REPUBBLICANI EUROPEI
MRE LECCEAMMINISTRATIVE. SBARBATI: PARTIRE DAL NORD PER RILANCIARE PD
29/05/2007
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COSI' L'ULIVO RISCHIA DI SECCARE...
E' veramente triste vedere che uno dei progetti politici più belli e moderni della storia di questo paese rischia di seccare. L' Ulivo delle Europee 2004 era un Ulivo Forte, Vigoroso, Vincente.
Oggi invece perde le sue foglie...
E' sconvolgente che nessuno si assuma la responsabilità di quello sta succedendo.
Non c'é peggiore sordo di chi fa finta di non sentire...
Soffocato in una morsa a due tra Ds e Dl, (noi Repubblicani Europei continuiamo a essere schiacciati, così come schiacciati ed esclusi sono ancora la società civile, le donne e i giovani, questi ultimi completamente assenti) l' Ulivo sta morendo. Non deve essere così. Bisogna che il popolo torni ad avere fiducia in questo nuovo soggetto politico. Ma perché questo avvenga é giunta l'ora di tornare al vecchio Ulivo, aperto e plurale, nei fatti e non a parole. E' necessario rompere gli schemi e uscire dalle righe, smettendo di proferire parole vuote e inutili che sanno di promesse vane e di politichese spicciolo. La gente é stanca e sfiduciata. Bisogna che dal pensiero si passi all'azione. E soprattutto bisogna non arrendersi e non lasciare che quest'Ulivo ce lo lascino morire...
Aiutateci in questa battaglia...per un'Italia nuova, per una nuova Italia...
Repubblicani Europei Lecce
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RIVOGLIAMO LE PREFERENZE!
La battaglia dei Repubblicani Europei per il ritorno alle preferenze.L'on.Sbarbati vuole firmare un nuovo patto di conciliazione.
29/05/2007
Quotidiano Italia Oggi
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Runione del Comitato nazionale promotore del Partito Democratico
23/05/2007
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PARTITO DEMOCRATICO, IL 14 OTTOBRE L'ELEZIONE DELL'ASSEMBLEA: PRODI FA LARGO ALLE DONNE.
Presente al vertice con Prodi il segretario nazionale dei Repubblicani Europei on. Luciana Sbarbati (foto: in basso a destra)
Vertice a Palazzo Chigi, confermata la data. Il 23 maggio la riunione del comitato.
ROMA - E' stata confermata per il 14 ottobre la "data dell'assemblea del Partito Democratico". Lo ha annunciato oggi il segretario Ds, Piero Fassino, lasciando il vertice dell'Ulivo a Palazzo Chigi. Un'intesa confermata anche da Romano Prodi: "L'incontro è andato benissimo, c'è unità d'intenti su tutto - ha dichiarato - ora dobbiamo fare in fretta".
Al vertice hanno partecipato oltre al premier i leader Ds e Dl Fassino e Francesco Rutelli, i tre coordinatori Maurizio Migliavacca, Antonello Soro e Mario Barbi, i ministri Massimo D'Alema e Arturo Parisi, i capigruppo Dario Franceschini e Anna Finocchiaro e il leader dei Repubblicani Europei Luciana Sbarbati.
Un vertice "molto proficuo e positivo nel quale abbiamo definito tutte le misure per avviare la realizzazione del percorso che ci porterà ad ottobre all'assemblea costituente del partito democratico", ha aggiunto ancora Fassino. "Si insedierà il comitato promotore nazionale composto di personalità politiche e della società civile" e "il ruolo di guida operativa è stato affidato ai tre coordinatori dell'Ulivo", Maurizio Migliavacca, Antonello Soro e Mario Barbi, ha spiegato il segretario dei Ds.
A questo punto, come ha spiegato Prodi, "tra pochi giorni nomineremo un comitato di trenta persone, un terzo donne, per mettere in pratica la strategia di costruzione degli organi del partito. Sono mia responsabilità, e saranno scelte tra gli appartenenti alla società civile in modo da poter partire subito con impegni pratici e con le decisioni. Il 14 ottobre ogni uomo e ogni donna sarà un voto per l'adesione al partito. Qualcosa di più delle primarie. Chi andrà a votare si dichiarerà appartenente al partito, dunque è qualcosa in più di una primaria. C'è identità di azione, convergenza sulle cose da fare, ora bisogna fare in fretta perchè c'è anche da decidere quale sistema elettorale adottare".
Ai tre coordinatori sarà affidato, ha spiegato ancora il premier, "il compito di istruire i lavori del Comitato e di assicurare l'attuazione delle decisioni". Il comitato dovrà promuovere iniziative di presentazione del Pd e approvare i regolamenti e le procedure elettorali, insediando "gli opportuni - si legge nel documento - organi tecnici e di garanzia".
La proposta del regolamento elettorale sarà all'esame del coordinamento "entro la fine di giugno e i tre coordinatori, che si avvarranno di esperti, istruiranno una proposta per quella data". Il Comitato promuoverà iniziative pubbliche e favorirà e "riconoscerà comitati promotori provinciali che avviino la fase costituente nei territori con l'obiettivo di aprire le porte alla partecipazione dei cittadini".
Chi andrà a votare all'assemblea costituente del 14 ottobre sarà iscritto al partito democratico. Nel documento consegnato al termine della riunione, ecco il passaggio che regola il sistema di una testa un voto: "l'elezione dell'Assemblea costituente darà anche la possibilità a tutti i cittadini che lo deciderano di dichiararsi aderenti del nascente Partito democratico all'atto dell'elezione dei delegati all'Assemblea, secondo il principio una testa un voto".
''La condizione perché questa nostra impresa abbia successo è che l'elezione dell'Assemblea costituente veda una partecipazione larghissima'', ha affermato Prodi nella nota conclusiva. ''L'assemblea così eletta avrà una grandissima legittimazione e dovrà approvare il manifesto programmatico, adottare lo statuto e dotarsi di propri organismi''.
Già da subito il partito democratico avrà una sede, in piazza Santi Apostoli, dove già oggi ci sono gli uffici dell'Ulivo a cui si appoggia lo stesso Prodi. "Per avviare la fase costituente - si spiega nel documento - daremo subito vita, in piazza Santi Apostoli ad una struttura operativa, diretta dai coordinatori e che svolga in modo appropriato le necessarie funzioni politiche, operative e comunicative e che disponga anche delle adeguate risorse finanziarie".
Il processo di costruzione del Partito democratico "deve essere molto aperto ai cittadini che credono nell'Ulivo. Bisogna unire le esperienze di provenienza. Tutto deve essere fatto molto in fretta e con molta determinazione perché la gente si aspetta questo. Si aspetta in particolare che noi non perdiamo tempo", ha commentato il capogruppo dell'Ulivo alla Camera, Dario Franceschini, lasciando Palazzo Chigi.
( 11 maggio 2007 )
(Fonte La Repubblica)
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