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attualità, politica, cultura

 

 
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CASA ITALIA: campa cavallo che l'erba cresce...

Post n°1402 pubblicato il 26 Agosto 2016 da r.capodimonte2009
 

Non vogliamo credere neppure un momento che la scorza dura di simulatore di Renzi non abbia provato pena per i morti, i feriti e i diseredati (da oggi in poi) del cratere terremotato: ieri, alla conferenza stampa seguita ad un consiglio dei ministri durato mezza giornata (secondo noi a bella posta!) per decidere di stanziare 50 milioni di € (chiamati il primo intervento!), su quella faccia di bronzo, tra una smorfia e uno sguardo smorto, si poteva leggere anche pena, la stessa che non abbiamo mai letto per i pensionati a 400 € al mese, per i derelitti che non hanno reddito e pane, per milioni di disoccupati, con cui lui continua a giocare, con il beneplacito di un sindacato venduto ai padroni, illudendoli che le 200 vertenze che sono sul suo tavolo troveranno una soluzione, che non sia favorevole alla proprietà!

Ci ha fatto credere, ad un certo punto, che l’acqua calda è la più grande invenzione del secolo: il giorno prima, rispondendo ad una giornalista de Il Fatto, che gli chiedeva come mai tutte le volte che si crea un’emergenza catastrofista, emerga che il patrimonio edilizio nazionale, specie quello più a rischio, pubblico o privato che sia (e le scuole e gli ospedali, che ancora una volta sono andati giù ad Amatrice come scatole di cartone!), è indietro, in termini tecnici, nella prevenzione, anche minima, egli l’aveva surclassata, dicendo che di fronte a borghi dove la gente abita in case di quattrocento anni, non c’era proprio nulla da fare.

Probabilmente la notte agitata ha portato consiglio: ed improvvisamente è sbocciata “Casa Italia”, un'altra di quelle “campagne promozionali”, che, ci ha spiegato -ne va dell’onore e della credibilità del Governo (gli stessi, probabilmente, suoi, quando prometteva, che, perso il referendum avrebbe tolto il disturbo!)-, mirerà nel concreto a modificare, in senso cautelativo e preventivo, gli immobili che, tuttora si trovano a rischio crollo, o inondazione, o frana! Ci ha, come al solito, spese molte parole, senza aggiungere una traccia di impegno politico, finanziario o di tempo. Ma tant’è.

Peccato che in Parlamento, ad esempio, il M5S depositò, già due anni fa, dopo le inondazioni in Liguria, un progetto di legge molto vasto, per mettere in sicurezza il territorio, rianalizzando piani regolatori e abusivismo edilizio, e soprattutto riqualificando gli immobili (con forti aiuti dello Stato) in termini di sicurezza. Il finanziamento? Direttamente dall’abbandono delle “Grandi Opere”, compresi il Mose, la TAV, l’Expo, le Olimpiadi, il Ponte sullo Stretto, gli stadi di calcio preventivati: praticamente una quarantina di miliardi sull’unghia, con cui iniziare il mega progetto, oltretutto in collaborazione con i sindacati, per l’occupazione che sarebbe rifiorita in breve tempo, e le banche, per lo studio di forme mutualistiche speciali da erogare a favore delle famiglie costrette a ristrutturare o addirittura a ricostruire. Poi, arrivarono gli scandali, puntualmente, quello del Mose, quello della TAV e dell’Expo, che sono stati mascherati con quintali di ipocrisie e di mistificazioni, e poi il tentativo, abortito sul nascere, delle Olimpiadi a Roma. Del Ponte sullo Stretto, fortunatamente, non si parla più, ma alcuni stadi sono già in costruzione, ma le squadre retrocedono; in compenso c’è la nuova e drammatica emergenza “ferroviaria”, che batte sanguinosamente alle porte, vero ministro Delrio?

Abbiamo invece l’impressione che “Casa Italia” sia il solito pizzino elettoralistico, dato che, senza soldi, e ci vogliono miliardi, almeno 40-50, i sogni resteranno nel cassetto, i terremoti, le inondazioni e le frane, continueranno, e gli italiani, imboniti dagli zuccherini, si daranno da fare per riempire i cimiteri.

E il M5S non è solo: nonostante che i media di regime abbiano insistito sul fatto che non c’è tempo, adesso, per le polemiche, ma solo per il dolore, e per gli omaggi ai volontari e ai soccorritori (che nessuno vuole sminuire), ci sono fior fiore di tecnici, un nome solo, il notissimo geologo e membro del CNR, visto già in TV nella serie GAIA, Presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano, Mario Tozzi, che lancia anche lui una protesta per la completa insipienza dei Governi della Repubblica nel soccorrere il territorio, anzi nell'affondarlo solo con gli scandali (ricordate la Terra dei Fuochi?). E fa una provocazione giusta: se non siamo capaci di difenderci dai terremoti, facciamoci aiutare da chi ne sa di più, i giapponesi, i russi, i cinesi. Senza continuare a far finta di ricostruire “Casa Italia” per poi vederla crollare politicamente come il solito castello di carte! (R.S.)

 
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