Messaggi di Luglio 2016
Post n°363 pubblicato il 29 Luglio 2016 da Taniello
Questo va annotato perché per l'ennesima volta il west si rivela ambietazione potentissima per il drammone spietato sulla crudeltà umana. Tommy Lee Jones è uno di quelli che ancora ci crede (con Kevin Kostner e Robert Duvall) e si fa accompagnare da Hilary Swank e Meryl Streep (verso la fine, in città, ché la signora ha una certa età) lungo un viaggio dove classicamente si incrociano il male, il peggio, la spietatezza, l'onore e l'umiltà. Giustamente schifato dalla distribuzione cinematografica (una rete fognaria, praticamente), perché il pubblico, si sa, è sovrano. Lodi sperticate. |
Una recente uscita che merita di essere annotata se non altro perché tiene traccia con sufficiente chiarezza e senza noia di quella cosa strana che è stata definita negli anni scorsi come "la crisi", quella stessa cosa che stava (e sta ancora) in bocca a tutti quelli che hanno esaurito i più comuni temi da ascensore quali il meteo o il calcio ma che di fatto ha inculato di più solo quelli che per loro disgrazia avevano forti dipendenze dai rubinetti delle banche. Il pregio del film è senz'altro l'andatura con brio, da un personaggio all'altro (alcuni tagliati un po' con l'accetta ma è il didascalismo americano) con il rispettivo punto di vista. Le caratterizzazioni funzionano ma l'effetto "superstar" (Pitt & Gosling) lascia un certo ghigno sotto i baffi. Il cinismo impera e l'opera contribuisce ad annientare (in quei pochi che ancora ne blaterano) concetti ormai vetusti quali leggi, legalità, democrazia. Non imprescindibile ma significativo. |