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^__* Come Percorrere Una Strada In Salita Sentendosi Una Biglia Di Vetro ^__*

Creato da faly il 09/12/2005

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« Messaggio #210Cara Barbara... »

IT’S A KIND OF MAGIC

Post n°211 pubblicato il 09 Giugno 2006 da faly
 
Tag: STORIE

I parte qui

II parte
Il giorno dopo, di buona mattina, iniziava una maratona fatta di km percorsi a piedi, enigmi da scoprire e figure anche meschine da fare. Un primo biglietto la invitava a recarsi in città “dove il vino e l’acqua vengono benedetti,.. guarda sotto la panca dalla quale, volgendo lo sguardo a sx, vedi s. rita”. Cazzarola, la città era piena di chiese. Ma l’indizio lasciava pensare ad una chiesa che avesse a che fare cn qualcosa che “vola in cielo”. Armatasi di faccia da culo e coraggio, cn
LUI al suo fianco che gongolava perfido, comincia a chiedere in giro… e trova facce sconcertate, sguardi di chi pensa “che peccato, sembra caruccia ma sarà la solita tossica”. Alla fine si rivolge ad un benevolo gioielliere che si trastullava indolente fuori dal negozio, e miracolo questo le dà la giusta dritta che la porta quindi nella giusta chiesa, quella degli Aviatori. In un’atmosfera solenne fatta di silenzi e immagini sacre… lei quatta quatta, lemme lemme, smorzando a forza la risata fanciullesca che intanto le saliva dal profondo, mette la mano sotto la panca giusta. Cn aria da insospettabile devota raccolta in preghiera, pian piano…STRAPPPPPPP. Lo strap risuona secco nella navata della chiesa, ma lei ha finalmente il suo secondo indizio!
Questo biglietto la rimanda “in un posto speciale, cerca nell’angolo più oscuro della stanza a sx del piccolo forno, sopra la macchia rossa”. Pensa che ti ripensa lei c’arriva. La rocca. Ora deve correre alla rocca. Cammina e cammina, (la ragazza è furba e calza comodissime scarpe ginniche) presi i biglietti d’ingresso, comincia  a perlustrare i diversi piani di una favolosa rocca antica, fatta di celle segrete, sale madornali di rappresentanza, statue ed affreschi, cunicoli e sotterranei. Un posto misterioso, al tempo stesso inquietante ed incantevole, dove lei si perde tra le mille stanzette tutte uguali, salendo e scendendo rampe di scale alla ricerca del famoso “piccolo forno”. Dopo… oltre un’ora di caccia (…) giunge al famoso forno e a forza di darsi (e sentirsi dare)  dell’idiota,  infilando le dita nella schifezza del muro centenario, col rischio di beccare un chewingum rinsecchito o una cicca di chissà quale tempo, scova in un pertugio il terzo indizio.
”La città è divisa in due da una cosa. Attraversala e dove vedrai la porta centenaria davanti a te dovrai comprare 3 rose rosse e dire il tuo nome. Qualcuno avrà notizie per te”. Premettendo che lei conosce pochissimo la cittadina, si arrovella su cosa tagli in due una città se nn un canale o una via centrale. Vada per il canale, sembra più appropriato… e a lungo il suo intuito la porta ad oltrepassarlo e si ritrova in un mercatino cn bancarelle che vendono fiori e ….un fioraio. Oddio e ora? Cn lo stomaco strizzato in una morsa fatta da un mix di curiosità, vergogna e cocciutaggine, opta per il fioraio e a testa bassa entra e cn fare candido dice: “Mi chiamo …… e se dicessi che ci sono tre rose per me?”. Al posto di una fragorosa e grassa risata e una chiamata al 118 le viene risposto:” Oh, ti stavamo aspettando”. Di lì a breve si ritrova cn 3 rosse rosse mozzafiato più grandi di lei. E un biglietto.. un altro. “Le rose erano i fiori preferiti del nonno di chi ti è accanto ora. Sarebbe bello che vi vedesse insieme, vai e cerca qualcosa sotto il vaso”. Oh mamma…. Ma dove sta il cimitero? Lo chiede ovviamente al fioraio… o meglio faccia_da_culo_girl chiede al fioraio se, essendo ora lui al suo fianco, avesse per caso un nonno vivo. Quello sbarra gli occhi, dietro i quali nn si capisce quale idea aberrante passi in quel momento, ovvio che nn capisce. Si limita a dire che aveva solo ordine di consegnare i fiori ad una ragazza che avesse quel nome e poi,  su richiesta, risponde che il cimitero distava 6/7 km. Ora si che si sente persa.. 6/7 km?? Ma… stiamo scherzando?

Continua…

 
 
 
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