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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 13/01/2017

Protezione civile, meteo Puglia: migliora domani 14 gennaio ph benedetto monaco

Post n°18194 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Protezione civile, meteo Puglia: migliora domani 14 gennaio 

 

Di:

 
 

Bari. Il Centro Funzionale Decentrato della Puglia, preso atto dell’Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse pubblicato in data odierna dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, ha emesso un'allerta METEO dal pomeriggio di oggi, venerdì 13 gennaio 2017, e per le successive 18-24 ore. Si prevedono: venti forti con rinforzi fino a burrasca a prevalente componente occidentale su tutta la Puglia e mareggiate lungo le coste esposte.”

 

Inoltre, per la giornata di oggi 13 gennaio, sulle regioni centro-meridionali, sono previste piogge diffuse con quota neve in rapida discesa. In particolare, per la Puglia si prevedono precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o breve temporale, e quota neve in calo fino ai 700-900 metri, con apporti al suolo deboli.

 

Per domani, 14 gennaio, si registrerà un temporaneo miglioramento delle condizioni meteo. In base a tali previsioni il Centro Funzionale Decentrato ha valutato criticità idrogeologica gialla sulle zone di allerta Basso Ofanto, Tavoliere e Subappennino Dauno. Per il Bacino del Basso Fortore è stata valutata una criticità gialla per rischio idraulico, in virtù degli apporti dovuti allo scioglimento degli accumuli di neve caduta nei giorni scorsi.

 

La Sezione Protezione Civile, che seguirà l’evolversi della situazione, invita a consultare gli aggiornamenti pubblicati sul sito, la tabella degli scenari, per una corretta comprensione degli effetti al suolo attesi per ciascun livello di allerta previsto, e ad attenersi alle raccomandazioni fornite nelle norme di auto protezione.

 
 
 

300'000 visite! Grazie a tutti voi!

Post n°18193 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche


300'000 visite! Grazie a tutti voi!

 
 
 

ECCO L’ ATTO DI MORTE DI PIETRO GIANNONE

Post n°18192 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

ECCO L’ ATTO DI MORTE DI PIETRO GIANNONE 

 
ECCO L’ ATTO DI MORTE DI PIETRO GIANNONE
 
 

ECCO L’ ATTO DI MORTE DI PIETRO GIANNONE

 

Finalmente siamo in possesso dell’atto di morte di Pietro Giannone. E’ fresca di stamattina la bella notizia di Don Francesco Agricola che mi ha portato personalmente l’atto di morte inedito di Pietro Giannone.

 

Il Parroco della chiesa di Santa Barbara di Torino è stato di parola e adesso siamo in possesso del famoso atto di morte.

 

Il Sig. avvocato Pietro Giannone della città di Napoli in questa Cittadella detenuto munito de sant. mi sa.ti(sacramenti ) è morto li 17 Marzo 1748 e lì 18 del med° (medesimo) è stato sepolto nella chiesa vecchia di questa Parrocchiale, recita il testo.

 

Dal testo supportato si evince una notizia importantissima che, Pietro Giannone come già anticipato da Don Francesco Agricola, morì da buon cristiano ,ricevendo l’estrema unzione.

 

La Conferma della sepoltura nella chiesa di Santa Barbara è senz’altro il primo passo per cercare di trovare dove sono sepolti i suoi resti mortali. L’impresa sicuramente non sarà facile dal momento che come si è già detto precedentemente la chiesa fu demolita e ricostruita nelle adiacenze ,per cui i resti mortali potrebbe trovarsi nella nuova chiesa, ma anche traslati nell’attuale cimitero di Torino oppure andati dispersi.

 

Il tentativo comunque và fatto e il sottoscritto unitamente a don Francesco Agricola ,e a Luigi Carbonella che hanno iniziato la ricerca dei suoi resti mortali continueranno a cercarli nella speranza che possano essere ritrovati.

 

Giuseppe Laganella

 
 
 

Vico - La “Madonna del Suffragio” in restauro: è un’opera del Tomajoli?

Post n°18191 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Vico - La “Madonna del Suffragio” in restauro: è un’opera del Tomajoli?

Nei vagabondaggi garganici, Vico è una sosta sempre piacevole. Seguendo curiosità culturali, spesso ci si imbatte in ri-scoperte di luoghi e arredi di stimolante interesse: tra questi è la chiesa del Purgatorio. Nel suo interno, oltre ad altri manufatti di pregio, è appeso un dipinto, straordinario, obbligando da quasi tre secoli i più sensibili all’ammirazione.

Ci si trova a quattro metri dal cuore di un’opera offesa dal tempo e dall’incuria – l’accoppiata indispensabile per i riscatti culturali. Anche se adulterata, un brano di luce artistica sorprende e disorienta i nostri occhi sempre meno abituati alla maestria; cerchiamo di curare la miopia tramite le lenti dello storicismo, una protesi. Inaspettata e dispersa sul nostro promontorio, oggi lo splendore della tela è un grumo di terre e ocre bruciate; la colata rugginosa delle vernici ha inoltre determinato lo spegnimento dei toni freddi, completamente coperti dalla coltre delle resine ossidate. I blu e i verdi sfavillano sotto il manto delle mestiche untuose. È certo.

Camera Cromatica azzarda. Le piace rischiare soprattutto tra le meraviglie rese anonime dalla distanza dei secoli: la Madonna del Suffragio, emblemata dedicatoria della chiesa vichese, potrebbe essere un’opera di Joseph Tomajoli.

Chi è costui?

È un pittore nato a Vieste il 4 Giugno del 1697. Né il luogo né lo spazio ci permettono un’analisi dettagliata del suo percorso artistico e delle sue scelte stilistiche. Solamente rapidi accenni.

Personalità inquieta e originale, in una Napoli legiferatrice d’arte, frequenta i più prestigiosi maestri della capitale: dal singolare Giacomo del Po, con il suo classicismo “frondista”, a quello più sicuro e concreto della “variata maniera” di Francesco Solimena. Ma è proprio dall’Abate Ciccio che Giuseppe Tomajoli acquieta e definisce la sua sete di apprendimento. Nella riproposizione dei modelli del collaudato classicismo del grande maestro si assicura, inoltre, una vasta committenza nelle province del regno. E se gran mastro d’arte fu il Solimena, fu anche ispiratore di uno squadrone di garbatissimi e monotoni imitatori, sciame e delizia delle province.

Nel 1771 viene nominato Maestro della Real Accademia di Disegno diretta da Giuseppe Bonito.

In una lettera datata 9 Febbraio 1779, sempre l’amico Bonito scrive che il Tomajoli “è passato a miglior vita”.

Il Vanvitelli ci stupisce definendolo come uno dei “migliori pittori del regno”.

Riprendiamo l’oggetto dell’azzardo.

Nel volume di Michele Tortorella Gargano sconosciuto - il Purgatorio di Vico del Gargano, pubblicato nel 2009, il professore cita un documento del 1726, dove ci informa di una descrizione del dipinto di proprietà della casata marchesale degli Spinelli. In relazione alla data, e alla nostra avventatezza attributiva, dobbiamo presumere che si tratti di un’opera giovanile del pittore viestano, già dipendente del tutto dai modi solimeneschi, (minimi i residui di reminiscenze del Dal Po, personalità troppo originale e precorritrice). La tela anticiperebbe di un lustro la prima opera certa del Tomajoli: la Visitazione nella chiesa di San Giovanni Battista delle Monache a Napoli, firmata e datata nel 1730.

Esponiamo alcuni dettagli della sua plausibile paternità sull’opera vichese: l’imponenza del Gesù Bambino estrosamente piantato su capuzzelle d’angiulille piedistallo; la Vergine carraccesca vista da Dal Po adagiata come fulcro di equilibrio per il figlio Sovrano, posizionato come faro e richiamo delle anime purganti; un rarissimo San Michele di tergo, elegantissimo, colonnina portante del dinamismo compositivo e co-protagonista della ierofania d’influenza solimenesca. L’Arcangelo è Principe e Signore delle anime del Purgatorio, ancora immerse nelle braci ardenti, intercessore per la loro trasmigrazione nel regno dei cieli. Nel dipinto, infatti, è raffigurato mentre traghetta le anime purificate: accudite dalle schiere angeliche pregano nel paradiso la Madre e il Figlio del Padre. Rappresentazione teologica di tutto rispetto. Per la sua finezza di esegesi pittorica, le recenti analisi sull’intero corpus suppongono un Tomajoli abate.

Altri aspetti che contraddistinguono il nostro pittore vanno ricercati nella sua propensione a fisionomie di accentuata espressività, che lo rende facilmente riconoscibile nel folto vivaio solimenesco. Alcune posture e fortune anatomiche, i ritratti delle anime purganti e il catalogo angelico, richiamano modelli che ritroveremo nelle opere future, cartoni riproposti e reinseriti nelle variegate composizioni dettate dalla letteratura sacra.

Attualmente, la privazione più rilevante è il mancato godimento estetico della cromia originaria (ci riserviamo il piacere e il resto degli approfondimenti a restauro avvenuto).

Crocevia dell’anima mediterranea, tra “miseria e nobiltà”, Napoli e il suo regno si vedranno riconosciute postume come centro dell’ammodernamento europeo.

Nel terreno lavico dell’arte, gli innesti romani e bolognesi - con saldature veneziane - si concimeranno della luce dell’ultimo mare nostrum.

Così nel vicereame si definisce e si concluderà la più variegata, la più viva, la più autentica e completa classicità tra tutte quelle espresse nel continente. Epilogo di una civiltà pronta ad accogliere le inquietudini della modernità.

La Civiltà ci saluta anche – e soprattutto - dalla Napoli settecentesca.

Francesco Lorusso (ass. Camera Cromatica – Vieste)

 
 
 

Maltempo: emergenza Puglia per 30 giorni

Post n°18190 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Maltempo: emergenza Puglia per 30 giorni 

 
Maltempo: emergenza Puglia per 30 giorni
 
 

Lo stato di emergenza dichiarato dalla Regione Puglia su tutto il territorio regionale, con uno stanziamento iniziale di 1,5 milioni di euro, resta attivo per 30 giorni. Ora, infatti, si monitora la situazione delle dighe perché con lo scioglimento della neve il volume dell'acqua aumenta. Intanto si attende una risposta da parte del ministero dell'Agricoltura per la dichiarazione dello stato di calamità dopo lo stato di crisi in agricoltura dichiarato dalla Puglia.
Il punto della situazione è stato fatto oggi nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l'assessore con delega alla Protezione civile, Antonio Nunziante. "Il dispositivo - ha spiegato Emiliano - viene mantenuto in efficienza fino a quando non ci sarà il completo cessato allarme. Perché attendiamo ancora una perturbazione le cui proporzioni non sono contenute nei bollettini". Emiliano ha poi ringraziato "tutti i sindaci della Puglia che sono stati fantastici".

 
 
 

Manfredonia, M.Apollonio “Le incertezze degli stabilimenti balneari” ph matteo nuzziello

Post n°18189 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Manfredonia, M.Apollonio “Le incertezze degli stabilimenti balneari” 

 

Di:

 
 

LE INCERTEZZE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI

 

per esaminare i problemi – Nell’estate scorsa – opere di facile rimozione – scompigli e fibrillazioni – aggravio di spesa – smontato a tempo debito – valenza paesaggistica – Soprintendenza dovrebbe -architettonicamente apprezzabili – direttiva regionale venga aggiornata

 

Anche se con la neve che imbiancava il litorale del golfo, i gestori balneari del litorale sipontino si sono riuniti per esaminare i problemi che gravano su quelle attività. In particolare quello riguardante il periodo di apertura stagionale. Fino al giugno scorso i gestori delle strutture balneari hanno goduto di una ampia libertà operativa tant’è che nel tempo hanno ampliato i propri impianti anche andando al di là della definizione di “stabilimento balneare”.

 

Nell’estate scorsa le cose sono cambiate. La Regione Puglia ha varato il Piano paesaggistico territoriale regionale, eppertanto la sezione demanio e patrimonio ha emanato gli “Indirizzi per il mantenimento delle opere di facile rimozione per l’intera durata della concessione demaniale marittima”. E’ stata perciò avviata una serie di controlli affidati alla Capitaneria di porto di Manfredonia, che hanno messo a nudo le tante situazioni fuori norma. In particolare quella riguardante la “facile amovibilità” delle strutture e attrezzature balneari. Un intervento che ha creato scompigli e fibrillazioni fra quegli imprenditori balneari che avevano realizzato strutture importanti e funzionali ad una attività che si era andata qualificando come l’unica in grado di rispondere ad una domanda turistica sia pure legata alla stagione balneare.

 

L’ordine impartito è stato quello di rimuovere le strutture balneari al termine della stagione estiva, cioè al 31 ottobre. Una operazione che ha comportato un aggravio di spesa alquanto pesante per i gestori che hanno operato sotto la spada di Damocle di pesanti sanzioni e denunce penali.

 

Esempio limite è il caso del solarium realizzato su un tratto della scogliera cittadina. I gestori hanno smontato a tempo debito la sovrastruttura costituta da due piccoli manufatti in legno per i servizi, lasciando la pedana in legno per la quale avevano chiesto di poterla mantenere dal momento che non creava alcun ostacolo. La Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Foggia, ha respinto l’istanza ”in virtù della particolarità dell’area, essendo la stessa dotata di sensibilità sotto il profilo paesaggistico e sita lungo la strada a valenza paesaggistica”.

 

Una motivazione che ricorda le favole di Fedro. Indubbiamente quella scogliera ha una valenza paesaggistica che tuttavia viene tradita dallo stato in cui è colpevolmente lasciata ricettacolo di immondizie ed altro. La Soprintendenza dovrebbe intervenire anche per tali situazioni alquanto diffuse. La presenza di quella struttura del tutto semplice e di buon gusto, aveva conferito, ancorché ad una piccola area, un tocco di fine presenza che avrebbe avuto maggiore valenza proprio in inverno quando quella zona è esclusa dall’interesse cittadino, avrebbe costituito un apprezzabile decoro urbano. Stesse considerazioni valgono per quelle strutture balneari sorte a ridosso del viale per Siponto, anch’esse architettonicamente apprezzabili (hanno ricevuto dei premi) la cui presenza anche in inverno costituirebbe punto di riferimento di vitalità di un’area che andrebbe valorizzata opportunamente.

 

L’assemblea dei gestori balneari ha pertanto espresso voti perché la direttiva regionale venga aggiornata tenendo conto delle più avanzate esigenze urbanistiche e turistiche.

 

A cura di Michele Apollonio, Manfredonia 10.01.2017

 
 
 

Vieste/ "Ministerialità e sfide moderne" il tema dell'incontro di martedì 17 alla Parrocchia SS Sacramento.

Post n°18188 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Vieste/ "Ministerialità e sfide moderne" il tema dell'incontro di martedì 17 alla Parrocchia SS Sacramento.

Vieste/ "Ministerialità e sfide moderne" il tema dell'incontro di martedì 17 alla Parrocchia SS Sacramento.

 
 
 

Il Parco presenta le sue orchidee nel calendario 2017

Post n°18187 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Il Parco presenta le sue orchidee nel calendario 2017 

 
Il Parco presenta le sue orchidee nel calendario 2017
 

È la rara orchidea fantasma (Epipogium aphyllum Sw.), trovata a dicembre nella faggeta di Monte Spigno , ad aprire il calendario 2017 del Parco Nazionale del Gargano, dedicato proprio a questo fiore prezioso ed effimero che custodisce, forse meglio di chiunque altro, il segreto della bellezza della nostra terra. Il Gargano rappresenta un vero e proprio hot spot di biodiversità che raccoglie circa 90 specie di orchidee spontanee (il 40% di tutte le specie presenti in Europa e il 90% di quelle presenti in Puglia) che popolano le colline, orlano la piana e lambiscono i boschi, disegnando una sola grande nota di colore.

 

Per sfogliarlo clicca su: https://issuu.com/parconazionaledelgargano/docs/calendario_parco_nazionale_del_garg_cf56f7b1644

 
 
 

Basket/ Domenica alle 18 Bisanum Viaggi Vieste – New Bk Mola

Post n°18186 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Basket/ Domenica alle 18 Bisanum Viaggi Vieste – New Bk Mola 

 
Basket/ Domenica alle 18 Bisanum Viaggi Vieste – New Bk Mola
 

Dopo la sosta natalizia, la vittoriosa trasferta di Ruvo di Puglia e la giornata di domenica scorsa annullata per neve (si recupera il 9 febbraio), si torna finalmente sul gommato di casa.

 

Ospite del match la New Bk Mola, appaiata in classifica alla Sunshine con 18 punti.

 

Allenata da Dimitri Paietta è una squadra da temere avendo ben 6 giocatori che viaggiano in doppia cifra di media: il play Campbell (22,4 di media, gli esterni Laquintana (18,1), Washington (14,6), Ferilli (10,2) e Prete (15,00), oltre all’ala forte Musci (12,6).

 

I ragazzi di coach Desantis sono determinati e motivati per continuare il momento positivo (4 successi negli ultimi 5 incontri), ma per farlo hanno bisogno di tutto il vostro supporto.

 
 
 

Oca gigante vissuta tra Gargano e Abruzzo oltre 5mln anni fa. Alta più di un metro, pesava 20 kg

Post n°18185 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Oca gigante vissuta tra Gargano e Abruzzo oltre 5mln anni fa. Alta più di un metro, pesava 20 kg e usava ali per combattere. 

 
Oca gigante vissuta tra Gargano e Abruzzo oltre 5mln anni fa. Alta più di un metro, pesava 20 kg e usava ali per combattere.
 

Era alta un metro e mezzo e pesava più di 20 chili, l'oca gigante vissuta 5,5 milioni di anni fa in alcune zone dell'attuale centro e sud Italia: non riusciva a volare, ma aveva sviluppato dei calli ossei sulle ali che le permettevano di combattere. Il suo aspetto è stato ricostruito per la prima volta sulla rivista Royal Society Open Science da un gruppo internazionale di paleontologi sulla base dei resti fossili trovati ad Apricena, nel Gargano, e recentemente anche a Scontrone, in Abruzzo: nel Miocene queste terre formavano un arcipelago di isole ed erano popolate da animali sorprendenti, come barbagianni alti un metro e ricci di terra grandi quanto cani di media taglia.
''Queste specie così particolari sono esempi di gigantismo insulare, quel fenomeno biologico che sulle isole porta gli animali di taglia medio-piccola ad aumentare lentamente le proprie dimensioni per occupare nuove nicchie ecologiche, come è accaduto ad esempio alle tartarughe delle Galapagos'', spiega all'ANSA il coordinatore dello studio Marco Pavia, paleontologo all'Università di Torino. ''Anche l'oca gigante è andata incontro allo stesso destino - afferma l'esperto - cambiando così radicalmente rispetto ai suoi simili del continente da dare origine ad un genere ed una specie del tutto nuovi''.
Garganornis ballmanni: questo il nome scientifico del curioso pennuto, di cui finora sono stati trovati rarissimi reperti tra Abruzzo e Gargano, solo ossa di zampe e ali. ''Pensiamo che avesse l'aspetto di un'oca piuttosto panciuta'', aggiunge Pavia.
''Probabilmente era un animale terrestre, perché le falangi delle zampe erano corte e tozze, dunque più adatte a camminare che a nuotare''. Altrettanto sgraziate erano le ali, troppo corte per spiccare il volo, ma dotate di un callo osseo sul carpometacarpo (l'equivalente delle ossa della mano nell'uomo) che poteva essere usato come arma nei combattimenti per il controllo del territorio. Libera da predatori, l'oca gigante potrebbe essersi estinta dopo poche centinaia di migliaia di anni, a causa dell'innalzamento del livello del mare che avrebbe portato alla scomparsa delle isole.(ANSA).

 
 
 

Vieste/ A Santa Maria delle Grazie primo incontro interparrocchiale delle famiglie.

Post n°18184 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Vieste/ A Santa Maria delle Grazie primo incontro interparrocchiale delle famiglie. 

 
Vieste/ A Santa Maria delle Grazie primo incontro interparrocchiale delle famiglie.
 

Domenica 15 gennaio alle ore 16 presso la Parrocchia Santa Maria delle Grazie di Vieste ci sara' il primo incontro interparrocchiale della Pastorale della Famiglia. Il tema della serata e': la ministerialità della famiglia alla luce dell'amoris laetitia. L’incontro sarà animato da Mattea Belpiede e Paolo Rubbio, responsabili dell'ufficio famiglia della diocesi di Cerignola- Ascoli Satriano.

 
 
 

Maltempo: tubi gelati, Acquedotto pugliese riduce pressione

Post n°18183 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Maltempo: tubi gelati, Acquedotto pugliese riduce pressione 

 
Maltempo: tubi gelati, Acquedotto pugliese riduce pressione
L'Acquedotto Pugliese comunica che, per far fronte all'emergenza dovuta alle eccezionali condizioni meteo che hanno provocato il congelamento dell'acqua nei tubi, provvederà da oggi a ridurre la pressione idrica in rete per tutti i comuni serviti.
"Le difficili condizioni meteorologiche - è detto in una nota - stanno mettendo a dura prova il sistema idrico potabile. In particolare, il congelamento dell'acqua nei tubi con conseguenti rotture degli stessi e dei contatori, sono causa di notevoli dispersioni della risorsa idrica". "Superando, tuttavia, notevoli difficoltà logistiche e di mobilità - è detto ancora - sin dall'inizio dell'emergenza, Aqp ha dato l'avvio a una serie di attività finalizzate a garantire la sostanziale tenuta del servizio, incrementando sia la produzione di acqua potabile, portando al massimo delle potenzialità gli impianti di potabilizzazione, sia il prelievo di acqua da falda oltre a rifornire con autobotti e sacchetti d'acqua i comuni più colpiti".
"La riduzione della pressione, che si rende necessaria per garantire la continuità del servizio, attraverso un generale riequilibrio del sistema distributivo - conclude la nota - si protrarrà sino ai primi giorni della prossima settimana, quando saranno ripristinati i normali livelli di erogazione".
L'intervento potrebbe provocare disagi negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo. Per questo, Acquedotto Pugliese "raccomanda di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell'acqua, che costituiscono una variabile fondamentale per evitare disagi". (ANSA).

 
 
 

Neve, anche un elicottero di Alidaunia per fronteggiare l'emergenza

Post n°18182 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Neve, anche un elicottero di Alidaunia per fronteggiare l'emergenza 

 
Neve, anche un elicottero di Alidaunia per fronteggiare l'emergenza
 

Anche un eliambulanza di Aldaunia, l'azienda foggiana titolare di servizi di protezione civile ed elisoccorso, a disposizione dell'unità di crisi istituita dalla Regione Puglia per fronteggiare l'emergenza neve. L'elicottero stazionerà nella base di Gioia del Colle per trasportare eventualmente gli ammalati più gravi dalle zone rimaste isolate a causa delle forti nevicate dei giorni scorsi verso gli ospedali. Con l'elicottero di Alidaunia anche uno dell'areonautica militare. “Questi mezzi - ha affermato il presidente della Protezione civile Puglia, Ruggiero Mennea - si uniscono a quelli della Croce rossa italiana e ai 50 fuoristrada messi a disposizione dall’Arif, che sta avendo un ruolo attivo nella gestione di questa emergenza, per garantire il trasporto delle persone che necessitano di cure e terapie continue negli ospedali, a cominciare dai dializzati. Tutte le operazioni saranno coordinate dalla Asl del capoluogo di regione attraverso il 118 e dalla sala operativa della Protezione civile“.

 

Saverio Serlenga

 
 
 

Monte Sant’Angelo, sospesa erogazione acqua. Utilizzo autobotti Si fa riserva di aggiornare sulla situazione

Post n°18181 pubblicato il 13 Gennaio 2017 da forddisseche

Monte Sant’Angelo, sospesa erogazione acqua. Utilizzo autobotti Si fa riserva di aggiornare sulla situazione appena giungeranno comunicazioni ufficiali da parte dell’Acquedotto

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Monte Sant’Angelo. Da questa mattina si sta verificando la mancata erogazione dell’acqua nelle abitazioni di alcune zone del paese. Il Comune si è prontamente attivato presso l’Acquedotto Pugliese per il ripristino dell’erogazione. Risulta che l’erogazione potrebbe essere sospesa per alcuni giorni a seguito delle riparazioni che l’Acquedotto Pugliese sta effettuando sulle condotte.

Si fa riserva di aggiornare sulla situazione appena giungeranno comunicazioni ufficiali da parte dell’Acquedotto.

AGGIORNAMENTO. Per far fronte all’emergenza idrica in corso, l’Acquedotto Pugliese sta provvedendo alla fornitura di acqua potabile a mezzo di due autobotti che sosteranno a breve in via Marcisi (angolo via Manfredi) e Piazza Ciro Angelillis.

Aqp. Emergenza gelo – Riduzione pressione in rete. L’Acquedotto Pugliese comunica che, per far fronte all’emergenza in corso, dovuta alle eccezionali condizioni meteo, provvederà, a partire dalla giornata di domani, a ridurre la pressione idrica in rete per tutti i comuni serviti. Le difficili condizioni meteorologiche stanno mettendo a dura prova – come già reso noto – il sistema idrico potabile. In particolare, il congelamento dell’acqua nei tubi con conseguenti rotture degli stessi e dei contatori, sono causa di notevoli dispersioni della risorsa idrica.

Superando, tuttavia, notevoli difficoltà logistiche e di mobilità, sin dall’inizio dell’emergenza, AQP, ha dato l’avvio a una serie di attività finalizzate a garantire la sostanziale tenuta del servizio, incrementando sia la produzione di acqua potabile, portando al massimo delle potenzialità gli impianti di potabilizzazione, sia il prelievo di acqua da falda oltre a rifornire con autobotti e sacchetti d’acqua i comuni più colpiti. L’iniziativa di ridurre la pressione, che si rende necessaria per garantire la continuità del servizio, attraverso un generale riequilibrio del sistema distributivo, si protrarrà sino ai primi giorni della prossima settimana, quando saranno ripristinati i normali livelli di erogazione.

A seguito della riduzione di pressione in rete potrebbero essere avvertiti disagi negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo. Acquedotto Pugliese raccomanda di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua, che costituiscono una variabile fondamentale per evitare disagi.

Acquedotto Pugliese SpA

REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT

 
 
 
 
 

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