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Post n°49 pubblicato il 06 Novembre 2009 da gianfy2000
Il Consiglio comunale previsto per il 16 novembre prossimo sul progetto della filovia Pescara-Montesilvano deve essere l’occasione per chiarire in modo definitivo la questione legata alle presunte multe milionarie che si paventano strumentalmente ogni qualvolta si prospetta una proposta alternativa al passaggio del filobus sulla strada-parco. Sappiamo che il finanziamento è legato all’infrastruttura, cioè all’elettrificazione del percorso, per cui lo spostamento non può essere equiparato ad una rescissione del contratto bensì ad una semplice rivisitazione dell’accordo contrattuale tra GTM e Balfour Beatty. Detto questo riteniamo che il dibattito che si sta svolgendo in questi giorni sull’eventuale spostamento della filovia dal percorso della strada parco su altri tracciati costituisca una importante occasione di riflessione su una visione complessiva della mobilità urbana e extraurbana. Una riflessione ancor più necessaria se si pensa che un’idea come quella originaria (1992) di un tracciato filoviario di circa 28 Km tra Silvi Marina Pescara e Francavilla al Mare (in sede dedicata e con sistemi tecnologicamente avanzati) per garantire la mobilità rapida di massa all’interno della vasta area metropolitana si sia ridotta ad un’opera di 8,17 Km. di cui 4,8 in sede riservata sulla cosiddetta Strada Parco. Dalla delibera CIPE del 2002 già si evince che il finanziamento dell’infrastruttura è legato alla sua funzionalità a prescindere da eventuali prosecuzioni. Da allora si è accumulato un enorme ritardo e una incredibile confusione dovuta ad una politica che da anni tiene conto piuttosto di logiche spartitorie e lotte intestine, che improvvisa invece di programmare. Inoltre la mancanza di trasparenza e di partecipazione, prima e dopo l’appalto, da parte delle istituzioni e la poca e insufficiente informazione riguardante la tipologia del mezzo di trasporto scelto non hanno permesso un confronto sereno e costruttivo tra i cittadini e i vari portatori d’interesse generale e localistico, entrambi legittimi. Oggi abbiamo la possibilità di considerare altre valide alternative al passaggio del Philéas sulla strada parco, come la proposta dell’Associazione Strada Parco di utilizzare il tracciato che va da Cappelle alla Tiburtina (grazie all’imminente collegamento tra via Caravaggio e via Ferrari) o la suggestiva proposta di Maurizio Acerbo di pedonalizzare la riviera nord e utilizzarla per il passaggio della filovia, il che risolverebbe una volta per tutte il problema dell’assalto delle auto nella stagione estiva e ridarebbe dignità all’area di maggior pregio di Pescara e Montesilvano. Entrambe queste proposte offrono il vantaggio di evitare il ripristino dell’antica divisione in due delle città come ai tempi della ferrovia, di non avere problemi legati all’incrocio con altre strade (evitando quindi semafori più o meno intelligenti e improbabili sottopassi), di consentire effettivamente il collegamento dell’intera area urbana e extra-urbana (come previsto nell’idea originaria del progetto), di salvaguardare la strada parco che nel tempo si è trasformato in uno spazio insostituibile di mobilità ecologica (pedonale e ciclabile), di ricreazione e socializzazione. |
Post n°48 pubblicato il 06 Novembre 2009 da gianfy2000
Premio Borsellino. Nodari:«atteggiamento fascista contro la manifestazione» PESCARA. Arriva oggi alla giornata di chiusura il Premio Borsellino, contraddistinto quest’anno da aspre polemiche.
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Post n°47 pubblicato il 06 Novembre 2009 da gianfy2000
Si tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale |
Post n°46 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da gianfy2000
In Italia forse sarà possibile eliminare lo scandalo del CIP 6 (7%) dalle ns bollette elettriche, basta andare sul sito http://www.dirittoalfuturo.it |
Post n°45 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da gianfy2000
Ieri 7 ottobre 2007 dopo una consulta estenuante, la Corte Costituzionale ha bocciato il disegno di legge cosiddetto Lodo Alfano (dal nome del ministro di grazia e giustizia). Tale disegno di legge prevedeva l'immunità per le 4 più alte cariche dello stato: il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Presidente del Senato ed il Presidente della Camera. Cui prodest? L'articolo 3 della ns Costituzione sancisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Così dovrebbe essere in un paese occidentale e democratico o no? O ci sono cittadini un pò meno uguali? E' da imitare l'esempio del Presidente della Camera che ha rinunciato all'immunità parlamentare per un contenzioso.. La decisione dei giudici va rispettata, anche se può non essere gradita. |
Inviato da: elbirah
il 15/11/2009 alle 00:01
Inviato da: gianfy2000
il 08/04/2009 alle 22:57
Inviato da: rigitans
il 24/03/2009 alle 16:05
Inviato da: gianfy2000
il 07/01/2009 alle 12:23
Inviato da: gianfy2000
il 06/01/2009 alle 01:00