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25 aprile 1945: cosa è rimasto della Liberazione d’Italia?

Post n°6089 pubblicato il 24 Aprile 2017 da manu78_it

 25 aprile 1945 l’Italia viene liberata dal regime nazifascista. Il C.L.N.A.I. dichiara, nello stesso giorno, di assumere i poteri civile e militai anche al Nord.Celebre è l’annuncio fatto alla radio da Sandro Pertini, che proclama lo sciopero generale.“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista. Per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine.Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire...

Gia' abbiamo superato situazioni in bilico, tra la vita e la morte, come le guerre e l dittatura.. ma siamo ancora qui..Forse il 25 aprile, questa Festa  Della Liberazione  puo' insegnarci davvero essere uniti e liberi, a diventare un popolo che crede in se stesso...

 
Rispondi al commento:
marcoste_it
marcoste_it il 24/04/17 alle 11:01 via WEB
La chiamiamo “Festa della Liberazione”, ma sarebbe più corretto chiamarla “Commemorazione della nostra Libertà”, nel rispetto dei tanti che sono morti per darci la libertà, dei tanti che sono morti per regalarci un sogno che si chiamava Italia. Dalle ceneri della guerra, nacque la Repubblica Italiana ed un nuovo Stato, una rinata Patria, quella che ancora oggi, nel 2010, salutiamo ad ogni sventolare del Tricolore. Eppure, siamo degni del sacrificio fatto da quegli uomini? Mi sento di rispondere no alla domanda. Abbiamo una terra bellissima, che il resto del Mondo ci invidia, ma non la valorizziamo, anzi, la svendiamo al miglior offerente. Di quel sogno che era l’Italia, cosa è rimasto? Non c’è giorno in cui non mi venga da chiedere cosa pensasse chi, ragazzo come tanti, con molta voglia di vivere e molti desideri in corpo, si ritrovasse a combattere in Russia, o a El Alamein o a Milano e vedesse cadere affianco a sé amici cari e commilitoni… E’ vero li ricordiamo con belle canzoni e gli dedichiamo almeno qualche ora nel corso dell’anno, ma è questo che davvero volevano? Se fossimo noi a combattere e morire, adesso, per la Patria, per cosa lo faremmo? O meglio, saremmo disposti a farlo? Da quello che si vede in giro e da quello che si sente ogni dì, non credo che ci sarebbero uomini disposti a tanto, oggigiorno.
 
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