Bottom in the face - Ovvero: Quando per lamentarsi ci vuole coraggio!

Post n°14 pubblicato il 23 Giugno 2012 da esesoyyo
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Dedico questo Post agli istruttori delle palestre di tutto il mondo!


Da quando ho perso il lavoro a tempo indeterminato faccio qualsiasi cosa. Ma sempre al nero e sempre a scadenza. L'ultimo che sto facendo è il Tutto fare e facchino in una struttura con moltissime donne e segretarie. Io provengo da una famiglia molto colta, per due anni ho insegnato Informatica in una scuola media. E ho imparato una cosa della vita: L'abito FA il monaco!

Se ti presenti come professore, come impiegato o come facchino le cose intorno e gli sguardi cambiano da così a così. Eppure sei sempre tu quello. Cambia il tuo ruolo sociale. Conosco e ho visto piccoli imprenditori falliti diventati operai sotto padrone. Chi ti guarda in ambito lavorativo e ti vede come dirigente o nei quadri, ha un modo di farlo, chi ti guarda, e sei sempre tu, come operaio, ti guarda in modo assai diverso.

Non è certo una cosa rivoluzionaria che dico, è solo una constatazione. Ho imparato anche un'altra cosa, ma questa già da tempo. Non esiste nessuna categoria lavorativa in Italia che abbia la puzza sotto al naso come le segretarie. Se ci pensate le segretarie sono in fondo delle Hostess di terra, quasi delle cameriere, con tutto il rispetto per le cameriere. Eppure, fare la segretaria di amministrazione o segretaria di direzione, ti dà in dote una spocchia, come se fossi il Delfino di Francia.

Faccio per adesso un lavoro da facchino e tutto fare. Ci vado col sorriso al lavoro, perché sono una personcina educata, perché ho bisogno di lavorare, perché sono grato a chi me l'ha procurato e con buon cuore mi ha aiutato. L'altra notte mi sono svegliato alle 3:00 per il caldo che non mi fa dormire, ero sudato e quindi mi sono alzato. Alle 7:00 sono partito da casa e sono andato al lavoro. Alle 8:30 appena arrivo, bau bau, micio micio, carichiamo in due un Pick-up di scatoloni di documenti, lo scarichiamo da un'altra parte di Roma in un magazzino, dal magazzino, lo ricarichiamo con altri scatoloni di carta e torniamo alla base per riscaricare il nuovo carico. M'inguatto come un sorcio in un puzzolente e umido sottoscala del piano interrato quei 7 minuti per fumarmi (risucchiare) una sigaretta di nascosto... che forse voi saprete che il facchinaggio per il datore, non contempla soste quando lo fai. Poi torno al secondo piano e sistemo un archivio a parete di carte mischiate o crollate dagli scaffali di quei deficienti di impiegati che tanto non lo devono ordinare loro. Stando sempre in piedi. Sono uscito alle 16:30. Allora la mancanza di sonno e la stanchezza mi hanno preso tutte insieme. Mi stavo addormentando sull'autobus, cosa che non mi succede mai. Dal tratto di strada che va dalla fermata a casa mia mi sono accorto che trascinavo i piedi.

Neanche la doccia fredda mi ha giovato. Non mi sentivo così stanco dopo una giornata di lavoro da tempi immemorabili. Le segretarie lì dove sto lavorando adesso stanno sedute in una stanza singola o da due, con la stanza climatizzata... e si lamentano! Tutti si lamentano del proprio lavoro... anche gli istruttori delle palestre. È vera una cosa, che sarebbe poi la Prima Legge sul Lavoro.

Prima Legge sul Lavoro: Ognuno di noi si rapporta solo con il proprio lavoro

Vuol dire che se tu sei impiegato al ministero piuttosto che segretaria d'azienda, ovviamente conosci la realtà e i disagi del tuo di lavoro e ignori tutto il resto. La Prima Legge sul Lavoro non fa una grinza. Se io sono mulettista in una cooperativa, conoscerò i disagi che sicuramente ci sono, del mio lavoro e di quelli mi lamenterò con amici e colleghi, spesso a ragione. Non sapendo quanto può essere dura la vita di un minatore o di un saldatore, non avendolo mai fatto.

La Prima Legge sul Lavoro quindi non è in discussione.

Quello di cui si può discutere invece è sull'intelligenza dei soggetti. Perché se è vero che ogni tipologia di lavoro porta con sé immancabilmente, stress, disagi, disorganizzazione, carenze strutturali o d'organico, turni forzati, colleghi raccomandati o capi stronzi, super lavoro, stanchezza fisica o mentale... tutto quello che vuoi. Ogni lavoro non è esente da disagi. Proprio perché "lavoro" e non svago o hobby. È una regola universale. Ma ci vuole dico io, però pure un MINIMO d'intelligenza per capire quanto il TUO lavoro è di assoluto privilegio rispetto ad altri. Eppure se ascolti anche queste categorie senti nei dialoghi che hanno dei motivi per lamentarsi. E qui faccio riferimento a due categorie specifiche che conosco:

1. La segretaria del dentista
2. L'istruttore di una palestra

Parto dalla seconda. L'istruttore di una palestra, arriva al lavoro se non ha fatto la notte brava, fresco e riposato col primo turno delle 9:00 di mattina. L'istruttore di una palestra lo riconosci sempre dalla sua canottiera, perché dietro ci sta scritto: "Istruttore". Ottima pensata! Se non c'era scritto niente sulla canottiera io a te come ti trovavo?! Avrei girato a vuoto per tutta la sala per ore senza mai riconoscerti, invece così.

E qui già non abbiamo il problema del primo turnista di magazzino che arriva invece al lavoro alle 6:00 di mattina e sale subito sul muletto o imballa le pedane (io per 11 annetti).

La prima cosa che egli fa è accendere la musica di sottofondo per allietare l'allenamento degli iscritti, e regolare l'aria condizionata. Dopo aver fatto queste due cose e posizionato il suo zainetto nell'armadietto col nome, l'istruttore di palestra si mette al computer, nessuno sa se a compilare schede o a navigare e basta. E lì rimane incollato a fissare il monitor fino a circa le 9:40, quando la bellissima ragazza mora di 25 anni con gli occhi verdi, alta 1:76, il French multicolor, la quinta naturale e quell'abbronzatura satinata perfetta, irrompe nella sala, strizzata come una salsiccia in un body giallo, che non lascia niente all'immaginazione... e sorridendo saluta l'istruttore con un bacio, il quale risponde al saluto con l'espressione della mia tartaruga davanti ai fagiolini.

Parte a questo punto, intanto lui si è alzato dalla sua postazione, uno scambio di battute con la mora, finché non sopraggiunge dallo spogliatoio delle donne l'amica di lei, una bionda da sturbo in body tutto blu stavolta, che bacia pure lei l'istruttore... e qui apro una parentesi: Il rito del bacio dell'istruttore da parte delle giovani avventizie di una palestra deve avere qualcosa di sacrale che mi sfugge nel suo complesso meccanismo. Una specie di rito iniziatico e/o propiziatorio. La bella ragazza, appena entra e prima di cominciare il suo allenamento, nel salutarlo, dà un bacetto all'istruttore!

Io frequento le palestre da 32 anni ormai, e credetemi... non ho mai dato un bacio a un istruttore, neanche donna, in tutti questi anni! Entro, sorrido, dico buongiorno a chi c'è in sala, e comincio il riscaldamento e il mio allenamento.

Le ragazze no! Le ragazze appena entrano sentono questo bisogno, necessità quasi, di baciare l'istruttore! Ho pensato: Dev'essere una forma di profonda gratitudine perché lui ha compilato le loro schede d'allenamento... forse?! Chiusa parentesi.

Ai tre in amabile conversazione si aggiungono spesso un altro frequentatore della palestra, oppure un secondo istruttore, ma questo è secondario. Tutti sono molto sorridenti e appaiono soddisfatti intimamente, come nello spot della carta igienica Foxy. Dopo le risate e le battute, le due ragazze cominciano l'allenamento e l'istruttore riprende il suo fitto operato davanti al computer della sua scrivania. E in una vita che frequento le palestre non ho mai capito che cazzo consultano con tanto interesse gli istruttori dietro a quel monitor! Prepareranno al computer le schede degli iscritti per poi stamparle, mi sono sempre detto! Ma le loro mani quasi mai si muovono sulla tastiera, e quindi non stanno scrivendo niente! Questa cosa del che fanno tutto questo tempo gli istruttori di una palestra davanti al computer rimarrà sempre per me in mistero credo.

Siamo arrivati alle 10:20: circa. Quando uno che si allena alla panca chiama: "Claudio (l'istruttore) mi stai dietro, devo fare 'ste otto ripetizioni!". Chi frequenta le sale pesi sa che il termine "Stare di dietro" non significa ingropparsi qualcuno, bensì supervisionare da dietro lo stacco del bilanciere dalla panca e impedire che per stanchezza o cedimento chi sta sotto si dia un bilanciere da 120 Kg sui denti. Anche qui, due o tre battute col tipo prima di cominciare l'opera di suprvisione, ci stanno sempre bene!

E così coniglietti, trascorre il turno del nostro istruttore che conosciamo come Claudio. Tra una chiacchiera sugli Europei di calcio, piuttosto che sul caldo estivo, con ragazze spesso tipe da copertina, come vediamo sempre più spesso oggi, o altri personaggi... in palestra si è tutti più o meno amici come sappiamo. Neanche i pesi (manubri) nel rack portapesi rimette a posto l'istruttore di palestra, se non occasionalmente quando si ricorda o quando è stato appena assunto. Deve proprio sparire un manubrio dalla vista perché lui lo cerchi e lo rimetta al suo posto.

L'istruttore di palestra è molto diligente nel suo lavoro. Quando una moretta con la frangetta e le tette che premono verso l'interno e verso l'esterno del body, gli si fa d'appresso dicendo, con la voce come il miele, che ti pare che in quella voce ci sia la scena di un film dove lei sta per fare un pompino a lui, lo stesso tono invitante, e gli dice: "Claudio... cosa vuol dire 'Aperture laterali', che non capisco?!" (risatina ebete di lei).

Dicesi, aperture laterali o croci: l'allontanamento in semi rotazione delle braccia dall'asse centrale del corpo, sia in piedi, verso l'alto, che sdraiati, verso l'esterno, per allenare petto o spalle.

Ed è a questo punto che il nostro istruttore di palestra dimostra tutta la sua professionalità: quando spiega alla mora con la frangetta, la storia COMPLETA del Body building, da quando cioè nella prima metà del '900, l'imprenditore e appassionato canadese, Joe Weider ideò i primi metodi di allenamento con i pesi in maniera misurabile e ripetibile, dando vita così il Body building moderno. È molto attento l'istruttore di palestra mente spiega a lei le aperture laterali per le spalle o le trazioni alla sbarra per la schiena, e molto spesso lo vediamo intento, proprio per sincerarsi che il movimento avvenga correttamente, lo vediamo che appoggia (in maniera però professionale) la sua mano sulla schiena di lei, appena sopra i fianchi, per controllare appunto se la postura e la contrazione del muscolo allenato, sia corretta o meno. Questo atteggiamento di un bravo e scrupoloso istruttore di palestra lo vediamo più spesso di quanto non si creda! (se lei è mora con la frangetta e il sorriso da pubblicità).

Se ci vai te, uomo, magari con le orecchie a sventola, a chiedere la stessa cosa a un istruttore di palestra, a te per spiegarti il movimento ti liquida in cinque secondi intanto, non ti racconta cioè la storia di Joe Weider, ma SOPRATTUTTO, non ti appoggerà MAI a te il palmo della mano sui fianchi per vedere se il muscolo sta lavorando... gli venisse il tetano!

Ma attenzione! Non fai in tempo a finire un lavoro che ne comincia subito un altro (sarebbe poi la Seconda Legge sul Lavoro). Il nostro Claudio non fa in tempo a finire di spiegare alla mora come si fa correttamente il lento dietro... che subito dalla parte opposta della sala pesi, un'altra mora coi capelli lunghi corvini, sapete quel colore, quella morbidezza e quella brillantezza dei capelli di chi è giovane e scoppia di salute? Dicevo, lo chiama per farsi controllare il movimento degli addominali a terra.

E il nostro Claudio, che ha a cuore il suo lavoro, subito si precipita da lei!

Anche qui notiamo una curiosa anomalia. Le più assetate di conoscenza sono proprio le donne! Di solito vediamo i ragazzi che si allenano senza rompere il cazzo a nessuno, se non quando sono nuovi iscritti che non hanno mai fatto allenamento con i pesi. Ma in genere chiedono il minimo indispensabile. Le ragazze... stanno a chiamare l'istruttore in continuazione per farsi controllare o suggerire il movimento e l'esercizio. Il che mi porta alla conclusione che le donne sono più brave e scrupolose degli uomini in tutti i campi della vita e del lavoro.

Qui lui (Claudio che conosciamo), si mette proprio di fronte a lei, che sta posizionata in questo modo: solito elasticizzato arancione, posizione prima a pecorina per le estensioni della gamba all'indietro, e poi supina per le aperture laterali di allungamento delle gambe verso l'alto e a seguire allargamento delle stesse verso l'esterno, mostrando così al di sotto del suo body una topa che si intuisce essere perfettamente depilata e un decolleté... che se osservato dall'alto verso il basso come il nostro Claudio lo sta osservando in questo istante... ma come sappiamo il suo atteggiamento in quel momento è da professionista non da uomo.

Chissà come sarà stanco Claudio, immaginiamolo, dopo già tre ore che è cominciato il suo turno di lavoro.

Osservare a braccia conserte uno che fa gli addominali, chiacchierando del più e del meno e sparando cazzate... fino a fine turno, quando finalmente dopo una giornata di lavoro può riprendere il suo zaino dall'armadietto e andarsene a casa. Ecco la dura vita dell'allenatore di una palestra, ragazzi! Eppure vi giuro che ANCHE QUESTI personaggi se capita l'occasione si lamentano di qualcosa del loro lavoro: I turni scomodi del sabato dati ai più nuovi mentre i vecchi si prendono per loro i turni migliori, le meritate e sudate ferie, ma quando arrivano, eccetera.

Vi racconto topolini che leggete i miei stupidi e inutili Post con vivo interesse (quei quattro o cinque occasionali), che una volta anni fa mi è successo questo che vi dico. Tutti credo sapranno che da qualche anno è stata inventata a tavolino la figura del "Personal Trainer". Dagli USA come quasi tutto ci giunge questa specializzazione.

Cos'è un Personal Trainer? È sempre il nostro istruttore di palestra che oltre al turno in sala pesi, su richiesta si prende un soggetto solo, che paga a parte un istruttore per un'ora solo per lui. Da notare che di solito quelli che si prendono un Personal Trainer in palestra sono i liberi professionisti pieni di soldi o i figli di (papà in questo caso), che affittano l'istruttore solo per loro appunto.

Io che vengo da un'Era e da una cultura sportiva vecchio stile, trovo il Personal Trainer un perfetto e inutile doppione: di sé stesso! Tolti i Vip e le Star, che però la palestra se la fanno costruire direttamente in casa nella loro villa a Malibu, e allora il P.T. a domicilio ci sta tutto, l'istruttore all'interno di una struttura, proprio perché è Istruttore, dovrebbe stare in sala pesi a disposizione dei nuovi, seguendoli il tempo che ci vuole, circa una settimana, per imparare bene... a tutti! Con questo scopo nasce l'istruttore di una palestra. Quando mi sono iscritto io per la prima volta (non dico l'anno per pudore) alla ex palestra Athena di Via Tiburtina, il mio maestro, Filippo Massaroni, dottore e pluri campione europeo di Body building, mi ha tenuto per alcuni giorni sotto la sua ala insegnandomi tutto e seguendomi... fino a quando io non ho fatto poi da solo.

Ma questo era un secolo fa!

Oggi tu neo iscritto, arrivi in palestra, l'istruttore, che è un comune impiegato, se non sei una bella figa, ti sta dietro alcuni minuti, ti spiega rapidamente i rudimenti, ti ammolla in mano una scheda d'allenamento da lui preventivamente compilata... e via, verso nuove e meravigliose avventure! E tu con quella vai avanti, salvo chiedere istruzioni sulle cose strada facendo. Ed è qui che si inserisce la figura del Personal Trainer dei miei coglioni! Se sei un ginecologo, un'arredatrice o un avvocato, e c'hai i soldi per pagare a parte un istruttore tutto per te, bene! Altrimenti ti becchi la spiegazione di mezz'ora e la scheda di cartone plastificato.

Massaroni... dove sei?! :o]

Ma vi stavo raccontando quello che mi è successo, per cui ho dovuto prima spiegare il Personal Trainer cos'è. Stavo in palestra anni fa, e m'è venuto in mente di chiedere una cosa alla istruttrice donna, una certa Antonietta da me ribattezzata (solo dentro di me): "Antonietto". Campionessa mondiale ed europea di Powerlifting. Una tipa brevilinea dal collo taurino, così tarchiata, massiccia e mascolina, che per chiamarla "Donna" occorre un volo di fantasia non indifferente. Deve avere più ormoni maschili Antonietto nel suo corpo di quanto zucchero c'è all'interno di un Chinotto.

Non mi ero accorto che stava facendo da P.T. a un certo medico (anche perché era appena uscita 'sta cosa). Insomma, non mi accorgo, e le chiedo di guardarmi un esercizio. E Antonietto, che stava a braccia conserte a guardare il tipo che si allenava... sapete cosa mi ha risposto, scocciata e con una certa acidità:

- "Adesso non lo vedi che sto lavorando?"

No non me n'ero accorto scusa! Io t'ho vista con la coda dell'occhio in piedi a braccia conserte a guardare e a chiacchierare del più e del meno con uno che fa gli addominali, lui! Scusa tanto se t'ho disturbata mentre stai lavorando! :o]

LAVORANDO?

Sulla segretaria del dentista sarò più breve. Sono seduto aspettando il mio turno sul divano color crema/seppia/polpo del mio dentista, osservando distrattamente le orrende stampe attaccate al muro, che ogni buon dentista appende nella sua sala d'aspetto. Nessuno nell'universo ha più cattivo gusto di medici e dentisti nella scelta delle riproduzioni da appendere sulle pareti.

La segretaria è davanti a me dietro la scrivania che sta preparando credo il profilo di un paziente. Arriva una telefonata e lei risponde sbuffando. La telefonata l'ha distratta dalla compilazione della scheda. Poi... ma quando il diavolo ci mette la coda, come se non bastasse il suo capo, cioè il dentista, le dice che è finita la pasta per il calco dei denti e di andarla a prendere nell'armadietto frigo. L'armadietto si trova nella stanza adibita a magazzino del dentista, nella stanza attigua insomma. Vedo che lei sbuffando sempre, come per dire: "Maledetto lavoro, non c'è mai un attimo di tranquillità!"

Quindi quello che deve fare l'assistente e segretaria del dentista è, mollare la scheda un attimo, alzare il suo culo dalla sedia, aprire una porta lì davanti, aprire l'armadietto, estrarre la polvere per l'impasto, consegnarla, e riposizionare il suo culo sulla sedia. Fatto!

E siamo giunti alle nostre (mie) conclusioni sul lavoro e la durezza del lavoro, topolini e coniglietti in attenta (spero) lettura. Torniamo alla Prima Legge sul Lavoro. Cioè che ognuno di noi si rapporta esclusivamente con il suo lavoro, del quale vive scomodità ed eventuali disagi, peraltro immancabili in ciascun lavoro. Se no, se fosse fatto per divertimento si sarebbe chiamato hobby.

Ci siamo?

Ma Cristo santo! È vero, ma ci vorrebbe pure un minimo d'intelligenza, non dico di saggezza. Prima di lamentarti, che tu sia la segretaria di un dentista o un istruttore di palestra, che se sei scapolo e un bel ragazzo stai lì fresco come una rosa, non ti muovi e non ti tocchi, pulito e stirato, con l'aria condizionata, praticamente solo per fare il piacione... ma non ti viene in mente che TU di lagnarti del tuo lavoro non hai nessunissimo diritto?!

Gli insegnanti di scuola hanno il cervello fritto a stare tutto il giorno dietro a una banda di ragazzini viziati oltre misura, aggressivi e violenti spesso come sono oggi, praticamente incontrollabili. I muratori si fanno un culo così a scaricare sacchette di cemento sotto il sole e a preparare la buiacca. I carabinieri di pattuglia rischiano la vita. I poveri schiavi moderni dei Call center stanno a cottimo a rispondere per sei ore alle telefonate di gente spesso fuori di testa che c'è da diventare scemo. Chi guida l'autobus in una città stressante come Roma e mentre curva rimane incastrato dietro una Smart parcheggiata in terza fila dal menefreghista di turno che è entrato in un Bar. Chi ha più di 40 anni e trova solo lavori al nero e sempre diversi per pochi mesi. Chi lavora in equipe di tante persone con capi struttura stronzi e colleghi vermi che ti fanno le scarpe... e chi più ne ha più ne metta. Questi hanno diritto di lamentarsi.

Tu stai col culone adiposo tutto il giorno su una poltrona da sola in una stanza e rispondi a una telefonata d'appuntamento ogni tanto, oppure stai lì ridendo come uno scemo a guardare le tette di una che fa le contorsioni per terra... e c'hai pure il coraggio di lamentarti del lavoro? Vero che sei sottopagato e quello che ti pare, ma l'istruttore di palestra non è un lavoro! È un piacevole passatempo per il quale percepisci pure del denaro. Se ti lamenti, sei un stronzetto che nella vita non ha mai veramente lavorato e non sai manco cosa sia il lavorare!

C'è una terza categoria che non ho menzionato. Sono quelli che lavorano nelle Videoteche. Sapete il loro lavoro in che consiste? Entra una signora che gli chiede: "Lei l'ha visto per caso Biancaneve con Julia Roberts? Me lo consiglierebbe per mia nipote che ha 13 anni?". Il suo lavoro consiste nel mettere a posto nelle apposite bacheche, i DVD e Blu-ray a seconda del genere e delle novità, guardarseli tutti che a lui gli arrivano per primi, e intrattenersi a chiacchierare di cinema con quelli che vanno lì per affittarli. Però ho osservato che anche questi delle Videoteche si lamentano del lavoro, se ci parli.

La conclusione sarebbe questa: Tutti hanno diritto di lamentarsi del proprio lavoro, e ci mancherebbe! Ma qualcuno ha più diritto di qualcun altro, e qualcuno ha letteralmente la faccia come il culo! Bottom in the face! :o]

 

ESE

 
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NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE

Post n°13 pubblicato il 28 Novembre 2011 da esesoyyo
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ATTENZIONE!

Non fatevi trarre in inganno dal tema in apparenza frivolo della messaggeria alla quale mi rivolgo spesso. Nella messaggeria ci siamo noi: cassiere, impiegati, operai, grafici, casalinghe, disoccupati, calzolai e direttori, con le nostre idee e i nostri pensieri. Io voglio parlare delle idee. Quindi questo Post è più profondo di quanto in apparenza si potrebbe pensare. Non giudicatelo allora prima di averlo letto, e spero capito. :o]

Ultimamente mi sento molto attratto da chi apre bocca e dà fiato! :o] L'altro ieri come spesso faccio, mi giravo i profili femminili di Digiland, che sono una delle mie delizie. :o] E leggendo continuamente l'espressione: "Odio: Chi giudica". Ho pensato: È ORA DI DIRE BASTA! I tempi sono maturi a che qualcuno vi apra gli occhi e vi spieghi le leggi che regolano l'universo. E questo qualcuno il Buon Dio nella sua infinita lungimiranza, ha decretato che debba essere proprio io!

Guardate quindi pure a me come a un Messaggero divino, un Messo celeste, mandato sulla Terra per spiegarvi una volta per tutte come cazzo funziona 'sta cosa. Per fare ciò, per spiegarvi il sottile filo che tesse le misere vicende umane, mi avvarrò di esempi chiari e comprensibili a tutti.

Sapevate che: al Festival del Luogo Comune di Montréal 2011Montréal Commonplace Festival 2011 - che si tiene ogni anno in Québec, e dove ogni Paese partecipa con le sue migliori frasi fatte, nell'ultima edizione la nostra: "Non bisogna giudicare nessuno" si è classificata al tezo posto. Per l'Italia le frasi fatte in concorso erano:

- Non ci sono più le mezze stagioni
- Il nuoto è uno sport completo
- Parigi è sempre Parigi
- A tavola non s'invecchia
- La Magnani è sempre la Magnani
- Gli Aquario sono affascinanti
- L'Italia è il più bel Paese del mondo
(1°)
- Il Colosseo ce lo invidiano tutti (2°)
- Non bisogna giudicare nessuno (3°)

 


1° Classificata: L'Italia è il più bel Paese del mondo

Lo dicono tutti quelli che vanno in televisione se si presenta l'occasione. Più bello è un parametro assoluto. Mi rivolgo a voi! Voi pensate seriamente che l'Italia sia più bella dell'Egitto, del Venezuela, delle Fiandre? Noi abbiamo città, fiumi, montagne, laghi, mari e pianure come parecchi altri. Che le Alpi siano più belle del Grand Canyon o delle Ande... chi lo dice? Che il Po sia più bello del Danubio... chi lo dice? Che Napoli sia più bella di Amburgo... chi lo dice? Lo diciamo noi italiani per tirarci su, ma non sta scritto da nessuna parte e soprattutto NON è vero che l'Italia, né dei servizi sociali (si è serviti meglio in Danimarca pare), né paesaggistica, sia più bella degli altri posti del pianeta. Anzi, l'italia è lunga e stretta e cementificata ovunque. Non trovi neanche 50 Km² sgombri da strade ferrovie o costruzioni in Italia. In Brasile e in Russia si! :o]

Chi pensa che l'Isola d'Elba sia più bella di Cayo Largo, alzi la mano! :o]

 

2° Classificata: Il Colosseo ce lo invidiano tutti

Concentriamoci sulle parole "invidiano" e "tutti" in questo senso. Che vuol dire "invidiare" un monumento? Chi so'sti tutti? Questa arcinota locuzione spesso citata, è la più grossa cazzata che sia mai stata pronunciata dopo: "Io non ho mai dovuto pagare una donna in vita mia", detta dal ex Presidente Berlusconi. Voi avete mai incontrato un turista giapponese che vi abbia confessato: "Sapeste quanto vi invidiamo da noi il vostro Colosseo. Noi c'abbiamo il complesso monumentale della Tomba dello shogun Tokugawa Ieyasu, l'unificatore del Giappone e considerato patrimonio dell'umanità, ma robbetta in confronto al Colosseo!", o un peruviano in visita qui, dire: "Noi abbiamo le città Inca del Machu Picchu e di Cuzco, anch'esse patrimonio dell'umanità... ma quanto rosichiamo per il fatto che il Colosseo ce l'avete voi!".

Ribalto la questione. Voi, invidiate per caso Stonehenge agli inglesi o la Tour Eiffel ai francesi? Forse invidiate voi italiani come me il complesso di Abu Simbel agli egiziani? Sono 5000 anni che grandi civiltà nascono e muoiono e si rinnovano ovunque nel pianeta. A tutte le latitudini spuntano opere dell'uomo ineguagliabili. Tutte queste grandi civiltà hanno creato costruzioni uniche e di immenso splendore. Una di queste è sicuramente l'Anfiteatro Flavio (Colosseo) voluto dall'imperatore Vespasiano. Ma da qui a dire che gli altri ce lo invidiano, ne corre! È la classica "italianata" sostenere che gli inglesi o i cinesi "invidino" a noi il Colosseo. A me, me pare 'na stronzata... ma giudicate (ops!) :o] voi!

Chi di voi invidia la Muraglia Cinese ai cinesi o la Torre di Londra ai londinesi, alzi la mano! :o]

 

3° Classificata: Non bisogna giudicare nessuno

Viena dal cattolicesimo questo insegnamento, diventato luogo comune popolare. Solo Dio è predisposto al giudizio, il credente deve avere la fede. Stronzate!

La prendo alla lettera: Giovanni Scattone, cinico omicida a sangue freddo della studentessa Marta Russo nel '97, dopo una condanna di ben 5 (ricchi) anni, da tempo insegna Storia e Filosofia in un liceo romano. Non discuto sulla pena ridicola. Ma invece di finire in seguito interdetto dai pubblici uffici per quel che ha fatto, è diventato uno statale. Lui che ha freddamente tolto una vita umana, che non si è mai pentito ufficialmente, andrà in pensione da statale, e io che da ragazzino torturavo le lucertole (ho vergogna oggi), trovo lavori al nero e in pensione non c'andrò credo mai. Secondo i sostenitori di questa frase dovrei esimermi dall'esprimere un giudizio morale su Scattone e il nostro sistema? Ma come dicono a Parigi: Beat'a'te!

Non parlo di Nicole Minetti, diventata consigliere regionale della Lombardia per aver fatto i pompini a S.B. Che ovviamente io non giudico, come da frase fatta! :o]

L'avete già capito no? Questo Post tratterà il vituperato, incompreso GIUDIZIO e nient'altro.

Le mamme premurose, le maestre ipocrite, lo spiegano sbrigativamente ai bambini: "Non bisogna giudicare mai". Io direi a mio figlio: "Impara prima a conoscere e solo poi a giudicare con saggezza!".

Lo spiegherò con degli esempi, volutamente forzati e paradossali alcuni, il perché tutti giudichiamo tutto e tutti. Quando votiamo un partito di destra o un partito di sinistra, o ci asteniamo dal voto, non stiamo forse esprimendo un giudizio sulla società? Cioè ci confrontiamo con un modello che ci identifica. C'è chi si identifica con i Radicali, chi si identifica con Bossi. Ma questo modello noi per forza lo giudichiamo prima di sceglierlo. Altrimenti, se non lo giudicassimo per incapacità o volontà, in positivo o in negativo, come faremmo a decidere di votarlo? :o]

Scopro, e non oggi, che molti hanno il sacro terrore del "giudizio" come concetto. Frase fatta e luogo comune a parte, non siate spaventati dal giudizio o da che gli altri ci giudichino, più che dal nostro. È il possibile (inevitabile) giudizio degli altri che fa così paura. Infatti noi possiamo bene-dire e male-dire. Io vi invito: imparate invece a giudicare! E per imparare a giudicare o a subire un giudizio, nutrite le vostre anime e la vostra coscienza. Vedrete allora che i termini: giudizio/giudicare non vi spaventeranno più così tanto. Usciamo dalle tenebre del luogo comune verso la luce del libero pensiero.

Mi spiegava il professor Paci dell'Università di Macerata, quando ero ancora un adolescente: "La società è comparativa. Tutti giudicano tutti". Chi non vuole formulare o subire giudizi non può vivere in un consorzio umano. È bene che si scelga una montagna e vada a vivere là da eremita, perché una società non può in nessun modo esimersi dal giudizio degli altri. Vero che il giudizio nelle mani degli uomini potenti e malvagi è un'arma devastante. Sto pensando all'Inquisizione e alla caccia alle streghe e agli untori. Ma ora non mi riferisco tanto al giudizio inteso come potere esercitato dagli uomini, con tutte le aberrazioni che ne derivano, se non al giudizio come gesto quotidiano.

Esempio 1:

Partiamo dal semplice. Siete di fronte a un Multisala, ok? Vi siete appena comprati il vostro bel Mercedes SLK grigio metallizzato e ora avete portato la vostra nuova fiamma, un'avvenente zoccoletta rimorchiata in discoteca, che viene con voi la troia e non con me che sono a piedi, a vedere un film. Siete davanti al Multisala dove ci sono 6 film in programmazione:

Un Horror
Un Thriller psicologico
Una Commedia romantica
Un film di Animazione
Un film d'Avventura
Un film Storico

Da quei saggi opportunisti che siete, io so che voi vorreste andare a vedere l'Horror, con i Non morti e il sangue che schizza da tutte le parti. Ve ne morite per i film di Zombie. Ma siccome la bella odia la violenza e vuole vedere la Commedia romantica... optate per quest'ultimo pure se vi fa schifo. Ebbene la domanda è questa: come fareste a scegliere un genere se non lo poteste giudicare sulla base della conoscenza o dell'esperienza? Come fareste?

Esempio 2:

Come potremmo scegliere un amico se non sapessimo o ci rifiutassimo di giudicare i nostri simili? Lo sceglieremmo così: viscido, insincero, inaffidabile, falso, antipatico, taccagno e arido di sentimenti. Oppure in base ai nostri criteri personali l'amico per noi ce lo scegliamo, leale, disponibile, bello (per gli edonisti), generoso e simpatico... almeno con noi se non in assoluto? E per sceglierlo in questo modo il nostro potenziale amico... non lo abbiamo forse noi sottoposto a un personale giudizio morale o estetico?

No, eh? Voi dite che non si deve giudicare... allora prendetevi l'amico falso e insincero e vaffan'culo! :o] Quando troviamo un estraneo o qualcuno che ci viene presentato: simpatico, indifferente o antipatico... e non ditemi di no perché tutti viviamo simpatie, antipatie e indifferenze... l'estraneo in questione belli miei, noi lo stiamo giudicando eccome!

Esempio 3:

Quando andiamo all'altare, io vi domando: non abbiamo giudicato il nostro partner degno di noi o delle nostre aspettative/passioni? Come fareste a scegliere una fidanzata o una moglie se non l'aveste prima giudicata in positivo: attraente, intelligente, ricca (non sottovalutiamo l'aspetto economico nel matrimonio), affine a voi in qualche modo che voi ritenete?

Non ci vogliamo sposare? Vogliamo trombare e basta? Benissimo! :o] A letto con qualcuno la maggor parte di noi ci siamo andati. E non sottoponiamo a un giudizio (pure severo spesso) il nostro anche occasionale partner? Non lo scegliamo forse il più possibile bello o attraente... almeno fino a quanto si può spingere la nostra possibilità di piacere e attrarre agli altri. Ognuno deve giocare con le carte che ha! Io so che molte donne sono fuori dalla mia portata, come dalla vostra. Vuoi per ceto vuoi per bellezza, visibilità o altro. Demi Moore non venne con me a suo tempo, andò con Bruce Willis. Shakira non si fidanza con me, chissà perché si fidanza col difensore del Barcellona, Gerard Piquè.

Intendiamoci, Shakira non è più bella della commessa di un negozio di moda del centro che ho visto giorni fa. Era più bella la commessa (per inciso non credo mi filerebbe manco lei), gioco sempre al ribasso, che mi piace, non vi fidate troppo! :o] Ma Shakira appartiene letteralmente a un altro mondo!

Halle Berry, se pure capitando in Italia passasse sotto casa mia con l'autista, a uno come me manco lo guarderebbe! A parte un miracolo ma io non credo nei miracoli. :o] Halle Berry è un attrice famosa, e si sceglierà gli uomini immagino tra gli attori, batteristi rock, modelli famosi o produttori di Hollywood, quelli che sono del suo "mondo" di riferimento. Così si muovono le cose da sempre. Un ex operaio da 1200 Euri al mese, ora in disgrazia come me pensate che Halle Berry se lo cagherebbe? Come dice Benigni in Non ci resta che piangere, cito a memoria: "Se fosse così facile io uscirei tutti i giorni con Brigitte Bardotte!".

Quindi la vita e il nostro tenore ci condizionano sia nello scegliere che nell'essere scelti. Ma per quelle donne alle quali posso arrivare io, con le carte che ho in mano io, e i miei (tanti) assi nella manica, :o] secondo voi, mi andrei a cercare una cozza pelosa, inespressiva, antipatica, sgraziata e maleodorante? Voi bravi e virtuosi che non esprimete giudizi di alcun tipo, chi scegliereste per una sana notte di sesso estremo? E questo fatto di trovare qualcuno attraente o ripugnante... non è forse uno dei tanti, a vostro dire deprecabili giudizi che noi attuiamo verso qualcuno? Io dico che lo è, non so voi!

E allora porco cazzo, mannaggia ai pescetti, puttana Eva... quando mi infervoro dico le parolacce. :o] La volete smettere di dire 'sta cazzata che è sbagliato giudicare, quando il giudizio è l'unica, e ripeto, l'unica cosa che indistintamente TUTTI mettiamo in atto sempre e comunque in ogni momento della nostra esistenza terrena?

Esempio 4:

Se non volessimo/sapessimo giudicare un'abitazione in cui andare a vivere una volta sposati, vivere in una capanna buia e umida con l'acqua che cola dai muri o vivere in un castello scozzese del XV secolo, a prescindere dal costo, sarebbe per noi identico... visto che a monte non dobbiamo giudicare. Giusto? Voi comprereste quindi una capanna buia e umida se vi offrissero la scelta tra questa e un castello in Scozia? Io dico di si... voi pensate che giudicare sia sbagliato, che non si deve! Io invece che sono un povero stronzo che ama la vita comoda e i miei giudizi li esprimo eccome, potendo fare, farei come l'ex Beatles Ringo Starr che s'è comprato un bel castello in Scozia, lessi a suo tempo. Poi magari la domenica pomeriggio vengo nella vostra ingiudicata capanna sulle rive del Tevere e prendere il Tè e a parlare del più e del meno. :o]

Ma io dico che voi mentite!

Mi rivolgo a voi, rampolli delle famiglie bene, che siate avvocati o notai o farmacisti come vostro padre, e che con i vostri sudati risparmi decidete che è ora di prendersi una macchina nuova adatta al vostro status, per presentarvi in società e portare a spasso i vostri culoni ben nutriti, oltre che quelli delle zoccolette che rimorchiate in discoteca, 'sto famigerato giudizio lo esprimete vedo! Sul profilo di Libero scrivete che non si deve giudicare, ma quando siete dal concessionario e l'occhietto vi cade sul Mercedes SLK con gli indicatori di direzione "one-touch" e i fari a "sensore crepuscolare", invece che sulla Volkswagen Lupo usata verde prato... allora si che di colpo un giudizio su come e cosa scegliere siete in grado di formularlo!

Diavolacci che non siete altro! :o]

L'altro, il poraccio d'operaio che invece s'è comprato la Volkswagen Lupo verde prato, usato garantito, l'avrà a sua volta giudicata per lui più abbordabile e/o consona della Fiat Cinquecento, tre proprietari, rosso mattone... e per soli 480,00 Euri in più! E così a cascata. E come minchia fate a dire belli belli che non si deve, che è sbagliato giudicare? Con che faccia lo dite? :o] Vi piace il suono della frase, dite la verità?! Vi farà sentire meglio scriverla e pronunciarla. Vi farà sentire come quelli che si mettono il vestito bello per andare alla festa e fare bella figura. Ma è un'idiota e falsa frase fatta, ficcatevelo in testa!

Senza giudizio non ci sarebbe critica. Tutti gli storici, i filosofi, gli scrittori, gli insegnanti e i giornalisti sarebbero a spasso! L'umanità stessa senza capacità di giudicare non si sarebbe mai evoluta. Ricordate: la società è comparativa. Tutti giudichiamo tutti (e tutto).

C'è chi non scopa mai (i preti onesti e gli asessuati), c'è chi non mangia mai la carne (i vegetariani), c'è chi non guida la macchina (gli imbranati), c'è chi non va mai a teatro (preferisce lo stadio), ma Cristo santo... ognuno di noi, ogni giorno e ogni istante di ogni giorno, giudica co-stan-te-men-te le persone e le cose! Tutti NOI giudichiamo tutti gli ALTRI. Allora perché trincerarsi dietro al luogo comune che giudicare è sbagliato? È una frase che vi piace dire? Perché la scegliete?

RIFLETTETE SU QUESTO!

Impariamo tutti a subire e soprattutto a formulare un giudizio su noi e sul prossimo. Vi dirò di più: L'Uomo che non è in grado o non sa esprimere un giudizio in nessun ambito: affettivo, caratteriale, etico, estetico, politico, non è degno neanche di vivere! È solo un culo che caga! :o]


ESE


P.S. Alla luce di tutto ciò, domandiamoci: Ma Parigi... è sempre, Parigi? Rispondo io per voi: Grazie al cazzo che si. Se no si sarebbe chiamata Afragolá e diremmo ugualmente: "Afragolá è sempre Afragolá".

P.P.S. Io sono un Acquario, e quindi sono per forza affascinante! :o]

 

 

CONCORSO A PREMI PER LE LETTRICI

Segui il testo e scopri quante volte la parola "giudizio/giudicare" compare in questo Post. Potrai vincere: una cena romantica con me! (*)


(*) Scade il 31/12/2011

 
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COSÌ FAN TUTTI - Guida pratica per gli utenti 1

Post n°12 pubblicato il 26 Novembre 2011 da esesoyyo
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A millyblueforever

PARTE PRIMA

 

L'ANTEFATTO

Oggi mi sento allegro! Grazie all'eclettica millyblueforever ho trovato uno pseudo-lavoro: faccio la guardia a una quarantina di scarpe di grande valore artistico e monetario, in mostra fino al 15 Dicembre 2011, al civico 42 dell'Appia Antica, RM, proprio nel cuore del Parco. Ma Guarda-scarpe è riduttivo e offensivo. Mi piace pensarmi come un Entertainer, gentile nei modi e gradevole d'aspetto. :o] Entro, esco, scruto con discrezione, parlo con i visitatori simpatici e non do confidenza a quelli ingrugnati, guardo gli uccellini e le farfalle che s'inseguon festose nel parco, le anatre che nuotano nell'antistante torrente Almone. Domenica scorsa ho visto un grillo da vicino... pa'ppa ppero! Una pacchia credetemi!

La mostra si chiama - Quo Vadis - segnatevelo! Ognuno dei 14 Stand espositivi, che rappresentano altrettanti set di film famosissimi, contiene calzature due (2), che sono state indossate da piedi famosi di grandi attori del passato e/o vivi e vegeti. La destra è incollata a un basamento illuminato, la sinistra è sospesa.

Per cui oggi scrivo amenità. Basta per ora con la Lega e Berlusconi, che da adesso non è più un problema mio. Spero che il Tribunale di Milano se lo strainculi insieme al suo viscido sodale Fede per istigazione e sfruttamento della prostituzione. Voglio parlare di un argomento in realtà noto a tutti: gli uomini di questa nostra messaggeria, che come sapete io amo! Per questo mi permetto di strapazzarla, perché le voglio bene.

Niente di nuovo sotto il sole come vi dico, quindi non aspettatevi nessuno scoop e nessuna novità. Solo un ripasso generale scritto con ironia, speriamo. Non vorremmo offendere nessuno se non del tutto involontariamente. :o] Queste cose del resto le ho scritte molto spesso nei dialoghi in privato. Ora vorrei raccogliere in un'Opera omnia, un breve "Manuale per l'Utente" e prendere in esame le varie tipologie maschili in questo oceano virtuale. Ma prima di descrivere il maschio da messaggeria dobbiamo delineare un profilo univoco e quanto più condivisibile del ruolo del maschio della razza mana.


CHI SIAMO E DOVE ANDIAMO?

Siamo all'alba di una nuova Era! L'evoluzione della specie è una macchina inarrestabile. Fino a pochi decenni fa noi si poteva dire con autorevolezza: "Sono io che porto i pantaloni in questa casa". Come per dire, qui comando io! La figata è stata immettere sul mercato i pantaloni femminili. Vedete come è facile smontare i miti?

Tutto muta costantemente. Nei costumi e in natura. Probabilmente tra mezzo milione di anni saremo quasi indistinguibili uomini e donne: tutti calvi, glabri, androgini e vestiti uguale. Probabilmente tra un milione di anni saremo tutti identici ed ermafroditi come le beate lumache. Per adesso, e speriamo ancora per un po', le Femmine della nostra specie si mettono il rossetto, lo smalto, le calze e i tacchi.

Erano belli i giorni della clava: "Ti sta bene così? - No?", clavata in testa e fine della discussione.

Oggi molte donne rimpiangono "l'uomo d'altri tempi". L'avrete sentita spesso citare pure voi questa locuzione retorica? Non si sa bene che forma abbia 'st'omo d'altri tempi nell'immaginario femminile. Sicuramente tocca la sfera sociale e sentimentale. Non è inteso come machismo, per quello, è più un sottile sentimento di mancanza di qualcosa, un misto di autorevolezza, decisionismo e tenerezza. Un Totem in senso lato insomma.

Chi sarà mai l'uomo d'altri tempi di cui tanto si parla? Intanto se si chiama uomo di altri tempi è perché al nostro tempo non esiste più. Estinto come il Dodo e lo stambecco portoghese (mai saputo che c'era ma sta su Wikipedia). Che forma aveva e come agiva l'uomo d'altri tempi? Si presentava coi fiori? Apriva gli sportelli delle auto? Si toglieva la giacca in una notte di tempesta e la donava a lei infreddolita per schiattare di freddo lui senza darlo a vedere? (io questo l'ho fatto di recente), ma non mi spaccio per un uomo d'altri tempi.

Che cazzo faceva di notevole l'uomo d'altri tempi, e come appariva?

Io me lo immagino un misto di Clark Gable, Gregory Peck e John Wayne. Occhio che John Wayne era un fascista stronzo peggio di Ignazio La Russa! John Wayne era quello che nei film diceva alle donne che tentavano di esprimere un pensiero: "Non affaticare quella tua graziosa testolina". Ve lo ricordate?

Una cosa emerge con molta chiarezza: se l'Uomo di oggi è una figura sfumata e non del tutto a fuoco, la Donna c'ha una bella confusione in testa! L'uomo d'altri tempi era uno che faceva e decideva tutto lui. Se non ti stava bene e insistevi t'azzittiva con una pizza! Era un padre/marito padrone l'uomo d'altri tempi. Siete sicure oh donne, di rimpiangere uno così? Ma certo, l'uomo d'altri tempi comandava lui, però come contentino apriva lo sportello della macchina a lei... dico, vuoi mettere? :o]

Se penso la scena oggi di uno che esce da una pizzeria e apre la portiera lato passeggero della sua Multipla per far salire lei in jeans e maglietta che ciancica una gomma, Dio santo! Però voi donne siete strane! Volete giustamente dirigere le aziende, vi piace comandare e dirigere sul lavoro se ne avete la possibilità, sacrosanta, e rimpiangete un cicisbeo leccato e lezioso vestito da pinguino che si presenta col mazzo di rose e vi apre lo sportello della macchina. Questa cosa andava bene fino agli anni '60 e fatto da uno tipo Clark Gable o Vittorio De Sica in vestito da sera e papillon.

Ma oggi?

Poi era un'usanza di quella società maschile di sempre, quando le donne erano SOLO mogli madri o amanti. Quando nei film si sentiva la frase del Humphrey Bogart di turno, che era 'n'altro che quando lei apriva bocca, le diceva: "Non affaticare quella tua bella testolina". Ecco, Humphrey Bogart era il classico tipo che apriva le portiere. :o] Io se fossi una donna e sto in macchina con uno che mi apre lo sportello... diventerei rossa davanti a tutti! Lo piglio per un demente a uno che fa così. C'ho le mani pure io e dalla macchina salgo e scendo da sola! Così penserei se fossi donna.

Ma scherzo è chiaro! Gioco con le parole e le immagini. L'uomo d'altri tempi non apriva solo gli sportelli e si presentava coi fiori (anche questo). Soprattutto l'uomo d'altri tempi dava sicurezza, era un ruolo ben definito. Ci credo che era ben definito, c'abbiamo messo migliaia di anni noi uomini per rifinirlo nei particolari. :o] L'uomo sbiadito di oggi che fa? Fa il mammo e spinge lui la carrozzina, o peggio ancora si presenta a passeggio per strada col neonato davanti a tracolla! Una robba che l'uomo d'altri tempi non si sarebbe MAI sognato neanche lontanamente di pensare.

Ve lo immaginate voi Humphrey Bogart a passeggio per Casablanca con l'impermeabile bianco, il cappello e il sigaro... che spinge una carrozzina? Gregory Peck che imbocca il pupo con le Pappine Plasmon? E John Wayne, dopo una dura giornata di lavoro a caccia di musi rossi sul piede di guerra fuggiti dalla riserva, Comancheros contrabbandieri di whisky e fuorilegge vari, che scende da cavallo con l'infante a tracolla, lega il suo mustang al palo, si sgancia il neonato, lo poggia da qualche parte o lo affida al vice sceriffo, ed entra nel Saloon per finire in bellezza una giornata cominciata bene con una sana bevuta e una scazzottata tra amici?

Maddaii!!! :o]

Le donne hanno guadagato terreno in questi anni, in tutti gli ambiti. Vi ricordo che solo fino a vent'anni fa nessuna donna avrebbe detto apertamente e in pubblico: "Che bono quello, quanto m'attizza, io me lo farei!". Oggi lo può dire in nome di quella emancipazione sociale e sessuale che fa si che le donne non siano più quelle che sbattono gli occhi e arrossiscono pudicamente se sentono pronunciare la parola "culo". Quelle donne che per dovere sociale prima quando ci parlavi erano state (massimo) con due uomini a quarant'anni compiuti. Seee'!!! :o] Oggi una ragazza di vent'anni, emancipata, attraente e consapevole di sé, se vuole ha avuto già venti rapporti come niente!

Donne di tutte le età, Sursum corda! Oggi non dovete essere forzosamente virtuose. Oggi potete scoparvi chi vi pare, chi s'azzarda a dirvi nulla? Se neanche i preti parlano più della verginità come un valore, vuol dire che è proprio finita. :o] E noi uomini in risposta a cotanta emancipazione sessuale e culturale cosa ci siamo inventati in alternativa in tutti questi anni? Il MAMMO e poco più! È un po' pochino non vi pare? In futuro suggerisco di trovare qualcosa di meglio se vogliamo rimanere competitivi e salvare almeno la faccia... fino al prossimo milione di anni quando saremo finalmente tutti uguali e felicemente emafroditi.

Maschi della specie... resistiamo! Il 1002012 d.C. è vicino!

Quindi se è vero come è vero che non esiste più l'uomo di una volta, è vero pure che non esiste più manco la donna di una volta. Non so se gli esperti e i pensatori hanno mai inquadrato la cosa da questo punto di vista? Perché esiste SOLO la frase fatta: "L'uomo di una volta" e nessuno ha mai coniato: "Non esiste più la donna di una volta". Questo rapporto è ovviamente buinivoco non solo univoco.

Vi esorto a una riflessione. :o]

Sarà che i cambiamenti nostri sono più evidenti e più rimarchevoli dei vostri? Voi femminucce siete in ascesa e noi in discesa, mettiamola pure così se vi pare! Si, ma la messaggeria in tutto questo cosa c'entra, si domanderanno i miei piccoli lettori? Un attimo di pazienza che mo' ce la faccio entrare io! :o]


LA TACCHIN-VIPERA DA MESSAGGERIA

La donna in messaggeria, forse nessuno ve l'ha ancora detto, quando ci si mette è un'emerita stronza! Per quella strana alchimia che si è creata, la donna in messaggeria, sempre quella emancipata e consapevole, s'è allargata al punto da esondare, come quei fiumi in questi tempi di sconvolgimenti climatici. La donna da messaggeria emancipata è diventata ostile e aggressiva, ma in modo spocchiosamente inelegante.

Voi che come me leggete i profili vi sarete sicuramente accorti di tutta questa aggressività nei nostri confronti? Ci trattano, questa tipologia di donne dico, alla stregua di erotomani, ritardati mentali, mono neuronali, che sbagliano i congiuntivi, e via dicendo. Io non mi sento così e vorrei ribattere qualcosina a queste femminucce sul piede di guerra.

Immaginate se gli uomini scrivessero queste cose su di voi sul profilo, come la prendereste? Ma torniamo sempre al discorso dell'emancipazione unilaterale. Voi potete scrivere che noi siamo ignoranti, stupidi, col Q.I. di una rana, e malati di sesso. Noi no! C'avete fatto caso? Ebbene è ora che qualcuno ve lo dica: la messaggeria di Libero brulica letteralmente di donne idiotizzate, microcefale che scrivono un italiano orrendo, e di mezze zoccole che si celebrano virtuose!

Ta-taaa!!! :o]

Non ve l'aspettavate 'sta contromossa, dite la verità?

Mi fate ridere (sorridere). Scrivete quasi tutte che odiate l'ipocrisia, la falsità, l'ignoranza, gli opportunisti e chi gioca coi sentimenti. Quelle dieci banali cose ovvie. (*) In molte esortate gli assatanati a non scrivervi. Se esordite così non sarà forse perché avete poco altro da dire? Ma poi, se non volete rispondere a quei messaggi con proposte oscene, tipo sesso in cam, o non volete rispondere agli sposati della messaggeria, in quel sussulto etico e solidale: "Se voi non rispettate le vostre mogli le rispetto io!". Non dite forse sempre così?


(*) Prego notare lo sprezzo del pericolo: così dicendo, anche se lo scrivo col sorriso e affettuosamente, mi sto forse bruciando il 92% dei contatti femminili della messaggeria. Chi altro conoscete che potrebbe osare tanto?


Ma se vi scrivono oscenità, proposte indecenti, e se vi contattano gli sposati, suggerendovi: "Cogliamo i frutti di questa primavera prima che giunga l'inverno", non è più semplice non rispondere e basta, mandare eventualmente a cagare o usare la Lista nera? In privato tutto questo. Perché scriverlo sul profilo pubblico? Sul profilo scrivici qualcosa di accattivante, interessante, magari tuo se ti riesce e non preso dalla letteratura. 'Sti cazzi di quello che hanno detto Oscar Wilde o Jim Morrison, a meno che uno non voglia approcciare Jim Morrison, nel qual caso. :o]

Sul profilo scrivici qualcosa di TUO, che è preferibile alla solita pippa degli Alert sui maniaci e gli sposati. Il profilo si fa per attrarre non per respingere. Sapete qual è la differenza tra me e voi? Che io critico con ironia e in fondo con affetto questi "malcostumi" da messaggeria. Voi senza un briciolo di ironia e con livore. Viperette velenifere! :o] Vedete, vi credete delle aquile che volano alte e siete delle banali tacchine grigie svolazzanti. :o]


LA STRAFIGA DA MESSAGGERIA

Che dire di quegli annunci roboanti del tipo: "Sono Donna/Femmina (vabbè lo so questo) Sono troppo per te (azz, che te scrivo a fa' allora?) Sono irraggiungibile (idem) Bella e impossibile. Sono indipendente (solo le donne lo sottolineano questo, così lo sai) esigente, sofisticata, irresistibile, piccante, trasgressiva, intelligente (sempre se ci si pensa ce lo comunica) un mix di provocazione e seduzione". La strafiga da messaggeria è una povera esaltata con un Ego che davvero gli fa una sega quello di Berlusconi. AOH?! DATTE 'NA CALMATA DARLING! Ci sei venuta o ti c'hanno mandato? Se sei così irraggiungibile che ci stai a fare su una messaggeria per famiglie come Digiland? Vattene al Billionaire! Rimorchia i calciatori.

Nota: è del tutto inutile scrivere a una strafiga da messaggeria, perché o non ti risponde o ti risponde con una frasetta stiracchiata casca-braccia, che nella quasi totalità dei casi non c'entra un cazzo col testo che hai scritto tu.

 


FINE della Prima parte

 
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Post n°11 pubblicato il 26 Novembre 2011 da esesoyyo
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PARTE SECONDA

 

 

IL NEANDERTHAL DA MESSAGGERIA

L'uomo cosa fa mentre orde di donne incazzate e/o esaltate si scagliano contro di noi, già così precari? L'uomo continua a fare quello che ha sempre fatto: il piacione volgarotto o lo strisciante sdilinquito cascamorto senza quasi vie di mezzo. Conosco la fauna :o] Lo conosco bene l'italiano medio della messaggeria e come può essere squallido e del tutto privo di stile.

Per partire, a chi si domanda e mi domanda, che qui è pieno di stupidi, dirò: gli stupidi sono ovunque! L'anonimato del virtuale ne esalta solo il potenziale. Voi quanti stupidi incontrate o vedere nel reale in una giornata media? Parlando più in generale, che gli uomini ci provino con le donne e viceversa non mi turba né mi stupisce, e non dovrebbe stupire manco voi! :o] L'umanità va avanti proprio grazie a questo input. Dove sarei io ora se mio padre non c'avesse provato con mia madre nel lontano 1961? E dove sareste voi?

Ve la siete mai fatta 'sta domanda? :o]

Ne faccio più una questione di stile io. La penso esattamente come quello bravo che una volta scrisse: "Siamo tutti nella stessa fossa ma qualcuno guarda il cielo". Ecco per me questa è la miglior definizione che sia mai stata data del concetto di "stile". Vuol dire che le pulsioni e i desideri del genere umano sono uguali per tutti. La fame, la sete, la brama di denaro o di potere. Quindi anche l'erotismo, il sesso e la parte animale appartengono a tutti noi.

Ma qualcuno guarda il cielo! :o]

Qui sulla messaggeria una donna (piacente a maggior ragione ma anche cozza) deve entrare con la corazza come i cavalieri del medio evo. Perché chi è protetto dall'anonimato ti combina di tutto! E molti animi più sensibili in effetti faticano ad assorbire certi colpi. Certe abbandonano. Quelle che restano, la maggior parte per la verità, si sono create gli anticorpi giusti. Perché qui dentro trovi gli idioti, gli animi volgari, i burloni, i borderline, molta gente in gamba... insomma ci trovi chiunque! Uomini ma anche donne. Le donne mediamente sono meglio, ma ci sono pure un sacco di cerebrolese e imbecilli. :o]

Io definisco sempre la messaggeria come un gigantesco McDonald's dove vengono proprio tutti. Tutti quelli che hanno un PC e un contratto ADLS: i belli i brutti, gli intelligenti gli stupidi, gli sposati i single, chi ha tre lauree e chi legge solo Dylan Dog. Chi non sa manco leggere. E certo da femminuccia, soprattutto se hai un profilo ammiccante o sexy (un diritto inalienabile farselo se una vuole), ma ti devi aspettare pure di aprire messaggi come:

- "Cosa ti piacerebbe che io ti facessi?"

- "Vorresti camminarmi sul petto coi tacchi a spillo?"

Ecco! :o] Basta che una si azzardi a scrivere una cosa tipo: "Mora occhi verdi mediterranea e sensuale" per vedersi piovere addosso di tutto! Voi donne leggete cose tra il patetico e il raccapricciante. Questo e altro potete trovare qui. Ma poi una volta capito il gioco e i giocatori. Intendiamoci, per capire tutto di come funziona qui dentro bastano dalle otto ore ai tre giorni, a seconda se sei un tipo sveglio o dormi in piedi. :o]

Volete avere un riscontro immediato dell'italiano medio della messaggeria e cosa è capace di tirare fuori? I messaggi si scrivono in privato, ma i commenti alle foto e ai Post sono pubblici. Andatevi a guardare un profilo femminile con Blog, ma assicuratevi prima che il Blog in questione sia di una bella donna con foto propria, ma alla fine pure scaricata, come si dice, basta l'intenzione, :o] o con una descrizione sua sapientemente ammiccante al punto giusto. Se guardate un Post di una cicciottella con gli occhiali non troverete un solo commento, pure se questa ha scritto la più bella tesi sull'evoluzione dopo Darwin. Se guardi un Post di una, da arrapante a strafiga, pure se ha postato la ricetta degli Struffoli, troverai tipo 47 commenti entusiasti, dei quali 45 sono di uomini entusiasti. Qui emerge il genio: attaccati un po' alla ricetta degli Struffoli per rimorchiare? Mica è da tutti!

Ma questo non accade mai. Magari, almeno sapremmo come si preparano gli Struffoli. Macché! La Bella con Blog posterà 100 volte su 100, sapete cosa? Qualcosa che ha a che vedere con il triangolo: amore/cuore - sofferenza/patema - anima/in pena. Non so perché questo accade, ma accade! Ella quando può parlare di amore doloroso non si contiene. È come quando Berlusconi vede un bel culo femminile che passa, non si contiene letteralmente. Avete mai visto voi una Bella con Blog che posta qualcosa sul talento comico di Groucho Marx, ad esempio? Oppure sul mito del El Dorado?

MAI!

Poiché ella vive la sua avvenenza come una iattura: "Vorrei essere guardata dentro..." ci ricorda sempre. Per questa ossessione ci tiene a dimostrare che è ricca dentro oltre che fuori :o] sciorinando tutte queste stucchevoli storie di anime sofferenti. Nella quasi totalità dei casi si tratterà della sua anima sofferente. Si perché la Bella con Blog è assolutamente autoreferenziale e piena di sé! Un grande come una casa.

Ma perché la Bella con Blog soffre tanto? Avrà perso il lavoro? O qualcuno (più di uno) l'ha sedotta, trombata e poi abbandonata? È stata pluri ingannata la Bella con Blog nella vita sua? Perché tutte queste riflessioni, tutte uguali, sulle anime sofferenti, contorniate da immagini di neonati, farfalle e cuori volanti, cuccioli di gattini e cagnolini, qualche unicorno che ci sta sempre bene, stelline sbrilluccicanti, elfi e fate sotto la neve, e le onnipresenti foto glamour di labbra tumide socchiuse, di calze velatissime montate su tacchi vertiginosi, di corpi femminili muliebri e madidi, acconciati come Tarzan, mollemente adagiati su pelli di tigre stese su un macigno di pietra (la Locandina di Conan il Barbaro in pratica). Immagini glamour, alle quali la Bella con Blog pur stra-parlando di "anima", non rinuncerà mai! Un po' come appendere un crocefisso sopra la statua di un fallo di marmo. Lo stesso buon gusto!

Aprite quindi dicevamo, un Post qualsiasi del suo Blog, e rifatevi gli occhi leggendo i commenti, quasi tutti lasciati da uomini, a una qualunque cazzata postata dalla Bella con Blog. Leggerete da parte dei maschietti una raffica di stronzate così stucchevoli, sbrodolate, palesemente fasulle e insincere, dove si tira in ballo arbitrariamente e a sproposito la sensibilità d'animo di lei. Perché io dico: vuoi corteggiare scrivendo? Benissimo! Ma almeno sappici un po' fare, è questo che mi fa incazzare! :o]

Vedrai commenti di culturisti che si fotografano dal collo in giù col telefonino in piedi nel cesso che tirano fuori la bell'anima di lei che emerge così bene dai suoi pensieri profondi. Pure se la Bella del Blog ha scritto: "Quant'è buono il formaggio con le pere". Apro una parentesi: anche un sacco di donne si fotografano col telefonino in piedi nel cesso con il bidet sullo sfondo. Ma non ce l'hai tipo un balcone pe'ste cose? Chiusa parentesi.

Eravamo rimasti ai commenti maschili sull'anima. ANIMA?

Che ne parli lei di anima, che c'ha il rifiuto della sua quinta naturale e del suo culo brasiliano :o] ci sta tutto! Ma che ne parlino gli uomini... voi conoscete un uomo che sia mai stato interessato all'anima di una donna da quando esiste la nostra specie? Ma ora vediamoli uno per uno gli esemplari faunistici maschilli della messaggeria presi tra i più rappresentativi e divisi per categorie.


MANUALE PER L'UTENTE


Categoria N°1: I romantici Rodolfi Valentino professionisti e dilettanti della rete

Descrizione: Costoro sono animati da buone intenzioni e pieni di innegabili virtù. Ma sono impazienti e sbragano entro il terzo messaggio. Sono quelli che già al primo ti hanno detto quasi tutto di loro (che bravi), ti hanno fatto un sacco di domande a te, e dulcis in fundo ti ammollano pure il cellulare per ogni evenienza, casomai tu morissi dalla voglia di chiamarli. Ritengo probabile che molte di voi avranno aperto messaggi molto simili a questo:

- "Ciao, sono Claudio di Rimini, ho letto il tuo profilo e ti trovo dolcissima. (1) Lo so che ti scrivono in tanti, ma guarda la mia scheda. Sono un bel ragazzo, alto e moro con gli occhi marroni. Lavoro in banca. Mi piace leggere e andare al cinema. Suonare la chitarra davanti a un bel fuoco, adoro i cani e i bambini. (2) Tu sei sposata? Quanto sei alta? Non mi piace tanto scrivere (3) a me le persone piace guardarle dritte negli occhi, se anche tu la pensi come me e anche a te fa piacere ti do il mio numero: 339 [...] Ti aspetto e lascio una rosa per te, Claudio"


Note: (1) E tutte quelle cose che finiscono in "issima" che ti lasciano perplessissima. (2) Anche i tuoi eventuali. (3) Vuol dire che non sa scrivere


Ma brutto deficiente incapace! (direi io da donna). Ma se ti faccio capire che sono pure bella, ti pare che sto qui a telefonare al primo scemo che mi scrive il cellulare? Ma almeno corteggiami un po'... cretino! (direi sempre io da donna). Pure io da donna sono molto aggressiva. :o] Se questo è il gioco gioca almeno come si deve. Così penserei se fossi una donna. Sbaglio?


Categoria N°2: Gli approcciatori da arrembaggio

Descrizione: Sono quelli che girano come squali senza posa tra i profili, lasciando messaggi di solito brevi e uguali a rotta di collo a tutti i profili femminili che incontrano, saltando solo quelli che si descrivono: "Sono cicciottella ma simpatica". Giocando sulla Legge dei grandi numeri, che dice che: "Se io scrivo trenta messaggi a trenta donne, due che mi rispondono le trovo sicuro!". (*)


(*) Anche molte femminucce usano questa tattica. Ndr


Tutto si può dire di un approcciatore d'arrembaggio tranne che egli sia uno sprovveduto! :o] A lui non serve leggere il profilo di lei, qualora ci sia qualcosa di scritto, e infatti spesso manco lo legge. Gli basta vedere una foto scosciata su tacco 12, una mezza tetta, un quarto di chiappa, o l'immancabile foto dei piedini, che tanto abbondano nei profili delle Famme fatale da messaggeria, o anche un commento descrittivo del tipo: "Mora occhi verdi, mediterranea, sexy, curve al posto giusto" (*) per farsi venire l'ispirazione.


(*) Molto spesso una sapiente descrizione sua è di gran lunga più efficace di dieci foto in lingerie per farsi scrivere. Costei ha infine capito tutto della comunicazione! :o]


Categoria N°3: Vorrei fare di più, ma purtroppo m'è morta la maestra!

Descrizione: Sono gli approcciatori da arrembaggio ma privi di sinapsi. Sono quelli che incontrano serie difficoltà a coniugare il verbo essere nelle sue forme più utilizzate e scrivono come scriverebbe un bambino: concetti semplici semplici. :o] Erano probabilmente i compagni di banco di Totti e la scuola l'hanno vista quasi sempre solo dall'esterno prima di fare sega. Saranno sicuramente capitati anche a molte di voi, sono quelli che esordiscono con un semplice ma sempre efficace:

- "Ciao"

- "Toc toc?"

Sapete dirmi quale donna iscritta su una messaggeria non vada in brodo di giuggiole a vedersi approcciare da Cavaliere.71 con "Ciao". Io non ne so immaginare neanche una che non perda la testa subito.


Categoria N°4: Ho voglia di innamorarmi (chiunque tu sia)

Descrizione: È una categoria molto frequente in messaggeria quella degli innamorati alla: "Se non ora quando?". Anche questi contattano prevalentemente le deducibili belle donne, ma non snobbano le labbrone dentone dalle chiappe forti e gli occhi a palla ma con un non so che di arrapante nell'insieme! (*) Di solito partono soft e la buttano sul discorsivo: cinema, sport, cucina, attualità... ma ATTENZIONE! Se tu poco poco gli rispondi, questi al quarto messaggio, a volte anche al terzo i più incontinenti, si ritrovano di colpo innamorati di te!


(*) Non so se ci avete fatto caso ma spesso dal punto di vista di noi maschietti per una donna essere non bella ma arrapante è meglio che essere bella, elegante e sofisticata


Categoria N°5: Italian Gigolo o semplice borderline fuso?

Descrizione: Sono quelli che partono subito con l'approccio erotico propositivo. È qui che si vede meglio quanto l'anonimato del virtuale aiuti in questi casi. Nessun uomo fuori dal set di un film hard o una rivista del settore annunci, direbbe a una perfetta sconosciuta cose simili guardandola negli occhi. Ma qui si legge:

- "Con le mie mani ti farei impazzire! Dovresti provarmi. Pulito, discreto, attrezzato. Ti andrebbe di volare con un 28'enne fantasioso?"

Ecco, io vorrei tanto sapere quale donna possa rispondere positivamente a un approccio del genere fatto da un profilo di non si sa chi? Non ho ancora capito se questi si dicono convintamente: "Io lo scrivo, hai visto mai?!", oppure sono degli sciroccati e basta.


Categoria N°6: Gli sposati che però la moglie non li capisce... a vagonate!

Descrizione: Gli sposati o fidanzati sono di quelle che abbiamo sin qui esaminato, l'unica categoria sia maschile che femminile. Tutti con validissime e sacrosante ragioni si presentano qui: curiosità, noia, voglia di evasione, promiscuità, pause di lavoro, intrigo mentale, e chi più ne ha...

POSTULATO: Tutti gli sposati o fidanzati della messaggeria hanno un buon, ma che dico buono, un ottimo e inattaccabile motivo per stare qui. Ma tranne quelli ai quali il loro profilo glielo hanno aperto proprio i loro compagni, ed esistono pure questi casi qui, gli altri sono qui quasi tutti DI NASCOSTO DAL CONIUGE O DAL FIDANZATO/A. Nessun marito o moglie che non sia scambista o guardone fa i salti di gioia sapendo che la moglie è qui come Farfalla76 e che dal lavoro o da casa si scrive (perbacco in amicizia ci mancherebbe, che fai pensi male?) con belloenonsolo, IlGladiatore69, disponibile.anche.subito, CercoTe, eccetera.

Vi convince? :o]

Domanda: Perché sei qui di nascosto, se come dici non c'è nulla di male? (domandiamocelo). Ma andiamo avanti. ATTENZIONE qui a questo passaggio! Perché ci sono anche quelli e quelle particolarmente abili. :o] E sono quelli che in fondo ammiro di più, che hanno intortato il marito o la moglie che non c'è nulla di male a stare su una "innocente" messaggeria... che, come chi nel tempo mi ha scritto sa che io descrivo esattamente così:

LA MESSAGGERIA È UN LUOGO DOVE IL DIALOGO TRA UN UOMO E UNA DONNA PARTE GIÀ INTIMO

Questo vuol dire che quello che ci scriviamo in privato io e te lo leggiamo solo io e te. Ma questi sposati e dichiarati pure in casa, ti rispondono se glielo chiedi, e sono quasi sempre donne: "Io l'ho scritto suol profilo che sono sposata e cerco solo amicizie, mio marito lo sa... mo' che voi?!". Per questo vi parlo di mariti messi al corrente e sapientemente "intortati". :o]

Ci credete voi a questa storia del "amicizia" tra un uomo e una donna sposata, e in partenza degli sconosciuti aggiungo? Io manco pe'gnente, ma andiamo pure avanti. Come voi ben sapete gli sposati e fidanzati della messaggeria di Libero saranno buoni buoni il 50% degli iscritti. (*) Se mettessimo tutti gli sposati e fidanzati di Digiland uno sulle spalle dell'altro formeremmo una fila che fa tre volte dalla Terra alla Luna andata e ritorno. Anzi io credo che senza di loro Libero chiuderebbe per mancanza d'iscritti... ma questa è un'illazione mia. :o]


(*) E sono cifre prudenziali. Ndr


Gli uomini sono più onesti quando si presentano da sposati nelle varie messaggerie del pianeta. UDITE UDITE! Questa è probabilmente l'unica occasione nella quale troverete gli uomini più onesti delle donne. L'uomo ammette che è incompreso :o] dalla moglie e cerca evasioni senza per ora (che vuol dire per sempre), complicazioni sentimentali... e meschino, te lo dice! La donna, vuoi per un antico retaggio culturale che persiste nonostante le varie conquiste sociali e culturali, non te lo dirà MAI che spera di incontrare un'evasione (mettiamola in questi termini) al suo matrimonio infelice spesso (pure felice spesso). E scrive:

- "Sono sposata e cerco solo amicizia per fare due chiacchiere. Maniaci e malati di sesso alla larga dal mio profilo!"

Ma si sa, le donne sposate e non, sono per antonomasia virtuose e pudiche. :o] Ok per il monito ai maniaci, grazie di averlo scritto ma non serve letteralmente a un cazzo 'sto monito! Te lo potevi pure risparmiare, il maniaco se vuole ti scrive lo stesso, mica lo fermi dicendo così. :o] Ah sii? Quindi tu sei sposata e qui cerchi solo quattro chiacchiere in amicizia?

E io sono Pippo Baudo! Si vede il parrucchino? :o]

La sposata donna più dello sposato uomo, che ha l'ormone che gli batte in testa, è capace di qualsiasi bassezza per trovarsi giustificazioni valide. Tanto da crederci perfino lei alla fine. :o] La sposata è capacissima di mettere tra le cose che odia: "l'ipocrisia". Ma come? Stai qui di nascosto da tuo marito con un profilo anonimo, ti connetti dal lavoro, o quando è al lavoro lui, o di notte, o fingendo di scrivere una mail a tua cugina, per rispondere a Cucciolo60dgl, TiVoglioFormosa, e mi vieni a raccontare che odii l'ipocrisia? Osserva l'arguta millyblueforever: "Ce campi d'ipocrisia! Un po' di rispetto almeno!". :o]

Noi maschietti queste cose non le facciamo! :o]


Categoria N°7: Il Poeta da messaggeria

Descrizione: spicca tra tutti la figura del poeta per il quale vale la pena spendere due righe. Ci sono quelli che ti approcciano con brani di poesie famose, tipo Neruda, Baudelaire, oppure ancora meglio con dei versi scritti proprio da loro. Robba da far accapponare la pelle se vi capitano questi. Uno non si rende bene conto di quanti poeti ci siano in Italia finché non si apre un profilo femminile su Libero. :o]

Occhio donne! Questi stucchevoli, sdolcinati e romantici poeti che girano qui sono i PEGGIO DI TUTTI! Perché vi vogliono solo scopare, né più né meno come quelli che scrivono: "Vorrei leccarti i piedini", ma ve la intortano con il falso animo poetico. Scrivono cose che non provano e che nemmeno conoscono. Parlano come si è già visto di anima. :o] Sono più onesti quelli che dicono: "Guarda, sono sposato e cerco solo storie senza complicazioni, se ti ho offesa ti chiedo scusa", che sono molto ma molto più onesti di quelli che scrivono poesie per voi. Ricordatevelo. Poi non dite che non vi ho avvertite! :o]


CONCLUDENDO

Tutti questi personaggi li potete incontrare sulla messaggeria. E poi naturalmente ci sono io! :o]


FINE


Ecco, questa è una breve ma abbastanza esaustiva nomenclatura del maschio italico da messaggeria. Tra i quali naturalmente ci sono io! o] E che per inciso siamo gli stessi idioti, sessisti e limitati che incontrate tutti i giorni sul lavoro, in autobus o per strada e che mai vorreste frequentare. Però il virtuale come sappiamo, ammanta tutto di fascino e di mistero.

Ma questa, è un'altra storia! :o]


ESE

 
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E se Bersani, e sottolineo se...

Post n°10 pubblicato il 27 Giugno 2011 da esesoyyo
Foto di esesoyyo

PROLOGO

Un leghista non distingue uno di Venezia da uno di Pinerolo, e in realtà se ne frega di indagare le differenze e le uguaglianze. Sapete cosa interessa ai leghisti? Ma certo che lo sapete. Ai leghisti interessano i soldi! I leghisti farebbero la Padania con qualunque cosa abbia ricchezza da parte. Un po' come quando le donne per sfottere noi maschietti ci dicono: "Basta che respiri". Così per i leghisti, vanno bene tutti basta avere capitali e reddito.

Ma ci pensate che grande idea fondante di nazione sono i soldi? WOW! Non la lingua, la storia comune o degli ideali... ma i SOLDI: "Soldi soldi soldi, tanti soldi. Beati siano i soldi; I beneamati soldi perché; Chi ha tanti soldi vive come un Pascià, e a piedi caldi se ne sta".

Io che sono un idealista me ne morirei di fare parte di una nazione che ha per unico ideale il capitale. Peccato che sono di Roma ladrona e sono tagliato fuori dal progetto... 'naggia! Dovrei travestirmi da uno di Pinerolo e imparare l'accento. Non dovrebbe essere così difficile.

Si ma, mettiamo che dopo un paio d'anni dalla nascita dello stato della Padania, Pinerolo dovesse subire una flessione e non riuscisse a stare dietro al reddito del resto del Paese... azz! Noi pinerolesi, tra cui anche io, verremmo espulsi con ignominia dalla Padania e ci tocca retrocedere in Terronia? Sarà da pensarci bene allora prima di scegliere.

INCOMINCIAMO

Una ciliegina prima di cominciare. Il nostro meridione, oltre ad aver letteralmente carreggiato con le proprie mani, Torino, Milano e dintorni, e spesso senza neanche avere libero accesso nei locali pubblici :o] è stato per molto tempo la pattumiera delle industrie del nord e non solo. La discarica nazionale è stata per decenni la Campania. Mentre alcuni dei vostri amati bambini di Milano scorrazzavano sui prati e sui ponticelli di Milano Due, alcuni altri bambini, a loro volta si pensa amati, di Santa Maria Capua Vetere, scorrazzavano sulle montagnole di terra di riporto e di scarto di Milano Due.

Il Geometra Castelli redarguisce i milanesi: "Volete voi i rifiuti dei napoletani?" E in quel 'napoletani' trasuda tutto l'amore di un fratello verso un altro fratello, si sente proprio tutto l'affetto che c'è nella parola 'napoletani' pronunciata dalla impastata bocca del Geometra Castelli, o da Salvini che non sa parlare altro che di Milano. Lo dice sempre lui: "Io sono di Milano e parlo di Milano". Di tutto il resto che succede intorno Salvini non sa un cazzo di niente pare! A proposito di Salvini con quella faccia da bamboccio che si ritrova... voi ve lo vedete dopo un'intensa giornata di lavoro al progetto Padania, finalmente rilassato nell'intimità della sua cameretta, mentre si masturba sui siti Internet, quelli con le BBW? Io ho l'immagine sua davanti agli occhi!

Ora io domando a voi leghisti senza ricordi, senza onore e senza vergogna: dovremmo noi italiani un po' di memoria, non dico riconoscenza, a chi ha smaltito la gran parte dei nostri schifosi scarichi a basso costo? Che uomini siete voi? Ma io lo so che uomini siete. Voi siete i vermi della terra. Solo un leghista può definire Pompei, patrimonio dell'umanità: "Quei quattro sassi" e solo degli ignobili manipolatori della storia come voi possono scrivere che Garibaldi, la figura più specchiata del nostro Risorgimento e della nostra storia patria era in sostanza un brigante a capo di una banda di predoni sbandati che vivevano di espedienti e saccheggi. La storia d'Italia vista e commentata da Radio Padania (il cui direttore oggi è Matteo Bamboccio Salvini).

E infatti questo Post non è rivolto a voi sbavanti analfabeti morali oltre che linguistici delle valli. È rivolto agli italiani di Genova, di Bergamo, di Milano, o a quelli che almeno ne restano.

Mia madre è di Trieste e sangue del nord c'è anche nelle mie vene. Mi sia consentito questo esordio, anche inopportuno, ma è per farvi capire bene che questa non è una rissa tra terroni e polentoni.

E visto che siamo in tema di digressioni, mi permetto di ricordarvi che le fondamenta culturali di questo nostro Paese sono meridionali, non settentrionali. Parlo del pensiero fondante della nazione. Noi dobbiamo veramente tutto alle sagge e colte personalità del nostro meridione.

La nostra "cultura" e per cultura intendo i più alti valori etici e di pensiero che una nazione esprime tramite i suoi più insigni rappresentanti, non so se questo vi stupisce, è tutta spostata al meridione non al settentrione. Noi se siamo diventati a fatica un popolo con una struttura morale almeno sulla carta, lo dobbiamo nell'arco di un circa secolo a gente come, Croce, Labriola, De Sanctis, Spaventa, Salvemini, quasi se non proprio tutti formati o passati attraverso l'Università di Napoli, un tempo fucina di liberi pensatori oggi fucina della mondezza. Sono i ricorsi storici.

Quindi amici carissimi non è a Jerago con Orago o a Pontida che dobbiamo volgere lo sguardo per cercare un pensiero comune e condivisibile di popolo. Ma non è una questione di latitudine e di campanile, perché sarebbe ingiusto oltre che stupido. In un'Italia Ante litteram il grande Cesare Beccaria era milanese, Vico e Campanella ancora terroni. :o] Ma semplicemente quello che ho detto: l'Italia si è formata geograficamente sulle baionette e sul sangue di tutti, da nord a sud, e spiritualmente sul pensiero meridionale.

Eppure a guardarla sembrano due Italie completamente diverse quella di Giolitti e di Salvemini e quella di Bossi e di Nosferatu Miglio. In effetti lo sono due Italie diverse. Cosa e chi ci ha portati a tutto questo è nei libri e negli atti storici per chi se li va a cercare.

Ma ecco i fatti nella loro crudezza:

Il pensiero di questo Post nasce in relazione a uno scambio di messaggi con una donna del profondo nord, quando dopo una mia battuta (innocente battuta) sul mio disprezzo, ancor prima che per il nostro amato Presidente Berlusconi (mi alzo in piedi quando scrivo il suo nome) per i leghisti, piccoli borghesi la cui unica legge morale sono i soldi. Questa mi ha risposto giustamente piccata: "Non devi pensare che tutti noi al nord siamo leghisti (...) io sono per il vivi e lascia vivere" (in rosa perché donna).

AL TEMPO!

E infatti lo so e non lo penso. Lo so anch'io che non tutti sono leghisti al nord. Se no saremmo già da un pezzo due Paesi come i cechi e gli slovacchi. :o] Sono circa il 30% i leghisti al nord. Qui il problema però non è vivi e lascia vivere... che mi vedrebbe pure d'accordo. Il problema è più complesso.

Il problema per me, ma dovrebbe esserlo anche per tutti gli italiani è che un senatore della Repubblica e rappresentante più influente della Lega (monarca unico) ha detto espressamente: "Io con il tricolore mi ci pulisco il culo!" (in giallo cagarella perché... è ovvio parliamo di culi puliti). :o]

I leghisti quando suona l'inno nazionale non lo cantano, ma peggio, si alzano e se ne vanno, ho letto che hanno proibito l'alzabandiera in alcuni comuni retti da loro. Che cos'è che identifica un popolo e una nazione più dell'inno e della sua bandiera? Ora io domando a TUTTI voi (esclusi i sedicenti padani quindi): VOI, siete e vi sentite italiani come me? Oppure "vagamente" italiani :o] o un'altra formula più personalizzata ancora?

Perché se la risposta è si, allora io mi domando, non vi sentite di ribellarvi a questa violenza imposta da un 30% dei vostri colatitudinali? :o] E visto che questo è un problema iscritto alle regioni del nord d'Italia più che delle Marche o della Puglia, dove stanno gli altri 70% di nordisti che (in teoria) non condividono le idee secessioniste?

Fate la maggioranza silenziosa?

Ma le maggioranze silenziose storicamente finiscono sempre male sapete? Hitler ha raggiunto il potere perché negli anni '30 la maggioranza silenziosa dei tedeschi e rimasta sempre silenziosa per tutto il tempo :o] e alla fine sono stati tutti inglobati.

Se quella testa di cazzo (leggi testa di cazzo) senza alcuno stile né eleganza dice frasi tipo: "Ho ordinato personalmente un camion di carta igienica tricolore", oppure: "Abbiamo già pronti i fucili" e si permette (noi glielo permettiamo) di dirlo, perché con altrettanta aggressività e veemenza quelli che si sentono italiani e credono in questa nostra disgraziata repubblica non gli rispondono: "Pure noi ce l'abbiamo duro e pure noi ce li abbiamo pronti!".

Se non altro per far sentire la voce.

Oppure l'Italia non vale proprio la pena difenderla? Perché se la mettiamo in questi termini io posso anche essere d'accordo. Noi siamo un paese di merda, noi siamo un popolo di merda che si lascia governare da maneggioni e miserabili accaparratori di diritti e privilegi per sé stessi... e poi in TV fanno grandi discorsi di etica pubblica.

E qui voglio citare... non Berlusconi (mi alzo) come qualcuno si aspetterebbe o uno del PDL o della Lega... ma un ex socialista come Il Dottor Sottile, Giuliano Amato (mi risiedo). Il Dottor Sottile Giuliano Amato, poche settimane dall'uscita di questo Post, inseguito da un giornalista, non mi ricordo se di Otto e Mezzo o di Report o altro, che durante un convegno gli domandava, che sfacciato, come mai lui fosse beneficiario di una pensione (multi pensione) cumulativa di 32.000 Euri, e Sottile insolitamente muto, scappava dal giornalista e dall'operatore come un sorcio, attraversando una serie di corridoi e di porte fino a dileguarsi e a mettersi al sicuro, come il sorcio che è!

Pochi giorni fa a Ballarò su Rai Tre chi ti rivedo bello bello e in splendida forma politica? Bravi, il Dottor Sottile Sorcio Giuliano Amato che spiegava a Floris e a noi soprattutto i passaggi da fare per ripresa dalla crisi attraverso i tagli alla spesa pubblica e maggiorare le tasse ai più abbienti. Non lo so ma non credo che ci si mettesse dentro pure lui tra i più abbienti in Italia. È una legge fisica!

Prima Legge del Abbienza: Chi è più abbiente in Italia non si considera poi così abbiente perché a cercarlo c'è sempre qualcuno ragionevolmente più abbiente di lui

Mi ricordo, ero un poco più che ragazzo e mi è rimasto impresso ascoltare questa notizia negli anni '90. Non posso verificare le fonti e ve la rivendo come l'ho avuta. La notizia è la seguente: Il Primo Ministro inglese Margaret Thatcher va in pensione con due milioni di Lire al mese. Margaret Thatcher, la donna più importante del Regno Unito a quel tempo, la Lady di ferro com'era soprannominata. Non un qualsiasi Sorcio Sottile per capirci!

Ma torniamo ai tre erto: Umberto, Roberto e Roberto (da sinistra: Bossi, Calderoli, Maroni) che mi sono distratto. Avete visto immagino come me i raduni a Pontida dove facce inebetite in camicia verde (gli hitleriani l'avevano bruna) sbavano e inveiscono contro chiunque da Mantova in giù. Ma io non ho mai visto una manifestazione altrettanto determinata dalla parte dell'Italia. Così, almeno come atto simbolico. I padani (cosiddetti e presunti) possono dire e delirare come più gli pare e piace, gli italiani del nord, che sulla carta sono la maggioranza, guardano in silenzio e aspettano... qualcosa?!

È così?

Il fatto simbolico è di una gravità che rasenta l'intervento dell'esercito a parer mio. E credo che solo da noi sarebbe possibile che rappresentanti dello stato non cantano, addirittura sbeffeggiano la nostra bandiera e l'inno nazionale... è l'atto più eversivo che esista. Anche più dell'idea del razzismo in sé.

La Lega Nord doveva essere considerato un movimento anticostituzionale già ai suoi esordi. Ora io mi ritrovo a pagare con le mie tasse di cittadino lo stipendio a gente che non si sente italiana, ma siede nel parlamento italiano. Mi piacerebbe ascoltare con le mie orecchie un senatore degli Stati Uniti d'America dire: "Io con la bandiera americana mi ci pulisco il culo" e vedere la reazione del popolo americano.

Mi piacerebbe tanto!

Come vedete cari fratelli e sorelle del nord, qui non si tratta delle quote latte o di vivi e lascia vivere. Noi giochiamo una partita importante! Stiamo parlando di una fragile Nazione da preservare come il Panda gigante cinese.

E concludo con uno sciocco tappabuchi, che altro non è, e che risponde al nome di Bersani Pier Luigi, che dà pure il titolo a questo Post. Bersani Pier Luigi ha proposto alla Lega di mollare l'amante scomodo e sputtanato Silvio e di fare il federalismo "serio" con il PD. Quindi Pier Luigi ha di fatto proposto alla Lega, un partito di eversione, di fare un'alleanza di governo.

ATTENZIONE! Bersani Pier Luigi sempre, vorrebbe proporre un governo di larga intesa ad uno che ha detto: "Io con il tricolore mi ci pulisco il culo!". Beh, io in questi anni ho digerito a fatica l'idea del neonato PD che non è mai stato il mio partito. Se il PD invece di auspicare il confino (come ai bei vecchi tempi) di chi offende la nazione o non si sente italiano... gli propone di governare insieme il Paese, io voterò qualsiasi cosa, anche Partito Monarchico... ma mai o mai più Partito Democratico.

ESE

 

P.S. W L'ITALIA! (non mi sarei mai sognato di scriverlo solo dieci anni fa). :o]

 
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