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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 15/04/2017

Gara di scioglilingua, a San Leonardo di Crutro una vera festa popolare: i primi posti occupati tutti dagli alunni viestani

Post n°18896 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Gara di scioglilingua, a San Leonardo di Crutro una vera festa popolare: i primi posti occupati tutti dagli alunni viestani 

 
Gara di scioglilingua, a San Leonardo di Crutro una vera festa popolare: i primi posti occupati tutti dagli alunni viestani
 
 

È stata una grande festa di paese la gara di scioglilingua francesi e tedeschi che si è svolta a San Leonardo di Cutro. L’evento è stato organizzato in occasione del secondo compleanno dell’ostello Bella Calabria realizzato grazie al sostegno di Fondazione con il Sud.

 

Martedì 11 aprile il ridente paesino è stato letteralmente invaso da centinaia di giovani. Eccellente il sostegno fornito dalla locale associazione Radici. A collaborare nell’organizzazione dell’evento, a fianco dell’associazione Amici del tedesco, anche il comune di Cutro. Tutti i partecipanti sono rimasti colpiti dall’accoglienza fornita dal paese, dalla pulizia e sono letteralmente presi dalla gola visto che il paese ha offerto nella pausa pomeridiana deliziosi dolci tipici.

 

In tre postazioni si sono svolte le gare degli scioglilingua per le diverse categorie. Ad ogni postazione un presidente. La gara degli scioglilingua tedeschi, categoria scuola media è stata presieduta da

 

Gerdis Thiede, del Goethe Institut di Roma, la categoria scioglilingua tedeschi scuole superiori è stata presieduta da Tatjana Olivieri-Schenke, dell’Ambasciata della Repubblica federale di Germania; la competizione degli scioglilingua francesi è stata presieduta dal console onorario francese Francesco Mollo.

 

Il gruppo più numeroso è stato quello degli alunni di Vieste, in cento si sono presentati all’appello ed hanno conquistato i primi posti nelle competizioni di lingua tedesca riservate alla scuola media. Presente anche un gruppo di 23 alunni del liceo linguistico Cotta di Legnago. I Veneti sono riusciti a conquistare il secondo posto, nella categoria scioglilingua tedeschi scuole superiori. A precederli gli alunni del liceo linguistico Gravina di Crotone che hanno alzato al cielo la coppa del primo posto.

 

Per gli scioglilingua francesi il primo posto, categoria scuole superiori è stato conquistato dagli alunni di Cosenza. Nella categoria scuole medie, hanno vinto gli alunni della scuola media Anna Frank di Crotone. Presenti anche otto alunni egiziani dell’Istituto alberghiero IPSSAR di Le Castella. Gli egiziani oltre che a partecipare alla gara hanno anche offerto un saggio di danza. Molti si sono lasciati coinvolgere e così tra tarantella calabrese e danze egiziane la gara ha assunto le sembianze di una competizione internazionale.

 

Alla manifestazione è intervenuto anche il sindaco di Cutro, Salvatore Divuono, con lui la vice sindaco, Anna Battaglia l’assessore al turismo Emilio Colosimo e l’ufficiale di governo di San Leonardo di Cutro Domenico Lanatà.

 

In contemporanea per le vie del paese stand e musica popolare con il musicista Pierluigi Virelli e mostra fotografica Mammalia Calabra. Alle 18.30, durante la premiazione, l’associazione Amici del tedesco, ha conferito il premio diffusione della lingua tedesca a Francesco Vignis, responsabile comunicazione del comune di Crotone. A seguire, cena con piatti tipici locali organizzata dall’associazione Radici. Al termine tutti concordi nel dire che la festa è riuscita, l’evento va ripetuto l’anno prossimo.

 
 
 

Turismo e Pasqua, la Puglia conferma un trend in crescita.

Post n°18895 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Turismo e Pasqua, la Puglia conferma un trend in crescita. 

 
Turismo e Pasqua, la Puglia conferma un trend in crescita.
 
 

Sostanziale stabilità, con picchi di soddisfazione elevati. E’ questo il sentiment di buona parte degli operatori del turismo nella Regione Puglia, rilevato dal monitoraggio dell’Osservatorio Regionale del Turismo e riferito al periodo del turismo pasquale. “Gli operatori indicano per la Pasqua 2017 un andamento di sostanziale stabilità rispetto ai già buoni risultati del 2016 che aveva registrato per Pasqua un incremento del 20% delle presenze; nel report vengono indicate anche le previsioni estive per Area territoriale” si legge nel resoconto delle valutazioni raccolte. L’indagine ha coinvolto circa 5mila strutture ricettive con un sondaggio on line: alle domande sottoposte dall’Osservatorio hanno risposto 506 strutture ricettive (circa il 10% del totale), un campione rappresentativo.

 
 
 

Il Foggia ad un centimetro (un punto) dalla B, 1-0 alla Reggina. Pareggio tra Matera e Lecce.

Post n°18894 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Il Foggia ad un centimetro (un punto) dalla B, 1-0 alla Reggina. Pareggio tra Matera e Lecce. 

 
Il Foggia ad un centimetro (un punto) dalla B, 1-0 alla Reggina. Pareggio tra Matera e Lecce.
 
 

Decima vittoria consecutiva per il Foggia di mister Stroppa che supera allo Zaccheria la Reggina per 1-0. Il gol vittoria arriva con Loiacono al 55' con un ottimo colpo di testa su assist di Mazzeo. I satanelli ora, complice il pareggio del Lecce a Matera, vedono la serie B sempre più vicina.

 
 
 

Manfredonia/ Siponto e Ipogei aperti Pasqua/1 maggio.

Post n°18893 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Manfredonia/ Siponto e Ipogei aperti Pasqua/1 maggio. 

 
Manfredonia/ Siponto e Ipogei aperti Pasqua/1 maggio.
 
 

Il patrimonio culturale e paesaggistico di Manfredonia, tra i più apprezzati nel sud Italia, sarà fruibile anche durante le festività pasquali e nei successivi 'ponti' del 25 aprile e dell'1 maggio, proponendo aperture straordinarie dei suoi siti simbolo.
Il Parco archeologico delle 'Due Basiliche' di Siponto con l'opera di Edoardo Tresoldi e la Basilica di Santa Maria Maggiore, e gli Ipogei Capparelli, luoghi dove si incontrano arte e archeologia, storia e mito, potranno così essere ammirati in tutta la loro bellezza. Il Parco archeologico delle 'Due Basiliche' di Siponto sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Gli Ipogei Capparelli potranno essere ammirati invece nei giorni 16, 17, 23, 25 e 30 aprile e 1 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.

 
 
 

Manfredonia/ Siponto e Ipogei aperti Pasqua/1 maggio.

Post n°18892 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Manfredonia/ Siponto e Ipogei aperti Pasqua/1 maggio. 

 
Manfredonia/ Siponto e Ipogei aperti Pasqua/1 maggio.
 
 

Il patrimonio culturale e paesaggistico di Manfredonia, tra i più apprezzati nel sud Italia, sarà fruibile anche durante le festività pasquali e nei successivi 'ponti' del 25 aprile e dell'1 maggio, proponendo aperture straordinarie dei suoi siti simbolo.
Il Parco archeologico delle 'Due Basiliche' di Siponto con l'opera di Edoardo Tresoldi e la Basilica di Santa Maria Maggiore, e gli Ipogei Capparelli, luoghi dove si incontrano arte e archeologia, storia e mito, potranno così essere ammirati in tutta la loro bellezza. Il Parco archeologico delle 'Due Basiliche' di Siponto sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Gli Ipogei Capparelli potranno essere ammirati invece nei giorni 16, 17, 23, 25 e 30 aprile e 1 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.

 
 
 

Rodi/ Don Pio Cardone: " la nostra parrocchia non ha canditati e non fa campagna elettorale"

Post n°18891 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Rodi/ Don Pio Cardone: " la nostra parrocchia non ha canditati e non fa campagna elettorale". Riceviamo e pubblichiamo. 

 
Rodi/ Don Pio Cardone: " la nostra parrocchia non ha canditati e non fa campagna elettorale". Riceviamo e pubblichiamo.
 
 

La Città di Rodi Garganico vive il tipico fervore dei momenti elettorali. Le elezioni sono un importante passaggio della democrazia, e vanno sentite da tutti con grande senso di responsabilità. Come cittadini e come cristiani ci sentiamo profondamente interessati al bene comune e pertanto non possiamo esimerci dall'offrire il nostro contributo. A SCANSO DI EQUIVOCI, VA CHIARITO CHE LA PARROCCHIA CHIESA MADRE SAN NICOLA DI MIRA COME TALE, NEL SUO MINISTRO E NELLE SUE ESPRESSIONI RAPPRESENTATIVE, NON HA PROPRI CANDIDATI E NON FA CAMPAGNA ELETTORALE.INCORAGGIA TUTTAVIA I CRISTIANI A ESPRIMERE IL PROPRIO IMPEGNO FACENDO SCELTE CHE POSSONO ESSERE ANCHE LEGITTIMAMENTE DIVERSIFICATE, MA SEMPRE NELLA COERENZA CON I VALORI PROFESSATI SECONDO I PRINCIPI DELLA RETTA RAGIONE E DEL MESSAGGIO EVANGELICO. Come Parroco, propongo alcune brevi riflessioni, nella speranza che possano essere di aiuto ad affrontare con maggiore consapevolezza la circostanza elettorale. La prima riguarda proprio la responsabilità di esercitare il nostro diritto-dovere di elettori. Non abbiamo il diritto di lamentarci di eventuali problemi della Città, se non facciamo la nostra parte per assicurarle una classe politica adeguata.E' importante, da questo punto di vista, che le scelte siano operate tenendo conto delle qualità personali dei candidati, dei programmi e dei valori espressi dalle
rispettive liste ed alleanze, guardando non a interessi particolari, ma al bene comune. La politica richiede un grande impegno morale. Se a tutti è richiesta coerenza di vita, a maggior ragione si deve chiederla a chi si candida alla guida della comunità. Nella competizione elettorale, poi, si auspica quel garbo e quel rispetto delle persone e della verità che mai fanno degenerare i rapporti tra i concorrenti e i loro sostenitori.

 

CHIEDO UN'ATTENZIONE PARTICOLARE NEI CONFRONTI DELLA
MIA PERSONA E DI QUELLA DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE CHE RAPPRESENTO CHE
NON SIANO IN ALCUN MODO COINVOLTE IN QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE,
DIVERSAMENTE I RESPONSABILI DI TALI SCORRETTEZZE RISPONDERANNO DELLE
LORO AZIONI NELLE SEDI OPPORTUNE. Non indugio sugli aspetti
programmatici che costituiscono motivo di confronto tra i
candidati.Desidero tuttavia sottolineare alcune esigenze più
significative, alle quali il mio ruolo di Parroco mi rende
particolarmente sensibile. Non possiamo dimenticare che viviamo in una
Città turistica e quindi la nostra Città deve essere sempre più pronta
ad accogliere chi viene in vacanza. Occorre fare di essa un luogo di
cultura e di confronto.Bisogna quindi fare una politica a sostegno della
produzione e del lavoro, specie per una più adeguata valorizzazione del
turismo e dell'artigianato, come anche di una politica a sostegno della
famiglia, per contrastare la tendenza allo spopolamento e, in ogni caso,
per sostenere i valori fondamentali dell'unità dei nuclei familiari e
dell'accoglienza generosa della vita. Faccio per questo un caldo appello
a quanti prenderanno prossimamente in mano le sorti della cosa pubblica
.IN PARTICOLARE MI FACCIO VOCE DEI PIÙ DEBOLI, DI QUANTI SONO
QUOTIDIANAMENTE ALLE PORTE DELLE NOSTRE STRUTTURE CARITATIVE ALLA
RICERCA DI ACCOGLIENZA, DI ASCOLTO, DI UN AIUTO CHE NON SI LIMITI AL
SOSTEGNO IMMEDIATO, MA OFFRA SOLUZIONI PERMANENTI. La Città di Rodi
Garganico deve spiccare per il suo senso di accoglienza e di
solidarietà. Se occorre dare grande attenzione all'ambiente, ancor più
la si deve alle persone. Gli anziani crescono nel numero e nelle
esigenze: è segno di civiltà una speciale premura verso di loro. Agli
immigrati, spesso tra noi presenti nel ruolo di badanti, occorre far
sentire il calore di una piena accoglienza. Tra le persone mi si
consenta di additare anche i giovani, alla cui condizione occorre dare,
da parte ecclesiale come da parte civile, la massima attenzione. AUSPICO
CHE LA COMPETIZIONE ELETTORALE NON DIVIDA E NON INASPRISCA GLI ANIMI, MA
PORTI AD UN CONFRONTO SERENO, CHE LASCI SPAZIO AD OGNI POSSIBILE
COLLABORAZIONE PER IL BENE COMUNE. SU TUTTI INVOCO LA BENEDIZIONE DI DIO
E A TUTTI PORGO I PIÙ CORDIALI AUGURI PER LA PASQUA .

 

 

 

IL PARROCO

 

DON MICHELE PIO CARDONE

 
 
 

San Marco in Lamis, suggestiva Processione delle Fracchie ,Certo è che nascono per accompagnare la processione

Post n°18890 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

San Marco in Lamis. SVOLTASI ieri, 14 aprile, a San Marco in Lamis, la Processione delle Fracchie, grandi torce di legno trainate ardenti per le vie del paese la sera del Venerdì Santo.

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Info. ”Le fracchie sono enormi fiaccole coniche anche superiori ai 10 metri di lunghezza con un diametro alla ‘bocca’ di circa 2,00 metri e più, realizzate con legno di castagno e quercia.

 

Vengono montate orizzontalmente su ruote in ferro e, dopo l’accensione, vengono trainate con catene da un numero di persone variabile in funzione del peso e della consistenza. Il termine sammarchese “fracchia” è di incerta etimologia. Potrebbe derivare dal latino facula, e quindi da fiaccola, oppure fascis, fascina, fascio; da fractus o fractura nel significato di rotto, spezzato, aperto. Si tratta di grandi torce di dimensioni diverse, costruite con un tronco spaccato longitudinalmente e riempito di rami, sterpi, schegge di legno e frasche, fino a costituire un falò di forma conica, che finisce, nella estremità più stretta, con un braccio sporgente. (FONTE www.lefracchie.it)

 

Le Fracchie di San Marco in Lamis (fonte: Comune di Manfredonia)
Sulla data di nascita delle fracchie non c’è uniformità di vedute tra gli studiosi: secondo alcuni la tradizione potrebbe farsi risalire tra la seconda metà del Settecento e la prima dell’Ottocento, sebbene le prime descrizioni scritte siano dell’inizio del nostro secolo.

 

Certo è che nascono per accompagnare la processione dell’Addolorata, il giovedì Santo, e che poi – nel corso dei decenni – vengono spostate al venerdì.

 

Anche la funzione stessa delle fracchie e dibattuta: c’è infatti chi lega la tradizione al cristianesimo, e quindi alla leggenda cristiana che fa accompagnare il Salvatore da una fiaccolata lungo la via del Getsemani; altri preferiscono più “paganamente” legarle all’esigenza di illuminare le vie dell’antico borgo, sprovvisto addirittura anche di fanali. I contadini avrebbero quindi pensato di scortare la statua dell’Addolorata dalla chiesa omonima alla Collegiata col bagliore delle rosseggianti fiammate delle fracchie.

 

Il termine sammarchese “fracchia” è di incerta etimologia. Potrebbe derivare dal latino facula, e quindi da fiaccola, trasformato poi dagli abruzzesi in farchia o fracchje. Questa ricostruzione trova riscontro anche dal fatto che in Abruzzo esistono fiaccole molto simili a quelle sammarchesi.

 

Ma cosa sono le fracchie? come vengono costruite?

 

Si tratta di grandi torce di dimensioni diverse (arrivano fino a 5-6 metri di lunghezza) costruite da un tronco spaccato longitudinalmente e riempito di rami, sterpi, schegge di legno e frasche, fino a costituire un falò di forma conica, che finisce – nella estremità più stretta – con un braccio sporgente. La fracchia così ottenuta viene trasportata su appositi carrelli. Il tutto è tenuto insieme da due grandi cerchi di ferro, e viene intriso di sostanze infiammabili. La fracchia si accende dalla parte più larga e, per evitare che non cada in avanti o scivoli sul carrello, viene appesantita con una zavorra di sacchi di sabbia nella parte posteriore. Sempre nella parte posteriore è completata da un palo, portante in cima l’immagine della Madonna Addolorata. (Quotidiano “ROMA” sabato 10 aprile 1993 pag. 21 – FOGGIA)

 
 
 

Nobile (SI) e Rizzi (Cons. Foggia): “4 obiettivi per rilanciare il Parco del Gargano” INTESA ENTE PARCO GARGANO

Post n°18889 pubblicato il 15 Aprile 2017 da forddisseche

Nobile (SI) e Rizzi (Cons. Foggia): “4 obiettivi per rilanciare il Parco del Gargano” 

 

Di:

Foggia. ”Si è discusso nelle ultime settimane, in prossimità del rinnovo della presidenza dell’Ente Parco del Gargano, del ruolo assolto dal Parco stesso e della necessità di recuperare appieno la vision che portò oltre vent’anni fa alla sua istituzione. L’attuale legge 394/91, istitutiva dei Parchi e delle Aree protette italiane, ha certamente bisogno di aggiornamenti e di manutenzione relativamente alle criticità causate da norme disattese e da distorsioni applicative. Ma il testo di riforma in discussione in Parlamento, sana queste criticità esistenti, con il rischio concreto di consegnare gli Enti Parco alle logiche di degenerazione localistiche e partitocratiche. Come afferma Serena Pellegrino, vice capogruppo alla Camera di Sinistra Italiana e Vice Presidente della VIII Commissione della Camera dei Deputati Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici «Ne deriverebbe, ad esempio, una sorta di condono del fatto che alcune aree protette, svuotate delle funzioni e del ruolo istituzionali, oggi sembrano agenzie del turismo, grandi pro loco piuttosto che luoghi dedicati alla conservazione, alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio che possediamo». Proprio quello che ha fatto, e non bene, negli ultimi quindici anni il Parco Nazionale del Gargano.

 

Il dibattito e lo scontro politico si è concentrato sulla nomina del Presidente e solo da alcune parti è venuta una riflessione seria sulla gestione del Parco in questi anni e sul futuro.
In particolare, condividiamo molto delle posizioni e riflessioni contenute nei documenti prodotti dalle associazioni ambientaliste, e non si può non condividere appieno il giudizio fortemente critico se non del tutto negativo sulla gestione degli ultimi anni.

 

Il ritardo nella approvazione degli strumenti di pianificazione, (Piano Parco e Piano pluriennale), il mancato raccordo con il piano paesaggistico regionale, gli sprechi e il mancato utilizzo di risorse finanziare decisive, l’abbandono dei centri visita, la rinuncia a svolgere appieno il ruolo di avamposto della legalità contro l’abusivismo e il degrado ambientale, e si potrebbe continuare.

 

Il Parco Nazionale del Gargano ha tutti i numeri e le risorse per poter essere il centro strategico di un modello di sviluppo sostenibile di una area vasta di valore nazionale. É tempo di compiere un salto di qualità, addivenendo a scelte di persone che abbiano le competenze e l’esperienza che confermino gli obiettivi da raggiungere. Proponiamo quattro obiettivi stringente che devono vedere impegnati il PNG e gli enti locali insieme alla comunità del Parco: Approvare subito il Piano del Parco Tempi certi per dotare l’ente degli strumenti di pianificazione previsti dalla legge. Approvare subito il piano del parco e il piano socio-economico. Il piano del Parco è un atto fondamentale di indirizzo dell’attività dell’ente. Il ritardo con cui si è proceduto finora non ha consentito né un ruolo attivo di tutela né la valorizzazione dei beni naturali ed ambientali del promontorio.

 

Ciò ha determinato una cattiva immagine del ruolo del Parco stesso, la sua natura inutilmente vincolistica sulla carta che di Quattro obiettivi per rilanciare il Parco nazionale del Gargano: Piano per il Parco, lotta all’abusivismo, mobilità e cabina di regia partecipata tra cittadinanza ed istituzioni fatto ha consentito che la mala gestione del territorio proseguisse tranquillamente, se non di fronte ad interventi eclatanti propri della attività di repressione della Guardia di Finanza o della Forestale che per loro natura sono postumi e, quindi, con danni rilevanti sul territorio. Insomma siamo ad un caso di rinuncia a perseguire una missione e questo ci pare un fallimento grave.

 

Lotta all’abusivismo e all’illegalità Utilizzare gli strumenti della legge e le risorse disponibili per il ripristino dei siti violati, per contrastare la violenza dei crimini e dell’illegalità che controlla pezzi di territorio, il degrado ambientale e il dissesto del territorio. In questi anni nel territorio garganico più che altrove abbiamo assistito ad un cambiamento strutturale del fenomeno criminale. Le sentenze e le indagini della magistratura testimoniano di un salto di qualità nella rete organizzativa e nella presenza di promiscuità ed infiltrazioni gravi. Non dimentichiamo che il comune sede del Parco è stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Come per gli enti locali, anche per il Parco questo tema richiede un cambio di registro radicale.

 

L’attività di tutela del territorio, della sua fruibilità collettiva, della cura del bosco, dell’adeguamento a parametrio e norme di legge della attività di allevamento, non sono solo un vincolo, ma un’occasione di sviluppo sostenibile nella legalità. Far funzionale il Parco significa contribuire a ripristinare un clima di legalità e di serenità per le comunità, frenare lo spopolamento delle aree più disagiate, perché bisogna evidenziare che ad eccezione di San Giovanni Rotondo per ragioni diverse, i comuni del Gargano sono in fase di arretramento demografico e di invecchiamento della popolazione.

 

Otto progetti strategici Mettere in cantiere gli 8 progetti strategici previsti dal piano del Parco e dal piano socio-economico: Biodiversità, Mobilità, Fruizione, Masserie, Cultura e Turismo, Ambiente lagunare e fascia costiera, Tremiti, Paesaggio delle tradizioni e dell’innovazione. Questi temi sono il cuor e della attività dell’ente. La ricchezza della natura, la memoria da conservare e valorizzare contenuti negli habitat del promontorio, la mappa delle specie in via di estinzione, che il volontariato scientifico e le istituzioni della ricerca hanno evidenziato in questi anni, sono un inestimabile patrimonio tale da rappresentare un avamposto alla globalizzazione mercificante del territorio in atto. A volte si ha la sensazione che non vi è la giusta consapevolezza dell’importanza di questo patrimonio. Il Parco ha fatto poco su questo e finora non ha prodotto le azioni che si aspettavano. E solo un esempio ma si potrebbe continuare su questi e gli altri temi strategici già indicati.

 

Cabina di regia tra le istituzioni e i cittadini Cabina di regia unica tra Parco, Comuni, Gal, Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Arif, e avviare percorsi inediti di sviluppo locale che valorizzino pienamente una strategia di sviluppo dal basso (Botton Up). Pensiamo che una strategia di sviluppo locale dal basso sia da rilanciare con forza, al fine di cogliere alcune opportunità rivenienti dalla programmazione comunitaria in atto, PSR, Fondi per le zone svantaggiate, programmi comunitari sull’ambiente ecc. Grandi infrastrutture significa produrre innovazioni e sviluppare linee di sviluppo integrative a quelle esistenti. Si parla di infrastrutture stradali ma si dimentica per esempio che l’unica infrastruttura, con tutti i limiti esistenti, è stato il prolungamento e la nuova tratta ferroviaria delle Ferrovie del Gargano che di fatto hanno accorciato le distanze tra comuni e con il comune capoluogo con un impatto ambientale sostenibile. Con mirati e migliori investimenti nel sistema ferroviario e nel trasporto pubblico verso gli aeroporti di Bari e Pescara si creerebbe un essenziale servizio turistico per tutto il Gargano. Le Ferrovie del Gargano dovrebbero ascoltare meglio l’utenza che da tempo lamentano la mancata corrispondenza dei treni loro treni con quelli di Trenitalia. Anche questi accorgimenti valorizzano gli investimenti offrendo al territorio un servizio essenziale a costo zero. La mobilità pubblica e collettiva può essere una grande opportunità di sviluppo per il Gargano molto più di tante mega infrastrutture costose ed impattanti.

 

Sviluppare ognuno di questi obiettivi è possibile per riprende il filo della speranza e della ripresa di un entusiasmo collettivo.

 

(nota stampa)

 
 
 
 
 

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