Creato da venezia0910 il 24/08/2009

FBC UNIONE VENEZIA

ripartire con il piede giusto

 

 

unione venezia - jesolo 1 - 0

Post n°210 pubblicato il 25 Maggio 2010 da venezia0910

Dopo il match winner brilla in difesa il gigante Vianello

Cavarzan: salvato dal palo nel primo tempo, rintuzza con sicurezza gli scoloriti avanti nerazzurri. Voto 6,5.

Bigoni:
soffre Cosner per 45’, gli aggiustamenti di Favaretto blindano il settore destro. Voto 6.

Tricoli:
giallo pesante dopo 4’, e non è da lui. Sofferenza dietro ma due salvataggi-gol su Amodeo e Andreolla. Voto 6,5.

Vianello:
ormai non sbaglia un colpo. Se lo Jesolo-Barca non sfonda c’è molto di suo. Voto 7.

Cardin:
look rasato nuovo, sprint vecchia maniera anche se Radrezza è un brutto cliente. Voto 6,5.

Collauto:
entra nell’azione decisiva, ripresa da terzino per annacquare le bollicine di Cosner. Voto 6.

Nichele:
sempre sul filo del rasoio. Interdisce come pochi ma col pallone non inventa. Voto 6.

Malagò:
ancora una prova opaca se escludiamo un tracciante in diagonale che meritava la rete. Voto 5,5.

Segato:
schierato trequartista segna dopo 5’ il suo primo gol da dentro l’area, da rapinatore autentico. Detta i tempi delle ripartenze e un paio di aperture sono
d’autore. Voto 7.

Correzzola:
si sbatte e sbatte contro quel muro di Arcaba, un paio di girate da applausi e tanta legna. Voto 6,5.

Modolo:
non ha i tempi della punta ma la capocciata che Roma toglie dall’incrocio ricorda Vieri. Voto 6.

Tessaro:
Favaretto gli chiede di dar respiro in mezzo al posto di Modolo: missione fallita. Voto 5,5.

Volpato:
avete presente la leggerezza di un Van Basten: dimenticatela! Condizione da ritrovare ma...bentornato Volpe, nei playoff servirà. Voto 6.

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Post n°209 pubblicato il 25 Maggio 2010 da venezia0910

Coro veneziano: «Bene così»

Favaretto/1: «Fatto tesoro della partita di campionato di tre settimane fa, quando per cercare il gol lo abbiamo subito. Avevamo deciso di aspettare e ripartire, siamo anche riusciti a segnare subito, meglio così».

Cosner: «Non avevamo alternative, abbiamo cercato di vincere. Usciamo a testa alta, ci è mancato il gol, e un po’ di fortuna in occasione dei due legni».

Tedino/1: «Sono orgoglioso della mia squadra, ha giocato una grandissima partita e non meritava di perdere, anzi. Più di così non potevamo fare»

Favaretto/2: «Il nostro obiettivo è fare più strada possibile, un passo alla volta, adesso le pretendenti ai triangolari si sono dimezzati e sono rimaste in corsa 19 squadre per la finale, Matera compresa».

Favaretto/3: «Troviamo il Quinto, non avevo dubbi che si qualificassero i trevigiani. Per superarli due settimane fa siamo stati costretti ad una prestazione super e fino all’ultimo hanno lottato per entrare nei playoff».

Tedino/2: «Rispetto a tre domeniche fa siamo riusciti a costruire molte occasioni in più, non ci è girata dritta, ma la mia squadra ha giocato e creato. A volte non basta».

Tricoli/1: «Tre settimane fa abbiamo subito proprio contro lo Jesolo un gol decisivo per non aver coperto su una punizione. Oggi stava per succedere la stessa cosa perché l’arbitro aveva ordinato la distanza, quindi doveva fischiare lui. Per questo ho protestato con veemenza».

Amodeo/1: «Grande gara, risultato bugiardo. Le occasioni le abbiamo avute, sul palo c’è stato un contatto, allora ho preferito piazzare il pallone piuttosto che svirgolarla».

Vianello/1: «Prestazione difensiva al limite della perfezione, contro il miglior attacco della serie D. Giocare i playoff davanti ad un pubblico del genere è favoloso».

Nichele/1: «Questa era la partita più difficile perché avevamo davanti una gran bella squadra, non so quante volte lo Jesolo sia rimasto a secco in questa stagione».

Andreolla/1: «Nichele ha una statura e una stazza tale che quando lo sfiori non riesce a rimanere in piedi».

Nichele/2: «Se avessi fatto io il gesto che ha fatto Andreolla su di me, l’arbitro mi avrebbe sicuramente espulso».

Amodeo/2: «Il gol è una disattenzione del nostro portiere sul tiro di Collauto, poi il Venezia non è stato pericoloso».

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Post n°208 pubblicato il 25 Maggio 2010 da venezia0910

MAN OF THE MATCH: NICOLA SEGATO
 
«Ci ho preso gusto...»
 
«Ma è il primo gol da attaccante vero»

La legge dell’ex, implacabile. Decimo centro stagionale per Nicola Segato, il bomber aggiunto di Favaretto. Tante volte risolutore con i suoi «siluri» dalla lunga distanza, glaciale e preciso contro lo Jesolo all’interno dell’area di rigore. «E’ la prima rete che faccio gol da dentro l’area... In una partita in casa sono riuscito a sparare alle stelle dall’interno dell’area piccola». Un gol frutto anche della decisione, a livello tattico, di spostare Segato a ridosso dei due attaccanti.
 «E’ una posizione che ho ricoperto spesso proprio a Jesolo lo scorso anno - racconta il centrocampista vicentino - una posizione che mi ha portato a giocare una ventina di metri più avanti rispetto al solito, tanto è vero che sono stato il primo ad arrivare sulla respinta di Berto. Ho calciato in diagonale, ed è andata benissimo». Un Venezia attendista, che ha lasciato il pallino in mano ai nerazzurri di Bruno Tedino. «Non volevamo concedere spazi, lo Jesolo è micidiale nelle ripartenze. L’esperienza della gara di campionato è servita per apportare delle correzioni tattiche che si sono rivelate decisive. Decimo gol? Bel bottino, ma spero di non fermarmi qua». Jesolo che ha provato a risalire la corrente. «Dopo il nostro gol era prevedibile attenderci la reazione dei nostri avversari, non abbiamo sofferto molto, a parte il palo di Amodeo. Nella ripresa anche il Venezia ha avuto le sue occasioni per chiudere in anticipo il match». Venezia che pensava di trovare l’Este in finale e invece rispunta la sagoma ingombrante dell’Union Quinto. «Giocheremo al Penzo e questo è fondamentale, nei playoff il fattore campo può essere rilevante, soprattutto per una squadra che gioca davanti a un pubblico straordinario. Così sappiamo subito dove giocheremo, senza dover aspettare qualche giorno». Una dedica particolare per l’ennesima prova balistica. «Questo gol è tutto per Dino dei Do Farai».

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Post n°207 pubblicato il 25 Maggio 2010 da venezia0910

Venezia, un lampo di Segato

Va avanti il Venezia. Dunque il popolo arancioneroverde può essere contento. Quanto allo Jesolo, allarghiamo le braccia ben sapendo che non bastano certo poche righe di giornale per lenire una ferita che brucia. La squadra di Tedino ha giocato meglio, ma non ha usato le unghie in attacco. Si vede che la magìa della maglia nerazzurra si è esaurita nella notte di Madrid.
 Gol lampo. L’1-0 che qualifica il Venezia al secondo turno dei playoff si concretizza in cinque minuti. Per cui la colpa che si può fare allo Jesolo è quella di non aver sfruttato gli altri 85’ per pareggiare. Rivediamolo: la botta di Collauto da fuori area, Berto è sul pallone e respinge, ma proprio dove c’è Segato, prontissimo a sbatterla dentro, per il gol partita che è anche gol dell’ex.
 Senza timore. Gol o no, l’atteggiamento dello Jesolo è quel tanto che basta per definirsi spregiudicato. Tre centrali, due esterni di centrocampo che si dannano l’anima (brilla Cosner a sinistra), l’esperta regia di Roma e il lavoro sulla trequarti rivolto a servire Amodeo, finalizzatore che solo tre settimane fa ha firmato il successo nerazzurro qui in laguna.
 Sfida Amodeo-Cavarzan. Il centravanti jesolano ha un muoversi intelligente e sa anche crearsi le occasioni. Ma cerca sempre il tiro ben piazzato, la palla messa là, un po’ “alla Milito” tanto per restare all’attualità. Invece un centravanti con il sangue agli occhi deve avere quel po’ di cattiveria in più al momento del tiro. Vien fuori una bella sfida con Cavarzan, e il risultato finale assegna doppiamente la vittoria al portiere arancioneroverde, che in tre occasioni ci mette la punta delle dita e salva risultato, squadra e playoff.
 Pressione. Venezia abbastanza nervoso, cinque ammoniti, due per proteste, una specialità che fino all’intervallo vede Nichele in prima fila. Poi il centromediano si dà una regolata e conferma che - quando pensa solo a giocare - sta una spanna sopra gli altri. Il primo tempo è jesolano, bene le difese, Vianello chiude su Lucchini ed è un gol evitato, anche Roma salva su una capocciata di Modolo e semmai il Venezia dice grazie al palo che rimette in area un diagonale di Amodeo al 31’. Maggior equilibrio nel secondo tempo, colpa anche del caldo e delle energie che all’alba del 23 maggio non possono essere al massimo. Correzzola tenta due volte ma non ha fortuna, non ne ha nemmeno Omar Roma che al 21’ sgancia il siluro dai 25 metri e bolla la traversa, il resto è ancora un prevalere delle difese, con Tricoli da una parte e Arcaba dall’altra a far la parte del muro insuperabile. Un quarto d’ora anche per Giovanni Volpato, un po’ di rodaggio in vista dei prossimi e impegnativi appuntamenti.
 Verdetti. Dunque da oggi Jesolo in ferie e Venezia che trova l’Union Quinto, vincitore a este. Ci resterà la curiosità di sapere dove si sarebbe eventualmente giocata la sfida Este-Venezia, ricordando le polemiche dei mesi scorsi. Ma, poi, chisseneccetera. Si gioca al Penzo, invece, in partita unica, domenica 30, la sfida col Quinto. Superare l’ostacolo e cominciare a preparare una bella fidejussione sarebbe un bel passo in avanti verso il ripescaggio in Seconda Divisione.

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Post n°206 pubblicato il 25 Maggio 2010 da venezia0910

«Un giusto riscatto Ora sotto col Quinto»

Ancora non si è conquistato nulla, ma la vittoria dell'Unione Venezia sullo Jesolo nella semifinale playoff del proprio girone rappresenta per i giocatori arancioneroverdi un primo importante passo ed un'ulteriore carica di energia per la volata finale. Apertura d'obbligo per l'uomo che con la sua rete (la numero 10 in questa annata sportiva) ha deciso l'incontro. «Beh, finalmente sono riuscito a fare un gol anche da dentro l'area - dice ridendo Nicola Segato, motore insostituibile del centrocampo lagunare - visto che finora parevo abbonato a siglare solo reti difficili fuori dalla linea dei 16 metri. Credo sia una vittoria più che meritata, avevamo voglia di riscattare il ko del 2 maggio scorso, oltre naturalmente al desiderio di proseguire il cammino in questi playoff. Siamo riusciti a gestire al meglio la fase difensiva, essenziale contro un avversario come lo Jesolo».
      «È andata bene - dice Paolo Tricoli - perché abbiamo interpretato la partita nella maniera più appropriata, mettendoci la giusta dose di "cattiveria" e rabbia per fare nostro il risultato. Sapevamo che non potevamo fidarci di loro e magari gestire il risultato di parità, perché, specie davanti, hanno mille risorse e non sapevamo inoltre quando avrebbe potuto influenzare il caldo alla distanza». Tricoli si è reso protagonista di un paio di interventi decisivi sulle conclusioni di Amodeo, altrimenti indirizzate verso la porta. «Sì, sono riuscito a non cadere nelle sue finte di tiro, restando in piedi fino all'ultimo, ma al di là di questa situazioni credo che comunque tutta la squadra abbia saputo contenere al meglio lo Jesolo, una compagine che in campionato aveva dimostrato di esserci "indigesta". Adesso sotto con l'Union Quinto per una partita che dovremo esser bravi ad affrontare con lo stesso piglio».
      Che il prossimo avversario sia il Quinto e non l'Este, non sorprende più di tanto Matteo Cavarzan. «Un po’ ce l'aspettavamo, il Quinto è un complesso costruito bene, con giocatori d'esperienza e giovani molto interessanti». Scontata la domanda sui due pali colpiti dallo Jesolo. «Sul tiro di Amodeo forse l'ho appena "pelata" ma non credo di aver fatto cambiare traiettoria al pallone, mentre la conclusione di Roma dalla distanza l'ho toccata mandandola sulla traversa». Conclusione per Filippo Vianello, entusiasta all'idea di poter giocare al Penzo la sfida con il Quinto: «Vogliamo far durare la festa il più possibile e poter disputare la finale con il vantaggio del fattore campo è un dato non da poco. Dovremo esser capaci di scendere sul terreno di gioco con lo stesso atteggiamento odierno, aiutandoci come oggi fra i vari reparti»

www.ilgazzettino.it

 
 
 

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