Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisorioViolentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71Silvia11973cassetta2
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 03/12/2016

Manfredonia, in allestimento la pista di pattinaggio sul lungomare "Le sorprese sono appena iniziate

Post n°17874 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

Manfredonia, in allestimento la pista di pattinaggio sul lungomare "Le sorprese sono appena iniziate, continuate a seguirci ed a prepararvi ad un Natale con i fiocchi, quello che avete sempre immaginato sin da piccoli" 

 

Di:

 
  

Manfredonia. Promessa mantenuta! Sono iniziati questa mattina in Piazzale Ferri i lavori di allestimento della pista di pattinaggio sul ghiaccio con vista mare del Mercatino al Castello – Natale medievale a Corte con Re Manfredi!

 

L’attrazione del #Natale2016 di #Manfredonia aprirà i battenti da mercoledì 7 dicembre per regalare un’atmosfera ancor più magica alle imminenti festività!

 

La pista (che non incide in alcun modo sulle casse del Comune di Manfredonia) sarà aperta tutti i giorni sino al 6 gennaio dalla 15:00 alle 23:00 e nel weekend e nei giorni festivi anche dalle 10:00 alle 12:00.

 

Costo 5 euro l’ora a persona.

 

Le sorprese sono appena iniziate, continuate a seguirci ed a prepararvi ad un Natale con i fiocchi, quello che avete sempre immaginato sin da piccoli!

 

#weareinpuglia Visit Manfredonia

 
 
 

POESIA x (e di) TUTTI: CHI È DI SCENA?

Post n°17873 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

POESIA x (e di) TUTTI: CHI È DI SCENA? Valter Rimedio


Clicca per Ingrandire Valter Rimedio, autore della lirica che proponiamo oggi, così si presenta: “Marchigiano, ancora sotto il terrore del sisma che ci ha colpito, ho espresso tutte le mie paure in questo componimento che vi mando. Della mia vita, in questo preciso istante, conosco solo il mio passato. Del mio futuro non ho contezza. Continuerò a fare il lavoro che ho fatto finora? Riuscirò a coronare il sogno della mia vita, sposarmi? E avere figli sperando che Madre Terra si stanchi di tartassarci?

“Davanti a me vedo solo buio e non so fin quando la psiche potrà reggere. Per ora solamente la solidarietà che ci circonda ci mantiene in vita. Ma non è solo questa che potrà risolvere la massa di problematiche che si sono scatenate intorno a noi. Intorno a me in particolare, perché la mia sensibilità mi trascina altrove. Il resto lo compie il terremoto con le sue scosse di assestamento a fare da esiziale corona alle scosse-madre.

“God bless Italy! And me…”


L’OCCHIO DI PAN

Centellinare succhi secreti
da inariditi pori riarsi,
increspando le labbra
e avidamente suggendo
la sotterranea linfa gelosa,
il gusto dell’azione esprimendo
con ronfi e bofonchi scurrili,
è quanto l’attesa del nuovo
mi porge, con fare incurante.

Ne resto impaniato
plaudente
fin tanto che l’occhio di Pan
non ammicchi, cialtrone,
infingardo,
avvertendo del senso stantio
catramato nel gesto innovante
o che tale
almeno si mostra.

Di sconcerto m’investe
un fastidio,
quindi alfine condenso il messaggio:
già nell’antro, lassù,
a Cro- Magnon
v’era l’homo intento a succiare
d’un altr’homo il fetido plasma.
Scorre il tempo intessuto nel tempo,
similoro ogni atto compiuto,
roccia allora, ora roccia
d’inerzia assoluta
sotto ipnosi suadente ed assurda,
ma nel fango, coatto, s’annida
sempre il solito
antico
viaggiare.


IL COMMENTO DI VINCENZO CAMPOBASSO = Mi risuona nell’orecchio il ritmo cadenzato delle odi manzoniane, ancor che questa poesia di Valter Rimedio non corrisponda alla metrica usata da Manzoni. Pare che corra, si fermi, indugi, riparta, come se seguisse l’onda di un affanno dovuto a scoscendimenti nel terreno. L’affanno c’è, dovuto ad altre cause tutte interiori, a loro volta causate da fattori esteriori che fanno, di questa poesia, una lirica di voli pindarici.

Pan, il dio dei boschi e delle sorgenti, rappresentato, un tempo, con corna e piedi caprini, appare qui come figura rilevante, anche se esplicitata una sola volta: quella che incuteva timore nei sogni dei riposi pomeridiani e che continua a portare scompiglio nell’animo degli esseri umani, che avvertono il timore senza conoscerne le cause, la fonte.



 Redazione (foto paradisola.it)

 

 
 
 

LA “FANOIA” DELL’IMMACOLATA E I DOLCI TRADIZIONALI DI NATALE A CARPINO

Post n°17872 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

LA “FANOIA” DELL’IMMACOLATA E I DOLCI TRADIZIONALI DI NATALE A CARPINO 

 
LA “FANOIA” DELL’IMMACOLATA E I DOLCI TRADIZIONALI DI NATALE A CARPINO
 
 

Nel periodo delle Festività del Natale a Carpino, oltre alle devote e pie tradizioni religiose dell'allestimento del Presepe nelle case e nelle chiese, quella un po’ pagana dell'allestimento dell’albero, e del cenone, non mancano quelle connesse alla preparazione e consumo di dolci e frittelle fatte in casa che tanti anni fa, appunto nella vera tradizione popolare locale, rappresentava un modo di vivere anche così l'attesa del Signore, pur nella gran parte di povertà presente nei nostri paesi del Sud; anzi rappresentava l'alternativa ai panettoni e quant'altro oggi sa offrire l'attuale società consumistica attraverso la martellante pubblicità televisiva, e non solo, e delle vetrine dei negozi allestite ed addobbate per l'acquisto dei regali che iniziano quasi due mesi prima di questa grande Festa religiosa! Ancora c'è oggi, comunque, chi preferisce portare e consumare sulle proprie tavole natalizie i cibi preparati con le ricette ancestrali. Questa festività, inoltre, da alcuni anni viene preceduta ed introdotta a Carpino dalla ormai tradizionale (anzi una ripresa di questa tradizione che si era persa nel tempo) festa popolare denominata: “Frasca, Fanoia ed Olio Novello” (dove per “Frasca” si intende i rami delle olive delle potature in corso, al termine della campagna olearia, e “Fanoia” sta per il falò dove appunto quei rami vengono bruciati), che si tiene la vigilia dell’Immacolata, il 7 Dicembre, nella centrale Piazza del Popolo e lungo la zona storica, organizzata dalla Pro-Loco e da produttori locali di olio d’olive e di altri prodotti di stagione. In questa sagra, oltre a piatti tipici locali, tra cui ceci e fave di Carpino, viene anche servito e consumato “lu cavdedd’” che non è altro che il tradizionale pane abbrustolito e condito con poco sale e, appunto, l’olio novello appena uscito dalla molitura dei frantoi dove nel passato, gli olivicoltori locali, nell’attesa, abbrustolivano il pane ai caminetti degli stessi frantoi e lo condivano con l’olio acre e verde che iniziava a gocciolare dai separatori della spremitura delle olive. Intanto i falò bruciano, quello principale nella piazza del paese ed altri in vari rioni, e quando inizia a formarsi la brace, sopra si abbrustolisce il pane e nella cenere ardente vengono depositati patate, senza sbucciate ovviamente (possibilmente anche queste novelle) e lambascioni (in dialetto locale li cipduzz’) ad arrostire per poi essere consumate calde con sale, pepe ed olio novello. Tante persone (almeno in passato, in quanto anche questa ulteriore particolare tradizione era stata smarrita) al termine dei falò portava con se un po’ di brace per riscaldarsi nelle proprie case: tale gesto aveva un suo preciso significato, non perché in casa non ci si riscaldasse, infatti quel fuoco e quella brace era considerato sacro, un po’ come quello delle Vestali, in quanto benedetto dal Sacerdote e dedicato in onore della Madonna dell’Immacolata Concezione di cui c’è, a tutt’oggi, un grande culto e venerazione a Carpino ed alla quale i fedeli devoti chiedono grazie, protezioni e benedizione per loro, i loro familiari ed amici, le loro case e i loro armenti..
Quattro sono i principali dolci tradizionali carpinesi che però, ovviamente, vengono preparati e consumati anche in molti paesi e città del nostro Sud soprattutto (e in Puglia in particolare) e, quindi, non ne sono una esclusiva pur se, magari, preparati con ingredienti simili, alternativi e integrativi:
LI SCARTLLAT' (le cartellate): uova, zucchero, olio d’olive e farina quanto basta per preparare la pasta sfoglia, da tagliare a strisce con la rotellina dentata, per poi friggere nell'olio i rollini ricavati; a frittura terminata si condisce – a piacere – con miele, confettini colorati, vin cotto (che si produce dai fichi secchi) noci tritate;
LI STRUFFL' (gli struffoli, o ceci giganti): uova, zucchero, scorza di limone grattugiata, latte, olio d’olive, bustina di “pane angeli”, farina; si lavora e si stende l'impasto, preparato con questi ingredienti, tagliandolo a pezzettini e formando da questi delle palline rotonde per poi friggerle nell'olio. Questo dolce va consumato entro 2-3 giorni al massimo, altrimenti perde la sua fragranza e la sua stessa bontà;
LI CAVCIUNCEDD' (i panzerottini): si preparano con un certo quantitativo di ceci cotti e poi passati e la pasta sfoglia, come per le cartellate; una volta pronta la pasta sfoglia questa viene tagliata con la rotellina dentata per ricavare tali dolci; dopodiché si condiscono e si riempiono con il passato dei ceci, vin cotto, cioccolato, cannella ed eventualmente un po’ di zucchero (un cucchiaio da cucina per ogni panzerottino); si schiaccia tutto il bordo onde evitare che il condimento fuoriesca nella cottura; infine si friggono nell'olio oppure si possono cuocere al forno;
LI PETTL' (le pettole o frittelle) che non è propriamente un dolce ma, appunto, un classico fritto di Natale: farina, lievito di birra, sale; una volta preparato questo impasto lo si taglia a pezzetti allungati e si immergono nell'olio d’olive bollente; le frittelle, una volta estratte dall'olio, possono essere consumate così come sono oppure condite con sale o zucchero.
Da ricordare “LI PUCCLATEDD’”, “LU SAGN’NAT’” e le immancabili MANDORLE TOSTATE, impastate e condite a gruppi di 5-6, con lo zucchero o con cioccolata fondente sciolta a bagnomaria (nel vernacolo locale vengono chiamate “Li menl’ attrrat) : ricordano, vagamente, le Ostia Piene di Monte Sant’Angelo. Infine vanno citate anche le FRISELLE, taralli locali (preparati con farina, uova, zucchero, vino bianco e fiori di finocchio), che però è un dolce più tipicamente pasquale, e le ” ZEPPOLE” di San Giuseppe, che si preparano in occasione della Festa di San Giuseppe. Altro capitolo a parte meriterebbe la citazione della cucina carpinese, cioé dei cibi che vengono preparati e consumati (o che si preparavano in passato) in occasione dei cenoni e dei pranzi delle vigile e delle feste principali dell’anno, ma si rimanda ad altra occasione. E comunque, come si noterà, tutto è preparato con ingredienti estremamente naturali, senza alcun conservante.
Il Medico, però, direbbe di...fare attenzione, specialmente ai meno giovani, mettiamola così, al diabete, al colesterolo e ai trigliceridi!...Ma, forse, lo stesso Medico, in queste festività,...l’attenzione sfugge un po’ anche a lui o a lei, se dottoressa (o no...).

 

Mimmo Delle Fave

 
 
 

Vieste/ La "grazia" della disabilità lunedì 5 dicembre nello spettacolo della danzatrice paraplegica Nicoletta Tinti

Post n°17871 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

Vieste/ La "grazia" della disabilità lunedì 5 dicembre nello spettacolo della danzatrice paraplegica Nicoletta Tinti 

 
Vieste/ La "grazia" della disabilità lunedì 5 dicembre nello spettacolo della danzatrice paraplegica Nicoletta Tinti
 
 

In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità lunedì 5 dicembre l'assessorato alla cultura e ai servizi sociali di Vieste invita tutta la cittadinanza ad un spettacolo di danza e musica con artisti di grosso calibro della compagnia bolognese InOltre. Lo spettacolo, con ingresso gratuito, si terrà al Cineteatro Adriatico di Vieste con ingresso alle ore 20.30
Il titolo del progetto è ASSENZA NUOVA ESSENZA, vede protagonisti Nicoletta Tinti, danzatrice paraplegica che ballerà grazie a un carrello che la sostiene e Giancarlo Aquilini, pianista che suona solo con la mano sinistra. Uno spettacolo forte dove la disabilità diventa invisibile, uno spettacolo sulle mancanze, su ciò che ci rende soli e sull'idea di incompletezza, appunto "Assenza". Da non perdere assolutamente.

 
 
 

Dal Gruppo Scout Vieste1 l’invito ad accogliere la Luce della Pace domenica 18 dicembre presso le Parrocchie

Post n°17870 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

Dal Gruppo Scout Vieste1 l’invito ad accogliere la Luce della Pace domenica 18 dicembre presso le Parrocchie durante la celebrazione della S. Messa dei Fanciulli. "Ci troverete subito, dopo la S. Messa nella villa comunale fino alle ore 12.00". 

 
Dal Gruppo Scout Vieste1 l’invito ad  accogliere la Luce della Pace domenica 18 dicembre presso le Parrocchie durante la celebrazione della S. Messa dei Fanciulli. "Ci troverete subito, dopo la S. Messa nella villa comunale fino alle ore 12.00".
 
 

STORIA DELLA LUCE DELLA PACE DA BETLEMME

 

Nella chiesa della Nativltà a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall' olio donato a turno da tutte le cristiane della Terra. La tradizione nasce dall' iniziativa natalizia di beneficenza "Lichts in Dunkel – “Luce nel buio” - della Radio-Televisione ORF-LAndestudio Oberoesterreich di Linz. Nell' ambito di tale iniziativa sono raccolte offerte spontanee con cui si vuole aiutare bambini invalidi, emarginati sociali, ma anche stranieri bisognosi, come ad esempio i profughi. Poco prima di natale un bambino, giunto appositamente dall’Austria, accende un lume attingendo la fiamma dalla lampada perenne della grotta di Betlemme che poi porta a Linz con un aereo della linea austriaca. Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scutismo, l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce della Pace” tramite i gruppi Scout. La Luce della Pace arriva in Italia già nel 1986. La Luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, religiosi e atei... La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti. Si vorrebbe che la Luce della pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono Speranza e futuro nella vita. L’occasione della distribuzione può essere occasione di Buone Azioni: fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati dar da mangiare a chi ha fame...anche il carcere è un posto ove la pace va portata! Costruttori di Pace. La parola "pace" ci richiama alla mente immagini di serenità, di tranquillità; la pace richiede invece impegno e tenacia. Quale migliore occasione ci offre la "Luce di Betlemme" per farci costruttori di pace . Ognuno può dare alla Luce della Pace significati diversi, ma deve dare identico valore. La Luce della Pace non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.

 

Sarebbe bello vedere la luce ardere dietro ogni finestra di ogni casa garganica, come succede in altri paesi, è un segno di pace che vogliamo condividere con tutti voi.

 
 
 

Vieste/ Il Gruppo Folkloristico Pizzeche & Muzzeche ricorda Sante Ruggieri giovedì 8 dicembre

Post n°17869 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

Vieste/ Il Gruppo Folkloristico Pizzeche & Muzzeche ricorda Sante Ruggieri giovedì 8 dicembre con uno spettacolo di "Beneficenza".... 

 
Vieste/ Il Gruppo Folkloristico Pizzeche & Muzzeche ricorda Sante Ruggieri giovedì 8 dicembre con uno spettacolo di
 

Il 4 novembre 2012 una data che tutto il tuo gruppo ricorderà .....esattamente 4 anni fa' ci hai lasciato l’amico Sante. Sempre nel nostro cuore.
Ciao Campione .....balla con noi❤️
Amici, parenti e conoscenti sono invitati tutti!!!
Il ricavato fondi verrà donato a bambini viestani con problemi di salute.

 
 
 

Vieste/ PARROCCHIA GESU’ BUON PASTORE - Festa di San Nicola di Myra e dell’Immacolata -

Post n°17868 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

Vieste/ PARROCCHIA GESU’ BUON PASTORE - Festa di San Nicola di Myra e dell’Immacolata - 

 
Vieste/ PARROCCHIA GESU’ BUON PASTORE - Festa di San Nicola di Myra   e dell’Immacolata -
 
 

Sabato 3 dicembre
Ore 16,30: Fiaccolata di preghiera con la riproduzione dell’Icona di San Nicola di Myra
Partenza dalla Chiesa di Gesù Buon Pastore e Conclusione nelle grotte di San Nicola
Ore 18,00: Santa Messa in Parrocchia

 

Domenica 4 dicembre
Ore 10,00 e 18,00: Sante Messe
Ore 11,00: Distribuzione di Calze di San Nicola e di caramelle ai bambini
A seguire: Vendita in beneficenza: Stelle di Natale

 

Lunedì 5 dicembre

 

Anniversario della Consacrazione della Chiesa Gesù Buon Pastore
e Primi vespri della Festa di San Nicola
Ore 18,00:
Celebrazione solenne della Santa Messa e amministrazione della Cresima

 

Martedì 6 dicembre: Festa di San Nicola

 

Ore 18,00: Celebrazione solenne della Santa Messa
Ore 19,00:
- Pettolata di beneficenza
- Mercatino di lavoretti natalizi fatti a mano
- Vendita delle Stelle di Natale

 

La serata sarà animata ed allietata dal gruppo Folk: “La V st sen”

 

Martedì 8 dicembre:
Ore 10,00: - Santa Messa e Festa dell’Adesione ACR
A seguire: Fiera del dolce
Ore 18,00: - Santa Messa Solenne e Festa dell’Adesione ACI
A seguire: Fiera del dolce

 

Don Tonino, don Antonio e il Consiglio Pastorale Parrocchiale

 
 
 

Gelsomino “Per rilancio turismo lotta serrata all’abusivismo”

Post n°17867 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da forddisseche

Gelsomino “Per rilancio turismo lotta serrata all’abusivismo” 

 

Di:

 
  

Foggia. E’ necessario quanto prima riportare piena legalità e trasparenza nel mondo del turismo e per questo siamo favorevoli alla norma prevista nella manovra finanziaria che riguarda Airbnb e gli affitti brevi. Anche Confcommercio Foggia scende in campo a tutela delle imprese dell’ospitalità che vengono sempre più danneggiate da queste forme di locazione online di appartamenti e stanze. Si tratta di una norma che serve a regolamentare meglio la disciplina fiscale relativa agli affitti temporanei di pochi giorni, un settore che in Italia si è espanso notevolmente negli ultimi anni, complice l’assenza di regole chiare sul modo in cui dichiarare i ricavi ottenuti. Per l’organizzazione presieduta da Damiano Gelsomino è necessario che si ponga finalmente un freno ad un abusivismo dilagante che porta ad un sommerso che in alcune zone e periodi dell’anno raggiunge anche il 25%.

 

Si diffondono sempre più, ormai anche nel nostro territorio, questi affitti brevi di appartamenti e fantomatici B&B, commercializzati attraverso portali internet. Il più famoso è quello della società americana Airbnb. Attraverso questo portale l’affittuario riceve i pagamenti da Airbnb direttamente sul proprio conto corrente, associato all’account con cui si è registrati al servizio, e spetta quindi al singolo utente segnalare i ricavi ottenuti nella sua dichiarazione dei redditi. Nessuna imposta viene invece pagata dalla società americana che trattiene una propria commissione per il servizio prestato. In questo modo si registra una sistematica evasione fiscale, con grave danno per gli operatori del settore che si trovano una concorrenza agguerrita e nascosta contro la quale è difficile competere, tra tasse e costi fissi di gestione. Per Confcommercio Foggia: chi svolge attività d’impresa nel settore turismo deve essere tutelato. Tra l’altro – prosegue l’organizzazione di categoria – tutto questo sommerso rende più complicato il controllo dei flussi turistici nel territorio e la riscossione delle tasse di soggiorno. Oltre potenzialmente a poter incidere su questioni di sicurezza; chi controlla infatti i documenti delle persone ospitate in queste strutture?

 

Per questo – secondo Confcommercio Foggia – fermo restano la battaglia per la regolamentazione fiscale di queste forme di ospitalità, è necessario che anche i Sindaci del territorio, a cominciare da Foggia e dal Gargano, comincino a farsi carico del problema. Secondo l’organizzazione di categoria è indispensabile che i Comuni mettano in campo una seria e fitta rete di controlli amministrativi, per evitare il dilagare di un fenomeno che incide in modo sempre più pesante sulle aziende del turismo locale.

 


 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963