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Vibromania

Post n°54 pubblicato il 15 Luglio 2009 da ladeadeiventi
Foto di ladeadeiventi

Impazza la moda della vibromania

Il vibratore impazza oltreoceano: lo usano le donne ma, a sorpresa, anche gli uomini, durante i menage di coppia.

Abbiamo visto che ogni attrezzo può trasformarsi in inaspettato strumento di piacere, ma il principe del divertimento sotto le lenzuola è ancora lui: il buon vecchio vibratore. Tanto che negli Stati Uniti sembra essere esplosa una vera e propria vibromania.

Secondo una ricerca condotta dal Center for Sexual Health Promotion dell'Indiana University,  ne fa uso più della metà delle donne americane adulte, allo stesso modo, in ambito maschile omosessuale, viene da chiedersi, che cosa se ne facciano gli uomini eterosessuali.

L'uso sistematico del vibratore (ovviamente in coppia), denuncia il senso d'inferiorità vissuto dagli uomini e le rivendicazioni femminili di piacere.

Effettivamente il sesso negli States è accolto con maggiore apertura mentale dove spesso ciò che avviene sotto le lenzuola, rimane, sotto le lenzuola. Oltreoceano, insomma, l'orgasmo non è affatto tabù, è anzi visto come un fattore fondamentale nell'attività di svago degli individui, che sia indotto meccanicamente o meno. Il "dildo", come si chiama negli Usa, è uno strumento che si trova quasi in ogni cassetto di donna o teenager che sia sessualmente attiva.

In quanto al fatto che siano anche gli uomini ad usarlo, gli esperti suggeriscono che accade perchè, anche tra coppie, un laborioso utensile del piacere come quello possa tornare sempre utile. A volte, addirittura, è uno spauracchio contro l'ansia della prestazione ed un'arma contro l'eiaculazione precoce.

Il vibratore, in coppia, può essere pensato come un antidoto alla paura di non essere all’altezza (ad esempio, per chi soffre di eiaculazione precoce).

Il vibratore, quindi, potrebbe essere considerato “come scialuppa di salvataggio, come antidoto alla paura di non farcela, come artifizio per sostenere la virilita’. L’uso denuncia un’allontanamento della sessualita’, un passaggio improprio da sessualita’ a genitalita’. Non piu’ dunque seduzione, erotizzazione, interscambio, ma solo stimolazioni dei genitali. Attenzione però l’uso (in coppia) del vibratore, qualora sia un uso ludico, non puo’ che accrescere il divertimento, la creativita’ e, perche’ no, il piacere dei partner solo se avviene sporadicamente e voluta da entrambi, senza giungere agli eccessi, i quali possono spingere verso pratiche automasturbatorie compulsive, come conseguenza di mancanza di una reale sessualita’, che regola vuole viene vissuta interamente con il corpo e con un partner. Gli eccessi tendono a creare una risposta puramente meccanica che, lasciando sostanzialmente insoddisfatti, spinge alla ripetizione del comportamento per arrivare alla sazietà.

 

 

 

 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 18 Settembre 2008 da ladeadeiventi
Foto di ladeadeiventi

Cambio di stagione ecco come affrontarlo

Acciacchi, malumore, stanchezza: il passaggio estate-autunno porta con sé i suoi fastidi.

 

Il passaggio dall’estate all’autunno porta con sé alcuni inconvenienti fisici: peso che opprime il respiro, debolezza nelle gambe e con il passare dei giorni subentrano mancanza di concentrazione, stanchezza mattutina, insonnia, (o iposonnia), disturbo dovuto a diminuzione della durata del sonno e della sua capacità ristoratrice, con ripercussioni, più o meno gravi, sullo stato di benessere e di efficienza dell’individuo, che ha la sensazione di riposo insufficiente, e infine malumore.

Tutta colpa del cambio di stagione, che manda in tilt l'equilibrio psico-fisico.

Esistono tante teorie, ma nulla di assolutamente certo che possa spiegare perché al cambio di stagione si vada in crisi. Una teoria più pratica e certamente da tenere in considerazione è l'influsso del cambio stagionale, non tanto sulla fisiologia del soggetto, quanto sulla psicologia.

Se volete sconfiggere i fastidi del cambio stagionale, fortificate il vostro corpo!

Ma il mal di autunno si vince anche mettendo l'autunno nel piatto. Un'alimentazione basata su frutta e verdura di stagione, è la chiave per battere il grigiore del cielo colorando la tavola.  In questo periodo, "è particolarmente importante seguire una dieta equilibrata che sia in grado di darci il giusto apporto di vitamine, sali minerali e proteine di elevata qualità".

CHE COSA SI PUO’ FARE  E CHE COSA NO.
Innanzitutto bisogna rispettare orari di lavoro ragionevoli e concedersi più volte, nell’arco della giornata, brevi pause per "staccare" con la mente e con il corpo; evitare l’inattività, perché paradossalmente essa provoca stanchezza, mentre è molto utile praticare sport; coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana; isolarsi davanti alla TV non aiuta a svuotare la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni; meglio uscire con gli amici, comunicare con i propri familiari, giocare con i figli; “hobby" gratificanti e momenti di autentica libertà aiutano a evitare la stanchezza.

 

 

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 06 Marzo 2008 da ladeadeiventi
Foto di ladeadeiventi

Difendiamo la legge 194

Perchè non si devono dare per scontate le conquiste delle generazioni passate, perchè in ogni momento la libertà individuale può essere messa in gioco. Mettiamoci in gioco.

Dall’identikit delle donne italiane emerge che non si è adeguata alla cultura moderna. Le donne italiane si sforzano come dannate per   rimanere legate nel vortice della vita privata, a partire dalla famiglia, per continuare con con i figli e infine con l’amore cercato disperartamente e subito. Le italiane esplodono a 30 anni ma poi dopo rimangono in gabbia protagoniste di una rivoluzione mai compiuta. Le italiane in un certo senso sono obbligate a fare famiglia e a prendersi cura delle famiglie per riempire il vuoto del welfare. A differenza degli altri stati europei le donne italiane sono ferme a 30 anni fa ed il loro potere non è affatto cambiato.

E tutto ciò è una conseguenza della presenza della Chiesa Cattolica,che per ironia della sorte è sempre stata quella che da millenni ha sempre valorizzato la donna, ma che strumentalizza la nostra politica. L’Italia ha bisogno che la donna stia sia a casa che al lavoro. A casa in quanto in Italia non ci sono i servizi adeguati, portando ad un invecchiamento e al lavoro perché le famiglie hanno bisogno di uno stipendio in più. Ciò comporta che a farne le spese sia l’Italia stessa.

Il risultato sapete qual è che l’Italia è in Europa l’ultimo paese che fornisce i dati sull’occupazione femminile e sulla natalità. Per fare un figlioinnanzittutto ci deve essere la libertà da parte della donna di decidere lei se farlo o meno e in conseguenza fornire ad essa anche i servizi e le strutture adeguate per permette di lavorare come negli altri stati europei.

 

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da ladeadeiventi
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Anno nuovo Vita nuova si ma a Forlì

Inizio con questo titolo per raccontare a tutti voi la mia decisione di trasferirmi a Forlì a fine Gennaio del 2008. Tutto comincia esattamente a settembre del 2007 quando la proprietaria della mia casa muore ( che tra l’altro era mia zia ) sino ad allora nessuno vendicava diritti di eredità che ahimè hanno cominciato a farlo sin dalle 04:30 del mattino 10 minuti dopo che mia zia era morta. Inizia così per il balletto di cosa fare da grande e soprattutto quale tipo di decisione prendere nella vita. Non racconto i dettagli in quanto fanno schifo perché fa schifo vedere quanto l’ignoranza possa fare danni che fanno la differenza nella vita di tutti.

Passa un mese dalla morte di tale persona e matura da parte mia la decisione di seguire mio marito a Forlì che già lavora lì da 3 anni facendo il pendolare.

Si cerca così casa che poi si è trovata a gusto e si organizza nell’arco di 20 giorni il trasloco e il relativo trasferimento. Tutt’ora mi chiedo se ho fatto la decisione giusta che è giusta per metà per l’altra metà no.

Giusta perché finalmente posso pensare alla mia vita a 360 gradi lontano soprattutto da tutti coloro che vogliono intromettersi nella mia vita pensando di fare a me un favore grande grande ( ma aggiungo mai fare ciò con me perché si ha l’effetto contrario ) ed è stato un male per chi ci ha provato.

L’altra metà non ritengo sia una decisione giusta perché sono scappata come una ladra lasciando i miei genitori in balia di loro stessi in quanto sono entrambi malati e fanno fatica a gestirsi.

Detto ciò a tutti voi che leggete questo aprite gli occhi.

Ora vi parlo invece della città di Forlì che non è molto grande ed è molto molto bella e soprattutto si vive bene.  Forlì si trova nella regione dell’Emilia Romagna e nello specifico si trova nella zona della Romagna ( in questa regione bisogna farlo altrimenti si arrabbiano ). Forlì è una città che offre molte opportunità sia di studi in quanto ci sono le facoltà universitarie ma anche perché offre molto dal punto di vista lavorativo in quanto ci sono tante aziende, per cui solo chi non vuole lavorare sta fermo.

Del resto non conosco molto di questa città per cui sarebbe bello scoprirla con tutti voi.

Che ne pensate?

 

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 22 Novembre 2007 da ladeadeiventi
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Cosa non si fa per dimagrire!

Che fareste se un giorno la bilancia dovesse spostare il suo ago un po’ troppo a destra mostrando che magari ultimamente avete un po’ esagerato con dolcetti e patatine?

Quando sei a dieta, il rapporto tra te e il cibo è come una storia d’amore: se siete in buona sintonia, potrai ottenere il massimo dei risultati. Se invece lo vivi come un’ossessione, o peggio ne diventi schiava, non potrai mai essere felice, e alla fine lascerai la dieta come si lascia un fidanzato sbagliato.

Il vero segreto per dimagrire è quello di saper trarre il massimo vantaggio dal cibo: non solo in termini di sostanze nutritive, ma anche e soprattutto in soddisfazione.

Imparando a soddisfare i bisogni positivi si può perdere peso senza fare fatica e senza la sensazione di vivere in perenne stato di sofferenza e privazione.

Sicuramente mangiar meno, può apportare dei benefici, ma diminuire soltanto la quota calorica generale, senza considerare che cosa privilegiare tra i vari gruppi di alimenti, gli abbinamenti giusti può causare sicuramente degli scompensi.

Allora non basta valutare solo quanto si mangia, ma è importante la qualità e la densità nutrizionale degli alimenti che assumiamo. Molti cibi odierni sono in pratica calorie vuote. Anche la scala di priorità e le proporzioni sono importanti.

Non trattiamo qui di diete particolari o speciali orientamenti nel campo della nutrizione ma di semplici accorgimenti che tutti possono mettere facilmente in pratica attraverso questo elenco:

- Aumentare i carboidrati complessi (riso, mais, frumento, orzo, miglio, farro). Ridurre il consumo di cereali eccessivamente raffinati (riso brillato, farina bianca, ecc.).

- Evitare lo zucchero e i dolcificanti non naturali.

- Non mescolare proteine animali diverse nello stesso pasto. Come per esempio evitare di mescolare ciò che può essere latteo-caseari (latte, formaggi, burro, panna, yogurt) e gli insaccati; ridurre il consumo di carne e uova; preferire il pesce e le proteine vegetali (fagioli, ceci, lenticchie, tofu).

- Evitare l'uso frequente di grassi e oli cotti.

- Diminuire il sale.

- Consumare preferibilmente alimenti freschi e verdure di stagione, possibilmente non trattate.

- Inserire un po' di crudità, germogli o verdure fermentate (tipo crauti naturali o insalatini) nei pasti, soprattutto se a base di cibi animali.

- Per un più elevato apporto nutrizionale integrare la propria alimentazione con cibi verdi selvatici, ricchi di clorofilla, minerali, vitamine e sostanze antiossidanti naturali facilmente assimilabili.

- Per evitare problemi di digestione è preferibile non consumare la frutta più dolce e zuccherina a fine pasto.

- Bere soprattutto acqua e in buona quantità.

- Masticare bene.

Detto ciò è importante la combinazione alimentare ottimale che deriva dall’integrazione dei bisogni fisici e mentali, così come è necessario uno stretto legame tra una dieta corretta e il livello di benessere fisico e mentale.

 

Infine è importante dire che una dieta corretta non solo è in grado di aumentare il livello di benessere allungando la vita ma esiste uno stretto legame tra alimentazione e salute. La salute fisica si traduce sempre in salute mentale perché la varietà dei cibi e la loro salubrità, insieme all’equilibrio dietetico, aiutano il cervello ad assumere sostanze che incrementano l’efficienza cerebrale.

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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