l'ippocampo

la macchina del tempo

Nell'antropologia estetica in divenire del Cristallo
sono ormai esplosive
le manifestazioni macroscopiche e microscopiche
della macchina del tempo.
Ed ecco che la sexi e co. più o meno appropriatamente
interpretano la sessantottina zampa d'elefante,
il gonnellone a balze titolato nientemeno dai nobili sumeri,
la tunica sgargiante e cinturino di cuoio intrecciato intorno alla testa
che fa tanto twiggy e rock psichedelico.
Manca all'appello il borsello di bersaniana memoria 
ormai impossibile da rintracciare
visto il predominio dell'accessorio principe del brand Renzi:
lo zainetto da studente in spalla, strapieno.
Anche simpatico segno di totale assenza di dolori cervicali.
Ma il camminamento della sexi e co.
che 
(forse tradite da infingardi calli) 
più che un camminamento è definibile in un dondolamento da vicegabibbo,
resta purtroppo uno degli effetti collaterali
di questa traversata di epoche del Cristallo.
E' allora il caso di suggerire ai condomini
la strada ultima
da tentare per la ripresa del bon ton condominiale: 
la class action.

(foto dal web)

il selfie

Nell'arte moderna
è forse possibile
liberamente tradurre il selfie come autoritratto fotografico
eseguito da palmare
o fotocamera digitale
o cellulare.
Nella gazzarra social si traduce quindi in:
la fotografia che uno prende di sè stesso a vanvera
ovvero
in genere un faccione con l' espressione di uno spavento grosso
che occupa l'orizzonte
E allora addio
allo sfondo blu per il quale windows
ha speso anni e anni nel tentativo di darcene un ispirato significato.
Addio
alle onde che arrotolano il mare,
alla palla di fuoco che sprofonda nel buiopesto della notte
e  
perfino a quella magnifica ferraglia della Tour Eiffel
ritratta in un fantastiliardo di cartoline
ormai proiettata dal bislacco selfie
verso una irrimediabile waterloo.

(in foto la Ella in selfie di fionamay)

Un pò di buona musica