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salvatore sono una persona portatore dell'handicap

Post n°13 pubblicato il 04 Aprile 2014 da fedeesperienze
Foto di fedeesperienze

salvatore ( da questo momento il mio sito e chiuso www.lamiapoesia.com potere solo mandare solo le emai su quesi inderizzi

lamiapoesiaeamore@lamiapoesia.com

salvatore-franze1969@tiscali.it

Vi comunico questa preghiera la nostra vita sia con il mio handicap ma altre sofferenze possiamo gioire solo con il Signore che ci la speranza lottare combattere perché con le nostra forza non possiamo nulla se mettere la volontà dio vendiamo l'amore del nostro signore............. 

Uno sguardo al mio signore

O dolce mio Signore,
ho guardato solo un attimo il volto di Cristo
mentre camminavo verso di te.

Il Signore parlava
e mi comunicava un immenso amore
e io guardavo verso quella chiesetta
dove bastava solo il calore del mio Signore
e la Sua presenza ad attirarmi a lui.

Quando sei giù pensa alla tua vita
pensa a un tempo passato in cui correvi, correvi…
correvi lungo un unico cammino

In un attimo di preghiera ho pensato quanto e bello
vivere la fede con una comunità che ti ascolta.

Dolce mio Signore ora con il tuo amore ho capito
quanto sia bella la vita che ci dai

 
 
 

catecheste

Post n°12 pubblicato il 02 Aprile 2014 da fedeesperienze
 
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Foto di fedeesperienze

ognuno a pregare per l'Amore nella sua vita, ognuno quello che manda Dio,se

 

legale meglio, che senza amore che Pasqua è.

 "Ecco, io faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia. Non ve neaccorgete?"  

Isaia 43, 16-19.

 Suonò certamente ironica al popolo d'Israele l'espressione del Profeta,troppo  

ironica se si pensa alla sofferenza dell'esilio Babilonese, strada senza

 

ritorno, azzeramento di ogni speranza. Così sembrava. Eppure, nel tempodella

 

disperazione o crisi, Dio promette 'una cosa nuova'.

 Si può sperare, si può credere, sul Calvario, si può guardare oltre, più inla  

delle probabilità, delle precarietà affettive, sociali e lavorative. E'lecito

 

credere nella primavera, il deserto che diventa giardino. L'impossibile

 

all'uomo e possibile a Dio.

 

 La Pasqua è più della Quaresima: i suoi cinquanta giorni sono più intensi  

dell'itinerario quaresimale, c'è una gioia che sorpassa la penitenzameritata

 

ma pesante per chi già vive una situazione non privilegiata di peccatorecol

 

dito puntato.

 E allora come per i discepoli di Emmaus sentiamoci autorizzati a gettarecuori  

e volti cupi, per guardare più lontano e ammirare l'opera di Cristo che ha

 

voluto fare della Chiesa non un orfanotrofio che piange il suo fondatore

 

defunto ma, una comunità che spesso attaccata è sempre risorta, prima nelle

 

coscienze di chi ha saputo ascoltare lo Spirito, il Consolatore e poi nella

 concretezza della vita di comunione, testimonianza viva di un poplo chesente  

la dignità di essere strappato alla morte e chiamato ad una lucemeravigliosa.

 

 

 

La notte non ha ingoiato la luce per sempre è questo un tempo di missionefino

 

agli estremi confini cioé fino al cuore di ogni uomo, a partire da coloroche

 

ci abitano accanto.

 

 

 

Solo lo Spirito ci aiuterà a dissipare paure e a garantire la fedeltà della

 

Chiesa ai sogni di Dio per rendere questo mondo uno stupendo cantiere incui

 

affrettare il Regno, speranza di tutti.

 

 

 

Dal Cristo che rimane con noi lasciamoci tutti affascinare di nuovo.

 

 

 

 

 

 

"Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse miseguono.

 

Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapiràdalla

 

mia mano.

 

Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle

 

dalla mano del Padre mio.

 

Io e il Padre siamo una cosa sola."

 
 
 

secorda parte catecheste

Post n°11 pubblicato il 02 Aprile 2014 da fedeesperienze

Le mie pecore ascoltano la mia voce

 e io le conosco ed esse mi seguono.

 Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle  

dalla mano del Padre mio.Io e il Padre siamo una cosa sola." 

 Liberamente tratto da 'Con voi ancora e sempre. Vangeli e pensieri dalTriduo  

Pasquale a Pentecoste.'

 Perché alo già di Pasqua e salto per un attimo la Quaresima? Perché chi  

soffre il mal d'amore non ama la tristezza. Per questo domani vorrei nvitarvi

 

 
 
 

una catechiste

Post n°10 pubblicato il 02 Aprile 2014 da fedeesperienze

una catechiste una sorella e amica di preghiera

Liberamente tratto da 'Con voi ancora e sempre.

 Vangeli e pensieri dal  Triduo Pasquale a Pentecoste.' Domenico Sigalini. 

 Perchè parlo già di Pasqua e salto per un attimo la Quaresima? Perché chi  

soffre il mal d'amore non ama la tristezza. Per questo domani vorrei

 invitarvi ognuno a pregare per l'Amore nella sua vita, ognuno quello chemanda  

Dio, se legale meglio, che senza amore che Pasqua è. 

 

 

"Ecco, io faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia. Non ve ne

 accorgete?" Isaia 43, 16-19. 

 Suonò certamente ironica al popolo d'Israele l'espressione del Profeta,  

troppo ironica se si pensa alla sofferenza dell'esilio Babilonese, strada

 senza ritorno, azzeramento di ogni speranza. Così sembrava. Eppure, nel tempo  

della disperazione o crisi, Dio promette 'una cosa nuova'.

 Si può sperare, si può credere, sul Calvario, si può guardare oltre, più in 

la delle probabilità, delle precarietà affettive, sociali e lavorative. E'

 lecito  credere nella primavera, il deserto che diventa giardino. L'impossibile  all'uomo e possibile a Dio. La Pasqua è più della Quaresima: i suoi cinquanta giorni sono più intensi  dell'itinerario quaresimale, c'è una gioia che sorpassa la penitenza  meritata ma pesante per chi già vive una situazione non privilegiata di peccatore  

col dito puntato.E allora come per i discepoli di Emmaus sentiamoci autorizzati a gettare  

cuori e volti cupi, per guardare più lontano e ammirare l'opera di Cristo che ha  

voluto fare della Chiesa non un orfanotrofio che piange il suo fondatore

 defunto ma, una comunità che spesso attaccata è sempre risorta, prima nelle 

coscienze di chi ha saputo ascoltare lo Spirito, il Consolatore e poi nella

 concretezza della vita di comunione, testimonianza viva di un popolo che  

sente la dignità di essere strappato alla morte e chiamato ad una luce  

meravigliosa.La notte non ha ingoiato la luce per sempre è questo un tempo di missione  

fino agli estremi confini cioé fino al cuore di ogni uomo, a partire da coloroche  

ci abitano accanto.Solo lo Spirito ci aiuterà a dissipare paure e a garantire la fedeltà della 

Chiesa ai sogni di Dio per rendere questo mondo uno stupendo cantiere in

 cui affrettare il Regno, speranza di tutti. 

Dal Cristo che rimane con noi lasciamoci tutti affascinare di nuovo.

 Daniela Colarullo. 

 Grazie Daniela per la tua catechiste e per la tua  esperienza di fede amico e fratello salvatore la pace

 

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 02 Aprile 2014 da fedeesperienze
Foto di fedeesperienze

                          Lamento di Gesù

Mi chiamate luce ma non mi vedere Mi chiamate vita ma non mi seguite Mi chiamate verità ma non mi credere Mi chiamate vita non mi cercati Mi chiamati maestro non interrogate Mi chiamati capo ma non mi obbedite Mi chiamati Dio non mi pregate. Se un giorno non mi riconosco non rimproveralo a me. Gesù Misericordia di me.     23 Giugno 2013              

 
 
 
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Un blog di: fedeesperienze
Data di creazione: 31/03/2014
 

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