Un blog creato da laura.licata il 05/02/2007

Diario

Per mezzo del mio Cuore Immacolato portate Cristo al mondo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Il blog si sposta

Post n°10 pubblicato il 04 Aprile 2007 da laura.licata
 
Tag: Ciao
Foto di laura.licata

Dopo due mesi che non scrivo ho deciso di spostare questo blog su http://gesumariaviamo.blogspot.com

 
 
 

Atto di abbandono a Gesù

Post n°9 pubblicato il 11 Febbraio 2007 da laura.licata
 

Gesù queste mie parole sono per dirti che io mi abbandono a te, sono tua in ogni piccola cosa.
Da questo momento in poi non sono più io che vivo ma sei tu che dimori in adesso è per tutta l'eternità.
Sono poca cosa davanti alla tua infinita misericordia ma tu mi ami anche se sono piena di difetti e questa è la cosa più importante per me, del resto non mi importa più nulla se tu sarai sempre con me.
Ti chiedo di rendermi come tu mi vuoi e, se è tua volontà, ti chiedo la grazia della fanciulezza spirituale.
Gesù confido e spero in Te.

 
 
 

Commento al vangelo di domenica 11/2/2007

Post n°8 pubblicato il 10 Febbraio 2007 da laura.licata
 
Foto di laura.licata

Beati voi poveri

Serie Briciole 

VI domenica t.o. C

11 febbraio 2007

Ger 17,5-8

 1 Cor 15,12.16-20

Lc 6,17.20-26

LETTURA

Il testo (Lc 6,17.20-26)

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone.  Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.  Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.  Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti».

 
Momento di silenzio

Lasciamo che la voce del Verbo risuoni in noi.

 

MEDITAZIONE

Domande

Beati voi… guai a voi…  possiamo scegliere tra quali stare, se tra i beati di Dio o gli inguaiati di altro… Dio, parola quasi oscena nello scenario degli uomini oggi. Dio, ma che vuole da noi? Ridono sì quanti scrivono leggi che vanno oltre i confini… sono tutti scienziati di trascendenza perché superano i limiti. Ma quale trascendenza? Quella dei guai di domani, e non di un domani troppo lontano, un domani che rincorre quest’oggi senza senso.

Chiave di lettura Gran folla intorno a Gesù: i dodici, i discepoli, gente da tutte le parti e di tutti i tipi… gente di città e gente di mare, gente di fede e gente in cerca di risposte, gente interessata e gente senza scrupoli. Tutti a valle perché Gesù scende. Mosè dal Sinai era sceso con le tavole della legge di Dio. Gesù scende con i dodici. È lui la legge nuova, ma non lui da solo. Luca riporta le beatitudini diversamente da Matteo. Poveri, affamati, piangenti, odiati e quindi emarginati, insultati, respinti, scellerati…. Questi i beati di Cristo. Gente che vive l’attesa di una sazietà di vita, di una consolazione di cuore, di una pace totale, di un’accoglienza autentica… Dio per loro è ricchezza, è pane, è conforto e gioia, è amore. ma ci sono uomini inguaiati, uomini già sazi che non hanno bisogno di niente e di nessuno perché si procurano da sé la consolazione, il pane, l’allegria, un buon nome. Questi gli inguaiati di falsità, perché quale ricchezza terrena può colmare il cuore umano? Per grande che sia non esaurirà la povertà del suo essere creatura: è una ricchezza falsa. Quale pane può saziare la fame di felicità? un pane che gonfia e dà la sensazione del pieno, ma che poi lascia più affamati che mai. Quale gioia può placare la sete di felicità? nessuna spensieratezza di questo mondo rende lieti nell’intimo, anzi fa sentire ancora di più la spinosità delle circostanze a rischio, il dolore e l’angoscia di situazioni in cui l’uomo si ritrova impotente… Quale buon nome o riconoscimento umano può soddisfarti quando sai a che prezzo lo hai raggiunto e interiormente senti di non essere come ti presenti agli altri? Dicono bene di te, è vero, ma tu non ci credi fino in fondo perché sai di vivere costantemente in falsetto e quelle parole, se ti plaudono, scompaiono come bolle di sapone. L’ambivalenza continua ti farà anche godere momenti indimenticabili di gloria e di soddisfazione, ma per poi gettarti subito dopo nello sconforto, ogni volta che, tolte le scarpe di circostanza, ti ritrovi in ciabatte e vestaglia tra le mura della tua anima, e guardandoti intorno, avverti tutta la tua solitudine e ti senti spoglio,  in compagnia di uno sconosciuto fallito e disperato, inconsolabile…  



PREGHIERA

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa e perdonato il peccato, beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui cuore non c’è inganno (salmo 131)

CONTEMPLAZIONE

Signore, mi risuonano dentro parole tipo queste… non mi sembrano adeguate a te, ma voglio dirtele per me e per quanti come me oggi non capiranno la tua parola di guai… Quante storie per un po’ di soldi e di allegria! Se non ti diverti un po’, sai che monotonia?... Scusa, Signore, ma io non mi sento proprio inguaiato perché sono comunque contento, e le lacrime non mi escono... cosa mi manca?... (silenzio)…  Forse se volto la pagina dell’io e inizio a leggere la pagina del tu avverto forte il gemito di chi non ha altri che te e di suo un sacco lacrimale inaridito dalle ingiustizie del mondo. Direbbero i nostri nonni: non è il mondo che va male, sono i “mondaroli”… Quanto è vero! Abbiamo fatto del poco che avevamo patrimonio esclusivo e molti ne sono stati privati. Ciò che ho e di cui godo non è solo mio, perché me ne sento padrone? Se solo risuonasse in me l’urlo dei senza consolazione, mi prenderei buono buono il mio “guai” per vedere un po’ di trasformarlo in “beati”… Signore, abbi pietà della mia ipocrita serenità che porta meglio il nome di noncuranza.

Comunità monastica di Cerreto GR – tel. 0564 633298 – monastero@januacoeli.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Preghiera alla Signora di tutti i Popoli

Post n°7 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da laura.licata
 

immagineimmagine

* Questa preghiera ebbe origine ad Amsterdam nel 1951. Fin da allora essa ha ricevuto molti imprimatur.
Dopo consultazione del Vescovo del luogo con la Congregazione per la Dottrina della Fede (2006), riguardo alla preghiera, la Congregazione ha approvato il testo della preghiera con la direttiva di cambiare, a causa di possibili malintesi, la clausola originale “
che una volta era Maria” con “la Beata Vergine Maria”.

 
 
 

Santa Faustina Kowalska apostola della divina Misercordia

Post n°6 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da laura.licata
 
Foto di laura.licata

Santa Faustina, l'apostola della Divina Misericordia, appartiene oggi al gruppo dei santi della Chiesa più conosciuti. Attraverso lei il Signore manda al mondo il grande messaggio della misericordia Divina e mostra un esempio di perfezione cristiana basata sulla fiducia in Dio e sull'atteggiamento misericordioso verso il prossimo.

Santa Faustina nacque il 25 agosto 1905, terza di dieci figli, da Marianna e Stanislao Kowalski, contadini del villaggio di Glogowiec (attualmente diocesi di Wloclawek). Al battesimo nella chiesa parrocchiale di lwinice Warckie le fu dato il nome di Elena. Fin dall'infanzia si distinse per l'amore, per la preghiera, per la laboriosità, per l'obbedienza e per una grande sensibilità verso la povertà umana. All'età di nove anni ricevette la Prima Comunione; fu per lei un'esperienza profonda perché‚ ebbe subito la consapevolezza della presenza dell'Ospite Divino nella sua anima. Frequentò la scuola per appena tre anni scarsi. Ancora adolescente abbandonò la casa dei genitori e andò a servizio presso alcune famiglie benestanti di Aleksandrow, lodl e Ostrowek, per mantenersi e per aiutare i genitori.

Fin dal settimo anno di vita avvertì nella sua anima la vocazione religiosa, ma non avendo il consenso dei genitori per entrare nel convento, cercava di sopprimerla. Sollecitata poi da una visione di Cristo sofferente, partì per Varsavia dove il 10 agosto del 1925 entrò nel convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Col nome di Suor Maria Faustina trascorse in convento tredici anni in diverse case della Congregazione, soprattutto a Cracovia, Vilnius e Plock, lavorando come cuoca, giardiniera e portinaia.

All'esterno nessun segno faceva sospettare la sua vita mistica straordinariamente ricca. Svolgeva con diligenza tutti i lavori, osservava fedelmente le regole religiose, era riservata, silenziosa e nello stesso tempo piena di amore benevolo e disinteressato. La sua vita apparentemente ordinaria, monotona e grigia nascondeva in sè una profonda e straordinaria unione con Dio.

Alla base della sua spiritualità si trova il mistero della misericordia Divina che essa meditava nella parola di Dio e contemplava nella quotidianità della sua vita. La conoscenza e la contemplazione del mistero della misericordia di Dio sviluppavano in lei un atteggiamento di fiducia filiale in Dio e di misericordia verso il prossimo. Scriveva:

O mio Gesù, ognuno dei Tuoi santi rispecchia in s‚ una delle Tue virtu; io desidero rispecchiare il Tuo Cuore compassionevole e pieno di misericordia, voglio glorificarlo. La Tua misericordia, o Gesù, sia impressa sul mio cuore e sulla mia anima come un sigillo e ciò sara il mio segno distintivo in questa e nell'altra vita (Diario, p. 418).

Suor Faustina fu una figlia fedele della Chiesa, che essa amava come Madre e come Corpo Mistico di Gesù Cristo. Consapevole del suo ruolo nella Chiesa, collaborava con la misericordia Divina nell'opera della salvezza delle anime smarrite. Rispondendo al desiderio e all'esempio di Gesù offrì la sua vita in sacrificio. La sua vita spirituale si caratterizzava inoltre nell'amore per l'Eucarestia e nella profonda devozione alla Madre di Dio della Misericordia.

Gli anni della sua vita religiosa abbondarono di grazie straordinarie: le rivelazioni, le visioni, le stigmate nascoste, la partecipazione alla passione del Signore, il dono dell'ubiquità, il dono di leggere nelle anime, il dono della profezia e il raro dono del fidanzamento e dello sposalizio mistico. Il contatto vivo con Dio, con la Madonna, con gli angeli, con i santi, con le anime del purgatorio, con tutto il mondo soprannaturale fu per lei non meno reale e concreto di quello che sperimentava con i sensi. Malgrado il dono di tante grazie straordinarie era consapevole che non sono esse a costituire l'essenza della santità. Scriveva nel "Diario":

Né le grazie, né le rivelazioni, né le estasi, né alcun altro dono ad essa elargito la rendono perfetta, ma l'unione intima della mia anima con Dio. I doni sono soltanto un ornamento dell'anima, ma non ne costituiscono la sostanza né la perfezione. La mia santità e perfezione consiste in una stretta unione della mia volontà con la volontà di Dio (Diario p. 380).

Il Signore aveva scelto Suor Faustina come segretaria e apostola della Sua misericordia per trasmettere, mediante lei, un grande messaggio al mondo.

Nell'Antico Testamento mandai al Mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te a tutta l'umanità con la Mia misericordia. Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso (D., p. 522).

La missione di Suor Faustina consiste in tre compiti:

- Avvicinare e proclamare al mondo la verità rivelata nella Sacra Scrittura sull'amore misericordioso di Dio per ogni uomo.

- Implorare la misericordia Divina per tutto il mondo, soprattutto per i peccatori, tra l'altro attraverso la prassi delle nuove forme di culto della Divina Misericordia indicate da Gesù: l'immagine di Cristo con la scritta: Gesù confido in Te, la festa della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua, la coroncina alla Divina Misericordia e la preghiera nell'ora della Misericordia (ore 15). A queste forme del culto e anche alla diffusione della devozione alla Divina Misericordia il Signore allegava grandi promesse a condizione dell'affidamento a Dio e dell'amore attivo per il prossimo.

- Ispirare un movimento apostolico della Divina Misericordia con il compito di proclamare e implorare la misericordia Divina per il mondo e di aspirare alla perfezione cristiana sulla via indicata da Suor Faustina. Si tratta della via che prescrive un atteggiamento di fiducia filiale in Dio, che si esprime nell'adempimento della Sua volontà e nell'atteggiamento misericordioso verso il prossimo.

Oggi questo movimento riunisce nella Chiesa milioni di persone di tutto il mondo: congregazioni religiose, istituti secolari, sacerdoti, confraternite, associazioni, diverse comunità degli apostoli della Divina Misericordia e persone singole che intraprendono i compiti che il Signore ha trasmesso a Suor Faustina.

La missione di Suor Faustina è stata descritta nel "Diario" che essa redigeva seguendo il desiderio di Gesù e i suggerimenti dei padri confessori, annotando fedelmente tutte le parole di Gesù e rivelando il contatto della sua anima con Lui. Il Signore diceva a Faustina:

Segretaria del Mio mistero più profondo, ...il tuo compito più profondo è di scrivere tutto ciò che ti faccio conoscere sulla Mia misericordia, per il bene delle anime che leggendo questi scritti proveranno un conforto interiore e saranno incoraggiate ad avvicinarsi a Me (D., p. 557).

Quest'opera infatti avvicina in modo straordinario il mistero della misericordia Divina. Il "Diario" affascina non soltanto la gente comune ma anche i ricercatori che vi scoprono una fonte supplementare per le loro ricerche teologiche. Il "Diario" è stato tradotto in varie lingue, tra cui inglese, francese, italiano, tedesco, spagnolo, portoghese, russo, ceco, slovacco e arabo.

Suor Faustina, distrutta dalla malattia e da varie sofferenze che sopportava volentieri come sacrificio per i peccatori, nella pienezza della maturità spirituale e misticamente unita a Dio, morì a Cracovia il 5 ottobre 1938 all'età di appena 33 anni. La fama della santità della sua vita crebbe insieme alla diffusione del culto della Divina Misericordia e secondo le grazie ottenute tramite la sua intercessione. Negli anni 1965-67 si svolse a Cracovia il processo informativo relativo alla sua vita e alle sue virtù e nel 1968 iniziò a Roma il processo di beatificazione che si concluse nel dicembre del 1992. Il 18 aprile del 1993, sulla piazza di San Pietro a Roma, il Santo Padre Giovanni Paolo II l'ha beatificata e il 30 aprile 2000, Anno del Gande Giubileo del 2000, l'ha canonizzata.

Le reliquie di Suor Faustina attualmente sono sparse nel mondo in varie chiese. La tomba con i pochi resti corporali sono conservati nella cappella della casa a Cracovia dove si recava a pregare. Le reliquie sono anche esposte nel Santuario della Divina Misericordia, Chiesa Santo Spirito in Sassia.

 
 
 

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DEL 25/01/07

Post n°5 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da laura.licata
Foto di laura.licata

"Cari figli, mettete la Sacra Scrittura in un luogo visibile nella vostra famiglia e leggetela. Così conoscerete la preghiera del cuore e i vostri pensieri saranno in Dio. Non dimenticate che siete passeggeri come un fiore in un campo che si vede da lontano, ma in un attimo sparisce. Figlioli, lasciate un segno di bontà e d’amore ovunque passiate e Dio vi benedirà con l’abbondanza della Sua benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

 
 
 

Il vangelo di oggi 9/2/2007

Post n°4 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da laura.licata
 
Foto di laura.licata

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 7,31-37.

Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Traduzione liturgica della Bibbia



Commento al Vangelo di :

Sant’Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
Discorsi sui salmi, Sal 102,5-6 ; PL 37, 1319

« Gesù portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi »

“Dio guarisce tutte le tue infermità” (Sal 102,3). Non temere dunque: tutte le tue infermità saranno guarite. E se dici che esse son grandi, sappi che più grande è il medico che le cura. Per un medico dalla potenza infinita non esiste nessun male inguaribile. Tu devi solo permettere che egli ti curi e non devi respingere le sue mani, ché egli sa bene quel che c'è da fare. E non devi solo compiacerti quando lenisce le piaghe, ma saper sopportare anche quando le incide: sopporta il dolore della medicina, pensando alla guarigione futura.
Osservate, o miei fratelli, quali e quanti dolori sopportano gli uomini nelle loro infermità fisiche, per vivere ancora pochi giorni... La sofferenza, da te sopportata, non conosce invece incertezza, perché non può ingannarsi colui che ti ha promesso la guarigione. Il medico talvolta si inganna, promettendo di ottenere la guarigione da un corpo umano; e perché s'inganna? Perché non cura una cosa che è stata fatta da lui. Dio ha fatto il tuo corpo, ha fatto la tua anima, e quindi conosce il modo di ricreare quel che ha creato e di riformare quel che ha formato. Basta soltanto che tu ti affidi alle mani di questo medico... Rimettiti dunque alle sue mani, o anima che lo benedici e non dimentichi le sue retribuzioni: egli infatti “guarisce tutte le tue infermità”(Sal 102,2-3).
Non ti guarirà dunque colui che ti aveva fatto tale che non saresti mai caduto ammalato, sol che avessi voluto rispettare i suoi comandamenti? Non ti guarirà colui che ha fatto gli Angeli e che intende eguagliarti agli Angeli, quando ti avrà restaurato? Non ti guarirà, se sei fatto a sua immagine, colui che ha fatto il cielo e la terra (Gen 1,26)? Ti guarirà certamente, ma è pur necessario che tu voglia essere guarito. Dio guarisce senz'altro qualsiasi infermo, ma non chi rifiuta la guarigione... La tua salute è Cristo.

 
 
 

AVE MARIA

Post n°3 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da laura.licata
 

immagineO Maria concepita senza peccato prega per noi che a te ricorriamo

 
 
 

Sono passati 4 anni eppure a me sembra ieri

Post n°2 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da laura.licata
 
Tag: Diario
Foto di laura.licata

A Maggio saranno già passati 4 anni dalla mia conversione eppure a me sembra passato un soffio tanto è vivo in me il ricordo di quel momento.
Era un giorno di maggio, non ricrdo di preciso quale, nella mia parrocchia arrivava direttamente da Fatima la statua della Madonna Pellegrina. Ricordo che mia madre fece di tutto per convincermi ad andare con lei in chiesa a vedere quella che per me, in quel momento, era solo una statua ma pur di non sentirla più decisi di andare ma solo per un attimo e poi sarei tornata a casa ma non fù così.
Quando entrai in chiesa in un primo momento ci fu' un attimo d'indifferenza ma poi è come se il Signore per mezzo di Maria avesse riempito in un solo secondo il mio cuore di un'amore infinito e da quel momento per tutto il tempo che mi trovai in chiesa non smisi di piangere un attimo.
Da quel momento sono andata in chiesa praticamente tutti i giorni mentre c'era la Madonna, mi sono confessata ed ho iniziato a frequentare un gruppo di giovani del movimento della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria di cui ancora adesso faccio parte.
Con il tempo, in questi 4 anni mi sono consacrata alla Madonna, sono stata a Fatima anche questa una grande grazia ed ho avuto modo di comprendere quanto il Signore mi ami e mi voglia bene immagine

 
 
 

DONACI LA GRAZIA DI CAPIRE...

Post n°1 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da laura.licata
 
Foto di laura.licata

Insegnaci, Signore, a non amare noi stessi,
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto quelli che amiamo già.
Insegnaci a pensare agli altri,
ad amare in primo luogo quelli che nessuno ama.
Signore, donaci di soffrire della sofferenza degli altri.
Concedici la grazia di capire che ad ogni istante,
mentre noi viviamo una vita troppo felice, protetta da te,
milioni di esseri umani, che sono tuoi figli e nostri fratelli,
muoiono di fame senza aver meritato di morir di fame,
muoiono di freddo senza aver meritato di morir di freddo.
Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo.

Raul Follereau

 
 
 
 
 
 
 
 
 

immagine

 
 
 
 
 
 
 

immagineSan Michele Arcangelo,
difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro le malvagità
e le insidie del diavolo,
Supplichevoli ti preghiamo:
che Dio lo domini
!
E tu, principe della milizia celeste,
con il potere che ti viene da Dio
incatena nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo 
per perdere della anime.

 
 
 
 
 

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