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Ultimi commenti

Caro amico dove sei? Augurissimi!!!!!
Inviato da: giampi1966
il 24/12/2008 alle 09:43
 
sempre in attesa di rileggerti e sentirti almeno per darti...
Inviato da: mynicelady
il 18/12/2008 alle 10:21
 
Ti sottovaluti, un salutone
Inviato da: giampi1966
il 19/11/2008 alle 15:07
 
Toc toc! :)
Inviato da: mynicelady
il 19/11/2008 alle 11:12
 
Non credo di essere così utile. :-)
Inviato da: Suresh.07
il 22/05/2008 alle 22:53
 
 
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Ma Non Eravamo Morti?

Post n°45 pubblicato il 16 Aprile 2008 da Suresh.07
 

Borghesia, padronato, mezzi di produzione, classe operaia, ecc. termini che per qualcuno erano obsoleti, anacronistici novecenteschi, sono tornati nella bocca di importanti politici e opinionisti di ogni genere e cultura per analizzare il voto. Persino idioti patentati se ne riempiono e danno fiato alle trombe. Ora si dice che la classe operaia vota Lega che è cosa ben diversa dal dire che chi ha una solida cultura politica di Sinistra vota Lega. Si sa o l’ignorante dovrebbe sapere che l’interesse dell’operaio è innanzitutto il riconoscimento del suo duro lavoro economicamente e socialmente. Mi ha colpito molto ieri sera Giorgio Cremaschi in TV e una ricerca dell’IRES CGIL che già dal 2006 asseriva che il voto operaio andava diviso in più parti e tendenzialmente verso la Lega. Ci sono operai con in tasca la tessera della FIOM e votano Lega. E’ evidente che i cialtroni che mai hanno visto una fabbrica in vita loro strumentalizzano questa realtà e se pur non capiscono un cazzo e hanno la testa vuota come un cocomero o piena di insulsaggini, danno sfogo alla fogna che si ritrovano al posto della bocca. E’ chiaro e lampante che esiste una nuova questione operaia che non ne può più della burocrazia sindacale di CGIL CISL & UIL, che non ne può più delle chiacchiere e che va al sodo dei problemi e delle rivendicazioni. Il successo della Lega fra gli operai sta tutto nel fatto di sentirsi appartenenti a qualcuno o a qualcosa, sta nel fatto che la Lega riesce a fare politica casa per casa, nei bar, nelle feste di paese o in qualsiasi altro luogo di aggregazione. In particolar modo nel Veneto la Lega è presente anche nelle cose che per qualche cialtrone sembrerebbero futili e dall’alto del loro snobismo troppo popolari. Questa è la vera sconfitta della Sinistra "radicale", e del partito della borghesia, della grande industria o di stupide maestrine che è il PD. Personalmente, sono così distante dalla Lega che a volte mi vergogno di essere veneto, ma capisco anche che molti non hanno altra scelta e non hanno una minima anche se semplice cultura politica. Credo che la classe operaia che vota Lega non ha futuro, ne economico ne sociale, è un trappolone. Ma è solo questo che ha a disposizione, non esiste più e da tempo una Sinistra popolare e di classe. La sinistra in Veneto ha lasciato campo libero e non ha credibilità perché non è affatto di Sinistra e Roma è sempre più distante. Forse Roma non si è ancora resa conto che le donne e gli uomini del Veneto non sono più quelli rappresentati e ridicolizzati nei film dalla commedia all’italiana. Altri tempi!  

E’ necessario ( a mio avviso ) combattere duramente e a fondo personaggi squallidi come L’Obama de Roma Veltroni e il suo PD americano, "ecumenico", guerrafondaio, bigotto e confindustriale. E’ necessaria una battaglia culturale da Sinistra ed è necessaria una effettiva rappresentanza per la classe operaia che come si vede non è affatto morta, e probabilmente non morirà mai. E’ necessario ricominciare con molta modestia e umiltà, in maniera popolare, con un movimento sindacale degno di questo nome, libero e indipendente e non serbatoio di voti per il PD e gli interessi di Confindustria, delle coop rosse, bianche, UNIPOL e degli scalatori bancari come D’Alema e Fassino. E’ necessario che la Sinistra comprenda che oltre ai piccoli e grandi sfruttatori non a norma di legge, in Veneto esistono una miriade di aziende artigiane che lavorano benissimo, onestamente, a conduzione familiare, che pagano una tassazione eccessiva per quello che fanno e che sanno dare all’economia del paese.

Siamo all’anno zero della sinistra istituzionale ma non della Sinistra diffusa di cui si ciancia tanto, e taluni parlano e parlano a sproposito. Essere extraparlamentari, ora, potrebbe persino essere un vantaggio se la rifondazione saprà parlare di diritti, futuro e Libertà. E se saprà soprattutto agire con i fatti e non solo con le parole…con coraggio, lealtà, senza paura e con la forza della ragione.   

 

 

 
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