Creato da: sebregon il 12/01/2008
Commento alle letture della liturgia del giorno

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 

Ultime visite al Blog

sunguraaledadpaolo.nogaraanthonellarinopelasebregondueporcellineorsacchiottburgio.giuseppedonfranco65Windmill2010MAVAF7Emanuele19.95sarapiola.74winternet72
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

Ultimi commenti

Approfitta delle migliori condizioni di finanziamento...
Inviato da: rachelle
il 12/08/2021 alle 22:52
 
Ma č Kurt Cobain?? E' vera questa foto?
Inviato da: Dalida
il 01/07/2019 alle 08:37
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 01/08/2018 alle 12:16
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« DOBIAMO CAPIRE CHE CIO'...VIVERE SENZA GESU' E' ... »

SE SI GUARDA A GESU' SI GUARDA ANCHE IL PADRE E SE SI GUARDANIO I PIU' POVERI SI GUARDANO ED IL PADRE ED IL FIGLIO

Post n°794 pubblicato il 02 Maggio 2014 da sebregon

SANTI FILIPPO E GIACOMO IL MINORE, APOSTOLI 

 

 



Gv 14, 6-14


In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». 
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò». 

 

Il Signore Gesù prospetta altro da ciò che isuoi discepoli sono portati a vedere. E che cosa vedono? Un uomo dotato di potere che per un caso alquanto singolare della loro vita li ha scelti e non si sa perchè proprio loro. Anche a noi verrebbe da dire, magari non "mostraci il Padre", ma rivolgendoci a Gesù: "Fatti vedere, non rimanere nascosto dietro queste tue parole perchè alla fine non sappiamo se sono solo il parto di una bella intelligenza o davvero tu esisti veramente".

.

 

 

.

Tuttavia la nostra e la loro rimane una realtà completamente differente. Essi avevano Gesù davanti mentre noi, è vero che non abbiamo Gesù, ma siamo aiutati da una attestazione di miliardi di persone che hanno creduto in Lui creandoci quell'alone di accessibilità che i discepoli non avevano. Certo la fede non è riconducibile a quella degli altri ma certo è un aiuto sapere che non ci stiamo muovendo nel buio ma che dietro al nostro credere in Gesù c'è stato quello di una un'infinità di altre persone.

.

 

 

.

Rimane però che sia nell'una che nell'altra situazione si vuole vedere qualcosa che rimane nascosto allo sguardo.E Gesù allora ci insegna che il Padre non ha voluto altra visibilità che quella del Figlio sia che a guardarlo di persona siano i discepoli che per noi le sue parole.non possiamo dunque guardare al Padre direttamente ma attraverso il Figlio e questi ha voluto che a rappresentarlo su questa terra siano i più poveri, quelli che hanno meno dalla vita.

.

 

.

 

Tutto ciò ci induce a pensare al grande mistero in cui siamo coinvolti noi umani per cui il fatto stesso d'essere venuti in questo mondo ci mette nel diritto, almeno secondo l'ottica di Dio, e nonostante le diversità quelle d'ogni genere che ci differenziano, di accedere ad un livello d'amore in cui tutti siamo amati nello stesso modo.Gesù amando soprattutto gli ultimi è colui che vuole indicarci la strada verso la realizzazione del piano divino che creando l'umanità l'ha amata per intero. Se vogliamo essere secondo il Suo cuore non possiamo fermarci alle nostre preferenze che sono sempre dettate da un qualche interesse e dunque tendenti a chiudere il cerchio dell'umano secondo categorie non proprie divine. Ora dicendoci che chi guarda Lui guarda il Padre Gesù non vuole chiudere il nostro orizzonte umano sul Padre, ma vuole che lo allarghiamo a Lui ed a coloro che egli ama e cioè tutti.

.

 

 

.

Che poi noi siamo limitati e non riusciamo a fare ciò che Gesù vorrebbe è un altro conto ma che siamo chiamati ad essere come Lui ci vuole e secondo la larghezza del suo amore questo dobbiamo crederlo e volerlo.

La nostra vita e la Parola

Spirito Santo, dacci la fede che servendo il prossimo noi vediamo Gesù ed il Padre celeste.


Michele Sebregondio

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963