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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

 

 
« Il bluff televisivo dell...L'EUROPA DEGLI OPPRESSI... »

LA MASSONERIA DEL BILDERBERG E' COME QUELLA DELLA 'NDRANGHETA: QUELLO CHE VUOLE E' UN'ITALIA

Post n°350 pubblicato il 14 Novembre 2012 da r.capodimonte2009
 

 

Mentre a Reggio Calabria spunta un’inchiesta terrificante, che vede implicati pezzi grossi della ‘ndragheta, gran maestri della massoneria, come Vincenzo Melia, Bruino Polito, Nicola Romano, e tutta una serie di imprese legate al sottobosco degli appalti, dell’usura e dell’ambiente, relativa alla Sacra Corona (non c’entra niente la mafia pugliese), cioè a questo “onnipotente” consorzio di “anime illuminate dalla saggezza”, fuse, come ha dichiarato il Gip Adriana Trapani, dopo mesi di intercettazioni telefoniche, “in un unico comune denominatore, cioè l’appartenza alla massoneria”; considerata dagli indagati “come un trampolino di lancio, il modo più semplice ed ovvio per entrare in contatto con i vertici della società italiana, con il subdolo scopo di ottenerne vantaggi economici e personali, facilitare le loro condotte illecite ed accrescere il dominio sul territorio.” Mentre a sud, dunque, si scopre ancora una volta cosa si nasconde dietro questa associazione a delinquere, i cui tentacoli arrivano perfino in Vaticano, sotto forma di “entità sbiancata con la candeggina” chiamata Opus Dei o, meglio, Comunione e Liberazione, più a Nord, precisamente a Roma si è aperto e chiuso il simposio generale dei potentati massonici, anticipato ieri da una telefonata di auguri da parte di Obama, purtroppo svelata da Sky, (per la presenzialità ad esso), a Monti, responsabile ufficiale del gruppo europeo.  Si tratta del Club Bilderberg, questa adunata semestrale dei massoni più potenti del mondo, che si riuniscono per decidere, ad imitazione di Yalta, i destini dei popoli, secondo criteri esclusivamente di carattere economico-finanziario, piegati ai loro esclusivi interessi. Alcuni giornalisti non schierati, precisamente Andrea Indini de Il Giornale e Brunetta Bolloli di Libero, hanno avuto il coraggio di indagare e scoprire che, nonostante il muro di omertà che circonda i lavori secretati, il sindaco di Roma, Alemanno ha concesso a questi “patrioti” di rifugiarsi, udite, udite, in una sala dei Musei Capitolini, guarda caso chiusi il pomeriggio dell’altro ieri, mentre qualcun’altro ha scoperto che gli “ottanta eletti” erano scesi a spese della rappresentanza italiana pressol’Hotel de Russia, in Via del Babbuino, per meglio confondersi coi divi che in questi giorni  fanno capo al Festival del Cinema di Roma.  Questa “crema ignobile” si era già riunita “segretamente” a Chantily, vicino Washington, ai primi di luglio, per decidere sul destino elettorale degli Stati Uniti, versando al Presidente Obama una cifra da capogiro (che gli ha permesso di superare perfino il capitalista Romney), assicurandogli l’appoggio dell’alta finanza e della comunità ebraica massonica della B’nai Brith, oltre che della stampa di regime internazionale, dal New York Times, al Corriere della Sera, da La Repubblica al Washington Post. Ora sono qui per discutere (è filtrato dalle bocche semicucite di chi ha scelto di non farne più parte, non sappiamo se per coscienza o per interesse), sul destino dell’Europa, vale a dire di quei Paesi chiamati “pigs” cioè “porci” che stanno dando filo da torcere ai meccanismi che la Bilderberg rappresenta, cioè le fondazioni bancarie e i fondi d’investimento ricolmi di titoli di Stato ormai avulsi, che detti Paesi rischiano di far saltare, con gravi ripercussioni anche negli Stati Uniti. Ecco perché Obama ha pregato Monti di fare più presto a ridurre l’Italia, e di converso la Spagna a due entità senza più alcun peso politico ed economico, ma solo masse di diseredati in cerca di lavoro! Questa ipotesi è talmente vera che, durante il Convegno organizzato a Napoli il 12 novembre, relativo alle “tematiche del lavoro nella UE”, condotto da Elsa Fornero (duramente contestata, con arresti e feriti da parte della polizia di regime), il ministro del Lavoro tedesco, signora Ursula Von Del Leyen, ha rammentato che “i giovani disoccupati sono una dinamite politica, ma nel Nord Europa ci sono posti di lavoro, occorre mettere insieme questi due fattori”. Tradotto, i treni per i nuovi emigranti sono pronti, e presto saranno pieni di italiani, greci, spagnoli, portoghesi, tutti “porci”, che ripercorreranno quel cammino anni Cinquanta, che svuotò i Paesi mediterranei e arricchì quelli del Nord appunto, e ancora ne paghiamo le conseguenze. Chi mai avrebbe detto, infatti, che quei milioni di emigranti con le valige di cartone, sarebbero poi ritornati e avrebbero aperto piccole attività, poi sempre più grandi, fino a fare la concorrenza a chi aveva dato loro pane e minestra?

Da qui la vendetta della Merkel, la quale è sostenuta in questo sforzo “guerrafondaio” di distruzione delle economie e di sottomissione dei popoli, proprio da certi traditori in redingote e doppiopetto, che siedono nei cda dei grandi gruppi industriali, delle aziende di Stato, dell’alta burocrazia e delle banche, e che l’altro ieri sedevano alla Bilderberg. Qualche nome che è uscito? Il nostro premier, logicamente, poi la Fornero, la Severino, Passera, Profumo, e poi le FS (Moretti), ENI (Scaroni), Telecom (Bernabè), Conti (Enel), Nagel (Mediobanca) Ghizzoni (Unicredit), Cucchiani (Intesa), Rai (Tarantola), Cir (De Benedetti), e alla via così.

In realtà questa assise ha deciso, soprattutto, sulla “campagna elettorale” di Monti e sulle forze “spontanee” che l’appoggeranno, che già si delineano: parte del PD (Renzi), parte del PDL (Alfano), l’UDC, mentre restano al palo i bersaniani. Ma, come vedremo la Fiat, che è presente al Bilderberg fin dalla sua fondazione, sta già lavorando per un appoggio incondizionato al segretario, partendo proprio dal forte PD di Torino, per convincerlo a riprendere l’appoggio al professore. Questa strategia potrebbe anche comprendere la salita al Quirinale dello stesso o di Prodi (se non è zuppa è pan bagnato), in modo che i governi imposti dal nuovo Quirinale non possano derogare dalla politica di spoliazione e di distruzione dell’Italia, e delle altre nazioni scelte come vittime.

Da qui l’impegno e la necessità vitale che gli elettori che ancora si definiscono “italiani” vadano a votare in sintonia con le opposizioni, lo ripetiamo, qualsiasi esse siano, per impedire che la maggioranza di questi “criminali” possa trionfare. Restarsene a casa serve solo alla Bilderberg!

PIETRO, SU QUESTA PIETRA…

 

 

 

 

 

 
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