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GINO CAVALLONE
 

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anniversario

Post n°93 pubblicato il 06 Ottobre 2014 da ginocavallone

25 anni insieme,intrecciando incomprensioni a passione,

portando avanti serenamente la propria unione,

sia come sia, oggi si riconferma l’amore,

un giuramento promesso al signore.

 

Rivisitare oggi,il tragitto percorso,

ricordare oggi,che c’è strada da fare,

pronti ad  essere di soccorso.

 

Adesso è tempo di gioire con i frutti del nostro amore,

con chi è presente in questo cammino,

con chi ci portiamo stretti nel cuore.

 

 È ora di rinnovare la promessa data,

in questo giorno speciale,lo scopo è,

portarla a quando sarà raddoppiata.           

 

 
 
 

Michela

Post n°92 pubblicato il 01 Settembre 2014 da ginocavallone

cadenze artificiali

tagliano il passo a sviluppi naturali,

accordi intonati su frequenze esistenziali

che si poggiano su valori reali.

 

Note che si intrecciano tra la confusione,

ma che delineano la strada della passione,

armonie che si fortificano nel cuore,

consolidando pensiero e umore.

 

È un tempo che scorre delineato       

con un occhio al futuro ed un tuffo nel passato,

sono spartiti che risuonano in mente,

valorizzando quel passato nel tempo presente.

 

Michela,la vita tesse la sua ragnatela,

nella quale ci si muove con cautela,

con lo spirito di fare le proprie scelte,

giuste o sbagliate,il tempo ne decide le svolte. 

 

Vivi questa vita,anche se c’è crisi,

con naturale semplicità,abbonda coi sorrisi,

perché in quest’arco temporale,

conta solo la coscienza,a finale.

 

Pace,amore e fiori nei cannoni,

ideali che ti danno vibrazioni

che viviamo con te questa sera,

festeggiando in questa magica atmosfera.

 

 
 
 

MARINELLA

Post n°91 pubblicato il 08 Luglio 2014 da ginocavallone

 

 

“va tutto bene”,

ci hai lasciati con queste parole,

perché la tua mente era già proiettata in un’altra dimensione.

“va tutto bene”,

perché sia fatta la tua volontà Signore,

nonostante il legame terreno fosse tanto forte,

c’era un lungo sentiero fiorito da percorrere,

lungo il quale la tua voce intonava suoni soavi e allietava quelli che lo percorrevano insieme.

 

In realtà,non va bene per niente,

ci manca la tua presenza,ci manca il tuo sorriso,

ci conforta solo il pensiero di immaginarlo,

di percepire le vibrazioni del tuo cuore battere,

oggi lo si avverte più forte,

perché sono tanti cuori collegati sulla stessa frequenza emotiva,

anche perché il tempo ha amplificato la consapevolezza di non averti in mezzo a noi fisicamente.

 

Ci conforta,

averti stimata per la nobiltà d’animo e per quella amicizia che non avrà mai fine,

che ci vedrà eternamente legati.

 

 

 

 

 

Per Dello Russo Maria “Marinella” Torre del Greco(NA) 2/6/75-Ospedaletto d’Alpinolo  22/6/2013

 
 
 

CHIARI E PULITI

Post n°90 pubblicato il 08 Giugno 2014 da ginocavallone

Non serve esser ben vestiti, ne avere titoli garantiti, non basta studiare la parte, ne fare il gioco delle tre carte. Furbizia ed inganno pagano al momento, sulla faccia v’è però un sorriso spento, la coscienza emana un cattivo umore, perché non si concilia col cuore. Essere chiari e puliti è nobiltà d’animo, riposare con la coscienza a posto, guardare negli occhi il prossimo, senza tenergli nulla di nascosto. È agire sempre e ovunque in buona fede, consapevoli che l’operato si vede, è ragionare con saggezza e cuore, mettersi a disposizione,da vero signore.

 
 
 

sbuffa

Post n°89 pubblicato il 31 Maggio 2014 da ginocavallone

aleggia sulla città,una voglia intensa di libertà, non è evidente,non si manifesta,non si pronuncia, ma nelle menti il concetto brucia, una bomba ad orologeria che aspetta un cenno per il via, la gente è stufa,la vedi che sbuffa, questa situazione ha fatto la muffa, l’ennesima truffa di chi si abbuffa. è una mela matura bloccata sul ramo, che aspetta impaziente chi porge la mano, si annusa un forte odore di bruciato, anche se un incendio ancor non c’è stato.

 
 
 

libertà ( S.Rosso)

Post n°88 pubblicato il 05 Maggio 2014 da ginocavallone

Libertà
Tutta curva e stanca
Quando passi non ti riconosco più
Libertà
Hai la faccia stanca
E i miei sogni li hai lasciati dentro a un bar
O all'osteria sbocciati all'ombra del frascati
Con quelli nati con la mamma e con papà
Libertà
Son più di vent'anni
Che nei panni di straccione me ne vo
E coi ragazzi come me solo questioni
Mentre i capoccia dividevano i milioni
Libertà
Io ti ho dato tutto
Anche i testi e la mia voglia di cantar
Pensare che volevo fare il violinista
E mi ritrovo a far canzoni da estremista
Libertà
M'hai fregato bene
E coi testi di me stesso eccomi qua
E con la scusa della crisi e del consumo
Qui ci amministrano le nascite ed il fumo
Libertà
T'ho voluto bene
Ed insieme a te volò la bella età
Ma poi ti dissi : Amica sei condizionata
Da quella volta bella mia ti sei negata
Libertà
Come sei invecchiata
Quando passi non ti riconosco più
Libertà come sei cambiata
Quasi quasi penso che non eri tu.

 
 
 

il cerchio della vita

Post n°87 pubblicato il 16 Marzo 2014 da ginocavallone

I

 

Il cerchio della vita si apre con l’amore,

ne è linfa naturale,il filo conduttore,

un cordone che si lega al cuore

che non si spezza neanche se si muore.

 

 

 
 
 

Lucio

Post n°86 pubblicato il 02 Marzo 2014 da ginocavallone


Il mare,la luna,le stelle,l’infinito,
spazzi immensi in cui sei inserito,
una canzone,un quadro,un musical,una poesia,
ti sei destreggiato con armoniosa fantasia.

Umiltà,semplicità,curiosità e cultura le parole per te,
sei stato generoso con tutti senza farti Perché,
disponibile a tendere la mano,senza pensare a chi la chiedesse,...
perché credevi nell’uomo,non guardando che volto avesse.

Pregiudizi,dicerie,etichette,non sono una sorpresa,
in questo stile di vita trovano facile presa,
non certo si può piacere a tutti in ogni senso,
nessuno può mettere in dubbio il tuo valore immenso.

La tua vita non finisce per un capriccio del cuore,
vola alta,si amplifica in una galassia maggiore,
per noi terreni dal cuore infranto,
rimane la tua voce a rinfrancarci dal pianto.

 
 
 

siamo fatti così

Post n°85 pubblicato il 23 Gennaio 2014 da ginocavallone

Quanta carne che c’è, da mangiare

ma non ci sappiamo saziare

noi vogliamo quella

che non si può comprare.

 

Non ci sappiamo accontentare

vogliamo sempre qualcosa di più

perché del nostro vicino

è sempre più verde il giardino.

 

Siamo sempre in cerca

in questa enorme barca

del posto in prima fila

per giungere primi a riva.

 

E un modo di fare

che non ci va di cambiare

perché ci piace pensare

che cosi deve andare.

 

quanto abbiamo ci basta

ma non in maniera giusta

vogliamo spesso un resto

solo per il gusto.

 

Non sappiamo più aspettare

cerchiamo sempre qualcosa di più

Siamo fatti cosi,nella nostra esistenza.

 

 

 

 
 
 

Un filo rosso

Post n°84 pubblicato il 19 Gennaio 2014 da ginocavallone

(M. Ferradini)

E adesso dove andrai
con le tue bianche ali,
dove ti poserai
un altro cielo volerai
ma corre il tempo
anche per te,
soltanto ieri
giocavi insieme a me.

C'è un filo rosso fra noi
che non si spezzerà mai;
nati dagli stessi fianchi
confusi e tremanti,
un filo rosso tra noi
sono radici che mai
si scioglieranno nei giorni
che vivrò e vivrai.

E adesso che farò
di questa tua stanza vuota,
io la conquisterò
riempiendola di ogni cosa… ma
dispetti, liti… e gelosie… sono svaniti,
lasciando nostalgie.

C'è un filo rosso fra noi,
che sa ogni cosa di noi
che non abbiamo bisogno
di parole per capirci;
respiro dentro di te,
tu scorri dentro di me,
non sarà mai lontananza
la distanza che mi separa da te
che ora lasci questa casa.

Non ci lasceremo mai.

C'è un filo rosso fra noi,
che non si spezzerà mai
è un senso di appartenenza,
l'essenza di noi.

 
 
 

la ballata dei Sanguisuga

Post n°83 pubblicato il 26 Dicembre 2013 da ginocavallone

Avanzano piano a passo di tartaruga,

questa la ballata dei sanguisuga,

sanno di mentire,ma chi se ne frega,

hanno furbizia di volpe astuta,

il loro motto,aiutati che Dio ti aiuta,

si nutrono una volta per anni,

seminano per gestire la cosa pubblica,

ti danno una mano,in cambio di cento volte il valore reale.

 

Ci sanno ipnotizzare come incantatori di serpenti,

sono pozzi di saggezza,hanno soluzioni facili,

i loro discorsi non fanno una piega,ma risolvono poco o niente,nel gioco di potere dimenticano in fretta la loro appartenenza,i loro ideali,

tra loro litigano,si sputano,poi scherzano,si addormentano,così che prendendoci per il culo,ci fregano,quello che gli è chiaro e presente,il tornaconto consistente,come sacrificio alla patria.

 

 

 
 
 

Compleanno (Stefano Rosso)

Post n°82 pubblicato il 03 Dicembre 2013 da ginocavallone

Potevo stare là
E invece presi quella decisione
Sapevo tutto già
E fu il coraggio forse fu ambizione
E con gli amici adesso a casa mia
Si parla spesso di filosofia.

Potevo stare là
Su gli occhi di ragazze innamorate
E dentro il cuore di
Quel pazzo rubacuori di mio padre
E quella notte lui non saprà mai
Col vino dell'amore l'ubriacai.

E il 7 di dicembre stavo là
"E' nato!"
Il fiocco azzurro sul portone
Io invece in culla giù in maternità
Sentivo d'aver preso già il bidone.

Potevo stare là
Dove le stelle sono solo stelle
E invece sono qua
E vedo quelle tutte quelle belle
Possibile che non ricordo più
Quello che è stato, quello che fu.

E il 7 di dicembre eccomi qua
Ma non è quello di vent'anni fa
Di quando in culla giù in maternità
Sentivo "C'è qualcosa che non va...".

E adesso qui con te
Ho tanta voglia di fare all'amore
Ti stringo forte a me
E sento che mi batte forte il cuore
E forse è perchè t'amo o chi lo sa
Forse è la voglia di tornare là

 
 
 

Mia madre parla a raffica( E.de Angelis)

Post n°81 pubblicato il 01 Novembre 2013 da ginocavallone

Mia madre parla a raffica è come una città

Mi spara dentro l’anima non ha tranquillità

Io intanto guardo il traffico e conto le persone

Faccio finta di niente ma mi scappa una canzone

Per tutte le ragazze che stasera vogliono ballare

E in cambio della luna si farebbero baciare

Fortuna che è arrivata un’altra primavera

Ce l’hanno nei capelli come fosse una bandiera

E salto a piedi nudi nella notte

Per controllare quello che non va

La luna è al mare e le stelle sono tutte

Addormentate sopra la città

Niente musica stasera

Ma domani cambierà…

Da molto tempo ho in mente una canzone

Che sia di tutti non soltanto mia

Che abbia un coltello in tasca e ti colpisca al cuore

Da non poterla più mandare via…

Mia madre guarda i fulmini gli occhi fuori dalla testa

Poi dice: Come fai a cantare in mezzo alla tempesta?

Io dico: Una canzone è un po’ come la vita

Ti tocca starle dietro fino a che non è finita

E la senti ad occhi chiusi nella notte

E hai dentro qualche cosa che non va

La luna non funziona le stelle sono rotte

Non c’è nessuno in tutta la città

Niente musica stasera

Ma domani cambierà…

Da molto tempo ho in mente una canzone

Che sia di tutti non soltanto mia

Che abbia un coltello in tasca e ti colpisca al cuore

Da non poterla più mandare via…

 
 
 

il sogno di volare

Post n°80 pubblicato il 14 Ottobre 2013 da ginocavallone

 

Andrea Buffa – Il sogno di volare

Da giovane avevo un sogno, volare come un uccello
Ma adesso che schiaccio l’aria, col mio peso non mi pare bello
Io volo come un mattone, come un sasso, una chiave inglese
Volare senza le ali, è un problema mi sembra palese
Volare senza le ali, è un problema mi sembra palese

E questa mattina alle sei, con il buio ed un vento gelato
Sfrecciavo con il mio ciao, sembravo un ghiacciolo impazzito
Non volevo far tardi, col capo che rompe i maroni
Ci paga tre euro e settanta, all’ora se stiamo buoni
Ci paga tre euro e settanta, all’ora se stiamo buoni

Cosi Fatima e Mohamed Roberto, stamane non ho salutato
Ieri sera ero davvero stanco, però un poco abbiamo giocato
Poi li ho guardati dormire, per un’ora coprendo la luce
han sorriso per tutto il tempo questa vita ancora gli piace
han sorriso per tutto il tempo questa vita ancora gli piace

E volo che volo lento
dal sesto giù al primo piano
e ho paura che mai più potrò
dire a mia moglie quanto la amo
quanto mi piace quando i capelli
raccoglie assieme sopra la nuca
che io il canto dell’universo
lo sento quando la vedo svestita..

E c’è qualcosa che non mi torna nel poco tempo che mi rimane
che fine ha fatto quel bel ragazzo, che una mattina ha preso il mare
Sopra una zattera assieme ad altri cento, per non morire di guerra o di fame

 
 
 

una serata in rima

Post n°79 pubblicato il 28 Settembre 2013 da ginocavallone

 

La nostra prima volta

è stata tragica.

Me lo ricordo bene,

era domenica.

In quella mia 600 prenuragica

Una serata in rima

quasi magica.

L’avevamo già fatto

con la fantasia

programmato carezze

abbracci teneri

magari con un fondo di malinconia

roba da canzonette

roba da hit parade.

Diglielo tu Maria

come si butta via

il più bel sogno inedito

della tua fantasia.

Diglielo tu Maria

che non si fa poesia

e che i momenti magici

son tutti una bugia.

Liberaci dal male

liberiamoci

è il momento dei ruoli

analizziamoci.

Non mettiamoci fretta

rilassiamoci

guardiamoci un momento

accarezziamoci.

Ma quando mi dicesti

"Non ancora, dai

aspetta un po’ ti prego"

io pensai

a questo punto Rosa

avrebbe detto si

tra gemiti e lamenti

avrebbe detto si.

Diglielo tu Maria…

Il primo della classe

sale in cattedra

dicesti " Mi fa male"

dissi "E’ logico".

Volevo pure dirti

"Poi ti piacerà"

ma questo per fortuna

te lo risparmiai.

Bistecche, giornaletti

l’università

mi hanno reso la vita

un po’ facile.

Il sangue ce l’ho buono

cosa vuoi di più

Lei nonostante tutto mi sorriderà.

Diglielo tu, Maria…

 

 
 
 

il cerchio della vita

Post n°78 pubblicato il 08 Settembre 2013 da ginocavallone

Il cerchio della vita si apre con l’amore,

ne è linfa naturale,il filo conduttore,

un cordone che si lega al cuore

che non si spezza neanche se si muore.

 

 
 
 

Maria Teresa

Post n°77 pubblicato il 23 Agosto 2013 da ginocavallone

 

Quando si apre il sipario,bisogna recitare un copione a sorpresa,

cosi è la vita,cara MariaTeresa,

interpretare un ruolo con orgoglio e dignità,

in quanto non esiste una seconda possibilità,

sapersi districare tra le varie scene,dandogli il peso che conviene,

muovendosi a tempo,in riferimento,al singolo momento.

 

Conciliare il proprio ruolo alla compagnia,è una gran cosa,

anche se i risultati ti portano ad essere un tantino scontrosa,

questo è il prezzo che bisogna pagare,

quando gelosia,testardaggine e diffidenza fai sopraffare.

 

Chi ti conosce ti sa amare,perché sei una persona speciale,

col tuo buon gusto riesci a districarti in modo geniale,

alla fine coinvolgi tutti col tuo modo di fare,

perché sai conquistarti e coccolarti,le persone care.

 

 Nella commedia, la soddisfazione più grossa,

è quando gli applausi entrano nelle ossa,

vuol dire che si è recitato un ruolo perfetto,

questo ti auguriamo,MariaTeresa,con affetto.       

 

 

 

 

 
 
 

il sogno di volare.

Post n°76 pubblicato il 12 Agosto 2013 da ginocavallone

Andrea Buffa: il sogno di volare. La rivelazione del cantautorato italiano

Andrea Buffa Il sogno di volareCi sono album che vanno oltre il normale schema asettico di un CD e una custodia di plastica. Album fatti di emozioni che scaturiscono da un bisogno di scrivere reale e capaci di rapirti sin dal primo ascolto.
E allora… a quel punto… è necessario scoprire lentamente ciò che si cela fra le tracce impresse su quel disco di silicio, cogliendone ogni particolare.. ogni sfumatura.

È questo il caso de Il sogno di volare, un album che ci ha rapito ed emozionato a tal punto, da metterci quasi in difficoltà. Una difficoltà positiva, intendiamoci. Perché quando ci si trova a recensire qualcosa di veramente bello, è sempre difficile rendere con le parole quelle emozioni che la musica suscita. E scrivere una normale recensione, con elenchi di canzoni e descrizioni tecniche, per questo album sarebbe stato davvero un errore.

Il sogno di volare, infatti, è qualcosa che va ben oltre la semplice composizione musicale. Andrea Buffa, Sonia Cenceschi e Gabriele Buffa (sono loro tre gli artefici di questa piccola opera d’arte) ci guidano per mano in un mondo fatto di morbidi arpeggi, parole e fisarmoniche incalzanti. Metriche capaci di disegnare nell’aria i contorni di un teatro, in cui ogni canzone si esibisce in un piccolo spettacolo.

Ed è proprio su questo palco fatto di note e parole che si susseguono le storie cantate da Andrea Buffa: un artista dalla voce Andrea Buffaavvolgente e capace di scrivere testi caratterizzati da un grande rispetto per le parole, dove ogni frase si trova al suo posto senza mai strafare. Una dimensione intima e profonda, che ricorda il cantautorato di un tempo… di quello che ormai sembra essersi perso lo stampo.

E non c’è certo da stupirsi se un grande scrittore come Carlo Lucarelli ha scelto come “colonna sonora” e titolo del suo prossimo libro, proprio una sua canzone. Stiamo parlando de Il sogno di volare, brano che rappresenta anche la title track dell’album. Lo stesso Lucarelli definisce questa canzone come “una delle canzoni con il testo narrativamente più bello che abbia mai sentito”. E, onestamente, anche secondo noi era davvero da tempo che non si sentiva un cantautore partorire dei testi così.

In particolare Il sogno di volare inizia lentamente, con un arpeggio appena pizzicato, e narra la storia di un giovane operaio extracomunitario. Tutto si svolge nell’arco di pochi istanti, quegli istanti in cui il giovane realizza il suo sogno di volare, ma cadendo da un’impalcatura al sesto piano. “Da giovane avevo un sogno, volare come un uccello; ma adesso che schiaccio l’aria col mio peso non mi pare bello. Io volo come un mattone, come un sasso, una chiave inglese; volare senza le ali è un problema, mi sembra palese”.

Uno spaccato di quella realtà che su troppi cantieri spesso viene taciuta e che nelle parole di Andrea Buffa ripercorre la vita di un uomo che a trent’anni vola incontro alla morte.

A riguardo ci piace citare una parte di un’intervista rilasciata da Buffa al sito Storiedilibri.it, in cui l’autore spiega le origini di questo brano. “E’ una canzone che ha avuto una genesi piuttosto lunga. Dentro di me ribolliva la questione delle morti sul lavoro: una ingiustificabile tragedia che macchia il nostro paese. Mentre, da cittadino, riflettevo su questa cosa, forse per guardarla un po’ da fuori, ho iniziato a scrivere. La canzone si è composta una frase per volta, risultato di tanti pensieri e tante domande e, mentre Andrea Buffa e Gabriele Buffa livescrivevo, si è arricchita di un tema drammaticamente contiguo: quello dell’immigrazione.

E continua dicendo: “Vediamo se riesco a spiegarmi: non volevo scrivere una canzone sull’immigrazione e sugli incidenti sul lavoro, avevo bisogno di esprimere come mi facevano sentire queste cose. Per farlo ho scritto una canzone, che è una storia, che ha anche una piccola radice di esperienza vissuta personalmente. È una canzone piuttosto centrale nel nostro repertorio, anche perché tocca questioni centrali nel nostro percorso di esseri umani, ed è diventata una delle storie principali del nostro spettacolo teatrale Come Api”.

L’intervista prosegue con altre domande interessanti, sia ad Andrea che agli altri componenti del gruppo (Sonia Cenceschi e Gabriele Buffa). Vi consigliamo vivamente di leggerla per conoscerli meglio :-)

Insieme a Il sogno di volare troviamo nell’album altre otto canzoni, tutte con una storia ed un’emozione da raccontare. Ci piacerebbe scrivervi di tutte un po’, ma forse riusciremmo solo marginalmente a trasmettervi le emozioni che testi e musiche riescono a suscitarci. Un’eccezione, però, la vogliamo fare per due brani. La Pazzia e Non so davvero, che insieme a Il sogno di volare sono un po’ i nostri pezzi preferiti.

Di La Pazzia, oltre ad un testo stupendo, ci ha colpito la sua costruzione musicale. Chiudendo gli occhi, sembra davvero di essere in un teatro. A noi piace immaginare un’opera riflessiva, in cui a tratti dei personaggi vengono illuminati da un tenue cono di luce. A turno ciascuno interpreta i tratti della sua follia, quando all’improvviso una massa di persone irrompe sul palco.. inseguendo freneticamente coloro che dalla folla stessa sono additati come pazzi…

Non so davvero, invece, è una passionale canzone d’amore, di cui è davvero impossibile non rimanere affascinati e stregati. “Non so Sonia Cenceschi livese è la carne che ora fa male, dentro alla stanza gelida e muta. Con la mia mano che ansiosa ti cerca e disperata ritorna vuota. Non so se è la carne a dare dolore, un dubbio triste, scuro timore. Per quelle tiepide, poche carezze, donate come fosse un favore…

Insomma Il sogno di volare è un album che crediamo farà parlare molto di sé ed è destinato a diventare un successo nazionale. Il trio Andrea Buffa, Sonia Cenceschi e Gabriele Buffa riesce davvero a regalare emozioni in un modo unico e raro. Sia per i testi di Andrea che per le splendide composizioni musicali di Sonia e Gabriele.

E a dirla tutta, già guardando semplicemente la copertina del CD, ci si accorge subito che c’è qualcosa di diverso dai soliti dischi. Già, perché la copertina non è una fotografia di gruppo, una foto d’effetto o altro del genere. Ma un disegno. Si, proprio un disegno fatto a kina… da un certo Giacomo Michelon, disegnatore di Lupo Alberto e Cattivik tanto per intenderci. Piccoli particolari, che insieme concorrono a formare un grande album.

Curiosi? Bene, di seguito trovate la copertina del CD con accanto la tracklist:

01. Manca mezz'ora 02. I fantasmi di Bariano 03. Il sogno di volare 04. La pazzia 05. Storia 06. La più bella del reame 07. Non so davvero 08. Dell'amore in via del Campo 09. Luca e il fiume 2011Il Sogno di Volare

01. Manca mezz’ora
02. I fantasmi di Bariano
03. Il sogno di volare
04. La pazzia
05. Storia
06. La più bella del reame
07. Non so davvero
08. Dell’amore in via del Campo
09. Luca e il fiume
.

Non ci resta che salutarvi, lasciandovi con un video live de Il sogno di volare e a seguire il testo. Buon ascolto ;-)

 

Andrea Buffa – Il sogno di volare

Da giovane avevo un sogno, volare come un uccello
Ma adesso che schiaccio l’aria, col mio peso non mi pare bello
Io volo come un mattone, come un sasso, una chiave inglese
Volare senza le ali, è un problema mi sembra palese
Volare senza le ali, è un problema mi sembra palese

E questa mattina alle sei, con il buio ed un vento gelato
Sfrecciavo con il mio ciao, sembravo un ghiacciolo impazzito
Non volevo far tardi, col capo che rompe i maroni
Ci paga tre euro e settanta, all’ora se stiamo buoni
Ci paga tre euro e settanta, all’ora se stiamo buoni

Cosi Fatima e Mohamed Roberto, stamane non ho salutato
Ieri sera ero davvero stanco, però un poco abbiamo giocato
Poi li ho guardati dormire, per un’ora coprendo la luce
han sorriso per tutto il tempo questa vita ancora gli piace
han sorriso per tutto il tempo questa vita ancora gli piace

E volo che volo lento
dal sesto giù al primo piano
e ho paura che mai più potrò
dire a mia moglie quanto la amo
quanto mi piace quando i capelli
raccoglie assieme sopra la nuca
che io il canto dell’universo
lo sento quando la vedo svestita..

E c’è qualcosa che non mi torna nel poco tempo che mi rimane
che fine ha fatto quel bel ragazzo, che una mattina ha preso il mare
Sopra una zattera assieme ad altri cento, per non morire di guerra o di fame
dentro una bara semi-affondata, sicuro soltanto di non tornare

Perché diciamoci onestamente, crepare a trent’anni è proprio un peccato
perché a quel punto almeno a quaranta, nel mio parse sarei arrivato
E questo senza prendere il mare, veder mio fratello morire annegato
e dopo poi venire rinchiuso senza aver mai commesso un reato
e dopo la fuga finire schiavo, tra i pomodori dal sole bruciato

 

E così adesso che il sole si spegne, sopra il cantiere ed il cielo tutto
sono incazzato ed ho molta paura, ma dire male mi pare brutto
voglio che l’ultimo dei miei respiri, si stringa attorno a ciò che ho di più bello
il viso di Laura… il riso dei bimbi…

 
 
 

la vita all'incontrario

Post n°75 pubblicato il 01 Agosto 2013 da ginocavallone

Come sarebbe bello
vivere la vita all'incotrario
invertire il senso di marcia del viaggio
diventare forse un po' più saggio

Hai mai pensato come sarebbe meglio
sfogliare indietro i giorni del calendario
con l'esperienza di un vecchio, il corpo di un giovanotto
cancellare ogni mio sbaglio

Comincio la mia vita sul punto di morte
rinchiuso nella fredda stanza di un ospedale
circondato da un gruppetto di perfetti sconosciuti
che piangono a dirotto li davanti al mio capezzale

Il medico mi controlla, mi dice:
"Lei sta bene, ha la pressione a posto ed il battito è normale
non ha proprio alcun motivo per cui debba stare qui
gentilmente ceda il posto a chi sta veramente male"

Così ritorno a casa dove scopro che ho una figlia
usciamo a fare un giro, le mie gambe vanno che è una meraviglia
mi faccio la barba davanti al mio specchio
mi accordo ad un tratto che non sono poi così vecchio

Così giorno dopo giono passano i mesi, corrono gli anni
divento sempre più giovane, sempre di meno sono gli affanni
svaniscono le rughe che solcavano il mio viso
sono nato con un ghigno, morirò con un sorriso

Come sarebbe bello
vivere la vita all'incotrario
invertire il senso di marcia del viaggio
diventare forse un po' più saggio

Hai mai pensato come sarebbe meglio
sfogliare indietro i giorni del calendario
con l'esperienza di un vecchio, il corpo di un giovanotto
cancellare ogni mio sbaglio

Oggi ho compiuto sett'anni ma sembro nato ieri
ho pure il conto in banca e una cifra a 5 zeri
per la felicità souttano tutto il mio tesoro
tanto domani inizia il primo giono di lavoro

Il primo giono i miei colleghi già mi abbracciano
mi regalano un diploma e una targa al merito
il capo mi stringe la mano, ringrazia in anticipo
che sacrificio passare 40 anni chiuso in un ufficio

Divorzio poi mi soso infine mi fidanzo
vivo il primo grande amore come fossimo in un romanzo
fatto di passioni e baci da mozzare il fiato
diventerà il preludio di un periodo spensierato

Frequento locali notturni, viaggio, fumo, faccio sesso
diminuisce pure la mia smania di successo
mi godo della giovinezza persino i minuti
e intanto mi preparo alla scelta degli studi

Come sarebbe bello
vivere la vita all'incontrario
invertire il senso di marcia del viaggio
diventare forse un po' più saggio

Hai mai pensato come sarebbe meglio
sfogliare indietro i giorni del calendario
con l'esperienza di un vecchio, il corpo di un giovanotto
cancellare ogni mio sbaglio

Ed eccoci arrivati alla fine della mia storia
comincio gradualmente a perdere le inibizioni
i dogmi della religione, l'educazione
e fortunatamente inizio a perdere la mia memoria

Quando divento piccolo talmente piccolo
d'aver dimenticato proprio tutto quanto
entro in un luogo comodo, accogliente, tiepido
esattamente il contrari di quel che fuori è il mondo

E dopo 9 mesi di villeggiatura
mi domando dove si nasconda la fregatura
la mie esistenza umana con un moto di entusiasmo
si conclude.. con un orgasmo

 
 
 

ho fatto i soldi facili

Post n°74 pubblicato il 24 Luglio 2013 da ginocavallone

Gioco a texas hold'em ogni sera,
vendo gli involtini primavera al cinese.
Da qualche mese gestisco un part-time,
una libreria vicino a casa mia
ed ho un monolocale sulla luna
affitto e mi rende una fortuna.
Ed ho capito tutto della vita:
guadagno tanto con poca fatica
e pianto l'erba voglio, annaffio l'erba voglio
- ma dai!? - vendo l'erba voglio…

Ho fatto i soldi facili
e sono uscito fuori
da quell'anonimato
a cui ero condannato
e adesso sono un RE
perché…
Ho fatto i soldi facili,
ho tanti soldi liquidi
ed ora che sto in ferie
da mille settimane
mi invidia anche il mio cane!

Scrivo su quaranta quotidiani,
smercio stampe false di Picasso e Modigliani,
fornisco agli immigrati cappelli e cd,
e gioco forte in borsa a Milano e Wall street
commercio armi con i talebani,
faccio public relations coi marziani
Ed ho capito il senso della vita:
guadagno tanto con poca fatica
e pianto l'erba voglio, - però! -
annaffio l'erba voglio, vendo l'erba voglio…

Ho fatto i soldi facili
e sono uscito fuori
da quell'anonimato
a cui ero condannato
e adesso sono un RE
perché…
Ho fatto i soldi facili,
ho tanti beni immobili
ed ora che sto in ferie
da mille settimane
mi invidia anche il mio cane!

Il maggiordomo: ce l'ho!
Il soffitto in oro: ce l'ho!
La casa in centro: ce l'ho!
La casa al mare: ce l'ho!
Il porsche carrera: ce l'ho!
La barca a vela: ce l'ho!
Il jet privato: ce l'ho!
La petroliera: ce l'ho!
Il paradiso ( il paradiso): ce l'ho!
Il purgatorio ( il purgatorio): ce l'ho!
La via col nome ( la via col nome): ce l'ho!
Montecitorio ( Montecitorio): io, ce l'ho!
Ce l'ho! Ce l'ho! Ce l'ho! Ce l'ho! Ce l'ho!
Ce ce ce l'ho! Ce ce ce l'ho!

Ora guardo la televisione…
nel monolocale che ho in prigione…ce l'ho!
(Aahahhaaauuuhh!!)

 
 
 
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