Un blog creato da laura.licata il 05/02/2007

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Per mezzo del mio Cuore Immacolato portate Cristo al mondo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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« Preghiera alla Signora d...Atto di abbandono a Gesù »

Commento al vangelo di domenica 11/2/2007

Post n°8 pubblicato il 10 Febbraio 2007 da laura.licata
 
Foto di laura.licata

Beati voi poveri

Serie Briciole 

VI domenica t.o. C

11 febbraio 2007

Ger 17,5-8

 1 Cor 15,12.16-20

Lc 6,17.20-26

LETTURA

Il testo (Lc 6,17.20-26)

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone.  Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.  Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.  Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti».

 
Momento di silenzio

Lasciamo che la voce del Verbo risuoni in noi.

 

MEDITAZIONE

Domande

Beati voi… guai a voi…  possiamo scegliere tra quali stare, se tra i beati di Dio o gli inguaiati di altro… Dio, parola quasi oscena nello scenario degli uomini oggi. Dio, ma che vuole da noi? Ridono sì quanti scrivono leggi che vanno oltre i confini… sono tutti scienziati di trascendenza perché superano i limiti. Ma quale trascendenza? Quella dei guai di domani, e non di un domani troppo lontano, un domani che rincorre quest’oggi senza senso.

Chiave di lettura Gran folla intorno a Gesù: i dodici, i discepoli, gente da tutte le parti e di tutti i tipi… gente di città e gente di mare, gente di fede e gente in cerca di risposte, gente interessata e gente senza scrupoli. Tutti a valle perché Gesù scende. Mosè dal Sinai era sceso con le tavole della legge di Dio. Gesù scende con i dodici. È lui la legge nuova, ma non lui da solo. Luca riporta le beatitudini diversamente da Matteo. Poveri, affamati, piangenti, odiati e quindi emarginati, insultati, respinti, scellerati…. Questi i beati di Cristo. Gente che vive l’attesa di una sazietà di vita, di una consolazione di cuore, di una pace totale, di un’accoglienza autentica… Dio per loro è ricchezza, è pane, è conforto e gioia, è amore. ma ci sono uomini inguaiati, uomini già sazi che non hanno bisogno di niente e di nessuno perché si procurano da sé la consolazione, il pane, l’allegria, un buon nome. Questi gli inguaiati di falsità, perché quale ricchezza terrena può colmare il cuore umano? Per grande che sia non esaurirà la povertà del suo essere creatura: è una ricchezza falsa. Quale pane può saziare la fame di felicità? un pane che gonfia e dà la sensazione del pieno, ma che poi lascia più affamati che mai. Quale gioia può placare la sete di felicità? nessuna spensieratezza di questo mondo rende lieti nell’intimo, anzi fa sentire ancora di più la spinosità delle circostanze a rischio, il dolore e l’angoscia di situazioni in cui l’uomo si ritrova impotente… Quale buon nome o riconoscimento umano può soddisfarti quando sai a che prezzo lo hai raggiunto e interiormente senti di non essere come ti presenti agli altri? Dicono bene di te, è vero, ma tu non ci credi fino in fondo perché sai di vivere costantemente in falsetto e quelle parole, se ti plaudono, scompaiono come bolle di sapone. L’ambivalenza continua ti farà anche godere momenti indimenticabili di gloria e di soddisfazione, ma per poi gettarti subito dopo nello sconforto, ogni volta che, tolte le scarpe di circostanza, ti ritrovi in ciabatte e vestaglia tra le mura della tua anima, e guardandoti intorno, avverti tutta la tua solitudine e ti senti spoglio,  in compagnia di uno sconosciuto fallito e disperato, inconsolabile…  



PREGHIERA

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa e perdonato il peccato, beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui cuore non c’è inganno (salmo 131)

CONTEMPLAZIONE

Signore, mi risuonano dentro parole tipo queste… non mi sembrano adeguate a te, ma voglio dirtele per me e per quanti come me oggi non capiranno la tua parola di guai… Quante storie per un po’ di soldi e di allegria! Se non ti diverti un po’, sai che monotonia?... Scusa, Signore, ma io non mi sento proprio inguaiato perché sono comunque contento, e le lacrime non mi escono... cosa mi manca?... (silenzio)…  Forse se volto la pagina dell’io e inizio a leggere la pagina del tu avverto forte il gemito di chi non ha altri che te e di suo un sacco lacrimale inaridito dalle ingiustizie del mondo. Direbbero i nostri nonni: non è il mondo che va male, sono i “mondaroli”… Quanto è vero! Abbiamo fatto del poco che avevamo patrimonio esclusivo e molti ne sono stati privati. Ciò che ho e di cui godo non è solo mio, perché me ne sento padrone? Se solo risuonasse in me l’urlo dei senza consolazione, mi prenderei buono buono il mio “guai” per vedere un po’ di trasformarlo in “beati”… Signore, abbi pietà della mia ipocrita serenità che porta meglio il nome di noncuranza.

Comunità monastica di Cerreto GR – tel. 0564 633298 – monastero@januacoeli.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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immagineSan Michele Arcangelo,
difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro le malvagità
e le insidie del diavolo,
Supplichevoli ti preghiamo:
che Dio lo domini
!
E tu, principe della milizia celeste,
con il potere che ti viene da Dio
incatena nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo 
per perdere della anime.

 
 
 
 
 

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