Messaggi di Gennaio 2017
Mi annoto questo film senza un motivo particolare, semplicemente perchè è fatto bene e da roba fatta nel 2016 già va bene questo. Siamo nell'ambito di quel cinema indipendente USA da Sundance e quei fatti là, con qualche piede messo nei festival europei e già questo dice molto. Dicevo che non ci sono particolari motivi di rilievo perché il tutto si mantiene sempre (volontariamente credo) basso, non ci sono slanci poetici violenti, ci si mantiene in un ambito nonostante tutto realistico. Vince la piacevolezza di immagini sempre belle, attori magnifici e credibili, fatto molto molto bene. La base, diciamo. |
Caso tipico dove non conta tanto la stramaledettissima storia, conta più il modo di far vedere le cose. Innanzitutto è un road movie e se non li fanno gli americani (o gli australiani) vorrei sapere chi diavolo li deve fare. E quindi c'è il viaggio, dobbiamo stare appresso a 'sto vecchiaccio testardo all'inverosimile e al suo maiale. Ripeto, qua il maiale è una scusa, potevano anche non farlo vedere ma già che c'erano il maiale c'è e soprattutto si sente praticamente l'odore. L'obiettivo è farti chiedere sin dall'inizio cosa diavolo si sia ficcato in testa Danny Glover, te lo chiedi fino a quando comincia a venire fuori che si tratta di uno che come tanti su questo pianeta non ci sta più bene, l'età è l'escamotage. E si viaggia a cercare (con la scusa del maiale) posti dove è stato felice perché, come rinfaccia alla figlia che tenta disperatamente di condurlo alla ragione, l'unica cosa di cui veramente gli sia importato è avere un po' di "fun", divertimento alla lettera. |