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AKBAL - NOTTE BLU
Post n°4 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da profili_maya
AKBAL NOTTE BLU Numero: 3 Pronuncia: "akbal" Significato: notte, inferi, mondo onirico, casa Proprietà: coscienza del tempo onirico, silenzio, sguardo nell'interiorità, Elemento: Acqua Pianeta: Saturno Chakra: Chakra del plesso solare
Sfida: atteggiamento molto interiore e soggettivo, depressione, autocondanna, paura dei cambiamenti, paura delle proprie profondità interiori.
Armonia: silenzio, pienezza, creatività, abbondanza, distacco dall'autocritica e dall'autocondanna, accettazione delle proprie zone d'ombra, attenzione consapevole.
Significato del glifo: quello che alcune culture definiscono come le "fauci degli inferi", d'altra parte vale per altre come rete del tempo onirico o come terreno fertile, nel quale si formano e sbocciano in superficie nuove realtà. Una cortina è stesa a riparo di questo strato onirico, segno, da un lato, del "velo dell'oblio" e, dall'altro, che la realtà che si trova dietro al mondo visibile ha un altro accesso diverso rispetto al mondo della quotidianità. Trovare qui l'ingresso significa unificare nella vita di tutti i giorni tutti i livelli dell'essere, cioè il corpo, lo spirito, l'anima o anche la coscienza, l'inconscio, il corpo (simboleggiato nel segno da tre fori).
Mitologia: secondo la concezione dei popoli antichi, l'oceanico mondo originario giace sotto la terra. Da esso tutto proviene e ad esso pure tutto ritorna. Con l'Akbal, dunque, si manifesta nell'informe oceano originario, mediante l'ispirazione dello spirito (Ik), il mondo di tutte le possibilità. È questa la materia dalla quale deriverà la creazione. La possibilità diventa realtà, dall'informe nasce ora il mondo visibile della materia. Le doglie del parto hanno già avuto inizio.
Divinità: dèi degli inferi insieme con la dea originaria Mam.
Akbal significa notte, ed è l'oscurità nella quale si congiungono l'energia femminile dell'Imix e la forza maschile dell'Ik, affinché nasca una nuova entità. Si tratta qui della discesa nel tempo onirico, com'è da noi conosciuto attraverso i miti degli aborigeni australiani. L'Akbal è il viaggio nel nostro io, che è quel luogo in cui noi ci possiamo ritirare ad ogni momento. Esso è il campo delle possibilità illimitate, il quale si trova al di sotto delle profondità delle emozioni e dei sentimenti umani. Ogni differenza fra allora ed ora, reale e possibile, sogno e sognatore è qui abolita. Qui tutto è una sola cosa e la nostra coscienza si dilata nell'infinità.
Interpretazione personale
Il tema fondamentale dell'Akbal è l'equilibrio fra il mondo della coscienza e quello dell'inconscio. Caratteristica è, al riguardo, la ricchezza del subconscio o dell'inconscio. Poiché le persone di questo glifo mostrano spesso poca forza fisica, sono portate volentieri ad una stabilità spirituale e fisica mediante una vita sicura a casa, in famiglia e nella professione. Tuttavia compensano spesso le loro carenze energetiche con un alto livello di creatività e di intuizione. Esse sono, per la maggior parte, persone conservatrici e appartate, con una logica mirabile ed un talento per l'organizzazione. Sono spesso profonde, riflessive e introverse. Si distinguono per la buona capacità di resistenza e sono capaci di lavorare di gran lena. Se non hanno equilibrio, ciò si deve spesso attribuire alla rigidità mentale e alla severa autocritica, fino a gravi blocchi emotivi con umore fondamentale depressivo, causato per lo più da sensazioni di impotenza e di assurdità. Esse allora si ritraggono volentieri e si abbandonano allo struggente desiderio di ritorno all'arcaico tempo onirico. Con ciò, perdono facilmente la capacità di confidarsi o, in generale, di dividere qualcosa con gli altri. Per le persone dell'Akbal è importante che sia ben fondato tutto quello che fanno: ciò può essere agevolato creando uno spazio interiore calmo e sereno. Il loro profondo legame con la rete del mondo onirico e il loro potere di immedesimazione le rende adatte, come nessun altro glifo, alle professioni sociali e sanitarie e alla intuitiva previsione degli avvenimenti. Stimoli - Che aspetto ha il mio mondo onirico? È ricco e pieno di immagini o é inutilizzabile per me?
- Posso sognare coscientemente, in modo da poter plasmare la mia vita di ogni giorno oppure sogno per evadere dalla vita? - Ho trovato in me uno spazio che mi alimenti e che mi offra nuove idee? - Qual è la causa del mio timore di cambiamenti? - Riconosco le mie emozioni profonde come parte importante di me stesso? - Mi sento a casa in me stesso? - Con che cosa posso sostituire la mia autocritica demolitrice? - Considero la mia vita e il mio mondo come una fonte inesauribile di possibilità, dalla quale io stesso possa creare la mia realtà? TONO MAGNETICO Uno HUN Pronuncia: "hun" Significato: unità e nuovo inizio Qualità: possibilità, intenzione, «tutto è uno», «io sono te e tu sei me» («in Lake'ch», presso i Maya), energia creativa, concepimento, origine, mete Qui ha inizio ogni ciclo e ogni atto creativo, tutto parte da questo punto e a questo fa anche ritorno. Le cose nuove possono svilupparsi soltanto dalla massima concentrazione di forze, che è formata dalla forza del precedente numero 13. L'energia dell'inizio plasma e sostiene tutto lo sviluppo ulteriore. Qualunque cosa iniziamo, noi partiamo ogni volta dal numero 1, che è l'origine della forza creatrice. In questo punto di partenza si è concentrata quell'energia di cui abbiamo bisogno per tradurre in realtà i nostri progetti, per produrre cose nuove e per realizzare i nostri sogni. Qui noi sentiamo di trovare rifugio e alimento e qui le nostre forze sono rigenerate e rilassate. Numero della nascita: gli amici e i partner fedeli, consapevoli della loro responsabilità, provocatori e pieni di energia, seguono i propri princìpi, sempre pronti a nuove imprese: spesso, essi possono abbandonare con disinvoltura le consuetudini, per tentare nuove cose; affrontano con coraggio le sfide della vita quotidiana, incominciano volentieri nuovi progetti. Sfida: condurre a termine ciò che è stato iniziato, rimanere ancorati alla routine quotidiana, opporre resistenza di fronte ad un cambiamento e ad un nuovo inizio, nostalgia della sicurezza originaria. Ciao Ste e Dona
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Inviato da: milla99
il 26/06/2010 alle 15:15
Inviato da: TerraRossaLunare
il 15/01/2010 alle 23:08
Inviato da: interpretazioni_maya
il 14/01/2010 alle 10:47
Inviato da: TerraRossaLunare
il 12/01/2010 alle 15:48
Inviato da: interpretazioni_maya
il 12/01/2010 alle 02:12