Certe notti,
quel pezzo di cielo
troppo stretto tra muri alti
di palazzi e neuroni,
non è più abbastanza...
Allora vorrei perdermi oltre,
volare in quella macchia d'infinito lontano
per riuscire a toccare tutte le stelle che non vedo...
Certe notti
conto le ore...
Insieme al ticchettio del tempo
che passa tra errori composti, sguardi furtivi e parole nascoste...
Mentre i granelli di sabbia
diventano piombo
e non cadono più.
Allora si...
Stringerei forte la vita fino a soffocarla quasi
per non lasciarla fuggire via ...
Certe notti
non c'è nulla da dire, fare, capire...
Il respiro si spezza
e la mente gioca ad occhi chiusi...
I pensieri imbavagliati
inespressi
incompiuti
frenati da stretti nodi di lacci invisibili
più resistenti di qualsiasi
catena,
si sciolgono...
Indomiti e liberi...
Loro...
Mentre voli pindarici a ritroso,
rimangono impigliati
tra baci rubati di labbra mal negate
e carezze avide sfiorate,
dita di mani intrecciate
di realtà toccata da fantasie celate
e immobili vorrei...
Fermi nel condizionale statico
senza muovere più un passo...
Pietrificati...
Intanto il mondo intorno
corre e scorre...
Certe notti
quando il silenzio è assordante
tanto forti sono le sue grida
quel mio impossibile possibile
è ormai impossibilitato di possibilità...
Inviato da: cassetta2
il 13/10/2020 alle 09:34
Inviato da: isry
il 02/04/2020 alle 13:10
Inviato da: cassetta2
il 31/07/2018 alle 13:41
Inviato da: Eli_Semplicemente
il 15/11/2017 alle 13:31
Inviato da: Astroblu67
il 15/11/2017 alle 12:04