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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Messaggi del 18/03/2018

Il monastero dei Celestini a Manfredonia nel ‘600 Manfredonia - Palazzo dei Celestini (luigi altervista)

Post n°21318 pubblicato il 18 Marzo 2018 da forddisseche

Il monastero dei Celestini a Manfredonia nel ‘600

Di:

Manfredonia, 18 marzo 2018. Il monastero dei Celestini di Manfredonia è stato fondato nel 1345 dall’arcivescovo di Cosenza, Pietro Gargano, originario di Manfredonia che, per la circostanza, dona i suoi beni siti nella sua città ai padri celestini di Sulmona, riserbandosi l’usufrutto.
Analizzando questi beni, ovvero considerando l’ubicazione delle abitazioni della famiglia Gargano, essa corrisponde al sito dell’attuale nostro monastero: “ totum hospitium quod habet in Terra Manfridoniae, cum domibus, cameris, claustro. Item Domos cum tenimento, quae sunt in ruga traversa prope Monasterius Sancti Benedicti”. Il Monastero può ospitare 12 frati.

L’esistenza del monastero è certa, quindi, e lo riscontriamo, successivamente, il 24 aprile 1366, con il priore frate Lorenzo de Monte Ytilia, nel 1369 ed il 9 maggio 1381, con il priore fra’ Rogerij de Maccla Vallis Fortorij.

Per il sec. XV non abbiamo notizie, ma è certo che il monastero, nel 1576, è esistente, ne fa fede un documento che indica le case della badia di S.Leonardo, poste sulla “ruga trauersa” che da S.Pietro conduce al monastero di S.Benedetto.

Si badi bene che si fa più volte riferimento al monastero di S.Benedetto in Manfredonia, costruito prima di quello dei Celestini; e questi due monasteri si trovano in linea, ambedue coprono lo spazio tra l’attuale corso Manfredi (“ruga magna selcata”) e via della Maddalena (“ruga de confectaria”).

E’ da credere allora, che il monastero dei Celestini sia stato operante, anche se come grancia di quello di Monte S.Angelo, dall’inizio del sec. XIV.

Per il sec. XVII, che a noi più interessa, nel 1602 rileviamo: d. Andrea sipontino; nel 1618 Didaco de Siponto e nel 1635 d. Francesco de Manfredonia. Ma va pur detto che nel 1616, negli Annali, non viene contemplato il monastero dei Celestini di Manfredonia
Di converso, presso il monastero di Monte S.Angelo riscontriamo alcuni elementi provenienti da Manfredonia, come: Diego, oblato, nel 1627: Michele Vischi, nel 1629: d. Vincenzo, clerico, nel 1630 e 1632: d. Mauro sacerdote nel 1632; d. Diego sacerdote, d. Vincenzo e d. Giovanni Battista, clerici, nel 1637.
Sempre nel 1637 si ha il cambio di residenza tra d. Domenico e d. Diego.

Nel 1636 il monastero sipontino viene tassato, per terza, con ducati 7, che nel 1654 diventano ducati 21.
Ma nel 1652, ancora una volta, esso è annoverato nell’ elenco dei monasteri soppressi.
Nel 1654, poi, mentre Celestino Telera è a Napoli, a Manfredonia abbiamo il priore d. Giuseppe Borsa ed i padri Bartolomeo di Lucera, Lorenzo di Vieste, Luigi di Napoli, clerico, Francesco di Santo Cesario. A Lucera figura padre Domenico di Manfredonia e ad Oria padre Pietro Telera.
Nel 1662, infine, il nostro monastero è tassato per ducati 20, il che dimostra la sua vitalità.

All’inizio del “Libro di Amministratione Monastero S.Pietro Celestino Manfredonia (1664-1670) vien detto: Fondatione del Monastero di S. Pietro Celestino della cità di Manfredonia. L’istrumento della sua fondatione stà nel’Archivio del nostro Monastero della cità di Monte Santo Angelo, nel quale stanno molti altri stromenti, e sue scritture, perché era sua Grancia, e qui ne stanno le platee menzionate da’ Notari. Una aprile 1565 fatta da Notar Ludovico Palamede ed altra di Notar Giovan Battista Fantozzi fatta nel 1625 doppo l’incursione delli Turchi. E stanno tutte e due in un volume. Fu eretto dunque questo primo loco questo monastero in Grancia.

Seguono ancora le descrizioni delle donazioni effettuate da Tommaso Mercaldo di Gifuni, del 24 novembre 1650, e dal capitano Pietro Borsa del 1654.

Intanto, il 13 maggio 1651 il monastero di Manfredonia diventa priorato per essere poi, il 14 maggio 1657, abbazia. Nel periodo 1657-1659 ne è abate Giuseppe Borsa, mentre nel periodo 20 gennaio 1660-28 aprile 1664 abate è Celso Regna. Seguono: l’abate Donato Antonio di Taranto (15 maggio 1664-26 dicembre 1667); l’abate Donato Pansini (26 dicembre 1667-31 marzo 1668), e l’abate Pietro Paolo di Marsico (1 novembre 1668-30 aprile 1670).

Potremmo continuare ancora sugli abati, sui censi, sulle proprietà, sui consumi alimentari, ecc., ma ci soffermiamo solo al periodo di attività del nostro Celestino Telera.

Va pur ricordato che originario di Manfredonia è Pietro Santucci, attivo nel periodo 1562-1641, anche egli celestino, abate, per 25 anni, del monastero di S.Spirito della Maiella.

Contestualmente a questi uomini e a queste attività, si ha l’operato di Celestino Telera. Egli nasce a Manfredonia il 1605 o, meglio, come scrive Giacomo, il 1607, e dovrebbe stare a Manfredonia, quando, nel 1620, si ha il sacco turchesco.

Come vuole il Pascale, per il Santucci, che effettua i suoi primi studi ed il suo noviziato, prima a Monte S.Angelo e poi a S.Severo, anche il Telera avrebbe potuto seguire la stessa strada, dopo una esperienza abbastanza triste vissuta all’età di 15 o 13 anni. Non sappiamo che cosa abbia influito sulla sua scelta di essere celestino, forse l’esperienza vissuta nel 1620, od anche la fama del suo conterraneo Santucci.

Sui primi anni di noviziato, quindi, sappiamo poco, certamente non è a Sulmona nel 1621, allorquando si riscontra l’elenco dei novizi. Di contro, nel 1628, all’età di 23-21 anni, lo riscontriamo come lettore a S.Spirito di Morrone.

In merito ai rapporti con la sua terra natia sappiamo poco o nulla, solo un piccolo riferimento epistolario. Del resto la situazione del monastero sipontino ci appare, in questi anni, molto incerta. E’ chiaro che la sua attività di abate, prima, di studioso e di generale dell’ordine, poi, l’avrà assorbito totalmente.

E proprio la sua attività, la sua opera coprono un periodo molto delicato della storia sipontina. Egli precede di poco la presenza dell’Orsini, del Sarnelli e del Cavaglieri a Manfredonia, per cui, pure in un ‘600 tenebroso per la storia locale, la presenza del Telera segna un punto decisivo ed esaltante per lo sviluppo socio-culturale e religioso della città. Il Santucci prima e il Telera, vieppiù, dopo, rappresentano il fermento religioso che vi è a Manfredonia dalla fine del ‘500 agli inizi del ‘700.

Fermento che vede la presenza di molti religiosi e religiose appartenenti al clero regolare. In occasione del sacco turchesco del 1620, secondo lo Spinelli, nel castello si rifugiarono più di 200 appartenenti al clero, sia secolare che regolare (maschili e femminili). Valore che si proietta per tutto il periodo sopra indicato. A Manfredonia si contano 5 monasteri e conventi maschili e 2 femminili.

E sempre in merito alla presenza di religiosi o di fermenti teocratici, va aggiunto che Manfredonia, nel 1492, è la sede più rilevante degli insediamenti di Valdesi nel Meridione dì Italia. E nel ‘500 sono ancora attivi nella nostra città molti ebrei e un buon numero di neofiti (cioè ebrei che hanno abbracciato il Credo cristiano), i quali si manifestano pienamente nel ‘600, i cui nomi sono ben noti nella gestione dell’Amministrazione comunale.

Non va dimenticato infine che nel sec. XVII fioriscono gli ultimi vescovi nati a Manfredonia, appartenenti alla famiglia Tontoli, Francesco, Andrea e Gabriele.

A cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)

 
 
 

Papa “Ringrazio diocesi Benevento e Manfredonia. Porterò nel cuore tutti”

Post n°21317 pubblicato il 18 Marzo 2018 da forddisseche

Papa “Ringrazio diocesi Benevento e Manfredonia. Porterò nel cuore tutti”  "Ringrazio coloro che hanno preparato questa visita - ha concluso - che davvero non dimenticherò. Che Padre Pio benedica tutti" 

 

Di:

 

 

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 18 MAR – “Ieri sono stato in visita a Petrelcina e a San Giovanni Rotondo“, ha ricordato papa Francesco al termine dell’Angelus. “Saluto con affetto e ringrazio la comunità delle diocesi di Benevento e Manfredonia – ha proseguito -, i vescovi, mons. Accrocca e mons. Castoro, i consacrati, i fedeli, le autorità”. “Ringrazio – ha detto ancora il Pontefice – per la calorosa accoglienza. E porto nel cuore tutti, ma specialmente i malati della ‘Casa Sollievo della Sofferenza’, gli anziani e i giovani”. “Ringrazio coloro che hanno preparato questa visita – ha concluso – che davvero non dimenticherò. Che Padre Pio benedica tutti”.

 

REPARTO ONCOEMATOLOGICO (Inviate da Casa Sollievo a Enzo Maizzi)


 
 
 

Una delegazione argentina ritorna a Ischitella.

Post n°21316 pubblicato il 18 Marzo 2018 da forddisseche

Una delegazione argentina ritorna a Ischitella. 

 
Una delegazione argentina ritorna a Ischitella.
 
 

Era il 20/05/2013, la festa del Santo Patrono d’Ischitella: San Eustachio quando una delegazione argentina fece visita a Iaschitella, rimanendo entusiasta delle bellezze del nostro paese e promise di ritornarci. La promessa è stata mantenuta una delegazione argentina , con a capo Diego Mastronardi “ex deus machina” presente anche cinque anni fa ha fatto rivisita a Ischitella. La delegazione che è stata accolta dal Sindaco d’Ischitella, grazie anche ai rapporti del fratello Carlo con la stessa alla presenza delle autorità militari si è recata presso la sala consiliare del Comune d’Ischitella. Presente il ministro argentino del turismo Julio Banuelos di Cordova, ha riferito di essere venuta con piacere nel nostro paese visti i rapporti di amicizia, in occasione della visita del papa a San Giovanni Rotondo, che recentemente ha santificato padre Cura Brocero, Il Sindaco Rocco Guerra ha ringraziato la delegazione ed ha rinnovato i propositi di amicizia esistenti, dopo di che è seguito un rinfresco offerto dall’amministrazione comunale. Diego Mastronardi ha inoltre riferito che ritorneranno fra qualche mese in occasione della festa del nostro santo patrono e di questo Ischitella sicuramente è felice e gli ospiti argentini saranno ancora una volta graditissimi.

 

Giuseppe Laganella.

 
 
 

La Puglia al PROWEIN - Düsseldorf,18-20 marzo 2018

Post n°21315 pubblicato il 18 Marzo 2018 da forddisseche

La Puglia al PROWEIN - Düsseldorf,18-20 marzo 2018

La Puglia al PROWEIN -  Düsseldorf,18-20 marzo 2018

L’eccellenza enoica pugliese al Prowein, in occasione della 23esima edizione della fiera internazionale di Düsseldorf dedicata al vino. Saranno sessantadue le cantine nello spazio Regione Puglia – Unioncamere, in collaborazione con l’Assessorato regionale Agricoltura (Padigione 16, Sud Italia, stand A 31), in mostra dal 18 al 20 marzo 2018.
Con oltre 6.500 espositori da 130 paesi e 58.500 visitatori (+5% rispetto al 2016) registrati nel 2017, Prowein attira ogni anno buyers, operatori di settore e stampa da tutto il mondo. E la Puglia si presenterà con alcune delle eccellenze vinicole come il Nero di Troia, Primitivo, Negroamaro, rinomati vitigni autoctoni a bacca rossa tipici della nostra regione. Obiettivo: consolidare la presenza nel mercato tedesco e aumentare occasioni commerciali anche sui altri mercati esteri.
“La Puglia anche quest’anno tra i protagonisti indiscussi al Prowein – commenta l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia -, una delle più importanti esposizioni internazionali dedicate al vino. La stretta collaborazione dell’Assessorato regionale Agricoltura con Unioncamere Puglia consente ai nostri produttori di presenziare ad eventi fieristici, di fama mondiale, che sono chance strategiche per le imprese. Deteniamo un patrimonio vitivinicolo eccellente da un punto di vista qualitativo, ma abbiamo bisogno di crescere in termini di posizionamento sul mercato e conquistare nuovi sbocchi. Manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali sono vetrine essenziali in questo senso, luoghi di confronto e scambio con operatori e buyer provenienti da tutto il mondo. Il legame tra i vini pugliesi, il territorio, la storia e l’identità delle nostre comunità è fortissimo ed è una chiave del successo dei nostri prodotti che, sono certo, verrà riconosciuto anche questa volta”.
Ad accogliere gli espositori, uno stand dedicato alla terra, dai colori e luci tipici pugliesi, da dove si originano i nostri peculiari vitigni. A raccontare invece il legame fra la tradizione vinicola di Puglia e il suo patrimonio storico, ci saranno Castel del Monte e i Trulli di Alberobello, i due monumenti Patrimonio dell'umanità UNESCO, circondati da sempre da vigneti.
Nel corso della tre giorni fieristica la Puglia proporrà diverse attività per promuovere la sua offerta a buyer e giornalisti: tutti i giorni dalle ore 10 alle 18.00 degustazioni dei vini degli espositori, accompagnati dai classici tarallini pugliesi; dalle ore 12 e alle 17.00 sono in programma Focus di approfondimento dedicati agli autoctoni meno noti ma che rappresentano l'immensa ricchezza vitivinicola della regione. Si inizia domenica 18 marzo con i Rosati (Bombino Nero, Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro) per proseguire lunedì 19 marzo con i Bianchi (Fiano, Minutolo, Bombino Bianco, Malvasia, Verdeca, Falanghina) e concludere martedì 20 marzo con i Rossi (Ottavianello, Susumaniello, Malvasia, Montepulciano, Aglianico). Sempre presenti i più conosciuti vitigni più famosi, Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia.

Vetrina di prestigio per i vini di Puglia sarà l’area della nota rivista tedesca Vinum - Padiglione 13 Stand B30 - con le tre Masterclass guidate dai giornalisti Christian Eder ed Ursula Geiger. I tre appuntamenti, uno per ogni giorno, rappresentano un racconto sui vitigni di Nero di Troia, Negroamaro e Primitivo con degustazioni di alcune etichette rappresentative.

Domenica 18 marzo (ore 13.00) giornata dedicata al Nero di Troia con le aziende Alberto Longo - Lucera (Fg); Cantine Le Grotte - Apricena (Fg); D’Alfonso del Sordo - San Severo (Fg); Conte Spagnoletti Zeuli, Vignuolo - La Cantina di Andria, Rivera di Andria; Ognissole - Canosa di Puglia (Bt); La Cantina di Ruvo di Puglia - Ruvo di Puglia (Ba); Torrevento - Corato (Ba).

Lunedì 19 marzo (ore 13.00) toccherà al Negroamaro con Cantine Due Palme e Le Vigne di Sammarco di Cellino San Marco (Br); Apollonio - Monteroni di Lecce (Le); Bonsegna e Schola Sarmenti di Nardò (Le); Cantina Fiorentino - Galatina (Le); Castel di Salve - Depressa (Le); Garofano Vigneti e Cantine - Copertino (Le); Mottura - Tuglie (Le); Vecchia Torre - Leverano (Le).

Martedì 20 marzo (ore 11.30) la terza ed ultima masterclass sarà dedicata al Primitivo con la degustazione delle etichette di Cardone - Locorotondo (Ba); Coppi - Turi (Ba); Pietraventosa - Gioia del Colle (Ba); Terrecarsiche 1939 - Castellana Grotte (Ba); Calitro - Martina Franca; Produttori Vini Manduria e Felline di Manduria (Ta); Gianfranco Fino - Sava (Ta); Varvaglione 1921 - Leporano (Ta); Vetrère - Taranto.
Subito dopo la ProWein, la Puglia sarà pronta a raggiungere con i suoi vini l'altra meta dell'enologia internazionale: Verona con la cinquantaduesima edizione di Vinitaly, in programma dal 15 al 18 aprile.

LE AZIENDE ESPOSITRICI nel Padigione 16 (Sud Italia) stand A 31
Alberto Longo - Lucera (Fg) | Antica Enotria - Cerignola (Fg) | Caiaffa - Cerignola (Fg) | Cantine Le Grotte - Apricena (Fg) | Cantine Massimo Leone - Foggia | Cantine Paradiso - Cerignola (Fg) | D'Alfonso Del Sordo - San Severo (Fg) | Teanum - San Severo (Fg) | Cantina Sociale di Barletta - Barletta | Colle Petrito - Minervino Murge (Bt) | Conte Spagnoletti Zeuli - Andria | Donna Viola - Canosa di Puglia (Bt) | Vignuolo La Cantina di Andria - Andria | Villa Schinosa - Trani | Cantine Ferri - Valenzano (Ba) | Cardone - Locorotondo (Ba) | Coppi - Turi (Ba) | D'Agostino - Gravina in Puglia (Ba) | Giovanni Tannoia - Corato (Ba) | Giuliani Vito Donato - Turi (Ba) | Cantina Di Ruvo di Puglia - Ruvo Di Puglia (Ba) | Pietraventosa - Gioia del Colle (Ba) | Terrecarsiche 1939 - Castellana Grotte (Ba) | Amastuola - Massafra (Ta) | Cantine Erario - Manduria (Ta) | Cantore di Castelforte - Manduria (Ta) | Cerfeda Dell'Elba - Sava (Ta) | Cignomoro - Carosino (Ta) | Commenda Magistrale - Maruggio (Ta) | Felline - Manduria (Ta) | I Pástini - Martina Franca (Ta) | Pliniana - Manduria (Ta) | Tenute Girolamo - Martina Franca (Ta) | Tenuta Giustini - San Giorgio Ionico (Ta) | Terracalò - Sava (Ta) | Varvaglione - Leporano (Ta) | Vetrere - Taranto | Vigneti Calitro - Martina Franca (Ta) | Candido - San Donaci (Br) | Cantine Paolo Leo - San Donaci (Br) | Cantine San Pancrazio - San Pancrazio Salentino (Br) | Le Vigne Di Sammarco - Cellino San Marco (Br) | Masseria Li Veli - Cellino San Marco (Br) | Santa Barbara - San Pietro Vernotico (Br) | Vinicola Mediterranea - San Pietro Vernotico (Br) | Apollonio - Monteroni di Lecce (Le) | Bonsegna - Nardò (Le) | Cantina Fiorentino - Galatina (Le) | Castel Di Salve - Depressa di Tricase (Le) | Cosimo Taurino - Guagnano (Le) | Cupertinum - Copertino (Le) | De Falco - Novoli (Le) | Duca Carlo Guarini - Scorrano (Le) | Feudi Di Guagnano - Guagnano (Le) | Romaldo Greco - Seclì (Le) | Santi Dimitri - Galatina (Le) | Schola Sarmenti - Nardò (Le) | Severino Garofano - Copertino (Le) | Vecchia Torre - Leverano (Le) | Vaglio Massa - Carmiano (Le) | Vigneti Reale – Lecce.

 
 
 

Turismo/ Mappe e alberghi Google e Airbnb pensano ai disabili

Post n°21314 pubblicato il 18 Marzo 2018 da forddisseche

Turismo/ Mappe e alberghi Google e Airbnb pensano ai disabili 

 
Turismo/ Mappe e alberghi Google e Airbnb pensano ai disabili
 

Due protagonisti di internet, Google e Airbnb, scendono in campo per dare aiuto ai viaggiatori con di-sabilità motoria. Le due società hanno aggiornato i propri servizi nell’ottica del turismo e della mobilità sostenibili. In questo modo hanno aggiunto la loro offerta a quella di una serie di app poco note al grande pubblico, ma nate alcuni anni fa con lo scopo di semplificare la vita ai disabili.
In settimana Google ha ampliato le sue Mappe con una funzione ad hoc. La compagnia di Mountain View ha infatti introdotto, tra le opzioni per andare dal posto A al posto B, i percorsi accessibili in sedia a rotelle. Pensata per chi si sposta in città, soprattutto in quelle che non si conoscono, la novità mostra i tragitti percorribili con i mezzi pubblici. Il progetto di Google è appena all’inizio. Le prime città in-teressate sono Londra, New York, Tokyo, Città del Messico, Boston e Sydney. L’obiettivo, spiega però l’azienda, è di rendere disponibile la funzione in diversi centri metropolitani del mondo.
In campo c’è anche Airbnb: il portale, che mette in contatto chi cerca e chi offre un alloggio, ha infatti introdotto 21 nuovi filtri di accessibilità nel suo motore di ricerca. Se finora è stato possibile solo cercare alloggi genericamente adatti a chi è in sedia a rotelle, da adesso si potranno valutare una serie di dettagli, dalla larghezza delle porte all’altezza del letto, dal parcheggio alla doccia con maniglioni, sedia e soffione staccabile. Un insieme di informazioni grazie a cui chi prenota è certo che troverà, al suo arrivo, tutto ciò di cui ha bisogno. Le mosse di Google e Airbnb segnano l’ingresso di due big in un settore - quello delle app rivolte ai viaggiatori con disabilità - che finora ha visto agire soprattutto piccole realtà. Ne è un esempio Kimap, unYiavigatore made in Italy per chi si muove in sedia a rotelle, handcycle elettrico o scooter. Ci sono poi la tedesca Wheelmap.org, che segna sulla cartina i luoghi pubblici e gli esercizi commerciali accessibili, e l’irlandese Access Earth, che offre un servizio analogo ma è in fase di sviluppo. E ancora WheelMate, che indica i bagni per portatori di handicap, e No Barriere dell’associazione Luca Coscioni, per segnalare le barriere architettoniche in città. Il successo di queste applicazioni lo de¬terminano gli utenti stessi: più persone le usano, e segnalano i luoghi Sì e i luoghi No, più le mappe si arricchiscono, diventando man memo sempre più utili alla collettività.

 
 
 

Regione/ Incendi e rischi idrogeologici via ai progetti per 36 milioni

Post n°21313 pubblicato il 18 Marzo 2018 da forddisseche

Regione/ Incendi e rischi idrogeologici via ai progetti per 36 milioni 

 
Regione/ Incendi e rischi idrogeologici via ai progetti per 36 milioni
Aggiornamento dei piani di emergenza comunale per il rischio idraulico e lo sviluppo di sistemi di previsione e gestione del rischio meteorologico, idrogeologico ed idraulico e l’ammodernamento della rete di monitoraggio; l’integrazione e lo sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso reti digitali i cui interventi riguardano, tra l’altro, la definizione delle carte regionali dei modelli di combustibile e della viabilità forestale, e la realizzazione del sistema di avvistamento incendi, della rete mareografica e integrazione della rete sismica nel territorio regionale; il recupero e l’allestimento di sale operative multirischi e multiforze finalizzate alla gestione territoriale delle emergenze e l’acquisizione di macchinari e attrezzature. Sono le misure previste dalle azioni 5.1 e 5.2 del Por Puglia 2014-2020 in tema di Protezione civile, approvate dalla Giunta regionale, con una dotazione di 36 milioni di euro. Ad annunciare la novità il presidente del comitato permanente di Protezione civile regionale, Ruggiero Mennea. «Si è resa necessaria una opportuna variazione di bilancio che con¬sentirà di poter impiegare tutte le somme già stanziate, anche tramite cofinanziamento Ue. Tra quelle previste, ci sono misure già avviate».

 
 
 
 
 

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