Creato da quotidiana_mente il 17/11/2005

Quotidianamente...

Vita di ufficio... ma quella è un'altra storia...

 

 

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Post n°497 pubblicato il 23 Marzo 2009 da quotidiana_mente
 







Questa non è una recensione.

Questo post non è niente, niente di più o di meno degli altri. Solo una riflessione.

Ho finito di leggere “Il deserto dei Tartari”. Erano anni che quel libro era su una mensola in attesa di essere letto. Come tanti altri.

Dopo aver chiuso “Aspettando i barbari” di J. M. Coetzee, sono andata a leggere delle recensioni in rete. Qualcuno lo paragonava a “Aspettando Godot” e qualche similitudine c’era per via dell’attesa. Perché “Aspettando i barbari” è un libro fatto di attese. In un’altra recensione, ho invece letto che Coetzee si sarebbe ispirato a “Il deserto dei Tartari” e mi sono incuriosita.

Ho preso la scala, sono salita sull’ultimo gradino, e dalla mensola ho preso il libro, il quale era abbastanza impolverato ma non più di tanto. Forse la polvere ha avuto rispetto di un capolavoro.

Sì, ci sono similitudini tra il libro di Coetzee e quello di Buzzati.

Ma non voglio fare una recensione, non voglio scrivere di letteratura.

Arrivata alla mia veneranda età mi sento molto vicina a Giovanni Drogo, il quale aspettava la “sua” occasione, rimandando l’azione di anno in anno, perché ancora giovane e con tutta la vita davanti. Quando, finalmente, l’occasione arriva…  mi fermo qui.

Anch’io mi sento giovane, anch’io penso di avere ancora tutta la vita davanti per dare inizio ad una grande impresa. La mia fortezza non si chiama Bastiani ma semplicemente “vita”. Sì, sono qui arroccata nella mia fortezza scrutando, talvolta svogliatamente, quanto avviene intorno a me, talvolta partecipe, ma sempre in attesa della grande occasione. Non rimando l’azione, quello no, ma forse non sollecito l’occasione. Intanto gli anni passano.

Mi guardo indietro e mi accorgo che non c’è niente che io abbia fatto che meriti di passare alla storia. Non intendo la Storia ma quelli semplici giorni dopo giorni che fanno la nostra storia, la particolare storia di ognuno di noi. No, non ho fatto nulla che meriti una semplice frase su un quaderno o un diario che non sia mio, e anche se mio, non c’è niente che sia degno di nota. Le persone che si ricordano di me sono solo famigliari, e qualche amico. Forse. E quando lascerò questa valle di lacrime non saranno di più, ma sicuramente di meno ad avere ancora un pensiero per me. Sarà giusto così. Non avrò nemmeno un figlio al quale avrò dedicato gran parte della mia vita per renderlo un essere umano. No, nemmeno quello. Sicuramente, un figlio riempie l’esistenza e forse la giustifica. Questa mia considerazione non è un rimpianto.

Il semplice fatto di vivere (e talvolta di sopravvivere) non mi rende un’eroina agli occhi di nessuno e di sicuro non ai miei. Sono una persona tra miliardi di persone e nemmeno la più sfortunata. Seguo il fiume che è la vita e, forse, mi accontento. Non è un grande pensiero nemmeno questo, ma tant’è.

Dall’alto della mia fortezza scruto l’orizzonte e non vedo niente di particolare. Cercherò di mantenermi viva sperando di non svegliarmi un giorno con un sapore amaro fatto di rimpianti. Per ora non ne ho. Avrei potuto fare di più, mi sono accontenta dell’approssimativo. Avrei potuto, forse, anche fare di meno. No, a pensarci bene era impossibile. Sarà la mia stessa fortezza a fregarmi: un giorno mi sveglierò e sarò perfettamente cosciente che non avrò più tempo a disposizione per una grande impresa. Per ora continuo a pensare che di tempo ne ho e tanto, così tanto da concedermi persino il lusso di sprecarlo. “Chi ha tempo non aspetti tempo”, si diceva (e si dirà), ma per fare cosa? ho sempre chiesto e mi sono chiesta. Per sconvolgere la mia vita fatte di piccoli gesti? Per mettere a segno l’impresa del secolo? Non ho piani così grandi, la mia unica aspirazione è sempre stata quella di fare la rapina del secolo, ma ho capito, molto presto, che non avrei mai trovato il “piano” perfetto e ho lasciato perdere. Tanto per…

Quale potrebbe essere la “mia” impresa, quella che dovrebbe sopravvivermi? Non ho mai trovato la risposta, ma forse è la domanda che è male posta: e se non ci fosse un’impresa a me dedicata? Se il mio compito si limitasse a vivere il più possibilmente da essere umano? Un essere umano il più umano possibile? No, nemmeno a questa domanda ho una risposta.

Mi guardo indietro e non vedo niente degno di nota, guarda avanti… e mi fermo al presente. Per il futuro ho ancora molto tempo.  







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Commenti al Post:
amritaby82
amritaby82 il 23/03/09 alle 00:36 via WEB
"Qui giace colui il cui nome fu scritto nell'acqua." John Keats
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 16:15 via WEB
Molto bella. Grazie.
 
d_dap
d_dap il 23/03/09 alle 09:25 via WEB
Mentre ti leggevo la mente intonava una canzone La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere. che fa se non ti ricorderà l'intera umanità per un fatto o un misfatto??? a pensarci bene è un peccato... sai che soddisfazione con gli amici vantarsi di conoscerti??? oddio mi succede lo stesso anche se non sei ricca e famosa ehehehe mai disperare bibiche, giustamente hai ancora una vita davanti a te ... chissà?!!! un abbraccio grande grande
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 16:17 via WEB
Meglio non essere ricordata per niente che per un misfatto. Oddio, a pensarci bene, qualche misfatto ce l'ho: due volte ho fatto pagare all'azienda IVA che era a credito e ogni volta c'era Tremonti al governo. Se passassi alla storia per questo? Ma io non voglio passare alla storia, non ho di quelle velleità, vorrei semplicemente essere ricordata per quello che sono: un essere umano e come tale con qualche pregio e tanti difetti. Mi basterebbe questo. Ma anche no, a pensarci bene, perché occupare spazio nella memoria di qualcuno? In fondo, siamo tutti destinati a sparire e per sempre... Allegria!
 
betulla64
betulla64 il 23/03/09 alle 09:28 via WEB
Ebbene cara ragazza! Sei riuscita a farmi piangere!
(E può sembrere una battuta, ma non lo è: l'avermi portata a zonzo per la capitale secondo me ha qualcosa di titanico....)
Comprerò il libro...
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 16:19 via WEB
Non mi era sembrata un'impresa titanica andare a zonzo per la Capitale, non per. Anzi, è un ricordo che conservo e conserverò a lungo. Ricordo che, però, spero diventi realtà molto presto.
Anche "Aspettando i barbari" vale la pena. Almeno secondo.
 
magdalene57
magdalene57 il 23/03/09 alle 10:03 via WEB
lessi il libro secoli fa. e ricordo che il sangue mi friggeva nelle vene per quell'attesa. di che? e io pensavo dentro me, ma vai, cambia, parti!!. ma ero troppo giovane e impulsiva. ora che mi son fatta canuta e nonna rifletto e dico: Vai, cambia, assapora e plasma la vita, non aspettare, fai tu la prima mossa!!! ... eh eh eh... son cammbiata, vero...? Ti abbraccio, (nel donarsi, anche un sorriso, c'è la ricchezza di ognuno di noi. quella resta nella memoria.)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:17 via WEB
Giustissima la tua considerazione. Ricambio sia l'abbraccio che il sorriso
 
newsinedicola
newsinedicola il 23/03/09 alle 11:46 via WEB
e perchè, tirare avanti in questo paese di merda non è forse un'impresa degna di nota? e perchè, contnuare e non aver intenzone di smettere d'indignarsi per le cattiverie, i soprusi, le ingiustizie non è forse un'impresa degna di nota?e perchè essere portoghes e fare il biglietto in autobus, non è fore un'impresa degna di nota? e perchè, incaponirsi ad usare la bici nella giungla cittadina romana, non è forse un'impresa degna di nota? cara quoty .. che dirti ..anche a me sembra di galleggiare e aspettare che qualcosa mi cambi la vita mentre quest'insoddisfazione perenne non mi fa mai godere del momento che sto vivendo ... e se fosse questa la felicità? ............desiderare sempre qualcosa e quando la si raggiunge finalmente, avere già qualco'altro da desiderare? ci avevi mai pensato?io a volte si !!!
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:22 via WEB
Mah... Laconica? Forse, ma rispecchia il mio stato d'animo.
 
piandeloa
piandeloa il 23/03/09 alle 12:07 via WEB
azzo non ho niente da dire, però non posso esimermi dal commentare un post in qualche modo legato a Buzzati. Diciamo che mi sono immedesimato in ciò che scrivi, e la penso come te, anche se non mi sembra di avere poi ancora tutto questo tempo a disposizione per conquistare il mondo.
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:24 via WEB
Io non voglio conquistare niente! Non so nemmeno io cosa voglio. Vorrei fare qualcosa per gli altri, ecco, una cosa così.
 
akhenaton49
akhenaton49 il 23/03/09 alle 13:36 via WEB
Che dire? Quante volte mi sono fatto le stesse domande. Chi, come me e, immagino, come te, ha una concezione molto laica della vita, che non si aspetta né premi, né punizioni per il “dopo”, o più semplicemente non se ne pone il problema perché tutto può esser possibile e impossibile nella stessa misura, fa grande affidamento sul concetto di “memoria”. Semplificando il concetto potrei dire: “Vivo fino a quando qualcuno si ricorderà, di me”. Aggiungerei anche che non è sufficiente il ricordo; questo deve essere anche accompagnato da affetto, rimpianto, nostalgia, altrimenti qualcuno potrebbe guadagnarsi ingiustamente la vita eterna! :)) Cosa dobbiamo fare allora per guadagnarsi questa memoria e questa lunga vita? La risposta non è semplice, anche perché ce ne sono molte. Esiste comunque un obbiettivo minimo iniziale: il nostro comportamento sia tale che nessuno fra quelli che ci stanno a cuore, tragga sollievo o soddisfazione dalla nostra “dipartita”. Non è che il primo passo. Poi per “l’imperituro ricordo” bisogna darsi molto da fare: in pochi ci riescono e dubito di essere fra questi!:)) Ciao.
 
womanonthemoon
womanonthemoon il 23/03/09 alle 14:02 via WEB
Miss Q, una missione ce l'hai, anzi ce l'abbiamo... andare in quella cittadina toscana di cui non si può fare il nome sennò la giornalaia nostra si ingrugnisce :) <>br Non voglio sminuire il tuo post che sento molto sentito da te e che condivido molto profondamente. Ma lo sai che è più forte di me, devo sempre cercare di sdrammatizza, per sopravvivere. In questi giorni ti ho pensata. Sono in un paese dove parlano la tua lingua madre, ma che non è il tuo paese natale. Però per arrivare qui ho fatto scalo a Lisboa :) <>br Sono qui per lavoro e ancora devo prendere confidenza con tutto, ma mi trovo bene. Un abbraccio.
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:16 via WEB
Vero, Pisa (l'ho scritto!)
Quanto tempo ti fermerai lì (Brasile?). Se ti serve, io mi propongo come interprete: prezzi modici :) Dimmi di sì, ti prego!
 
   
newsinedicola
newsinedicola il 28/03/09 alle 06:34 via WEB
ma quanto siete sciocchine? magari una volta di queste vi spiazzo e vi propongo un viaggio a pisa con viSita alla torre, ATTENTE !!!!!
 
     
womanonthemoon
womanonthemoon il 01/04/09 alle 23:45 via WEB
ci conto Frà! (poi però si fa pure una capatina al mare eh!) :-))
Una traduttrice mi farebbe anche comodo Miss Q, ma è troppo divertente cercare di imparare qualche parola in portoghese brasilero. Torno verso il 22 aprile. 'Spettatemi che 'rrivo!
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 23/03/09 alle 14:15 via WEB
Innanzi tutto bel post, cara. Mi ci rispecchio e lo faccio mio, sopratutto in queste giornate di anomala primavera, grigie e fredde, uggiose e incompiute, in cui l' umore si trascina infreddolito e musone, bofonchiando parole incomprensibili. In queste giornate è pericoloso fare consuntivi e porsi domande esistenziali: le risposte saranno tutte nere, autolesioniste, col pollice verso.
In compenso stai tranquilla, dolce Quoti, chè verrò io sulla tua tomba e, considerato che sono più grandicella di te, ti dedicherò un pensiero piuttosto soddisfatto...;-))))
 
The.Watchman
The.Watchman il 23/03/09 alle 14:38 via WEB
Mi hai fatto pensare alla mia palla di vetro e al fatto che un giorno dovrei mettermi in testa di romperla. Un giorno. Ti capisco, che anche se io di qualche "giorno memorabile" ne ho, la sensazione e' la stessa. Come tempo sprecato.
 
arimatec
arimatec il 23/03/09 alle 15:09 via WEB
Vedi, i capolavori servono anche a questo: a ispirare post da incorniciare come questo. Com muito carinho.
 
il_presidente77
il_presidente77 il 23/03/09 alle 15:30 via WEB
Posso risponderti citando Buzzati? Assumo che tu risponda "sì, lo voglio": "Di chi hai paura, imbecille? Della gente che sta a guardare? Dei posteri, per strano caso? Basterebbe una cosa da niente: riuscire a essere te stesso, con tutte le stupidità attinenti, ma autentico, indiscutibile. La sincerità assoluta sarebbe di per se stessa un documento tale! Chi potrebbe muovere obiezioni? Questo è un uomo, uno dei tanti se volete, ma uno. Per l’eternità gli altri sarebbero costretti a tenerne conto, stupefatti"
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:22 via WEB
Certo che puoi rispondere :) Anzi, hai fatto bene a rispondere. Grazie.
 
carowalter
carowalter il 23/03/09 alle 16:11 via WEB
Credo che solo l'"effetto farfalla" dia un senso a tutte le nostre vite. Nessuno di noi potrà mai sapere se è o non è stato il suo piccolo batter d'ali a portare mutamenti buoni o cattivi che siano. Personalmente trovo che tu hai delle belle ali, i mutamenti saranno buoni. “Il battito d’ali di una farfalla in Brasile può scatenare una tempesta in Texas” (Edward Norton Lorenz). Ogni azione porta con sè delle conseguenze, e non esistono obiettivi impossibili da raggiungere. La teoria del caos di Lorenz è ben nota ai meteorologi ed equivale, per loro, ad una condanna: esistono talmente tanti fenomeni dinamici da considerare per fare una previsione del tempo che pur essendo in teoria prevedibili diventano caotici e di conseguenza imprevedibili.
 
 
carowalter
carowalter il 23/03/09 alle 16:13 via WEB
ehi, che fai ferma su quel fiore? vola!
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:15 via WEB
Volare oh oh :)
 
bluewillow
bluewillow il 23/03/09 alle 17:14 via WEB
Secondo me non si deve vivere aspettando la grande occasione, ma cercando di vivere il meglio possibile, facendo quello che riesce a renderci felici. Non è una vita inutile quella di chi cerca di fare del proprio meglio, io penso che la positività di una esitenza riesca a tramettersi anche agli altri e contribuisca a cancellare parte di quello che invece sembra andare storto. Passare alla storia non è male, ma io preferisco cercare di essere felice :) (il fatto che questo preveda la conquista del mondo è un trascurabile dettaglio) :))))
 
anna0772
anna0772 il 23/03/09 alle 17:26 via WEB
Anche io sono d`accordo con i commenti precedenti: tutto dipende da cosa pensi che sia un` impresa degna di passare alla storia. Sicuramente sei la migliore Helena che esista e nessuno sa essere Helena come lo sai essere tu :-)))
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/03/09 alle 17:19 via WEB
Sembri i miei fratelli quando sostengono che io sono la loro sorella preferita: per forza, sono l'unica sorella che hanno!
 
acetosella5
acetosella5 il 23/03/09 alle 20:11 via WEB
Mah, a volte presa anche io da questo senso di inadeguatezza e inutilità mi sono detta che, dato che io c'ero, la vita di altri e di qualcosa intorno a me è stata modificata. Quelli che mi hanno conosciuta ed amata, in certi momenti sicuramente hanno adattato la loro vita alla mia o hanno fatto delle scelte che dovevano contemplare il fatto che io ci fosse. E l'effetto del sasso nello stagno, i cerchi si allargano e si contagiano. Così, anche se non ho fatto niente importante e che resterà famoso, semplicemente interagendo ho cambiato la storia. Questo è il pensiero di quando vedo il bicchiere mezzo pieno, dell'altro puoi immaginare.
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 23/03/09 alle 21:24 via WEB
E se ti dicessi che io di figli ne ho ben due mi sento spesso come ti senti tu? Probabilmente perchè non ho ancora ben capito quali sono gli obiettivi della mia vita o non ho usato tutti i talenti ricevuti in dono. Ognuno ne ha e deve farli fruttare. Hai ancora tanto futuro davanti, sono certa che capirai come fare.
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 23/03/09 alle 21:25 via WEB
Non conosco il libro ma conosco bene i tuoi pensieri, le tue domande che ti stai facendo. Una ricetta non c'è se non quella di crescere dalle cose vissute, vivere quanto possibile - preferibilmente bene - il presente e sperare per il futuro di cui non si sa se arriverà e cosa porterà ...
 
gb00053
gb00053 il 25/03/09 alle 08:38 via WEB
ecco chi sono! come non ho potuto pensarci prima! giovanni drogo. sarò destinata ad esserlo per sempre? dipende da me o no? forse soffro di giovannidroghismo
 
re1233
re1233 il 26/03/09 alle 14:22 via WEB
dall'alto della mia veneranda età ho scoperto ritornando al passato che talora gesti impercettibili, che sul momento nonhanno significati rilevanti ricoprono invece per gli altri momenti decisivi per la loro situazione contingente. Poche parole dette col cuore in un momento particolare hanno risvegliato la voglia di continuare a vivere. Ma io non ero cosciente di ciò, lo sono stato dopo anni quando mi è stato svelato dall'interessato. Non disperare..ogni vita ha un suo senso ed una sua utilità! Serenità!
 
shiondgl
shiondgl il 26/03/09 alle 16:27 via WEB
Pure io amo "il deserto dei tartari", te l'ho scritto anche in un tuo recedente post. Io non ho ancora fatto un serio bilancio della mia vita, perche' la penso in divenire, anche se o ben presente cio' che di buono e non ho fatto nel corso dei miei 33 anni (a maggio), e di alcune cose sono contenta, di altre no, ed in parte e' proprio colpa mia, se cosi' si puo' dire. Ma tutto il mio bagaglio e' frutto dell'esperienza che ho fatto, nel bene e nel male, e con tutto cio' devo e dovro' fare i conti. La vita perfetta non esiste, e per fortuna. Io aspetto empre un qualcosa in piu', ma lo aspetto cercando di darmi da fare in piu' direzioni, con piu' obiettivi, senza esasperazioni, ma tentendo conto di cio' che sono, che so fare e dei miei interessi (delle cose che mi piacciono, intendo). Tenedo conto dei miei affetti e delle mie amicizie, delle persone che lavorano con me, che studiano con me. E cerchero' di rendermi utile per la gente del mio territorio in un vicino futuro (se me ne sara' data la possibilita'), perche' io amo la mia terra,e molto. Mi piacerebbe vivere e poi arrivare alla fine senza avere rimpianti, ma so gia' che non potra' essere cosi': ma spero comunque di essere almeno un poco contenta di me stessa e di quanto (tanto o poco) saro' riuscita a "costruire" nel corso dei miei anni. Bellissimo post, cara Quoti: come al solito, sai farmi emozionare. Grazie, grazie, grazie. Silvia
 
 
shiondgl
shiondgl il 26/03/09 alle 16:28 via WEB
Mannaggia ho scordato una p in precedente, una h nel verbo avere, una s in sempre e mi pare basta. Ho gia' fatto dei danni ;-)
 
Tesi89
Tesi89 il 26/03/09 alle 22:03 via WEB
Cara Quoti, sei ancora giovanissima!Hai davanti a te tutto il tempo che vuoi per compiere qualsiasi impresa ti passi per la mente, e sono sicura che ne hai le capacità,quindi...non ti tormentare!:) Però non è necessario compiere niente di eclatante per essere ricordati:una persona onesta, corretta, cortese con gli altri e disponibile ad ascoltare e aiutare in caso di bisogno,che non preverica sugli altri, non strilla nè aggredisce,ha l'intelligenza di vivere la propria vita in equilibrio con se stessa e con gli altri...una persona così come non potrà essere ricordata positivamente in un mondo assurdo come il nostro?...Un abbraccio e un sorriso! .)))
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 26/03/09 alle 22:29 via WEB
Riflessioni che faccio spesso anch'io. Posso suggerirti un libro? Di Marlo Morgan '.... e venne chiamata due cuori'. Lo sto leggendo e mi fa riflettere molto. ciao
 
 
magdalene57
magdalene57 il 29/03/09 alle 01:37 via WEB
Sai che l'ho letto pure io, quel libro? e l'ho trovato bello per quel particolare momento in cui l'ho letto. E che fosse poi un caso letterario perch<é l'autrice era stata accusata di essersi inventata tutto,beh, ricordo che non mi scalfì nemmeno un pochettino... se ne inventano di cose ... anche peggiori, no? buona lettura!!
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 27/03/09 alle 18:47 via WEB
penso che quello che facciamo passa alla nostra storia, forse entra anche nella storia di qualche persona cara... e ahimè anche i nostri errori entrano, augurandoci che non sia mai troppo severo l'occhio che ci guarda, con un sorriso?
un abbraccio quoti e perdona la latitanza da blog!!
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/03/09 alle 18:47 via WEB
io questi problemi me li ponevo a 20 anni o giù di lì. dal che si deduce che la mia idiozia è congenita e non frutto della senilità.:)
quoti, quello che dici è ciò che ha spinto l'uomo a darsi un'eternità, nelle maniere più disparate. anche attraverso gesti inconsulti, come Erostrato che incendiò il tempio di Artemide per passare alla storia,
essere "normali", qualsiasi, vivere solo nel raggio della propria luce è forse davvero il segreto della felicità, propria e altrui.:)
 
atapo
atapo il 29/03/09 alle 18:47 via WEB
Io ho passato i miei primi..."ics" anni a pensare che avrei fatto cose grandi, ne facevo, sai, di progetti e mi ci buttavo dentro, non stavo ad aspettare. Non che pensassi alla celebrità, ma insomma, nel campo dove mi pareva di eccellere speravo di raggiungere traguardi importanti. Invece i fatti della vita, le strade percorse per necessità o per scelta hanno molto ridimensionato i miei sogni ed ora sto ad aspettare, scruto l'orizzonte per capire quale sarà il compito che mi verrà incontro: se riuscirò a farlo bene, a non far soffrire nessuno,...ne sono già contenta. Sarà la vecchiaia?! Un caro saluto.
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 30/03/09 alle 10:14 via WEB
Non riesco a rispondere a tutti i commenti e chiedo scusa.
A vent’anni certe domande non me le ponevo, mi limitavo a “mordere” la vita, incosciente com’ero. Sarà perché a quell’età ho cambiato paese e mi sembrava d’avere così tanto tempo davanti da non dovermi porre troppe domande ma piuttosto di agire. Poi, col passare degli anni, certe domande fanno capolinea e lo fanno sempre di più. Io non voglio passare alla Storia, non voglio, in fondo, lasciare una traccia tangibile su questo pianeta, preferirei semplicemente lasciare una traccia nelle persone che mi hanno conosciuta. Sì, mi basterebbe questo. Mi basterebbe essere ricordato come una persona che è stata attenta alle altre persone. Niente di più, niente di meno.
chiedo scusa anche per la latitanza.
 
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 30/03/09 alle 22:08 via WEB
Passerai alla storia invece, come la mancata assassina delle vecchiette. Una killer sentimental, di Quotilveda. ciao
 
lilith_0404
lilith_0404 il 30/03/09 alle 18:27 via WEB
Mi hai fatto ripensare ad una poesia...
Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.
(e.dickinson)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 01/04/09 alle 16:49 via WEB
Bellissima. Grazie.
 
vega257
vega257 il 31/03/09 alle 09:06 via WEB
Beata te che senti di avere ancora tanto tempo davanti!!! Io invece temo sempre di non averne abbastanza, ma non per grandi imprese, anche solo per le cose normali che sono già abbastanza, forse anche troppe e spesso non mi danno tempo di poter assaporate tutto ciò che ho attorno. :-) Baci Giò
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 01/04/09 alle 16:48 via WEB
Ho tanto tempo, ma si fa per dire, vista la mia veneranda età ;)
 
MacRaiser
MacRaiser il 31/03/09 alle 19:17 via WEB
L'incipit di questo post mi ha fatto tornare alla mente una canzone e il contenuto, un film. "This is not a love song" dei PIL e "About Schmidt", con Jack Nicholson. Ciao, Quoti :)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 01/04/09 alle 16:48 via WEB
;)
 
vi_di
vi_di il 01/04/09 alle 17:58 via WEB
... boh... pensavo che le persone di cui ci si ricorda, al di là di quelle della Storia, nel quotidiano sono quelle a cui si è voluto bene... e direi che tu riesci a farti voler bene senza problemi... per cui il tuo contributo alla storia l'hai già dato, onde per cui signorina Drogo la smetta di farsi domande e continui a vivere come sente! :-)
 
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