RAGGAE
LA MUSICA CI AIUTERA'
CANZONE BELLA CIAO
per tutte le persone che
hanno dato la vita per un ideale,,,
PILLOLE
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COS' è L AMORE
Post n°180 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da movimentomarco
Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te. 2 -Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere. 3 -Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa. 4 -Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore. 5 -Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai. 6 -Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso. 7 -Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo. 8 -Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te. 9 -Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato. 10-Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta. 11-Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte. 12-Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun’altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei. 13-Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti. "TUTTO QUELLO CHE ACCADE, ACCADE PER UNA RAGIONE" |
Post n°179 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da movimentomarco
dove ti trovi? ho guardato le stelle del cielo in cerca del tuo sguardo, la tua bocca e il tuo viso sono per me fonte di attrazzione, vorrei toccarti ma non ci sei,vorrei baciarti ovunque e unir il mio corpo al tuo ,ma in fondo lo so tu sei lontano lontano da questo mondo e da tutti,ma so dove potro' trovarti nei miei sogni nel mio mondo nel mio cuore by m.m |
Post n°178 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da movimentomarco
Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose". Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l'insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l'apologo sapienziale, L'Alchimista è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di là dello Stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo porterà fino all'Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all'incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l'Anima del Mondo, l'Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale. Il miraggio, qui, non è più solo la mitica Pietra Filosofale dell'Alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei "segni", di quei segreti che è possibile captare solo riscoprendo un Linguaggio Universale fatto di coraggio, di fiducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato.
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Post n°177 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da movimentomarco
perchè io son la prima e l ultima io sono la venerata e la disprezzata io sono la prostituta e la santa io sono la vergine e la sposa io sono la mamma e la figlia io sono la sposa e lo sposo e fu il mio uomo che mi creo' io sono la sorella di mio marito ognono di noi è una parte, rispettatemi sempre. perchè io sono la scanbdalosa e la magnifica |
Post n°176 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da movimentomarco
il mio 2008 non e iniziato bene pazienza non mollo e le cose belle arrivano quando stai per mollar,anche se in ritardo un auhurio a tutti i miei amici blogger tutti,un buon 2008 a tutte le persone conosciute qui chi di passaggio chi ogni tanto scambia idee con me ,un bacio smak,,,, un saluto a chi mi aiutato nella creazione del blog a jlenia sandra shirley,persone che ho scambiato 2 parole perchè dietro a nomi come electra lulu' bill sempre scema, lady,giugno,e tante altre si nascondono persone come me con problemi paure e gioia di vivere a tutte voi e chiunque passi da qui vi auguro un 2008 di amore e fortuna e pace pace interiore...auguri........a tutti voi,,,,smak da marco (movimentomarco) |
Post n°175 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da movimentomarco
Sono un visionario maledetto. La gente pensa che io sia un pessimista, che io sia negativo per le cose che scrivo. Ma non è così. Io sono solo un cronista dell'attualità, canto ciò che vedo e quello che vedo è l'Italia allo sfascio! Fatemi vedere cose positive e io canterò anche quelle!». Parlare con lui è un piacere. L'anno scorso, nel momento di massima visibilità dopo la pubblicazione del suo terzo album (il primo con una major) in cui tutti volevano solo lui, Fabri Fibra è sparito. Si è chiuso in casa e si è messo a scrivere. Ancora. Come sempre. «Perché scrivere per me è necessario». E in 6/7 mesi sono nate le parole, dure, dirette come pugni allo stomaco, di questo suo nuovo album, Bugiardo (uscito il 9 novembre ma anticipato in rete da due video). E il risultato è dirompente. Perché lui dice quello che pensa, così, come gli viene, senza mediare le parole, senza smorzare i toni, senza mezze misure. Ed è così che piace. Piace sempre di più. Piace ai grandi e anche ai più giovani che lo ascoltano, lo seguono (e lui lo sa). Piace anche a chi prima di conoscere lui neanche sapeva cosa fosse il rap. Piace ad alcuni (insospettabili) gruppi metal underground «che mi hanno molto supportato all'inizio». E poi piace a Lapo, l'unico che Fabri Fibra salva di quel mondo patinato che se ne sta lì a guardare e giudicare quando invece non è niente. E lo salva non perché ascolti la sua musica, ma perché in fondo è un vittima anche lui! |
Post n°174 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da movimentomarco
Ernesto Guevara de la Serna nasce a Rosario, in Argentina, il 14 Giugno del 1928. La vera data di nascita sarebbe il 14 Maggio, certificata dopo un mese perchè la madre rimase incinta prima delle nozze. Il padre Ernesto Guevara Linch, piccolo proprietario terriero con tendenze socialiste, ha dichiarato di aver insegnato al figlio 3 principi fondamentali come non rubare, non mentire e non aver paura. Il piccolo Ernesto a soli due anni si ammala di asma bronchiale, malattia che, nonostante le cure mediche, si trascinerà per tutta la vita. L' attività giovanile del Che è divisa fra studio, sport e viaggi .Questi ultimi furono esperienze importanti per Ernesto. Infatti, viaggiando il Che riesce a venire a contatto con le popolazioni più povere dell' America Latina. Assieme all' amico Alberto Granado ed a bordo della moto battezzata "Poderosa II", attraversa gran parte dell' America Latina, passando per Argentina, Venezuela, Colombia, Perù e Cile, e riuscendo a raggiungere addirittura gli Stati Uniti. Di ritorno dalla Bolivia, dove rimane colpito dalle numerose manifestazioni popolari di questo Paese, il Che riesce a conseguire la laurea in Medicina, argomentando una tesi sulle allergie. Successivamente visita il Guatemala dove, assieme ad un gruppo di Cubani, fonda il Movimento 26 Luglio. La svolta della sua vita fu senz' altro l' incontro con il rivoluzionario cubano Fidel Castro, che gli propone, in qualità di medico, di partecipare all' assalto dell' isola di Cuba. Il Che diviene uno dei principali protagonisti della liberazione di Cuba dalla dittatura di Batista e il suo motto "Hasta la victoria siempre" (sino alla vittoria siempre) lo aiuta sicuramente nella lotta, assieme alla sua inseparabile carabina, sull' isola cubana. Ma nonostante ciò Guevara non crede che la sua missione sia terminata e, dopo aver avuto qualche incarico nel Governo di Fidel Castro, decide di partire per il Congo. Le cose in Africa non girano per il verso giusto e ritorna in Sudamerica. Sarà la Bolivia l' ultima tappa del cammino di questo grande uomo. L' 8 Ottobre del 1967, infatti, il Che viene catturato, assieme ad alcuni compagni di guerriglia, dai soldati boliviani. La mattina seguente irrompe nella sua cella un sergente boliviano intento ad ucciderlo, che viene accolto dal Che con una frase che, tradotta in Italiano, si può rendere con un "Spara figlio di puttana, così facendo ucciderai solo un uomo". E così fu. Finisce la vita di Ernesto Che Guevara e nasce il mito del Che !! Sparsa la notizia della sua morte, il luogo dove viene esposto il suo corpo diventa immediatamente meta di pellegrinaggi, i muri si riempiono di frasi del genere "Il Che vive sempre" o "Il Che resterà sempre con noi". L' immagine del Che raffigurato con il basco con la stella ed il motto "Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza" diventano il simbolo di manifestazioni politiche e studentesche in tutto il Mondo. Nella stessa Cuba viene venerato come un eroe, tanto che Fidel ha fatto issare in suo onore una statua in Piazza della Rivoluzione, dove ogni anno, nell' anniversario della sua morte, si tengono manifestazioni per ricordare quest' uomo che ha saputo fare della lotta alla sopraffazione e dell' aiuto alle popolazioni meno abbienti gli unici scopi della sua travagliata vita. Ernesto Che Guevara: ci sono morti che non muoiono! |
Post n°173 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Post n°172 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da movimentomarco
Ultima lettera scritta da Ernesto Che Guevara ai suoi figli: |
Post n°171 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da movimentomarco
ho visto persone montarsi di spaccare il mondo e poi invece chiedere aiuto a papi.persone vantarsi di conquiste e lo si vede solo con un cell che o non suona o suona ed è papi o qulche amico ragazzi/e di esser troppi sicuri di se ma alla prima disavventura piangere.....dietro ad ogni cosa si nasconde un altra...percio' NON MENTITE AGLI ALTRI PERCHè GIA' STATE MENTENDO A VOI STESSI.....M.M |
Post n°170 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da movimentomarco
Va bene…stiamo registrando Umbe?…si, quando vuoi!…vai bello… |
Post n°169 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Post n°168 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Post n°167 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da movimentomarco
che questo natale sia per tutti noi un natale sincero.felice e pieno di pace,un natale che rimarra' nei nostri cuori per le cose brute, ma per le cose belle, ognuno di noi deve cercar di esser felice,anche perchè viviamo in un mondo dove la rabbia domina i nostri cuori,si dice" sorridi perchè chi ti ama vedendoti triste soffre e chi non ti stima ride per le tue disavventure",buon martedi' a tutti...ps ciao lulu' |
Post n°166 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da movimentomarco
la pena di morte cè chi la vorrebbe in ogni stato,cè chi la vorebbe annullare per sempre,,,,,contrari favorevoli che portano a una discussione infinita......cmq nessuno a parte DIO puo' togliere la vita ad un altro uomo ,nessun uomo o istituzione puo' decidere sulla vita degli altri. se ognuno di noi rispettasse l altro a volte le discussioni ce le risparmieremo |
Post n°165 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Post n°164 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Post n°163 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da movimentomarco
Ad un giovane che cominciava a lavorare nel suo giornale, il severo direttore di un quotidiano svizzero disse: «Quando scrive un articolo, si ricordi che ogni frase ha un soggetto, un predicato, un complemento oggetto e un punto; poi di nuovo un soggetto, un predicato, un complemento e un punto. Se qualche volta dovesse sentire il desiderio di adoperare un aggettivo, venga prima nel mio ufficio a chiedermi il permesso». La prima regola del giornalista deve dunque essere di scrivere con semplicità e chiarezza, evitando parole difficili che spaventano il lettore, frasi troppo lunghe che distraggono o annoiano, tante subordinate, eccesso di aggettivi e avverbi che ingarbuglino il discorso. Il dizionario della lingua italiana dello Zingarelli contiene 127 mila vocaboli. Alessandro Manzoni ha usato solo 8.949 parole per scrivere I promessi sposi, ma tutti quelli che l’hanno letto l’hanno capito. Possibile che per scrivere una notizia di poche righe non si riesca a trovare la forma giusta? Scrivere dunque per farsi capire. Ma da chi? Dal proprio lettore o ascoltatore, naturalmente. Ogni giornale, trasmissione radiofonica, conversazione o conferenza, ha un pubblico di diverso livello. Anche all’interno di uno stesso giornale, c’è differenza tra il lettore della cronaca nera e quello dei resoconti di borsa. Chi scrive sul giornale deve saperlo, rivolgendosi al suo lettore in modo adatto. Non c’è cioè un modo unico per scrivere sui giornali, un linguaggio universale per ogni tempo e occasione. Sta all’abilità del giornalista capire quando e come deve regolare il tono. |
Post n°162 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Post n°161 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da movimentomarco
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Inviato da: minsterr999
il 19/03/2009 alle 19:28
Inviato da: La_mOny88
il 28/05/2008 alle 12:11
Inviato da: lulu1811
il 12/04/2008 alle 07:06
Inviato da: sweet_stefy
il 04/04/2008 alle 20:53
Inviato da: lulu1811
il 17/03/2008 alle 06:42