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Commento alle letture della liturgia del giorno
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Messaggi del 01/10/2014
Post n°828 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da sebregon
E' con gioia che riprendiamo i commenti alla Parola di Dio il martedì, il giovedì ed il sabato di ogni settimana. I passi sono presi dalla liturgia romana del giorno. La novità di questa edizione che durerà fino alla metà di luglio del 2015 è che si possono fare liberamente dei commenti da parte dei visitatori. La Parola di Dio è luce per i nostri passi e noi ne vogliamo essere gli umili portatori nel piccolo spazio di questo blog. Dal momento poi che iniziamo con la festa degli Angeli custodi allora affidiamo loro autori e lettori perchè traggano beneficio da questa loro comune esperienza.
2 OTTOBRE
Es 23, 20-23
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L’angelo custode agisce senza che noi ce ne accorgiamo ma il suo operare deve comunque trovare nell’uomo un’apertura dove la sua azione possa essere efficace. Solo così egli può agire. Apprendiamo poi dal testo dell’Esodo egli ci parla e cioè ha con noi una comunicazione reale. E come dobbiamo intenderla?
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Sicuramente essa si manifesta attraverso quelle intuizioni che nel corso della giornata emergono dal profondo della nostra coscienza indirizzandoci verso il bene. Il nostro problema è che pur percependo la sua voce la rendiamo simile a quella di tante altre fonti. E così non la prendiamo davvero sul serio e non gli diamo quel peso di grazia che essa ha.
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. Per crescere allora nel rapporto con il nostro angelo custode dobbiamo smorzare l’impeto del nostro io che vuole dominare su tutto e soprattutto concederci il tempo per discernere bene tra le voci che arrivano al nostro cuore. Diversamente il cuore diventa duro e la voce angelica viene percepita sempre più fievole.
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Quando invece il cuore è leggero allora si percepisce la sua presenza e si affronta il mondo con più gioia perché si sa che si ha davanti a sé il proprio Angelo… ed allora è tutta un’altra vita. Infatti se l’Angelo cammina alla nostra testa ciò significa che ci apre la strada e ce la spiana.
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Tuttavia ci si potrebbe chiedere se sia proprio necessario avere una particolare attenzione e devozione agli angeli dal momento che ci viene più immediato rivolgerci direttamente a Dio. E la risposta che mi viene in mente è che se Dio ce li ha donati come protettori ed a noi immediatamente vicini è perché ci vuole umili.
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Noi vorremmo subito puntare in alto, a Dio, e per carità niente da ridire, ma il suo consiglio è quello di allenarci con la loro presenza per aspirare ai successivi passi di grazia che il Signore ci prepara. Gli angeli sono i nostri commissari tecnici che ci preparano, ci allenano per farci andare davvero in alto. L’abitudine poi di pregare con i propri angeli dà le ali alla nostra preghiera che non deve essere mai solitaria.
La nostra vita e la Parola
Spirito Santo, che sei per eccellenza il nostro principale compagno di viaggio su questa terra quanto sei infinitamente generoso e grande nel tuo essere divino se hai voluto donarci anche gli angeli come nostri fratelli e protettori in questa vita.
Michele Sebregondio
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