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Al TEMPO della Lallo
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BALLARO'?
La Lallo torna sulla terra.
E dopo quel gran bel volo di inizio girone di ritorno, si rischianta miseramente contro il muro della propria indolenza, scendendo in campo solamente dopo i primi 20 minuti di gioco, nei quali, intanto prende la bellezza di 20 punti, senza colpo ferire. Poi, tra le altre cose, dimostrerebbe anche di reggere l'urto di una squadra tra l'altro già battuta tra le mura amiche, ma è troppo tardi anche per solamente pensare di farla franca. Questa volta.
Eppure, nel secondo tempo risale a -10, e butta alle ortiche una caterva di canestri, proprio quando i locali, tra un grugnito e l'altro, cominciavano a faticare a cavare qualche ragno dal buco. Va beh, comunque poca storia: alla fine della fiera la Lallo perde di 15 e in realtà la vittoria non è mai in discussione. Ma neanche questo basta per strappare un sorriso ai ragazzotti locali. Questa, però, è un'altra storia, fatta di tante cose a metà tra il senso della vita e le già passate a miglior vita affermazioni del lamentoso Conte ("lo sport è bello, lo sport è bello!") tra Parma-Juve e Milan-Juve; storia, e cose che - capite bene - ci porterebbero lontano. Troppo lontano.
Lontano da quel giorno che non c'è, contro i primi della classe. E in un giorno che non c'è, tutto può succedere. Se poi ci sono di mezzo una Lallo e uno Scotty che torna a casa...
Alè!
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16g. LALLO - SAN MARCELLO 61-51
Non dire Lallo se non ce l'hai nel sacco, e il sacco del paniere conta quota 10 punti in classifica, più 4 dalla zona caldissima della caduta negli inferi cestistici, terza vittoria consecutiva, 3 vinte su 3 partite giocate in questo girone di ritorno. Una Lallo tutta grinta e cuore guidata da un Monaldi privo di crampi ma sempre più leader di un gruppo ritrovato che trasuda volontà di esserci di chiamarsi presente in un campionato che sembrava roba per altri. La Lallo c'è e ci fa..., ci fa godere e sognare, ci fa appassionare sempre di più a questo maledetto gioco creandoci dipendenza. San Marcello non ha scampo nonostante quattro bombe infilate una via l'altra nell'ultimo quarto e l'agiografia del santo protettore, con una Lallo così non c'è scampo, il verdetto finale sentenzia 61 a 51 per quelli protetti dal beato Ugo. Monaldi 19,Giacomo Quaglia 12,Iagnemma 9,Stefano Mariani 8,Falcioni 5, Andrea Checchi 4,Francesco Rossi 3,Antonio Corvino 1,l'eroe di Cerreto Luca Battistoni e Alessandro Bonucci non segnalati tra i realizzatori di serata. C'è tempo per rifarsi.
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Classifica: Promozione - Ancona | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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LALLO OF THE MOON
Un piccolo passo per tanti, ma un passo da gigante per questa squadra verso quella chimera chiamata Salvezza. Salvezza, così, con la "S" grande, a metà tra il teologico e il contingente: qualcosa di inimmaginabilmente lontano all'inizio dei giochi, e adesso eccola lì, a portata di mano (che poi a portata di mano non lo è, ma possibile a questo punto sì, terribilmente): come la Luna. La Luna, e i giganti, chiamati in ballo poco sopra tra passi ed impronte, e così vicini ad una definizione per questa squadra, e questi uomini: nani, di fronte all'impresa, trasformatisi alfine in un corpo e un'anima capaci di creare tutto questo. Una storia, bellissima da vivere, da raccontare, e da ascoltare. Lunga la strada allora, ma senza più paura di essere inadeguati. Di essere cenerentole. E oggi più che mai la Lallo c'è, e ci fa (per prendere in prestito - senza tema di fare lesa maestà - le parole che Il Cronista di questi tempi lallosi spese un anno fa, quando c'erano altri uomini e altre gesta, anche se bellissime anche quelle).
Vola così la Lallo, vincendo la terza partita su altrettanti incontri di questo girone di ritorno, ma quello che più conta battendo un'altra diretta concorrente per questa folle corsa che si chiama SALVEZZA e ribaltando a proprio favore la differenza canestri. Vince partendo col piede sbagliato ("HOUSTON, HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA...), e poi rimettendosi in carreggiata, con tutti e 10 i suoi uomini a tirare la carretta, senza squilli o punte di individualità in una squadra che non può permetterselo, ma tirando tirando tirando. Piano piano ma inesorabile, tanto dal cominciare a mettere le mani sulla partita nel secondo quarto, e da lì non mollarla più, senza che il risultato fosse (quasi) più in discussione (salvo un black-out al rientro dalla pausa lunga), ma in bilico rimanesse "solo" la differenza punti (combattuta e strappata di mano in mano, tra l'altro, per tutti i minuti finali trapuntati da un'infinita serie di tiri liberi per i locali, e di bombe per gli ospiti, fino all'ultimo secondo, e alla sirena).
Vola così la Lallo, alta e fiera. Sopra a un altro crocevia del suo percorso, e scrivendo un altro bel capitolo della sua storia. Eccola la Luna, se ti affacci puoi vederla: sempre più vicina, un passo più vicina... Il passo del gigante.
Tabellini: Monaldi 19, Quaglia 12, Iagnemma 9, Mariani 8, Falcioni 5, Checchi 4, Rossi 3, Battistoni 1,Corvino, Bonucci. All. Riccitelli
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P | Squadra | Pt. | G | V | P | PF | PS |
1 | Blues Fabriano | 24 | 12 | 12 | 0 | 852 | 595 |
2 | Evergreen Fabriano | 18 | 12 | 9 | 3 | 722 | 667 |
3 | Fortitudo Castelfidardo | 18 | 12 | 9 | 3 | 805 | 715 |
4 | Pol. Ricci Chiaravalle | 16 | 12 | 8 | 4 | 769 | 666 |
5 | GS Adriatico Ancona | 14 | 12 | 7 | 5 | 696 | 653 |
6 | Pol. Futura Osimo Staz. | 10 | 12 | 5 | 7 | 665 | 738 |
7 | Polverigi Basket | 10 | 12 | 5 | 7 | 688 | 706 |
8 | P73 Conero Bk Ancona | 10 | 12 | 5 | 7 | 677 | 713 |
9 | Dinamo Bk Ancona | 6 | 12 | 3 | 9 | 690 | 727 |
10 | Bk 2010 San Marcello | 6 | 12 | 3 | 9 | 634 | 780 |
11 | Lallo Bk Sassoferrato | 6 | 12 | 3 | 9 | 620 | 772 |
12 | Pallacanestro Cerreto | 6 | 12 | 3 | 9 | 669 | 755 |
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SCUSATE IL RITARDO (ma ci siamo anche noi)
Eccola la Lallo da guerra, quella che a noi piace. Eccola, dopo lo squillo di tromba di tre giorni prima a calarsi di nuovo sul campo con lo spirito nuovo di chi vuol vincere, perchè d'improvviso sembra aver imparato a farlo. Se è vero che vincere aiuta a vincere, e forse anche oltre la logica di un misero week-end di riposo dopo l'ultima lotta al supplementare, la Lallo che scende in campo a Cerreto per un crocevia vitale del suo campionato è una squadra consapevole come mai quest'anno. E' così che scesa in campo per vincere, comincia a fare l'unica cosa che le riesce per provarci: riconquistare ogni pallone, e riportarlo di là, dall'altra parte. Il più vicino possibile al canestro dell'avversario. Per quaranta minuti farlo, a volte dentro, a volte vicino, a volte più lontano, ma non importa se questa è la base. Base solida di uomini disciolti dentro un solo gruppo: sceso in campo per vincere, e vincendo. Susate il ritardo...
Ma non c'è da giustificarsi, e men che meno ora che la strada è ancora lunga, ma la via segnata, il sentiero da scalare sapere qual'essere; non c'è da chiedere scusa, ma solo continuare senza mai guardare avanti, mai voltarsi indietro: guardarsi i piedi, e passo dopo passo esser certi di seguire la rotta, e che le tue impronte siano esattamente dove erano quelle del compagno avanti a te, un passo avanti a quello dietro. Così, in un'unica e interminabile fila di impronte fatte da un corpo solo.
Un corpo solo: questa la differenza tra le due squadre in campo, chiara e limpida fin dal primo pallone, con la Lallo ad aggredire i locali, pallone dopo pallone e cominciare a prendere quota. Prendere quota, fino a lì lì per decollare, ma mai scrollandosi di dosso l'avversario; mai con quel killer instinct di seppellire la partita quando ne ha l'occasione, già nel secondo quarto. Annoso, apparentemente inguaribile virus che affligge questa squadra. Il +11 della pausa lunga è così fin troppo stretto agli uomini di coach Riccitelli, e pericolosamente fautore di brutte nuove, cattivo presagio di guai in vista.
Eppure sotto la doppia cifra il vantaggio dei Sassoferratesi non scende mai, anzi, arriva a toccare i 17 punti salvo poi lentamente estinguersi nella seconda parte di ultimo guardo. Troppo lentamente, però: troppo lentamente per le velleità cerretesi, e troppo lentamente per la voglia di questa Lallo di portare a casa la partita. E così la Lallo vince, infila la seconda vittoria su due gare nel girone di ritorno e torna a casa con due punti pesanti come un macigno nella costruzione del proprio miracolo. La Lallo, di gran lunga l'ultimo attacco del campionato, la seconda peggior difesa, in corsa per il suo miracolo: sì, c'è qualcosa di bello, e di grande, nascosto in fondo a questa squadra. Semplicemente, difendiamolo.
Tabellini: Battistoni 25, il resto non lo so perchè non c'ho il referto ma una menzione speciale Luca se la meritava, per quello che ha fatto, per come lo ha fatto, e per lo spirito "Lallo" che ha incarnato non smettendo mai di giocare, anche con un naso in meno.
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Inviato da: pronto
il 21/08/2012 alle 11:58
Inviato da: S10
il 20/04/2012 alle 11:30
Inviato da: pirlu63
il 31/03/2012 alle 18:52
Inviato da: Zizzo
il 29/03/2012 alle 12:23
Inviato da: canesciorti
il 28/03/2012 alle 15:26