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Bologna, tassa sui clochard

Post n°4218 pubblicato il 22 Settembre 2014 da manu78_it

Foto : La Stampa

La stampa :Gli homeless di Bologna pagheranno un euro a notte per un letto in un dormitorio pubblico, una decisione che l’assessorato al welfare definisce «un modo per responsabilizzare gli ospiti, una scelta simbolica ed educativa». Una cifra simbolica, che non verrà richiesta a chi non può permetterselo (chi riceve una pensione, per esempio), ma che sta provocando malumori fra i diretti interessati e le associazioni che cercano di tutelarli. Come «Piazza Grande», storica organizzazione bolognese che stampa da vent’anni il giornale omonimo, prima esperienza in Italia di periodico dedicato ai problemi dei senzacasa, realizzato grazie al loro impegno diretto: «C’è grande perplessità fra le persone che vivono in strada rispetto a questa decisione del Comune, perché dover pagare anche solo un euro viene vissuto come un’ingiustizia - spiega Simone Cipria, responsabile progetti dell’associazione -. Noi siamo contrari da sempre al dormitorio: ci sono studi internazionali che ne dimostrano la dannosità in quanto inducono alla cronicità. È una misura tampone, non una struttura che produce benessere». Eppure ai servizi sociali ci credono, sottolineano che il sistema è già stato sperimentato la scorsa primavera al «Rifugio notturno della solidarietà», e difendono la scelta come «un modo per dare alle persone la possibilità di ripartire e contribuire a rendere migliore il posto in cui vivono». Da Piazza Grande però osservano che sarebbe stato meglio cercare altre forme di coinvolgimento: «Perché partire da un contributo in denaro, sia pur minimo, quando invece si sarebbero potute creare altre forme di partecipazione? - dice il responsabile - Chiediamo piuttosto ai senzatetto come vivono questo tipo di struttura e come vorrebbero migliorarla, e troviamo altri modi per coinvolgerli in maniera attiva».

Ciao : Rospo_Brianzolo ....Quanto pensano di incassare con questa trovata?...non concordo con chi dice che i dormitori sono dannosi e che creano cronicità, assolutamente non sono concorde.....Sono d'accordo quando si dice che sarebbero da trovare soluzioni alternative e coinvolgere queste persone diversamente, ma il problema non parte da "dormitorio a pagamento" sì- no, ma da ben altro.........è troppo lungo da spiegare, ma determinate questioni, a mio avviso, vengono trattate con troppa superficialità, nascondendosi dietro un dito.

 
Rispondi al commento:
Diaspro25
Diaspro25 il 23/09/14 alle 20:28 via WEB
Secondo me è una bufala, mi sembra assurda una notizia del genere... e comunque, Samuele_bandi, sono costretta a darti ragione su quanto affermi (purtroppo). Faccio la volontaria in una mensa per i poveri da molti anni, ho a che fare direttamente con i senzatetto e, ahimè, i padri separati che fruiscono del servizio (assolutamente gratuito)sono in aumento, così come gli italiani hanno superato gli extracomunitari. Triste realtà che mi fa intravedere uno scenario ancor più tragico, se andiamo avanti di questo passo
 
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