La fata eretica

Era il 2003...

...la campanella vicino alla porta scandiva il passaggio dei professori e il cambio dei libri sui nostri banchi di scuola...ma a noi non importava nulla di quella realtà, eravamo già oltre quella mediocrità scadente, vivevamo di musica e amori leggeri, sogni dentro lo zaino e occhi pieni di speranza.
Bastavano sguardi per capire le attese, non servivano altro che silenzi per riempire i pensieri e tutto scorreva inevitabilmente verso quel futuro che non è tardato ad arrivare...

...un giorno abbiamo sentito questa canzone, e ce ne siamo innamorate, l'abbiamo cantata per mesi e scritta su tutti i diari, ma come ogni cosa anche le canzoni si dimenticano ogni tanto...

...e oggi che riascolto per caso questa melodia, ti mando un pensiero, perchè in fondo spero ancora, di esserti vicina come quando eravamo compagne di banco...

COL CUORE.

Post N° 15

"Ecco, ci sono momenti come questo in cui riesco a sentirmi felice.

Non so bene perchè, ma vedere Davide insieme ai nostri amici mi fa sentire al sicuro.

So cosa dicono, cosa pensano e anche se sono sempre le stesse cose, va bene così.

Non voglio sorprese, novità, colpi di scena,

voglio che tutto rimanga com'è adesso, per sempre.

Anche se so che "per sempre" non esiste."

Mi immergo nei ricordi, nei ricordi di ieri e di oggi, e in quei pochi certi che ho già del domani.

Perchè il "per sempre" davvero, non esiste.

(mi mancherai)

Post N° 14

Should auld acquaintance be forgot,
And never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot,
And days of auld lang syne?

sarebbe certamente più facile dimenticare.

Post N° 13

I giorni passano, le lancette dell'orologio corrono, le stagioni si susseguono, il telefono continua a squillare, i bicchieri d'acqua si svuotano e i tacchi delle scarpe ticchettano sul porfido delle strade cittadine.

Tutto prosegue, tutto va avanti.

Manchi solo tu.

Post N° 12

Le ore di sonno scarseggiano sempre più, eppure il fisico si abitua costantemente alle mie follie.

Il sabato scorre frenetico tra mille cose da fare, un'amica da aiutare, la mai "cuccia" da mettere in ordine.

Il divano la sera da un lieve sollievo, mi piace il tepore delle coperte e il freddo fuori, la nebbia che inizia a salire impalpabile e sentire che qualcuno si sta preparando per uscire con me, in bagno.

Sapevo, anche se in cuor mio speravo il contrario, che Ti avrei trovato buttato lì in un angolo, con una nuova meteora di una sera, Ti ho trovato lì che cercavi il mio sguardo, mentre io cercavo di nascondere i fulmini di odio e i brividi di passione nel fondo del mio cuore saltellante.

L'indifferenza non è mai stata il mio forte, non riesco a trattenere e controllare la mia mimica facciale, e penso che anche la persona più ubriaca del locale ha notato nitidamente la mia espressione...delusa, arrabbiata, desolata.

Mi fai pena.

Mi fai pena perchè alla fine che cosa  hai?

che cosa sei?

Sei aria, sei vuoto.

Non hai certezze se non quelle della tua prigione.

Io merito di meglio, lo dicevo anche a lei questa mattina.

Merito molto di meglio, il massimo, l'impossibile anche.

Merito qualcuno che vada oltre qualche respiro, qualche smorfia di passione.

E ieri te lo avrei voluto sbattere in faccia, avrei voluto braccarti contro un muro e abbracciarti con forza, baciarti, tuffare il viso nel tuo collo e respirarti....

...per poi riprendere i cocci del mio cuore frantumato e vomitarti addosso tutta la mia delusione.

Ti credevo meglio.

Ti credevo diverso.

Ma alla fine, non ci ho perso io.

LO SO. LO SANNO TUTTI.

E prima o poi lo saprai anche tu.

E sarà già troppo tardi.