le incognite che si mescolano a mille varianti per dare un risultato indefinito..il cucchiaio che semplifica la divisione e imbocca una minestra sciapa e fredda. E..quando il bidone arse anche l’ultima equazione riprese corpo il postulato della stima e dell’ultimo pensiero..la tua amica che pagavi mi disse “questa lettera è per te clochard” e mi disse ancora che un giudice borghese aveva sentenziato che nel sonetto della vita mamma non faceva rima con puttana e che tuo figlio non l’avresti visto più.. Hai aspettato il rapido Milano-Roma a braccia aperte..pettinata e ben vestita e sei partita sorridendo sotto il treno da signori.. La lettera..un foglio grande e quattro parole scritte con la precisione di un punto cardinale.. “In bocca al lupo”.. La chiudo e la ripongo in tasca..alzo il bavero..accendo un toscano..oggi è freddo..il treno fischia la sua fretta.. “crepi il lupo”..
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Ed.Felson
Ed.Felson il 02/01/10 alle 16:53 via WEB
Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale..anche perchè l'attrice del racconto sono omai tanti anni che è "partita"..
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elliy.writer
elliy.writer il 02/01/10 alle 17:00 via WEB
Ecco finalmente Ed! Grazie :)
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Writer_lady
Writer_lady il 03/01/10 alle 12:15 via WEB
“Crepi il Lupo. E quel disgraziato di Ivan!” -Hai promesso! -Non sono un mago! Non sono attrezzato per camminare sulle acque! Ma Ivan è o non è un estetista, dietologo, lookologo? Che avrò chiesto mai! Una toccatina qui, un’aggiustatina là. -Poi quest’anno va molto di moda la donna morbida. Soffice. Pan di zucchero. -Stile befana? Non ci credo! -In mezzo a una folla di veline e letteronze, sexy come un manico di scopa, farai la tua porca figura! -Per caso mi hai dato della porca, Ivan? Sono una femmina italica. Quella che la Bellucci se la sogna. Quella con la quinta, coppa damigiana… Quella col sedere a puff e il giro coscia a palla. Con l’adipe che ama il metro avventuroso. Quella che rischia sulla bilancia e sfida l'ago reimpostando lo zero sull’ottanta! Quella che con la cellulite ha stretto un patto. Ha ordito un complotto: restiamo nascoste fino all’estate sotto la gonna stretch ed esplodiamo in tutto il nostro bitorzolame nelle acque agostane quando in TV è un fiorire di alghe GUAM e cinture vibromassaggiandimagranti! -Cara, non posso. Non faccio miracoli. Ti faccio i miei “in bocca al lupo” di cuore, cercati un altro imbonitore e più paziente di me. Tu non obbedisci. Non stai alle regole. -Certo, mai stata conformista. -Extrasformista, allora. Parlo contro il mio interesse. E ti sono amico. Accettati! -E tu … affettati! Sgrunt! -Siamo alle solite: le signore non vogliono Verità. Soltanto Storie. E, per giunta, travestite da Verità.
(Rispondi)
 
Writer_lady
Writer_lady il 03/01/10 alle 12:17 via WEB
Ma non era questa l'impaginazione, ahimé!
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elliy.writer
elliy.writer il 03/01/10 alle 21:04 via WEB
Grazie Stef!!! Non preoccuparti per l'impaginazione, ci penso io copiandolo sull'apposita pagina :) Baci********
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MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 03/01/10 alle 20:16 via WEB
"Ma cosa accade? Tu non piangi e non parli stasera, come un bimbo mi guardi severa...." La musica andava ed era successo di nuovo.. maledizione come poteva essere... solo pochi giorni prima aveva detto alla sua amica "no, basta, basta uomini.... ", ed era convinta... la vita era così bella, troppo bella per complicarla...ma la vita era anche avventurosa.. come avventuroso era lui... ma chi l'aveva mandato.. da dove era sbucato.. un mago, un complotto, una folla di maghi! Una folla di complotti! Certamente, non c'era altra spiegazione! Lei non aveva fatto niente. Era stato quel buffet , all'azienda, Eleonora non c'era, quel giorno, e lei ci era dovuta andare da sola. Si seccava un pò in mezzo a tanti colleghi che non conosceva; si era seduta in un angolo e aveva mangiucchiato qualcosa, guardandosi in giro. E lo aveva visto. Il capannello dei più affiatati, qualcosa di divertente da osservare... un gruppo di donne attorno a un uomo.. solito, aveva pensato lei... osservava e ascoltava i loro ritmi e rituali involontari, scherzi e risa e movenze e gesti e così non si era accorta che lo stava fissando.. e per giunta, orrore, mangiucchiando una cannuccia.. e per giunta ora LUI stava guardando proprio lei... allarme, distogliere lo sguardo, cercare qualcuno con cui parlare, NON guardare più da quella parte sennò quello chissà che si credeva.. ma quando mai.. le solite fantasie.. se solo ci fosse stata Eleonora... ma mentre si stava riconcentrando sui salatini una voce, accidenti, una BELLA voce "Scommetti che indovino cosa stai pensando?" Cristo. "Ah si? Io se fossi in te non mi sbilancerei troppo.. potrei anche accettare la scommessa..." Ma non c'era qualcosa di più stupidissimo da dire??? Eppoi, perchè cavolo aveva rilanciato??? "Stai pensando che ti annoi a morte...." "Prego? " Accidenti e maledizione. Maledizione e accidenti. E poi lei aveva risposto.. e lui aveva continuato... Un mago. Un indovino. Un indovino di lei.. il solito gioco non cascarci-il solito gioco non cascarci.. ma.... in fondo non era ancora una vecchia befana, e se ne compiaceva qualche volta, come tutte le donne... Eppure le difese erano alte e ben guarnite, torrioni possenti su cui stavano stipate nell'ordine palle di fuoco, colate di lava, nugoli di frecce, catini di chiodi.. tutto.. tutto pur di non soffrire ancora... E invece lui aveva cominciato a giocare a palla col suo cuore.. lei non aveva fatto niente... oh, se conosceva quel dolce gioco.. quando si inizia, non ci si può più fermare... Nulla avevano potuto le difese, forse la mano che le reggeva era troppo esile... non le era rimasto che dire "crepi il lupo"... e via, viso alto, cuore aperto e lancia in resta, partire per un'altra battaglia.
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elliy.writer
elliy.writer il 03/01/10 alle 21:05 via WEB
E via!!! Ecco anche Marion :)) Grazie!
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MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 03/01/10 alle 20:17 via WEB
Troppo bello questo gioco, ho già leggiucchiato qualcosa, la carpe ha esagerato :))) ciao raga.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/10 alle 21:06 via WEB
Felice che risulti divertente! Ciao :))
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Primosire
Primosire il 03/01/10 alle 21:49 via WEB
Maamma, quanta concorrenza! Ed io che speravo questa volta di piazzarmi, sempre dopo Marion, ma un pò meglio della volta scorsa...! Vabbè, mi restano comunque le mie soddisfazioni di meccanico.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:39 via WEB
Primosire, che gusto ci sarebbe a giocare da soli? ... Ciao :))
(Rispondi)
vi_di
vi_di il 03/01/10 alle 22:32 via WEB
Ecchime!
Crepi il lupo!

C’era una volta la BEFANA, una vecchietta che portava doni ai bimbi buoni volando su una vecchia scopa di saggina ormai tutta spelacchiata. Un giorno, mentre girava con il suo precario mezzo di locomozione, si trovò ad incrociare per aria, a bordo di un fantastico elicottero supermoderno, un tipo che si dava arie da grand'uomo pur essendo poco più di un metro e mezzo di statura, e con un sorriso a 60 denti (fino all'anno prima erano 64, poi il grand'uomo s'era scontrato con un gran Duomo e i denti si erano ridotti a 60). Che comodità sarebbe stato quell'elicottero per portare doni al posto della vecchia scopa, si disse la Befana, e rivolta ai 60 denti chiese: ‘Scusi signore, non ci sarebbe un modo economico per procurarsi questo bel mezzo? Se si potesse, senza spendere soldi, vorrei cambiare la mia scopa...’ ‘Mi consenta -rispose il tipo- io ho uno spirito AVVENTUROSO e dopo aver navigato sui mari, una volta a terra, prima mi sono attaccato al garofano giusto, poi ho preso la PALLA al balzo e sono sceso in campo da solo, ho trovato le parole giuste per abbindolare la FOLLA e con una legge ad personam di qua e una sovvenzione di là, un taglio alla Rai e una rete a Mediaset, un’alleanza a destra e un baffino a sinistra, sono diventato un alto papavero e sono arrivato ad avere l’elicottero, lo yacht, la villa e il governo senza spendere un soldo, anzi guadagnandone a iosa. Lei, cara signora, mi ariconsenta, se proprio vuole scalare il mezzo, deve innanzitutto rivedere il look, poi deve trovare il fiore giusto a cui attaccarsi e da lì pian piano... t'è capì? Te saludi!’ E andò via lasciando la Befana a riflettere su quel che le aveva detto; era lì che rifletteva quando vide da lontano una squadriglia di aerei; su ognuno c’era una sola persona come passeggero. La vecchina si accostò alla cabina dei piloti e a tutti chiese: ‘Come mai un aereo così grande per un solo passeggero?’ E tutti le risposero: ‘Sono aerei di stato e i parlamentari li usano individualmente per andare a trovare la mamma?’ ‘Ah sì? Ma allora potrei usarli per portare i doni ai bimbi buoni, appartengo a questo stato anche io!’ disse la vecchina. ‘Ma fammi il piacere!- le risposero tutti i piloti- Sono riservati ai parlamentari!’ ‘Ah, capisco… e se volessi diventare parlamentare pure io cosa dovrei fare?’ ‘Beh, intanto così conciata la vedo dura, ci vorrebbe un MAGO… ma insomma, una volta risistemato il look, dovresti metterti in un partito politico, fare la lecchina portaborse ai capoccia del partito, dispensare qualche grazia... capisci a me... quindi convincerli a candidarti e poi farti votare dalla gente.’ ‘E come si fa a farsi votare?’ ‘Do ut des, lo dicevano pure all’epoca tua, no? Promesse, piccoli doni e anche qualche ricattuccio, questo è il sistema…E se ti eleggeranno poi ti devi mantenere il posto con il sistema di scambio: feste in cambio di voti, sovvenzioni in cambio di voti, posti di lavoro in cambio di voti… Se saprai fare tutto questo, allora potrai volare pure tu con questi aerei!’ ‘Dite sul serio?’ ‘Ma certo-risposero i piloti- solo che ce ne hai di lavoro da fare, sicché spicciati e in bocca al lupo!’ ‘Crepi il lupo!’ esclamò la vecchina virando velocemente e scomparendo in una nuvola di fumo e stoppie di saggina. Notizie ufficiali non ce ne sono, ma c’è chi giura che quel giorno la Befana è scesa a terra, ha fatto una serie di interventi di chirurgia estetica veste solo firmato, ha lavorato come velina e ora, ricattando i bambini con la minaccia che se non convincono i genitori a votarla non porterà più doni, sta scalando la candidatura alle prossime elezioni.
(Rispondi)
vi_di
vi_di il 03/01/10 alle 22:38 via WEB
E mannaggia, mi è saltata una virgola!!! Terzultimo rigo: 'chirurgia estetica veste solo firmato', ci vuole la virgola tra estetica e veste... sorry, ma sul blog c'è, non so perché qua no...
(Rispondi)
 
vi_di
vi_di il 03/01/10 alle 22:43 via WEB
... altro refuso: un punto interrogativo di troppo 'a trovare la mamma?’ deve essere 'a trovare la mamma’. Vabbè, escludetemi subito per rincoglionimento ortografico e via...
(Rispondi)
vi_di
vi_di il 03/01/10 alle 22:53 via WEB
Lo ripubblico, chiedendo scusa, cancellate tutti i precedenti:
Crepi il lupo

C’era una volta la BEFANA, una vecchietta che portava doni ai bimbi buoni volando su una vecchia scopa di saggina ormai tutta spelacchiata. Un giorno, mentre girava con il suo precario mezzo di locomozione, si trovò ad incrociare per aria, a bordo di un fantastico elicottero supermoderno, un tipo che si dava arie da grand'uomo pur essendo poco più di un metro e mezzo di statura, e con un sorriso a 60 denti (fino all'anno prima erano 64, poi il grand'uomo s'era scontrato con un gran Duomo e i denti si erano ridotti a 60). Che comodità sarebbe stato quell'elicottero per portare doni al posto della vecchia scopa, si disse la Befana, e rivolta ai 60 denti chiese: ‘Scusi signore, non ci sarebbe un modo economico per procurarsi questo bel mezzo? Se si potesse, senza spendere soldi, vorrei cambiare la mia scopa...’ ‘Mi consenta -rispose il tipo- io ho uno spirito AVVENTUROSO e dopo aver navigato sui mari, una volta a terra, prima mi sono attaccato al garofano giusto, poi ho preso la PALLA al balzo e sono sceso in campo da solo, ho trovato le parole giuste per abbindolare la FOLLA e con una legge ad personam di qua e una sovvenzione di là, un taglio alla Rai e una rete a Mediaset, un’alleanza a destra e un baffino a sinistra, sono diventato un alto papavero e sono arrivato ad avere l’elicottero, lo yacht, la villa e il governo senza spendere un soldo, anzi guadagnandone a iosa. Lei, cara signora, mi ariconsenta, se proprio vuole scalare il mezzo, deve innanzitutto rivedere il look, poi deve trovare il fiore giusto a cui attaccarsi e da lì pian piano... t'è capì? Te saludi!’ E andò via lasciando la Befana a riflettere su quel che le aveva detto; era lì che rifletteva quando vide da lontano una squadriglia di aerei; su ognuno c’era una sola persona come passeggero. La vecchina si accostò alla cabina dei piloti e a tutti chiese: ‘Come mai un aereo così grande per un solo passeggero?’ E tutti le risposero: ‘Sono aerei di stato e i parlamentari li usano individualmente per andare a trovare la mamma’. ‘Ah sì? Ma allora potrei usarli per portare i doni ai bimbi buoni, appartengo a questo stato anche io!’ disse la vecchina. ‘Ma fammi il piacere!- le risposero tutti i piloti- Sono riservati ai parlamentari!’ ‘Ah, capisco… e se volessi diventare parlamentare pure io cosa dovrei fare?’ ‘Beh, intanto così conciata la vedo dura, ci vorrebbe un MAGO… ma insomma, una volta risistemato il look, dovresti metterti in un partito politico, fare la lecchina portaborse ai capoccia del partito, dispensare qualche grazia, quindi convincerli a candidarti e poi farti votare dalla gente.’ ‘E come si fa a farsi votare?’ ‘Do ut des, lo dicevano pure all’epoca tua, no? Promesse, piccoli doni e anche qualche COMPLOTTO e qualche ricattuccio, questo è il sistema…E se ti eleggeranno poi ti devi mantenere il posto con il sistema di scambio: feste in cambio di voti, sovvenzioni in cambio di voti, posti di lavoro in cambio di voti… Se saprai fare tutto questo, allora potrai volare pure tu con questi aerei!’ ‘Dite sul serio?’ ‘Ma certo-risposero i piloti- solo che ce ne hai di lavoro da fare, sicché spicciati e in bocca al lupo!’ ‘Crepi il lupo!’ esclamò la vecchina virando velocemente e scomparendo in una nuvola di fumo e stoppie di saggina. Notizie ufficiali non ce ne sono, ma c’è chi giura che quel giorno la Befana è scesa a terra, ha fatto una serie di interventi di chirurgia estetica, veste solo firmato, ha lavorato come velina e ora, ricattando i bambini con la minaccia che se non convincono i genitori a votarla non porterà più doni, sta scalando la candidatura alle prossime elezioni.
(Rispondi)
Nickolas10gen2006
Nickolas10gen2006 il 04/01/10 alle 00:18 via WEB
Adoro la pastasciutta...non posso mancare ;-)...buonanotte Elliy :-) Era il giorno dopo la befana : 7 gennaio.
Le lezioni ricominciavano.
- Ciao! Raccontami una storia.
- Cosa?
- Raccontami una storia…d’ intrigo, complotto , struggente…una storia…come vuoi tu…
Due occhi perplessi e due supplicanti.
Dalla prima volta che l’aveva visto, la cosa che le faceva venire in mente, ogni qualvolta parlava, era: “Questo qui è di certo un mago nel raccontare le storie.”
Poi l’aveva incontrato di nuovo, avevano amici in comune, e di nuovo quell’ impressione: questo è uno che non dovrebbe far altro che raccontare storie. Qualche secolo addietro sarebbe stato un cantastorie, ora era solo un universitario, squattrinato, musicista-artista.
Lei aveva bisogno di essere trascinata in qualche mondo lontano, avventuroso , vero solo per lei, creato appositamente da una voce particolare che narrasse di posti mai visti.
Aveva trovato la voce, l’aveva raggiunta, guardata negli occhi e le aveva detto: “Raccontami una storia.”
Tra le decine di risposte possibili, la voce scelse l’unica che i due occhi che aveva di fronte le suggerivano.
- Ok… sediamoci.
Quattro occhi, due orecchie e una voce, seduti comodamente nell’aula magna universitaria, ignari della cantilena erudita del docente.
Due paia d’occhi di fronte, due orecchie pronte ad ascoltare e una voce che inizia a narrare…abbastanza piano da non disturbare chi segue la lezione qualche fila più avanti, abbastanza forte da creare una specie di magia. Una sorgente di parole che si trasformano in torrente, stagno, fiume, cascata, e mare. Un ponte fra una bocca e due orecchie, fra due paia d’occhi che non smettono di raccontarsi.
Se è possibile amarsi solo guardandosi e ascoltandosi e senza sfiorarsi, ecco, quei due lì si amarono. Un amore lungo quanto un racconto. Niente litigate né gelosie, né abbracci o notti di passione. Solo parole. E una voce a dirle tutte, dalla prima all’ultima, a gettarle in quegli occhi a palla sgranati e un po’ disperati che pian piano diventavano più sereni, a furia di ascoltare.
Lui parlava per lei. Finché le parole non ebbero più importanza ed erano solo due che si nuotavano dentro di sguardi per non affogare di vita.
A guardarsi in quel modo si può guarire. A guardarsi in quel modo si vive davvero; si vive la vita che non pensavamo esistesse, che abbiamo letto nei libri o visto nei film. Che dura appena qualche minuto, ma diviene il ricordo di un’esistenza.
Le parole scivolarono una dietro l’altra, fino all’ultima.
Quando il racconto finì e la voce si spense e non c’erano più parole da regalare o accettare, gli occhi si abbassarono, si posarono un po’ in giro sulle mani, sulle gambe, sul pavimento; non c’era più motivo di guardarsi. Il ponte si era levato, la storia d’amore era finita. Così come un po’ se l’aspettavano, come finiscono tante storie d’amore, perché le parole si esauriscono e non c’è più niente da dire.
Un po’ di rimpianto c’era tra i due, non avrebbero voluto che finisse mai quella storia lì, per rimanere così, vivi, vicini ad amarsi di parole e senza pretese. Qualcosa però si era rotto, non fecero in tempo ad aggiustarlo che la lezione finì e si ritrovarono in mezzo alla confusione di gente che se ne va a casa.
Lei riuscì a dire solo un –Grazie-;
ricevette appena un –Figurati!- di risposta. Come se le avesse dato una sigaretta invece che una storia d’amore.
Si alzarono e si unirono alla folla andando per direzioni opposte.
Lei si girò a guardarlo pensando “in bocca al…” non terminò il pensiero che lui, senza voltarsi, le urlò: “ Crepi il lupo !”
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:41 via WEB
Grazie Nick! Felice che tu sia qui e che... ami la pastasciutta :))
(Rispondi)
rypdal
rypdal il 04/01/10 alle 00:43 via WEB

Ciao, l'ho visto da Marion e allora voila



La befana / vien di notte / con le scarpe / tut ... &laquo;Morandi non lo sopporto!&raquo; &laquo;Ma io... Ehi, la radio &egrave; mia!&raquo; &laquo;Te la butto fuori dalla finestra! A chi possono piacere queste ridicole canzoni da zecchino d'oro, se non a uno stupido orsetto asessuato?&raquo; &laquo;Bu uuu! Cattivo! Buu uaaaaa!&raquo;. Quando piangeva, Winnie era insopportabile. Wiggles fu tentato di ficcargli una palla in bocca, ma l'avrebbe soffocato e addio riscatto. Veramente era tentato di sottoporlo a un qualche altro trattamento, ma &egrave; che l'avrebbe fatto letteralmente a pezzi. Winnie non era un orsetto avventuroso, non sarebbe mai entrato nel bosco. Ma era talmente tonto che fu comunque anche troppo facile catturarlo.

Fu Wiggles a entrare in quel paesaggio assurdo, tutto colorato e trasudante amicizia. Gli si era fatto incontro Pimpi, a cui Wiggles avrebbe volentieri dato fuoco. Pimpi lo accompagn&ograve; fiducioso e ignaro da Winnie, saltellando e canterellando. Il pooh fu felicissimo di trovare un nuovo amico, per giunta orsetto anche lui. Wiggles lo invit&ograve; cos&igrave; a seguirlo, in un paese, disse, incantato; dove scorrevano ruscelli di miele e dove avrebbe fatto amicizia con tanti nuovi animaletti dai colori pastello. L'altro ovviamente abbocc&ograve;, e appena furono usciti da quella vignetta di prati alberi e farfalle, si ritrovarono fuori dagli studios, nel caos del centro citt&agrave;. Tanto che Winnie rischi&ograve; subito di essere travolto da due auto. Wiggles lo port&ograve; nei cunicoli della metropolitana. Winnie adesso aveva paura. Aveva paura anche del suo nuovo amico, ma questi era ora il suo solo riferimento. Dal canto suo, Wiggles sapeva di averlo ormai in pugno. Se anche nell'altra vignetta fosse suonato l'allarme, nemmeno un mago li avrebbe rintracciati in mezzo a questa folla. Furono fuori dalla citt&agrave; in venti minuti. Wiggles tir&ograve; il freno d'emergenza, apr&igrave; la porta e scaravent&ograve; il suo amico all'esterno, saltando gi&ugrave; a sua volta.

Ed ora eccoli l&igrave;, in quella catapecchia in mezzo al bosco. I compari di Wiggles erano in ritardo, coi soldi del riscatto. La convivenza con questo orsetto troppo innocente stava diventando difficile. Ecco che finalmente la porta si apre, e... &laquo;Tu e tu, spalle al muro e non fate scherzi.&raquo; &laquo;Ma...&raquo; Una raffica di mitra gli sfiora le ginocchia, mai che ne avesse. Altri quattro tizi entrano, ad accatastare casse sul pavimento. Sono casse di... sono casse di armi, piene di armi. &laquo;Hai controllato sul retro?&raquo; &laquo;S&igrave;, tutto a posto.&raquo; &laquo;Muovetevi, bestie! Il corteo &egrave; domani alle dieci! L'elicottero sar&agrave; qui entro venti minuti!&raquo; &laquo;Se questa missione fallisce, ci sbattono nei cartoni animati, cazzo!&raquo; Corteo... domani... Wiggles cap&igrave; improvvisamente: un complotto per uccidere il presidente! &laquo;Piuttosto che finire nei cartoni &egrave; meglio che mi ammazzino! Guarda questo orso che si piscia addosso... ma come fa?&raquo;

Ma eccolo, il genio! A sorpresa Wiggles si gira di scatto: &laquo;Fermi tutti, cicciobelli!&raquo; Gli altri rimangono immobili. &laquo;Questa storia l'ho cominciata io ed &egrave; mia!&raquo; Vede l&igrave; un cesto con un pane e un vaso di miele. Un flash! &laquo;Miii! Vi faccio vedere io! Adesso nella stanza entra un lupo! Immediatamente!!!&raquo; Ed ecco che un orrendo lupo apre la porta e si presenta sull'uscio. Wiggles, fuori di s&eacute;, si volta verso Winnie: &laquo;Chi vuoi che faccia schiattare? I complottisti o il lupo?&raquo; &laquo;Ppppreferisco che crepi il lupo&raquo;, rispose piagnucolante il poveretto. &laquo;Aaaah! Crepi il lupo!!!&raquo; &laquo;Sparategli, deficienti!&raquo; Ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta &laquo;Ooooh! Ma noooo, non a lui!!!&raquo;

(Rispondi)
 
rypdal
rypdal il 04/01/10 alle 00:46 via WEB

Ahi, il codice... Ci riprovo



La befana / vien di notte / con le scarpe / tut ... «Morandi non lo sopporto!» «Ma io... Ehi, la radio è mia!» «Te la butto fuori dalla finestra! A chi possono piacere queste ridicole canzoni da zecchino d'oro, se non a uno stupido orsetto asessuato?» «Bu uuu! Cattivo! Buu uaaaaa!». Quando piangeva, Winnie era insopportabile. Wiggles fu tentato di ficcargli una palla in bocca, ma l'avrebbe soffocato e addio riscatto. Veramente era tentato di sottoporlo a un qualche altro trattamento, ma è che l'avrebbe fatto letteralmente a pezzi. Winnie non era un orsetto avventuroso, non sarebbe mai entrato nel bosco. Ma era talmente tonto che fu comunque anche troppo facile catturarlo.Fu Wiggles a entrare in quel paesaggio assurdo, tutto colorato e trasudante amicizia. Gli si era fatto incontro Pimpi, a cui Wiggles avrebbe volentieri dato fuoco. Pimpi lo accompagnò fiducioso e ignaro da Winnie, saltellando e canterellando. Il pooh fu felicissimo di trovare un nuovo amico, per giunta orsetto anche lui. Wiggles lo invitò così a seguirlo, in un paese, disse, incantato; dove scorrevano ruscelli di miele e dove avrebbe fatto amicizia con tanti nuovi animaletti dai colori pastello. L'altro ovviamente abboccò, e appena furono usciti da quella vignetta di prati alberi e farfalle, si ritrovarono fuori dagli studios, nel caos del centro città. Tanto che Winnie rischiò subito di essere travolto da due auto. Wiggles lo portò nei cunicoli della metropolitana. Winnie adesso aveva paura. Aveva paura anche del suo nuovo amico, ma questi era ora il suo solo riferimento. Dal canto suo, Wiggles sapeva di averlo ormai in pugno. Se anche nell'altra vignetta fosse suonato l'allarme, nemmeno un mago li avrebbe rintracciati in mezzo a questa folla. Furono fuori dalla città in venti minuti. Wiggles tirò il freno d'emergenza, aprì la porta e scaraventò il suo amico all'esterno, saltando giù a sua volta.Ed ora eccoli lì, in quella catapecchia in mezzo al bosco. I compari di Wiggles erano in ritardo, coi soldi del riscatto. La convivenza con questo orsetto troppo innocente stava diventando difficile. Ecco che finalmente la porta si apre, e... «Tu e tu, spalle al muro e non fate scherzi.» «Ma...» Una raffica di mitra gli sfiora le ginocchia, mai che ne avesse. Altri quattro tizi entrano, ad accatastare casse sul pavimento. Sono casse di... sono casse di armi, piene di armi. «Hai controllato sul retro?» «Sì, tutto a posto.» «Muovetevi, bestie! Il corteo è domani alle dieci! L'elicottero sarà qui entro venti minuti!» «Se questa missione fallisce, ci sbattono nei cartoni animati, cazzo!» Corteo... domani... Wiggles capì improvvisamente: un complotto per uccidere il presidente! «Piuttosto che finire nei cartoni è meglio che mi ammazzino! Guarda questo orso che si piscia addosso... ma come fa?»Ma eccolo, il genio! A sorpresa Wiggles si gira di scatto: «Fermi tutti, cicciobelli!» Gli altri rimangono immobili. «Questa storia l'ho cominciata io ed è mia!» Vede lì un cesto con un pane e un vaso di miele. Un flash! «Miii! Vi faccio vedere io! Adesso nella stanza entra un lupo! Immediatamente!!!» Ed ecco che un orrendo lupo apre la porta e si presenta sull'uscio. Wiggles, fuori di sé, si volta verso Winnie: «Chi vuoi che faccia schiattare? I complottisti o il lupo?» «Ppppreferisco che crepi il lupo», rispose piagnucolante il poveretto. «Aaaah! Crepi il lupo!!!» «Sparategli, deficienti!» Ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta «Ooooh! Ma noooo, non a lui!!!»

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rypdal
rypdal il 04/01/10 alle 00:48 via WEB

Ehm...


La befana / vien di notte / con le scarpe / tut ... «Morandi non lo sopporto!» «Ma io... Ehi, la radio è mia!» «Te la butto fuori dalla finestra! A chi possono piacere queste ridicole canzoni da zecchino d'oro, se non a uno stupido orsetto asessuato?» «Bu uuu! Cattivo! Buu uaaaaa!». Quando piangeva, Winnie era insopportabile. Wiggles fu tentato di ficcargli una palla in bocca, ma l'avrebbe soffocato e addio riscatto. Veramente era tentato di sottoporlo a un qualche altro trattamento, ma è che l'avrebbe fatto letteralmente a pezzi. Winnie non era un orsetto avventuroso, non sarebbe mai entrato nel bosco. Ma era talmente tonto che fu comunque anche troppo facile catturarlo.

Fu Wiggles a entrare in quel paesaggio assurdo, tutto colorato e trasudante amicizia. Gli si era fatto incontro Pimpi, a cui Wiggles avrebbe volentieri dato fuoco. Pimpi lo accompagnò fiducioso e ignaro da Winnie, saltellando e canterellando. Il pooh fu felicissimo di trovare un nuovo amico, per giunta orsetto anche lui. Wiggles lo invitò così a seguirlo, in un paese, disse, incantato; dove scorrevano ruscelli di miele e dove avrebbe fatto amicizia con tanti nuovi animaletti dai colori pastello. L'altro ovviamente abboccò, e appena furono usciti da quella vignetta di prati alberi e farfalle, si ritrovarono fuori dagli studios, nel caos del centro città. Tanto che Winnie rischiò subito di essere travolto da due auto. Wiggles lo portò nei cunicoli della metropolitana. Winnie adesso aveva paura. Aveva paura anche del suo nuovo amico, ma questi era ora il suo solo riferimento. Dal canto suo, Wiggles sapeva di averlo ormai in pugno. Se anche nell'altra vignetta fosse suonato l'allarme, nemmeno un mago li avrebbe rintracciati in mezzo a questa folla. Furono fuori dalla città in venti minuti. Wiggles tirò il freno d'emergenza, aprì la porta e scaraventò il suo amico all'esterno, saltando giù a sua volta.

Ed ora eccoli lì, in quella catapecchia in mezzo al bosco. I compari di Wiggles erano in ritardo, coi soldi del riscatto. La convivenza con questo orsetto troppo innocente stava diventando difficile. Ecco che finalmente la porta si apre, e... «Tu e tu, spalle al muro e non fate scherzi.» «Ma...» Una raffica di mitra gli sfiora le ginocchia, mai che ne avesse. Altri quattro tizi entrano, ad accatastare casse sul pavimento. Sono casse di... sono casse di armi, piene di armi. «Hai controllato sul retro?» «Sì, tutto a posto.» «Muovetevi, bestie! Il corteo è domani alle dieci! L'elicottero sarà qui entro venti minuti!» «Se questa missione fallisce, ci sbattono nei cartoni animati, cazzo!» Corteo... domani... Wiggles capì improvvisamente: un complotto per uccidere il presidente! «Piuttosto che finire nei cartoni è meglio che mi ammazzino! Guarda questo orso che si piscia addosso... ma come fa?»

Ma eccolo, il genio! A sorpresa Wiggles si gira di scatto: «Fermi tutti, cicciobelli!» Gli altri rimangono immobili. «Questa storia l'ho cominciata io ed è mia!» Vede lì un cesto con un pane e un vaso di miele. Un flash! «Miii! Vi faccio vedere io! Adesso nella stanza entra un lupo! Immediatamente!!!» Ed ecco che un orrendo lupo apre la porta e si presenta sull'uscio. Wiggles, fuori di sé, si volta verso Winnie: «Chi vuoi che faccia schiattare? I complottisti o il lupo?» «Ppppreferisco che crepi il lupo», rispose piagnucolante il poveretto. «Aaaah! Crepi il lupo!!!» «Sparategli, deficienti!» Ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta ta «Ooooh! Ma noooo, non a lui!!!»

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rypdal
rypdal il 04/01/10 alle 00:52 via WEB
E scusa l'imbranamento.
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:51 via WEB
Ciao rypdal! Benvenuto e grazie :)))
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rypdal
rypdal il 04/01/10 alle 23:35 via WEB
Grazie a te! Ciao
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socrate52
socrate52 il 04/01/10 alle 02:28 via WEB
Poteva mancare il terzo racconto? Sii? Va Beh! Ormai è fatta ...ciao a tutti :))
Crepi il lupo! , esclamò Jimmy , in risposta all’augurio della madre , mentre stava uscendo di casa ! Jmmy era un agnellino bianco ,aveva gli occhi blu scuro ed un fisico possente ( per essere un agnellino) dovuto agli esercizi fisici che faceva per la scuola! Quello era il giorno più importante della sua vita ! Infatti quel giorno ,Jmmy avrebbe sostenuto l’esame di idoneità per l’accesso al “corpo di difesa greggi di montagna” , una unità speciale voluta da un suo tris … tris … nonno dopo che suo fratello ,di neanche sei mesi , ma dal carattere ardito ed avventuroso , si era immolato nella impari lotta con il crudele avversario ,dimostrando un coraggio da “leone” e suscitando lo sdegno di tutti quelli che avevano conosciuto la storia! Ancora oggi nella piazza del villaggio una statua ricordava il tragico evento ed una lapide recitava “Ad rivum eundem Lupus e Agnum venerant … “ Lunghi anni di studi avevano pervaso la sua giovinezza … aveva studiato : lingue straniere (specialmente quella di cani ed umani), matematica e fisica della natura , erbologia (la Botanica era cosa da umani..) applicata alla fame ed alla cura di malanni , riconoscimento delle tracce ( in questo era un vero mago) , tecnica e strategie di disimpegno e mimetizzazione , fino ad arrivare alla “teoria e pratica della sopravvivenza in ogni ambiente e dagli attacchi del lupo” . Adesso era pronto e una volta dato l’esame avrebbe potuto fregiarsi del titolo di Tenente di Gregge ed avrebbe potuto contribuire a salvare tanti suopi simili! Era felice e fiducioso mentre si incamminava verso la scuola ,dentro il bosco , per via Degli Elfi !
“Crepi l’Agnello!” esclamò Peter , mentre la folla dei suoi amici lo salutava , al passaggio per le vie del villaggio! Peter era un lupacchiotto ormai adulto , con un bel pelo scuro ,lungo, morbido e lucido e due occhi azzurri ,che avevano fatto battere tutti i cuori delle lupacchiotte in età da marito. Stava andando a sostenere l’esame di “sopravvivenza in ambiente ostile” , la qual cosa , gli avrebbe permesso di mettere su famiglia e di guidare il branco di parenti ed amici , provvedendo al loro mantenimento ed alla loro sicurezza! Anche Peter aveva dietro lunghi anni di studi : lingua umana e canina , lingua delle prede principali (pecore, e galline principalmente ..) ,alimentazione alternativa ( rifiuti,supemercati, bancarelle di carne ), tecniche di mimetizzazione e di fuga …fino allo studio dei veleni alimentari da evitare come la peste… Quasi ululava di gioia mentre andava a palla diretto alla sua scuola .. in via Degli Elfi … Bitocchio e Frattacchio erano due umani stupidi ,ma talmente stupidi che avevano marinato la scuola il giorno della festa dei genitori e proprio per imitarli avevano preso , di nascosto, i fucili da caccia dei loro genitori …volevano dimostrare di essere grandi anche loro e non vedevano l’ora di raccontare le loro avventure al bar , il giorno dopo, che era quello della Befana , però erano stupidi e si avventurarono nel bosco senza che ne conoscessero niente , ad un certo punto si accorsero che si erano persi e perciò cominciarono a piagnucolare veramente spaventati ,mentre percorrevano un viottolo che qualcuno aveva chiamato “ Via degli Elfi”!
Ah! Complotto del destino infame!
Jmmy e Peter , che percorrevano la stessa strada all’insaputa l’uno dell’altro , li udirono e seguendo il loro istinto che li spingeva a salvare gli esseri in pericolo , li avvicinarono per rincuorarli ed indicare loro il cammino per uscire dal bosco, ma non ebbero il tempo di dire niente perché quando Bitocchio e Frattacchio , li videro spararono con i loro fucili e li uccisro tutti e due! “
Allora il grande capo indiano “PENNABLU CHE SCRIVE” , si rivolse a sua nipote “LUPA CHE SCRIVE “ :
“ti ho raccontato questa storia perché tu sappia come per salvare delle vite ci voglia tanto coraggio , studio,sacrificio e dedizione ,ma ciò spesso non basta perché , per cancellarle basta un cretino qualunque ed una pallottola!”
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:56 via WEB
Il grande capo PENNABLU CHE SCRIVE è troppo saggio a volte ... grazie Socrate. Non poteva mancare il tuo terzo racconto :)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Carpedine il 04/01/10 alle 08:01 via WEB
Fortuna aveva voluto che lo avessero cresciuto preparandolo alle dure prove della vita. L’allenamento ricevuto, a volte crudele, consentiva adesso che non patisse la fame e il freddo, che sopportasse il dolore come pochi, che fosse in grado di rispettare la disciplina, che apprezzasse l’ordine gerarchico sapendo stare al suo posto: un capo al bisogno, un gregario se necessario per raggiungere meglio l’obiettivo.
Il suo aspetto corrispondeva al carattere avventuroso che si era andato forgiando: impassibile, occhi di ghiaccio e sangue freddo.
Ora però era da un po’ che lo braccavano e cominciava a sentirsi stanco. Si fermò allertando tutti i sensi. Li sentiva pericolosamente vicini e il cuore gli battè forte in petto: rimase immobile, quasi senza respirare. Conosceva bene la foresta e ascoltò coloro che lo inseguivano da giorni, scambiarsi grida di richiamo, ridere e caricare i grossi fucili a pallettoni.
Poi ecco che il vento gli portò la notizia che si erano allontanati e allora riparò dentro una grotta, sottraendosi al freddo intenso di quell’inverno innevato, raggomitolandosi a palla. Recuperò le forze rosicchiando quel tanto che potè, poca roba, ma era un vero mago per come si faceva bastare quello che trovava.
Non aveva paura di stare da solo eppure a volte, soprattutto nelle notti di luna piena, questa sua indole solitaria si scioglieva in un pianto accorato. Erano le volte che pensava alla sua famiglia perché da troppo non vedeva i suoi e questo gli faceva male al cuore.
Non capì mai come fecero, ma tutta la sua astuzia, il fiuto e l’istinto che lo avevano fino ad allora salvato, non furono sufficienti e i suoi nemici lo sorpresero e lo catturarono, lanciandogli addosso una rete.
Lottò con le unghie e con i denti, ma erano in troppi e strinsero lacci di corda attorno alla sua gola. Quindi lo legarono ad un bastone e due di loro se lo misero sulle spalle così, mentre la testa gli penzolava nel vuoto, scesero a valle.
Appena fuori dalla foresta c’era il villaggio con le sue case dai tetti spioventi fatti di paglia e travi scure. Altri uomini e donne e bambini gli si fecero incontro e tutti lo guardavano con occhi d’odio. Quasi a sorpresa una vecchia befana sdentata gli mollò un calcio nel fianco e allora, come se avessero avuto il permesso, altri lanciarono pietre.
Lo scaricarono senza complimenti per terra, proprio al centro della piazza e iniziarono a confabulare.
Lui rimase immobile, respirando piano nuvolette di fumo nell’aria gelida di gennaio, fino a quando il più anziano si rivolse alla piccola folla e chiese: “Lo teniamo alla catena o volete che lo uccidiamo subito?”. Come fosse un complotto risposero all’unisono: “Che muoia!” e allora vide avvicinarglisi un uomo con indosso un grembiule lordo di sangue e con in mano un grosso coltello.
Chiuse gli occhi sforzandosi di trovare la concentrazione necessaria per fuggire di là con la mente: pensò al candore della neve sulle vette dove era nato, al tepore buono di sua madre, ai suoi compagni di giochi, ma sopratutto a lei, con cui aveva deciso di passare tutta la vita e che adesso sarebbe rimasta sola a crescere i loro figli.
Non sapeva nemmeno il perché di quell’accanimento, sentiva solo le grida e le risa e gli urli d’incitamento al suo carnefice.
Tutta quella gente non voleva altro che: “Crepi il lupo! Crepi!”.
E lui, magnifico esemplare di lupo della Sila, morì col ventre squarciato in quel pomeriggio che oramai cedeva alla sera dell’ 11 gennaio, nell’anno del Signore 1789.
The End
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:57 via WEB
Perfetto Carpe, ci siamo!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mauro Berti il 04/01/10 alle 10:53 via WEB
La Giostra ..Già…”Crepi il lupo”…: mai provato a pensare come suonasseto queste abusate e ormai stereotipe parole, alle mie orecchie…? Quali fantasmi strani - ..chissà…, forse antichi rimorsi, ..ancestrali paure di una vita vissuta e consumata e persa…, prendessero a danzare dentro ai miei occhi….? E di tutte quelle stupide favole dove coraggiosi cacciatori armati di fucili sputafuoco, facevano scempio di lupi – ovviamente cattivi e malvagi, ..loro, i lupi…- e salvavano innocenti e candide ragazzine, casualmente vestite di rosso, ..casualmente in giro per boschi oscuri… Mai provato, voi, ad abitare boschi, con unico rifugio una tana, spesso fredda e inospitale e mangiare non quando avevi fame.., ma solo quando potevi, ..quando ne trovavi, …quando i morsi di quella fame ti mordevano di dentro…? Oh! …Certo mi piacerebbe adesso, essere un mago e nella mia palla di vetro leggere di voi, …folla di miti agnelli che si sbranano ad ogni passo, ..per un nonnulla, …voi, trasformati per magico complotto del destino infame, in lupi macilenti e stanchi per cui non c’è Natale o Capodanno o Befana, ..nè cacciatori amici… e l’unico regalo è una gabbia od una scarica di piombo…. ..Ma io, ..io, io che sono soltanto un povero, bislacco, avventuroso Lupo che qualcuno s’è inventato per scaricargli addosso tutto il “male” ed il”brutto” ed il “cattivo” che c’è dentro il suo mondo e crearsi un alibi perfetto, un paravento dietro cui nascondersi, …io ho smesso già da tempo, di credere a tutte quelle favole che ci dividono sempre tra i buoni ed i cattivi, ..tra bianchi e neri: ..forse lo siamo un po’ tutti, cacciatori e lupi, nonne e Cappuccetti Rosso, ..piccole biglie, a caso, lanciate sui di una folle giostra…..
(Rispondi)
 
steppenwolf1
steppenwolf1 il 04/01/10 alle 13:42 via WEB
Ho! fratello! oh le lacrime agli occhi per le tue parole. Diciamolo a questi umani che espongono spglie di animale sui banchi di macellai e se ne nutrono senza sensi di colpa, dimenticando che lo sbranare agnelli, bovini, polli, senza scendere nel particolare della caccia come sport, invece che come necessità per nutrirsi, è abbominio elevato a sistema. Poi fanno jogging e vanno in palestra per smaltire l'eccesso di calorie fornite da tanti nostri fratelli animali che anche noi, rare volte, se ne abbiamo l'opportunità, uccidiamo, ma solo per necessità. Oppure (gli sta bene) crepano per obesità ed eccesso di colesterolo. Perciò, non crepi, ma viva il lupo!
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:59 via WEB
Ciao Mauro, benvenuto e grazie per la tua partecipazione.
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vi_di
vi_di il 04/01/10 alle 15:46 via WEB
3524: spero vada bene, ora! Gli 'a capo' però ve li sistemate voi! ;-) Un bacio e grazie della pazienza ... giuro che avevo letto 3.600 battute invece di 3500... è l'età che avanza a fare certi scherzi...
Crepi il lupo

C’era una volta la BEFANA, una vecchietta che portava doni ai bimbi buoni volando su una vecchia scopa di saggina ormai tutta spelacchiata. Un giorno, girando sul suo precario mezzo di locomozione, incrociò, a bordo di un fantastico elicottero supermoderno, un tipo che si dava arie da grand'uomo pur essendo poco più di un metro e mezzo di statura, e con un sorriso a 60 denti (fino all'anno prima erano 64, poi il grand'uomo s'era scontrato con un gran Duomo e i denti si erano ridotti a 60). Che comodità sarebbe stato quell'elicottero per portare doni al posto della vecchia scopa, si disse la Befana, e rivolta ai 60 denti chiese: ‘Scusi signore, non ci sarebbe un modo economico per procurarsi questo bel mezzo? Se si potesse, senza spendere soldi, vorrei cambiare la mia scopa...’ ‘Mi consenta -rispose il tipo- io ho uno spirito AVVENTUROSO e dopo aver navigato sui mari, una volta a terra, prima mi sono attaccato al garofano giusto, poi ho preso la PALLA al balzo e sono sceso in campo da solo, ho trovato le parole per abbindolare la FOLLA e con una legge ad personam di qua e una sovvenzione di là, un taglio alla Rai e una rete a Mediaset, un’alleanza a destra e un baffino a sinistra, sono diventato un alto papavero e ora ho l’elicottero, lo yacht, la villa e il governo senza spendere un soldo, anzi guadagnandone a iosa. Lei, cara signora, mi ariconsenta, se proprio vuole scalare il mezzo, deve innanzitutto rivedere il look, poi deve trovare il fiore giusto a cui attaccarsi e da lì pian piano... t'è capì? Te saludi!’ E andò via lasciando la Befana a riflettere su quel che le aveva detto; era lì che rifletteva quando vide da lontano una squadriglia di aerei ciascuno con a bordo un solo passeggero. La vecchina si accostò alla cabina dei piloti e a tutti chiese: ‘Come mai un aereo così grande per un solo passeggero?’ E tutti le risposero: ‘Sono aerei di stato; i parlamentari li usano individualmente per andare a trovare la mamma’. ‘Ma allora potrei usarli per portare i doni ai bimbi buoni, appartengo a questo stato anche io!’ disse la vecchina. ‘Ma niente affatto- le risposero i piloti-, sono riservati ai parlamentari!’ ‘Ah… e se volessi diventare parlamentare pure io cosa dovrei fare?’ ‘Beh, dovresti risistemare il look… anche se così conciata la vedo dura, ci vorrebbe un MAGO… poi dovresti metterti in un partito politico, fare la portaborse ai capoccia, dispensare qualche grazia, quindi convincerli a candidarti e poi farti votare dalla gente.’ ‘E come si fa a farsi votare?’ ‘Do ut des, lo dicevano pure all’epoca tua, no? Promesse, piccoli doni, più qualche COMPLOTTO e qualche ricattuccio, questo è il sistema. E se ti eleggeranno, dovrai mantenere il posto con il sistema di scambio: feste in cambio di voti, sovvenzioni in cambio di voti, posti di lavoro in cambio di voti… Se saprai fare tutto questo, allora potrai volare pure tu con questi aerei!’ ‘Dite sul serio?’ ‘Ma certo-risposero i piloti- solo che ne hai di lavoro da fare, sicché spicciati e in bocca al lupo!’ ‘Crepi il lupo!’ esclamò la vecchina virando velocemente e scomparendo in una nuvola di fumo e stoppie di saggina. Notizie ufficiali non ce ne sono, ma c’è chi giura che da quel giorno la Befana è scesa a terra, ha fatto una serie di interventi di chirurgia estetica, ha tagliato i capelli all’ultimo grido, veste solo firmato, ha lavorato come velina, e, ricattando i bambini con la minaccia che se non convincono i genitori a votarla non porterà più doni, sta scalando la candidatura alle prossime elezioni.
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 17:59 via WEB
Ok, Virginia, a posto!! Grazie, baci :))
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Taoista1963
Taoista1963 il 04/01/10 alle 18:13 via WEB
Eccolo lì, la mia vittima. Ma prima sarà bene che mi presenti. Ho 66 anni, 35 di servizio come postino dell’area nord di Milano. Ecco, questo è, in poche parole, il mio ritratto alle soglie della pensione. Domani finalmente potrò curare le piante che ho trascurato così tanto da non annaffiarle mai, auspicando che ci pensasse la pioggia.
In tutti questi anni, di strada ne ho percorsa parecchia, a piedi, in bicicletta, col motorino e ho imparato che si tratta di un lavoro più AVVENTUROSO di quanto si possa immaginare.
Intanto le notizie. Quante di brutte ne devo aver recapitato. Oddio, forse ne ho portate anche di non così brutte, ma ho sempre avuto la sensazione che le belle si preferisca comunicarle in fretta, magari col telefono, piuttosto che con una lettera.
Ad ogni modo ho conosciuto tanta gente, così tanta che se si potesse metterla assieme ne risulterebbe una FOLLA eterogenea e distratta, tipo le manifestazioni, dove tutti protestano e la maggior parte non ne sa nemmeno il motivo per cui si trova lì.
E le scale? Le scale che mi sono dovuto sorbire?
Per quanto strano sia, la raccomandata non va mai alla persona del primo piano, ma a quell’antipatica BEFANA che abita all’ultimo e data l’età non può scendere.
Poi ci sono gli ascensori, silenziose macchine con un’anima infernale. Illudono di portarti a destinazione e poi si bloccano a metà strada costringendoti ad aspettare che qualcuno passi, visto che il pulsante dell’allarme non funziona. O forse funziona, ma chi dovrebbe rispondere finge di non accorgersene attribuendo al pulsante la colpa di non funzionare. Tutto questo con il risultato di farti perdere tempo, così che il resto della posta ti tocca distribuirla oltre il normale orario di lavoro, duellando con la fantasia di prendere tutto e buttarlo in uno dei tanti recipienti della carta da riciclo sparsi per la città.
Comunque non posso dimenticare anche un aspetto indubbiamente piacevole di questa professione. Infatti, per quanto sia oggetto di chiacchiere metropolitane, con il pretesto della firma sulle ricevute della corrispondenza, si ha l’opportunità di incontrare qualche bella donna. E sarà il solito fascino della divisa - niente di straordinario, a dire il vero - o il fatto che la signora si trovi sola mentre il marito è al lavoro, qualche incontro galante, l’ho rimediato pure io. Li ho vissuti col timore di essere scoperto nel bel mezzo della “circostanza” e coll’interrogativo sul cosa stesse facendo mia moglie in quel preciso momento - anche un postino riceve la posta - ma devo riconoscere che su questo versante mi è andata piuttosto bene.
C’è un’unica cosa che devo però includere fra quelle negative: i cani. Pantaloni strappati e corse improvvise sono stati all’ordine del giorno. Ho i riflessi pronti e sono sempre fuggito in tempo, ma con il lupo alsaziano del MAGO che abita in fondo a questa strada, non ci sono mai riuscito. Ho recapitato sei raccomandate e altrettante sono le cicatrici che mi ritrovo sul culo. E’ un animale maledetto, con una profonda insofferenza nei miei confronti, sopportato solo per la notorietà del padrone. Sono sicuro che quei due hanno stabilito, a tavolino, un COMPLOTTO contro di me. Ma oggi la faccio finita. Ho scritto una raccomandata a quello stregone da strapazzo con la PALLA di cristallo e ho preparato dei bocconcini di carne avvelenata per la sua guardia del corpo a quattro zampe, stavolta la soddisfazione me la prendo davvero. Eccolo lì, la mia vittima… crepi il lupo.
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Taoista1963
Taoista1963 il 04/01/10 alle 18:15 via WEB
RACCONTO FUORI CONCORSO
La credenza del salotto dei miei genitori comprende un’ampia vetrinetta nella quale è ordinatamente esibita una ventina di minuscoli soprammobili. A ciascuno corrisponde una comunione, un battesimo o qualche momento importante della storia familiare. Sono tutti in argento ad eccezione di uno, in ceramica, raffigurante un lupo.
Ogni due settimane, mia madre li appoggia sul tavolo della cucina nella delicatezza di un panno di cotone. Più che un intervento di pulizia casalinga è una sorta di rito, come se quei gingilli, di ben scarso valore, fossero il nostro omaggio ad una divinità cui è stato dedicato un piccolo tempio domestico.
Mi soffermo a guardarla, nel suo lungo grembiule grigio, mentre ripassa lo straccio per lucidarli, ma la mia attenzione è richiamata dal solo oggetto non metallico. Si tratta di un portafortuna che lei – certa della sua efficacia - ricorda esserle stato regalato da quell’AVVENTUROSO e scavezzacollo di suo nonno, il quale lo conservava sempre con sé.
Mentre le sue mani percorrono i contorni di quelle miniature, racconta per l’ennesima volta che il mio antenato emigrò il 6 gennaio del 1929, in pieno periodo di crisi dell’economia mondiale, il giorno della BEFANA.
Arrivato in Inghilterra e non avendo una professione definita, s’improvvisò MAGO aprendo un negozio di articoli di esoterismo, tutta roba acquistata con gli unici soldi portati da casa. Utilizzando una PALLA di vetro e indossando una tunica da indovino medioevale, si mise a vendere previsioni di qualsiasi tipo. Le cose però andarono male ed in breve si attirò l’ira di tutti, fino a quando un giorno - lui parlò addirittura di un COMPLOTTO - si presentarono nel suo studio. La FOLLA lo incolpava di essere stato la rovina e la disperazione di molte famiglie e pretendeva di essere risarcita per le sue congetture completamente sbagliate.
Arrestato, accusato di frode ed immediatamente processato, venne condannato all’ergastolo ed inviato – sotto scorta armata - ad un penitenziario di massima sicurezza. Durante il tragitto, il mezzo, sul quale si trovava, uscì di strada consentendogli di scappare, ma finì nelle mani di una banda di aguzzini che lo costrinsero a lavorare in una miniera di carbone per cinque anni. Fuggito da quei carcerieri, raggiunse il mare e s’imbarcò per l’Italia, ma la nave affondò obbligandolo a rimanere in balìa delle onde per una notte intera. Venne recuperato, all’estremo delle forze, da un vascello di trafficanti d’oppio che lo usarono come mozzo per oltre sei mesi, fino a quando trovò l’occasione di andarsene e arrivare a casa, dove morì pochi giorni dopo a causa di una malattia sconosciuta.
Mia madre, a questo punto, è solita riporre la statuetta posizionandola in modo tale da impedire alla luce del sole, proveniente dalla finestra, di colpirla e di provocare delle pericolose fessure nella delicata ceramica. Quindi se ne torna in cucina, zoppicando per l’incidente accadutole dieci anni fa, prima che morisse mio padre e le mie due sorelle.
Oggi però ho deciso di non assecondarla. Prendo la statuetta e la sposto dove non si dovrebbe, augurandomi che… crepi il lupo!
(Rispondi)
 
Taoista1963
Taoista1963 il 04/01/10 alle 18:18 via WEB
Cara Elliy, ecco dunque quel che sono riuscito a fare. Ma tu dici che sta storia di Maya mi ha colpito? Ciao e un saluto a tutti gli scrivolatori.
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 18:44 via WEB
Credo che Maya ti abbia rapito il cuore, caro mio. Ormai è della famiglia :)) Mandi una foto della cucciola? Grazie per la partecipazione!
(Rispondi)
Taoista1963
Taoista1963 il 04/01/10 alle 18:26 via WEB
Ho corretto un errore di cui mi sono accorto all'ultimo momento. Questa è la versione giusta, almeno spero, del racconto fuori concorso. Ciao Elliy. La credenza del salotto dei miei genitori comprende un’ampia vetrinetta nella quale è ordinatamente esibita una ventina di minuscoli soprammobili. A ciascuno corrisponde una comunione, un battesimo o qualche momento importante della storia familiare. Sono tutti in argento ad eccezione di uno, in ceramica, raffigurante un lupo.
Ogni due settimane, mia madre li appoggia sul tavolo della cucina nella delicatezza di un panno di cotone. Più che un intervento di pulizia casalinga è una sorta di rito, come se quei gingilli, di ben scarso valore, fossero il nostro omaggio ad una divinità cui è stato dedicato un piccolo tempio domestico.
Mi soffermo a guardarla, nel suo lungo grembiule grigio, mentre ripassa lo straccio per lucidarli, ma la mia attenzione è richiamata dal solo oggetto non metallico. Si tratta di un portafortuna che lei – certa della sua efficacia - ricorda esserle stato regalato da quell’AVVENTUROSO e scavezzacollo di suo nonno, il quale lo conservava sempre con sé.
Mentre le sue mani percorrono i contorni di quelle miniature, racconta per l’ennesima volta che il mio antenato emigrò il 6 gennaio del 1929, in pieno periodo di crisi dell’economia mondiale, il giorno della BEFANA.
Arrivato in Inghilterra e non avendo una professione definita, s’improvvisò MAGO aprendo un negozio di articoli di esoterismo, tutta roba acquistata con gli unici soldi portati da casa. Utilizzando una PALLA di vetro e indossando una tunica da indovino medioevale, si mise a vendere previsioni di qualsiasi tipo. Le cose però andarono male ed in breve si attirò l’ira di tutti, fino a quando un giorno - lui parlò addirittura di un COMPLOTTO - si presentarono nel suo studio. La FOLLA lo incolpava di essere stato la rovina e la disperazione di molte famiglie e pretendeva di essere risarcita per le sue congetture completamente sbagliate.
Arrestato, accusato di frode ed immediatamente processato, venne condannato all’ergastolo ed inviato – sotto scorta armata - ad un penitenziario di massima sicurezza. Durante il tragitto, il mezzo, sul quale si trovava, uscì di strada consentendogli di scappare, ma finì nelle mani di una banda di aguzzini che lo costrinsero a lavorare in una miniera di carbone per cinque anni. Fuggito da quei carcerieri, raggiunse il mare e s’imbarcò per l’Italia, ma la nave affondò obbligandolo a rimanere in balìa delle onde per una notte intera. Venne recuperato, all’estremo delle forze, da un vascello di trafficanti d’oppio che lo usarono come mozzo per oltre sei mesi, fino a quando trovò l’occasione di andarsene e arrivare a casa, dove morì pochi giorni dopo a causa di una malattia sconosciuta.
Mia madre, a questo punto, è solita riporre la statuetta posizionandola in modo tale da impedire alla luce del sole, proveniente dalla finestra, di colpirla e di provocare delle pericolose fessure nella delicata ceramica. Quindi se ne torna in cucina, zoppicando per l’incidente accadutole dieci anni fa, prima che morissero mio padre e le mie due sorelle.
Oggi però ho deciso di non assecondarla. Prendo la statuetta e la sposto dove non si dovrebbe, augurandomi che… crepi il lupo!
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gimmi42
gimmi42 il 04/01/10 alle 18:52 via WEB
..elliy..ecco il post!!!certo che qui solo a leggere i commenti va un giorno..ciao
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 19:14 via WEB
Gimmi caro, non ti preoccupare... tu sai qual è il punto... di incontro, no? Quello conta! baci :)
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socionica
socionica il 04/01/10 alle 19:18 via WEB
Eccomi Elliy...appena in tempo...pant ..pant....
CREPIIL LUPO Tra la folla della stazione, tra sbuffi di vapore e stridio di freni la mamma e la sua principessina si distinguevano ad occhio nudo per il sorriso stampato sui loro volti…sereni…tranquilli, a dispetto delle spinte che ricevevano da viaggiatori frettolosi carichi di valigie che cercavano il loro binario. Era il loro viaggio…quello che avevano sognato da tempo…niente di avventuroso..solo un desiderio che si avverava. Salirono su un treno bianco e viaggiarono tutta la notte sinchè arrivarono al Paese dei balocchi, dove vivevano da sempre, svolgendo onestamente il proprio lavoro sia Babbo Natale che la Befana. Le strade della cittadina, in cui si respirava un’aria profumata di canditi, erano stranamente deserte..nessuno alle finestre dalle cui imposte non filtrava nessuna luce. Si fermarono nell’unico negozio aperto e chiesero ad un vecchietto dalla folta barba bianca cosa mai fosse successo… prima di rispondere lui guardò la principessina e forse commosso dal suo sguardo in cui cominciava a leggersi una grande delusione rispose con fare un po’ guardingo : “La notte scorsa sì è ordito un orribile complotto…Babbo Natale e la Befana sono scomparsi…forse rapiti da chi non ama i sogni dei bambini” Mentre calde lacrime cominciavano a scorrere dagli occhi della bambina, la mamma si ricordò di un amico Mago che tutto poteva e tolto il telefonino dalla borsetta compose il suo numero….. la sua voce dolce e rassicurante le spiegò che sapeva già tutto..chè le cattive notizie volano….doveva solo darle un po’ di tempo per cerCare di risolvere la questione..la sua palla magica le avrebbe dato le risposte per liberare i due cari vecchietti e fare ritornare i sorrisi sui volti di tutti i bambini del mondo. Attesero tutta la notte, nel piccolo albergo dove dormirono…e il mattino dopo…come annunciato arrivò la telefonata del Mago con le indicazioni esatte per raggiungere il luogo dove erano tenuti prigionieri i grandi dispensatori di gioia. Ebbero anche istruzioni precise per aggirare i guardiani e potere finalmente liberarli……ma dovevano fare presto, chè mancavano poche ore all’Epifania … Promisero di partire immediatamente…e mentre dalla cornetta i Mago diceva “In bocca al lupo”…la Principessina on gli occhi di nuovo ridenti…rispose “CREPI….” …..
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 21:24 via WEB
Ecco Chiara! Grazie, un bacio alla tua piccola principessa :)
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graziamariag
graziamariag il 04/01/10 alle 20:00 via WEB
Per una strana magia non riesco ad inviare il mio buffo racconto....Cin provo da un pò, da quando cioè,il mio computer ha ripreso a funzionare.Spero di poterci riuscire.A dopo.
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 21:29 via WEB
Grazia ritenta, dai ritenta.... messaggino in pvt :))
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a111andrea
a111andrea il 04/01/10 alle 20:00 via WEB
Sono qui per narrarvi un racconto poco avventuroso dove si narra di due streghe, ma una sola munita di palla di vetro, un mago e un uomo che sembrava un faro (non poeta). Questa folla di personaggi non sono gli artefici di un complotto, ma bensì di una storia che iniziò tanto tempo fa e finì il giorno della befana.

"Fatto", disse a111, "le parole le ci sono tutte. Ora posso scrivere tutto quello che mi pare!" "Ma così non vale!" Disse Bob. "Mah..." disse Elliy. Non disse niente invece Faropoeta, in fondo era contento ci fosse un faro. Dunque iniziamo.

Il giorno della befana la strega Mabalù era lì che rimestava nel suo pentolone zampe di galline e lingue di serpente quando vide qualcosa che si accendeva e si spegneva al limitare del bosco: "sarà un faro" pensò e continuò a rimestare.
Farò una precisazione. Immagino che molti penseranno che Mabalù fosse lì a preparare chissà quale malefica pozione, ebbene non è così. Come sempre molto indaffarata, era solo arrivata tardi e aveva trovato chiuso il supermercato; per la zuppa si era dovuta arrangiare con quello che aveva trovato nel bosco e il bosco non offre molto, specie la notte.
Dunque Mabalù in un primo momento aveva pensato che a lampeggiare fosse un faro, ma poi ci ripensò: un faro al limite del bosco sarebbe potuto certo essere utile a segnalare gli alberi nella notte a qualche uccello miope con il vizio di volare basso, ma le sembrava improbabile che ci fosse qualcuno che si preoccupasse degli uccelli miopi. Fu per quello che decise di andare a vedere.
E infatti non si trattava di un faro, ma bensì di un piccolo omino dallo sguardo un po' triste che cambiava la colorazione della pelle a intervalli quasi regolari, passava dal blu dipinto di blu al giallo canarino fosforescente.
"Cavolo!" esclamo Mabalù, "sei un uomo?!? Non ho mai visto nulla del genere, e dire che, da brava strega quale sono, di magie ne ho viste davvero tante. Ma chi ti ha ridotto così? Sei forse vittima di un complotto?"
"Questo potresti dirmelo tu, visto che sei una strega" sospirò l'omino mentre era giallo canarino "non hai mica una palla di vetro per leggere passato presente e futuro?" aggiunse l'omino e poi non parlò più perché iniziava a diventare un po' troppo blu.
"Una palla di vetro ce l'ho" disse Mabalù, "ma la uso per i pesci rossi. Però ho una paletta magica, forse potrei provare con quella..."
"Una paletta? Vuoi dire bacchetta!" Disse l'omino di nuovo giallo, sicuro di averla colta in fallo.
"No no, è proprio una paletta" confermò Mabalù, "la uso per fare magici castelli di sabbia ai miei bambini." E così dicendo estrasse dalla borsa paletta, rastrello e secchiello, disse le parole magiche "questa borsa pesa una tonnellata, mi devo decidere a svuotarla" e diede all'omino un colpo di paletta. L'effetto dell'incantesimo fu immediato, l'omino divenne subito rosso vergogna e dopo qualche secondo verde speranza.
"Grazie" disse l'omino ormai pronto a rimettersi in cammino "questi colori mi piacciono anche se ora sembro un semaforo. Proverò a tornare in città e mischiarmi nella folla."
"Aspetta!" gli grido dietro Mabalù "non puoi andare via così, non mi sembra che abbiamo risolto del tutto il problema, sei ancora d'umore intermittente. Mi è venuta un'idea, conosco un mago e una strega sono molto piccoli ma con un grande potere. Lei ha una spazzola magica che liscia i pensieri, lui ha una domanda per ogni tua risposta. Vieni, ti porterò da loro. Sarà un cammino lungo e avventuroso, ma ti guariranno."
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 21:30 via WEB
Un bacio alla strega Mabalù :) Ciao Andreaaa!!!
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Erasmo69
Erasmo69 il 04/01/10 alle 20:32 via WEB
CREPI IL LUPO! Scriverò qualcosa se come se fossi uno scrittore... o forse no. Chi lo sa? Allora racconto qualcosa di me ma forse la mia vita la conoscete già. Certo, potrei raccontare tante cose: le mie origini abruzzesi, la perdita di mio padre, l'amore della mia famiglia, un mutuo da pagare, e così via, sono un MAGO nel raccontare barzellette, mi piace ridere e vedere il bicchiere mezzo pieno, mi piace qualsiasi sport che si gioca con una PALLA, insomma non sono un tipo AVVENTUROSO ma sono tranquillo. Ma, se mi limitassi a questo... forse... a chi non mi conosce di me non resterebbe nulla. La mia è una storia come tante. Con questo racconto mi è stata data un'opportunità unica, fare qualcosa che non ho mai fatto, ne approfitto... per comunicare in maniera sincera, chiara, con degli "sconosciuti". Voglio dirvi solo ciò che ho dentro, non la mia storia ma il mio problema, il mio perché! Sono rimasto chiuso a lungo, per anni, in schemi predefiniti. Ho seguito regole sociali stabilite, accompagnato da ritmi regolari. Ho compiuto gesti ricorrenti, seguendo la FOLLA, e scalando gradini già costruiti da qualcun altro, integrato ma insoddisfatto dal sistema. Poi... temendo un COMPLOTTO sociale... ho reagito... e casualmente ho scoperto, pian piano, la libertà, l'emancipazione, ho capito che è possibile vivere senza applicare modelli. Seguivo schemi senza capire il perché, allora ho smesso di farlo, ho smesso di credere alla BEFANA e... ho fatto molta confusione, è vero, ma ho anche pagato pegno. Forse oggi non ho nulla... Però adesso la mattina, quando mi alzo, mi sento libero, anche se continuo a fare le stesse cose che facevo prima, ora non mi pesa più il giudizio del mondo, non mi pesa più il timore di aver fallito o di fallire in futuro, e non sarà importante vincere o sapere di aver vinto perché so che chi mi ascolta davvero, sinceramente, senza preconcetti, senza interessi, senza paure, lo fa con il cuore, lo fa con amore! E solo di questo abbiamo bisogno nella vita... Allora priviamoci del superfluo e rincorriamo emozioni vere, pure. Non calpestate questo consiglio. Mutare atteggiamento o no? A voi la scelta. Vi ho detto come la vedo, da amico... Riflettete, senza avere fretta di rispondere e in ogni caso: “in bocca al lupo”.
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 21:32 via WEB
C'è soltanto un modo per tramutare gli "sconosciuti" in persone vicine... grazie Erasmo :)
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Roby.Tras
Roby.Tras il 05/01/10 alle 14:47 via WEB
Ciao Erasmo. Ma chi stabilisce su questa Terra, chi vince e chi perde!? Io credo, sinceramente, che nessuno perda, se non perde sè stesso! Credo che chiunque abbia il diritto, ma anche il dovere, di VIVERE ciò che E'... per sè stesso e per gli altri (chi davvero non può e chi ti ama). Io credo che l'unico vero errore imperdonabile sia... alla FINE, scoprire di non aver Vissuto. Un saluto... da un amico sconosciuto.
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elliy.writer
elliy.writer il 04/01/10 alle 22:14 via WEB
inviato da Basta_una_scintilla, che non riesce a postare per problemi tecnici. Ecco il racconto.

Sorrise impercettibilmente mentre aggiungeva l'ultimo ingrediente alla pozione: i bimbi che giocavano a palla, vedendola saettare sopra le loro teste a cavalcioni della scopa, l'avevano scambiata ancora una volta per la befana. Beata ingenuità. Una radio era accesa da qualche parte, non troppo lontano, ed una voce flebile giungeva sino a lei: "Attenti al lupo. Attenti al lupo." Un balzo al cuore: inutile, qualsiasi cosa, a questo punto, sembrava far parte di un complotto, forse di un incantesimo ordito da quel mago malvagio che aveva respinto, tanti anni prima. Tutto, in ogni momento, come accadeva ora con quella canzone, la riportava con la mente e lo stomaco ad un umano, la sua grandissima passione. "Amore mio non devi stare in pena, questa vita è una catena, qualche volta fa un po' male..." Fin da piccina aveva imparato l'arte della magia eppure, adesso, era come se fosse lei stessa l'oggetto di un sortilegio che la teneva incatenata, a dispetto del tempo e dello spazio, a quell'uomo che non faceva parte del suo mondo. Aveva abbandonato ogni difesa, scordato le regole imposte dal suo status permettendosi un contatto con lui e creando così un'intimità troppo profonda; aveva varcato la soglia che le era vietata umanizzandosi e ora la sua magia non aveva alcun valore, lontana dai suoi occhi continuava a sentirsi persa in essi, cercandoli ovunque senza riuscire più a trovarli."...e c'è un omino piccolo così, che torna sempre tardi da lavorare, e ha un cappello piccolo così, con dentro un sogno da realizzare...". Già, anche nel suo capello c'era un sogno ma era inaccessibile per questo stava preparando quell'intruglio: una pozione della nonna, una ricetta che le avrebbe consentito di dimenticare lui, i suoi occhi, le sue mani, che l'avrebbe fatta tornare semplicemente quella che era prima, per sempre: una giovane strega, aliena ai piacere ed ai dolori del mondo senza possibilità di ritorno, senza più libero arbitrio. Era pronta. La piccola ampolla brillava tra le sue mani mettendo in risalto il colore ambrato del contenuto prezioso; tra pochi minuti avrebbe scordato per sempre le emozioni, le labbra, le carezze, le parole sussurrate, la capacità di amare dalla quale discende il rischio di soffrire. La sua mente ripercorse l'ultimo avventuroso anno..."e noi due qui distesi a far l'amore in mezzo a questo mare di cicale, questo amore piccolo così ma tanto grande che mi sembra di volare...". Davvero voleva tornare quella di prima? Quel dolore non l'aveva forse resa migliore? Quelle emozioni non erano forse valse una vita intera? Singhiozzava ora, proprio come un'umana, e le sue lacrime bagnavano il libro di ricette cancellandone le parole senza che lei se ne rendesse conto. Quando se ne accorse, seppe che quella era la sua ultima possibilità per l'oblio, per fuggire dai sensi e dalle emotività, per riconquistare quel limbo ove non avrebbe più sofferto ma non avrebbe nemmeno mai più gioito davvero. "...stando sempre attenta al lupo". Come dicevano gli umani per augurarsi qualcosa? "In bocca al lupo!". Già. "Crepi il lupo", disse ad alta voce aprendo lievissimamente il pugno e facendo scivolare l'ampolla sul pavimento. La stanza si riempì di fragranze di frutta e di fiori e lei fu certa di sentire il profumo dell'amore. Avrebbe continuato a vivere come un'umana tenendo lui, per sempre, nel cuore e nella mente e sperando, nonostante tutto, di incrociare di nuovo i suoi occhi un giorno, per caso, in mezzo alla folla.

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socrate52
socrate52 il 04/01/10 alle 23:48 via WEB
ragazzi , qua c'è una bella nevicata di racconti! Sarà un piacere leggerli tutti! Smackk :))
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graziamariag
graziamariag il 05/01/10 alle 01:10 via WEB
Cara Nic,ho riprovato ancora e non capisco cosa succede.Ma dove va a finire il mio raccontino? Domani lo manderò con mail.Adesso è tardi e sono stanca .Buona notte!
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elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 17:56 via WEB
Grazia, forse impieghi troppo tempo a scrivere il commento prima di dare l'invio? In questo caso Libero mangia i commenti :( Mandamelo pure via mail se non riesci, provvedo io! Ciao!
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ventodamare
ventodamare il 05/01/10 alle 01:13 via WEB
Ho letto di questo interessante gioco da scintilla, ed ho pensato di partecipare :-) Chi, attirato dal chiarore del fuoco e pervaso da spirito avventuroso, si fosse avvicinato alla piccola radura nel mezzo di Bosco Oscuro, avrebbe scorto due oscure figure discutere intorno al fuoco, animatamente. "Ti dico che "Palla avvelenata" e' solo un gioco da bambini!" diceva imperiosamente il Mago Sellino, soprannominato ironicamente "Penisola" dai suoi colleghi per via del suo profilo greco, anzi balcanico, ossia per il suo naso lungo, adunco e storto "Non e' vero, e' un complotto contro di me!" Rispondeva tenendo testa al mago la Strega di Bosco Oscuro, una vecchia signora cosi' brutta che se ci fosse stato un concorso per Miss Befana, avrebbe vinto senza problemi. "C'era una folla di impiastri urlanti stamane ai margini del mio bosco! E lanciavano la palla verso la mia casa urlando "Avvelenata!" Disse la strega agitando un dito nodoso e bitorzoluto in faccia al Mago Sellino. "Ma no, si lanciavano la palla fra loro.. il gioco e' cosi'.. devi colpire l'avversario con la palla "avvelenata” per eliminarlo".. e magari qualche pallonata e' sfuggita ed e' entrata nel bosco, tutto qui." Cosi' Penisola cercava di rabbonire la Strega che sembrava sul punto di esplodere come una caldaia con troppa pressione, tanto era rossa. "E certo! Sfugge una palla avvelenata e va verso casa mia! E se la mia gattina la trovasse e morisse avvelenata?" Sbotto' la Strega del Bosco Oscuro. "La tua gattina? Ma se la tua gattaccia e' una vecchia canaglia che merita la forca piu' d'un assassino! Brutta come la morte e cattiva fin nel midollo! Da' la caccia solo alle mamme uccello per poi guardare morire i loro uccellini di fame!" Rispose il Mago togliendosi il cappellaccio e sbattendolo sulla gamba. "Beh, ognuno ha i suoi hobby.. comunque ti ho chiamato qui perche’ non voglio piu’ che quelle piccole scimmie vengano nel mio bosco! Lo so che il loro capobanda e’ tuo nipote, Sellino! L’ho riconosciuto dalla proboscide che ha al posto del naso! Devi dirgli di trovarsi altri posti per giocare! Magari vicino al Dirupo della Morte. O che so.. sul Fiume Vorticoso.. magari senza salvagente.. " Disse la Strega di Bosco Oscuro cercando di porgere le parole affabilmente. Il Mago Sellino si fermo’ colpito da un pensiero, riflette’ un momento tormentandosi il naso con le dita e poi un lampo malvagio gli attraverso’ gli occhietti piccoli e troppo vicini. “Va bene, ti voglio favorire. Accolgo la tua richiesta. E siccome in fondo ti voglio bene, convincero’ i bambini a cercare nuovi giochi. Anzi glieli inventero’ io.” Disse infine Penisola toccando con disgusto la mano della Strega. La Strega di Bosco Oscuro si illumino’ sorridendo con i soli due denti che aveva in bocca, e disse “Oohh.. lo vedi che fra amici si trova sempre l’intesa?” E comincio’ a ridere sguaiatamente, a singulti. “Si.. ho gia’ in mente qualcosa.. un gioco a coppie.. Credo che lo chiamero’ “Il gioco di Hansel e Gretel!” Disse sorridendo sornione il mago Sellino. “Ma bravo! Bravo Penisola! Sei proprio un genio!” Disse la Strega che non aveva mai sentito parlare dei fratelli Grimm. “Ti faccio tanti auguri! In bocca al lupo per il tuo giochino!” “Crepi il Lupo!” Disse il Mago mentre pensava sogghignando fra sé: “Ed anche la Strega!”
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elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 17:58 via WEB
Ciao Ventodamare, benvenuto :) e grazie, hai ben pensato!!!
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sillylamb
sillylamb il 05/01/10 alle 11:31 via WEB
E anche questa volta ce l'ho fatta! Un sorriso.
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sillylamb
sillylamb il 05/01/10 alle 11:32 via WEB
MMIX sedeva davanti al camino accarezzandosi la lunga barba. Fuori imperversava un vento gelido che faceva turbinare nell’aria candidi fiocchi di neve. Su una mensola ticchettava un antico orologio di ottone. Ancora pochi minuti e sarebbe svanito, per poi rinascere un secondo dopo, esserino imberbe e fragile. Ma dopo le prime cure, amorevoli e necessarie, della paziente Befana sarebbe cresciuto in fretta. 2 mesi dopo sarebbe stato un ragazzino pestifero, pronto a tirare palle di neve ai passanti e a imparare a sciare. “In realtà sono stanco di imparare a sciare…- pensò distrattamente - Voglio che questo sia un anno avventuroso… Ma in effetti forse tra 2 mesi sarà un po’ troppo presto per l’eliski… Meglio aspettare 8 mesi, quando sarò un uomo maturo. Allora potrei andare tra la folla delle spiagge della California e imparare a fare surf… Sono stanco di arrostirmi al sole tra bambini che giocano a palla…” Ripensò a tutte le esperienze che aveva provato nel corso dei secoli. Una volta aveva anche ucciso un uomo. In fondo aveva davanti a sé l’eternità. Un’eternità ciclica che non riusciva più a dargli emozioni. Cercò di ripensare a quando era un giovane mago e a come era stato ingannato da quello stregone druidico. Allora si era lasciato incantare dalla leggenda dell’Araba Fenice, non aveva capito che era stato solo un complotto degli Umani per superare l’incertezza che si accompagna sempre alla fine dell’anno. Per garantirsi che il Tempo non venisse interrotto, l’avevano condannato a questa vita che cresceva e si spegneva nell’arco di 12 mesi. Per un po’ aveva cercato un contro-incantesimo, ma poi aveva incrociato lo sguardo di un bambino, pieno di speranze per il suo futuro e si era sentito sulle spalle il peso dell’umanità. Non aveva avuto il coraggio di far terminare il Tempo. Non ancora, almeno. Chiuse gli occhi e udì il primo rintocco dell’orologio. Sentì le mani rugose della Befana cingerlo mentre il suo corpo diventava inconsistente come fumo. A stento si accorse che lei, come ogni anno, gli stava sussurrando: “In bocca al lupo!” Troppo tardi perché lui potesse risponderle, come sempre: “Crepi il lupo!” Al termine dei 12 rintocchi, un vagito ruppe il silenzio della notte.
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elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 18:00 via WEB
Sillylamb, grazie, sono contenta! Baci :)))
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sabinferraris
sabinferraris il 05/01/10 alle 11:40 via WEB
Quelli dell'"Old Pig" si sono lamentati, sentendosi esclusi....
ed allora, prima che sia troppo tardi, inserisco, naturalmente fuori gara, il quarto capitolo della saga.
Per chi non avesse letto i primi ed avesse voglia di farsi del male, sbirciando tra i tag del blog,li ritroverà facilmente.
:))
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sabinferraris
sabinferraris il 05/01/10 alle 11:52 via WEB
OLD PIG – parte quarta
CREPI IL LUPO !
Bob “lo Smilzo” non era il tipo che si arrendeva facilmente. Quel locale, la famigerata locanda “Old Pig”, un tempo era stata sua e voleva riappropriarsene ad ogni costo.
Studiò a lungo la situazione, finché, all’improvviso, nella solitudine del luogo più intimo della sua sgangherata dimora....ecco l'idea fulminante! Stramba e sorprendente davvero.
Avrebbe colto tutti di sorpresa, ci sarebbe stato un bel po' di trambusto, ovvio, ma se avesse aspettato il giorno giusto e si fosse presentato nella maniera giusta e con la giusta compagnia, all'Old Pig avrebbero pensato allo scherzo di alcuni buontemponi, prima di accorgersi di essere stati messi nel sacco.
Il tempo per organizzare l'aveva; certo un po' di quattrini ci sarebbero voluti. Tutt'altro che facile trovare tre briganti e tre somari senza scucire un bel po' di moneta.
Come complotto era di certo avventuroso, ma valeva la pena tentare.
Fece un ripasso mentale delle mezze calzette che aveva conosciuto in prigione e che oramai erano fuori: tutti più disperati di lui, per quanto ne sapesse. Probabile quindi che qualcuno di questi, con la promessa di una buona ricompensa a colpo avvenuto, avrebbe accettato di correre il rischio.
Contattò uno dopo l'altro quelli che gli sembravano meno tonti ed espose loro il piano.
Quelli sulle prime si sbellicarono, pensando ad uno scherzo, ma quando capirono che Bob faceva sul serio e che i quattrini li avrebbe sganciati davvero (altrimenti sarebbe stato peggio per lui), dopo pochi attimi in cui tentarono di mostrare un' espressione un po' più intelligente, per lasciar intendere che stavano valutando l'opportunità, accettarono, l'uno dopo l'altro.
Avrebbero, diciamo così, preso in prestito tre cavalli dal vicino ranch di John lo smidollato, addobbandoli a dovere.
Approfittando del periodo natalizio, sarebbe stato facile trovare nell'emporio della vecchia zia Clotilde quei tessuti che dovevano servire per rabberciare alla meglio i cavalli nonchè travestire se stessi in modo da rendersi irriconoscibili e passare per burloni.
Per le armi nessun problema: le colt da quelle parti si trovavano sotto il cuscino di un qualunque mezzo bastardo, quindi ognuno di loro ne era fornito. Con un po' di olio, i tamburi avrebbero girato come nuovi e, se fosse stato necessario, nel locale si sarebbero visti anche i fuochi d'artificio, dato che il buon vecchio Bob avrebbe pure portato con sé la palla da mago: ma quella col trucco! Gennarino, suo compagno di cella, texano d'adozione ma napoletano di nascita, gliel'aveva descritta per filo e per segno nelle lunghe e noiose giornate trascorse al fresco.
La folla che avrebbero trovato all'Old Pig non lo impensieriva affatto. Quei cialtroni avrebbero cominciato a sbudellarsi dalle risate e magari avrebbero pure tifato per loro.
Il colpo, era chiaro, doveva assolutamente essere messo a segno durante la festività della Befana.
E così, il giorno fatidico, i pochi residenti di Santo Stinco video un buffo corteo attraversare le polverose stradelle dell'assonnato villaggio e dirigersi verso l'unico posto in cui ferveva la vita.
Tre scalcinati cavalli travestiti da improbabili cammelli, accompagnati da altrettanti assurdi Re magi armati di colt, e nel giro conosciuti come “il guercio”, lo “zoppo” ed il “gobbo”, avanzavano lentamente, preceduti dallo “smilzo”, malamente conciato da mago, con tanto di palla, non di vetro, ma... una vaga imitazione del napoletanissimo “Pallone ‘e Maradona”: l'arma finale!
Seguiti e sbeffeggiati da una piccola folla di ragazzini divertiti, raggiunsero il piazzale dell'Old Pig, mentre il sole che aveva dardeggiato per l'intera giornata stava per nascondere i suoi ultimi raggi.
All'ingresso, il vecchio Sabin, sempre sbronzo del suo immancabile whisky, ma con l'occhio e la mente sempre vigili, tracannò un altro mezzo bicchiere e...
- Che ci fai qui, vecchio cialtrone di un Bob !!?? - Evidentemente il travestimento era più che perfetto... – Entrate, entrate, che c'è lo spettacolo. -
- Lo spettacolo lo facciamo noi stasera - replicò lo “smilzo” con aria sicura e spavalda, mollando il solito calcione alla sempre più cigolante porta d'ingresso.
- In bocca al lupo - ridacchiò il vecchio Sabin.
- Crepi il lupo - replicò Bob varcando la soglia del locale.
La teoria dei Magi preceduta da Bob il mago fece così il suo ingresso e nel giro di pochi secondi si moltiplicarono urla, sghignazzi e immancabili rutti.
La perfezione del travestimento non mancò di fare centro:
- Bentornato Bob! - esclamarono all'unisono Mad Dog e Lucinda, da tempo gestori dell’Old Pig, tra gli applausi e le risa generali.
- Strafottetevi, brutto pugno di bastardi merdosi ed ubriaconi e strafottiti anche tu “Mad Dog”- replicò lo “smilzo”. - Questa è una rapina! -
Mentre i tre magi tiravano fuori le loro colt pronte all'uso, lo Smilzo, girò lo sguardo verso il palco e per la sorpresa lasciò cadere a terra il “Pallone di Maradona” che si afflosciò emettendo non più di una pernacchia.
Cavolo! Lo spettacolo c'era davvero, ma anziché l'orchestrina dei “Dammela subito”, quella sera erano ospiti lì nientemeno che tutti gli agenti della polizia federale del posto, sceriffo compreso, che si esibivano sul palco seminudi, ma armati sino ai denti, in una delirante imitazione dello strip dei Full Monthy.
Il resto si può ben immaginare... Dopo altri quattro luridi mesi, Bob ci avrebbe provato ancora.
 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc_Phill il 05/01/10 alle 17:05 via WEB
Santo Stinco ... Santo Stinco ... per caso è quel paesino vicino Saint Giovese ? Non so perchè ,ma li vedo bene assieme! Mah! :))
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elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 18:01 via WEB
Oh Sabin, pure i Re Magi sono arrivati! Perfetto :))) Grazie, in effetti si cominciava a sentire nostalgia dell'Old Pig...
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sabinferraris
sabinferraris il 05/01/10 alle 11:54 via WEB (Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mauro Berti il 05/01/10 alle 15:07 via WEB
( errata corrige) ..Già…, che ”Crepi il lupo”…: ..ma, mai provato, Voi.., a pensare come suonassero storte queste abusate e ormai stereotipe parole, alle mie orecchie…? Quali fantasmi strani - ..chissà…, forse antichi rimorsi, ..ancestrali paure di una vita vissuta e consumata e persa…, prendessero a danzare dentro ai miei occhi….? E di tutte quelle stupide favole dove coraggiosi cacciatori armati di fucili sputafuoco, facevano scempio di lupi – ovviamente cattivi e malvagi, ..loro, i lupi…- e salvavano innocenti e candide ragazzine, casualmente vestite di rosso, ..casualmente in giro per boschi oscuri… Mai provato, voi, ad abitare boschi, con unico rifugio una tana, spesso fredda e inospitale e mangiare non quando avevi fame.., ma solo quando potevi, ..quando ne trovavi, …quando i morsi di quella fame ti mordevano di dentro…? Oh! …Certo mi piacerebbe adesso, essere un mago e nella mia palla di vetro leggere di voi, …folla di miti agnelli che si sbranano ad ogni passo, ..per un nonnulla, …voi, trasformati per magico complotto del destino infame, in lupi macilenti e stanchi per cui non c’è Natale o Capodanno o Befana, ..nè cacciatori amici… e l’unico regalo è una gabbia od una scarica di piombo…. ..Ma io, ..io, io che sono soltanto un povero, bislacco, avventuroso Lupo che qualcuno s’è inventato per scaricargli addosso tutto il “male” ed il”brutto” ed il “cattivo” che c’è dentro il suo mondo e crearsi un alibi perfetto, un paravento dietro cui nascondersi, …io ho smesso già da tempo, di credere a tutte quelle fiabe che ci da sempre ci han diviso tra i buoni ed i cattivi, ..tra bianchi e neri, tra normali e non, ..tra agnelli e lupi: …forse, lo siamo un po’ tutti, cacciatori e lupi, nonne e Cappuccetti Rosso, di tutti quei colori, quei sapori, sfumati di dolcezza e in fondo, amari dentro ..piccole biglie, lanciate a caso, su di una folle giostra, idiota girotondo, che non si sa fermare né cambiare… ..Ma sì, va bene …, in fondo va bene così.., che ”crepi il lupo” e allora sì, …che tutti vivranno felici e contenti, senza più paure ed ombre, ne boschi oscuri... O no…?!?
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elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 18:02 via WEB
ok, Mauro Berti, di poche parole :) sostituisco!
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BobSaintClair
BobSaintClair il 05/01/10 alle 19:13 via WEB
Mi scuso per la mia assenza da questo post creativo....ma...:( ed ecco il mio:

Mago avventuroso complotto befana palla follia..ripetevo quella sequenza di parole cercando una comunione di intenti o una progressione logica per far quadrare il mio racconto. Grazie ad un errore di digitazione sul web, scrissi “scrivolare” al posto di “scivolare”, mi ritrovai ingenuo sul blog di ElliyWriter e scrutando tra le righe di esso seppi di questo AVVENTUROSO giochino letterario. - Diamine! Perché non tentare? Dopotutto era da tempo immemore che non scrivevo più un temino; sempre all'addiaccio in campagna a lavorare la terra, il duro lavoro limitava il mio tempo libero inducendomi a passarlo in ben altre spensierate quanto futili attività... E invece, il classico colpo di fulmine scoccò fra me e “a proposito di elliy” palesando il mio nuovo sentire: ridestare la fantasia attraverso la scrittura, creare dal nulla. Una sfida? Una FOLLIA? Forse! Ma perché non ripercorrere giocosamente quel sottile confine dove la penna, ponendosi tra sogno e realtà, produce mirabile il miraggio, l'illusione degna del più grande MAGO, di presentare mondi altri col solo ausilio delle parole? Caparbiamente scrivevo incipit di storie sulla carta, ma essi abortivano ingloriosi, il bianco dei fogli m'annebbiava la mente e anche nel relax più completo della vasca da bagno, dopo il lavoro, col capo sgombro, il mio progetto naufragava miseramente e i miei sensi capitolavano tristemente verso la disperazione. Certo un invisibile COMPLOTTO tramava silenzioso alle spalle della mia ispirazione impedendomi di liberarne così la creatività, evitando accuratamente ch'io fossi scrivolatore patentato. Rimuginavo adirato e prossimo alla resa, scesi dallo scranno del mio orgoglio ferito e mi mossi nel cercare aiuto divino: una musa! Invocante, scrissi il mio rammarico al buon cuore di ElliyWriter, la quale come una fatina buona si dimostrò oltre misura gentile e prodiga di consigli facendo la mia felicità di novello scrittore e ripagando dolcemente le mie attese, al pari di quella giovane donna apparsami un dì, quando fui bimbo, sotto mentite spoglie di BEFANA, la quale esaudì un grande desiderio porgendomi una PALLA tutta colorata con cui poter coltivare il sogno di quasi ogni bambino, diventare calciatore, e come lei, mai e poi mai dimenticherò le sue ultime illuminanti parole, disse: - "In bocca al lupo, ragazzo mio". Augurandomi con sguardo materno, sorridente e fiducioso, tutto il bene possibile ed io rimirandola incantato, come obbedendo ad un rito benigno e senza tempo, le risposi tosto: “Crepi il lupo”.
(Rispondi)
BobSaintClair
BobSaintClair il 05/01/10 alle 20:03 via WEB
Accipicchiona! Ho fallato nel precedente racconto, ho scritto FOLLIA al posto di FOLLA...ma qui recupero, spero che ;))) Byeeeeeeee

Mago avventuroso complotto befana palla follia..ripetevo quella sequenza di parole cercando una comunione di intenti o una progressione logica per far quadrare il mio racconto. Grazie ad un errore di digitazione sul web, scrissi “scrivolare” al posto di “scivolare”, mi ritrovai ingenuo sul blog di ElliyWriter e scrutando tra le righe di esso seppi di questo AVVENTUROSO giochino letterario. - Diamine! Perché non tentare? Dopotutto era da tempo immemore che non scrivevo più un temino; sempre all'addiaccio in campagna a lavorare la terra, il duro lavoro limitava il mio tempo libero inducendomi a passarlo in ben altre spensierate quanto futili attività... E invece, il classico colpo di fulmine scoccò fra me e “a proposito di elliy” palesando il mio nuovo sentire: ridestare la fantasia attraverso la scrittura, creare dal nulla. Una sfida? Una follia? Forse! Ma perché non ripercorrere giocosamente quel sottile confine dove la penna, ponendosi tra sogno e realtà, produce mirabile il miraggio, l'illusione degna del più grande MAGO, di presentare mondi altri col solo ausilio delle parole? Caparbiamente scrivevo incipit di storie sulla carta, ma essi abortivano ingloriosi, il bianco dei fogli m'annebbiava la mente e anche nel relax più completo della vasca da bagno, dopo il lavoro, col capo sgombro, il mio progetto naufragava miseramente e i miei sensi capitolavano tristemente tra la FOLLA delle imprecazioni... Certo un invisibile COMPLOTTO tramava silenzioso alle spalle della mia ispirazione impedendomi di liberarne così la creatività, evitando accuratamente ch'io fossi scrivolatore patentato. Rimuginavo adirato e prossimo alla resa, scesi dallo scranno del mio orgoglio ferito e mi mossi nel cercare aiuto divino: una musa! Invocante, scrissi il mio rammarico al buon cuore di ElliyWriter, la quale come una fatina buona si dimostrò oltre misura gentile e prodiga di consigli facendo la mia felicità di novello scrittore e ripagando dolcemente le mie attese, al pari di quella giovane donna apparsami un dì, quando fui bimbo, sotto mentite spoglie di BEFANA, la quale esaudì un grande desiderio porgendomi una PALLA tutta colorata con cui poter coltivare il sogno di quasi ogni bambino, diventare calciatore, e come lei, mai e poi mai dimenticherò le sue ultime illuminanti parole, disse: - "In bocca al lupo, ragazzo mio". Augurandomi con sguardo materno, sorridente e fiducioso, tutto il bene possibile ed io rimirandola incantato, come obbedendo ad un rito benigno e senza tempo, le risposi tosto: “Crepi il lupo”.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 21:40 via WEB
Questa storia della Elliy associata alla Befana non mi garba mica tanto... no no no... mah! non capisco...:))))
(Rispondi)
 
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 06/01/10 alle 13:19 via WEB
...ma tu sei la Fatina Bona...elliy!!!...:))
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Utente non iscritto alla Community di Libero
blue.chips il 05/01/10 alle 22:06 via WEB
Crepi il lupo. Nel piccolo borgo in cui viveva, era cosiderato alla stregua di un eretico. Il giudizio dei suoi concittadini era di assoluto sdegno, poiché Blogger si opponeva alla tradizione di babbo Natale e la befana.
“Quel ridicolo mago grassone è una pessima invenzione”, andava raccontando in giro.
Chi sei tu, veramente Babbo Natale? E tu befana, degna sua compare? Era questa la domanda a cui cercava una risposta.
Almeno la vecchietta, sinonimo di chi non ha la fortuna di belle fattezze non gode della copertura del complotto mondiale per la sua poco amena figura ottocentesca; in un mondo di corpi abbelliti dal processo di rimodellamento plastico, presto anche lei prenderà le forme di barbie.

Durante la notte della vigilia di Natale, Blogger ebbe un incubo. La bocca del suo camino si muoveva come grandi labbra aperte fino a mostrare la profonda gola da cui partiva una voce misterica e gutturale: “io sono uno degli anticristi che dovevano venire.
Guarda di quale sopraffina arte sono stato capace, scambiando il dono celeste in una festa di crapule e ipocrisia.
Ah! come si riempiono i forzieri di quei pochi che comandano il complotto; e loro sono come me: fottutamente maliziosi.
E’ questa la nuova liturgia da sostenere, altro che quel bambinello senza una lira in saccoccia”.
Con una risata cavernosa la voce si congedò, gridando: stupido, stupido.

Blogger si risveglio nel pieno della notte, appiccicato al suo sudore.
Andò nel soggiorno per rincuorarsi con un bicchiere di gin. Un odore insopportabile gli provocò un inizio di nausea.
Le nari del suo naso si protesero nell’aria come froge di un cane, e portavano al camino, dove intravedeva un’enorme palla giallastra. Mentre indugiava sul da farsi, fu richiamato da un insistente scampanellio alla sua porta. Una folla minacciosa era ad attenderlo, oltre la macchina della polizia municipale e il sindaco in prima fila.
“Siamo spiacenti, sig. Blogger, chiediamo delle spiegazioni.
Sono spariti tutti i giocattoli delle case intorno alla sua.
Le prime indagini portano ad un uomo che si aggirava sul suo tetto, attestato da diversi testimoni.
Indubbiamente, le diverse versioni collimano e, quindi, ritenute attendibili. L’identikit ci ha fornito una prova concreta diramata anche in internet," per rintracciare il colpevole.
Comunque, sig. Blogger, il camino è proprio il suo, anche se la persona illustrata non le somiglia affatto, e ciò salva lei dall’arresto, almeno per il momento;nel frattempo, dobbiamo accertarci di un’eventuale complicità e magari…trovare la refurtiva in casa sua.
Quei poveretti appena si addentrarono nella casa dovettero precipitarsi fuori con la bocca spalancata per meglio respirare.
Vi era all’interno della casa un puzzo metifico.
Dopo varie ore, si concluse che l’accaduto era da mettersi in relazione al suo rancore e malanimo per il ciccione.
Fuori dalla sua abitazione, la gente inveiva ancora; alcuni lanciavano pietre contro le sue finestre. Blogger decise di andar via per sempre. Riempì l’auto di tutto ciò che gli serviva e s’allontanò per sempre. Lo raggiunse un sarcastico: in bocca al lupo, eretico!
Egli sorrise: “Sicuramente creperà, dopo aver digerito tutta quell’oscenità”.
Finalmente, era fuori da una sorta di frullathio pallorum, durato fin troppi anni.
Ora, un viaggio avventuroso l’attendeva, dirigendosi verso la blogsfera.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 22:53 via WEB
blue.chips, questo nome mi ricorda qualcosa... ma non ricordo cosa! ahimé! comunque grazie per il racconto. Due paroline di saluto non ci sarebbero state male :)) Ciao!
(Rispondi)
 
 
blue.chips
blue.chips il 06/01/10 alle 17:06 via WEB
Crepi il lupo.

Nel piccolo borgo in cui viveva, lo consideravano alla stregua di un eretico. Il giudizio dei suoi concittadini era di assoluto sdegno, poiché Blogger si opponeva alla tradizione di babbo Natale e la befana.
“Quel ridicolo mago grassone è una pessima invenzione”, andava raccontando in giro.
Chi sei tu, veramente Babbo Natale? E tu befana, degna sua compare? Era questa la domanda a cui cercava una risposta.
Almeno la vecchietta, sinonimo di chi non ha la fortuna di belle fattezze non gode della copertura del complotto mondiale per la sua poco amena figura ottocentesca in un mondo di corpi abbelliti dal processo di rimodellamento plastico; magari, in futuro lei prenderà le forme di barbie.

Durante la notte della vigilia di Natale, Blogger ebbe un incubo. La bocca del suo camino si muoveva come grandi labbra aperte fino a mostrare la profonda gola da cui partiva una voce grave e misterica:” io sono uno degli anticristi che dovevano venire.
Guarda di quale sopraffina arte sono stato capace, scambiando il dono celeste in una festa di crapule e ipocrisia.
Ah! come si riempiono i forzieri di quei pochi che comandano il complotto; e loro sono come me: fottutamente maliziosi.
E’ questa la nuova liturgia da sostenere, altro che quel bambinello senza una lira in saccoccia.
Con una risata cavernosa la voce si congedò, gridando: stupido, stupido.

Blogger si risveglio nel pieno della notte, appiccicato al suo sudore.
Andò nel soggiorno per rincuorarsi con un bicchiere di gin. Un odore insopportabile gli provocò un inizio di nausea.
Le nari del suo naso si protesero nell’aria come froge di un cane, e portavano al camino, dove intravedeva un’enorme palla giallastra. Mentre indugiava sul da farsi, fu richiamato da un insistente scampanellio alla sua porta. Una folla minacciosa era ad attenderlo, oltre la macchina della polizia municipale e il sindaco in prima fila.
“Siamo spiacenti, sig. Blogger, chiediamo delle spiegazioni.
Sono spariti tutti i giocattoli delle case intorno alla sua.
Le concordanze di diversi testimoni portarono ad un identikit che fu anche pubblicato in internet per meglio rintracciare il colpevole.
Sig. Blogger, disse il capo della polizia: il comignolo descritto dai testimoni è proprio il suo, anche se la persona illustrata non le somiglia affatto; ciò salva lei dall’arresto.Nel frattempo,dobbiamo accertarci di un’eventuale complicità e magari…trovare la refurtiva in casa sua”.
Quei poveretti appena si addentrarono nella casa dovettero precipitarsi fuori con la bocca spalancata per meglio respirare.
Vi era all’interno della casa un puzzo metifico.
Dopo varie ore, si concluse che l’accaduto era da mettersi in relazione al suo rancore e malanimo per il ciccione.
Fuori dalla sua abitazione, la gente inveiva ancora; alcuni lanciavano pietre contro le sue finestre. Blogger decise di andar via per sempre. Riempì l’auto di tutto ciò che gli serviva e s’allontanò per sempre. Lo raggiunse un sarcastico: in bocca al lupo, eretico! Egli sorrise: “Sicuramente creperà, dopo aver digerito tutta quell’oscenità”.
Finalmente, era fuori da una sorta di frullathio pallorum, durato fin troppi anni.
Ora, un viaggio avventuroso l’attendeva, dirigendosi verso la blogsfera.
Tempo dopo, si capì che il complotto ai suoi danni fu ordito proprio dai suoi vicini di casa.
blue.chips

ps: visto il malfunzionamento del link posto nel racconto, ripubblico lo stesso racconto, conqualche leggera modifica per ovvio motivo di conteggio parole. Naturalmente, la gentile Elliy potrebbe anche eliminare il precedente scritto al fine di non avere troppo spazio inutile e replicato di scritti. A Elliy va un ringraziamento per l'ospitalità e la pazienza di occuparsi anche degli imbranati.
A scanso di un'altro eventuale errore di digitazione del link, lo stesso riporto qui di seguito:
http://img340.imageshack.us/i/identikit.jpg/
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/10 alle 18:42 via WEB
blue.chips, facciamo così: poichè - come avrai notato - esiste un apposito file che raccoglie tutti i racconti in gara, io sistemo anche il tuo lì, con il link nel punto in cui penso tu voglia inserirlo. Mi dirai poi se ho capito bene...
Non preoccuparti per la pazienza ... quella ABBONDA!
Ciao!
(Rispondi)
graziamariag
graziamariag il 05/01/10 alle 23:15 via WEB
Nic dopo vari tentativi e tanta fatica ho mandato il mio post nei messaggi.In tre parti! In bocca al lupo! Io mi arrendo! Se non ci riescia comporlo,va bene lo stesso!! Ciao
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 23:38 via WEB
Ecco il racconto di graziamariag, che inserisco io per problemi tecnici.

Basta, era stanca non poteva più andare in giro a quell'ora di notte,e poi tutte quelle richieste, santo cielo,fosse stata giovane!E poi non riusciva nemmeno più a capire i desideri dei bambini con questa tecnologia che avanzava sempre di più. A volte si ritrovava a portare giocattoli e poi li sentiva l'indomani, i bambini, dire ai loro genitori-hai visto? io non volevo questo, io volevo l'ipod- E gli strilli le lacrime pianti a mai finire e prima o poi lei non si sarebbe più presentata, avrebbe aspettato le feste di natale senza più l'ansia da prestazione.Perchè ogni volta erano giri interminabili nelle farmacie per comprare chili di tranquillanti, perchè si era stressata dopo anni di girare da una parte all'altra del mondo!
Quante cose mi tocca fare, pensò. Per giunta aveva il timore di sentirsi dire che lei era una vecchia befana e che basta, poteva andare dove voleva tanto non serviva più. Glielo aveva sempre detto lei all'unico amico che aveva di comprare una casetta in Finlandia e vivere lì in mezzo alla neve e al ghiaccio-perchè non siamo ancora vecchi, no?- E lui giù a borbottare a lamentarsi...no..meglio lasciarlo perdere.. E poi in quel periodo erano davvero stressati snervati e arrabbiati dopo quel lungo viaggio avventuroso che avevano fatto. Erano andati in Tibet. Ed erano stati arrestati.-Perchè?chiesero- Abbiamo portato soltanto dei giocattoli per i bambini e qualche regaluccio ai monaci- Erano stati giorni duri, reclusi dentro le carceri cinesi. Con loro che pensavano che ci fosse dietro un complotto e noi ad urlare che eravamo la befana e babbo natale!
Avevamo temuto veramente e poi ci fecero uscire.Fuori ad aspettarci c'era una gran folla,gente tutta colorata e i bambini sorridenti che ci prendevano per mano.Con tutti questi rischi perchè continuare ad andare in giro? - Merito un pò di relax e tempo da dedicare a me stessa!- Era nella sua casetta provvisoria e si guardò allo specchio.- Sono ancora giovane e sembro vecchia!- -Basta andrò da un mago della chirurgia estetica e mi farò restituire le sembianze di donna giovane- E poi basta vestirsi cosi' come una palla di stracci o peggio come un sacco di stracci- Mi comprerò tanti vestiti nuovi e mi farò tutti i regali che nessuno mi ha mai fatto!

Ci siamo riuscite, visto?? Grazie, ciao!

(Rispondi)
graziamariag
graziamariag il 05/01/10 alle 23:41 via WEB
Sei stata bravissima,grazie e un abbraccio.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/01/10 alle 23:44 via WEB
:))
(Rispondi)
max_6_66
max_6_66 il 06/01/10 alle 00:00 via WEB
Festività trascorse, ne mancava solo una. Momento ideale per pensare alla mia solitudine, con affetto. Cercare di capire se sono tra coloro che ne soffrono o tra coloro che la cercano. Oppure, come più probabile, tra coloro che ne hanno necessità, consapevoli però di non essere esenti dalla tristezza che provoca. Aiutato dal terrore della FOLLA e dal bisogno di momenti di silenzio assoluto, vivo in una casa posta sulla sommità di una collinetta lontana da tutto e da tutti. E solo questo c’era il primo di gennaio, quando svegliandomi ed affacciandomi alla finestra mi ero accorto che le piogge della notte l’avevano trasformata in un’isola. Niente e nessuno. Erano come tutti fuggiti, come se si trattasse di un COMPLOTTO globale ai miei danni. Come se un MAGO li avesse fatti sparire con un colpo di bacchetta. Una barca. Rientrato in casa sapevo già dove dirigermi. Un vecchio bidone da olio dipinto color turchese che tengo nell’ingresso (regalo della mia amica Serena, artista postmoderna dei materiali di scarto), aperto lateralmente in modo da essere utilizzato come piccola libreria. Pochi minuti di lavoro per zavorrarne il fondo in modo da ridurre il rollio e per avvitare ad una estremità una barra di ferro a cui avevo appeso una lanterna a petrolio da campeggio. I remi erano in soffitta. I remi del mio canottino gonfiabile di quando bambino andavo al mare a Cecina. Due bottiglie d’acqua, una di vino rosso e un panino con la mortadella diviso in due parti. Il tempo di un veloce varo, di mettersi un giaccone e un cappello di lana. Remavo nella mia botte di ferro e non mi ero più voltato indietro. Un viaggio AVVENTUROSO verso qualcosa che non sai bene. Forse estremo o difficile ai limiti dell’impossibile, aiutato da qualcosa che sta a metà tra la curiosità e una tazza di latte caldo che ti accompagna, ti rasserena. E poi, quando c’è da andare, si va, senza paura di sbagliare strada. Il mondo è una PALLA, è impossibile perdersi. Prima o poi ti trovi nello stesso punto da dove sei partito, con la differenza di un nuovo grande film impresso nei tuoi occhi. E il tempo così passa, con una cadenza propria di una dimensione diversa, importante, dove minuti, ore, giorni assumono un valore differente, che ne altera la percezione della durata. Una parte indefinibile di questo tempo era passata, quando mi ha distratto l’impressione di un cambiamento sulla superficie dell’infinito di acqua che mi circondava. Anche se procedevo oramai da alcune ore nella notte, mi ero accorto che da erano comparse delle ampie increspature. Erano le onde del mare. Togliendo i remi dall’acqua, avevo alzato lo sguardo verso il cielo per cercare di capire. Notte chiara, luna enorme e bianchissima, ideale per individuare la BEFANA che di li a poco, passandole davanti avrebbe mostrato la sua sagoma in sella alla scopa. Poche nuvole di ovatta. E’ abbastanza comune avere la sensazione di riconoscere nella forma di una nuvola i contorni di un oggetto o comunque qualcosa che ci appare riconoscibile fuori di ogni dubbio. Nello stesso modo, questa notte, avevo l’impressione di riconoscere tra le infinite luci appese sulla volta celeste, alcune che brillando più di altre componessero una frase. Uno sguardo da uomo abituato alla polvere incontrata attraversando deserti dentro e fuori di se, il movimento dei muscoli del volto per socchiudere di poco gli occhi,come per osservare con attenzione. Era una frase beneaugurante. “CREPI IL LUPO”, ho risposto. E sorridendo ho ripreso a remare.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/10 alle 00:14 via WEB
Benissimo, grazie Max!
(Rispondi)
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/01/10 alle 10:35 via WEB
Ok ci provo anch'io stavolta. Scusate per il racconto, è proprio per effetto del panettone :-)
Una domanda: fino a quando si possono esprimere le preferenze?
Una precisazione: ogni riferimento a fatti, persone e nick è puramente casuale! Non offendetevi per carità :-)
SENZA TITOLO
"Eccolo, il suo quadro. Si, con tutti i verdi e gli azzurri, le linee verticali e diagonali, i tentativi di raggiungere qualcosa. Lo avrebbero appeso in soffitta, pensò; sarebbe stato distrutto. Ma che importanza aveva? si chiese tornando a prendere il pennello. Guardò i gradini; erano vuoti; guardò la tela; era una macchia confusa. Con improvvisa intensità, come se per un istante lo vedesse con chiarezza, tracciò una linea al centro. Era finito; era completo. Si, pensò, posando il pennello con estrema fatica, ho avuto la mia visione." FAVOLOSO, si ripetè lentamente nella mente George. Gita al Faro, quel romanzo avventuroso che l'aveva tenuto incatenato fino a quel momento alla poltrona, fu risposto sul tavolino dello studio. In gran fretta. Assecondare le aspirazioni di suo padre, entrare in accademia ecco cosa doveva fare, non perdere tempo a leggere sciocchezze. Quella Virginia, oh come aveva saputo raccontare dell'attesa, della possibilità di realizzare un sogno. E lui? No, lui non ne sarebbe stato capace, di realizzare la sua vita, nemmeno di raccontarla. "Signore, signore mi scusi … " La voce della domestica interruppe i suoi pensieri. "Alla porta c'è il conte Saint Clair che domanda di lei." "Mio padre è in casa?" "No signore, è al circolo." "Faccia entrare il conte." "Bob, cosa ci fai qui? Non devi, non puoi, non possiamo …" "Finiscila! Avevo voglia di rivederti. Ti porto notizie di Carlo Rosselli. E' stato arrestato." "Arrestato?" "Un complotto. Lo hanno accusato di aver organizzato l'attentato a quel ministro italiano, quel Rocco." "Ricordo suo padre e sua madre, quell'anno che hanno vissuto qui a Londra. Poveretti!" "Basta con la tristezza! Ho una sorpresa per te! Due biglietti per il lago dei cigni, stasera!" "Non posso, lo sai. Non voglio che ci vedano insieme." "Verrai. E ti terrò la mano o raccoglierò la tua lacrima per il cigno che muore." "Ci sarà folla, ci conoscono tutti. Perfino quella befana di mia sorella Elliy, invitata dalla marchesa." "Non ha importanza George. Io ti amo, lo capisci?" "Non ripertelo! Ti prego Bob. Ho deciso che entrerò in quella maledetta scuola militare." "E noi?" "Noi? Bob … in questo mondo non è possibile un noi. Neanche un mago potrebbe cambiare le cose. Farò come dice mio padre e sposerò qualche bella signorina borghese per salvare le apparenze." "George, non puoi. Buttare in aria la tua vita e i tuoi sogni come fossero una palla, un gioco." "Non posso continuare a nascondermi. Non posso più tollerare i mormorii della gente, i loro sguardi di disprezzo." "Mi ami?" "Come non ho mai amato Bob." " E come puoi farci questo?" "Ce ne faremo una ragione." "Smettila! Io non posso vivere senza di te. Ho bisogno delle tue carezze segrete, di ascoltarti quando ti emozioni per tutte quelle storie che leggi, di sentire i tuoi desideri come fossero miei. Hai inviato la bozza del tuo libro a quell'editore?" "Si, l'ho fatto. Mi ha risposto che a una prima lettura gli è parso ottimo materiale." "Lo vedi George? Non puoi abbandonare tutti i tuoi sogni!" "Addio Bob." "Se non c'è altro che posso aggiungere … buona fortuna amore mio." "Crepi il lupo! Buona fortuna a te, amico." "Ecco, mi lasci un grande dono. Raccolgo questa lacrima per conservarne il ricordo, per sempre."
Grazie ragazzi per le vostre bellissime iniziative!
(Rispondi)
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 06/01/10 alle 15:14 via WEB
Ahahahhhahahh...hey! hey! heeeeeyyyyyyyyyyyy! mi hai fatto diventare ghéyyyyyyyyyyyyyyyy :))))))
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/01/10 alle 10:23 via WEB
Solo perchè volevo scrivere una storia ambientata in Inghilterra e Bob Saint Clair era un nome perfetto per un conte :)
Il fatto che sia gay (lui eh, precisiamo!!!) è solo un dettaglio di poco conto :)
Scusate gli errori di battitura, ho scritto tutto in pochissimo tempo e non ho neanche riletto. Mi divertiva poter partecipare. Ciao!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/10 alle 18:46 via WEB
Nonsmettodisognare, qui siamo stati chiarissimi eh?? "quella befana di Elliy"!!!! PERDINDIRINDINAAAA
ahahahah! Ciao e grazie per essere qui :)
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/01/10 alle 10:26 via WEB
Ahi, ahi, ahi, che dolore :)) Grazie a voi per dare modo ad ognuno di esprimersi. Ciao!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 07/01/10 alle 17:31 via WEB
Il ringraziamento più grande va a tutti i partecipanti! Ciao :)
(Rispondi)
graziamariag
graziamariag il 06/01/10 alle 13:13 via WEB
Ciao ho una versione aggiornata nel mio blog, purtroppo non essere riuscita ad inviare non mi ha permesso di rilassarmi nella scrittura.Però l'importante è partecipare... Anzi ho scritto diverse cose utilizzando le tue parole.Ma devo capire cosa non mi fa inviare....Ciao Nic buona giornata...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/10 alle 18:48 via WEB
Grazia, mi dispiace per questo problema tecnico, spero ti sia divertita lo stesso. Purtroppo non sono in grado di aiutarti in questo senso... mi dispiace. Un abbraccio, ciao :)
(Rispondi)
lunanera1959
lunanera1959 il 06/01/10 alle 17:42 via WEB
Crepi il lupo! (di Luna & Deep) Dal Diario di Lilith. E’ il sesto giorno, il “Grande Mago” oggi mi ha tirata fuori dal fango. Non so come abbia fatto, dovevo essere già lì. Insieme a me ha tirato fuori LUI, l’ha chiamato Adamo. E’ un bel nome Adamo. Anche lui mi piace! La sua presenza invia dei segnali in codice alla mia testa. Il suo odore invia messaggi. Ho capito! Lo desidero! Ci ha ripulito e ora siamo in un bel posto!...non ricordo come era sotto il fango! Qui c’è una folla di animali, credo siano animali, sono diversi da noi…e non parlano. Sì perché ho scoperto che “parlo”, è diverso dai rumori degli animali, i miei suoni possono essere modulati. Quando sono vicino a LUI la voce diventa dolce, è il desiderio! Deve essere il desiderio. Mi guardo un po’ intorno, inizio questo viaggio avventuroso che è la vita. Qui è proprio bello, un vero “Paradiso”. C’è LUI è il Paradiso. Poi qualcosa ha iniziato a non funzionare. Forse insisto troppo, sulle cose sciocche polemizzo, forse….Ho invitato Adamo a parlare, ha bofonchiato qualcosa. Forse…forse lo assillo. Lo lascio andare, anche se ho bisogno del suo odore, della sua vicinanza. Vorrei sussurrargli nelle orecchie le parole che sto imparando. Vorrei che sentisse il mio calore. Più tardi… Un laghetto, mi specchio, ho dei lunghi capelli neri. Fra i capelli intreccio dei fiori, ora sono più bella, posso tornare da LUI. Eccolo, lo chiamo, mi avvicino, muovo i capelli perché possa sentire il profumo dei fiori. Silenzio! E’ un muro questo silenzio! E’ un silenzio cattivo, mi dice che non esisto! Dopo la fuga. Non resisto più al suo rifiuto. Non resisto più ai suoi silenzi, mi ha detto che la mia testa “posso tenermela”. Ma io lo amo anche e soprattutto con la testa…anche con l’odore, ma lui è dentro la mia testa. Eppure è una cosa così bella! Non riesco a farmi capire. Sono fuggita! Ora che sono andata via LUI è andato a piagnucolare dal “Grande Mago”, gli ha detto che è rimasto solo, che io non sono una brava moglie. Il Mago gli ha tirato fuori dal suo corpo un’altra me. No non è un’altra me, io sono della sua stessa natura, io sono la sua parte, opposta, ma non avversa. Diversa ma non nemica. Solo con lui posso essere UNO. Perché non lo capisce! Anche LUI senza di me non può essere UNO. Questa “befana” me lo vuole rubare! Quella Eva, così si chiama, lo ha fatto innamorare. Mi sono vendicata! Complotto con il serpente e le offro la mela che assolutamente era stata vietata dal Grande Mago. Ora verrà cacciata e LUI potrà tornare da me. <> l’ha mangiata anche LUI! Ora lo manderanno via…e io ne morirò! La Luna Nera Il Grande Mago ha avuto pietà di me. Ero disperata, tante lacrime ho pianto. Secoli di lacrime. Mi hanno demonizzata, mi hanno scacciata. Mi hanno chiamata la “Luna Nera”. Io volevo solo stare con LUI senza perdere parti di me. Non volevo perdere parti di me perché altrimenti non saremmo mai diventati UNO. Il Grande Mago ha avuto pietà. Lui mi cerca, nella notte, nel sogno, e io arrivo, e non so e non voglio mai dirgli di no. Sarò sempre con lui, io la prima donna, io la sposa, io l’amica, io il desiderio, io il pensiero, io la poesia, io il sogno, io la tenerezza. Io per sempre. No. Il Grande Mago non ha avuto pietà! Lui non si accorge se ci sono o “sono partita”! Io una palla nel cielo, io desiderata solo nel sogno, io virtuale, io solo una Luna Nera. Lui non vuole me, lui ama Eva! A Lilith, la prima donna.............In bocca al lupo!
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lunanera1959
lunanera1959 il 06/01/10 alle 17:45 via WEB
non sono stata brava nella formattazione e nella divisione in "capitoletti"...potete vederlo in modo più "decente" su QUOTEAZZURRE 2. Ciao e...Buona Befana a tutti!
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elliy.writer
elliy.writer il 06/01/10 alle 18:50 via WEB
Lunanera e Deep, questo racconto è un fuori gara, giusto? Avete già un racconto firmato a vostro nome in competizione, il primo inviato. Dico bene? Ciao e grazie :))
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deepblue52
deepblue52 il 07/01/10 alle 02:16 via WEB
In realtà ognuno ha fatto un "suo" racconto, e la doppia firma indicava una "supervisione" effettuata dall'altro. Ma per me va bene considerare la doppia firma come "un unico autore", e credo che Luna sarà d'accordo a farlo valere come "fuori gara", (un concorrente in meno, per l'ambito premio!.... hihihi) un saluto affettuoso, come sempre ;-) Piero
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elliy.writer
elliy.writer il 07/01/10 alle 17:33 via WEB
Ok, Deep e Luna, allora d'accordo così. Ma, caro Piero, l'eventuale ambito premio dovrebbe essere diviso in due... eheheheh! Ciao :)
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lunanera1959
lunanera1959 il 07/01/10 alle 21:08 via WEB
Sì va benissimo così!!! e...non credo che Piero abbia difficoltà...nel "dividere"....o no!!!???? ;).
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deepblue52
deepblue52 il 08/01/10 alle 01:05 via WEB
hei non scherziamo! lunedì mi opero e quindi per il 13 febbraio sarò pronto e gli spaghetti non li divido! ... ;-P
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elliy.writer
elliy.writer il 08/01/10 alle 16:32 via WEB
Ti aspettiamo in forma, nel pieno del tuo splendore, Deep! Un abbraccio :)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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