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Messaggi di Maggio 2015

Centellinando L'Espresso n. 18 del 10 maggio 2007

Post n°5376 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Dopo i consueti luoghi comuni(sti), sui "ricchi che fanno la rivoluzione", di Giorgio Bocca, il quale, pur tirando quattro paghe per il lesso manzo(niano), non riesce a diventare ricco, Edmondo Berselli dà atto che "Angius, Mussi e gli altri se ne sono andati..." e che "tanto vale riconoscere la bontà delle (loro) intenzioni", ma esse sono destinate, ahilui, a lastricare l'inferno (dove, Edmondo, soggiornano Lenin, Stalin, Mao Zedong, Pol Pot , Breznev, Togliatti e tanti altri compagni).

Apprendo, poi, che Simona Izzo é la regista di "Tutte le donne della mia vita", che annovera stelle di prima grandezza come Michela Cescon e, addirittura, Rosalinda Celentano: Oscar, Leone-Orso-Palma-Nastro d'oro garantiti. Subito dopo Claudio Rinaldi (uscito di senno come Orlando?) "può" credere (finalmente) che "nelle elezioni del 2006, con buona pace di Fassino, al Senato la Cdl ha ottenuto più voti dell'Unione". Incredibbele, direbbe Ciriaco De Mita. Di seguito, ecco l'immenso Michele Serra, il quale da par suo satireggia (Luca Giurato direbbe, da fine linguista qual'é, cazzeggia) sull'emergenza idrica. Meno male che ai comunisti, abituati a bere da sempre di tutto, l'acqua non serve, almeno quella potabile. "Francia contro Francia" è l'originale e geniale titolo della copertina e dello "speciale" sulle elezioni d'oltralpe: in copertina, per non prendere partito, la faccia della Royal sovrasta quella di Sarkozy (impav condicio, direbbe Scalfaro). Sarkò risulta odiato dalle banlieue e dagli immigrati di 2^ generazione, chissà perché.

Segue un reportage su Napoli, porto franco (anche) dei prodotti contraffatti per tutta l'Europa, nonché deposito di decine di migliaia di tonnellate di spazzatura. Canta Napoli? No, cacca Napoli.

Giampaolo Pansa, nel suo Bestiario, scopre l'acqua calda (non quella che esce dai meati urinari), constatando che "siamo diventati una nazione schizzinosa...perché nessuno vuole fare certi lavori, anche se dignitosi e ben pagati": questo non é razzismo, di sinistra? Vedi se i disoccupati napoletani vanno nelle industrie del Nord-Est...Giampaolo "realizza" che "i giovani italiani preferiscono stare nei call center, per quattro soldi. O intasano le università, alla caccia di una laurea breve che non li condurrà mai ad un lavoro dignitoso". Avrà pensato, qualche volta al mitico 1968 (tutto e subito, vietato vietare ed altri slogans scemenziali)? Riguardo al disegno di legge Amato-Ferrero (sembra uno spot per la Nutella, amata da Moretti), che prevede la figura dell'immigrato in grado di sponsorizzarsi da solo (gli basta possedere denaro sufficiente), Giampaolo dice che "qualcuno (non lui, beninteso) teme che il denaro per l'ingresso sia fornito da clan criminali" per arruolare gli immigrati; io aggiungerei che il denaro può essere fornito anche da parenti ed amici o correligionari (soccorso verde). Uno entra, comunque. Tanto, poi, nessuno lo caccia più. Ecco uno dei figli di Luigi Calabresi, Mario, il quale, giornalista, fa il corrispondente de "La Repubblica", dove scrive anche Adriano Sofri. Nessun imbarazzo. Mario racconta che ebbe a dire: "Non potrei lavorare neanche a <> e neppure al <> di Ferrara...", nonché di aver detto a Berlusconi, da lui intervistato,: "..la vita é imprevedibile; si può diventare comunista senza saperlo e per giunta nel Ventunesimo secolo (sic)". Forza d'animo ed intelligenza dell'uomo e del giornalista, il quale ha preferito "voltare pagina nel rispetto della memoria" (del padre), il quale fu definito "commissario torturatore", additato dalla sinistra come responsabile della fine di Pinelli e quindi "condannato" a morte: pena capitale eseguita da Pietrostefani su mandato di Sofri, attuale "collega" di Mario. Quest'ultimo, nel XXI secolo, sembra immemore di cento milioni di morti causati dal comunismo, di Stalin, Mao Zedong, Pol Pot, Ulbricht, Kadar, 20.000 ammazzati dai partigiani comunisti nel dopoguera nel triangolo rosso emiliano, degli infoibamenti di italiani, anche vivi, ad opera di partigiani comunisti titini, delle brigate rosse che hanno ucciso e ferito centinaia di persone, tra cui il bravo giornalista (non de La Repubblica) Walter Tobagi. Proprio di Tobagi parla Mario Calabresi, che ricorda pure suo nonno (morto di ictus tre anni dopo l'assassinio del figlio Luigi) e ci fa sapere che, sulle montagne della Val d'Aosta, ebbe la rivelazione, si "svegliò" (come Buddha), ebbe coscienza che "era giusto...voltare pagina...". Chissà se ha voltato pagina pure Sofri. Non hanno voltato pagina, sicuramente, la Lioce, Scalzone, Lollo, Battisti, Negri, la Balzerani e tanti altri.

C'é appresso Beppe Grillo, il quale conciona sul Paese allo stremo, che sprofonda nel vuoto. Le tasche del grillo parlante non sono vuote, anzi piene di soldi. Quanti, Beppe?

Giovanni Ferrara, liberale ed atlantista, fratello del comunista Maurizio e zio di Giuliano, in un libro di memorie parla del fratello, il quale, fedelissimo al Pci ed all'Urss, alla fine capì di aver sbagliato tutto. Quando crollò il muro di Berlino, nel 1989, Maurizio esclamò: "Non é rimasto niente. Abbiamo avuto sempre torto, fin dal 1917". Grande uomo Maurizio, padre di un grande giornalista, qual'é Giuliano, alla fine aprì gli occhi accecati dalla ideologia marxista/leninista, vero oppio dei popoli. Oggi ci sono comunisti del XXI secolo: i Mussi, i Diliberto, i Cossutta e tanti altri, i quali il comunismo lo vogliono (rifondare e) perpetuare. Maurizio non aveva capito alcunché. Loro hanno capito tutto.

 
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I De Mitici

Post n°5375 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Antonia De Mita, figlia di Ciriaco (che qualcuno appellò "l'intellettuale della Magna Grecia", più precisamente della Magna Campania, dei lini bassi e jervi), colei che fu iperpresenzialista ai bei tempi in cui Berto/Ciriaco filava (con i comunisti), ora é "il volto di Unomattina".
Mi chiedo che attività svolga il fratello di Antonia, quello che, sempre ai bei tempi..., si faceva portare con la macchina blu e relativa scorta a fare shopping alla base Nato di Napoli....

 
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Sinistracultura

Post n°5374 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

E' assiomatico. La cultura é tutta e solo di sinistra. Chi lo proclama? L'intellighenzia, che, beninteso, é di sinistra: l'università di Sola...manca e niente dritta. Insomma, à gauche, se la suonano e se la ballano. Si spiega, così, perché abbiamo battaglioni (che per qualcuno sono i battagli dei campanoni), che in altre stagioni (ai tempi dei vittorialisti e di Bobbio, Vittorini, Bocca ed altri) sarebbero state quadrate legioni, di scrittori (Tabucchi, Biagi, Baricco, Veronesi, Veltroni, ecc.), di registi (Bellocchio, Moretti, Benigni, Cristina Comencini, ecc.), di attori (Amendola, Marcoré, Benigni, Bisio, Ferilli, Banfi, ecc.), di comici (Crozza, Paolo Rossi, Vergassola, i Guzzanti, Littizzetto, Luttazzi, Cornacchione, ecc.), di giornalisti (da Giurato a Riotta, da Mieli-Mafai-Lerner-Mentana a Minoli, Di Bella, Mauro, F. Colombo, Travaglio, G. Chiesa, G. Minà, Sant'oro, ecc.), oltre a chi (avendo ora l'età) cinguetta, a cuochi, ad esperte in culinaria (french can can) e tette al vento, a cantanti (alcune annoiano parecchio), nani e ballerine. Tra i grandi scrittori prendiamo a caso, anzi a Caos (calmo: bell'ossimoro; Pirandello avrebbe detto "o cavuso", come la sua villa) Sandro Veronesi, un po' caotico, alla Joyce o Beckett. Quant'é alto? Di De Gaulle si disse che non era un grand'uomo, ma un uomo grande: era molto alto, specie con il cappello militare, come Piero Fassino o Pippo Baudo; D'Alema non é alto, Mussi é decisamente basso (in Sicilia lo soprannominerebbero "u curtu"), come Dario Vergassola e Paolo Rossi.

 
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Autolesionismo

Post n°5373 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Non leggerò il romanzo di John Updike "Terrorista" (di cui ho letto la recensione) e mi rammarico che altri lo leggano, non tanto per quanto va in tasca al fecondo scrittore(di "Corri coniglio", "Coppie", ecc.), ma perché se ne compiace chi, come lui, non é capace di condannare il terrorismo islamico, sforzandosi, anzi, di comprendere e giustificare chi lo attua. Updike, difatti, fa del protagonista Hamad (sembra l'abbreviazione di Hamadinejad) un personaggio positivo, mostrando di condividerne il disprezzo verso il mondo (statunitense) che lo circonda, i cui personaggi sono tutti negativi, anzi spregevoli, membri di una società (occidentale) sciatta, meschina, atea, corrotta, quindi ributtante (ciò é vero in parte, purtroppo). Disprezzo verso i comuni cittadini "ridotti come insetti" a vivere il loro banale quotidiano "infilzati su uno spillo di coscienza". Infierisce Updike, demonizzando l'Occidente più di quanto esso meriti, a fronte dell'altra civiltà, di cui non vengono mostrati i lati oscuri e per noi inaccettabili (annullamento dell'individuo e del libero arbitrio, teocrazia e sharia, jihad, asservimento delle donne, ecc.). Insomma, non Updike, bensì Downdike.

 
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Scoop

Post n°5372 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Zingara borseggiata di 4.550 euro in un magazzino. E' accaduto tempo fa a Pescara. Una zingara non può andare a fare la spesa con 4.500 euro nel borsellino? Se non ci credete siete razzisti e romofobi (i leghisti sono anche Romafobi).
Mi sovviene, chissà perché, il mitico scoop dell'uomo che morde il cane.

 
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Mercenari

Post n°5371 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Come la Francia con Légion Etrangère e la Spagna con il Tercio, l'Italia (di sinistra) "arruola" gli extracomunitari per aumentare il proprio elettorato. Il ministro Alfano, in concorrenza con Maria De Filippi, farà il programma "C'é posto per te".
Emma Bonino esulta perché gli extracomunitari (età media 30 anni) contribuiscono al PIL per il 6,5%. La Emma, senza figli come era la ministra per la famiglia Rosy Bindi, trascura, da un lato, che i (razzisti) disoccupati italiani, specie i campani, preferiscono restare tali anziché fare i lavori pesanti  e/o al Nord (roba da extracom, appunto), e, dall'altro, che gli extracom costituiscono il 7% della popolazione, ma per 1/3 delinquono, perpetrando 1/3 dei reati (1,2 milioni ne commettono tanti quanti  12 milioni di italiani), mentre occupano il 50% dei posti-galera italici. Costoro non danno nulla al PIL, non pagano un centesimo di tasse e fruiscono, gratis, dell'assistenza sanitaria, dei trasporti e di tutti gli altri servizi sociali.

 
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Guitti e no

Post n°5370 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Elio Vittorini scrisse "Uomini e no".
Il guitto Villaggio/Fantozzi mi fa ridere (quasi come Stanlio ed Ollio), il guitto Banfi (quasi) per nulla.
Benigni, invece, nonostante il suo clownismo/macchiettismo, non mi fa ridere (come nemmeno Woody Allen).
Cesare Lanza, su "Libero", ha scritto, a proposito di Benigni, "geniale", "arte sublime" e (previsione di) "premio Nobel" per la Letteratura.
Arte sublime é quella di  Omero/Eschilo/Sofocle/Virgilio/Lucrezio/Dante/Michelangelo/Leonardo/Shakespeare/Beethoven/Mozart/...
Accostare "arte sublime" e Benigni é come incastonare su un anello di platino, non un brillante purissimo (con le quattro "c"), ma uno zircone, anzi un coccio di vetro comune.
Quanto al premio Nobel, é vero che dopo Dario Fo c'é speranza per tanti (se non per tutti), ma in Italia hanno maggiore "anzianità" nel ruolo dei geni letterari Edorado Sanguineti, Umberto Eco, Camilleri ed altri.

 
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Droga-go

Post n°5369 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Magrebini, senegalesi, nigeriani, albanesi, rom, spacciano droghe. Hanno aumentato l'offerta, in concorrenza (attuando l'art. 87 del Trattato di Roma) con gli spacciatori italiani, talché, facendo diminuire i prezzi (senza l'intervento di ministri), hanno incrementato i consumi.
I ministri ora sono stupefatti  (honi soit qui mal y pense) dell'aumento vertiginoso del consumo di droghe (tra i giovani addirittura del 60%!), tuttavia agevolano al massimo (non D'Alema, ma Alfano & compagni) l'ingresso di magrebini, senegalesi, nigeriani, albanesi, rom, ecc.
Gli italiani, cercando di capire, rischiano di diventare schizofrenici.

 
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Ier l'altro

Post n°5368 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Sor(u)seggiando L'Espresso (fatto con caffé illymitatamente rosso) n. 27 del 12.7.2007. Giorgio Bocca, ancora una volta, cazzeggia il suo bravo compitino, dalle "ostriche giganti nel canale di Sicilia"  alle "condutture d'acqua di plastica". Segue il marocchino e mussulmano Tahar Ben Jelloun, il quale augura "lunga vita a sir Salman Rusdhie", appena (ri)minacciato di morte. Salman, di fronte a tale augurio, si sarà grattato vigorosamente il cavallo dei pantaloni. Scrive Tahar che la fatwa dell'imam Khomeini é stata confermata da "l'Hodjatoleslam...Ahmad Khatami": Salman, all'evidenza, é mortalmente odjato in Iran. Appresso M.La. cerca di commuoverci, riferendo che per l'alta velocità "Piange il Mugello": chi se ne frega. Di fianco, Alain Elkann ha tentato di intervistare il premio Nobel Naipaul, il quale l'ha mandato a remengo, talché Alain si é fiondato dal suo straordinario figlio Lapo: là può. Volto pagina e trovo "Loto continuo", nuovo movimento politico ispirato dal discusso santone indiano Sai Baba: sai quanti bamba vi aderiranno! L'immenso (e rosso alla Prévert) Serra Michele (IV dopo l'Arcangelo, Sant'oro e Cucuzza) dimostra di essere stato bersagliato da un colpi di sole e/o di calore e vaneggia, farneticando, sulle vacanze dei "vip sulle Alpi a dorso di Elefante".
In Primo Piano c'é la ricetta infallibile di Brian Jenkins su "Come vincere al Qaeda", cioé "solo se sapremo camminare a testa alta": in tal modo é più difficile lo sgozzamento e la decapitazione. In Gran Bretagna "il sistema giudiziario é troppo garantista perché non permette di fermare i possibili sospetti quando le prove indiziarie non sono sufficienti a garantire una condanna": sembra di stare in Italia, dove si processano i poliziotti, anziché i presunti fiancheggiatori di terroristi, alla Abu Omar. Con il risultato che Londra é una "Metropoli in perenne stato d'assedio e di allarme. In fondo quello che già da tempo vivono molti cittadini dello Stato di Israele" e tra breve, aggiungo io, i cittadini della Repubblica italiana. Inchiesta di Peter Gomez dal titolo "Macelleria G8", sui noti fatti di Genova: "dalli" ai poliziotti, criminali, mentre gli altri, i no global,  tutti mammoli, angioletti, inermi come Carlo Giuliani e gli altri assalitori, con spranghe e pali, delle camionette delle forze dell'ordine. Il grande Edmondo Berselli, ispirandosi a "Effetto notte", "fa" un pezzo magistrale dal titolo "Effetto Walter": senza la "l" sembra lo spot di un diuretico o di un lassativo. Adiacente c'é un colloquio di Marco Damilano (fino al 1989 DaMosca) con Rosy Bindi titolato "Che fioriscano mille Rosy": poetico. Variazioni sul tema "Se son Rosy fioriranno, anzi Fior(on)iranno", "Rosy fresca aulentissima, c'apari in ver la state". Il ministro della famiglia senza famiglia ("rosseggia sul ramo più alto...la dimenticarono i raccoglitori? No, non poterono giungervi": Saffo). La vergine di ferro (un po' arrugginito) é pronta a candidarsi contro Veltroni e Franceschini (anche se "non ce l'ha con Dario"), in competizione con altri big della Margherita, come Letta. Alla domanda di Damilano "Il Pd...come lo immagina?" risponde "Io lo vorrei consistente": honi soit qui mal y pense. Gipi, Giampaolo Pansa, prima riferisce che Fassino, all'ultimo congresso della Quercia, con le lacrime agli occhi, aveva implorato il compagno Fabio Mussi "Tuorna, sta case aspietta a te. Tuorna, che smanie vuoi tenè. Tuorna, tuorna, tuorna, ca si 'nce tuorne tu, nun ce lasciammo cchiùùù". Da ultimo Gipi, drammaticamente cita Ilvo Diamanti, il quale "ha presentato numeri da funerale. Oggi, il centro-destra ha 11 punti di vantaggio sul centrosinistra (rectius sinistra-centro, Gipi): 55 per cento contro 44 per cento. Il pidi si é ridotto al 24 per cento...per l'uscita di Mussi & C....". Trovo l'annuncio che lin edicola a prossima settimana ci sarà "Io e Annie", definito "capolavoro romantico e di introspezione", citando il seguente duetto: "Ma tu mi ami?"- "Amore é un termine troppo debole...Io ti straamo, ti adamo, ti abramo". Geniale, sublime. Allen é un genio per definizione, come Roberto Benigni, mentre EuGenio Scalfari é un Genio (anche) per nome. Io che non ho mai visto tale masterpiece (come ho potuto vivere senza?), posso cimentarmi ad aggiungere "ti geroboamo", "ti famolostrano", ecc.
Least but not least, trovo "La bustina di Minerva" di Umberto Eco dal titolo "Guerre di religione", contenente un mero elenco di citazioni: sembra di leggere Enzo Biagi. In realtà é la guerra contro una sola religione, quella cristiana, mentre per quella islamica l'eroico Umberto/Abbondio fa una sola sommessa allusione: "Teheran" (sic).

 
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Stalin commuove Vattimo

Post n°5367 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Ho letto su l'Espresso un “saggio” di Gianni Vattimo dal titolo “La sconfitta di Stalin”. Il saggio, senza fare alcun cenno ai 20.000.000 di russi (compatrioti, non tedeschi) torturati, massacrati (con il fucile, il veleno, la fame e gli stenti dei gulag, magari dopo processi farsa e ricoveri in manicomio), ma neppure delle migliaia di prigionieri di guerra italiani massacrati, unitamente a migliaia di esuli comunisti (tra i quali centinaia di esuli italiani) con l’assenso e la complicità del compagno Palmiro Togliatti, alias Ercole Ercoli, così conclude: ”Un libro davvero ricchissimo, e molto spesso persino commovente”.
Se nel libro non c’è traccia dei 20.000.000 di russi (uomini, donne e bambini) trucidati, di cui 6.000.000 di kulaki (che, per fame, loro sì mangiavano i loro morti, anche bambini), per tacere pure delle decine di migliaia di comunisti di altre nazionalità, confluiti nel Paradiso marxista per “scaldarsi” (più da presso) al Sol dell’avvenir, per che cosa si è commosso il Filosofo? Per l'organo di Stalin (come veniva chiamato un tipo di cannone usato dall'esercito sovietico)?

 
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Verginità e fede

Post n°5366 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

I comunisti strepitano ed urlano, versando sangue, per la verginità violata (la Consorte di Cesare….era al di sopra di ogni sospetto, vero Fassino, D’Alema e Veltroni?). Mi torna in mente la Pippa dei “Ragionamenti” di Pietro Aretino, che la prima notte di nozze spicciava sangue di un(i) pollo a beneficio del marito grullo, così reso persuaso di avere sfondato la porta (già ampiamente, da tempo, aperta).
Tanti (Cipputi & co., poveri e puri di spirito) “ce credono” nel comunismo e nelle sue virtù (oltre 100.000.000 di morti di fucilazioni, di gulag e di fame, grazie a Stalin, Mao Zedong, Pol Pot, Kim Il Sung, Ulbricht, Kadar, partigiani comunisti italiani a Porzus e nel “triangolo rosso” emiliano fino al 1947, partigiani comunisti titini in Istria, con foibe, brigate rosse, ecc.) e tanti “ce magnano” (industriali e banchieri, politici, artisti, giornalisti,  professionisti, fruitori di posti e poltrone, istituzionali e non, di onorificenze e premi, di lauree ad honorem, di incarichi di ogni genere, di consulenze, di prebende varie, di gettoni e lauti compensi per migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di euro), alla faccia di Cipputi. Left yields. Pecunia rubra non olet.

 
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Certe notti (insonni)

Post n°5365 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Barbara Balzerani, complice di molti assassini delle BR, tra cui quello di 4 carabinieri, condannata a 3 ergastoli (fine pena mai!), non pentita (come la Lioce) nel 2006 dal 2011 era tornata in libertà, vigilata (nel 2011 ha ottenuto la piena libertà). Causa anche il caldo, passo notti insonni chiedendomi che starà facendo Barbara. E' andata a prendere il the con Renato Curcio o con la Baraldini? E' andata alla Camera dei deputati a prendere il caffé, alla buvette, con D'Elia, per poi recarsi in pellegrinaggio al "santuario" di Carlo Giuliani? Però, per il pernod con Cesare Battisti, Barbara dovrà andare a Parigi, parbleu! Parigi val bene una mossa, anzi un balzo, come di rana.

 
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L'altro ieri

Post n°5364 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Il compagno Bertinotti anni fa si operò in una clinica privata (Villa Margherita, come la sua villa, con piscina, a Massa Martana-PG), assistito da due Professori ed alloggiato in camera singola con vista. Il compagno Cipputi (senza la banana in mano, ma tenuta, dannunzianamente, chissà dove, chissà dove...) si é operato, invece, in una struttura pubblica ed é stato messo in un camerone a otto letti. Tutti i comunisti sono uguali, Cipputi, ma alcuni sono più uguali degli altri.
Perché Bush non si é opposto all'impiccagione di Saddam Hussein" Per non lasciare un conto, con l'ex rais, in...sospeso. Chi ha tirato la corda? Un curdo.

 
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Adrianeide

Post n°5363 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Sofri, su "la Repubblica", ricamò su un verso di T.S. Eliot, anzi su un verbo (participio) "foresuffered", che significa "presofferto". Adriano, reduce di carcere, riferisce che un compagno di cella gli disse: "Ho un presofferto di nove anni". Sofri, se fai evocare da Romano Prodi, noto medium, lo spirito di Calabresi, ti dirà che lui ha un "presofferto di 35 anni" e la presofferenza Continua, come la Lotta dei tuoi verdi anni.

 
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Ieri, oggi e domani

Post n°5362 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Un musulmano al giorno leva cinquecento cristiani di torno
1 palestinese oggi, 2 palestinesi domani, 3 palestinesi posdomani (a Ramallah, Gaza –dove sono tutti molto ingazati con gli israeliani-, Jenin e dintorni) fanno dimenticare le migliaia di cristiani massacrati ogni anno nel mondo dai musulmani.
Non solo, ma fanno obliare anche i 2.000.000 di neri, cristiani ed animisti, massacrati sino ad oggi in Sudan(il massacro continua nel Darfur).
Non solo, ma fanno trascurare 1.500.000 di armeni, cristiani, sterminati nel 1915 (solo 92 anni fa, non 500 o 600 anni fa) dai turchi, musulmani.
Tutti (tout le monde, direbbe Sarkozy) piangono 1 palestinese, 2 palestinesi, 3 palestinesi…; ma nessuno piange 1.500.000 armeni, nessuno dei cristiani. Il Papa Woitila chiese perdono ai musulmani per  le crociate di 800 anni fa ed andò a pregare in moschea, e, quando nel 2001 si è recò in “pellegrinaggio” in Armenia, non ha parlò di “genocidio” per non offendere (sic!) i turchi (notoriamente così sensibili e delicati, poverini, non solo quando massacrarono più di mezzo popolo armeno, ma anche prima, quando massacravano ed impalavano i greci e gli altri cristiani del mediterraneo, quando straripavano fin sotto le mura di Vienna, desolando le coste e gli entroterra cristiani per lunghi secoli – “Mamma, li turchi!”-, mentre più recentemente hanno massacrato, impunemente, i curdi).

 
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Rimpianto

Post n°5361 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Rimpianto. Avrebbero potuto nominare Presidente della Repubblica, dopo Ciampi, quale suo degno successore, Benigni. Il Genio Assoluto della Sinistra (GAS, di origine organica; intendo cerebrale), difatti, come Ciampi è “laureato” in lettere, ma, più di Ciampi, ha pure, oltre alla recentissima “laurea” ad honorem fiorentina in filologia, l’oscar cinematografico. Berlusconi non ha né l’una né l’altro, ha solo più miliardi di Benigni (e di Biagi, di Sant'oro, di Fabio Fazio, di Beppe Grillo, di Adriano Celentano, ecc.).

 
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Il Peggiore

Post n°5360 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Ho seguito tempo fa, su Rai3, una trasmissione dedicata al c.d. “Migliore”, cioé Palmiro Togliatti, alias Ercole Ercoli.
Si parlava, tra l’altro, di una lettera del collaboratore di Stalin, in cui il brav’uomo, riferendosi alle migliaia di prigionieri di guerra italiani, internati nei lager sovietici, in buona sostanza scriveva che, essendo aggressori, potevano tranquillamente essere fatti morire (si è ampiamente discusso se il termine usato fosse “assassinati” o altro sinonimo, accreditando un’espressione meno cruda; ma io ritengo plausibile, dato il soggetto, la parola più cruda), e ciò, in spregio del trattato di Helsinki ed altro, anche per “dare una lezione” esemplare ai nemici dell’URSS e della Rivoluzione Comunista.
Si riconosceva anche, bontà loro, da eminenti comunisti presenti (cultori del cultore di Stalin), che Palmiro, durante i 16 anni che trascorse in Russia, condivise, plaudì tutte le purghe, tutti i massacri di Stalin non solo di russi, ma anche di comunisti di tutte le nazioni del mondo, compresi centinaia d’italiani (che erano andati esuli nel Paradiso sovietico a sostenere il sol dell’avvenir), e, vieppiù, di migliaia di prigionieri di guerra italiani (dell’Armir).
Affermavano, udite udite, che Palmiro fu cinico, ma che non avrebbe potuto fare altrimenti, a meno di farsi purgare.
L’eroe Palmiro, cui hanno intitolato centinaia di strade e piazze in Italia (come a Pisacane, Amatore Sciesa, Toti, Sauro, Battisti, Matteotti, Salvo D’Acquisto,  ecc.), dovendo scegliere tra ripudiare ed esecrare, rimettendoci la pelle, la ferocia staliniana rivolta non solo verso i “nemici”, ma verso gli stessi figli della rivoluzione (atroce cannibalismo marxista: Mao Zedong, Pol Pot, Kim il Sung ed altri sono stati, forse, da meno? E i 100.000.000 di morti causati dal marxismo-leninismo nel mondo?), e mentire, tradire, calpestare la propria coscienza, i propri ideali (se li aveva mai avuti), coraggiosamente scelse di vivere, sul sangue degli altri, non purgandosi mai e tenendosi la stitichezza per 16 anni!
A questo puro eroe, campione di coraggio, onusto di virtù umane, esempio fulgido e glorioso per tanti suoi cultori (Longo, Secchia, Berlinguer, Pajetta, Cossutta, Bertinotti, Di liberto, Mussi, ecc.) ed epigoni, hanno dedicato strade e piazze innumerevoli.
All’Eletto che, con cinica coerenza, forte dell’esperienza maturata servendo Josip Dzugasvili (che aveva fatto massacrare milioni e milioni di civili, russi e non), approvò, avallò le stragi titine, le foibe, i massacri di Porzus e del primo dopoguerra.
Cancellate tutte le lapidi che portano quel nome e sostituitele con altrettante che rechino nomi degni, di veri Eroi italiani.

 
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Masse cinesi

Post n°5359 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Ho letto che nel 1950, per ordine di Mao Zedong, 400.000 cinesi (armati di aerei, cannoni, mitragliatrici, bombe a mano, razzi, ecc.) invasero il Tibet, difeso da ben 8.000  tibetani, in parte “armati” (soltanto) di fucili ad avancarica o da caccia.
E, incredibilmente, inaspettatamente, sorprendentemente, i cinesi vinsero, massacrando negli anni seguenti 1.000.000 di tibetani inermi.
Eroi comunisti, osannati dai comunisti italiani (tanti allora sventolavano il libretto rosso: erano i coglioni italioti dell’Uomo più alto del mondo, Mao Zedong, la cui testa stava a Pechino).
Individui e masse.
Termini come centri sociali (rectius asociali), collettivi (ricordo, tra i tanti, quello di Via dei Volsci a Roma), mi fanno pensare ai termitai, alla verminazione, alle fungaie, dove domina l’istinto, non certo l’intelligenza.
Il nome degli appartenenti a tali coacervi brulicanti ed indistinti è legione, come per i demoni.
La parola masse mi fa pensare a greggi di pecore belanti al cenno del pastore, sotto il controllo dei cani.
Io non voglio essere né pecora, né cane e né pastore, in forza dell’ideologia marxista dell’obnubilamento e della massificazione, ma solo un individuo, me stesso.

 
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Ercole e le stalle di Augia (enigmi a senso unico).

Post n°5358 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Corrado Augias (perchè indossa sempre cravatte scolorite e non una vistosa cravatta rossa , come la sua fede?) ci appassionava su RAI 3 con gli enigmi su Evita Peron, sulla principessa triste Diana, su Cleopatra, ecc.
Gli propongo di  coinvolgerci, altrettanto appassionatamente, con gli enigmi sulla morte di Stalin (e sul suo proposito di far morire 4.000.000 di ebrei russi, non concretizzato per prematuro avvelenamento, come il piccolo Padre paventava), sul massacro postbellico nel c.d. Triangolo rosso  emiliano (recensendo il libro di Pansa “Il sangue dei vinti”), su Porzus, sull'eroico attentato di via Rasella, sulle foibe e sui progetti titini condivisi, sui lager sovietici ed i milioni di Solgenitsin (crepati), sui kulaki, sulla morte di Trotzki, sulla vita di Kim il Sung e di Pol Pot, sulla sorte di 60.000.000 di neonate cinesi soppresse sotto il sol dell'avvenir perchè femmine,  sulle “cosiddette” Brigate rosse (gli assassini sono tutti fuori delle carceri tranne.... quelli uccel di bosco), sul finanziamento del P.C.I. (anche ai tempi di Berlinguer? Mistero avvolto da un enigma!) da parte dell'Unione Sovietica (quando c'era la guerra fredda e l'Italia stava nella Nato), ecc.

 
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Sorseggiando L'Espresso di anni fa

Post n°5357 pubblicato il 07 Maggio 2015 da dinilu

Sorseggiando L'Espresso (fatto con caffé di qualità illymitatamente rossa) n. 26 del 5 luglio. Come per la grappa, butto via la "testa" (il cazzeggio di Giorgio Bocca in spregio di Gianfri Fini ed altri leader del centrodestra "in prima fila a baciare l'anello dei cardinali"; i partigiani comunisti preti e suore li ammazzavano in Spagna durante la Repubblica come in Italia nel triangolo rosso  emiliano) e la "coda" (lectio magistralis di EuGenio Scalfari su Thomas Mann a beneficio dei milioni di lettori in grado di intenderlo e di chiosarlo).
Una bella risata mi suscita Edmondo Berselli, il quale dà a bere che "secondo qualche sondaggio il futuro Partito democratico ha guadagnato in pochi istanti quasi dieci punti percentuali" (sic): tutto merito dell'IVA (Indice Veltroni Aggiunto). Altra risata mi provoca Bertinotti, il quale a Mosca, dove ha soggiornato, ospite della Duma, per due Bertigiorni e due Bertinotti, sulla Piazza Rossa ha detto: "Riprendetemi dove e come volete, ma per favore non con Lenin sullo sfondo": abyssus abyssum vocat, cioé l'abisso chiama l'abisso.
La Lanzillotta ha messo sotto la lente d'ingrandimento il Molise ed il suo Governatore Michele Iorio per la nomina di un sottosegretario alla presidenza (Nelida Ancora). Il governo di Cento sottosegretari(o) ha da ridire.
Tralascio Claudio Rinaldi  e Michele Serra (con la sua "parabola dell'ossobuco napoletano": puro cazzeggio estivo, canicolare, cioè da cani).
Finalmente il clou del settimanale "Giro di Walter" di Marco Damilano (DaMosca fino al 1989), il quale galvanizzato da Walter parla di "un Pd carnale" (pensa a Luxuria?) ed erompe: "Ora l'isola (che non c'era) c'é, Peter Pan é arrivato" (allora Berlusconi é il Capitan Uncino: ndr). Poi, battistianamente "Tu chiamalo se vuoi Emozione", talché dipana "Tutto Veltroni dalla A alla Zeta". A(frica) "nel walter-mondo...c'é l'Africa" con visite qua e là, tranne che nel Darfur, che per Walter non si trova in Africa.  B(erlinguer) "era una persona perbene". Peccato che fosse prono a Togliatti, giannizzero di Stalin e notaio dei suoi misfatti (20 milioni di russi e non ammazzati). J(ovanotti) sarà il cantautore del Pd. Uno che canta: "Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa...". Ignora il tapino che i comunisti, in Spagna durante la  Repubblica ed in Italia nel dopoguerra, come nell'Urss ed in Cina, le Madri Terese le ammazzavano, magari dopo averle stuprate. M(odello) Roma: "Veltronismo realizzato. Un consenso unanime che va dai no global (che spaccano vetrine, incendiano auto e gridano "dieci, cento mille Nassiriya") all'Opus Dei (!), da Nunzio D'Erme (quello del letame) ad Alberto Michelini (non il segretario del MSI). R(ai): Walter figlio del primo direttore tg e di Ivanka, una leggendaria funzionaria (sic) portò a casa Raitre e Tg3 per il Pci. Oggi stima Serena Dandini, Gianni Riotta, Fabio Fazio (quello dei 20 miliardi di lire di risarcimento da mamma Rai e di decine di migliaia di euro sempre da mamma Rai per "chetempocheFa(zio)", cioé, come per Drupi,"sempre  sereno é", tanto pagano gli abbonati). Più l'eterno Giovanni Minoli", il genero di Bernabei. S(enza Patricio). Prova narrativa del sindaco-scrittore. Giudizi esaltanti (ed esaltati): "Un gioiello", "Una sinfonia per solisti e coro", "Un libro  magico. Mi fa quasi paura". Walter ha scritto anche "La scoperta dell'alba" (mica la Parietti?). Prevedo i sequel "La scoperta del meriggio...della sera...della notte...del giorno dopo...". "Intellettuale organico", secondo Damiliano. Organico? Che vuol dire?
Dissonante é Arturo Parisi: " Limiti (di Walter) legati alla categoria della leggerezza....Uno non può essere troppo comunicativo e troppo profondo": Arturo é troppo comunicattivo!
Ma ecco il Bestiario di Giampaolo Pansa, titolato "La favola del Perdente di successo", come dire Il Walter (già Vater) di suc-cesso. Gipi non ha peli sulla lingua: "un piacione che ama piacere, un favolatore che illude la gente, un conciliatore degli inconciliabili". Indi ripercorre il cursus honorum di Walter (già Valter), ricordando che "anche lui é tra gli inquilini delle case offerte ai vip dagli enti previdenziali" (Affittopoli). Più recentemente, il 26 luglio 2005, aggiungo io, Walter (già Valter) ha incontrato (anche lui) Consorte. Riporta Gipi, ed io trascrivo fedelmente, il ritratto al curaro di Walter che Mancuso affidò a Francesco Merlo (allora) del "Corriere" (ora, becco rosso, rifluito a "la Repubblica", alla sinistra del Padre Mauro): "Veltroni é un elencatore di luoghi comuni, parla di cose che non sa, cita libri che non legge, é un anglista che non conosce l'inglese, un buonista senza bontà, un americano senza America, un professionista senza professione".

 
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