Creato da kishanna il 26/10/2008

tremendina pensiero

il blog di Kishanna Conan Doyle

 

Orlo

Post n°45 pubblicato il 09 Giugno 2010 da kishanna
 
Foto di kishanna

...l'ultima struggente poesia scritta da Sylvia Plath pochi istanti prima di togliersi la vita a soli 31 anni. Non dimenticò di preparare la colazione ai suoi due figli.

 

Orlo

Sylvia Plath

La donna è a perfezione.
Il suo morto
Corpo ha il sorriso del compimento,
un'illusione di greca necessità
scorre lungo i drappeggi della sua toga,
i suoi nudi
piedi sembran dire:
abbiamo tanto camminato, è finita.
Si sono rannicchiati i morti infanti ciascuno
come un bianco serpente a una delle due piccole
tazze del latte, ora vuote.
Lei li ha riavvolti
Dentro il suo corpo come petali
di una rosa richiusa quando il giardino
s'intorpidisce e sanguinano odori
dalle dolci, profonde gole del fiore della notte.
Niente di cui rattristarsi ha la luna
che guarda dal suo cappuccio d'osso.
A certe cose è ormai abituata.
Crepitano, si tendono le sue macchie nere.
 
 
 

Prandelli scrive a Firenze: "Grazie!"

Post n°44 pubblicato il 05 Giugno 2010 da kishanna
 
Foto di kishanna

dal sito Fiorentina.it

Lettera Aperta

A chi mi incontra per strada e mi chiama “Cesare”;

a chi ha preso la pioggia, il sole, il vento al Franchi; a chi ha fatto le vacanze a Folgaria, a Castelrotto e a Cortina; a chi ha pianto per un rigore sbagliato o per la gioia di Anfield; a chi ci ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola ad una finestra;

a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene; a chi ha saputo capire ed apprezzare il significato del silenzio; a chi ha fatto centinaia di chilometri per dire “io c’ero”, quelli di Verona, di Torino e che hanno pianto di gioia con noi; a quelli che ci aspettavano all’aeroporto la notte per cantare “forza viola”;

a chi urlava “falli correre” e a chi ha corso; a chi mi diceva, toccandomi ogni volta l’anima, “Grande Mister, uno di noi” oppure “parlare con te è come se parlassi con un parente”, fratello, zio cugino, padre non fa differenza.

A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po’ malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore.

Cesare

se vuoi leggere il messaggio originale clicca qui

 
 
 

il bradipo alla cassa

Post n°43 pubblicato il 05 Giugno 2010 da kishanna
 

 Lo abbiamo incontrato tutti, chi prima chi dopo: il bradipo del supermercato. 

Chi è: può essere maschio o femmina. Il genere non è importante. Spesso è in là con gli anni ma, anche se meno di frequente, può avere ancora un età esente da rincoglionimento. 
Dove: il maledetto sta sempre prima di te nella fila per pagare alla cassa del supermercato. 
Cosa: immancabilmente spinge con lentezza esasperante un carrello straripante di beni. Prende tali beni uno per uno dal carrello e li deposita sul nastro scorrevole con precisione maniacale, incastrandoli perfettamente l'uno con l'altro. Rispetta le forme geometriche e i volumi. A volte li mette anche in ordine di prezzo. 
Quando: sempre a pochi minuti dalla chiusura del supermercato stesso, mentre l'altoparlante diffonde con voce perentoria l'imminente sgombero dei locali da parte dei vigilantes. Gli stessi aspettano sempre che sia il tuo turno per venire alla cassa, brandendo un pesantissimo mazzo di chiavi (dichiarato arma bianca dall'ONU) minacciosamente verso di te, ghignando: Allora signora... si sbriga o no? Dobbiamo chiudere! 
Mentre: tu in quel momento vorresti gridare allo sceriffo che la colpa è di quel maledetto bradipo che ti ha preceduto. Quello che ha impiegato 5 minuti buoni per trovare gli spiccioli nel borsellino che tiene in fondo alla tasca di strettissimi jeans, perchè naturalmente non ricorda il PIN del Bancomat o perchè il Bancomat gliel'ha preso la signora bradipa. 
Perchè: il bradipo del supermercato è uno spacca-nocciole di professione e la sua razza non è mai in via d'estinzione! 
per leggere il post originale clicca qui
 
 
 

io, Mike Bongiorno e lo scoop!

Post n°41 pubblicato il 12 Settembre 2009 da kishanna
 
Foto di kishanna

Anche il funerale di Mike è finito. Durante questi giorni siamo stati bombardati da ricordi e memorie sul re della televisione italiana. Francamente non me la sentivo di unire la mia modesta voce a quella del Pippo nazionale, Fiore o FF (sta per Fabio Fazio), o ai i volti noti che non hanno perso l’ultima change di dire quanto ammiravano Mike. Però un piccolo ricordo ce l’ho anch’io. Avrebbe potuto essere un ricordone, una prima pagina di giornale, un ritaglio da mostrare a figli e nipoti, invece ho solo un aneddoto da raccontare agli amici in quelle serate tra il lusco e il brusco.

Era il  mio primo viaggio a Londra. Io e Serena, con la scusa di fare ricerche per il seminario di antropologia, ci stavamo godendo la grande avventura londinese che tutti i ragazzi sognano. Mancavano solo due giorni al ritorno in Italia, decidemmo di concederci un vero pranzo all’inglese presso la Chelsea Kitchen, in King’s Road.

Premetto che, anche se a noi interessava poco, non eravamo fan dei quizzoni nazionali, avevamo letto della separazione tra Mike e Daniela Zuccoli. Una delle tante notizie di gossip nostrano che non ci facevano né caldo né freddo. Ma… appena entrate nel ristorante alla nostra destra, giusto al primo tavolo c’era lui: Mike! Non era da solo: accanto a lui sedeva proprio la “divorzianda” moglie Daniela.

Tra me e Serena intercorsero sguardi interrogativi ma eccitati. Cosa ci faceva Mike con la moglie a Londra se tutti in Italia dicevano che avevano divorziato? Indecise se disturbare la coppia con inopportune richieste d’autografi da mostrare poi a parenti ed amici o se lasciarli in pace pur seguendoli con lo sguardo curioso decidemmo per la seconda ipotesti. Scegliemmo un tavolo, mangiammo insalata inglese ma i nostri occhi si posavano di continuo sulla coppia al tavolo in disparte. Che fare?

Finimmo l’insalata e decidemmo di chiedere a Mike il permesso di una foto e un autografo mentre uscivamo ma… proprio mentre percorrevamo uno stretto corridoio fra i tavoli Mike s’alzò e venne verso di noi. No, non voleva chiedere lui un autografo a noi, voleva semplicemente andare in bagno. Ce l’ho trovammo davanti e tutto quello che riuscimmo a dire fu: buongiorno signor Mike!

La cosa incredibile fu questa: una volta tornate in Italia scoprimmo che NESSUNO sapeva ancora della riconciliazione di Mike con Daniela! Solo un paio di giorno di poco tutte le testate uscirono col titolo: Mike a Londra con Daniela per il loro secondo matrimonio. Ebbene si, Mike e Daniela si erano riconciliati ed avevano deciso di correre a Londra in gran segreto per risposarsi. Noi siamo state le prime testimoni di quella riconciliazione! A volte penso allo scoop che avevamo in mano ma in quel momento aveva prevalso l’educazione e il rispetto per la privacy di un personaggio pubblico. Cosa rara a quei tempi e unica oggigiorno.

Sinceramente non mi sono mai pentita d’aver mancato lo scoop (e magari il compenso che ne avremmo tratto). Ricordo che una volta fuori Serena provò a fare una foto ai due ma quella foto io non l’ho mai vista. Mi sa che non dev’essere venuto niente! In fondo questo ricordo di Mike appartiene solo a noi e oggi più che mai sono felice di non aver condiviso con un giornale di gossip un momento veramente importante e personale di qualcun altro. 

Ciao Mike!

 

 
 
 

PATTI SMITH: IO C'ERO!

Post n°40 pubblicato il 09 Settembre 2009 da kishanna
 
Foto di kishanna

«Firenze, mia Woodstock»

10/09/1079 --<<@>>-- 10/09/2009

il mio ricordo: era il mio primo vero grande concerto. Da circa 1 mese avevo acquistato il biglietto e lo tenevo attaccato allo specchio. Lo guardavo e non vedevo l'ora. Quella sera, grazie al solito ritardatario, arrivammo allo stadio verso le 19, quando ormai entrati tutti o quasi. Parcheggiammo i motorini davanti alla Maratona, ci fermammo a comprare un panino per cena e via dentro! Le gradinate erano gremite (come lo sarebbero state due anni dopo per i Clash), anche il campo brulicava di gente! Ricorderò per sempre il punto esatto dove ci siamo messi: nella porta! Ragazzi che emozione! Uno di quei concerti come non se ne fanno più o quasi! Il campo da gioco non si vedeva da quanta gente c'era seduta sopra. Il palco era dall'altra parte, proprio di fronte a noi. Eravamo un pò lontani ma le note di Because the Night l'abbiamo sentite bene! Il mio primo grande concerto.....

Giovedì 10 settembre in piazza Santa Croce si terrà il concerto vero e proprio dal titolo "I was in Florence" nel quale verrà eseguito il suo primo album “Horses” del 1975 e alcuni dei più grandi successi della cantautrice americana.
Il concerto del 10 settembre inizierà alle ore 21.00 e per chi non avesse mai visto Patti Smith si tratta di un occasione unica. Dal vivo, nonostante l'età è ancora un animale da palcoscenico, altrettanto non si può dire a volte delle band di scena spesso a Firenze.

 
 
 

 

...il mondo è una rosa, annusala e passala ad un amico

 

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