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Messaggi del 15/04/2014

 

LA LOTTA PER CHI E' PIU' GRANDE

Post n°785 pubblicato il 15 Aprile 2014 da sebregon

LA LOTTA PER CHI È PIÙ GRANDE

 

E' baruffa trai discepoli

Tra chi era di piú

Ai tuoi  occhi, Signore,

E così siamo sempre alle solite,

Allora come adesso,

C'é sempre lotta per le poltrone,

Per avere il meglio dalla  vita

Come se avessimo un’ invincibile ossessione

Per superare chi ci sta accanto

Invece di guardarci dentro

Per raccogliere il dono ricevuto

E darlo al fratello che ci sta vicino.

Com'é possibile non voler vedere

La linea retta del cammino

E preferire quella che porta dritti nel burrone?

Cosa ci oscura lo sguardo

Tanto da sgomitare e spingere

Per essere i primi sulla scena?

Cosa mancava a questi discepoli

Riottosi e vuoti per litigare

Mentre il loro Maestro si avvia verso la morte?

Il loro buco nero presto sará riempito

Dal sangue sparso nell'oltre

Delle  vite loro per raggiungere

Ogni uomo ed i loro tristi destini

E sanare la radice infetta

Dell' ' io sono il migliore'

Con quella di un amore senza ritorno

Come  in queste ore ce lo consegni tu, Signore.

Siamo troppo duri per capire

E forse questo martirio

L'hai accettato per sconcertare e convincere

Il nostro cieco andare sempre in prima fila

Per essere guardati e tanto ammirati.

E cosí tu metti da parte le paure del futuro

E sei tutto in quel lavare i piedi

In quel servire i fratelli

Per incoraggiare che   nulla si perde

Anzi s'acquista quando si convince  la cervice

Che é meglio carezzare gli altri che cozzarli.

Ora sei pronto per  pensare alla tua cena

 E dire le parole di vita cosí dense

Che ancora stiamo qui a capirle.

Ecco ora mandi Pietro e Giovanni

Da chi ti dará una sala così vasta

Che a distanza di tempo c'é posto anche per noi.

 
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IN CAMMINO VERSO GERUSALEMME

Post n°784 pubblicato il 15 Aprile 2014 da sebregon

IN CAMMINO

 

Hai ancora addosso il profumo di nardo

Che con tenerezza di donna ti unse, Maria,

Ma assieme ti dolgono di Giuda le infide parole,

Come le nostre quando davanti a qualcosa di grande

Ci ritraiamo perché costano e non rendono soldi.

Lo amavi tanto quel discepolo

Che perfino nella tua ultima cena

Intingesti per lui il  tuo pane nel piatto d'amore.

E' straziante non vedersi amato

Da chi hai scelto e condiviso la vita.

Nel tuo immenso scenario interiore

Assieme al Padre l'avevi previsto il rifiuto

Della gente maligna che solo vuole il potere

Ma forse non quello di chi  ti stava vicino

Che  ti vende  per trenta denari

E vuole la tua carne appesa ad una croce

Mentre si toglie dagli occhi la sorgente vita

Che ogni giorno lambiva i suoi passi.

Col dolore di Giuda in un canto

Un altro Ti attraversa piú vasto

Per chi  ha tradito per umana demenza

E svendita folle del  nome che porta.

E intanto ,Signore, non hai posto solo

 per le tristezze del cuore

Ma per dare il meglio a coloro che ami

E così stai pensando ad una cena.

Quanto siamo diversi, Signore, noi che per un niente

Raccontiamo sempre i nostri dolori

E perdiamo di vista la gioia dell'incontro fraterno

Per dirci e darci speranza per il futuro che arriva.

Tu invece nell'ultimo  scorcio di vita

Le tue parole le hai date piú intense,

Di caldo e tenero amore soffuse.

E cosa ancora t'accompagna , Signore, in questo cammino?

Una sofferenza per tua mamma Maria

Da te preparata per questo momento

Ma straziata lo stesso per l’odio dei tanti

E la morte che vicina ti cerca.

Oggi, ed ancora nei giorni a venire,

Ti seguiamo in silenzio

ringraziandoti per non esserti tirato indietro

ed averci amato fino alla fine.

 

 
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