Creato da indignati_2011 il 25/06/2011
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CACCIAMOLI VIA TUTTI E SUBITO

Post n°1 pubblicato il 28 Giugno 2011 da indignati_2011
 

SIAMO STANCHI !!!

 

 

Affidiamo alla grande possibilità che offre la rete questo messaggio, consapevoli che tantissimi altri cittadini  quali che siano le loro tendenze politiche e il ceto sociale, nutrono verso la classe politica che ormai da decenni sta distruggendo quanto di buono e di positive c’era in questo Paese..

 

Sono anni che aspettiamo riforme, annunciate come “indispensabili“, che non arrivano mai e mai arriveranno: nessuna riforma è veramente tale se non va a toccare lo strapotere delle caste nella pubblica amministrazione, nelle università, nella magistratura e nel parlamento.

Mai la casta di parassiti rinunceranno ai loro privilegi.

 

Sono anni che strapaghiamo servizi di pessima qualità e  assolutamente inutili, ma la cui esistenza è giustificata dalla necessità di sistemare, con stipendi da favola, politici trombati.

 

Sono anni che aspettiamo opere pubbliche indispensabili quando per tracciare una stradina di campagna occorrono gli stessi anni,  con i quali all’estero fanno opere imponenti.

 

Siamo stanchi delle chiacchiere di questi ciarlatani, delle  liti, dei  cambi di casacca, dei partiti che fanno e disfano, delle  manovre di corridoio,  con sperpero dei soldi dei contribuenti.

 

Siamo stanchi di vedere gli eletti occuparsi di banche, consigli di amministrazione, associazioni ed enti inutili alla comunità ma utilissimi  a ingrassare la casta.

 

Siamo stanchi di avere una giustizia che non funziona perché  fa comodo ai magistrati, di avere sindacati che tutelano  fannulloni e privilegiati.

 

Siamo stanchi di vedere  le nostre tradizioni, la nostra bandiera offese e insultate da squallidi personaggi senza che qualcuno, per codardia e infimo calcolo politico, replichi prontamente e adeguatamente.

 

Siamo stanchi perché non sappiamo se, dopo decenni di lavoro, noi e i nostri figli riceveremo una pensione  decorosa e, invece gli appartenenti alla casta godono di privilegi pensionistici inaccettabili.

 

Siamo stanchi di aspettare di vivere in un paese normale, con servizi efficienti, dove esiste la certezza del diritto, dove il merito e la capacità siano adeguatamente riconosciute,

 

Siamo stanchi di vedere   i politici  dedicarsi alla tutela dei propri interessi e non curarsi del bene pubblico.

 

Dobbiamo cancellare questa classe politica, inetta e parassitaria.

 

Ci interroghiamo se  nel nostro paese ci sia una vera democrazia di tipo occidentale. Il nostro sistema di governo è vicino ai sistemi medio orientali o sudamericani anni 70. Il Presidente Napolitano dice che la nostra e’ una democrazia malata . Ma una democrazia malata non è da conservare ma  da risanare.

 

Se anche tu, condividi questi concetti, aiutaci a comunicare e a diffondere  questo messaggio ,  per  far  scattare un sentimento  di orgoglio e di appartenenza all’Italia , che non è la solita Italietta ma  una Nazione rispettabile come la maggior parte dei cittadini che la abitano.

 

Questo vento di speranza ci deve aiutare  a ripulire le sgrossature che si sono create negli anni di malgoverno e di cominciare dal basso , dalle cose più piccole , il rispetto degli altri e delle cose comuni  , come un’onda che nasce piccola in mezzo al mare e poi arriva alta sulla spiaggia con una forza impetuosa che ripulisce la battigia.

 

Ribelliamoci fintanto che l’agnello diventa un leone.

 

 
 
 

Come le caste e i politici sprecano i nostri soldi : Lo scandala nascosto della Universita' di Siena

Post n°2 pubblicato il 29 Giugno 2011 da indignati_2011

L’ammontare del rosso è ancora incerto, però gli ultimi calcoli parlano di quasi 250 milioni di euro: 98 vanno restituiti all’Inpdap, 20 all’Agenzia delle entrate, 90 alle banche, 40 non si sa bene a chi. Debiti accumulati in anni di gestione che definire poco oculata è eufemistico. Basta vedere Pontignano: sebbene il personale sia numeroso, nel 2005 veniva approvato un “protocollo per il trattamento accessorio” dei dipendenti. Visti i “rischi e disagi” cui potevano incorrere, erano stanziati 50 mila euro all’anno di incentivi da dividere tra i 41 eroici. Nello stesso accordo si parla di un “progetto triennale per l’incentivazione e il miglioramento dei servizi”. Una consulenza interna di 60 mila euro, grazie alla quale alcuni eletti hanno studiato la maniera più opportuna per evitare che i colleghi rigirino i pollici per giorni. A Siena sprechi ed elefantiasi hanno colpito ovunque. Il rettore, Silvano Focardi, ha ben otto segretarie personali. A confronto le tre su cui può contare il direttore amministrativo, Loriano Bigi, un laureato in filosofia teoretica a cui sono affidati i conti dell’ateneo, sembrano poca cosa. E i bibliotecari? Sono 135, sparsi nelle varie facoltà: se ne contano 24 a scienze politiche, 21 a lettere e filosofia e 20 a economia, solo per fare qualche esempio. Ed è prevista l’assunzione di altri 20 precari. Per non parlare della duplicazione di uffici simili. Per esempio quelli che si occupano di comunicazione: sette dipendenti all’online, quattro all’ufficio stampa, otto alle relazioni esterne, tutti con compiti che loro stessi faticano a distinguere. O quello per l’accoglienza dei disabili: serve a informare i portatori di handicap che ci sono dei volontari al loro servizio.

 

Fonte *panorama

 

 

 
 
 

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Post n°3 pubblicato il 29 Giugno 2011 da indignati_2011

Questo blog si propone di raggruppare quanti , indipendentemente dalle loro personali convinzioni politiche , ritengono che e' urgente mettere in mora questa falsa democrazia che si regge unicamente sugli interessi talvolta convergenti , talvolta divergenti delle caste .

Bisogna affidare ad una personalita' di sicura fede democratica  ed ad un vero patriota , il compito di studiare e sottoporre ad un referendum popolare le riforme che da decenni vengono promesse e mai attuate  / E per fortuna di uomini che hanno la capacita' , le competenze e lo spessore morale per farlo ne abbiamo tanti : Da Napolitano a Monti , a Sergio Romano / Sospendiamo le funzione di un parlamento di cui abbiamo pochi motivi di essere fieri , molti motivi per vergognarci della sua esistenza / Ripartiamo dallo spirito Risorgimentale e dalla Resistenza

 

 
 
 
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