« corto 86 | Corto 88 » |
Corto 87
Post n°422 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da estremalatitudine
Il desiderio, il sogno, a volte si faceva tanto forte, tanto reale, da costringerla a chiudere gli occhi e attendere che si affievolisse. A volte, per ragioni che non riusciva completamente a comprendere, il corpo di un uomo le mancava tanto da sentirne l'assenza fisica dentro di lei. in quei momenti, non sempre, alle volte, in quei momenti le sembrava che col tizio che aveva di fronte, un barista aitante, un cameriere particolarmente gentile, il collega, il suo capo (ecco si, specialmente con quello) potesse succedere qualcosa, così improvvisamente e in quei momenti qualsiasi cosa facesse non riusciva a concentrarsi, ma solo a sognare, ad odorare, a sentire, a pensare a ciò che avrebbe potuto accadere. il suo capo, specie il suo capo, sognava, era uno che capiva le donne e l'avrebbe presa un giorno, non avrebbe saputo dire come e dove, ma sì, l'avrebbe presa e proprio perché la capiva, capiva troppo bene le donne dopo averla presa avrebbe ordinato a quel tizio che portava la posta di prenderla anche lui, lui che aveva fama di superdotato, e lei sarebbe stata lì (dove?) con loro, con due uomini, che l'avrebbero portata in estasi. poi il desiderio diminuiva e lei, lei si vergognava di quel che aveva sognato. |
TAG
QUEL CHE C'È E QUEL CHE NON C'È
Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.
Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.
Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.
Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.
Inviato da: donnasofia69
il 25/03/2018 alle 11:30
Inviato da: intasata_mente
il 04/04/2016 alle 14:14
Inviato da: intasata_mente
il 17/12/2015 alle 20:01
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:39
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:11