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Messaggi del 04/04/2014
Post n°778 pubblicato il 04 Aprile 2014 da sebregon
IV SETTIMANA DI QUARESIMA - SABATO
Gv 7, 40-53
Che tristezza vedere Gesù venuto in questo mondo per beneficarlo e venir scambiato per un malfattore da arrestare. Certo quando uno si presenta come Lui, e cioè fuori dalla righe della quotidianità, è nell’ordine delle cose essere prudenti per vagliare la persona ed il suo messaggio.
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Ma qui coloro che gli vanno contro non sono come Nicodemo, che giustamente riporta i suoi interlocutori all’osservanza della Legge, ma sono gli esponenti di una sequela fondamentalista il cui scenario contempla o l’essere identici a loro oppure la pena di morte per tutti quelli che se ne discostano.
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L ‘autorevolezza e la forza di Gesù riescono a tenere lontani i suoi persecutori. Questi avevano nell’orecchio le parole che Gesù aveva precedentemente detto: «Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno» ( 7, 37-38) e nella rigidità del loro modo di credere reputano una bestemmia le sue parole.
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. Solo che Gesù si è permesso di dirle quelle parole perché corrispondevano a ciò che fino a quel momento aveva dato ai suoi simili e cioè una disponibilità continua a trasformare nei fatti e non solo a parole la loro vita. Chi lo giudicava era malato nello spirito, cieco e fosse stato magari malato nel corpo di sicuro sarebbe stato immediatamente più disponibile a farsi guarire. L’essere invece cinturati da una cultura ripetitiva spesso non è la via migliore per avvicinarsi a chi veramente può liberare il cuore dagli strati di male che offuscano la mente.
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. Il Signore Gesù gioca anche con noi la sua partita e vorrebbe darci la sua acqua viva ma spesso lo costringiamo a stare muto dietro le sbarre perché non vogliamo riconoscerlo come Colui che davvero può dissetarci . Preferiamo la compagnia del nostro io, dei nostri pensieri e delle nostre preoccupazioni invece di provare ad avere una relazione viva con una presenza che dal silenzio ci nutre della Sua vita.
La nostra vita e la Parola
Spirito Santo che sempre vegli sul nostro cuore aiutaci ad essere sempre più disposti a lasciare in un angolo il nostro io per dare spazio alle divine Presenze.
Michele Sebregondio
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