Creato da estremalatitudine il 19/06/2008

estremalatitudine

racconti di vita, di sesso

 

Messaggi del 04/10/2014

Corto 88

Post n°423 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da estremalatitudine

Non era iniziata per soldi e in fin dei conti neanche adesso contavano molto.

lei, lei era la portinaia. Una donna forte, sensuale, con una bocca scolpita nei secoli. Io lavoro in casa. Scrivo. Mia moglie lavora in ufficio. Mia moglie, dopo anni, non ha più voglia. Lei sempre. 

Inizio' un pomeriggio che ebbi un problema in casa. Non ricordo. Una perdita, forse. Si, ecco, una perdita. Carla salì a vedere cosa era successo. Era estate. Io in mutande e maglietta, come sto sempre in casa. Lei, ricordo perfettamente, aveva una specie di salopette senza niente sotto. I seni premevano contro la pettorina e tenevano in tensione le bretelle. Vederla girare per casa. Il caldo. Il pomeriggio. Non so. Lei si giro' ed io, io ero troppo vicino. Avevo superato la soglia e lei me lo aveva permesso. Ci baciammo e scopammo immediatamente lì in salotto, per terra, sul parquet, col legno lucido e fresco sotto la pelle.

Di li tutto inizio'. All'inizio tanto, tanto. Tutti i giorni. Bisognava solo stare attenti che i vicini non la vedessero entrare e uscire, ma a casa mia tutti escono la mattina per lavorare e dentro rimangono solo quattro vecchiette.

un problema furono le sue urla. Soffia. Parla. Urla. Che dire? Iniziai a tenere sempre la radio accesa col volume forte. La mia vicina si sotto protesto'. La mandai a cagare. 

Poi, come è' normale, iniziammo a vederci solo un paio di volte la settimana. Adesso una. Secondo me ha un altro. Una donna così non può vivere senza l'amore.

quando ci si vedeva tutti i giorni iniziai a farle dei regali, piccole cose, abbigliamento, biancheria intima, qualche gioiello.

mia moglie una sera me lo disse: hai visto la Carla che ha sempre qualcosa di nuovo addosso?

sull'abbigliamento e anche sulle mutandine non ci azzeccavo mai. Per questo lei, che è una donna pratica, mi propose che se proprio volevo farle dei regali di darle dei soldi che si comprava lei quello che volevo.

ando' avanti così un bel po'. Io dicevo un reggiseno, o una maglietta colorata e le davo i soldi e di li a qualche giorno lei tornava indossando qualcosa di nuovo che si era comprata. Era bello. Complicità'. Si comprava dei completi di intimo da urlo. Se li metteva davanti a me, dopo essersi spogliata completamente nuda. Non c'è niente di più sensuale di vedere una donna che si veste per te. Per poi spogliarla, ovvio.

poi smise di seguire i miei desideri. Faceva di testa sua e andava anche bene. Io dicevo mutandine e lei arrivava con un reggiseno. Io dicevo calze e lei mi faceva vedere che maglietta stupenda si era comprata. E mi ringraziava. E mi abbracciav e. I dava baci in continuazione.  Poi cominciai a notare che non arrivava più niente. Se glielo dicevo lei in effetti di li a qualche giorno mi faceva vedere, ma magari era roba che aveva già in casa. Che importava?

l'importante era che il sesso era stupendo. Ne voleva sempre, esattamente come me, non c'erano tabù o segreti, perfetto, e la sua figa, la sua figa, se posso permettermi, scusate, sembrava esattamente fatta per il mio cazzo, esattamente, mi aderiva perfettamente, tanto che qualche notte vagheggiai che fossimo fatti l'uno per l'altra.

adesso viene una volta la settimana. Me lo dice prima. Io mi preparo. E i soldi, i soldi non sono importanti.

 
 
 

Corto 87

Post n°422 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da estremalatitudine

Il desiderio, il sogno, a volte si faceva tanto forte, tanto reale, da costringerla a chiudere gli occhi e attendere che si affievolisse. 

A volte, per ragioni che non riusciva completamente a comprendere, il corpo di un uomo le mancava tanto da sentirne l'assenza fisica dentro di lei.

in quei momenti, non sempre, alle volte, in quei momenti le sembrava che col tizio che aveva di fronte, un barista aitante, un cameriere particolarmente gentile, il collega, il suo capo (ecco si, specialmente con quello) potesse succedere qualcosa, così improvvisamente e in quei momenti qualsiasi cosa facesse non riusciva a concentrarsi, ma solo a sognare, ad odorare, a sentire, a pensare a ciò che avrebbe potuto accadere.

il suo capo, specie il suo capo, sognava, era uno che capiva le donne e l'avrebbe presa un giorno, non avrebbe saputo dire come e dove, ma sì, l'avrebbe presa e proprio perché la capiva, capiva troppo bene le donne dopo averla presa avrebbe ordinato a quel tizio che portava la posta di prenderla anche lui, lui che aveva fama di superdotato, e lei sarebbe stata lì (dove?) con loro, con due uomini, che l'avrebbero portata in estasi.

poi il desiderio diminuiva e lei, lei si vergognava di quel che aveva sognato.

 
 
 

TAG

 

QUEL CHE C'è E QUEL CHE NON C'è

Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.

Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.

Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.

Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Signorina_Golightlydnicola1964pietro.alzari1VeraImXfettaxdonneover40dgljimmy_makedamjan.naciniemilio_dibenedettopa.ro.lejuschidonnasofia69sagredo58giogio696rocco55_1
 

FACEBOOK

 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 9
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963