Creato da BuffoEvento il 08/10/2010

Fripplecandies

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O.

Post n°37 pubblicato il 20 Marzo 2014 da BuffoEvento

O. non c'è più.
Mi ha chiamato papà, piangendo, per dirmelo.
Eppure l'ultima volta che ci siamo visti ci siamo sdraiati sull'erba del prato guardandoci negl'occhi, mi aveva detto solo 'vvvvu' (di certo non si scrive così, ma non so far di meglio), e io gli avevo sorriso mentre gli grattavo le orecchione.
Ciao O. 

 
 
 

U.

Post n°36 pubblicato il 18 Marzo 2014 da BuffoEvento

Gli occhi celesti, col sole diventano quasi trasparenti, e se nel cielo ci son le nuvole diventano grigi. 
La sua bocca è delicata e appena rosa, come tutta la sua pelle.
Ha tredic'anni e il suo manto color champagne con le punte di un delicato cipria, è morbido e folto come quando era piccino.
Lui è sempre stato amato da tutti, la sua presenza discreta, la sua vocina sottile e le fusa potenti hanno sempre conquistato ogni persona, se poi fissavi gli occhi nei suoi eri perso. Ancora oggi è così. Non si può fare a meno.
Eppure lui adesso, coi suoi tredici anni e i suoi otto chili, è fragile e delicato, le fusa son così forti che sembrano ruggiti. Sta male. Tanto.
E tutta la casa si copre di silenzio e sguardi bassi. Tutti ci facciamo la stessa domanda: e poi? come sarà?
Lei non oserò guardarla, già dalla voce al telefono intuisco tutto, la conosco molto bene. Però una morsa stringe lo stomaco, e gli occhi già deboli si stringono.
Una lacrima piccolina rotola sulla guancia, sarà un periodo così duro da affrontare... nemmeno lo sbocciare dei fiori e il loro profumo renderà più leggero il sentire.
Ma venerdì sarò di nuovo la, e accarezzerò U., per un sacco di ore, fingerò teatralmente un'allegria che non conosco e non provo, e lei l'abbraccerò forte ogni volta che vorrà, in silenzio.
Anche se sono cattiva. 

 
 
 

Poi

Post n°35 pubblicato il 12 Marzo 2014 da BuffoEvento

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Post n°34 pubblicato il 12 Marzo 2014 da BuffoEvento

Li vedo, non so ancora per quanto ma li vedo.
Mi guardano come fossi una bestiolina strana, una calamita che attrae le condizioni più strane.
Mi ammirano. Perché ancora oppongo resistenza, perché ho ancora forza per ribellarmi, perché non lo so. Perché io non oppongo più nessuna resistenza, perché io non ho più forze, ma loro sono abituati a vedermi così, e continuano nella loro visione routinaria.
Io, poco alla volta, mi sto trasformando in un inutile piccolo cumulo di macerie.
Ormai il pensiero e ogni cellula della mente segue il corpo, e il corpo va solo verso un veloce e strambo declivio.
Spero sia veloce. 

 
 
 

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Post n°33 pubblicato il 11 Marzo 2014 da BuffoEvento

Mi guarda un po' sconcertato, mi scusi E., ma è sicura che la quella sensazione non risalga a qualche mese fa? E' sicura di non aver avuto traumi particolari?
No prof, nulla di tutto ciò, nessun trauma, figuriamoci se mi fossi fatta male in quella zona vuole che non mi ricordi? E sì, sono sicura che al massimo risalga tutto a tre settimane fa, non di più.

 

Esco un po' stanca dopo tutte quelle ore fra aghi, liquidi di ogni tipo e lucine colorate ed intense.
Mi siedo sconsolata e ad un tratto inizio a piangere come non facevo da anni. Esausta e frastornata.
Forse Lourdes potrebbe essere una buona soluzione.
O una maga che mi tolga il malocchio. 

 
 
 
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