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Capire cos'è la mafia

Post n°14 pubblicato il 22 Novembre 2010 da genserich
 
Tag: Mafia

Per mafia viene intesa qualsiasi organizzazione criminale complessa. Ma per me è qualcosa di + complesso: sì un'organizzazione criminale, ma è territoriale e profondamente interconnessa con la società. Qualcuno ha ipotizzato che la mafia in sicilia sia nata, ai tempi dei grandi latifondisti: costoro avevano degli intermediari con i quali gestivano le loro terre e i mezzadri. Questi intermediari erano molto temuti e potenti ed avevano dei tirapiedi che lavoravano per lui (i picciotti). Nel momento che con la riforma agraria il latifondismo decadeva, questi intermediari non hanno rinunciato al loro potere, continuando a chiedere il dovuto sotto forma di pizzo, e cominciando a darsi a traffici criminosi (contrabbando prima, droga poi).

La mafia per me ha origini + profonde: si origina quando si crea un vuoto nell'autorità civile. Il sud Italia per esempio, nel medioevo era una terra ricca e ambita. Fintanto i suoi dominatori erano Normanni e Svevi, questi s'interessavano all'amministrazione del territorio. Dagli Angioini in poi, invece, chi governava il mezzogiorno pensava solamente al potere, lasciando l'amministrazione locale a se stessa. In queste condizioni, in ogni paese o quartiere, una famiglia o un gruppo di persone diventava potente, arrivando adirittura a sostituirsi al potere civile. Una persona che cercava lavoro, poteva chiedere alla mafia, una donna tradita, poteva chiedere giustizia alla mafia, e così via. Quello che oggi è il pizzo, all'epoca probabilmente era una "tassa". Il pizzo inoltre serve ad evitare che altri si arricchiscano, acquisendo quindi potere, minacciando la leadership della famiglia dominante.

La famiglia dominante, la mafia, è interessata soprattutto al proprio potere e alla propria ricchezza. Ci tiene all'ordine della comunità, ma per tornaconto personale. Questo sistema di cose condiziona anche la mentalità della gente. E' lo stesso Falcone, mi pare, a dire che il siciliano è mafioso, ma attenzione, non perchè il siciliano è criminale, ma nel senso che la sua mentalità è figlia di quelle stesse situazioni che ha portato alla nascità della mafia. La mafia non nasce come una organizzazione criminale nel senso che noi diamo al termine: la mafia nasce per compensare un vuoto di autoritàcivile, anche se il gruppo a capo usa immediatamente metodi crimonosi per mantenere il primato. Adesso al sud c'è un potere civile, ma le vecchie famiglie mafiose rimangono. Semplicemente non vogliono rinunciare al loro potere e ai privilegi della loro condizione per andare a lavorare. Non hanno quasi + compiti di giustizia presso la popolazione, continuano a chiedere il pizzo e si sono evolute  in organizzazioni criminali nel senso moderno del termine.

La mafia viene vista in un alone di romanticismo, specialmente all'estero. Uomini d'onore, che vivono con un codice d'onore, che applicano la giustizia, uccidendo per vendetta. Vengono visti come uomini di carattere quando non sono altro che degli scansafatiche, vigliacchi che si sentono forti solo perchè fanno parte di un'organizzazione, che tramite il pizzo vivono del lavoro altrui.

Ho accennato alla mentalità mafiosa. Posso solo parlare per esperienze personali, avendo un ramo della famiglia originaria del nord della Germania e uno originario del sud Italia, stando attenti ai particolari, una certa differenza di mentalità in senso mafioso la si percepisce, che alle volte non è nemmeno negativa (dire mentalità non vuol dire che tutti la pensano in un modo, ma che una buona parte di popolazione tende a pensarla a quel modo). Ripeto mafioso non vuol dire criminale: la mentalità mafiosa nasce laddove non è esistite un potere civile, quindi il singolo non è abituato a riconoscere dei valori superiori. Dare ragione ad un amico o a un famigliare quando sappiamo che ha torto per me è un atteggiamento mafioso, perchè nego dei principi morali superiori, con i quali giudico le azioni degli uomini a prescindere del loro legame che hanno con me. (diverso è lo "spezzare una lancia" nei confronti di un amico: ne riconosco il torto ma lo difendo come persona). Io difendo te affinchè tu difenda me è da mafiosi. Il difendere un qualcosa a cui appartieni a prescindere è da mafiosi (la propria famiglia, il proprio territorio, la propria religione).  Il considerare il lavoro come qualcosa di disonorevole, o pensare che certi mestieri danno + dignità rispetto ad altri è da mafiosi (il mafioso si da al crimine appunto perchè non ha voglia di lavorare, perchè considera il lavoro disonorevole). Le grandi nazioni (USA, Giappone, Germania... sono fondate sulla cultura del lavoro).  

 

 
 
 
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