Creato da T.D.Lemons_Novecento il 31/03/2010
La vita è un temporale, prenderlo nel culo è un fulmine
 

 

Il numero del premier impazza su internet

Post n°22 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da T.D.Lemons_Novecento
 

Il Giornale accusa: ieri nella puntata di Annozero andata in onda su raidue, durante l'intervista a Nadia Macrì (puntualmente definitva malata, pazza e pericolosa dall'On. Santanchè) la stessa ha mostrato il numero di cellulare del Presidente Berlusconi scritto su un'agenda e l'inviato Ruotolo coprendo solo le ultime 3 cifre con un dito ha di fatto permesso, a quanti avessero letto le 389 pagine di ordinanza anch'esse trapelate e circolanti su internet, di comporre il numero del presidente.

Gravissima violazione della privacy insomma, del resto chissà a chi potrà finire in mano quel numero, magari a dei malintenzionati, chissà forse a donne senza scrupoli che poi sfruttando la sua ossessione per il sesso potrebbero ricattarlo facendosi pagare ... ah no aspettate a queste il numero lo ha dato direttamente lui e volontariamente.  

 
 
 
 
 
 
 
 
 

SKY e gli "aiuti comunisti"

Post n°18 pubblicato il 27 Aprile 2010 da T.D.Lemons_Novecento
 

Se avete seguito le puntate dell’articolo sui continui salvataggi di Rete 4 a discapito di Europa 7, verso la fine, avrete avuto modo di constatare come il governo abbia in breve trasformato il digitale terrestre, pur senza la copertura necessaria, in tecnologia di Stato per le trasmissioni televisive e quindi obbligatoria per tutti. Viene da sé la constatazione successiva: Mediaset Premium, almeno per il momento, appare come l’unico vero motivo per cui si sia così tanto spinto verso questa tecnologia, senza contare che fino ad ora ne rappresenta anche l’unica vera attrattiva.
Le considerazioni si sa sono come le ciliegie, una tira l’altra, quindi passando alla consecutiva verrebbe da pensare, male purtroppo, che il governo abbia obbligato il paese a traslocare su questa nuova piattaforma, incentivando con i nostri soldi l’acquisto dei decoder necessari, solo per aumentare gli abbonamenti ai canali a pagamento di Mediaset.
Ma tutta questa operazione poteva mai fermarsi al già vergognoso e immane conflitto d’interessi fino ad ora perpetrato ? No, perché la torta sia guarnita a dovere con l’immancabile ciliegina serve ancora un particolare: l’operazione deve andare a discapito di qualcuno, specie se un concorrente.

E in questo caso forse è stato un po’ come trovare in dispensa la ciliegia e per questo decidere di fare la torta. Perché il concorrente in effetti già esisteva ed aveva in pratica il monopolio della tv a pagamento. Ovviamente parliamo di Sky.
Così dopo aver creato ed incentivato, come lo abbiamo visto, la piattaforma concorrente all’ex monopolista non rimane che mettere l’ago della bilancia nelle mani degli utenti, delle famiglie, che a seconda del prodotto sceglieranno a chi dare fiducia. Eh no, cosa sono questi attacchi di democrazia acuta ? In un paese come il nostro l’ago della bilancia lo si deve far pendere già in partenza da un lato e con ogni mezzo possibile. E’ così che il 28 novembre 2008 arriva il primo provvedimento anti-Sky , camuffato e ben nascosto all’interno del decreto anti-crisi: Iva raddoppiata. A detta di Berlusconi questo aiuterà le famiglie a consumare e alle imprese a creare e mantenere posti di lavoro. Il passaggio dell’Iva da 10 al 20% porterà un aumento annuo dell’abbonamento Sky di 50 euro, decisamente un ottimo incentivo a consumare di più per i 4,7 milioni di famiglie abbonate, le cui uniche possibilità saranno pagare o disdire.
Ma un’alternativa c’è, visto che il governo colpisce gli abbonati, l’azienda per tutelarli e soprattutto per non perderli può sempre accollarsi il debito. Fate il conto, sono milioni di euro sottratti ogni anno sì dai ricavi ma anche dagli investimenti operati nel nostro paese.
Anche in questo caso tornano alla mente le parole del Sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, che parlando della questione Rete 4, sosteneva di non avere alcun interesse nell’applicare leggi che vanno contro un’azienda e che non ne capisce il senso. E’ strano per un governo che non fa altro che danneggiare aziende concorrenti a quella del Presidente del Consiglio. Chissà forse Romani riconosce come azienda solo Mediaset e considera le altre appartenenti a qualche altra categoria giuridica. Eppure Sky da lavoro a 9.000 italiani e investe, ogni anno, in questo paese 2 miliardi e mezzo di euro. Questo insomma è il metodo con cui il governo intende aiutare aziende e famiglie in periodo di crisi. Ovviamente in conferenza stampa non si fa cenno a questo stratagemma ma la notizia trapela tanto che addirittura Mediaset dirama un comunicato in cui si dichiara la preoccupazione in merito al provvedimento. Berlusconi però dichiara di non sapere nulla. Chissà, forse qualche anima pia avrà aggiunto di nascosto la norma così, come gesto d’affetto nei confronti del Premier e dell’azienda di famiglia. Ed ecco rispuntare l’immancabile conflitto d’interessi, ma vediamo nel dettaglio cosa dice la legge Frattini (215 - 20 luglio 2004):
Art. 1 “I titolari di cariche di governo, nell'esercizio delle loro funzioni, si dedicano esclusivamente alla cura degli interessi pubblici e si astengono dal porre in essere atti e dal partecipare a deliberazioni collegiali in situazione di conflitto d'interessi”
Art. 3 “Sussiste situazione di conflitto di interessi ai sensi della presente legge quando il titolare di cariche di governo partecipa all'adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in situazione di incompatibilità ai sensi dell'articolo 2, comma 1, ovvero quando l'atto o l'omissione ha un'incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate, secondo quando previsto dall'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con danno per l'interesse pubblico.”
Murdoch , proprietario di Sky, non resta a guardare e inizia una protesta a base di spot sperando nella “rivolta degli abbonati” , ma Berlusconi sguinzaglia in tutta risposta, fedele alla filosofia imperante del conflitto d’interessi, i suoi TG ma non risultando abbastanza interviene di persona servendo a chi ascolta una bella insalata mista a base di menzogne, omissioni e inesattezze.
Si parte con la negazione del conflitto d’interessi, ma questa è di prassi, per poi approdare alla teoria bolscevica pro-Sky. Secondo Berlusconi infatti l’Iva agevolata al 10% fu, nel 1995, un dono della sinistra a Sky “per i rapporti che aveva con quella tv” e quindi andava abolito. Ma nel ’95 non governava la sinistra, ma il governo istituzionale di Lamberto Dini voluto proprio dal Cavaliere e oggi suo senatore. Ma soprattutto nel 1995 quella che oggi è Sky non esisteva (arriverà solo nel 2003) , all’epoca si chiamava Telepiù e tutti sanno, o almeno dovrebbero, che era di proprietà di Berlusconi, poi ceduta a causa della legge Mammì ad amici e prestanome mantenendo però un 10%.

Ma Telepiù a che regime Iva era sottoposto ? No non il 10% (stabilito con un emendamento dal centrodestra con l’appoggio decisivo di Rifondazione contro il 19% voluto da Dini) bensì il 4% . Regalo di torbide origini a quanto sosteneva la Procura di Milano che dietro quella concessione vedeva una tentata corruzione. Ma passiamo al concreto, quanto costerà il raddoppio dell’Iva a Sky ? 210 milioni di euro in più. Berlusconi dichiara che il provvedimento colpirà anche Mediaset e in effetto è vero ma per soli 3,6 milioni, anche perché, guarda caso, l’Iva al 20% non toccherà la pay-per-view Mediaset Premium.
Tremonti a questo punto scarica le responsabilità su Prodi e sull’Unione Europea dichiarando che era stato il primo a voler adeguare le aliquote su richiesta della seconda. Ed è così, le aliquote andavano unificate ma visto che l’Imposta sul valore aggiunto la decidono gli Stati si poteva anche unificarla al 10% per evitare di danneggiare aziende e consumatori. No il regalo dei comunisti a Sky andava cancellato con un provvedimento del governo, è quindi una delle tante coincidenze che il ricorso alla UE contro il 10% riservato a Sky venisse proprio da Mediaset.

Insomma i “comunisti” il regalo l’avevano fatto a Telepiù Fininvest ma lasciarlo al nuovo proprietario, perdipiù un concorrente, proprio non si poteva. Del resto riciclare i regali è gesto di cattivo gusto.  

 
 
 
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PASSAPAROLA


   La feccia che risale il pozzo


             Arbitri venduti


       La firma di Sarajevo

 

Redditi

Resi noti i dati delle dichiarazioni dei redditi 2009 relative all'anno precedente: metà degli italiani dichiarano un reddito LORDO annuo inferiore ai 15.000 euro, 2/3 dei contribuenti non supererebbe i 20.000.
Ogni commento appare tragicamente superfluo.

 

Travaglio spiega Grillo

 

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PRETE MOLESTATORE

Le Iene 7/4/2010 -Italia 1-

 

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