(VdR)
La maison Dieu
Lui vegliò su di lei
il circolo di una luna
per carpire l'essenza
che lo aveva chiamato.
Urlava la sua anima
dai ferri di una prigione
senza conoscere
il suo male oscuro.
La forza e lo spirito di Ogard
soltanto potevano
liberare in Lei
il legame del corpo dalla sua mente.
E l'anima libera e unisona
alla sua specie animale
l'avrebbe riportata
fra le creature pure del bosco,
oltre lo scoglio di quel castello.
Fu solo allora che
divelta anche l'ultima remora,
presigli i polsi la liberò dal vincolo
di quel corpo portandola all'estasi.
L'anima della principessa
cedette lui i suoi tesori
ricambiata di un amore sconosciuto.
Fu il grido del suo nome
nell'imperare dei corpi
a scandire la fine della sua prigionia.
Carta XVI
Per Veronica
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Febbre e visioni
Post n°31 pubblicato il 22 Luglio 2006 da lechateau
30 Le due settimane nel centro termale erano quasi trascorse... Quel giorno decise di passare l'intero pomeriggio in piscina... Uscì e avvertì di essere particolarmente stanca... Tornò a casa... aveva la febbre altissima... Si stese sul letto... chiuse immediatamente gli occhi... Il suo pensiero era sempre Lui... il suo volto, le sue mani, il suo corpo, la sua voce, i suoi occhi... Avrebbe voluto chiamarlo... ma era inutile... a cosa serviva...??? Si sentiva sempre più stanca ma stranamente anche più rilassata... Nel dormiveglia le parve chiaramente di vedere la sua figura... era perfettamente nitida nella sua immaginazione... Riaprì immediatamente gli occhi... Aveva visto qualcos'altro... Richiuse gli occhi... quella visualizzazione si ripresentò... ma questa volta cercò di tener duro e di "guardare" con attenzione... Una luce avvolgeva l'immagine... ...ma aveva qualcosa che non riusciva a capire... ...cercò di sforzarsi di "vedere" meglio... ma non ce la fece... ...la sensazione era una strana inquietudine... In quel momento fu come se quell'energia luminosa, che qualche attimo prima aveva visto, la colpisse in pieno petto... ...le bruciava dentro in modo insopportabile... ...non riusciva a resistere a quella sensazione... ...faceva male... Respirò a fondo... e l'unico sfogo che ebbe fu piangere finché non si addormentò... |