Creato da elliy.writer il 25/09/2008
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Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.
Ma rimproverai la sorte che lo abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.
(Emily Dickinson)
Amore e guerra
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Il mio Natale non è stato un Natale come quello che si vede scorrere nelle immagini della pubblicità in tv. Niente festa di luci, niente bimbi felici sotto l'albero, niente tavola sontuosamente imbandita.
Il mio Natale quest'anno è trascorso in ospedale, per stare vicino a una persona cara. Non tutto il tempo, perchè più di tanto non ti fanno stare, i permessi extra vanno conquistati a fatica e devi pure sentirti chiedere: vuole restare più a lungo? e perchè?
Come "perchè"? C'è bisogno di spiegarlo?
Ma tant'è.
E lì, in ospedale, ti capita di incrociare altre storie, infinite storie di vita, di malattie e solitudini che non puoi dimenticare. Senza poter - o saper - fare.
E il cenone? Beh, si è risolto in un bel piatto di riso in bianco arricchito per l'occasione con un po' di tonno al naturale, perchè oltretutto non mi sento neanche tanto in forma, ma come è ben noto durante il periodo natalizio tutto deve andar bene per forza, perchè il medico di base è in ferie, lo specialista mi ha risposto ci sentiamo ai primi dell'anno che sto andando in vacanza... Comunque, il seguito è stato un sonnellino sul divano davanti alla tv accesa su un classico film natalizio, Angeli con le pistole credo fosse il titolo, in attesa della messa di mezzanotte.
La chiesa era piena. C'erano molti gruppi di persone, intere famiglie, qualche coppia. I bambini della parrocchia hanno organizzato persino un piccolo presepe vivente, con tanto di angioletti e bambinello in carne ed ossa. Teneri e commoventi.
Rientrando a casa, il mio sguardo si è posato su un vecchio che camminava davanti a me. Da solo. Era andato in chiesa da solo. Da solo tornava.
E non era l'unico.
Basta guardarsi intorno, basta volerlo fare, voler vedere. Solo che poi sarebbe bello, ancora, riuscire a "fare".
Che voglio dire con questo post? Che ringrazio di aver avuto questo Natale. Che tutto è comunque sempre un dono, anche se talvolta difficile da capire e da accettare.
Che dovremmo essere più attenti alle persone che abbiamo accanto, a quelle che incontriamo, che sfioriamo nel nostro andare.
E che vorrei saper fare di più e che sono un po' stanca, probabilmente confusa come quel che ho scritto. Ora vado a dormire.
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.
Patrizia Cavalli
Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade
Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -
Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!
L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.
(E. Dickinson)
Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
Pedro Salinas
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