l'ippocampo

il meteo in tv

Un nuovo
rovescio di pioggia si posa sui precedenti.
Come i ricordi. Come gli anni
Una foschia sottile volteggia sulle strade,
avvolge i lampioni
con aloni 
in tutto e per tutto uguali alle aureole dei santi.
E non serve il meteo in tv 
per dire che
il freddo del cuore rafforza la morsa.

(foto dal web)

i forsennati cani

Fuori dalla finestra i cani
(tutti i forsennati cani della via)
abbaiano al sole.
Che viene giù in una vampata arancione 
a scavarsi un buco per la notte.
Da bambina
mia madre mi diceva sempre
che non c'è niente da aver paura nel buio
e io le ho creduto:
mi sdraio nel buio,
scovo ciò che non vedo.
Anche quando
viene sfilacciato dai fulmini.

(foto fionamay)

fede di sardina

La fede
non sembra più un requisito assoluto.
Qui,
servono le prove.
Contano le prove.
Ci tirano insieme le prove.
Ma l'ultima volta
che dio ne ha mandata giù una,
l'hanno inchiodata a un pezzo di legno.
No, per dire.

(in foto fede di sardina dal web)

la numero tre

Ho spento la numero due all'una
e accendo la numero tre
con i fiammiferi di legno.
Fra le dita,
la sigaretta descrive un arco pigro nell'umidità
che mi trasferisce sul set di:
Ai Confini della Realtà.

(foto fionamay)

vie di fuga

Causa vie di fuga esaurite,
esco dall'ufficio a braccetto con la collegafenomeno
e mi sento
una bambina di otto anni che
all'uscita di scuola trova una zia matta venuta a prenderla.
Eppure
il suo cuore è sempre animato da buone intenzioni.
Grosso modo, diciamo.
Ma il punto è
che non può dirsi altrettanto del cervello:
dotato di una resistenza alla chimica
da far impallidire il New Delhi.

(foto dal web)

i suoi occhi

E se le mie giornate cominciano
a non cadere più in piedi,
non sono sempre così ostili.
A volte,
in queste notti piovose
in cui la casa scricchiola,
il vento passa attraverso le fessure
tra gli stipiti e sotto le porte,
si riscaldano
e trovano pace nel buio.
Come in un sogno dei suoi occhi tornato realtà.

(cartellonistica dal web)

disegni sul vetro

Se il Simo è una piccola stella gelata,
forse sua madre è il cielo nero
sul cui fondo si staglia.
Sul vetro della finestra c'è la forma di un cuore impresso
nell'umidità esterna
e ci sono rivoletti d'acqua che colano dai solchi.
Attraverso il cuore inciso dal suo dito
si vede il giardino,
in una notte così quieta
che viene da pensare di essere osservati:
da dio.
O da google maps. 
E mi dico (non per la prima volta)
che se il suo spirito è di 
cuori, faccine e cani disegnati per conforto,
io sono un'ombra che cammina
tra un mondo e l'altro.

(foto fionamay)

la strada scura

La luce comincia a scolorire,
la strada è scura,
più scura di quanto ricordi di averla mai vista,
e sembra contaminare il cielo
Lì fuori,
la notte spinge sul vetro,
in cerca di un varco per entrare
E dio?
Non è qui.

(matita e colore fionamay)

la lista

La collega fenomeno torna fresca di parrucchiere.
I suoi capelli color topo
 sono tenuti con la stessa cura
di una siepe decorativa da concorso.
Non un filo ribelle.
Non un ciuffetto senza lacca.
Ci fosse una lista in cui piazzarli
direi:
subito dopo
la proliferazione nucleare
ma prima
delle api assassine.

(foto dal web)

intanto che

Intanto che
i cani parlano in giardino,
ti penso.
E se ti penso
c'è il dondolio delle onde
sulle rive di questo mondo.
O di un altro.

(matita fionamay)

dopo l'estate

Sbianchettati
i diktat dalle spiagge,
i residui di vangeli e crocefissi,
le cubiste a 42 gradi,
le mozioni presentate e ritirate,
i complotti di Soros,
il buio e i mostri si muovono sotto il pavimento della strada.
E i bacioni?
E le dita picchiettate sul cuore?
Morti e sepolti.

(foto fionamay)

comandanti in esecutivo

per dire:
menti una spanna sopra gli altri.

(immagine dal web)

voci di comodo

Mi impegno
a guardare un luogo sepolto dentro di me,
un luogo in cui
tutto quello che ho sempre voluto
e tutto quello che ho sempre temuto si avvinghiano,
si contorcono.
Come pensieri nella mente di dio.
Ma una voce che fa comodo mi dice:
dormi.
E io dormo.

(in foto street art dal web)

il bacio

E,
a volte,
ti ricordi chi sei stato:
una bambina che giocava con altri bambini,
con una madre e un padre,
che voleva diventare un veterinario o una cuoca.
Avevi un cuore.
Avevi un amore.
E non avresti mai mai mai immaginato
che sarebbe potuta finire così.
Allora
ti arrotoli nel buio
e aspetti il bacio della notte.
(foto fionamay)

esecutivo lenzuolato

Lo sfarfallio
degli striscioni appesi e istituzionalmente rimossi
lo segue,
così che ancora una volta
non è altro che
una sgangherata figura immortalata per soli due minuti.

(in foto cartellonistica dal web)