A R T E

Molto bella,c'è sempre l' individuo che non si amalgama,che sta un po' in disparte,che ha bisogno di stare da solo

Belli i ragazzini in secondo piano, sotto l' acqua che per loro e' veramente un sogno!

Molto strana questa foto... Al protagonista in 1°piano sembra che i giochi d'acqua non piacciano, vorrebbe andare altrove, è combattuto... Interessante, sia individualmente che socialmente. Lui non trova la sua soluzione e finchè non la trova non sta bene.

:) Beh quell'espressione che tu interpreti come tormento interiore io lo interpreto semplicemente col fatto che aveva il sole in faccia (notare la direzione della luce) e quindi per forza di cose non riusciva a tenere gli occhi perfettamente aperti e ha aggrottato un po' le sopracciglia. Bellissimo scatto, ma non penso che dietro questo ragazzino si celi il romanzo del secolo.

Pietro :pppp

E' di spalle e sul bordo perchè è vestito e non vuole vedere che i più grandi fanno il bagno e si divertono..

Ragazzino serio e consapevole, con belle scarpe, ben vestito, che si tiene sufficientemente alla larga dagli altri che giocano nell'acqua seminudi. Non conosco molto bene Engel, questa foto ha una storia ben raccontata. Ma esiste qualcuno che faccia intense descrizioni di quello che succede oggi, usando la leggerezza anche per le storie, come per le tragedie, dell'oggi? Qualcuno le cui foto saranno delle icone anche fra 60 anni?

Bella domanda, ...personalmente.dubito un po' che oggi sia possibile creare icone per i posteri, sia per l'enorme quantità di immagini prodotte tra le quali può essere difficile individuare quella giusta, sia perchè è mutato l'approccio del fotografo al soggetto. Manca la vera curiosità, la spinta che ti fa andare oltre a ciò che vedi in quel momento. Forse non è nemmeno mancanza di cultura, ma solo una diversa sensibilità e la perdita di quella leggerezza cui alludi e che a molte persone manca completamente

E io credo che invece ce ne siano, e non alludo a cose eclatanti o drammatiche. Ma anche si: lo sbarco in Normandia di Capa è drammatico . Fra le tante immagini devono essercene pure di vibranti al punto giusto. Chi è che ci aiuta a coglierle? Quali sono i filtri che una foto valida deve attraversare per giungere a noi, ops, a me?

Ma lo sbarco di Capa risale ad oltre settant'anni fa. Oggi non mancano certo le situazioni drammatiche ,( penso al terremoto in Nepal) manca un po' la capacità di comunicare e di recepire quella vibrazione...

Una volta quelle foto erano su Life, ad esempio. Adesso vedo su Internazionale dei bei portfolios, sono già ben selezionate, ma vorrei un magazine di giornalismo / foto giornalismo, con scelte di qualità. Mario Calabresi sarebbe uno sensibile a questo forse...

Riviste serie c'erano, poi fallivano.. e tanti saluti.

gia', ho letto vari libri...Tante storie di vita, sono quelle che ci racconta Mario Calabresi, storie di gente di ogni tipo che è caduta e si è rialzata, con più o meno fatica, con tanto coraggio....

"Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi." Questo l'hai letto? ;) bacio tesoro...