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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 05/05/2017

 

Sulle ONG Grillo ha scoperchiato la pentola, e Renzi paga!

Post n°1570 pubblicato il 05 Maggio 2017 da r.capodimonte2009
 

Il comandante delle Guardie Costiere (ex-Capitanerie di Porto), amm. Guglielmo Meloni ha detto che, le c.d. “acque territoriali” libiche sono un vero “buco nero”, senza alcuna giurisdizione. Ma ha poi aggiunto che “c’è una legge del mare che obbliga i marinai a soccorrere quanti facciano naufragio, in qualunque circostanza e motivazione”. Il caso delle ONG, secondo lui, “rientra nella facoltà di chi presta aiuto indipendentemente dagli Stati e dalle loro legislazioni.” Si tratta della solita “giustificazione manichea”, che le Guardie Costiere, ogni volta che accadimenti di una certa gravità si verificano nei loro ambiti, e che rientrano nei loro vasti poteri di controllo e amministrazione, adottano, tipico caso quello della nave Costa Crociere: da anni la Guardia Costiera del Giglio consentiva alle navi passeggeri di “fare l’inchino” davanti alle coste rocciose e pericolose della zona, ma alla fine le responsabilità, di altro tipo ovviamente, sono cadute sulla testa del solo comandante Schettino. In realtà sarebbe dovuta essere proprio la Guardia Costiera siciliana a segnalare, per prima, e fin dall’inizio, queste organizzazioni che si spingevano fin sulla costa a imbarcare migranti, ignorando che tra loro il 90% erano clandestini, e che raccoglierli sarebbe stato non solo un impegno gravoso per la Marina italiana che, alla fin fine se li sarebbe trovati da gestire; ma soprattutto per lo Stato italiano, che, secondo la legge, dovrebbe rispedirli a casa.

E’ evidente che qualcosa non quadra, signor ammiraglio: ed è proprio il fatto che le autorità libiche, quelle con cui l’Italia ha concluso accordi che non sono mai stati rispettati (perché sottscritti con un Governo minoritario e imbelle, ma protetto guarda caso da Soros e i suoi!), sono  si accordano con le ONG (sempre che non lo facciano con la mafia degli scafisti!), solo per appesantire il giogo che l’immigrazione sta già arrecando al nostro Paese, maltrattato dall’Unione Europea, perché debole e senza una guida forte.

Il gioco, anche se in prospettiva, è quello di eliminare dall’Africa milioni di braccia che dovrebbero servire alla sua rinascita economica, e che le multinazionali, al contrario, vogliono trasferire, per due motivi ben chiari: A) in base al multietnismo, invocato da Richard Kalergi, che prevede un ulteriore indebolimento dell’Europa, con l’invasione migratoria (che è diversissima, ad esempio, da quella verso gli Usa di fine ‘800, o addirittura quella dei padri pellegrini, del ‘600), per abbatterne le basi culturali e tradizionali, che ancora sono di riferimento al mondo intero. L’internazionale finanziaria, vuole adottare il modella paneuropeista perché si adatta perfettamente alla globalizzazione, e quindi alla disintegrazione dei principi etici e sovranisti. B) la trasformazione del Continente Nero in enormi discariche a cielo aperto (fenomeno in atto, e di cui non si vuole parlare, perché i mass-media sono controllati da chi ne controlla il business!), o, in alternativa, ed è quello che stanno facendo già i cinesi, in vaste piantagioni di mais e soia destinate al bio-combustibile, in vista dell’esaurimento del combustibile fossile, previsto per la metà del secolo (*).

In merito al comportamento delle ONG, gravissimo è anche il tentativo da parte delle procure di Palermo e Siracusa, di ergersi a difensori della libera accoglienza degli immigrati clandestini, e solo per obbedire alle logiche “buoniste”, contro le procure di Trapani e di Catania; che sono in possesso, ormai è indubbio, dopo che i rispettivi procuratori hanno avuto il beneplacito del CSM di approfondire le indagini –quella di trapani addirittura pronta ad emettere avvisi di garanzia per alcune OGN-, per prove tangibili del reato di “immigrazione clandestina”. Il fatto che poi organizzazioni come Moas, Sea-Eye e Jugend Rettet non rispondano ai quesiti che vengono loro opposti sui finanziamenti ricevuti, chiude il cerchio.

E se si chiude il cerchio, finisce che Beppe Grillo, come al solito, ha avuto ragione a scoperchiare  questa pentola, non solo piena di “grandi slanci umanitari”, ma anche di business vergognosi. Perché chi paga, alla fine, è il migrante, che si accorge, troppo tardi che lo hanno ingannato, e che stava meglio a casa sua piuttosto che immerso nelle periferie urbane di un Paese miserevole come il nostro!

Le menzogne e gli sciacallaggi contro il M5S, dunque, dovranno trasformarsi in “scuse”: rispondiamo così alle parole velenose di Lilly la Rossa, che sostiene, invece, che è Grillo a doverle fare, e non si sa bene perché. Forse perché, come sostiene il più grande giornale del mondo, figlio dell’alta finanza ebraico-massonica americana, il NYT, è colpa di Grillo se in Italia ci sono più casi di morbillo, o se il Prozac della multinazionale farmaceutica della famiglia Bush, Eli-Lilly ha mandato in manicomio 10.000 bambini, di cui 5.000 suicidatisi, o se il vaccino Guardasil contro il papilloma, prodotto dalla Merck di George Soros, ha ammazzato centinaia di donne. O magari l’infermiera che non vaccinava i bambini (e che oggi non sa rispondere perché lo facesse), non sia stata pagata, proprio per strumentalizzare la supposta polemica sull’uso delle vaccinazioni, che il M5S non ha mai intrapreso, se non come una richiesta di garanzie per la salute della gente.

E il sign. Renzi, maestro dell’arte della simulazione, dovrebbe vergognarsi di aver tentato di cancellare, due giorni fa, una proposta di legge, quella che dal 2013 giaceva alla camera per merito dell’on. piddino Giovanni Burtone, che istituiva la “Giornata nazionale in ricordo delle vittime dei vaccini”. Lui deve ringraziare solo il servilismo della stampa italiana, che tace, per il fatto di poter andare ancora in giro per l’Italia, senza che un “Gaetano Bresci” qualsiasi faccia giustizia delle sue malefatte! (ITALIADOC)

 

 


 
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