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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 21/02/2018

“Bit Milano: per la Rai Vieste, Gargano e Monti Dauni non esistono” L'ennesima discriminazione

Post n°21123 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

“Bit Milano: per la Rai Vieste, Gargano e Monti Dauni non esistono”L'ennesima discriminazione nei confronti della Capitanata

Di:

Foggia. Ci risiamo. La Rai torna ad oscurare il Gargano e la provincia di Foggia favorendo altri territori pugliesi, e fornendo una visione a dir poco opinabile e distorta del turismo pugliese.

È la circostanza che simili episodi si ripetano con ormai impressionante regolarità dovrebbe consigliare, soprattutto ai livelli regionali di governo, un’attenta riflessione sulla necessità di raccontare e promuovere la Puglia in modo veramente unitario. Senza furbate e fughe in avanti.

Per allontanare qualsiasi sospetto di “foggianesimo”, affideremo al giudizio di amici e lettori di Lettere Meridiane i fatti nudi e crudi, come si sono verificati.

L’ennesima discriminazione nei confronti della Capitanata si è verificata oggi, ad Unomattina, che ha mandato in onda un servizio di Cristina Conforti sul padiglione pugliese alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, che ha appena chiuso i battenti a Milano.

(Chi volesse guardarlo lo trova a questo link, su RaiPlay : occorre posizionare il cursore a circa 48’ dall’inizio della trasmissione)

La giornalista esordisce sottolineando che diversi luoghi pugliesi sono finiti nella top ten (ma quale? stilata da chi?) dei luoghi più visitati in Italia e chiede quali siano a Sergio Rizzo, promotore e patron del progetto Benvenuti in Puglia, un appuntamento che sta diventando ormai tradizionale e che si affianca alla Bit con lo scopo di promuovere tra i vip milanesi l’offerta turistica ed enogastronomici pugliese.

“Andiamo a scoprire meglio le iniziative della Regione Puglia, che ultimamente vanta molte località nella top ten dei luoghi più visitati d’Italia. Quali sono queste mete che sono entrate nella top ten dei luoghi più visitati in Italia?”, chiede la giornalista di RaiUno. Rizzo risponde testualmente: “Direi Otranto, partendo dal Salento, le bellissime località di Ostuni per arrivare a Fasano o a Monopoli, oppure alla Valle d’Itria.”

Ipse dixit. Senza citare uno straccio di dato. Ma vabbè. Andiamo avanti. La giornalista chiede quindi a Rizzo di illustrare il progetto Benvenuti in Puglia.

“Questo progetto – è la risposta – ha creato un’aggregazione tra pubblico e privato, che consente finalmente ai singoli territori di fare promozione sul mercato nazionale e internazionale.”
E ancora, Cristina Conforti: “Come si concretizza questa sinergia? Ci faccia qualche esempio.” “Le faccio un esempio semplice, quello della terra delle Gravine – dice ancora Rizzo – che è un territorio che singolarmente non potrebbe avere un appeal turistico ma che con i quattordici comuni che si mettono insieme è in grado di offrire un’offerta slow che vive anche di attrattive che riguardano strutture fortificate o percorsi di trekking.”

E del Gargano, che integrato lo è già, e che vanta una perla come Vieste, che risulta da sempre tra le località pugliesi che registrano il maggior numero di visitatori e di presenze? E il Gargano con il suo Parco Nazionale? E i Monti Dauni con i loro Centri storici più belli d’Italia e le loro bandiere arancioni?

Segue l’intervista con un operatore economico, manco a dirlo salentino: Raffaele De Santis, presidente Federalberghi della provincia di Lecce. Dulcis in fundo, il sommelier Antonio Riontino, cui la giornalista chiede cosa stia facendo degustare ai visitatori. La risposta a questo punto è perfino scontata: “Stiamo facendo degustare Primitivo di Manduria e Primitivo di Gioia del Colle”.
Insomma, per Unomattina e per Sergio Rizzo la Puglia comprende soltanto il Salento e Bari.

Questi i fatti. Ogni commento è superfluo. E voi, che ne pensate?

A cura di Geppe Inserra
fonte letteremeridiane

 
 
 

In attesa del gelo siberiano torna la neve sul Gargano e Monti Dauni

Post n°21122 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

In attesa del gelo siberiano torna la neve sul Gargano e Monti Dauni

Pioggia e neve stanno interessando tutta la Capitanata dalle prime ore del mattino. Piove ormai ininterrottamente da quasi 24 ore su tutta la provincia, mentre dal primo pomeriggio al di sopra dei 600-700 metri di quota è tornata la neve. Nevicate vengono segnalate sul Gargano, sui rilievi sovrastanti Monte S. Angelo, San Giovanni Rotondo, san Marco in Lamis e Rignano Garganico. Primi disagi sulle arterie interne: sulla sp 22 Rignano-San Marco sono caduti 5 centimetri di neve e si circola con qualche difficoltà. Identica situazione sulle strade che da San Giovanni e San Marco conducono verso l'entroterra del Gargano. Neve anche sui Monti Dauni, ma solo in quota, soprattutto nei dintorni di Faeto, Monteleone di Puglia, Roseto Valfortore e Carlantino. Massima prudenza per chi percorre le strade che conducono in queste località. Domani graduale miglioramento con le temperature nuovamente in rialzo per effetto di correnti meridionali, ma da domenica attenzione al brusco mutamento del tempo, arriva il gelo siberiano con l'ingresso del Burian che farà scendere le temperature anche a -10°. Nevicherà anche sulle coste dell'Adriatico e il pericolo principale sarà il ghiaccio.

 
 
 

Il Gargano in tv: domani su Sky per Mastechef 7 e sabato su RaiUno con il film “Non c’è più religione”

Post n°21121 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

Il Gargano in tv: domani su Sky per Mastechef 7 e sabato su RaiUno con il film “Non c’è più religione” 

 
Il Gargano in tv: domani su Sky per Mastechef 7  e sabato su RaiUno con il film “Non c’è più religione”
 

A pochi giorni dalla chiusura della Bit di Milano e a un mese esatto dall'inizio della primavera si sente il bisogno di cominciare a parlare di mare, turismo e vacanze. A solleticare la curiosità degli italiani ci pensa la tv. Il Gargano è infatti protagonista di due eventi televisivi. Il primo: il mare cristallino e le bellezze della città di Vieste fanno da scenario alle sfide culinarie della prossima puntata di Mastechef 7. La puntata pugliese del talent show culinario di Sky, con i giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Antonia Klugmann, è stata girata lo scorso luglio nell’isolotto del faro di Santa Eufemia e il trabucco di Baia Molinella a Vieste e andrà in onda domani, giovedì 22 alle 21.15, su Sky Uno. Un' azione di marketing territoriale coordinata dalla Regione Puglia e realizzata in sinergia dalla Fondazione Apulia Film Commission e l’Agenzia Pugliapromozione e l’apporto della Camera di Commercio di Foggia.
Monte Sant’Angelo, Manfredonia e Isole Tremiti sono, invece, le protagoniste di “Non c’è più religione” di Luca Miniero, film girato tra maggio e luglio 2016 con Claudio Bisio, Alessandro Gassman e Angela Finocchiaro. Il film, prodotto da Cattleya con Rai Cinema e sostenuto da Apulia Film Commission, sarà trasmesso in prima visione tv sabato 24 in prima serata su Rai Uno.
“Il 2018 è l’anno del cibo e la Puglia può puntare sul fortunato binomio turismo ed enogastronomia, contando su tradizioni alimentari fortemente identitarie”, dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
“Ci aspettiamo che la popolarità del reality show, a cui sarà associata un’azione di social media marketing dedicata, renda protagonista la Puglia e il Gargano della scena televisiva ed enogastronomici nazionale", aggiunge l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia. Vieste è una delle località più suggestive di Puglia, fra i comuni più visitati dai turisti secondo l’Istat, a cui seguirà senz’altro un grande impatto in termini di diffusione della conoscenza del brand, grazie al prestigio e al seguito della trasmissione.

 
 
 

Hai un progetto, un’idea, un sogno? Vieni al “Facciamo Futuro Lab” del GAL Gargano Un’occasione per conoscere le opportunità

Post n°21120 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

Hai un progetto, un’idea, un sogno? Vieni al “Facciamo Futuro Lab” del GAL Gargano Un’occasione per conoscere le opportunità per “fare impresa” 

 
Hai un progetto, un’idea, un sogno? Vieni al “Facciamo Futuro Lab” del GAL Gargano Un’occasione per conoscere le opportunità per “fare impresa”
 

Martedì 27 febbraio alle 16,00 il GAL Gargano Agenzia di sviluppo invita, presso la sede di Monte S. Angelo, giovani ed associazioni ad un incontro conoscitivo e di confronto relativo alle agevolazioni che possono aiutare a concretizzare le proprie idee imprenditoriali.
“É importante dare ai giovani gli strumenti per creare opportunità di lavoro, loro sono parte dell’anima delle comunità, si formano fuori e sognano di tornare; noi vogliamo aiutarli a costruirsi un futuro qui, non ci sono ricette miracolose ma vogliamo dire loro che ci sono gli strumenti per provarci”, afferma Biagio di Iasio, Presidente del GAL Gargano.
Da “Resto al Sud” al bando “NIDI”, le occasioni rivolte a chi vuole avviare un’attività imprenditoriale sono molteplici ma spesso è difficile approcciarsi in maniera corretta a questi strumenti. L’incontro, dal nome “Facciamo Futuro Lab”, permetterà non solo di avere le idee più chiare al proposito ma sarà anche l’occasione di una conoscenza reciproca tra il GAL e i giovani, elemento fondamentale per una azione concreta e futura del GAL che sia il più efficace possibile.
Lo staff tecnico illustrerà quali sono le agevolazioni attive per l’imprenditoria giovanile oltre a dare la possibilità di supporto nelle fasi della progettazione.
È gradita la conferma di partecipazione a: agenziadisvilippo@galgargano.com. Per info: 0884 564164.

 
 
 

Il ‘no’ dell’Ente Parco alla centrale off-shore nelle acque del Gargano Troppi i danni all’avifauna ed alle aree naturali

Post n°21119 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

Il ‘no’ dell’Ente Parco alla centrale off-shore nelle acque del Gargano Troppi i danni all’avifauna ed alle aree naturali protette

Il ‘no’ dell’Ente Parco alla centrale off-shore nelle acque del Gargano Troppi i danni all’avifauna ed alle aree naturali protette

Il Parco Nazionale del Gargano dice ancora una volta “no” alla centrale eolica off-shore che la società Trevi Energy Spa di Cesena intende realizzare nelle acque antistanti i Comuni di Chieuti, Serracapriola e Lesina, aree ricadenti nel territorio del Parco e situate proprio di fronte all’area marina protetta delle Isole Tremiti. L’impianto interesserebbe una superficie di 40 chilometri quadrati e consterebbe di 60 turbine, alte 150 metri ciascuna e dalla potenza di 3,3 MW per complessivi 198 MW, nonché di una serie di opere ed infrastrutture necessarie alla costruzione della centrale tra cui una stazione marina di trasformazione elettrica ed una condotta sottomarina lunga 8,5 chilometri.

“Il promontorio del Gargano e le Isole Tremiti – sostiene l’Ente Parco - costituiscono un corridoio ecologico di importanza internazionale per le rotte di migrazione dell’avifauna in direzione nord-sud (Europa-Africa) ed est-ovest (Balcani-Italia), in particolare per rapaci e veleggiatori come cicogne e gru, così come accertato sia dallo studio condotto dall’Ente Parco in collaborazione con altri Parchi italiani nell’ambito della direttiva “Biodiversità” promossa dal Ministero dell’Ambiente, sia dalla pubblicazione ”Atlante della migrazione degli uccelli in Italia”, realizzato in collaborazione con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale). Il progetto della società Trevi Energy, che ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una concessione demaniale per 25 anni, non considera gli impatti reali e potenziali degli aerogeneratori sull’avifauna migratrice e stanziale e neppure gli impatti cumulativi derivanti dalla realizzazione di una molteplicità di impianti eolici, collocati lungo le coste del Gargano, che sono già agli atti dell’Ente Parco. L’impianto, inoltre, costituirà una barriera fisica per l’avifauna che frequenta le aree naturali presenti all’interno del Parco nazionale del Gargano, alcune delle quali di importanza internazionale come le lagune di Lesina e Varano, essendo designate anche come ZPS (zone di protezione speciale)”.

Per tutti questi motivi l’Ente Parco ha espresso parere negativo alla realizzazione della Centrale, parere tra l’altro già espresso nella conferenza di servizi del 18 giugno del 2013, in risposta ad un’analoga richiesta presentata dalla stessa società sempre nella stessa area.

 
 
 
 
 

Parco/ Tempi lunghi per le nomine. Il ministro Galletti conferma: se ne occuperà il prossimo governo

Post n°21117 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

Parco/ Tempi lunghi per le nomine. Il ministro Galletti conferma: se ne occuperà il prossimo governo 

 
Parco/ Tempi lunghi per le nomine. Il ministro Galletti conferma: se ne occuperà il prossimo governo
 

Sarà il prossimo ministero dell’ambiente a indicare alle commissioni parlamentare il nome del nuovo presidente del parco nazionale del Gargano; l’ha detto l’attuale ministro dell’ambiente Gianluca Galletti partecipando nei giorni scorsi a Foggia ad una manifestazione elettorale a favore del centrosinistra e di «Civica popolare». L’iter per la nomina del nuovo presidente dell’area protetta è fermo a quanto successo 1’ 11 dicembre scorso, quando il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano indicò l’avvocato Gianni Maggiano di Peschici. Risale invece al 28 aprile 2017 la scadenza del settennato del precedente presidente dell’area protetta, l’avvocato manfredoniano Stefano Pecorella che ha retto la carica dal 2010 al 2017.
Dalla fine del mandato Pecorella ad oggi, al vertice dell’ente che ha sede in via Sant’Antonio Abate a Monte Sant’Angelo, si sono alternati in qualità di vicepresidente prima Rocco Ruo di Carpino e poi Claudio Costanzucci, sindaco di Cagnano Varano, attualmente in carica che guida il parco insieme all’assessore Pasquale Coccia. Alla indicazione di Emiliano di due mesi e mezzo fa sarebbero dovuti seguire l’ok del ministro come prevede la legge 394 del 6 dicembre 1991; ed i passaggi nelle relative commissioni parlamentari di Camera e Senato per il parere consultivo, il ministro Galletti a Foggia ha fatto una precisazione molto importante: «i presidenti dei parchi devono essere votati anche dalle commissioni parlamentari che non ci sono più; toccherà quindi al prossimo ministro nominare il presidente del parco nazionale del Gargano. E’ già pronto un dossier che consegneremo alla prossima legislatura».
Ci vorrà ancora tempo, mesi probabilmente, per conoscere il nome di chi governerà l’area protetta garganica nel quinquennio 2018-2023.1 tempi non saranno brevi infatti perché se dalle elezioni politiche del 4 marzo dovesse venir fuori ima maggioranza politica chiara (allo stato attuale i sondaggi invece lo escludono) tra consultazione per un nuovo governo, insediamento, formazione dell’esecutivo nazionale, si dovrà attendere giugno per la nomina da parte del ministro, cui aggiungere i tempi necessari per evadere i passaggi nelle commissioni ambiente di Camera e Senato. Ma ancor più importante sarà capire quale governo tratterà la questione: uno di centrodestra o uno, in caso contrario, di larghe intese? Finora quello uscente di centrosinistra - area in cui si riconoscono sia l’attuale ministro Galletti sia il presidente della Regione - non è riuscito a pronunciarsi, nonostante avesse il tempo per farlo.
Nel frattempo il parco del Gargano continuerà ad essere gestito dal duo Costanzucci- Coccia che forma la giunta esecutiva. Operativo anche il consiglio direttivo (ne fanno parte anche Francesco Riga, Marco Lion, Massimo Monteleone e Michele Prencipe, oltre ai due di cui prima) e la comunità dei sindaci, presieduta da Franco Tavaglione primo cittadino di Peschici.

Francesco Trotta

 
 
 

Vico/ Con Terrarancia il rilancio del Centro Storico e degli agrumi del Gargano ora col marchio Igp

Post n°21116 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

Vico/ Con Terrarancia il rilancio del Centro Storico e degli agrumi del Gargano ora col marchio Igp 

 
Vico/ Con Terrarancia il rilancio del Centro Storico e degli agrumi del Gargano ora col marchio Igp
 

Bilancio positivo per Terrarancia. La prima edizione dell’evento, andato in scena dal 16 al 18 febbraio - organizzato da Regione Puglia, Parco Nazionale del Gargano, Comune di Vico, con la presenza del Consorzio Gargano Agrumi, in collaborazione con Di terra di mare e RedHot, con il patrocinio di Symbola e Puglia Promozione - ha portato tanti benefici al territorio.
Oltre a numerosi e curiosi visitatori che durante la tre giorni hanno animato vicoli, locali e b&b del borgo garganico, la tre giorni ha diffuso la consapevolezza che gli agrumi costituiscano un vero e proprio patrimonio. Gli agrumeti del Gargano si estendono su un’area di circa 800-1000 ettari circoscritti nei territori di Vico, Ischitella e Rodi e sono il risultato di sagaci scelte agronomiche e di accurate pratiche agricole. Questi giardini simboleggiano da sempre l’identità storica e culturale del Gargano settentrionale e costituiscono un paesaggio storico unico, permeato di profumi e genuinità.
«Se siamo bravi riusciremo a dare nuova vita e nuovo respiro al territorio, valorizzando gli agrumi garganici che hanno ottenuto il riconoscimento del marchio IGP», ha spiegato Alfredo Ricucci, presidente del Consorzio Agrumi Gargano, che oggi conta 50 iscritti. Uno degli obiettivi di Terrarancia, evento che lega turismo, enogastronojnia e cultura, è stato proprio destagionalizzare i flussi di visitatori perché, come ha sostenuto il vice presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci, «bisogna far succedere delle cose in questi territori, creare occasioni come Terrarancia, capaci di attrarre gente non solo in estate ma durante tutto l’anno».
«Dobbiamo capire come portiamo un bene, in questo caso gli agrumi, alle generazioni future», ha spiegato Fabio Renzi - segretario generale fondazione Symbola - evidenziando la necessità di attuare un progetto di conservazione integrale. «In questi giorni - ha affermato in chiusura dell’evento il Sindaco Michele Sementino - ho visto un paese rinato, ed è la cosa più bella che un sindaco possa aspettarsi dal proprio territorio, c’è stato un insieme di intenti che non vedevo da un bel po’ di tempo. »
Premiate le eccellenze che rappresentano la Puglia nei diversi campi come quello dell’artigianato locale con Maria Voto - che con il suo piccolo laboratorio di tessitura porta avanti un’antica tradizione del Gargano e Antonio Rignanese, che tramanda e divulga l’antica tradizione liutaia. Premiati anche Alfredo Ricucci, pre¬sidente del Consorzio Agrumi Gargano; l’On. Colomba Mongiello per aver sostenuto e ottenuto l’approvazione delle norme desti¬nate a tutelare e valorizzare la produzione agrumicola italiana e gli agrumeti storici del Gargano; l’assessore Leo Di Gioia, per l’attuazione di programmi finalizzati alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari e l’amministrazione di Vico per aver creduto in Terrarancia ed essersi adoperata per la realizzazione dell’evento. Si chiude così la prima edizione di Terrarancia e, visto il successo registrato, già si pensa alla successiva. «Devo ringraziare uno staff instancabile, noi abbiamo dato il via alla prima edizione di Terrarancia sperando in una continuità. Grazie agli artigiani, agli espositori, a tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione», ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Vico del Gargano Raffaele Sciscio

 
 
 

Il Falò del Gargano a San Salvatore Fraz. Montagna

Post n°21115 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da forddisseche

Il Falò del Gargano a San Salvatore Fraz. Montagna – ManfredoniaDomenica 18 Marzo alle ore 20,30 ritorna il grande Falò del Gargano a San Salvatore Fraz. Montagna – Manfredonia

Di:

Manfredonia. Domenica 18 marzo 2018 dalle ore 20:00 in occasione della festività di San Giuseppe ritorna la tradizione del falò nel Borgo caratteristico di San Salvatore Frazione Montagna ( MANFREDONIA) , la manifestazione a cura della Parrocchia SS. mo’ Salvatore con il Parroco Don Vincent Sasi, l’Associazione Montagna San Salvatore, l’Associazione la Bella Cumpagnie e con il Patrocinio dell’Agenzia del Turismo e del Comune di Manfredonia co la direzione artistica affidata al M° Michele Màngano.

L’obiettivo del M° Michele Màngano è che nei Borghi, nelle piazze si torni a danzare, i giovani ed anziani, al ritmo di una tarantella – un salterello o tammurriata restituendo alla musica il posto che merita nella conservazione dell’identità di un popolo. I falò di San Giuseppe, una tradizione per festeggiare l’arrivo della Primavera .Forse non tutti ricordano la vera origine di questa celebrazione dal sapore antico. Secondo la tradizione religiosa, San Giuseppe, oltre ad essere il patrono dei falegnami e degli artigiani, è anche il protettore dei poveri, perché a Giuseppe e Maria fu negato un riparo per il parto da poveri in fuga. Questa ricorrenza porta quindi con sé una connotazione legata all’accoglienza ed in molte regioni italiane, in particolare nel sud Italia, sopravvive l’usanza di invitare i poveri al banchetto di San Giuseppe Qui nel Gargano, oltre alle celebrazioni religiose, sono sempre state mantenute vive le abitudini pagane. Il 19 Marzo è a tutti gli effetti la vigilia dell’equinozio di primavera, quando si svolgevano i baccanali, i riti dionisiaci per propiziare la fertilità.

Nel mese di Marzo venivano svolti anche i riti di purificazione agraria. È il falò appartiene all’usanza dei riti silvestri pagani, che attraverso il rituale di purificazione e di consacrazione, volevano celebrare l’arrivo della primavera e invocare una buona annata per la raccolta nei campi. Ecco da dove nasce la tradizione dei falò accesi la sera della vigilia di San Giuseppe,” la fanoj” che nel Gargano si rincorrono nelle diverse località dell’entroterra. Un’occasione per ritrovarsi davanti al fuoco acceso con un bicchiere di vino con cucina di una volta e prodotti tipici e con musica tradizionale popolare per inaugurare nel modo migliore la stagione che sta per arrivare….questo è quello che succederà la Notte del Falò a San Salvatore……..Vi aspettiamo in tanti…per vivere un’atmosfera di amicizia e fratellanza.

Sabrina Marangelli

 
 
 
 
 

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