RIDE THE WILD WIND

IL RITORNO DEL RE

Non mi riferisco al Signore degli Anelli ma al clamoroso ritorno di Michael Schumacher in formula1. Il sette volte iridato è stato chiamato dalla Ferrari per sostituire Felipe Massa che, in convalescenza dopo il brutto incidente nelle qualifiche del gp di Ungheria, dovrebbe rientrare ad ottobre per disputare il gran premio di casa a Interlagos.

Nel 2006 il campione tedesco aveva annunciato il suo ritiro definitivo dalle corse ma oggi ha dichiarato di essere pronto a tornare in pista per aiutare la Ferrari in questo momento difficile. Inoltre, dice Schumacher, non è solo una questione di lealtà verso la squadra ma anche una irresistibile attrazione verso le sfide apparentemente impossibili e (aggiungo io) a 40 anni suonati dopo quasi 3 anni di stacco, indubbiamente questa lo è.

Indipendentemente dalla veridicità di queste affermazioni, credo che alla base di questo "ritorno" ci sia un'accurata operazione commerciale volta a riportare soldi ma soprattutto interessi e pubblicità a questo sport che mai come quest'anno risulta in declino. I collaudatori ufficiali, Badoer o Genè, avrebbero potuto tranquillamente sostituire Massa.. ma quanto interesse o spettacolo avrebbero provocato? Credo molto poco. Volete mettere con la strabiliante notizia del ritorno del Kaiser?? A dimostrazione che sono sempre e solo i soldi a guidare tutto e tutti, specialmente in questi ambienti. "C'est la vie".

In ogni caso Schumy ha meno di un mese per sottoporsi ad uno speciale allenamento intensivo e presentarsi così a Valencia in forma per gareggiare. Inoltre dovrà effettuare parecchi test per prendere confidenza con la F-60, che ovviamente non ha ancora mai guidato. Dai tempi che otterrà il tedesco nei test si potrà subito capire, confrontandoli con quelli di Raikkonen, se e quanto Schumacher sarà competitivo.

Aspettiamo e vediamo.. è certamente plausibile aspettarsi un ritorno "in sordina" per il supercampione che quasi sicuramente faticherà a tornare ai livelli incredibili a cui ci aveva abituato. Dico quasi perchè, conoscendo di cosa è capace quell'uomo quando sale su una macchina da corsa, la possibilità che dia spettacolo da subito infastidendo i "ragazzini" in testa alla classifica non è poi così remota..

GRAN PREMIO D'UNGHERIA: ORDINE RISTABILITO?

I valori in campo (o per meglio dire, in pista) sembrano essere tornati quasi alla normalità in questo pazzo gran premio ungherese. Lewis Hamilton ritrova la vittoria dopo oltre un anno di digiuno seguito in seconda posizione dalla Ferrari di Raikkonen, autore di una buonissima prestazione. Hamilton questa volta non fa errori e grazie ad una Mclaren rinata si impone autorevolmente sul gruppo. Le BrawnGp non danno segnali di ripresa e continuano incredibilmente ad annaspare al limite della zona punti. Dopo una prima parte di stagione eccezionale e stupefacente le vetture di Ross Brawn sembrano veramente in caduta libera: chissà se riusciranno a riprendere le redini del mondiale, Button è ancora in testa alla classifica ma ora il suo vantaggio è notevolmente ridotto. Anche la Redbull, grande favorita della gara, ha invece deluso le aspettative: Vettel parte male perdendo diverse posizioni al via e si ritira poi a metà gara per problemi al motore (gara da dimenticare per il piccolo talento tedesco) mentre Webber non riesce a tener dietro Raikkonen e si accontenta quindi del terzo posto, che comunque consente alla scuderia di Chris Horner di guadagnare punti importanti sulle BrawnGp e su Button.

Gara da dimenticare anche per la Renault: con Alonso in forma strepitosa e agevolato da una buona strategia, il team francese avrebbe potuto facilmente conquistare il podio. Invece proprio durante la prima sosta di Alonso, i meccanici invitano male la ruota anteriore destra che si sfila dalla vettura dello spagnolo poco dopo il suo rientro in pista. Gara compromessa per Briatore & company e grande occasione buttata al vento. Come se non bastasse, a seguito di questo grave errore che avrebbe potuto compromettere la sicurezza dei piloti in pista, la federazione ha pesantemente sanzionato la Renault squalificandola dal prossimo gran premio a Valencia.

Alonso mentre tenta di raggiungere i box dopo aver perso la gomma..

Che dire, certamente le RedBull rimangono le favorite per il recupero sulle BrawnGp e per la conquista del titolo iridato ma la gara di domenica ha comunque fornito segnali di ripresa importanti da parte di Ferrari e Mclaren. Che siano solo fuochi di paglia? Speriamo di no, soprattutto per il cavallino rampante che in questo periodo così "delicato" ha più che mai bisogno di ritrovare fiducia e determinazione a suon di risultati in pista.

FORMULA1: LE PAZZE QUALIFICHE D'UNGHERIA

Tante cose sono successe durante queste qualifiche:

1) La fiamma delle BrawnGp comincia ad affievolirsi, da un paio di gare le vetture rivelazione di Ross Brawn non riescono più ad essere così efficaci e competitive come nella prima parte della stagione. Anche quì in Ungheria, nonostante gli ultimi sviluppi aerodinamici apportati alle vetture, il calo prestazionale non pare diminuire. Come se non bastasse sopraggiungono anche problemi di affidabilità per la scuderia inglese: Barrichello accusa problemi tecnici alla sua vettura e non riesce a superare la seconda eliminatoria mentre Button conquista a fatica l'ottavo tempo. Per il leader della classifica iridata le cose iniziano a mettersi male, i suoi diretti avversari (le RedBull) stanno migliorando gara dopo gara collezionando podi e vittorie. Di questo passo ci metteranno poco a raggiungere e superare l'inglese in classifica. Personalmente non nascondo che ripongo molte speranze in questo: se proprio la Ferrari deve essere tagliata fuori dai giochi, almeno che il titolo vada ad un pilota che davvero se lo merita, che ha dimostrato di avere doti particolari di guida soprattutto in situazioni difficili e in condizioni estreme e che sa tenere i nervi saldi e la giusta concentrazione per concretizzare un bel recupero (nonostante la sua giovane età). Ovviamente mi sto riferendo a Sebastian Vettel.

2) Il brutto incidente di Felipe Massa al termine della seconda eliminatoria ha tenuto tutti col fiato sospeso. Un detrito sganciatosi dalla vettura di Barrichello colpisce in pieno il casco del ferrarista (che in quel momento era impegnato in un giro lanciato) e gli fa perdere per un attimo il controllo della sua monoposto che finisce dritta contro le bariere di protezione. La dinamica dell'impatto contro le barriere è stata molto simile a quella che nel 1999 costò a Michael Schumacher la rottura della gamba destra. Fortunatamente il brasiliano della ferrari sta bene ma lo shock è stato molto forte e per motivi precauzionali domani Felipe non prenderà parte alla corsa ma rimarrà in ospedale per i dovuti accertamenti. Gran peccato per la Ferrari, Massa era il pilota con più punti in classifica e l'unico su cui si poteva puntare per un eventuale assalto alla terza posizione nel mondiale. Era quindi essenziale per il brasiliano dimostrarsi costante nei risultati e ottenere più punti possibili anche domani. A questo punto noi ferraristi ci affidiamo a Raikkonen, che sembra comunque trovarsi a suo agio su questo tracciato anche se non riesce a far meglio del settimo tempo. Aiuto.

3) Le Mclaren compiono grandi passi avanti, come già si era visto nelle qualifiche del Nurburgring le frecce d'argento sono riuscite a trovare una maggiore stabilità in curva che ha permesso a Hamilton e Kovalainen di guadagnare rispettivamente la quarta e sesta posizione. Anche la scuderia di Woking è ormai completamente tagliata fuori per la lotta al tiolo nonostante questo sia Hamilton che Kovalainen hanno domani un'ottima possibilità di disputare una buona gara, sempre che non mandino tutto all'aria con qualche errore grossolano (vedi Nurburgring).

4) Pochi minuti prima del termine delle qualifiche i sistemi elettronici che rilevano i tempi sul giro vanno in tilt e i dieci piloti che in quel momento si stanno dando battaglia per la pole concludono le qualifiche senza sapere nè i loro tempi nè quelli degli avversari. Subito c'è molta confusione, nessuno sa chi è stato il più veloce e le interviste ai protagonisti diventano quasi comiche. Voci di corridoio accreditano Alonso come autore della pole ma nessuno sa niente di certo. Poi evidentemente i sistemi vengono ripristinati e i tabulati confermano: uno straordinario e inaspettato Fernando Alonso ottiene la pole position davanti alle due RedBull. Probabilmente lo spagnolo ha imbarcato pochissima benzina ma nonostante tutto è stato comunque autore di un mezzo miracolo e domani potrebbe verificarsi un bel duello proprio tra l'ex campione delle Asturie e Vettel. Se ciò dovesse accadere sarebbe una palese dimostrazione che la storia inevitabilmente si ripete: il giovane talento emergente che sfida il campione veterano.. staremo a vedere.

MOTOGP: LA CARICA DEI 101 IN GERMANIA

101 ovviamente sono le vittorie in carriera di Valentino Rossi.

Le Yamaha CONTINUANO a dimostrarsi superiori alla concorrenza e il dottore CONTINUA a dimostrarsi superiore a tutti, Lorenzo compreso. 

La gara infatti finisce con il consueto duello tra Valentino e Jorge il quale però, pur tentando in tutti i modi, non riesce a mettere la sua yamaha davanti a quella del compagno di squadra.

Ed ecco nascere le altrettanto consuete polemiche del tipo "Valentino vince sempre perchè il team lo favorisce..." ed io che mi ritrovo a fare gli scongiuri sperando che Lorenzo non si trasformi improvvisamente in un "piagnone"  pronto a smerdare la squadra ogni volta che qualcosa va male in pista (quasi a volersi dissociare da quello che succede). Di gente che ha rischiato di rovinare questo sport con assurde e infantili dichiarazioni post-gara ce n'è già stata in passato (ogni riferimento a Gibernau e Biaggi è puramente VOLONTARIO) e si spera che inutili polemiche e battibecchi verbali non debbano più ripetersi.

Come dico sempre i piloti si dividono in due categorie: chi accetta la sconfitta con intelligenza e lavora a muso duro per far meglio la gara successiva e chi non accetta la sconfitta (con stupidità) e fa di tutto per far credere alla gente che la responsabilità non sia sua. E' chiaro che prendere paga in quel modo, così bruciante e palese, scoccia a chiunque, specialmente a piloti di un certo spessore e di una certa bravura. E' un brutto colpo per l'orgoglio di una personalità vincente, non c'è dubbio su questo. Però, penso anche che chi davvero ha la personalità vincente lavora per dimostrare in pista le sue ragioni, non davanti ai microfoni dei giornalisti. Senza dimenticare inoltre che avere una personalità vincente non implica necessariamente riuscire a vincere. Ad esempio trovo che un certo signor Loris Capirossi abbia una vera personalità vincente pur avendo vinto un quarto di quello che ha vinto Valentino. Loris è uno di quei piloti che con estrema maturità e serenità si è sempre preso le sue responsabilità, non ha mai avuto atteggiamenti negativi nei confronti di nessuno al di fuori della corsa.. nemmeno nel 2006 quando l'idiotissimo compagno di squadra gli fece perdere l'occasione di vincere il mondiale. Anche nei confronti di Valentino, Loris è sempre stato chiaro e coerente (non a caso i due sono grandi amici), e me li ricordo bene i duelli all'ultima sportellata.. (ad esempio al Mugello) alcune volte Loris riusciva a vincere, ma quasi sempre era il giovane Valentino a spuntarla. Ma non c'è mai stata una volta che Loris si sia lamentato di qualcosa o abbia accusato la propria squadra. Anzi, anche quando perdeva era lui stesso che abbracciava Valentino e dichiarava ai giornalisti di essersi comunque divertito nel duello.

Ovviamente ammiro molto anche Stoner. Dopo la bruciante sconfitta di Laguna Seca dello scorso anno, anche Keasy nelle interviste si lasciò trasportare dalla rabbia e accusò Valentino di scorrettezza.. accusa che però lui stesso ritirò qualche settimana dopo facendo pubblicamente le scuse a Valentino ammettendo che, dopo aver rivisto la corsa con calma, si era reso conto che nessuna manovra di Valentino poteva essere considerata scorretta. Essersi scusato con Valentino è stato senza dubbio un comportamento da persona seria e responsabile, da degno avversario e da personalità vincente, indipendentemente dai risultati in pista. La grande personalità di Stoner sta venendo fuori anche in questa stagione: da qualche gara la sua Ducati non riesce ad essere competitiva quanto le Yamaha ed i punti di svantaggio da Valentino in classifica salgono a 20. Nonostante questo l'ex campione del mondo non accusa nessuno e anzi, si dimostra sempre molto solidale con la squadra cercando di rimanere concentrato e far fruttare il più possibile gli sviluppi tecnici proposti per tornare al più presto a dimostrare in pista i suoi (eventuali) migliroamenti.

FORMULA1: REDBULL SCATENATE IN GERMANIA

Le RedBull centrano un'importante doppietta nel gran premio di Germania: non è però il solito Vettel a tagliare per primo il traguardo bensì il compagno di squadra Webber che, nonostante un drive trough infertogli per una manovra scorretta ai danni di Barrichello, riesce comunque a ritrovare la testa della corsa e vincere il suo primo gran premio della carriera (meglio tardi che mai). Fin dalle qualifiche l'australiano aveva dimostrato, rispetto agli avversari, un ottimo feeling col tracciato e con la sua monoposto. Persino Vettel, pur guidando la medesima vettura, non è mai riuscito ad avvicinarsi a Webber e a sostrenere i suoi ritmi. 

Vittoria meritatissima dell'australiano.

Webber taglia il traguardo festeggiato dai suoi meccanici.

 

Clamoroso errore tattico invece da parte dello stratega per eccellenza, Ross Brawn. Della serie "anche i migliori possono sbagliare". Le Brawngp avrebbero potuto tranquillamente battagliare per il podio ma un'insolita e decisamente controproducente tattica a tre soste relega Button e Barrichello in quinta e  sesta posizione.
Un altro che sicuramente ha di che rimproverarsi è Lewis Hamilton. Dopo una buonissima qualifica su una Mclaren apparentemente in via di miglioramento, l'inglese avrebbe avuto una concreta possibilità di disputare (dopo tanto tempo) una corsa da protagonista e invece manda tutto all'aria quando, a causa di un eccesso di foga (o imprudenza), arriva lungo alla prima curva (subito dopo la partenza) e uscendo di pista fora una delle gomme posteriori. Gara inevitabilmente compromessa.

Bisogna infine sottolineare che le Redbull non sono state le uniche ad aver disputato un'ottima gara: Felipe Massa salva l'onore della Ferrari conquistando un preziosissimo e meritatissimo terzo posto. Il brasiliano non sbaglia nulla e ottiene il massimo dalla sua monoposto che gli consente di tenere il passo di Vettel e impensierirlo in più occasioni. Bravo Felipe!!!! Purtroppo l'altro ferrarista, Kimi Raikkonen, esce di scena a metà gara per un guasto al motore: a dimostrazione che i problemi in Ferrari sono tutt'altro che risolti.
Superba inoltre la prestazione di Rosberg che, partendo dall'ottava fila, conclude la gara in quarta posizione. Purtroppo la regia non lo inquadrava spesso ma questa volta Nico ha veramente dato spettacolo siglando un recupero quasi Schumacheriano. Anche Alonso è stato strepitoso, nel finale di gara riusciva addirittura ad essere il più veloce in pista. Lo spagnolo riesce sempre a dimostrare la sua classe cristallina pur guidando una vettura  decisamente poco competitiva, a differenza forse di Hamilton che invece sta dimostrando un po' troppo spesso di perdere facilmente la testa quando le cose non vanno come dovrebbero.

Il campionato vede ancora Button guidare la classifica con 21 punti di vantaggio su Vettel, che non sono certo pochi.. ma se le RedBull continueranno di questo passo, chissà...