laviolenza

e la violenza delle elezioni ?

mi sento violentato anche dall'imposizione di elezioni anticipate. la politica sempre più lontana, faziosa e preoccupata di sè stessa ci costringe a votare troppo (sembra quasi una bestemmia non sopportare la democrazia del voto !). Attorcigliati nella ricerca della sempre maggiore conservazione di sè, gli uomini e le donne che si sono ormai eletti a classe dirigente chiedono ancora di votare ! io non ce la faccio più e per chi  mi conosce, mi chiamo riccardo varanini, può anche sembrare strano che vacilli dopo aver votato ininterrottamente dal 1963. Eppure è così : la violenza che sento è quella di essere costretto a votare anticipatamente, a votare scegliendo tra le stesse persone, a votare convinto nel profondo che non cambia niente, a desiderare una jacquerie, a rimpiangere la ghigliottina, ad essere molto depresso e sfiduciato ! Questo hanno prodotto, in questi 20 ultimi anni in particolare, l'abbandono di ogni saldo valore di partecipazione, eguaglianza, giustizia, pace, laicità, modestia, onestà, da parte della classe politica, chi più chi meno, tutta !

e Ora ? per chi come me ha sempre votato a sinistra, oggi votare pd è impossibile, non sono laici, si accorderebbero con il diavolo se solo potessero, non sono pacifici nè giusti; votare cosa rossa arcobaleno è altrettanto impossibile, conoscendoli risulta impossibile sperare in alcunchè; non votare è fuori discussione; vuoi vedere che voto o boselli o bonino ? Ma in nome di che ? Non vale nemmeno più l' idea che così non governa berlusconi, le ultime suicide vicende del governo prodi hanno drammaticamente dimostrato che non basta. 

é sempre più dura ! che consiglio mi date ?